Gesù
messia e Figlio di Dio per i Cristiani
Gesù Nazareno, o anche Gesù di Nazaret, conosciuto come il Cristo (in greco Χριστός, Christós) o il Messia (in ebraico המשיח, Mashìach) che significano entrambe "unto".
Citazioni di Gesù
modificaPer approfondire, vedi: Discorso della Montagna. |
- [A Pietro e Andrea] Seguitemi, vi farò pescatori di uomini.
- Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo.
- Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo squarcia il vestito e si fa uno strappo peggiore. Né si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si rompono gli otri e il vino si versa e gli otri van perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l'uno e gli altri si conservano.
- Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
- Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, | la nuora dalla suocera: | e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa.[1] Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me.
- Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Che cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano morbide vesti stanno nei palazzi dei re! E allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anche più di un profeta. Egli è colui, del quale sta scritto: Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero | che preparerà la tua via davanti a te.[2] In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono. La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni. E se lo volete accettare, egli è quell'Elia che deve venire.
- Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero.
- Ogni regno discorde cade in rovina e nessuna città o famiglia discorde può reggersi.
- Ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio; poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato.
- Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio.
- Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
- Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
- Quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!
- E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.
- Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima?
- Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!
- Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli.
- Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso[3].
- È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli.
- Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi.
- In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. È venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli.
- Non avete mai letto nelle Scritture: La pietra che i costruttori hanno scartata | è diventata testata d'angolo; | dal Signore è stato fatto questo | ed è mirabile agli occhi nostri?[4]
- Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.
- E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo.
- Il più grande tra voi sia vostro servo; chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato.
- Guardate che nessuno vi inganni; molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno. Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine. Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi; ma tutto questo è solo l'inizio dei dolori. Allora vi consegneranno ai supplizi e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome. [...] Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà. Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato. [...] E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati. Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: È là, non ci credete. Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti.
- Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
- Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà.
- Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora.
- Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.
- Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada.
- Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.
- Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa. Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga. Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura.
- Esso [il regno di Dio] è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra; ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra.
- Tutto è possibile per chi crede.
- Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risusciterà.
- Chi non è contro di noi è per noi.
- Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri.
- Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso.
- Nessuno è buono, se non Dio solo.
- Voi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano, e i loro grandi esercitano su di esse il potere. Fra voi però non è così; ma chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore, e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti. Il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti.
- Abbiate fede in Dio! In verità vi dico: chi dicesse a questo monte: Lèvati e gettati nel mare, senza dubitare in cuor suo ma credendo che quanto dice avverrà, ciò gli sarà accordato. Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato. Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati.
- Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. Al riguardo poi dei morti che devono risorgere, non avete letto nel libro di Mosè, a proposito del roveto, come Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e di Giacobbe? Non è un Dio dei morti ma dei viventi!
- Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza.[5] E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso.[3] Non c'è altro comandamento più importante di questi.
- E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi di ciò che dovrete dire, ma dite ciò che in quell'ora vi sarà dato: poiché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo.
- Vegliate e pregate per non entrare in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole.
- Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?[6]
- Nessun profeta è ben accetto in patria.
- Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete.
- Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Dà a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete?
- Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato.
- Il discepolo non è da più del maestro; ma ognuno ben preparato sarà come il suo maestro.
- Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi della trave che è nel tuo? Come puoi dire al tuo fratello: Permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, e tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.
- È venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio. È venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori.
- Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco.
- Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu va' e annunzia il regno di Dio.
- Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio.
- Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi.
- Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato.
- Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli.
- Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto. Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.
- Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete.
- Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.
- Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorché il segno di Giona. Poiché come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione. La regina del sud sorgerà nel giudizio insieme con gli uomini di questa generazione e li condannerà; perché essa venne dalle estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c'è qui. Quelli di Nìnive sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la condanneranno; perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, ben più di Giona c'è qui.
- Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti.
- Guardate i gigli, come crescono: non filano, non tessono: eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Se dunque Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani si getta nel forno, quanto più voi, gente di poca fede?
- Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno.
- Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate.
- Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più.
- Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali, e voi non avete voluto!
- Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più ragguardevole di te e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: Cedigli il posto! Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto. Invece quando sei invitato, va' a metterti all'ultimo posto, perché venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa più avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.
- Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatola, se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: "Rallegratevi con me perché ho trovato la mia pecora che era perduta". Così vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione.
- Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto.
- Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli. E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai.
- Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!
- Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si rivelerà.
- Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a mammona.
- Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio.
- Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. E quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me. (il padrone: dalla parabola dei talenti)
- Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime.
- Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli.
- Pietro, io ti dico: non canterà oggi il gallo prima che tu per tre volte avrai negato di conoscermi.
- Pregate, per non entrare in tentazione.
- [Sulla croce] Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno.
- In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio.
- Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito.
- Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui.
- Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina. [rivolto ad un uomo malato da trentotto anni]
- Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità.
- Il Padre mio opera sempre e anch'io opero.
- In verità, in verità vi dico: chi crede ha la vita eterna.
- Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo.
- Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei [l'adultera che avrebbe dovuto essere lapidata].
- Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita.
- Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi.
- In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato.
- Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: Noi vediamo, il vostro peccato rimane.
- Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore. Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; egli è un mercenario e non gli importa delle pecore.
- Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno.
- Lazzaro, vieni fuori!
- In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
- Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me.
- Mentre avete la luce credete nella luce, per diventare figli della luce.
- Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io come luce sono venuto nel mondo, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.
- Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi.
- Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri.
- Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.
- Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
- In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre.
- Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi.
- Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui.
- Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
- Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi.
- Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato.
- Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.
- Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi.
- Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me.
- Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà.
- La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo.
- Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!
- Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo.
- [A una guardia che gli ha dato uno schiaffo] Se ho parlato male, dimostrami dov'è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?
- Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù.
- Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce.
- [A Maria di Magdala] Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro.
- [Ai discepoli] Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi.
- [A Tommaso] Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!
- [In risposta alla domanda degli apostoli: «Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il regno di Israele?»] Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta, ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra.
- Vi è più gioia nel dare che nel ricevere!
- Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? [...] Io sono Gesù il Nazareno, che tu perseguiti. [...] Alzati e prosegui verso Damasco; là sarai informato di tutto ciò che è stabilito che tu faccia.
- [A Paolo] Affrettati ed esci presto da Gerusalemme, perché non accetteranno la tua testimonianza su di me. [...] Va', perché io ti manderò lontano, tra i pagani.
- [A Paolo] Coraggio! Come hai testimoniato per me a Gerusalemme, così è necessario che tu mi renda testimonianza anche a Roma.
- Io sono l'Alfa e l'Omega, il Primo e l'Ultimo, il principio e la fine
- Io, Gesù, ho mandato il mio angelo, per testimoniare a voi queste cose riguardo alle Chiese. Io sono la radice della stirpe di Davide, la stella radiosa del mattino.
Attribuite
modifica- Lazzaro, alzati e cammina!
- [Citazione errata] Nell'episodio della risurrezione di Lazzaro, la cui salma era stata deposta in una grotta, Gesù pronuncia queste parole: «Lazzaro, vieni fuori!» (Vangelo secondo Giovanni, 11, 43). La frase viene talvolta confusa con: «Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina», rivolta da Gesù a un uomo che era malato da trentotto anni (Vangelo secondo Giovanni, 5, 8).[7]
Citazioni su Gesù
modificaTesti sacri
modificaCitazioni considerate, nella tradizione cristiana, come pertinenti alla persona di Gesù.
- E tu, Betlemme di Efrata | così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda, | da te mi uscirà colui | che deve essere il dominatore in Israele; | le sue origini sono dall'antichità, | dai giorni più remoti. (Libro di Michea)
- Hanno forato le mie mani e i miei piedi, | [...] | si dividono le mie vesti, | sul mio vestito gettano la sorte. (Salmi)
- Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a colui che hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno come si piange il primogenito. (Libro di Zaccaria)
- Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. | Egli mangerà panna e miele finché non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene.
- Il giusto mio servo giustificherà molti, | egli si addosserà la loro iniquità. || Perciò io gli darò in premio le moltitudini, | dei potenti egli farà bottino, | perché ha consegnato se stesso alla morte | ed è stato annoverato fra gli empi, | mentre egli portava il peccato di molti | e intercedeva per i peccatori.
- Maltrattato, si lasciò umiliare | e non aprì la sua bocca; | era come agnello condotto al macello, | come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, | e non aprì la sua bocca. || Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; | chi si affligge per la sua sorte? | Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi, | per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte.
- Non ha apparenza né bellezza | per attirare i nostri sguardi, | non splendore per provare in lui diletto. || Disprezzato e reietto dagli uomini, | uomo dei dolori che ben conosce il patire, | come uno davanti al quale ci si copre la faccia, | era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. || Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, | si è addossato i nostri dolori | e noi lo giudicavamo castigato, | percosso da Dio e umiliato. || Egli è stato trafitto per i nostri delitti, | schiacciato per le nostre iniquità. | Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; | per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
Tra le parentesi, i nomi dei personaggi a cui i testi sono tradizionalmente attribuiti.
- Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. (Paolo di Tarso: Lettera ai Filippesi)
- Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in lui nessuna colpa. (Ponzio Pilato: Vangelo secondo Giovanni)
- Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo! Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è passato avanti, perché era prima di me. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto conoscere a Israele. (Giovanni Battista: Vangelo secondo Giovanni)
- Ecco l'uomo! (Ponzio Pilato: Vangelo secondo Giovanni)
- Egli fu predestinato già prima della fondazione del mondo, ma si è manifestato negli ultimi tempi per voi. E voi per opera sua credete in Dio, che l'ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria e così la vostra fede e la vostra speranza sono fisse in Dio. (Pietro apostolo: Prima lettera di Pietro)
- Egli si mostrò ad essi [gli apostoli] vivo, dopo la sua passione, con molte prove, apparendo loro per quaranta giorni e parlando del regno di Dio. (Luca: Atti degli Apostoli)
- Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture? (i discepoli di Emmaus: Vangelo secondo Luca)
- Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato. (due angeli: Vangelo secondo Luca)
- Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo. (due angeli: Atti degli Apostoli)
- Veramente quest'uomo era Figlio di Dio! (il centurione: Vangelo secondo Marco)
- A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen. Ecco, viene sulle nubi e ognuno lo vedrà; anche quelli che lo trafissero e tutte le nazioni della terra si batteranno per lui il petto. (Apocalisse di Giovanni)
- Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. (Vangelo secondo Giovanni)
- Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro. Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome. (Vangelo secondo Giovanni)
- Allora io, Bartolomeo, che ho tutte queste cose scritte nel mio cuore, presi la mano dell'amico degli uomini e cominciai a dire così, pieno di gioia: – Gloria a te, o Signore Gesù Cristo, che hai dato a tutti noi la grazia di intendere queste cose. Alleluia! Gloria a te, o Signore, che sei la vita per i peccatori. Gloria a te, o Signore, da cui la morte è stata posta in vergogna. Gloria a te, o Signore, tesoro di giustizia. Noi ti lodiamo, Signore! (Vangelo di Bartolomeo)
- E il Re della gloria entrò, in figura di uomo, e tutte le tenebre dell'inferno furono illuminate. (Vangelo di Nicodemo)
- Ed egli è proprio colui che dovrà giudicare il mondo secondo la volontà dell'immortale e invisibile Padre suo, come dichiarano la Sacra scrittura e i profeti che hanno testimoniato le sue opere fra tutte le genti d'Israele, poiché egli è il figlio di Dio, nell'intero globo terrestre. (Vangelo dell'infanzia di Tommaso)
- Egli è diventato la via per quelli che erravano, conoscenza per quelli che ignoravano, scoperta per quelli che cercavano, sostegno per quelli che vacillavano, purezza per quelli che erano contaminati. (Vangelo della Verità)
- Egli è stato inchiodato ad un legno, ha affisso alla croce l'editto del Padre. Oh, quale grande insegnamento! Egli si è abbassato fino alla morte, sebbene rivestito di vita immortale. Spogliatosi di questi cenci corruttibili, si è rivestito di incorruttibilità, che nessuno ha la possibilità di levargli. Penetrato nei luoghi vuoti a causa del terrore e passato attraverso quelli spogli a causa dell'oblio, è divenuto conoscenza e perfezione, proclamando ciò che era nel cuore del Padre, per istruire chi era privo di insegnamento. (Vangelo della Verità)
- Questi è Colui che noi supplici adoriamo: Colui che ci ha dato l'esistenza e la vita e ci ha tratti fuori dal ventre delle nostre madri; Colui che ha assunto per noi un corpo umano e ci ha redenti, abbracciandoci con eterna misericordia e mostrandoci la sua clemenza con liberalità, beneficenza, generosità e benevolenza. (Vangelo arabo dell'infanzia)
- O Maria, Dio ti annuncia la lieta novella di una Parola proveniente da Lui: il suo nome sarà Gesù figlio di Maria, eminente in questo mondo e nell'Altro, uno dei più vicini a Dio.
- In verità, per Allah Gesù è simile ad Adamo che Egli creò dalla polvere, poi disse: «Sii» ed egli fu.
- E dissero: «Abbiamo ucciso il Messia Gesù figlio di Maria, il Messaggero di Allah!». Invece non lo hanno né ucciso né crocifisso, ma così parve loro.
- Sono certamente miscredenti quelli che dicono: «Allah è il Messia, figlio di Maria!». Mentre il Messia disse: «O Figli di Israele, adorate Allah, mio Signore e vostro Signore». Quanto a chi attribuisce consimili ad Allah, Allah gli preclude il Paradiso, il suo rifugio sarà il Fuoco.
- Ecco Gesù figlio di Maria: parola di verità di cui essi dubitano.
- A causa della seduzione di Adamo soffrimmo dolori, ma grazie alla sofferenza di Cristo siamo risanati.
- Con il Suo palmo steso nell'umiltà e la Sua testa china su un lato, per le nostre colpe Egli, per il quale la sofferenza era indegna, soffrì nell'eterna maestà della Sua Divinità. Egli morì nonostante potesse dare forza a chi fosse affaticato nella polvere; non assetato Egli bevve aceto e fu incoronato con una corona di spine; Egli non aveva paura e non si vergognava dell'insolenza e dell'ostilità e degli sputi dei corrotti tra i Giudei. Egli soffrì le percosse: Egli fu ingiuriato e beffato, nonostante fosse Dio nonché il Re della Morte e il Conferente della Gloria e a causa di questo Egli ha sopportato pazientemente tutte le disgrazie. Affaticato e misero, lo resero triste quando Lo rigettarono e Lo odiarono; ma forte e glorioso, che cosa avrebbe potuto rattristarLo quando avanzarono false accuse contro di Lui? Poiché Egli Stesso conosceva la Sua Divinità, conosceva la Sua gloria e conosceva Se stesso. Ma non c'era nessuno che Lo conoscesse, poiché Egli era il Creatore di ogni cosa. Poiché se Lo avessero riconosciuto, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria.
- Il Corpo di Cristo è il pianto del nostro Corpo, e ha compassione perché abbiamo lo stesso Suo Corpo e Sangue, essendo divenuti Suoi figli e Suoi fratelli.
- Se un uomo volesse una cosa, e la sua anima si unisse con il desiderio del suo corpo, diventerebbe come il Diavolo; ma se contenesse il suo corpo, e la sua anima si unisse con il suo desiderio, diventerebbe come Cristo.
Citazioni varie
modifica- A differenza di Socrate, Gesù ha paura, non degli uomini che lo uccideranno, né dei dolori che precederanno la morte, Gesù ha paura della morte in sé, e perciò trema davvero dinanzi alla "grande nemica di Dio" e non ha nulla della serenità di Socrate che con calma va incontro alla "grande amica". (Umberto Galimberti)
- A Gesù non è mai venuto in mente di ritenersi un Dio, o eguale a Dio, o anche simile a Dio; egli avrebbe respinta una simile pretesa con indignazione ancor maggiore di quella con cui protesta contro la pretesa, assai più innocente, di dare alla «bontà» il senso della mancanza di peccato. (Karl Robert Eduard von Hartmann)
- A proposito di Cristo in croce: e se egli, anziché i peccati dell'uomo, avesse espiato quelli di suo padre? Creare un mondo come questo, comunque lo si consideri, non sembra davvero un atto di bontà. (Anacleto Verrecchia)
- Ai piedi del Cristo si apprende ciò che Platone non poté insegnare e ciò che Socrate non imparò mai. (Fulton J. Sheen)
- Al contrario di quel che accade tra i potenti del mondo, i quali, anche se sono disposti a concedere tutto ai loro sudditi, non tollerano nemmeno per sogno di metterli a parte dello scettro, il Signore non tratta i suoi da servi, non li onora con il rispetto dovuto i servi; ma li considera amici e osserva per loro le leggi dell'amicizia. Come ha stabilito tutto dal principio, mette tutto in comune con loro; e non dona solo questo o quel bene, ma persino il regno e la corona. (Nicola Cabasila)
- Al dolce nome sovra ogni altro grato, | nome amoroso, nome aureo e soave, | nome del mio Iesù forte, sacrato, | nome di grazie ponderoso e grave! | Non è macchia sì lorda di peccato, | che 'l dolce nome di Iesù non lave; | nome che chi noma in spirto, sente | mordersi 'l cuore d'un pietoso dente! (Teofilo Folengo)
- Alcune parole di Cristo le pensiamo sempre, e possiamo essere atei, laici, quello che si vuole, ma fluttuano sempre nel nostro pensiero ugualmente. Ha detto «ama il prossimo come te stesso». Erano parole scritte già nell'Antico Testamento, ma sono divenute il fondamento della rivoluzione cristiana. Sono la chiave di tutto. Sono il contrario di tutte le guerre. Il contrario degli aerei che gettano bombe sulla gente indifesa. Il contrario degli stupri e dell'indifferenza che tanto spesso circonda le donne violentate nelle strade. Si parla tanto di pace, ma che cosa dire, a proposito della pace, oltre a queste semplici parole? Sono l'esatto contrario del modo come oggi siamo e viviamo. Ci pensiamo sempre, trovando estremamente difficile amare noi stessi e amare il prossimo più difficile ancora, o anzi forse completamente impossibile, e tuttavia sentendo che là è la chiave di tutto. Il crocifisso queste parole non le evoca, perché siamo così abituati a vedere quel piccolo segno appeso, e tante volte ci sembra non altro che una parte del muro. Ma se ci avviene di pensare che a dirle è stato Cristo, ci dispiace troppo che debba sparire dal muro quel piccolo segno. Cristo ha detto anche: «Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia perché saranno saziati». Quando e dove saranno saziati? In cielo, dicono i credenti. Gli altri invece non sanno né quando né dove, ma queste parole fanno, chissà perché, sentire la fame e la sete di giustizia più severe, più ardenti e più forti. (Natalia Ginzburg)
- Anni fa mi sono fatto tatuare sulla schiena la scritta My heart belongs to Jesus, e questa è la pura verità: il mio cuore appartiene a Gesù Cristo. Io sono profondamente religioso e non passa giorno senza che ringrazi il buon Dio per tutto quello che mi ha dato. (Lenny Kravitz)
- Avevano sentito Gesù parlare della sua morte imminente con manifesta tristezza. E ciascuno aveva paura di pronunziare la domanda che urgeva alle labbra di tutti: «Non puoi chiamare gli angeli del Padre tuo e distruggere la città e il mondo e quindi farci sedere oggi accanto a te a giudicare le anime degli uomini?» Nessuno aprì bocca. (Jim Bishop)
- Camus diceva che Cristo è venuto a questo mondo per affrontare due problemi che la filosofia non risolverà mai. Primo: perché soffro? E secondo: perché nasco con appeso al collo il cartello "condannato a morte"?... Gesù li ha presi su di sé, quindi li ha sacralizzati. (Giovanni Reale)
- Cerchiamo di essere come Cristo, giacché anche Cristo è divenuto come noi; di diventare dèi per mezzo di lui, dal momento che lui stesso, per il nostro tramite, è diventato uomo. Prese il peggio su di sé, per farci dono del meglio. (Gregorio Nazianzeno)
- Colui che dà la Gioia non ha bisogno che l'epoca gliela dia. La sventura stessa è il luogo della sua missione. La disgrazia dei tempi non è un ostacolo, ma una conferma: la conferma che egli è stato messo là per comunicare la Gioia. La Gioia è come l'Essere. L'Essere non attende che il nulla gli dia la possibilità di esistere: egli è ed egli comunica l'esistenza. Allo stesso modo la Gioia crea le sue stesse condizioni di possibilità. Non aspetta che la sofferenza le permetta di intervenire: ella interviene e soffre per diffondersi. (Fabrice Hadjadj)
- Colui che si trova nella luce non vede tenebre, così colui che ha il suo occhio fisso in Cristo, non può contemplare che splendore. (Gregorio di Nissa)
- Come cultura, Gesù Cristo è non meno importante di ciò che è come fede o vita dei fedeli. Nulla di quanto gli uomini hanno detto di nuovo o concreto o anche solo di utile, dopo di lui, è stato detto in contrasto con lui. (Elio Vittorini)
- Come parlare di Cristo? Dobbiamo cercare di presentare da innamorati la figura di Cristo, per sperare che ci stiano a sentire. (Pino Puglisi)
- Cristo ci ha dato gli obiettivi, Mahatma Gandhi la tattica. (Martin Luther King Jr.)
- Cristo, come lievito divino, penetra sempre più profondamente nel presente della vita dell'umanità diffondendo l'opera della salvezza di Lui compiuta nel Mistero pasquale. Egli avvolge inoltre nel suo dominio salvifico anche tutto il passato del genere umano, cominciando dal primo Adamo. (Papa Giovanni Paolo II)
- Cristo creò le case e li palazzi | P'er prencipe, er marchese e 'r cavajjere, | E la terra pe nnoi facce da cazzi. (Giuseppe Gioachino Belli)
- Cristo è Dio in quanto la Terra poté manifestare Dio. (Fëdor Dostoevskij)
- Cristo è sempre più grande del peso sotto il quale si piega. (Xavier Tilliette)
- Cristo è un mostro forgiato da Roma, centro dell'Impero e del mondo ellenizzato, a partire dall'anno 100, attraverso la fusione di caratteristiche attinte dai miti di Attis (dalla Frigia), di Dioniso (dalla Grecia), di Buddha (dal Nepal), di Krishna (dall'India), di Osiride e suo figlio Horus (dall'Egitto), di Zoroastro e Mitra (dalla Persia) e di tutta una serie di divinità e redentori del genere umano che l'hanno preceduto di secoli, o addirittura millenni, e di cui il mondo mediterraneo è venuto a conoscenza grazie alla conquista della Persia e dell'India da parte di Alessandro Magno. (Fernando Vallejo)
- Cristo era vegetariano e tutti i fedeli dovrebbero imitarlo. (Mario Canciani)
- Cristo gettò le basi dell'uguaglianza tra gli uomini e tra i popoli e noi dobbiamo essere buoni cristiani. (Giuseppe Garibaldi)
- Cristo inchiodato alla croce dovrebbe essere qualche cosa di più che non il simbolo del dolore universale. Potrebbe tenere tutto il dolore. E un uomo che stesse in cima a una collina con le braccia tese, simbolo del simbolo, dovrebbe pur contenere tutto il dolore di tutti i tempi. (John Steinbeck)
- Cristo, dunque, viene reso periferico sia nel linguaggio sia nella realtà, anzi forse soprattutto nel linguaggio. Non viene completamente rifiutato, ma collocato in un limbo culturale, una figura alla quale associamo amore, consolazione e misericordia, ma nulla di concreto che ha a che fare con il presente. (John Waters)
- Cristo è la risposta alle domande umane in quanto anzitutto le giudica.(Hansjürgen Verweyen)
- Cristo fu un uomo perfetto, ma Confucio aveva un più vivo senso di humor! (A. J. Cronin)
- Cristo ha messo in terra il seme di una pianta che crescerà viepiù robusta e più florida sempre, e finirà con nutrire de' suoi frutti tutte le genti: la superbia si stancherà di portare la scure alle sue radici, e non sarà finalmente più mestieri d'irrigarle di sangue. (Giovita Scalvini)
- Cristo morì molto tempo fa, e la Sua esistenza carnale fu breve, e noi non abbiamo un'immagine chiara della Sua persona carnale, ma la forza della Sua vita d'amore e di ragione, il Suo rapporto con il mondo – la forza di ciò soltanto – agisce sino ad oggi su milioni di uomini, i quali accolgono in sé questo Suo rapporto con il mondo e vivono di esso. (Lev Tolstoj, Della vita)
- Cristo nel breve tempo che fu sui chiodi sofferse nel suo corpo il dolore di tutti, e in lui non passò nulla di deforme. (John Steinbeck)
- Cristo non avrebbe mai voluto sentire di una moralità negativa: tu dovrai è stato il suo verbo, che ha preso il posto di tu non dovrai. (Robert Louis Stevenson)
- Cristo non è mai esistito... la caduta dell'uomo, l'intera struttura della superstizione che essa sostiene non può più ottenere il credito dei filosofi. (Percy Bysshe Shelley)
- Cristo, sei la vera droga! Così lo invocano i drogati della Jesus Revolution (movimento californiano); non immaginano quanto sia vero e confermato da duemila anni di storia umana. (Guido Ceronetti)
- Cristo vuole che gli si preferisca la verità, perché prima di essere Cristo egli è verità. Se ci si allontana da lui per andare verso la verità, non si farà molta strada senza cadere fra le sue braccia. (Simone Weil)
- Dalla moltitudine dei sui uditori Gesù ne scelse dodici, ai quali fece l'onore di un insegnamento particolare, per renderli atti a sostenerli nella diffusione della sua dottrina e per avere alcuni a cui potere ispirare puro il suo spirito, poiché si rendeva conto troppo bene che la vita e la forza di un uomo non erano sufficienti per istruire alla moralità un'intera nazione. (Georg Wilhelm Friedrich Hegel)
- Dalla stretta di Cesare Cristo gronda sangue. (Giovanni Bovio)
- Dare una casacca a Dio, infilare a Gesù il Cristo la maglia della Nazionale occidentale, è blasfemia. (Paolo Giuntella)
- Di Cristo l'umanità ha estremo bisogno, perché Lui è la nostra misura. (Giovanni Leonardi)
- Di esser nato da una vergine, te lo sei inventato tu. Tu sei nato in un villaggio della Giudea da una donna del posto, una povera filatrice a giornata. Questa fu scacciata dal marito, di professione carpentiere, per comprovato adulterio. Ripudiata dal marito e ridotta a un ignominioso vagabondaggio, clandestinamente ti partorì da un soldato di nome Pantera. A causa della tua povertà, hai lavorato come salariato in Egitto, dove sei diventato esperto in taluni poteri, di cui vanno fieri gli Egiziani. Poi sei tornato, e insuperbito per questi poteri, proprio grazie ad essi ti sei proclamato figlio di Dio. (Celso)
- Dio ha toccato il mondo solo in Cristo. (Karl Barth)
- Disimparo le lingue per dimenticare le mie prime illusioni. O mio Gesù, lessi per primo libro in inglese e tedesco il tuo santo vangelo. Come era il mio amore? (Ambrogio Bazzero)
- È ormai pacifico che Gesù non fondò alcuna nuova religione, e che la sua predicazione, dal punto di vista della storia dogmatica, è del tutto irrilevante. Gesù non ebbe l'intenzione di sovvertire le credenze religiose correnti. A parte la sua personalità superiore, il suo insegnamento non formulò alcuna dottrina che non fosse familiare ad ogni colto giudeo del suo tempo. Gesù non pensò mai di abbattere la Legge o di diminuirne comunque l'autorità. (Panfilo Gentile)
- È un abisso pieno di luce. Bisogna chiudere gli occhi per non precipitarvi. (Franz Kafka)
- Egli è il Giusto, che i vili han trafitto, | Ma tacente, ma senza tenzone; | Egli è il Giusto; e di tutti il delitto | Il Signor sul suo capo versò. (Alessandro Manzoni)
- Egli, Gesù, si rivolge a noi, si fa «incontro» per noi, chiedendoci una cosa sola: non «che cosa hai fatto?», ma «mi ami?». (Luigi Giussani)
- Fu nel momento della rottura che sentii quanto fossi legato a Cristo in tutte le fibre dell'essere. (Ignazio Silone)
- Gesù assiso al centro della tavola, aveva un aspetto trasumanato, divino. Il bellissimo volto era soffuso di maestà, di amore, di bontà, di pace e di una soave e profonda tristezza, che era come l'ombra di quel quadro meraviglioso e lo rendeva più bello. La divinità, nascosta dall'umanità santissima, affiorava da quei lineamenti arcanamente scultorei e bellissimi; gli occhi rifulgevano ed in essi si rispecchiava il cielo, le guance erano candide e rubiconde, e ad esse la bionda barba dava come una sfumatura di oro nello splendore della sua bontà. Affiorava da quel volto tutto il suo Cuore, tutto il suo amore, e nella composta sua modestia aveva un tratto materno, immensamente materno. Era lo Sposo dei Cantici che in quel momento si donava; apriva la porta della sua carità e stillava profumi di amore; Egli abbracciava le anime dei secoli tutti; abbracciava la sua Chiesa e le donava la sua vita. (Dolindo Ruotolo)
- Gesù aveva dodici anni quando confuse i dottori nel Tempio. Noi tutti, a dodici anni, abbiamo confuso i nostri insegnanti e dottori; eravamo più saggi di loro, più geniali di loro, più coraggiosi di loro. (Hermann Hesse)
- Gesù ci conduce all'incontro di un Dio che è la chiave di un mondo che non è ancora. (Maurice Zundel)
- Gesù ci ha detto di perdonare i nostri nemici, e chi sono io per contraddire l'Onnipotente? Ma nella sua infinita saggezza, non ha mai detto un accidenti sul fatto di dover perdonare gli amici, e meno che mai le nostre famiglie. Accetto volentieri il suo consiglio in materia. (Francis Urquhart, Michael Dobbs)
- Gesù Cristo è il centro della storia perché è il Figlio di Dio. (Elio Guerriero)
- Gesù Cristo è un fatto storico e una persona reale, morta ammazzata dopo indicibili torture, pur potendosi agevolmente salvare con qualche parola ambigua, accomodante, politichese, paracula. È, da duemila anni, uno "scandalo" sia per chi crede alla resurrezione, sia per chi si ferma al dato storico della crocifissione. L'immagine vivente di libertà e umanità, di sofferenza e speranza, di resistenza inerme all'ingiustizia, ma soprattutto di laicità ("date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio") e gratuità ("Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno"). (Marco Travaglio)
- Gesù Cristo ha dato più gloria a Dio Padre con la sottomissione a sua Madre per trent'anni di quanta non gliene avrebbe data convertendo tutto il mondo operando le più grandi meraviglie. (Louis Marie Grignion de Montfort)
- Gesù Cristo si proclama invece conquistatore di amore per il suo sacrificio cruento e pone come base del carattere cristiano l'amore, il sacrificio eroico e la carità. Egli è venuto a portare sulla terra il fuoco, non quello della distruzione ma quello della carità e desidera solo che esso si accenda; è venuto a portarlo sottomettendosi Egli al completo sacrificio ed ai dolori che dovevano inondarlo come un battesimo, e l'amor suo glieli fa desiderare con ansia vivissima, che lo tiene in angustia fino a che non li abbia tutti subiti. (Dolindo Ruotolo)
- Gesù di Nazareth [...] secondo me è stato ed è rimasto il più grande rivoluzionario di tutti i tempi. (Fabrizio De Andrè)
- Gesù è padrone dell'impossibile. (Magdeleine Hutin)
- Gesù è stato certamente la maggior personalità della storia. Il suo insegnamento, se è resistito per 2000 anni, significa che aveva davvero qualcosa di eccezionale: ha trasmesso valori che sono essenziali anche per un non credente. (Margherita Hack)
- Gesù è un grande messaggio di speranza e di solidarietà per il mondo, che oggi ne ha molto bisogno, e la sua Chiesa ha dimostrato e dimostra di saper essere ancora di più una formidabile organizzazione di pace, di carità e d'amore. (Alain Elkann)
- Gesù è vittima e sacerdote. (Adolfo L'Arco)
- Gesù era pieno d'amore per le anime ferite dalle passioni umane, e amava curarne le ferite estraendo dalle ferite stesse l'unguento che doveva guarirle. Così Egli disse a Maddalena: "Molto ti sarà perdonato perché molto hai amato". Sublime perdono che doveva suscitare una fede sublime. (Alexandre Dumas, figlio)
- Gesù era profondamente convinto che gli uomini fossero tutti figli di uno stesso padre celeste: Dio; e Dio egli lo concepiva come un essere infinitamente giusto e buono. Ora, come mai – egli si domandava – come mai esistono nel mondo tante ingiustizie? Come mai gli uomini sono divisi in ricchi e poveri, in padroni e schiavi? Come mai vi sono gli Epuloni viventi nel lusso e i Lazzari tormentati dalla più crudele miseria? È possibile che Dio – il padre infinitamente giusto e buono – voglia queste inique disuguaglianze tra i figli suoi? (Camillo Prampolini)
- Gesù era, secondo me, un artista supremo, perché vide ed espresse la Verità [...]. (Mahatma Gandhi)
- Gesù fu un giudeo, dalla testa ai piedi; la sua cultura era nazionalmente giudaica, e giammai egli sentì il soffio d'una cultura straniera (astraendo dagli influssi dell'Ellenismo ebraico). Egli visse e morì nella cerchia d'opinioni del suo tempo e del suo popolo, e condivise le superstizioni di quello così come la credenza di questo nelle promesse divine di trionfo nazionale. (Karl Robert Eduard von Hartmann)
- Gesù ha reso comprensibile Dio. (Gerhard Ebeling)
- Gesù ha sofferto di più nel vedere che il suo sangue sarebbe sparso inutilmente per molte anime. (Santina Campana)
- Gesù, il Signore, s'è fatto uomo perché gli uomini diventassero Dio. Lui che non ha mai peccato s'è preso tutti i peccati, ha fatto tutto quello… è una cosa spettacolare quello che ha fatto. (Roberto Benigni)
- Gesù, la nostra beatitudine, ci in-segna un cammino di felicità, apre tutti i giorni davanti a noi le vie della felicità cui anela ogni essere umano. (Enzo Bianchi)
- Gesù mio, ogni goccia d'acqua che porto vada a pro' di un'anima. (Santina Campana)
- Gesù minaccia e insulta con troppa disinvoltura quando dice: "Guai a voi" e "Predico a voi" perché con questo ammette senz'altro di non essere in grado di convincere, cosa che non dovrebbe succedere non dico a un Dio, ma nemmeno a un uomo di senno. (Celso)
- Gesù non ha mai detto di voler fondare una religione, una Chiesa, che portassero il suo nome; mai ha detto di dover morire per sanare con il suo sangue il peccato di Adamo ed Eva, per ristabilire cioè l'alleanza fra Dio e gli uomini; non ha mai detto di essere nato da una vergine che lo aveva concepito per intervento di un dio; mai ha detto di essere unica e indistinta sostanza con suo padre, Dio in persona, e con una vaga entità immateriale denominata Spirito. Gesù non ha mai dato al battesimo un particolare valore; non ha istituito alcuna gerarchia ecclesiastica finché fu in vita; mai ha parlato di precetti, norme, cariche, vestimenti, ordini di successione, liturgie, formule; mai ha pensato di creare una sterminata falange di santi. Non è stato lui a chiedere che alcuni testi, i vangeli, riferissero i suoi discorsi e le sue azioni, né ha mai scritto personalmente alcunché, salvo poche parole vergate col dito nella polvere. Gesù era un ebreo, e lo è rimasto sempre [...]. Davanti a queste incontestabili verità sorge con forza la domanda, la curiosità di sapere: ma allora com'è nato il cristianesimo? (Inchiesta sul cristianesimo)
- Gesù non aveva ancora compiuto alcun miracolo, né diffuso alcuna dottrina. Tutto quello che presentì della sua grandezza lo conobbe per fede. (Maurice Zundel)
- Gesù non può stare in un luogo senza risplendere. (Charles de Foucauld)
- Gesù sarà in agonia fino alla fine del mondo; non bisogna dormire durante questo tempo. (Blaise Pascal)
- Gli ebrei non potevano ammettere la divinità di Gesù come Dio fattosi uomo senza ripudiare il nucleo centrale del loro credo. I cristiani non potevano ammettere che Gesù fosse alcunché meno di Dio senza ripudiare l'essenza e lo scopo del loro movimento. Se Cristo non era Dio, il Cristianesimo non era nulla. Se Cristo era Dio, allora il giudaismo era falso. Non poteva assolutamente esserci un compromesso su questo punto. (Paul Johnson)
- Godete, preti, poi che 'l vostro Cristo | v'ama cotanto, ch'ei, se più s'offende, | più da turchi e concilii vi difende | e più felice fa quel ch'è più tristo. (Francesco Berni)
- Grande era la notorietà di Gesù. Molti dicevano che guariva i malati, ridestava i morti, ridava la vista ai ciechi e predicava un regno d'amore. In Palestina c'erano tre milioni di ebrei. La maggior parte di essi non lo videro mai. (Jim Bishop)
- Hegel considera Gesù più come l'uomo divenuto dio che come il dio divenuto uomo. Per lui la religione non è altro che "l'uomo che si eleva dal finito all'infinito". (Roger Garaudy)
- Il capitalismo è la via del diavolo e dello sfruttamento, del tipo di miseria e disuguaglianza che distrugge i valori sociali. Se guardi davvero le cose attraverso gli occhi di Gesù Cristo - che penso sia stato il primo socialista – solo il socialismo può davvero creare una società genuina. (Hugo Chávez)
- Il credente che frequenta una Chiesa (protestante, ortodossa, cattolica poco importa) non ha come interesse primario conoscere storicamente Gesù. Il suo principale bisogno, il suo desiderio è la fede in Cristo, considerato una persona che cambia l'esistenza di chi crede in lui, una persona che si prega, con cui comunica in modo sacramentale. (Mauro Pesce, Inchiesta su Gesù)
- Il Cristo è una presenza. Non è un corpus filosofico: è qualcuno che è qui, che ci parla, che si tiene molto vicino alla vita. (François Taillandier)
- Il Gesù che la fede, cioè la tradizione della Chiesa, ci ha trasmesso, non è un personaggio inventato, il frutto di un sentimento irrazionale che non sa rivolgersi ai fatti. (Massimo Camisasca)
- Il metro con cui viene valutata tutta l'attività umana è uno solo: quello che Gesù rivela. (Giorgio La Pira)
- Il posto di Cristo è veramente tra i poeti. La sua intera concezione dell'umanità scaturisce nettamente dall'immaginazione e solo dall'immaginazione può essere capita. Quanto Dio era per il panteista, l'uomo era per lui. Fu il primo a concepire le razze divise come un unico insieme. (Oscar Wilde)
- Il Signore Gesù Cristo, mediatore tra Dio e gli uomini, ha operato le cose divine per mezzo dell'umanità, che era unita al Verbo di Dio naturalmente, e che egli stesso ha compiuto le cose umane mediante la carne assunta in modo ineffabile e singolare. (Papa Onorio I)
- Il Signore non voleva morire sulla croce, ma lo ha fatto. Le cose difficili sono sempre le più degne. (Andrew Greeley)
- Il tempo degli eroi è morto, Wiglaf. Il Cristo dio lo ha ucciso, e ha lasciato l'umanità con nient'altro che martiri piangenti, paura e vergogna. (La leggenda di Beowulf)
- In Cristo, Dio ha assunto davvero un «cuore di carne». Egli non ha soltanto un cuore divino, ricco di misericordia e di perdono, ma anche un cuore umano, capace di tutte le vibrazioni dell'affetto. (Giovanni Paolo II)
- Inutile dire che un Gesù senza miracoli è stato desiderato e sognato da molti critici intelligenti, colti e influenti, ma, e bisogna affermarlo con onestà intallettuale, con scarso senso dell'obiettività: i materiali e le fonti su Gesù sono tutti pieni zeppi di presunti miracoli o rimandi a presunti miracoli, a dispetto di ogni ragionevole buonsenso. Se in storia l'attestazione multipla vale qualcosa, non si capisce perché tale principio non debba valere per Gesù e le sue azioni. (Gianmario Pagano)
- Io ho concepito un simbolo della fede, un Credo, in cui tutto per me è chiaro e santo. Questo Credo è molto semplice, e suona così: credete che non c'è nulla di più bello, di più profondo, più simpatico, più ragionevole, più virile e più perfetto di Cristo; anzi non soltanto non c'è, ma addirittura, con geloso amore, mi dico che non ci può essere. Non solo, ma arrivo a dire che se qualcuno mi dimostrasse che Cristo è fuori dalla verità e se fosse effettivamente vero che la verità non è in Cristo, ebbene io preferirei restare con Cristo piuttosto che con la verità. (Fëdor Dostoevskij)
- Io, nel vedere quest'uomo che muore, | madre, io provo dolore. | Nella pietà che non cede al rancore, | madre, ho imparato l'amore. (Fabrizio De André)
- Io rinnego il battesimo e la messa.
Non esiste atto umano
che, a un livello erotico interiore,
sia più nocivo della discesa
sugli altari
del sedicente Gesù Cristo. (Antonin Artaud) - L'Agnello c'insegna la fortezza: l'Umiliato ci dà lezioni di dignità: il Condannato esalta la giustizia: il Morente conferma la vita: il Crocifisso prepara la gloria. (Primo Mazzolari)
- L'Amore è nato quando è arrivato Gesù Cristo, che è l'inventore dell'amore. Gesù, ne ha fatte veramente di cose straordinarie, da volergli bene, da inchinarsi sul serio. Cristo, prima di tutto è diventato uomo perché l'uomo diventasse Dio, così in Lui siamo diventati la seconda persona della Trinità. Era uno che non poteva peccare e ha trasportato tutti i peccati del mondo, non poteva morire e si è fatto ammazzare. E poi ha inventato la carità, l'amore disinteressato che prima di Gesù Cristo semplicemente non c'era. Nessuno può superare l'Amore di Gesù, che ci ha fatto proprio maturare, andare avanti milioni di anni (Roberto Benigni)
- L'idea che la persona e la presenza di Cristo incarnano qualcosa di vitale, qualcosa di indispensabile alla natura umana, qualcosa di non negoziabile all'interno della condizione umana, è talmente strana nelle nostre culture cristiane che molte persone che non hanno difficoltà a dirsi cristiane, in questi altri termini rimarrebbero scioccate da queste implicazioni. (John Waters)
- L'insegnamento di Cristo si rivolge particolarmente ai colpevoli e ai deboli; (ohimè! tutti gli uomini appartengono all'una o all'altra di queste due classi!); la sua religione chiama specialmente i tribolati: ecco perché è universale. (Sof'ja Petrovna Sojmonova)
- L'intera verità e rivelazione di Dio su Dio si trova in Gesù. (Jean Leclercq)
- L'unico figlio che ha mai detto la verità riguardo suo padre fu Gesù Cristo; ora esistono dubbi su di lui. (Alan Bennett)
- La crocifissione di Gesù in se stessa non ha nulla di escatologico. Moltissimi uomini sono stati crocifissi lungo il corso della storia. Quello che importa è il significato della sua morte. Un osservatore non vi vede che un fatto insignificante o, a rigore, penoso. Per lo storico «è appena probabile che Gesù sia stato crocifisso come profeta messianico, allo stesso modo di altri agitatori». Per il non credente, la crocefissione segna semplicemente la fine di un idealista. I fatti nudi non sono niente, il loro vero essere è il loro significato. Ma il significato è sempre l'oggetto d'una rivelazione e d'una elezione, il che spiega esattamente che, se tutti s'accordano sulla morte di Gesù, esiste il più assoluto dissenso sul suo significato che ne costituisce la realtà profonda. (André Malet)
- La mancanza di un libro dettato da Cristo dà fatalmente il via a molte interpretazioni che, pur muovendosi intorno alla storicità del Personaggio, hanno tutte la legittimità della ricerca. (Francesco Grisi)
- La più alta coscienza di Dio che sia mai esistita in seno all'umanità è stata quella di Gesù. (Ernest Renan)
- La risposta laica alla storia di Cristo è sempre questa: è stato un grande profeta, ovviamente un ragazzo molto interessante, ha avuto molto da dire sulla falsariga di altri grandi profeti, siano essi Elia, Muhammad, Buddha o Confucio. Ma in realtà Cristo non permette di dire questo di lui. Cristo dice: "No, non sono un insegnante, non chiamarmi maestro. Non dico che sono un profeta: Io sono il Messia. Sto dicendo: Io sono Dio incarnato". O Cristo era quel che ha detto, il Messia, oppure era pazzo completo. Ma l'idea che l'intero corso della civiltà per oltre la metà del globo potrebbe avere il suo destino cambiato e capovolto da un pazzo, per me è inverosimile (Bono)
- La vita, che, senza il Cristo, non sarebbe che la generazione della morte, diventa per il Cristo la generazione di una vita più alta: noi dovevamo trovare in Lui l'esemplare e al tempo stesso la causa di questa trasformazione. (Antonin-Dalmace Sertillanges)
- Le parole di Gesù sono sovversive, indomabili, rivoluzionarie: soffocano nelle sagrestie e respirano sul marciapiede. (Andrea Gallo)
- Ma fu precisamente questo il caso di Gesù di Nazareth: non capiva né il greco né il romano, le due lingue su cui da centinaia d'anni ogni cultura degna di nota poggiava (e poggia!). Gli erano ignoti tanto Omero e Platone quanto Fidia ed Eratostene: ciò che asserisce gente simile, è per me già in partenza inaccettabile! Onde poter giudicare qualcosa, perlomeno devo prima averlo indagato! (Arno Schmidt)
- Ma gli storiografi di Palestina, Grecia e Roma lo ignoravano. Strano specialmente il silenzio di Giusto di Tiberiade, un attento conoscitore della Galilea, contemporaneo e conterraneo di Gesù. Ma Giusto non ne fa menzione, come non ne fa menzione Filone di Alessandria, un esperto della Bibbia e delle sette ebraiche, del quale possediamo più di cinquanta scritti. In breve, il silenzio di tutta la letteratura non cristiana del I secolo […]. (Karlheinz Deschner)
- Molti cristiani portano croci attorno al collo. Voi credete che quando Gesù tornerà voglia vedere una fottuta croce? Forse è per questo che ancora non s'è fatto vivo: "Cavolo, indossano ancora le croci. Fanculo, io non ci torno, papà!". (Bill Hicks)
- Neanche una singola menzione di Gesù lungo tutta la sua vita esiste nelle fonti storiche a lui contemporanee, non fra i romani né fra gli ebrei, non fra i credenti né fra i non credenti. (Dan Barker)
- Nel Vangelo si dice [che il volto di Cristo si trova] in tutti i poveri e negli emarginati. Ma bisogna abituarsi a vedere il volto di Gesù nelle persone con le quali viviamo ogni giorno. (Gino Rigoldi)
- Nell'abbraccio di Cristo, nasce l'uomo. (Boris Pasternak)
- Nell'opera salvifica della sua santa carne non ebbe mai due voleri contrari, né la volontà della sua carne fu mai in contraddizione con la volontà della sua mente. (Papa Giovanni IV)
- Nessun'altra figura storica è così spoglia di limitazioni di razza, di spazio e di tempo, come lo è quella di Gesù Cristo. Egli appare tanto Gentile quanto è Ebreo. È orientale, ma è altrettanto Signore del mondo occidentale. Nato ai giorni d'Erode, domina tuttavia l'età presente. Ciononostante, per conoscerne la vita e gl'insegnamenti, è necessario conoscere bene la Palestina del primo secolo della nostra era; né possiamo valutare appieno le opere ammenochè non sappiamo quello che i Giudei s'aspettavano da lui; così non possiamo giustamente interpretarne i discorsi, ammenochè non conosciamo i pensieri e i sentimenti del popolo al quale egli parlò. Se Gesù fosse vissuto in un ambiente diverso, la sua missione sarebbe stata identica, il suo messaggio il medesimo, eccetto nella forma esteriore cioè negli atti e nelle parole che sarebbero stati tali da corrispondere a detto ambiente. (Guglielmo Bancroft Hill)
- Nessuno può leggere i Vangeli senza avvertire la presenza reale di Gesù. La sua personalità pulsa in ogni parola. Nessun mito è così pieno di vita. (Albert Einstein)
- Non cerchiamo di essere più perfetti di Gesù, non cerchiamo di praticare le virtù meglio di Lui, non crediamo di poter fare una qualunque cosa meglio di come Lui l'ha fatta. ImitiamoLo, dunque, in tutto, poiché facendo in modo diverso da Lui faremo necessariamente meno bene. (Charles de Foucauld)
- Non conosciamo noi stessi se non per mezzo di Gesù Cristo. All'infuori di Lui non sappiamo che cosa sia la nostra vita, né la nostra morte, né noi stessi. (Blaise Pascal)
- Non conosciamo una sola sollecitazione di Gesù a migliorare questo mondo e a trasformarlo in un paradiso — ma in ogni sua frase Gesù sollecita l'uomo a osare di fare il passo che porta alla salvezza. (Malattia e destino)
- Non esiste alcuna scienza che possa attestare meglio la divinità di Cristo che la magia e la cabala. (Pico della Mirandola)
- Non l'originalità della dottrina ma la divinità di Cristo determina l'importanza del cristianesimo. (Nicolás Gómez Dávila)
- Non si riuscirà mai a credere e stimare fino a qual punto Gesù si compiaccia di far la volontà di coloro che compiono la Sua. (Elisabetta della Trinità)
- Non so se posso dirmi cristiana, ma temo di credere in Cristo, e nella sua rivelazione, come nella presa di coscienza della storia stessa. Senza Cristo, e quindi definizione del mondo come anti-mondo, anti-realtà, anti-vita, non vi è storia, ma inganno di ciechi fatti. Un'ipotesi, Cristo, c'illumina sulla realtà del mondo: una caduta. (Anna Maria Ortese)
- O buon Gesù, che invecchi sulla croce, | scendi, ripiglia la tua veste bianca; | vedi l'umanità, che a te la stanca | mano distende e stanca alza la voce. (Emilio De Marchi)
- O Erode scellerato Nimico | perché temi che venga Cristo? | Non toglie i Regni mortali | colui che dà i Regni celesti. (Sedulio)
- Odio che si adoperi Gesù Cristo per fare soldi. (Luigi Maria Verzé)
- Ogni essere umano al mondo è come Gesù Cristo, e per questo motivo sarà crocefisso. (Sherwood Anderson)
- Oimè ! che immago è questa ? Ahi! che s'aggira : | Caliginoso intorno al sole ammanto, | La terra e l'aria orrore e morte spira. | Egli alto in Croce, | Ella [Maria] alla Croce accanto; | Trafìtti ambo, un da chiodi, una d'affanno; | Gronda il Figlio di sangue, Ella di pianto. (Alfonso Varano)
- Originariamente e fondamentalmente Gesù è il Libro. (Jean Leclercq)
- Per capire chi è Cristo, è necessario fissare il nostro sguardo sui nostri fratelli innamorati di lui. (Oreste Benzi)
- Per me Cristo è un grande rivoluzionario. Anche la storia dell'unico figlio, sai che roba: Dio poteva mandarne cento di figli. (Giordano Bruno Guerri)
- Perché lo so, se Gesù fosse qui, probabilmente avrebbe un Uzi con sé. (Bill Hicks)
- Poveri noi, se avessimo speranza in Cristo, ma senza essere sicuri che è la Verità, se avessimo fede e speranza in Cristo soltanto per questo mondo: noi saremmo i più miserabili degli uomini, come dice san Paolo. (Ersilio Tonini)
- Quando Gesù è presente tutto piace, niente è difficile; quando Gesù è assente tutto riesce gravoso; quando Gesù non ci parla dentro nessuna consolazione ha valore; ma dica Gesù una sola parola e si assapora tosto immenso conforto. (Imitazione di Cristo)
- Quando in un mattino di domenica sentiamo rimbombare le vecchie campane, ci chiediamo: ma è mai possibile! Ciò si fa per un ebreo crocifisso duemila anni fa che diceva di essere il figlio di Dio. La prova di una tale asserzione manca. Sicuramente nei nostri tempi la religione cristiana è un'antichità emergente da epoche remotissime, e che si creda a quell'asserzione – mentre per il resto si è così rigorosi nell'esaminare ogni pretesa – è forse il frammento più antico di quest'eredità. (Friedrich Nietzsche)
- Quanti cristi inchiodati a una sedia o a un letto la gente scavalca, per inchinarsi a un cristo di legno. Quanti sacrifici dimenticati, per ricordarne uno. Se mi facessero entrare in una chiesa, griderei: smettete di guardare quell'altare vuoto. Adoratevi l'un l'altro. (Stefano Benni)
- Quindi buon Natale a tutti, che non siete nati il giorno in cui è nato Gesù Cristo, ma dovete a Gesù Cristo la vostra libertà, l'uguaglianza, l'indipendenza della donna, la bellezza... Tutto! (Vittorio Sgarbi)
- Ratzinger ha detto: "La risposta alla modernità è Cristo". Ora, io ho 44 anni e molto modestamente ho imparato una cosa nella mia vita: se la risposta è Cristo, la domanda è sbagliata. (Daniele Luttazzi)
- Ritroviamo nella vita di Gesù vari aspetti della leggenda del Dioniso orfico. C'è un evidente parallelismo tra la morte e la resurrezione del dio e quelle del Cristo. (Alain Daniélou)
- Se abbiamo sperimentato che è "tutto vero" quello che Gesù dice, è facile lasciare ogni altro maestro per Lui. (Chiara Lubich)
- Se i cristiani sono convinti che Gesù sia il più santo, devono credere che natura, indole, impulsi siano in lui i più malvagi e che egli sia il più santo proprio perché, solo lui, riesce a vincerli. La crudezza di certe espressioni di Gesù può essere un sintomo. Il primo passo per vincere quanto di «terribile-temibile» è presente in ognuno di noi è guardarlo in faccia. (Emanuele Severino)
- Se il Nazareno tornasse ci prenderebbe a sberle tutti quanti. Ce lo meritiamo, eccome, però avremmo così tanto bisogno di una sua carezza. (Enzo Jannacci)
- Se mai il Cristo è venuto specialmente per qualcuno, è proprio per i greci: "Figli Miei, come avete fatto a non intuire tante cose! Tante – le migliori ed anche le più belle".
Essi soppressero ciò che è personale, biografico, dal volto, dalla scultura. Ossia, quanto vi è di più interessante e, infine, di più fascinoso!! Tutti i loro marmi sono vuoti. Veramente vuoti. [...] Il Cristo doveva venire davvero –fra l'altro– a completare esteticamente il mondo. (Vasilij Vasil'evič Rozanov) - Sì, la natura è maligna [...] Perché mai essa crea le sue creature migliori solo per farsene poi beffa? La natura ha agito in modo tale che, dopo aver creato l'unico essere che su questa terra è stato riconosciuto come perfetto e dopo averlo mostrato agli uomini, ha voluto che fosse destinato a dire ciò che ha fatto scorrere un mare di sangue... tanto sangue che, se fosse scorso tutto in una volta, gli uomini ne sarebbero stati soffocati! (Fëdor Dostoevskij, L'idiota)
- Si moltiplicano stampe, discorsi, proposte iniziative, fatiche, spese... Ma Gesù si trova sempre come l'hanno trovato i pastori ed i Magi. (Giacomo Alberione)
- Soltanto il Signore Gesù Cristo è l'ideale di ciascun Uomo […], modello, idea di ogni persona con tutto il suo contenuto vivo. (Pavel Aleksandrovič Florenskij)
- Su questa terra non vi è alcun problema all'infuori di Cristo. (Franz Werfel)
- Supponiamo che per fare il figlio di Dio Gesù Cristo si sia dovuto allenare. E se invece Gesù avesse passato la giovinezza a commettere errori? Prima di azzeccare il suo primo miracolo? Com'è che nessun libro dice che i primi tentativi di Gesù sono andati a vuoto? O che non è riuscito a imbroccare un miracolo decente prima dei trent'anni? Se Gesù all'inizio si fosse limitato alle piccole gentilezze di tutti i giorni, come aiutare le vecchiette ad attraversare la strada o dire alla gente che ha lasciato accese le luci della macchina? Vabbe', questo magari no, ma avete capito cosa intendo. Se Gesù ci avesse messo anni per mettere a punto la faccenda dei pani e dei pesci? Insomma, quello che ha fatto con Lazzaro avrà pur richiesto un minimo di preparazione, no? Magari, magari nemmeno Gesù aveva fiducia in se stesso all'inizio. Forse quello dei miracoli è una specie di talento, e bisogna cominciare con cose piccole. Non sto dicendo che Gesù faceva i giochetti con le carte, ma non fare del male alle persone sarebbe già un buon inizio. (Chuck Palahniuk)
- Tu miele e fiele, | pungolo e balsamo, | fonte eterna di purezza, | per mille e mill'anni | luce tu e legge. (Wilhelm von Polenz)
- Trovare il Cristo non significa dichiararsi cattolico, protestante, ecc., andare in chiesa, comunicarsi, ecc. Vi sono anime che sentono il bisogno delle preghiere comuni, della comunicazione reciproca della loro gioia interna — per loro la Chiesa è necessaria, ma non è questo il più importante. L'importante è di essere stato colpito dalla superiorità, dalla bellezza della personalità di Gesù di Nazaret, come essa è fissata per l'eternità nel suo Vangelo dai suoi discepoli; avere sempre davanti agli occhi spirituali l'imagine di questa personalità, perdersi in questa imagine invece di specchiarsi nel proprio misero «io» cercare di rassomigliarle sempre più nelle sue grandi linee come sono tracciate nei vangeli dei discepoli.
Quali sono queste linee fondamentali?
«Io vi dico in verità se non siete mutati e non divenite come i piccoli fanciulli, voi non entrerete punto nel regno dei Cieli», disse Gesù. (Eva Kühn) - Tu non puoi chiamare Cristo il Salvatore, senza chiamarlo Dio. Perché un uomo non ti può salvare. (Ludwig Wittgenstein)
- Vegnendo in terra a'lluminar le carte | ch'avevan molt'anni già celato il vero | tolse [Gesù Cristo] Giovanni da la rete et Piero, | et nel regno del ciel fece lor parte. (Francesco Petrarca, Canzoniere)
- Verginità, misticismo, melanconia – tre parole sconosciute – tre nuove malattie portate dal Cristo. (Théophile Gautier)
- Vero figlio di Maria, Gesù è nato e cresciuto ad immagine e somiglianza di sua Madre. (Giorgio Gozzelino)
- Verrà il giorno in cui gli uomini non potranno pronunciare il nome di Gesù senza piangere. (Georges Bernanos)
- Vittima del suo sacerdozio e sacerdote della sua vittima. (Paolino di Nola)
- Vogliamo che Cristo vinca. Stiamo cercando di rendere contemporaneo il messaggio di Cristo. Cosa avrebbe fatto Lui se avesse avuto a disposizione pubblicità, dischi, film, televisione e giornali? Per diffodere il suo messaggio Cristo fece dei miracoli. (John Lennon)
- Gesù disse: "I cattivi teologi sono simili a una pietra caduta davanti a una sorgente d'acqua: essa non assorbe acqua, ma neppure lascia che l'acqua giunga alle coltivazioni. Cattivi teologi sono i dottrinari di questo mondo; essi si sono posti sulla Via che conduce alla vita ultima, e tuttavia né avanzano né lasciano avanzare gli uomini verso Dio. I cattivi teologi sono come un pozzo di liquame, mefitico all'interno, ma con una copertura ben verniciata; sono come sepolcri imbiancati, dipinti all'esterno ma pieni d'ossa di morti all'interno'. Dissero a Gesù: 'Quali sono gli uomini che suscitano i biasimi maggiori?" Egli disse: "Sono gli uomini saggi che cedono: quando un saggio cede, il suo peccato fa cedere un altro saggio".
- Gesù disse: "Chi trasmette un sapere eccelso e non mette in atto la saggezza in esso contenuta, è come un'adultera clandestina, la cui vergogna vien tradita da un ventre gravido".
- Gesù disse: "Colui che ricerca il mondo terreno è simile a colui che beve dal mare: più beve e più è assetato, sinché alla fine ne muore".
- Gesù disse: "Come mai venite da me con abiti da asceta ma con cuore da lupi? Indossate pure abiti regali, ma nutrite il vostro cuore con il timor di Dio e la sottomissione a Lui".
- Vi era, tra i figli d'Israele, un bandito che da quarant'anni assaltava i viandanti. Avvenne che Gesù, seguito da un pio ebreo appartenente al gruppo degli apostoli, passasse vicino a lui. Il ladro pensò: "Ecco un profeta di Dio che passa accompagnato da uno dei suoi apostoli. Potrei andare, terzo, con loro". Pensò proprio questo; poi si fece avanti e cercò di porsi accanto all'apostolo; ma questi non lo stimava. Allora il ladro, considerandosi spregevole nei confronti del profeta, pensò: "Un uomo come me non deve camminare al fianco di un uomo così Pio". Pensò proprio questo. Anche l'apostolo si accorse del ladro, e disse: "Come! un uomo simile cammina al mio fianco?", e allungò il passo per porsi accanto a Gesù. Il ladro rimase indietro. Dio rivelò a Gesù: "Di' loro di ricominciare dal principio la loro vita, poiché ho cancellato loro tutte le azioni passate. All'apostolo ho cancellato il bene fatto a causa della sua presunzione; al ladro ho cancellato il male fatto, poiché ha provato sincera vergogna di se stesso". Gesù li informò della rivelazione ricevuta. Il ladro andò con Gesù nei suoi pellegrinaggi, e Gesù ne fece uno dei suoi apostoli.
- Gesù non si è mai sognato di proclamarsi il Messia, e se qualcuno degli apostoli ha ipotizzato che fosse «Cristo» (traduzione greca dell'ebraico meshiah e dell'aramaico mashiha, «unto») lo ha fulminato di anatema.
- Joshua bar Joseph [Gesù figlio di Giuseppe] era un profeta ebreo itinerante, esorcista e guaritore, un missionario apocalittico che annunciava l'euaggelion (buona novella) dell'arrivo imminente, anzi incombente, del Regno per opera di Dio.
- Le aspre divisioni che ancora sussistono tra chi vede Gesù come uno "zelota" rivoluzionario oppure, sul versante opposto, come un semplice maestro di saggezza, e tutta la gamma delle posizioni intermedie che comunque contrastano con il "mainstream" del Gesù predicatore e guaritore di un incombente "fine dei tempi", non mettono mai in discussione, infatti, ciò che è acquisizione comune: Gesù non si proclamò mai Figlio di Dio nel senso della "Seconda Persona", non fondò nessuna Chiesa [...], i racconti delle "apparizioni" per provare la risurrezione "differiscono sotto ogni profilo" e "sono impossibili da conciliare" (Bart D. Ehrman).
- Cristo non solo parla ed agisce dinanzi agli uomini, ma va con essi e li invita ad andare con lui.
- Da che cosa si riconosce che Dio odia il peccato? Dal fatto che Cristo ama i peccatori.
- Cristo ha accordato alla sua parola credibilità ed efficacia maggiori che alle sue opere (miracolose), queste sono un po' come un surrogato per sordi (Gv 10,38).
- Cristo non diventa vecchio con i vecchi, ma accompagna la loro vecchiaia con la sua continua fanciullezza e maturità.
- Cristo, la luce, è fuoco, è fiamma che brucia il male trasformando così il mondo e noi stessi.
- In Gesù, come soleva dire san Bonaventura, contempliamo la bellezza e il fulgore delle origini. Tale attributo cui facciamo riferimento non è mero estetismo, ma modalità con cui la verità dell'amore di Dio in Cristo ci raggiunge, ci affascina e ci rapisce, facendoci uscire da noi stessi e attraendoci così verso la nostra vera vocazione: l'amore.
- Io non posso avere Cristo solo per me; posso appartenergli soltanto in unione con tutti quelli che sono diventati o diventeranno suoi.
- L'amore infinito di Dio per ciascuno di noi si manifesta in modo pieno in Gesù Cristo. In Lui si trova la gioia che cerchiamo.
- La verità che è Cristo, in ultima analisi, è la risposta piena e autentica a quel desiderio umano di relazione, di comunione e di senso che emerge anche nella partecipazione massiccia ai vari social network.
- Un Gesù disponibile a tollerare tutto non sarebbe stato crocifisso.
- Gesù non scende a patti con le umane debolezze: i sensi, tiranni dell'uomo, sono da lui trattati come schiavi del cuore dell'uomo, schiavi fatti per obbedire, e non certo per comandare. I vizi sono l'oggetto di una condanna implacabile; le passioni, che sono sempre presenti nei pensieri dell'uomo, sono invece mortificate.
- Il più grande miracolo di Cristo è stato fondare il regno della carità: solo lui si è spinto ad elevare il cuore umano fino alle vette dell'inimmaginabile, all'annullamento del tempo; lui solo creando questa immolazione, ha stabilito un legame tra il cielo e la terra. Tutti coloro che credono in lui, avvertono questo amore straordinario, superiore, soprannaturale; fenomeno inspiegabile e impossibile alla ragione.
- [Al Generale Bertrand] Io conosco gli uomini, e le dico che Gesù non era un uomo. Gli spiriti superficiali vedono una somiglianza tra il Cristo e i fondatori degli imperi, i conquistatori e le divinità di altre religioni. Questa somiglianza non c'è: tra il cristianesimo e qualsivoglia altra religione c'è la distanza dell'infinito. Una qualunque persona di buon senso, purché abbia almeno un po' di esperienza delle cose del mondo e conosca un po' gli uomini, risponderà come rispondo io.
- Nella storia, invano, ho cercato qualcuno paragonabile a Gesù, o una realtà qualsivoglia comparabile al Vangelo, senza trovare né l'uno né l'altra: né la natura, né la storia, né gli uomini hanno niente che possa essere posto al livello o sia comparabile a Gesù. Nel Vangelo tutto è straordinario, e in esso tutto è al di fuori e al di sopra della mente umana.
- Di Gesù Cristo – persona reale, essere umano – la storia non ci ha conservato nessun documento, nessuna prova, nessuna dimostrazione.
Egli non ha scritto nulla. - I soli autori profani del suo tempo che fecero il suo nome – Flavio Giuseppe, Tacito, Svetonio e Plinio – o furono interpolati e falsificati, come i primi due, o, come gli altri due, parlarono di Cristo soltanto etimologicamente, per designare la superstizione che dal suo prese il nome ed i seguaci della medesima; ed in ogni caso scrissero senza averlo conosciuto e senza rendersi garanti della sua esistenza, molto tempo dopo e in cenni fuggevoli che, come dimostreremo, stanno a provare piuttosto ch'egli non è mai esistito.
- Ma la principale, la capitale e la più irreduttibile delle contraddizioni è quella che riguarda la missione stessa di Cristo. Secondo Matteo Gesù dice che egli non è venuto per abolire la legge né i profeti; invece secondo Luca egli dice che la legge ed i profeti han fatto il loro tempo!
- Plutarco, nato cinquant'anni dopo Cristo, storico eminente e minuzioso, il quale non avrebbe potuto ignorare Cristo e le sue gesta, ove si fossero realmente prodotti, nelle sue opere numerose non ha un solo passo che faccia un'allusione qualunque sia al capo della nuova setta che ai suoi discepoli.
- È chiaro che la commovente leggenda del Cristo crocifisso e risorto – storica o non storica – diede nuovo calore, immediatezza e umanità agli antichi motivi dei cicli di Tammuz, Adone e Osiride. In effetti, furono proprio quegli antichi miti, presenti in tutto il Mediterraneo orientale, a fornire il terreno propizio alla crescita e alla diffusione della leggenda cristiana.
- Questo concetto di Messia è molto diverso da quello ortodosso ebraico, dove il Messia non è considerato Dio. [...] Invece, la leggenda cristiana, fin dai primi tempi (ma la data è incerta), utilizzò un motivo già ben noto sia nella mitologia greca – per esempio, nei miti di Leda e del Cigno, di Danae e della Pioggia d'Oro – sia in quella zoroastriana del Saoshyant.
- Qui [nel Vangelo secondo Marco] non si parla della nascita verginale. Ma essa non viene menzionata neppure da Paolo o da Giovanni evangelista; ed i due brani di Matteo e di Luca potrebbero essere tarde interpolazioni. Inoltre, in Matteo e in Luca appaiono due genealogie assai differenti; ma tutt'e due ricollegano Gesù alla casata di Davide per mezzo di Giuseppe. È quindi ragionevolmente sicuro che nel primo stadio di sviluppo – strettamente ebraico – di questa leggenda, l'idea del tutto non ebraica della nascita dell'eroe da un dio non abbia alcun ruolo, e che l'episodio del battesimo d'iniziazione nel Giordano abbia contrassegnato l'inizio della missione messianica.
- A proposito di Gesù, c'è un salto da fare che non riguarda solo i non-credenti, ma anche i credenti. Per i non-credenti il salto è passare da «Gesù solo uomo» a «Gesù anche Dio». Per i credenti il salto è passare da «Gesù personaggio» a «Gesù persona». Per «Gesù personaggio» io intendo un Gesù che rimane sostanzialmente nel passato, del quale si può parlare a piacimento ma al quale, o con il quale, nessuno si sogna di parlare. Se uno parla a Giulio Cesare o a Napoleone lo mandano naturalmente in manicomio, invece Gesù persona è un Gesù vivo, è Gesù che ha detto «io sono con voi tutti i giorni», è Gesù risorto, con il quale si può parlare e al quale si può parlare. La maggioranza dei cristiani, ahimè, non è mai passata dal Gesù personaggio — cioè un insieme di dottrine, di dogmi — a Gesù persona viva; non è passata mai da «Gesù Egli» a «Gesù Tu». Per questo la fede di molti cristiani è come il sole invernale, che illumina ma non riscalda. Permettetemi, carissimi amici [...] di confidarvi quello che ha riempito e riempie la mia vita di serenità, di pace e di gioia. Ed è precisamente un rapporto personale, da amico, continuo, così semplice e familiare con Gesù.
- I crocifissori di Cristo si sono salvati perché Gesù ha pregato per loro. Proprio mentre lo inchiodavano alla croce, egli disse: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno» (Luca 23, 34). Possiamo pensare che il Padre, che in vita aveva ascoltato «sempre» le preghiere di Gesù, abbia lasciato cadere nel vuoto proprio questa suprema preghiera, fatta con tanta determinazione?
- Io credo veramente di sperimentare che, con Gesù, si vive sempre una nuova giovinezza.
- Dal momento che la Parola di Dio non indica che in cielo ci siano due eserciti di angeli fedeli, uno capeggiato da Michele e uno capeggiato da Gesù, è logico concludere che Michele altri non è che Gesù Cristo nel suo ruolo celeste.
- Dopo che Gesù fu messo a morte come uomo, Geova Dio non permise che il suo fedele Figlio rimanesse nella tomba. [...] Lo risuscitò, ma non come essere umano.
- Gesù dice che il Padre conosce delle cose che il Figlio ignora. Ma se Gesù fosse parte dell'Iddio Onnipotente saprebbe le stesse cose che sa il Padre. Quindi il Figlio e il Padre non possono essere uguali. Eppure qualcuno dice: "Gesù aveva due nature. Qui parlava come uomo". Anche se così fosse, che dire dello spirito santo? Se fa parte dello stesso Dio come il Padre, perché Gesù non dice che lo spirito sa quello che conosce il Padre?
- Che Gesù fosse Dio non osò dirlo né Paolo, né Matteo, né Luca, né Marco. Ma solo l'ineffabile Giovanni, quando vide che già molta gente in molte città di Grecia e d'Italia era presa da questo contagio, e udì (credo io) che perfino le tombe di Pietro e di Paolo, sebbene di nascosto, pure erano già adorate, osò dirlo per primo.
- Egli non è neanche della discendenza di Giuda. E come potrebb'esserlo chi, secondo voi, non è nato da Giuseppe, ma dallo Spirito santo? E con Giuseppe stesso, per quanto lo facciate risalire alla stirpe di Giuda, non riuscite però a combinar bene neppure questa impostura, perché si tradiscono Matteo e Luca, contraddicendosi nella genealogia l'uno con l'altro.
- Gesù, che sedusse la parte più infetta di voi, non è nominato che da poco più di trecento anni, e senza che in vita sua abbia fatto alcunché di memorabile, tranne che grandi imprese si considerino l'avere guarito zoppi e ciechi ed esorcizzato indemoniati nei paesucoli di Betsaide e di Betania. Della santità non sapete neanche s'egli abbia fatto il nome. Emulate dei Giudei le collere e la ferocia; rovesciate templi ed altari, trucidate non solo quelli di noi che rimangono fedeli al culto dei padri, ma anche coloro che, pur professando i vostri errori, sono chiamati eretici perché non piangono il morto nella stessa identica maniera di voi. E tutte queste, anzi, sono innovazioni vostre; perché mai né Gesù né Paolo ve le hanno comandate. La ragione si è che mai essi osarono sperare che doveste arrivare a tanta potenza. Erano già contenti se riuscivano ad ingannare serve e schiavi e, per mezzo di questi, donne ed uomini liberi della levatura.
- Non so se più si debbano odiare i furbi della vostra setta o più compatire gli ignoranti che, lasciandosi da voi condurre, giunsero a tanta disgrazia da abbandonare gli Dei immortali per il morto della Giudea.
- I miracoli per Gesù furono una violenza che gli fece il suo secolo, una concessione strappatagli da una necessità passeggera. Tanto ciò è vero che l'esorcista e il taumaturgo sono caduti; ma vivrà eternamente il riformatore religioso.
- L'insegnamento di Gesù non ha traccia di una morale applicata, o di un diritto canonico ben definito. Una sola volta si pronuncia chiaramente sul matrimonio, e vieta il divorzio.
- Se tutta la dottrina di Gesù fosse stata la fede a una prossima fine del mondo, ora dormirebbe certamente nell'oblio.
- Nella prima pagina della Sacra Scrittura è già promesso il tuo avvento, e, pure, nel suo ultimo foglio, a cui nessuno più se ne ha ad aggiungere, sta ancora la preghiera: vieni, Signore Gesù.
- Sei tu l'irraggiungibile lontananza a cui vanno pellegrini tutti i tempi e tutte le generazioni e la nostalgia di ogni cuore, per vie che non hanno fine.
- Tu stai sempre venendo; la tua comparsa in forma di servo è l'inizio del tuo avvento che ci redime dalla servitù che tu hai assunto.
- Ci sono stati tre diversi individui le cui storie si sono fuse, divenuti noti collettivamente come Cristo, e di qui nascono le discrepanze nei vostri documenti.
- Come Cristo era circondato dai Discepoli, così il sé interiore è circondato da queste caratteristiche rivolte in senso fisico, ciascuna tesa alla realtà quotidiana, da un lato, eppure orbitante attorno al sé interiore, dall'altro.
- Cristo fu un grande sensitivo.
- Credo fermamente che nominare Cristo, nominarlo bene, equivalga a confortare la vita.
- Gesù è per il futuro, scommette sul futuro mio, tuo, di chiunque. Nessuno è mai perduto per sempre.
- Gesù non sopporta una sola categoria di persone: gli accusatori.
- Il Signore Gesù cammina per le strade del mondo perché il suo cielo è la terra, il suo cielo sono gli altri. Egli abita nei passi dei cercatori ed è seduto alla destra di ciascuno di noi.
- Dicono che Gesù sulla terra era nello stesso tempo vero Dio e vero Uomo. Questa teoria è però errata. [...] Gesù non poteva essere parte Dio e parte uomo, perché ciò sarebbe stato più di quanto la legge richiedeva, e la divina giustizia non avrebbe potuto ricevere un tale prezzo di riscatto. La legge divina mostra definitivamente che il riscattatore dev'essere esattamente corrispondente ad Adamo, un essere umano perfetto.
- Egli esisteva molto prima di divenire essere umano. Il suo nome preumano era il Logos, che nelle nostre versioni comuni della Bibbia è tradotta "la Parola". La parola Logos è dunque uno dei titoli di Gesù, e dovrebbe lasciarsi senza traduzione. Significa colui che parla per Geova, e l'attivo agente o messaggero di Geova.
- I corpi in cui Gesù apparve dopo la sua risurrezione non erano il corpo in cui egli fu crocifisso e neppure il suo glorioso corpo spirituale, ma dei corpi creati espressamente per lo scopo di apparire ai suoi discepoli. Il corpo umano del nostro Signore, quello che fu crocifisso, fu rimosso dalla tomba per potere di Dio. [...] La Scrittura non rivela ciò che sia avvenuto di quel corpo, eccetto che esso non deperì né si corrupe. [...] Possiamo solo congetturare che il Signore l'avrà conservato in qualche luogo per esibirlo al mondo nell'età Milleniale.
- Il Logos è una creatura spirituale e fu creato da Geova. Dal momento in cui egli fu creato, egli stette nella presenza di Dio che in lui si compiaque vivamente. È dunque perfettamente giusto, secondo la Scrittura, di dire che quel Logos, conosciuto ora anche sotto il nome di Cristo Gesù, il grande e potente Figlio di Dio è un essere spirituale e la prima creatura di tutta la creazione di Dio.
- Lo scopo di Gesù nell'apparire ai suoi discepoli era quello di stabilire bene il fatto che egli era risuscitato e che era vivente. Egli aveva il potere di creare un corpo carnale ed apparire in esso e poi dissolverlo ad ogni momento; e senza dubbio quando egli appariva ai suoi discepoli attraverso le porte chiuse, egli creava il corpo immediatamente in lor presenza e lo dissolveva quando scompariva.
- Nell'anno 1918 il Signor Gesù entrò subitamente nel tempio di Geova. Egli venne per il giudizio e quale grande Esecutore della volontà di Geova.
- Anche fu tratto a morte | Cristo impostor, poi che la mente sua | Abbandonò religion di Dio.| Fra tanti che bandìan fede novella, | Non cercar tu la fede di colui | Che ben non conoscea qual veramente | Fosse l'opera sua. Che se di Dio | Veramente su Cristo risplendea | La grazia, oh! come mai popol giudeo | Su lui potere avuto avrìa!
- Di profeta [...] | Cui trasse a morte di Giudea la gente, | Religion lodar non vuolsi.
- Malvagia creatura, | Addetto a Cristo, e se' nemico a Dio, | Osi un figlio asserir di Chi nel cielo | Non ha compagni! Di tal cosa in terra | Non è principio o fin, tanto ella è stolta!
- Ciascuna delle sue parole è un invito a rendere cristiano il tempo che ci è dato a disposizione, a trattarlo come un materiale a cui dare una forma per Dio nella fede.
- Egli dà tutto il suo innocente Spirito al Padre e mantiene per sé solo il nostro spirito colpevole; così egli può portare i peccati come se li avesse fatti lui.
- Forse l'amico affamato [nella parabola dell'amico importuno] è Gesù Cristo stesso, che ha bisogno di uomini che soccorrono, che dicono di sì, che seguono.
- Nella sua vita esiste un'eccedenza di contemplazione: l'eternità prima della sua nascita, i trent'anni di vita nascosta, il deserto, le notti nel corso della sua vita attiva e prima della passione. Egli attinge sempre tutta la forza per agire, addirittura tutta la forza per donarsi al Padre.
- Immagina che il sole brilli di notte e la luna di giorno. E poi immagina che tutto ciò che sai su Gesù Cristo non sia vero, e che il vero dio sia un uomo con un occhio solo, un manto, un cappello a larghe falde, e che quest'uomo, Odino, il padre, conosca il segreto di ogni cuore e il destino di ognuno, e che sia stato appeso a un albero per morire e poi rinascere. Ma tutto questo molto prima di Cristo, di nostro Signore.
- Odino si impiccò su un albero e una serva pagana lo trafisse il fianco con una lancia, proprio come i romani fecero a Cristo.
- – Se è il loro dio, allora è morto, inchiodato ad una croce.
– Non può proteggere nessuno. Non è vivo come Odino, Thor o Freyja.
– A che cosa serve, allora?
Proverbi
modifica- Amar Cristo è la migliore di tutte le scienze.
- Chi non dà a Cristo, dà al Fisco.
- Chi sa senza Cristo non sa nulla.
- Morir per Cristo, è vivere; vivere senza Cristo è morire.
Modi di dire
modifica- Spàrterse 'a cammìsa 'e Cristo. (Napoletano)
- Dividersi qualcosa guadagnata disonestamente.
Note
modifica- ↑ Cfr. Libro di Michea: «Il figlio insulta suo padre, | la figlia si rivolta contro la madre, | la nuora contro la suocera | e i nemici dell'uomo | sono quelli di casa sua.».
- ↑ Cfr. Libro di Malachia: «Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me».
- ↑ a b Cfr. Levitico: «Amerai il tuo prossimo come te stesso».
- ↑ Cfr. Salmi: «La pietra scartata dai costruttori | è divenuta testata d'angolo; | ecco l'opera del Signore: | una meraviglia ai nostri occhi».
- ↑ Cfr. Deuteronomio: «Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze».
- ↑ Cfr. Salmi: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? | Tu sei lontano dalla mia salvezza».
- ↑ Cfr. Alcuni luoghi comuni sfatati alla luce della Parola di Dio, studibiblici.eu.