Pane
alimento a base di farina di cereali e acqua
Citazioni sul pane.
Citazioni
modifica- Amate il pane | cuore della casa | profumo della mensa | gioia dei focolari. Rispettate il pane | sudore della fronte | orgoglio del lavoro | poema di sacrificio. (Benito Mussolini)
- Caro il mio grano! Quando il mio tesoro, | mando al mulino, se ne va, sì, questo; | ma quello nasce sotto il mio lavoro. | […] | Tua carne è il pane – Ma tuo sangue, il vino – | Che sa l'odore di pan fresco! – E che cantare fa, cantar di tino! – (Giovanni Pascoli)
- Ci saranno sempre quelli che servono il pane e quelli che il pane lo mangiano. (Orange Is the New Black)
- Come Gesù ha scelto il pane, cosa tanto comune, così deve essere la mia vita, comune... accessibile a tutti e, in pari tempo, umile e nascosta, come è il pane. (Eugenia Picco)
- È piacevole all'uomo il pane procurato con frode, | ma poi la sua bocca sarà piena di granelli di sabbia. (Libro dei Proverbi)
- Getta il tuo pane sulle acque, perché con il tempo lo ritroverai. Fanne sette od otto parti, perché non sai quale sciagura potrà succedere sulla terra. (Qoelet)
- Gli ideali che nascono dal pane, fanno perdere il pane. (Leo Longanesi)
- Il pane è la vita degli italiani, e il grano finisce di maturare nella stagione più spessa di grandinate. (Riccardo Bacchelli)
- Il pane fa schifo oltre il Colorado. Acqua troppo alcalina. (Scent of a Woman - Profumo di donna)
- Il pane, in cui ne sia notabile quantità [di loglio], fa diventar gli uomini, che se lo mangiano, stupidi e come ubbriachi, presi da gravissimo sonno, e per[ci]ò caviamo noi in Toscana con grandissima diligenza dalle biade il loglio, per fuggire il nocumento che fa egli alla testa imbriacando e facendo dormire. (Pietro Andrea Mattioli)
- Il pane offerto è un debito per un uomo e un'elemosina per un pelandrone. (Vittorio Giovanni Rossi)
- Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo. (Gesù, Vangelo secondo Giovanni)
- La gerarchia dei pani e delle loro qualità sanzionava di fatto un confine sociale; il pane rappresentava uno status symbol che qualificava una condizione umana e una classe, a seconda del suo particolare colore che svariava in tutta la gamma dal nero al bianco, prima dell'introduzione del mais nella panificazione che modificò, anche coloristicamente, quella tirannia dei cereali che per millenni si era protratta fra le popolazioni dell'Occidente e di tutte le terre di cui le granaglie costituivano l'alimento primario. (Piero Camporesi)
- Ma contro la minaccia dell'estetismo culinario noi per fortuna abbiamo un'arma invincibile: la fedele pagnottella, cibo avito, cibo grave e assieme ironico, passero degli alimenti, genietto tutelare della mensa. Il pane ha nella nutrizione un ufficio particolare e insostituibile. Alla mensa del povero il pane costituisce il fondamento del pasto (pane e companatico, ossia radice «pane»), altrove è l'accompagnatore necessario dei cibi, il basso che regge lo stendersi della melodia, la guida sicura e virtuosa, il correttivo; smorza i sapori troppo vivi, avviva i troppo deboli, unisce quelli più diversi, tra quelli troppo simili pone una opportuna divisione. (Alberto Savinio)
- Più pro fa il pane asciutto in casa sua che l'accompagnato con molte vivande a l'altrui tavola. (Pietro Aretino)
- Provincia, campagna, gioia di vivere ed elasticità intrinseca: nel pane c'è tutto questo, oggi come allora. Ecco perché il pane è il mezzo privilegiato grazie al quale perderci in noi stessi, alla ricerca di noi stessi. (Muriel Barbery)
- Quando gli uomini condividono il pane condividono la loro amicizia. (Jean Cardonnel)
- Sbagliamo a credere che la nobiltà del pane risieda nel fatto che basta a sé stesso e al contempo accompagna qualsiasi pietanza. Se il pane "basta a sé stesso" è perché è molteplice, non nel senso delle sue tante tipologie, ma per la sua essenza stessa giacché il pane è ricco, è vario, il pane è un microcosmo. (Muriel Barbery)
- Se non hanno pane, che mangino brioches! (attribuita a Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena)
- senza oprar miracolo potremo disavelenare il loglio se prima d'incorporarlo al formento fermentarassi solo nell'acqua, e cotto ben bene, perché diverrà piacevole e senza nocumento veruno entrarà nel pane di formento. La decottione ha tanta gran forza di modificare e ridurre alla mediocrità lodevole tutte le cose, che alle volte ella sola basta a farci consentire il desiderato intento: i Messicani si magnarebbono la morte presentanea col loro pane della yuca che chiamano cazaui, se non fosse la decottione che leva al succo di quella radice medema ogni maligna qualità. Stiano pur sicuri i contadini, che essi non riceveranno nocumento alcuno da quelle cose che essi sapranno cuocere a sufficienza. (Ovidio Montalbani)
- Tu proverai sì come sa di sale | lo pane altrui, e come è duro calle | lo scendere 'l salir per l'altrui scale. (Dante Alighieri, Divina Commedia)
Proverbi
modifica- Picca pani, picca vinu: picca travagghiu Ninu.
- Poco il pane, poco il vino: pertanto, poco lavora Nino.
- Se il salario non è adeguato alla quantità di fatica necessaria, sarà il lavoratore a ristabilire l'equilibrio lavorando di meno.
- U povéru meschin quandu gh'à u pan, nun gh'à vin.
- A pane di quindici giorni fame di tre settimane.
- Chi digiuna e altro ben non fa, avanza il pane e a casa del diavolo va.
- Chi vuol pane meni letame.
- Col pane tutti i guai sono dolci.
- È meglio il pane nero che dura, del bianco che finisce.
- Il pane è il miglior nutrimento.
- La speranza è il pane dei poveri.
- Pan bollito in un salto è già smaltito.
- Pan di figliuoli, pene e duoli.
- Pan di grano, saltami in mano.
- Pane caldo e acqua fredda non furon mai buon pasto.
- Pane con gli occhi, formaggio senza occhi e vino che salta agli occhi.
- Pane di fratello, pane e coltello.
- Pane di grano sta poco in mano, pane di mistura invece dura.
- Pane di marito, pane ardito.
- Pane di sudore ha gran sapore.
- Pane e acqua vita da gatta, acqua e pane vita da cane.
- Pane e coltello non empie il budello.
- Pane e formaggio è una buona colazione
- Bone so 'li ffiche e pure li cerase, ma trist'a quera panza ca pane nun ge trase.
- Nun ngè mangiat r' re cchiù sapurit' r' rippan.
- C'hai lo pà e le legne? Lassa che négne.
- Chi c'ha lu pà n'c'ha li denti.
- Chi ha i dent, 'en c'ha 'l pan; chi ha 'l sacc, 'en c'ha 'l gran.
- 'O pane d' 'a franchezza è senza sale.
- Pan amprësta a l'é sempre dur.
- Pan e noss, mangé da sposs, noss e pan, mangé da can.
- Sota l'aqua fam e sota la fiòca pan.
- Tuti a dàn ëd pan, ma nen come la mare.
- A mezzo gennaio, mezzo pane e mezzo pagliaio.
- A Natale, mezzo pane, a Pasqua, mezzo vino.
- Casa mia, donna mia, pane e aglio, vita mia.
- Chi ara da sera a mane, d'ogni solco perde un pane.
- Chi ha denti, non ha pane; e chi ha pane, non ha denti.
- Chi ha del pan da tirar via, tenga l'opre e non ci stia.
- Chi semina buon grano, ha poi buon pane; chi semina il lupino, non ha né pan né vino.
- Dove sta un pane, può stare una parola.
- Formaggio, pane e pere, è pasto di cavaliere.
- Il pan di casa stufa.
- Il villano venderà il podere, per mangiare cacio, pane e pere.
- La buona compagnia è mezzo pane.
- Lupo affamato, mangia pan muffato.
- Noci e pane, pasto da villano; pane e noci, pasto da spose.
- Non dar del pane al cane ogni volta che dimena la coda.
- Ogni domane porta il suo pane.
- Pan d'un giorno, vin d'un anno.
- Pan di miglio non vuol consiglio.
- Pane, noce e fichi secchi, ne mangerei parecchi.
- Per Santa Croce, pane e noce.
- Più vale un pan con amore che un cappone con dolore.
- Poca uva, molto vino; poco grano, manco pane.
Bibliografia
modifica- Annarosa Selene, Dizionario dei proverbi, Pan libri, 2004. ISBN 8872171903