Andrew M. Greeley (1928 – vivente), religioso, scrittore, sociologo e giornalista statunitense.

Ascesa all'inferno modifica

Incipit modifica

La ragazza che aprì la porta proprio nel momento in cui Hugh stava per infilare la chiave nella serratura era così sconvolgentemente bella che egli balzò indietro, come per proteggersi gli occhi da una luce accecante.
Dimostrava circa vent'anni, capelli biondi lucenti, viso mobile ed espressivo con un chiaro accenno di ilarità repressa, una figura snella, piuttosto che voluttuosa, in bermuda e camicetta di cotone stampato, sandali ai piedi, entrambe le mani sprofondate in tasca con aria spavalda.

Citazioni modifica

  • Il Signore non voleva morire sulla croce, ma lo ha fatto. Le cose difficili sono sempre le più degne. (p. 35)
  • Che senso ha essere circondato da donne voluttuose se l'ambiente è così lugubre che puoi a malapena vederle? Las Vegas è un palazzo di ghiaccio. (p. 80)
  • [A Las Vegas] Dante ci si crogiolerebbe. L'infelicità non è il peggiore dei peccati? Nessuno sorride. Il gioco d'azzardo è più triste di una veglia funebre irlandese. La musica è deprimente, gli spettacoli frenetici, la gente si comporta come quelli che aspettano l'ultimo minuto per gli acquisti di Natale senza credere al Natale. Girano in tondo e non approdano a nulla. (p. 80)
  • Il perdono è l'essenza dell'amore. Amare è perdonare, perdonare è amare. (p. 113)

Bibliografia modifica

  • Andrew M. Greeley, Ascesa all'inferno (Ascent into Hell), traduzione di Laura Montixi Comoglio, Rizzoli Editore, Milano 1983.

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