André Malet

scrittore, teologo

André Malet (1862 – 1936), scrittore e teologo francese.

  • La crocifissione di Gesù in se stessa non ha nulla di escatologico. Moltissimi uomini sono stati crocifissi lungo il corso della storia. Quello che importa è il significato della sua morte. Un osservatore non vi vede che un fatto insignificante o, a rigore, penoso. Per lo storico «è appena probabile che Gesù sia stato crocifisso come profeta messianico, allo stesso modo di altri agitatori». Per il non credente, la crocefissione segna semplicemente la fine di un idealista. I fatti nudi non sono niente, il loro vero essere è il loro significato. Ma il significato è sempre l'oggetto d'una rivelazione e d'una elezione, il che spiega esattamente che, se tutti s'accordano sulla morte di Gesù, esiste il più assoluto dissenso sul suo significato che ne costituisce la realtà profonda. (da Le Pensée de Rudolf Bultmann; citato in Christian Duquoc, Cristologia, Queriniana, Brescia 1972)
  • La risurrezione non può dunque consistere nella riapparizione che è descritta dai racconti di Pasqua, poiché «afferma molto di più che il ritorno da una morte alla vita di quaggiù, in quanto è un avvenimento escatologico». Il Risorto, in quanto è il Tutt'Altro, non può essere che un Verständnis dell'uomo. Se fosse ciò che dicono i racconti di Pasqua (un essere soprannaturale), in che cosa l'umanità risulterebbe cambiata? Ci sarebbe semplicemente un vivente in più. (idem)

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