Odino
dio vichingo della guerra, saggezza, poesia, morte, vita e del cielo, guarigione, vittoria e della frenesia.
Odino, detto anche Wotan, divinità principale della mitologia norenna.
Citazioni di Odino
modifica- Questa bambina [Hel] governerà il più oscuro e profondo dei luoghi, e i morti di tutti e nove i mondi. Sarà la regina di quelle povere anime che muoiono indegnamente, di malattia o di vecchiaia, per incidenti o al momento della nascita. I guerrieri che cadono in battaglia continueranno a venire qui da noi, nel Valhalla. Ma coloro che muoiono in un altro modo diventeranno suoi sudditi, e la serviranno nell'oscurità. (Neil Gaiman)
- Chiedi al tuo gesto;
ti sarà chiara la colpa. - Ecco si allontana
il dio da te,
e ti prende
con un bacio l'immortalità. - Nulla impareresti
s'io ti volessi insegnare
quel che mai puoi conoscere,
prima che l'azione si compia. - Presi me stesso
nel mio laccio: -
io di tutti il meno libero! - Quel che tu fosti un tempo,
ti disse Wotan:
quel che adesso sei,
dillo a te stessa!
Non sei più figlia del mio desiderio;
Valchiria sei stata:
d'ora in poi sii
quel che ancora tu sei!
Citazioni su Odino
modifica- Allora ditemi, padre, se il vostro dio è ora l'unico dio, che ne ha fatto di tutti gli altri, gli Aesir e i Vanir? È un guerriero tanto potente da avere avuto la meglio su tutti loro, anche su Odino? (Caitlín R. Kiernan)
- Dopo la spiaggia e le cose che ha visto laggiù, le cose che ha detto e fatto e quelle che sono state dette e fatte a nome suo, desidera ardentemente sentirsi pulito.
Forse, pensa, è per questo che tanti uomini si allontanano da Odino e dai suoi fratelli per rivolgersi al Cristo romano ammazzato e al Dio senza nome che si dice sia suo padre. Quella promessa che verranno resi nuovamente puri e puliti e liberati dal peso e dalle conseguenze delle scelte fatte. (Caitlín R. Kiernan) - Guntario era babbuto | e mo' è moruto. | Per porco l'ha scambiato | Odino se l'ha acciappato | Odino se l'ha acciappato. (Attila flagello di Dio)
- I teisti di oggi ammetteranno di essere completamente atei quando si tratta di Baal e del Vello d'Oro, di Thor e Wotan, di Poseidone e Apollo, di Mithras e Ammon Ra. Siamo tutti atei rispetto alla maggior parte degli dei che gli uomini hanno venerato. Alcuni di noi vanno semplicemente avanti di un dio. (Richard Dawkins)
- Odino, la maggior divinità scandinava, creatore dei canti magici, era altresì il regolatore del mare, e come tale ebbe il nome di Nikarr. Nelle profondità marine, egli si dilettava a suonare l'arpa, cogli dei minori, che qualche volta si degnavano comparire alla superficie, per insegnare l'uso di questo magico strumento a dei semplici mortali da loro prediletti. (Alessandro Kraus)
- Una reliquia di Cristo? Vediamo; chi vorrei avere al mio fianco se mi trovo davanti a un pugnale? Odino o quel falegname? (La leggenda di Beowulf: Il videogioco)
- Ecco perché Odino è chiamato "il padre di tutto". Perché è il padre degli dèi, e perché ha soffiato la vita nei nonni dei nonni dei nostri nonni. Dèi o mortali che siamo, Odino è il padre di tutti noi.
- Odino conosce molti segreti. Ha dato un occhio in cambio della saggezza. E ha fatto di più: per ottenere la conoscenza delle rune, e il potere, ha sacrificato se stesso a se stesso.
- Odino e Vili e Ve uccisero il gigante Ymir. Bisognava farlo. Non c'era altro modo per creare i mondi. Quello fu l'inizio di tutte le cose, la morte che rese possibile ogni forma di vita.
- Sleale Odino! [...] Se tu non mi avessi mentito, sarei stato amico degli dèi. Ma la paura ti ha rovinato. Io ti ucciderò, Padre degli Dèi. Aspetterò fino alla fine di tutte le cose, e poi mangerò il sole e mangerò la luna. Ma la mia gioia più grande sarà uccidere te. (Fenrir)
- Dov'è adesso quell'uomo potente in armi, a cui basta servirsi di un occhio, e che il popolo chiama Odino?
- In quel tempo un tale Odino veniva erroneamente onorato col titolo di divinità in tutta Europa. Era solito risiedere per la maggior parte del tempo nella città di Uppsala, e la trovava conveniente alla sua residenza abituale, sia per la passività degli abitanti, sia per la bellezza dei luoghi. I re dei popoli settentrionali, desiderando rendere onore alla sua potenza divina con più sollecita adorazione, fecero fare una statua tutta d’oro a sua immagine, e le strinsero le braccia di bracciali fitti e pesanti. Mandarono questa statua a Bisanzio, in segno di venerazione e con l’apparato della massima devozione. Odino si rallegrò di essere oggetto di un culto cosi grande, e accolse avidamente quel segno dell’amore dei donatori. Sua moglie Frigga, che voleva ostentare un lusso maggiore, fece venire dei fabbri perché spogliassero la statua dell’oro. Odino li fece impiccare, poi collocò la statua su di un piedistallo e, grazie a una stupefacente perizia artigiana, le diede potere di parlare appena qualcuno l’avesse toccata. Ma non servi a nulla, perché Frigga, anteponendo l’eleganza del suo abbigliamento agli onori divini del marito, si concesse alle voglie di uno dei servi, e grazie a un trucco escogitato da questi riuscì a smantellare la statua, e a trasformare in mezzo di piacere personale quell'oro consacrato dal culto superstizioso di tutti. Non esitò a comportarsi in maniera scandalosa, pur di godere più facilmente di ciò che desiderava, questa donna indegna del matrimonio con una divinità. A questo punto, che altro potrei aggiungere, se non che un dio siffatto si meritava una moglie del genere? Che mostruosa illusione ingannava, un tempo, la mente dei mortali!
- Va detto che un tempo alcuni iniziati alla magia, ovvero Thor, Odino e molti altri capaci di meravigliose illusioni, ottenebrate le menti dei semplici, cominciarono ad arrogarsi il titolo di dèi. La Norvegia, la Svezia e la Danimarca furono soggiogate da quella vana credulità e si dedicarono al loro culto diffondendo il grave contagio di quell'imbroglio. L’effetto dell’inganno di quei maghi crebbe talmente che anche i popoli vicini venerarono in loro una certa potenza divina e li ritennero dèi o amici degli dèi. Resero voti solenni a degli avvelenatori ed esibirono per quell'inganno sacrilego il rispetto dovuto alle cose sacre.
- Due corvi stanno sulle sue spalle e gli dicono nelle orecchie tutti gli eventi che vedono o odono; essi si chiamano così: Huginn e Muninn. All'alba egli li manda a volare intorno al mondo ed essi tornano indietro all'ora del pasto, così egli viene a sapere molte notizie.
- Egli vive in tutte le ere e governa tutto il suo regno e regge tutte le cose, grandi e piccole. [...] Egli ha forgiato il cielo e la terra e l'aria e tutto ciò che essi contengono. [...] La cosa più grande è che egli fece l'uomo e gli diede un'anima che vivrà e non perirà mai, sebbene il corpo decada in polvere o bruci [fino a diventare] cenere.
- Odino è il più eminente e il più anziano degli Asi. Egli governa tutte le cose, e per quanto gli altri dèi siano potenti, pure tutti gli rendono omaggio, così come i figli col padre.
- E vicino c'è il Valhalla, vasto e scintillante d'oro, e ogni giorno Odino sceglie gli uomini uccisi che lo raggiungeranno.
- I loro dei sono antichi e, talvolta, non possono non avvertire alcune somiglianze con il nostro Dio con il Suo figlio. Per esempio, il dio Odino, che chiamano padre, il dio degli dei, volle scoprire come fosse morire. Così, stando alle loro sacre tradizioni, Odino si impiccò su un albero e una serva pagana lo trafisse il fianco con una lancia, proprio come i romani fecero a Cristo.
- Immagina che il sole brilli di notte e la luna di giorno. E poi immagina che tutto ciò che sai su Gesù Cristo non sia vero, e che il vero dio sia un uomo con un occhio solo, un manto, un cappello a larghe falde, e che quest'uomo, Odino, il padre, conosca il segreto di ogni cuore e il destino di ognuno, e che sia stato appeso a un albero per morire e poi rinascere. Ma tutto questo molto prima di Cristo, di nostro Signore.
- Odino ha dato il suo occhio per conoscere l'ignoto, ma io farò molto di più.
- Odino ha promesso che ogni uomo potrà disporre di tutto il bottino accumulato quando, dopo la morte, si risveglierà nel Valhalla. Ma il tesoro ha bisogno di protezione e di qualcuno che lo custodisca, in questa vita e nell'altra.