Cosa insegna realmente la Bibbia?
Cosa insegna realmente la Bibbia?, libro edito dai Testimoni di Geova, pubblicato nel 2005.
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modifica- Alcune religioni insegnano che, alla morte, chi durante la vita si è comportato male va a soffrire per sempre in un luogo di tormento infuocato. Questo insegnamento disonora Dio. Geova è un Dio di amore e non farebbe mai soffrire nessuno in questo modo. [...] Cosa pensereste di un adulto che punisse un bambino disubbidiente mettendogli le manine nel fuoco? Avreste rispetto di una persona simile? Vorreste mai conoscerla? Sicuramente no! Senza dubbio la riterreste molto crudele. Eppure Satana vuol farci credere che Geova torturi le persone nel fuoco per sempre, per miliardi e miliardi di anni! (p. 64)
- In un periodo di mille anni i morti saranno risuscitati e avranno l'opportunità di unirsi ai fedeli che serviranno Geova sulla terra. Sarà un tempo meraviglioso. (p. 73)
- Dopo che Gesù fu messo a morte come uomo, Geova Dio non permise che il suo fedele Figlio rimanesse nella tomba. [...] Lo risuscitò, ma non come essere umano. (p. 73)
- Questi 144.000 cristiani, inclusi i fedeli apostoli di Gesù, sono risuscitati alla vita in cielo. [...] Quei pochi rimasti dei 144.000 che muoiono nei nostri giorni vengono risuscitati istantaneamente alla vita in cielo. [...] La grande maggioranza dell'umanità, invece, ha la prospettiva di essere risuscitata in futuro per vivere nel Paradiso sulla terra. (p. 74)
- Gesù non regnerà da solo; altri regneranno con lui. [...] Sì, Paolo, Timoteo e altri fedeli che sono stati scelti da Dio regneranno insieme a Gesù nel regno celeste. (p. 78)
- Dal giorno degli apostoli, Dio ha scelto cristiani fedeli in modo da raggiungere il numero di 144.000. (p. 78)
- Nel corso del XIX e del XX secolo sinceri studenti biblici compresero progressivamente che [il periodo di attesa per il ritorno di Gesù] sarebbe finito nel 1914. [...] Gli avvenimenti mondiali che iniziarono nel 1914 confermano che le loro conclusioni erano corrette. L'adempimento delle profezie bibliche indica che nel 1914 Cristo diventò Re e il celeste Regno di Dio cominciò a governare. Quindi viviamo nel "breve periodo di tempo" che è rimasto a Satana. (pp. 84-85)
- Poco dopo aver ricevuto il potere regale, [Gesù] passò all'azione. "Scoppiò la guerra in cielo", dice la Bibbia. "Michele [altro nome di Gesù] e i suoi angeli guerreggiarono contro il dragone [Satana il Diavolo], e il dragone e i suoi angeli guerreggiarono". Satana e i suoi angeli malvagi, i demoni, persero la guerra e furono scacciati dal cielo sulla terra. I fedeli figli spirituali di Dio si rallegrarono che Satana e i demoni fossero allontanati dal cielo. Gli esseri umani, invece, non avrebbero avuto nulla di cui rallegrarsi. Anzi, la Bibbia prediceva: "Guai alla terra... perché il Diavolo è sceso a voi, avendo grande ira, sapendo che ha un breve periodo di tempo". (p. 87)
- Oggi gli angeli non appaiono più in modo visibile ai servitori di Dio sulla terra. Ma, pur essendo invisibili agli occhi umani, i potenti angeli di Dio proteggono ancora i suoi servitori, specie da qualunque cosa possa danneggiarli spiritualmente. (p. 98)
- Anche se non possono più assumere corpi umani, esercitano comunque una pessima influenza sulla gente. Infatti, con l'aiuto di quei demoni, Satana "svia l'intera terra abitata". [...] Per sviare la gente, i demoni ricorrono allo spiritismo. Praticare lo spiritismo significa entrare in contatto con i demoni, direttamente o tramite medium umani. La Bibbia condanna lo spiritismo e ci avverte di stare lontani da tutto ciò che vi è implicato. (p. 100)
- Un'esca usata dai demoni è la divinazione. [...] Molti pensano che si tratti di qualcosa di innocuo, tuttavia la Bibbia spiega che indovini e spiriti malvagi operano di comune accordo. (p. 100)
- Un altro modo in cui i demoni sviano la gente è inducendoli a interrogare i morti. (p. 101)
- Gli spiriti malvagi non solo sviano la gente, ma la spaventano. Satana e i demoni sanno di avere solo "un breve periodo di tempo" prima di essere messi fuori combattimento e sono più arrabbiati che mai. (p. 103)
- Chi desidera servire Geova deve sbarazzarsi di tutto ciò che ha a che fare con lo spiritismo. Questo include libri, riviste, film, poster e musica che incoraggiano a praticare lo spiritismo e lo fanno sembrare interessante ed eccitante, nonché amuleti e altri oggetti portati per proteggersi dal male. (p. 103)
- Che dire della vita di un nascituro? Secondo la Legge mosaica non se ne doveva causare la morte. Sì, anche la vita di un nascituro nel grembo materno è preziosa per Geova. [...] Questo significa che abortire è sbagliato. (p. 127)
- Nessuno normalmente vuole morire, ma alcuni rischiano la vita per amore del piacere. Per esempio, molti fumano o si drogano. Tabacco e droga nuocciono alla salute e possono uccidere. Chi ne fa uso non considera sacra la vita. Queste pratiche sono impure agli occhi di Dio. [...] Per servire Dio nel modo che gli è gradito, dobbiamo abbandonarle. (pp. 127-128)
- Il comando di astenersi dal sangue include le trasfusioni? Sì. Per esempio, supponiamo che il medico vi dica di astenervi dall'alcol. Questo significa semplicemente che non dovete bere alcolici ma che potete iniettarveli nelle vene? Ovviamente no! Allo stesso modo astenersi dal sangue significa non assumerlo in nessun modo. Quindi ubbidendo al comando di astenersi dal sangue non permetteremo a nessuno di trasfonderci. (p. 130)
- Anziché incoraggiare le persone a confidare che i governi umani risolvano i problemi, i veri seguaci di Gesù Cristo proclamano che il celeste Regno di Dio è l'unica speranza per l'umanità. (p. 151)
- In base a quello che abbiamo appena preso in esame, chiedetevi: "Quale gruppo religioso basa sulla Bibbia tutto quello che insegna e fa conoscere il nome di Geova? Quale gruppo manifesta vero amore, ripone fede in Gesù, non fa parte del mondo e proclama che il Regno di Dio è l'unica speranza concreta per l'umanità? Di tutti i gruppi religiosi esistenti sulla terra, qual è l'unico che soddisfa tutti questi requisiti?" I fatti parlano chiaro: i testimoni di Geova. (p. 151)
- Dal momento che l'adorazione dell'antica Babilonia si è diffusa in tutta la terra, l'odierna Babilonia la Grande può giustamente essere definita l'impero mondiale della falsa religione. E Dio ha predetto che questo impero della falsa religione avrà una fine improvvisa. [...] Capite perché è indispensabile separarsi da tutto quello che fa parte di Babilonia la Grande? Geova Dio vuole che "usciate da essa" prontamente, finché c'è tempo. (pp. 152-153)
- Supponiamo che scopriate che la zona in cui vivete è stata contaminata. Qualcuno ha scaricato di nascosto dei rifiuti tossici, che costituiscono una minaccia per la vostra vita. Cosa fareste? Senz'altro se ne aveste la possibilità andreste via. Ma dopo aver fatto questo, vi assalirebbe comunque il dubbio: "Sono stato contaminato anch'io?"
Una situazione simile esiste in relazione alla falsa religione che, come insegna la Bibbia, è contaminata da dottrine e pratiche impure. [...] Ecco perché è importante uscire da "Babilonia la Grande", l'impero mondiale della falsa religione. (p. 154) - A motivo dei legami del Natale con la falsa religione, coloro che desiderano avere il favore di Dio non celebrano questa né alcun'altra festa di origine pagana. (pp. 158-159)
- Forse pensate che le origini delle festività abbiano poco a che fare con il modo in cui vengono celebrate oggi. Le origini sono davvero importanti? Sì. Per esempio, cosa fareste se vedeste un lecca-lecca caduto nel fango? Lo raccogliereste e lo mettereste in bocca? No di certo: è sporco! Come quel lecca-lecca, le feste potrebbero sembrare piacevoli, ma hanno origini impure. (p. 159)
- Sostituendo il nome di Dio con dei titoli, i traduttori hanno commesso un grave errore. Hanno fatto apparire Dio remoto e impersonale, mentre la Bibbia esorta gli esseri umani a coltivare "l'intimità con Geova". (p. 196)
- Chiaramente il nome Geova è parte integrante della Bibbia. Conoscendone il significato e usandolo liberamente nella nostra adorazione siamo enormemente aiutati ad avvicinarci di più al nostro Padre celeste, Geova. (p. 197)
- Gesù dice che il Padre conosce delle cose che il Figlio ignora. Ma se Gesù fosse parte dell'Iddio Onnipotente saprebbe le stesse cose che sa il Padre. Quindi il Figlio e il Padre non possono essere uguali. Eppure qualcuno dice: "Gesù aveva due nature. Qui parlava come uomo". Anche se così fosse, che dire dello spirito santo? Se fa parte dello stesso Dio come il Padre, perché Gesù non dice che lo spirito sa quello che conosce il Padre? (p. 204)
- Gesù Cristo non morì su una croce. Il termine greco generalmente tradotto "croce" è stauròs, che fondamentalmente indica "un'asta o palo dritto". (p. 204)
- Non c'è alcuna prova che nei primi tre secoli dopo la morte di Cristo coloro che si dichiaravano cristiani usassero la croce nell'adorazione. Nel IV secolo, tuttavia, l'imperatore pagano Costantino si convertì e contribuì a farla diventare il simbolo del cristianesimo apostata. Quali che fossero i suoi motivi, la croce non aveva niente a che fare con Gesù Cristo, ma aveva piuttosto origini pagane. (p. 204)
- Perché mai fu adottato questo simbolo pagano? A quanto pare per invogliare i pagani ad accettare il "cristianesimo". (p. 205)
- Dal momento che la Parola di Dio non indica che in cielo ci siano due eserciti di angeli fedeli, uno capeggiato da Michele e uno capeggiato da Gesù, è logico concludere che Michele altri non è che Gesù Cristo nel suo ruolo celeste. (p. 219)
Bibliografia
modifica- Cosa insegna realmente la Bibbia?, Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, 2013.
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