Vangelo di Bartolomeo
vangelo apocrifo in lingua greca attribuito a Bartolomeo apostolo
Vangelo di Bartolomeo, o Questioni di Bartolomeo, vangelo apocrifo in lingua greca attribuito a Bartolomeo apostolo.
Prima della passione del nostro Signore Gesù Cristo, gli apostoli erano tutti riuniti insieme e lo interrogarono, dicendo: – Signore, rivelaci i misteri dei cieli!
In risposta Gesù disse: – Se non mi dispoglierò del corpo fisico non potrò rivelarveli.
Citazioni
modifica- Dicono gli apostoli: – Tu, devi pregare, come madre del Re dei Cieli!
Risponde loro Maria: – A somiglianza vostra Dio plasmò i passeri e li mandò ai quattro angoli della terra.
Ma essi le dicono: – Colui che a mala pena contengono i cieli si è compiaciuto di essere contenuto in te. (II, 10 – 12) - Guarda il sole, come, a somiglianza di Adamo, risplende più di tutti gli altri astri. E guarda la luna, opaca come argilla, a causa della trasgressione di Eva. E infatti il Signore ha posto Adamo a oriente, Eva ad occidente e ha ordinato ad ambedue di guardarsi l'un l'altro. (Maria: IV, 5)
- Subito Michele suonò la tromba ed uscì fuori Beliar, trattenuto da seicentosessanta angeli e avvinto da catene di fuoco.
La statura del mostro era di milleseicento cubiti e la sua ampiezza di quaranta cubiti; il suo volto era come fuoco abbagliante e i suoi occhi tenebrosi; dalle sue narici usciva un fumo di odore fetido e la sua bocca era come la fenditura di un precipizio; una sola delle sue ali misurava ottanta cubiti. (IV, 12 – 13) - Tu, che hai dato nome ai quattro fiumi: al primo Pison a motivo della fede [pìstis] che sei venuto a predicare nel mondo, al secondo Geon perché l'uomo è stato fatto con la terra [ge], al terzo Tigri perché in te ci è stata rivelata la consunstanziale Trinità [trias] che è nei cieli, al quarto Eufrate perché con la tua venuta sulla terra hai fatto gioire [eufrainein] ogni anima con la promessa dell'immortalità! (IV, 63)
- Allora io, Bartolomeo, che ho tutte queste cose scritte nel mio cuore, presi la mano dell'amico degli uomini e cominciai a dire così, pieno di gioia: – Gloria a te, o Signore Gesù Cristo, che hai dato a tutti noi la grazia di intendere queste cose. Alleluia! Gloria a te, o Signore, che sei la vita per i peccatori. Gloria a te, o Signore, da cui la morte è stata posta in vergogna. Gloria a te, o Signore, tesoro di giustizia. Noi ti lodiamo, Signore! (IV, 69)
Allora Bartolomeo e gli apostoli glorificarono il Signore con ardore, dicendo: – Gloria a te, santo Padre, sole inestinguibile, ineguagliabile, pieno di luce. A te onore, a te gloria e venerazione, mondo senza fine. Amen.
Bibliografia
modifica- Vangelo di Bartolomeo, in I Vangeli apocrifi, a cura di Marcello Craveri, Einaudi, Torino, 2005. ISBN 88-06-17914-4
Voci correlate
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