Volodymyr Zelens'kyj

politico ucraino, 6º e attuale presidente dell'Ucraina (dal 20 maggio 2019)

Volodymyr Oleksandrovyč Zelens'kyj (1978 – vivente), politico, attore, sceneggiatore, regista e comico ucraino.

Zelens'kyj nel 2022

Citazioni di Volodymyr Zelens'kyj

modifica

2019 – 2021

modifica
  • [A seguito delle elezioni politiche del 2019] Questo risultato mostra la grande fiducia che il popolo ucraino ripone nel nostro partito. [...] Ora le maggiori priorità per noi e per ogni ucraino sono mettere fine alla guerra, far tornare i nostri prigionieri e sconfiggere la corruzione che persiste nell'Ucraina.[fonte 1]

Discorso d'inaugurazione, 20 maggio 2019, traduzione di Eastjourney.net, 21 maggio 2019

 
Zelens'kyj durante la sua inaugurazione
  • Immaginatevi dei titoli di giornale come "Il presidente non paga le tasse", "Il presidente è passato con il rosso in stato di ebbrezza", "Il presidente ruba, 'perché così fan tutti'". Siete d’accordo con me che questa è una vergogna? Ecco cosa intendo quando dico che ognuno di noi è Presidente. Da oggi ognuno di noi è responsabile dell’Ucraina che lasceremo ai nostri figli.
  • Sì, abbiamo scelto la via dell’Europa. Ma l’Europa non è lì da qualche parte, l’Europa è proprio qui [indica la testa con il dito]. E una volta che l’Europa sarà qui, allora sarà in tutta l’Ucraina. E questo è il nostro sogno comune.
  • [Sulla guerra del Donbass] Ognuno di noi è morto nel Donbass – ogni giorno perdiamo qualcuno di noi – e ognuno di noi è sfollato – sia colui che ha perso la casa, sia coloro che hanno aperto le porte della propria casa, per condividere il dolore.
  • Siamo tutti ucraini, non ci sono  maggioranze, minoranze, giusti, non-giusti. Da Užhorod a Luhans'k, da Černihiv a Sinferopoli, a Leopoli, Charkiv, Donetsk, Dnipro, Odessa, siamo tutti ucraini. E dobbiamo essere uniti, perché solo così siamo forti. [...] Siamo 65 milioni. Sì, non stupitevi, siamo in 65 milioni noi, nati dalla terra ucraina. Ucraini in Europa e Asia, in America settentrionale e latina, in Australia e Africa, mi rivolgo a tutti gli ucraini sul pianeta. Noi abbiamo molto bisogno di voi. A tutti coloro che sono pronti a costruire una nuova Ucraina forte e di successo garantirò con gioia la cittadinanza ucraina. Voi non dovete venire come ospiti in Ucraina, ma come se tornaste a casa vostra; vi aspettiamo. Non occorrono souvenir dall'estero. Portateci il vostro sapere, la vostra esperienza e le vostre qualità intellettuali. Tutto ciò ci aiuterà a dare inizio a una nuova epoca. Gli scettici diranno che è tutta fantasia, che non è possibile. Mentre invece questa può proprio essere la nostra idea nazionale: una volta uniti, realizzare l'impossibile. Contro ogni aspettativa.
    Ricordate la nazionale islandese di calcio al campionato europeo, quando un dentista, un regista, un pilota, uno studente e un custode hanno difeso l'onore del proprio paese e hanno fatto quello che tutti credevano impossibile. Questa è la nostra strada. Dobbiamo divenire islandesi nel calcio, israeliani nella difesa della nostra terra, giapponesi nella tecnologia, svizzeri nella convivenza felice e a prescindere da qualsiasi diversità.
  • La nostra sfida seguente è la riacquisizione dei territori perduti. Onestamente mi pare che non sia corretta questa formulazione, visto che non è possibile perdere ciò che è nostro. Sia la Crimea che il Donbass sono terra ucraina. E lì abbiamo perso la cosa più importante: le persone.
  • [Sugli abitanti russofoni del Donbass] In questi anni il governo non ha fatto nulla perché loro si sentissero di nuovo ucraini. Non sono stranieri, sono dei nostri. Sono ucraini. Capiscono l’ucraino. Siamo tutti ucraini, a prescindere da dove viviamo. Perché "ucraino" non è una scritta sul passaporto; l’Ucraina è qui [indica il cuore]. Questo lo so per certo, lo so attraverso le parole di chi lotta per difendere l’Ucraina, attraverso i nostri eroi, sia ucrainofoni che russofoni.
  • Voglio che nei vostri uffici non ci siano mie immagini, che non ci siano miei ritratti, perché il presidente non è un’icona, non è un idolo. Il presidente non è un ritratto. Appendete piuttosto le fotografie dei vostri figli e prima di prendere qualsiasi decisione guardateli negli occhi.

Intervista di Sasha Vakulina, It.euronews.com, 26 agosto 2020

  • Ciò che è molto importante per me è che quando non sarò più presidente dell'Ucraina potrò ancora camminare a testa alta per le strade non solo di Kiev, ma di tutta l'Ucraina. Il miglior risultato sarebbe se la gente fosse orgogliosa di me, ma almeno che la gente mi saluti. Spero che non abbiano voglia di dirmi qualcosa di spiacevole o, peggio, spero che la gente non voglia di sputarmi in faccia.
  • Quando si tratta della Crimea la situazione è ancora più complicata. Vi dirò onestamente, ci ho pensato molto, che nel formato Normandia nessuno vuole parlare della Crimea, soprattutto la Russia. Ho sollevato la questione. Ma abbiamo dedicato tutto il tempo al Donbass. La Russia non ne vuole parlare e non ho paura di dirlo.
  • La Crimea è il nostro territorio. Noi la riporteremo indietro.
  • Gli Stati Uniti stanno facendo molto per l'Ucraina. E io sono davvero grato a loro come cittadino ucraino, prima di tutto, e poi come presidente. Ecco perché intervenire alle elezioni presidenziali americane è il più grande errore che un leader di qualsiasi altro Stato indipendente possa commettere. È una loro scelta.
  • Credo che l'Unione Europea voglia l'Ucraina come partner e che voglia l'Ucraina nell'UE. Non tutti gli Stati membri dell'UE lo vogliono, è vero, non tutti i paesi. Mi sembra che non siano sicuri al 100% dell'Ucraina. In secondo luogo, penso che l'Europa sia cauta nei confronti della Russia, perché la Russia dimostra di non volere che l'Ucraina sia pro-Europa. Hanno i loro affari in corso, le loro relazioni, i loro paesi amici. Ma oggi vediamo come l'Europa agisca con le sanzioni, come l'Europa ci sostenga. Anche se significa perdere soldi a causa delle sanzioni contro la Russia. Sono grato a loro per questo.
  • Se l'Europa ci vuole, se vogliamo stare con l'Europa, penso che dobbiamo semplicemente diventare il paese che l'Europa vorrebbe davvero con sé. E poi nessuno avrà più dubbi sull'Ucraina.

Intervista di Pietro del Re sulla crisi russo-ucraina del 2021-2022, Repubblica.it, 14 dicembre 2021

  • La Russia ha iniziato questa guerra nel 2014 e da allora siamo abituati a qualsiasi scenario.
  • La Germania [...] ci ha recentemente impedito di ottenere dalla Nato fucili anti-drone e sistemi anti-cecchino, che sono armi esclusivamente difensive. Qualsiasi democrazia sotto aggressione dovrebbe avere il diritto di acquistare tali armi. Purtroppo in alcune capitali europee la paura prevale.
  • Proteggeremo la nostra terra e la nostra gente in ogni circostanza e da ogni invasione. Gli ucraini non rinunceranno mai alla loro libertà. A Mosca, intanto, si potrebbe aprire un museo per le tante condanne ricevute dal Cremlino.
  • Centinaia di persone sono tenute prigioniere nei territori occupati, dove la Russia aveva promesso di garantire l’ingresso delle organizzazioni internazionali. Ma ciò non accade perché i prigionieri ucraini sono in condizioni così spaventose che la Russia non osa mostrarli alla Croce Rossa.
  • [Sulla guerra del Donbass] L'Ucraina è pronta a fare tutti gli sforzi necessari per ottenere una pace giusta e duratura. Questa intervista si trasformerebbe in un grosso libro se cominciassi a elencare tutte le proposte che abbiamo rivolto alla Russia per intensificare i negoziati. Ma un solo capitolo conterrebbe tutte le risposte della Russia, che continua a non riconoscersi come parte in causa. La sua astuzia al tavolo dei negoziati è di insistere sulla necessità di parlare con i separatisti del Donbass. Ma chi sono questi separatisti? Nei territori occupati tutto è gestito da militari e funzionari del governo russo.
  • Il nostro Stato ha rinunciato alla sua parte dell'arsenale nucleare sovietico, il terzo più grande al mondo, e in cambio ha ricevuto assicurazioni, anche dalla Russia, di rispettare i nostri confini e la nostra sicurezza. Il che non è accaduto. È quindi strano sentire da parte russa una richiesta di garanzie, quando ha lei stessa violato già tante promesse fatte.
  • Mi servono munizioni, non un passaggio.[fonte 2]
  • Questa potrebbe essere l'ultima volta che mi vedete vivo. [...] Siamo tutti qui. I nostri militari sono qui. I cittadini sono qui. Siamo tutti qui a difendere la nostra indipendenza, il nostro Paese, e così continueremo a essere.[fonte 3]
  • Oggi alle 10:30 agli ingressi di Černihiv, Hostomel' e Melitopol' ci sono stati pesanti combattimenti. Le persone sono morte. La prossima volta cercherò di spostare l'agenda bellica per parlare con #MarioDraghi ad un'ora precisa. Nel frattempo, l'Ucraina continua a lottare per il suo popolo. (Da un tweet del 25 febbraio 2022)[fonte 4]
  • L'Ucraina sta combattendo contro l'invasore armi in pugno, difendendo la sua libertà e il futuro europeo.[fonte 5]
  • Invito tutti i cittadini europei che hanno un'esperienza di combattimento in Europa, e non vogliono assistere all'indecisione dei politici, a venire nel nostro Paese e unirvi a noi nella difesa dell'Europa, dove ora è molto necessario. Chiedete ai vostri governi che l'Ucraina riceva più aiuti finanziari e militari.[fonte 3]
  • Gli attacchi della Russia alla popolazione civile e alle infrastrutture hanno le caratteristiche di un genocidio e meritano un tribunale internazionale.[fonte 6]
  • Ci appelliamo all'Unione Europea per l'adesione immediata dell'Ucraina con una nuova procedura speciale. Siamo grati ai nostri partner per essere stati con noi, ma il nostro sogno è stare con tutti gli europei e, soprattutto, di essere uguali a loro. [...] Gli europei capiscono che i nostri soldati stanno combattendo per il nostro Stato, e quindi per l'intera Europa, per la pace, per tutti i paesi dell'Ue, per la vita dei bambini, l'uguaglianza, la democrazia.[fonte 7]
  • [Sulla battaglia di Charkiv] I russi hanno lanciato un razzo contro la piazza centrale di Kharkiv: un palese atto di terrorismo. Dopo questo la Russia è diventata uno Stato terrorista. Nessuno perdonerà. Nessuno dimenticherà.[fonte 8]
  • Che senso ha dire "mai più" per 80 anni, se il mondo rimane in silenzio quando una bomba cade sullo stesso sito di Babyn Yar? [...] La Storia si ripeterà.[fonte 9]
  • Se l'Ucraina cade, che Dio ci protegga, la Russia passerà ai Paesi baltici, alla Georgia e a ai Paesi dell’Est europeo, per arrivare fino al muro di Berlino.[fonte 10]
  • [Sul bombardamento della centrale nucleare di Zaporižžja] Nessun paese diverso dalla Russia ha mai sparato contro le centrali nucleari. Questa è la prima volta nella nostra storia. Nella storia dell’umanità. Lo stato terrorista ora ha fatto ricorso al terrore nucleare.[fonte 11]
  • Siamo persone ed è vostro dovere umanitario proteggerci, proteggere le persone. Voi potete farlo. Se non lo fate, se non ci fornite almeno gli aerei per proteggerci da soli, allora vuol dire solo una cosa: volete che ci uccidano lentamente. Questa è anche responsabilità dei politici del mondo, i leader occidentali. Oggi e per sempre. [...] Chiudere il cielo sull'Ucraina, chiudetelo a tutti i missili russi, agli aerei da combattimento russo, a tutti questi terroristi. Istituite una zona aerea umanitaria.[fonte 12]
  • Non vogliamo perdere quello che è nostro, non vogliamo perdere il nostro Paese.[fonte 13]
  • Continueremo a combattere per la nostra terra, a qualunque costo. Combatteremo nelle foreste, nei campi, sulle coste e nelle strade.[fonte 13]
  • [Rivolgendosi in russo agli ufficiali russi] Ascoltatemi attentamente: sappiamo che volete vivere. Ascoltiamo le vostre conversazioni. Sappiamo cosa pensate di questa guerra senza senso. Vi offriamo una chance: vi diamo la possibilità di vivere. Se vi arrendete alle nostre forze militari, vi tratteremo come devono essere trattati gli esseri umani: con dignità. Nel modo in cui non siete stati trattati dal vostro esercito. E il modo in cui il vostro esercito non tratta la nostra gente. Scegliete.[fonte 14]
  • Dopo otto anni di aggressione, gli ucraini hanno dimostrato di saper combattere in modo più professionale di un esercito che lo fa da decenni in diverse regioni e in diverse condizioni. (discorso alla nazione, 20 marzo 2022)[fonte 15]
  • La resistenza ucraina passerà alla storia della guerra. Questo è un luogo in cui l'esercito russo e i suoi comandanti si sono mostrati completamente come sono: incompetenti, in grado di spingere semplicemente il loro popolo al massacro. (discorso alla nazione, 20 marzo 2022)[fonte 15]
  • Immaginate Mauriupol come una Genova completamente bruciata. Come una città da cui scappano le persone per raggiungere i pullman per stare al sicuro. Il prezzo della guerra è questo: 117 bambini uccisi. Non accogliete i russi in vacanza in Italia, inasprite le sanzioni.[fonte 16]
  • Credo che Putin non sia stato in un bunker per due settimane o sei mesi, ma per più di due decenni. Non lo intendo letteralmente, ma nel senso che ha ricevuto informazioni solo dalla sua cerchia. E l'Ucraina, mentre era in questo bunker, è cambiata in modo significativo. Quindi il modo in cui vede l'Ucraina è molto diverso dall'Ucraina che esiste nella vita reale.[fonte 17]
  • Ad essere onesti, Johnson è il leader che sta aiutando di più. I leader dei Paesi reagiscono in base a come agiscono i loro elettori. In questo caso, Johnson è un esempio.[fonte 17]
  • I nostri musicisti mettono il giubbotto antiproiettile invece dello smoking. Cantano per i feriti. Negli ospedali. Anche per quelli che non li possono sentire. Ma la musica riesce a sfondare comunque. (Intervento ai Grammy 2022)[fonte 18]
  • Sulla nostra terra combattiamo la Russia che ha portato un orribile silenzio con le sue bombe. Riempite il silenzio con la vostra musica. Riempitelo oggi con la vostra storia. Aiutateci in ogni modo, in ogni modo ma non con il silenzio. E verrà la pace. (Intervento ai Grammy 2022)[fonte 18]
  • Quando le persone non hanno il coraggio di ammettere i propri errori, scusarsi, adattarsi alla realtà, imparare, diventano mostri. E quando il mondo lo ignora, i mostri decidono che il mondo si debba adattare a loro.[fonte 19]
  • [Sulle Forze terrestri russe] L’esercito russo passerà alla storia come l’esercito più barbaro e disumano del mondo.[fonte 20]
  • [Su Sergej Viktorovič Lavrov] Il ministro degli Esteri russo ha detto apertamente e senza esitazioni che i più grandi antisemiti stavano proprio tra gli ebrei. E che Hitler aveva sangue ebreo. Come si può dire una cosa del genere alla vigilia dell'anniversario della vittoria sul nazismo? [...] Queste parole significano che il più alto diplomatico russo sta dando la colpa al popolo ebraico dei crimini nazisti. Non ci sono parole. [...] Dopo la morte di persone sopravvissute all'occupazione nazista ed ai campi di concentramento nazisti a causa dei bombardamenti russi [in Ucraina], questo impulso antisemita del ministro significa che la Russia ha dimenticato tutte le lezioni della Seconda guerra mondiale.[fonte 21]
  • Il nostro coraggio impressiona il mondo, la nostra musica conquista l'Europa! Per la terza volta nella sua storia. E credo non per l'ultima volta. ... Faremo di tutto per accogliere i partecipanti e gli ospiti dell'Eurovision a Mariupol. Libera, tranquilla, restaurata! Grazie per la vittoria della Kalush Orchestra e a tutti quelli che ci hanno votato[fonte 22]
  • Tutte le persone sono uguali nella dignità e nei diritti. L’efficacia di una democrazia si misura in parte dal modo in cui essa riesce a difendere i diritti dei propri cittadini, riconoscendo che ciascuno di essi è una parte indispensabile della società civile.[fonte 23]
  • Questa guerra russa contro l’Ucraina, contro tutta l’Europa libera, è iniziata con la Crimea e dovrebbe finire con la Crimea, con la sua liberazione. Oggi è impossibile dire quando ciò accadrà ma aggiungiamo costantemente elementi necessari per la preparazione della liberazione della Crimea.[fonte 24]
  • Liz Truss è sempre stata dal lato giusto della politica europea, insieme saremo in grado di fare molto di più per proteggere i nostri popoli e contrastare la politica distruttiva della Russia.[fonte 25]
  • Senza gas o senza di voi? Senza di voi.
    Senza luce o senza di voi? Senza di voi.
    Senz'acqua o senza di voi? Senza di voi.
    Senza cibo o senza di voi? Senza di voi.
    Per noi il freddo, la fame, l'oscurità e la sete non sono spaventose e mortali come la vostra "amicizia e fratellanza". (Messaggio ai russi su Telegram, 11 settembre 2022)[fonte 26]
  • [Sulla controffensiva Ucraina in Charkiv del 2022] Nelle aree liberate della regione di Kharkiv, sono state trovate oltre dieci stanze della tortura in città e villaggi. Quando gli occupanti sono fuggiti hanno lasciato gli strumenti di tortura. Anche in una comune stazione ferroviaria, a Kozacha Lopan, è stata trovata una stanza della tortura, con strumenti per choc elettrici. Era solo una stazione ferroviaria! La tortura era pratica comune nei territori occupati. Sono cose che facevano i nazisti. È quello che ora fanno i "ruscisti". E ne dovranno rendere conto nello stesso modo, sul campo di battaglia e nei tribunali.[fonte 27]
  • Siamo alleati di fatto. Abbiamo già completato il nostro percorso in direzione della Nato. Abbiamo già dimostrato capacità di interazione con gli standard dell'Alleanza, sono reali per l'Ucraina, reali sul campo di battaglia e in tutti i settori della nostra interazione. Abbiamo fiducia gli uni negli altri, ci aiutiamo a vicenda e ci proteggiamo a vicenda. Questa è l'Alleanza. De facto. Oggi l'Ucraina sta presentando domanda per farlo diventare "de jure". Con una procedura in linea con l'importanza per noi della tutela della nostra intera comunità. In base ad una procedura accelerata[fonte 28]
  • L'Ucraina è e resta un leader negli sforzi di negoziazione. Abbiamo sempre offerto alla Russia un accordo sulla convivenza a condizioni eque, oneste e dignitose. Ma è ovvio che questo è impossibile con questo presidente russo. Non sa cosa siano la dignità e l'onestà. Pertanto, siamo pronti per un dialogo con la Russia, ma quando avrà un altro presidente.[fonte 29]
  • L'intero territorio del nostro Paese sarà liberato dal nemico, il nemico non solo dell'Ucraina, ma della vita stessa, dell'umanità, della legge e della verità. Se non la fermiamo, la Russia non si fermerà ai nostri confini. Altri sarebbero sotto attacco: Stati baltici, Polonia, Moldova e Georgia, Kazakistan[fonte 30]
  • Mosca cerca di rubare qualcosa che non le appartiene, vuole riscrivere la storia e ridisegnare i confini con omicidi, abusi, ricatti e bugie. L'Ucraina non lo permetterà.[fonte 30]
  • [Sull'esplosione missilistica in Polonia del 2022] È accaduto ciò che avevamo previsto tanto tempo fa. Il terrore non si limita ai nostri confini nazionali. I missili russi hanno colpito la Polonia. Quante volte l’Ucraina ha detto che lo stato di terrore non si sarebbe limitato al nostro paese? Più a lungo la Russia si sente protetta da punizioni, più cresceranno le minacce per tutti coloro che possono essere colpiti da missili russi. Colpire il territorio Nato con missili: questo è un attacco missilistico russo alla sicurezza collettiva. C’è un’escalation significativa, bisogna agire.[fonte 31]
  • [Sull'esplosione missilistica in Polonia del 2022] Voglio dire ai nostri fratelli e alle nostre sorelle della Polonia: l'Ucraina vi sosterrà sempre. Il terrore non spezzerà le persone libere. La vittoria è possibile quando non c’è paura. Noi non ne abbiamo. E nemmeno voi. La Russia si contrappone al mondo. La Russia terrorizza noi e chiunque sia in grado di colpire. Facciamo di tutto per fermarla.[fonte 31]
  • Non vale la pena offrire all'Ucraina compromessi su sovranità, territorio e indipendenza. (dal discorso al G20, 15 novembre 2022)[fonte 32]
  • Se la Russia dice che vuole porre fine a questa guerra, lo dimostri con le azioni. [...] Non permetteremo alla Russia di aspettare, costruire le sue forze e quindi iniziare una nuova serie di terrore e destabilizzazione globale. Non ci sarà una Minsk-3 che la Russia violerà subito dopo l'accordo. (dal discorso al G20, 15 novembre 2022)[fonte 32]
  • Gli ucraini hanno attraversato cose molto terribili. E nonostante tutto, hanno conservato la capacità di non sottomettersi e il loro amore per la libertà. Una volta volevano distruggerci con la fame[1], ora con l'oscurità e il freddo. Noi non possiamo essere spezzati. Il nostro fuoco non si spegnerà. Sconfiggeremo di nuovo la morte.[fonte 33]
  • Da febbraio, 184 atleti ucraini sono morti a causa delle azioni della Russia, e la stessa Russia usa lo sport per scopi di propaganda [...] Una risposta equa per uno stato terrorista non può che essere il completo isolamento nell’arena internazionale, in particolare, questo vale per gli eventi sportivi internazionali.[fonte 34]
  • Mentre la libertà ha un prezzo elevato, la schiavitù costa ancora di più. Anche nella completa oscurità, ci ritroveremo per abbracciarci forte. E se non c’è calore, ci abbracceremo a lungo per scaldarci l’un l’altro. Sorrideremo e saremo felici, come sempre. C’è una differenza: non aspetteremo un miracolo, dal momento che lo stiamo creando noi stessi. (discorso di Natale)[fonte 35]
  • Non sappiamo con certezza cosa ci porterà il nuovo 2023. Voglio augurare a tutti noi una cosa: la vittoria. E questa è la cosa principale. Che quest’anno sia l’anno del ritorno. Il ritorno del nostro popolo. Soldati - alle loro famiglie. Prigionieri – alle loro case. Immigrati - nella loro Ucraina. Il ritorno delle nostre terre. E i temporaneamente occupati diventeranno per sempre liberi. Ritorna alla vita normale. A momenti felici senza coprifuoco. Alle gioie terrene senza avvisi aerei. Il ritorno di ciò che ci è stato rubato. L’infanzia dei nostri figli, la tranquilla vecchiaia dei nostri genitori. (dal discorso di fine anno)[fonte 36]
  • [Rivolto al popolo russo] Il tuo leader vuole dimostrare di avere le truppe dietro di sé, è avanti. Ma si sta nascondendo. Si nasconde dietro le truppe, i missili, le sue residenze, i palazzi. Si nasconde dietro di te, brucia il tuo paese, il tuo futuro. [...] Nessuno perdonerà per il terrore. Nessuno al mondo ti perdonerà. L’Ucraina non perdonerà.[fonte 36]

Da Sull'unità della società ucraina

Agli ucraini, pubblicato sui social network dieci giorni prima dell'invasione, 14 febbraio 2022; Volodymyr Zelensky, Per l'Ucraina, traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751

  • Oggi, al contrario di quanto è accaduto con l'epidemia di due anni fa, siamo in grado di capire meglio con quali minacce abbiamo a che fare e come dobbiamo comportarci per porvi rimedio. Siamo perciò fiduciosi, anche se non ci sentiamo del tutto sicuri. Scorgiamo ogni rischio. Seguiamo la situazione da vicino, lavoriamo su scenari diversi, prepariamo risposte razionali alle possibili iniziative dell'aggressore. Conosciamo esattamente la posizione del nemico in prossimità delle nostre frontiere, i suoi effettivi, i suoi movimenti, i suoi armamenti, i suoi piani. E abbiamo tutti i mezzi per rispondergli. Possiamo contare su un grande esercito, i nostri uomini dispongono di un'esperienza unica nel combattimento e nell'impiego di armi moderne. Il nostro è un esercito molto più forte di quello di otto anni fa.
  • Come non usurpiamo ciò che non è nostro, così non lasceremo mai agli altri la nostra terra.
  • Oggi tutti si stanno misurando con l'onere della cittadinanza, dell'appartenenza. Affrontate il vostro compito con dignità. Fate capire al mondo per chi l'Ucraina rappresenta una patria e per chi rappresenta soltanto un mezzo per arricchirsi.
  • Non abbiamo mai saputo che cosa significhi abbandonare il proprio posto, e non lo impareremo certo ora.

Da Conosciamo chi sta mentendo

Alla 58ª Conferenza di Monaco sulla sicurezza cinque giorni prima dell'invasione, 19 febbraio 2022; Volodymyr Zelensky, Per l'Ucraina, traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751

  • L'Ucraina vuole la pace. L'Europa vuole la pace. Il mondo dice che non vuole combattere e la Russia dice di non volere scatenare l'attacco. Qualcuno sta mentendo.
  • L'architettura della sicurezza mondiale è precaria e ha bisogno di rinnovarsi. Le regole in merito alle quali il mondo, decenni fa, aveva trovato un accordo non funzionano più. Non possono far fronte alle nuove minacce, riuscire a padroneggiarle. È come usare uno sciroppo per la tosse, quando invece sarebbe indispensabile un vaccino, come contro il Coronavirus.
  • Non si tratta soltanto di una guerra in Ucraina, si tratta anche di una guerra in Europa. L'ho detto in occasione di tanti summit e di tanti forum. Nel 2019, nel 2020, nel 2021. Il mondo, in questo 2022, mi ascolterà?
  • Difenderemo la nostra terra con o senza il sostegno dei nostri partner, ci diano centinaia di armi moderne oppure cinquemila caschi.
  • Otto anni fa, l'Ucraina ha fatto la sua scelta e sono molti coloro che hanno dato la vita per tale scelta. E otto anni dopo l'Ucraina deve continuare a fare appello al riconoscimento di una sua prospettiva europea? A partire dal 2014 la Russia è convinta che noi ucraini abbiamo scelto la via sbagliata, che in Europa non ci aspetta nessuno. Ebbene, l'Europa non dovrebbe provare di continuo con atti e parole che non è vero?
  • La Russia afferma che l'Ucraina si propone di entrare nell'Alleanza per riprendersi la Crimea con la forza. È sconfortante comprendere come le parole "ritorno della Crimea" facciano parte della loro retorica, e scoprire che non hanno letto con attenzione l'articolo 5 della Carta della NATO, secondo il quale l'azione collettiva serve alla difesa e non all'attacco.
  • Mi auguro che nessuno pensi all'Ucraina come a una zona cuscinetto da mantenere in eterno, di interesse pratico, tra l'Occidente e la Russia. È una cosa che non accadrà mai. Nessuno potrà accettarla.
  • L'Ucraina ha ricevuto garanzia in materia di sicurezza in cambio della rinuncia al proprio arsenale nucleare, il terzo al mondo. Esso non ci fa più da scudo. E così abbiamo perduto la nostra sicurezza. Abbiamo perduto una parte della nostra terra, un territorio più esteso della Svizzera, dei Paesi Bassi o del Belgio. E abbiamo perduto – ecco l'essenziale – milioni di nostri cittadini. Abbiamo perso tutto questo.

Da Se oggi tocca a noi, domani toccherà a voi

Agli ucraini, pubblicato sui social network all'alba dell'invasione russa, 24 febbraio 2022; Volodymyr Zelensky, Per l'Ucraina, traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751

  • Cittadini dell'Ucraina,
    che cosa stiamo sentendo oggi? Non si tratta solo di esplosioni, missili, combattimenti, boati di aerei. Si tratta anche del rumore di una nuova cortina di ferro che si abbatte e separa la Russia dal mondo civilizzato. Il nostro dovere nazionale è far sì che questa cortina non attraversi il territorio ucraino, e che resti in Russia, dalla loro parte.
  • Siamo ucraini. Siamo sulla nostra terra. Voi siete russi. Il vostro esercito ha appena scatenato una guerra. Una guerra sul territorio del nostro Stato. Mi farebbe molto piacere se voi denunciaste tutto ciò sulla Piazza Rossa o in qualunque altra strada della vostra capitale, a Mosca, a San Pietroburgo e in altre città della Russia. Non solo su Instagram. È molto importante.
  • Nessuno potrà convincere o obbligare noi ucraini, a rinunciare alla nostra libertà, alla nostra indipendenza, alla nostra sovranità. Sembra che i leader russi stiano cercando di spingerci a farlo distruggendo il potenziale stesso del loro paese. Tutto quello che ha accumulato la Russia a partire dagli anni 2000 può adesso essere bruciato vivo davanti al mondo.
  • Se voi, cari leader europei, cari leader mondiali, leader del mondo libero, non ci aiutate oggi, domani la guerra busserà alla vostra porta.

Discorso sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022, Ilgiorno.it, 24 febbraio 2022

  • Il popolo russo dovrà scegliere che sentiero intraprendere. Tutti i cittadini russi che non hanno perso il loro onore possono protestare contro la guerra in Ucraina.
  • Questa decisione potrebbe rappresentare l'inizio di una grande guerra. La causa potrebbe sorgere in qualsiasi momento, qualsiasi provocazione, qualsiasi scintilla, una sola e potrebbe bruciare tutto.
  • Si dice che questa fiamma libererà il popolo ucraino, ma il gli ucraini sono già liberi. Vi hanno detto che siamo nazisti, ma come fa un popolo a essere nazista quando ha perso oltre 8 milioni di vite nella vittoria contro il nazismo? Come posso essere io accusato di essere un nazista? Chiedetelo a mio nonno che ha combattuto tutta la Seconda guerra mondiale nella fanteria dell'Armata Rossa ed è morto con i gradi di colonnello dell'Ucraina indipendente.
  • Chi ne soffrirà di più? Le persone. Chi lo desidera di meno? Le persone. Chi non può permettere che ciò accada? Le persone. Ci sono queste persone tra voi, ne sono sicuro. Guerra significa dolore, fango, sangue e la morte di migliaia - decine di migliaia di morti. Vi è stato detto che l'Ucraina è una minaccia per la Russia. Non era in passato, non è ora e non sarà in futuro.

Da Il bersaglio n. 1

Agli ucraini, pubblicato sui social network, 25 febbraio 2022; Volodymyr Zelensky, Per l'Ucraina, traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751

  • Il nemico non colpisce solo le installazioni militari, come sostiene, colpisce anche i civili. Uccide esseri umani e trasforma pacifiche città in obiettivi militari. È un comportamento vigliacco, e non verrà mai perdonato.
  • So che vengono diffuse molte fake news, secondo le quali me ne sarei già andato da Kiev. No, io resto nella capitale, io resto accanto al mio popolo.
  • Non abbiamo paura di parlare di uno status di neutralità. Non facciamo parte della NATO. Ma il punto è: quali garanzie di sicurezza avremo? E quali paesi in particolare ce le daranno?

Da Battetevi contro la guerra

Agli ucraini, pubblicato sui social network, 25 febbraio 2022; Volodymyr Zelensky, Per l'Ucraina, traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751

  • Come ieri, militari e civili sono, senza distinzione, bersaglio degli attacchi russi. Il cui scopo è tenere sotto pressione voi, cittadini ucraini, tenere sotto pressione la nostra intera società. Lo sottolineo: tenere sotto pressione non soltanto il governo ma tutti gli ucraini.
  • Oggi, come ieri, stiamo difendendo da soli il nostro Stato. Le potenze mondiali stanno a guardare. Le sanzioni decise ieri indeboliranno la Russia? Noi sappiamo, sotto i nostri cieli e sulla nostra terra, che tutto questo non basta. Le truppe straniere continuano a estendere la loro avanzata nel nostro territorio.
  • Prendetevi cura delle vostre famiglie e dei vostri cari, non dimenticate le persone che vi circondano. Chi è solo in famiglia. Chi è anziano. Aiutateli procurando loro del cibo. Aiutateli a trovare un rifugio in caso di allarme aereo. Aiutateli ad avere accesso alle informazioni ufficiali verificate.
  • Il destino dell'Ucraina dipende unicamente dagli ucraini. Nessun altro, salvo noi, può sorvegliare le nostre vite. Ci troviamo sulla nostra terra, la verità è dalla nostra parte.
  • A tutti i cittadini della Federazione Russa che scendono a manifestare voglio dire grazie, noi vi stiamo vedendo. Il che significa che voi avete visto noi. Il che significa che voi cominciate a crederci. Battetevi per noi. Battetevi contro la guerra.

Da Le bombe che cadono su Kyiv cadono sull'Europa

25 febbraio 2022; Volodymyr Zelensky, Combatteremo fino alla fine, a cura di Massimiliano Melley, Chiarelettere, Milano, 2022, ISBN 978-88-3296-565-0

  • Questa non è solo l'invasione russa dell'Ucraina, è l'inizio di una guerra contro l'Europa. Contro l'unità dell'Europa. Contro i diritti umani elementari dell'Europa. Contro ogni regola di convivenza nel continente. Contro il fatto che gli stati europei si rifiutano di tracciare, sì, di tracciare i confini con l'uso della forza. Le città dell'Ucraina subiscono già il secondo giorno di bombardamenti missilistici. Le colonne di carri armati e gli attacchi aerei sono simili a qualcosa che l'Europa ha già visto molto tempo fa, durante la Seconda guerra mondiale, archiviandolo come qualcosa che non sarebbe dovuto succedere «mai più». Ma invece eccolo di nuovo adesso, nel 2022, oltre settantacinque anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale.
  • L'Europa avrebbe forza sufficiente per fermare questa aggressione. Cos'altro potrebbero fare gli stati europei? Cancellare i visti per i russi? Espellere Mosca dello Swift? Isolare completamente la Russia? Richiamare in patria gli ambasciatori? Attuare l'embargo petrolifero? Chiudere lo spazio aereo? Oggi tutte queste iniziative dovrebbero essere prese in considerazione, perché siamo di fronte a una minaccia per noi, per tutti noi, e per l'Europa intera.
  • Se avete esperienza di lotta in Europa e non intendete restare a guardare l'indecisione dei politici, potete venire nel nostro stato e proteggere l'Europa insieme a noi là dove di volta in volta è più necessario.

Da Niente giustifica i missili sugli asili

26 febbraio 2022; Volodymyr Zelensky, Combatteremo fino alla fine, a cura di Massimiliano Melley, Chiarelettere, Milano, 2022, ISBN 978-88-3296-565-0

  • Che razza di guerra è questa che prende di mira i bambini ucraini in un asilo? Sono neonazisti anche i bambini dell'asilo? O forse soldati Nato che minacciano la Russia?
  • Gli europei non immaginano ancora com'è vivere quando c'è un conflitto alla propria porta.
  • Bruciate l'equipaggiamento nemico con tutto ciò che potete. Se anche gli asili nido sono un obiettivo lecito per gli invasori, non dovete lasciare loro alcuna possibilità.

Da Il popolo ucraino si è guadagnato il diritto di entrare nell'Ue

26 febbraio 2022; Volodymyr Zelensky, Combatteremo fino alla fine, a cura di Massimiliano Melley, Chiarelettere, Milano, 2022, ISBN 978-88-3296-565-0

  • Gli invasori volevano assediare il centro del nostro stato e mettere i loro burattini qui, come a Donetsk. Abbiamo infranto il loro piano.
  • Lo dico ora con la massima franchezza: il popolo ucraino si è già guadagnato e ha il diritto di diventare membro dell'Unione europea. Sarà la prova tangibile del sostegno dell'Ue al nostro paese.
  • Sappiamo che molti in Russia sono scioccati dalla meschinità e dalla crudeltà della classe dirigente. Questa è una reazione giusta, di cui vi ringrazio. Grazie a Leonid Parfyonov, Dmitry Muratov, Yury Dud, Liya Akhedzhakova, Valery Meladze e migliaia e migliaia di altri russi che danno voce alla loro coscienza. Fermate quelli che mentono a voi, a noi, al mondo intero.

Da Genocidio

27 febbraio 2022; Volodymyr Zelensky, Combatteremo fino alla fine, a cura di Massimiliano Melley, Chiarelettere, Milano, 2022, ISBN 978-88-3296-565-0

  • Hanno mentito dicendo che non avrebbero toccato la popolazione civile. Ma sin dalle prime ore dell'invasione le trppe russe non hanno fatto altro. Hanno scelto volontariamente tattiche che mirano a colpire le persone e tutto ciò che consente loro di vivere una vita normale.
  • Le forze armate ucraine sono straordinarie. Respingono gli attacchi infrangendo i piani del nemico. Fanno il loro lavoro egregiamente. Sì, un grande lavoro. Un lavoro duro, fondamentale e soprattutto giusto. Un lavoro che merita la massima stima e la massima gratitudine.
  • Dobbiamo chiamare le cose con il loro nome. Le azioni criminali della Russia contro l'Ucraina presentano tutti i tratti di un genocidio. Ne ho parlato con il segretario generale delle Nazioni Unite. La Russia ha intrapreso la strada del male. Il mondo deve privare la Russia del diritto di voto al Consiglio di sicurezza dell'Onu.

Da Ognuno di noi è guerriero

28 febbraio 2022; Volodymyr Zelensky, Combatteremo fino alla fine, a cura di Massimiliano Melley, Chiarelettere, Milano, 2022, ISBN 978-88-3296-565-0

  • Ci è stato a lungo detto che noi ucraini sbagliamo su vari fronti. Ci è stato ripetuto per decenni che dobbiamo «fare i compiti». Per questo motivo, spesso non ci siamo accorti di cosa siamo veramente capaci. Ora ci siamo mostrati per quello che siamo. Ed è stimolante, per tutti.
  • Sotto la legge marziale, gli ucraini con esperienza di combattimento sul campo saranno rilasciati dalla custodia e potranno espiare la loro pena nei fronti più caldi del conflitto. Saranno revocate tutte le sanzioni ad alcuni cittadini che hanno preso parte all'operazione antiterrorismo. Ora la cosa più importante è la difesa.
  • Quando mi sono candidato alla presidenza ho detto che ognuno di noi è presidente. Perché siamo tutti responsabili del nostro stato, della nostra bella Ucraina. Ora scopriamo che ognuno di noi è guerriero. Guerriero o guerriera nella sua città. E sono convinto che ognuno di noi vincerà.

Da Non perdoniamo il bombardamento della pacifica Kharkiv

28 febbraio 2022; Volodymyr Zelensky, Combatteremo fino alla fine, a cura di Massimiliano Melley, Chiarelettere, Milano, 2022, ISBN 978-88-3296-565-0

  • Oggi le forze russe hanno bombardato brutalmente Kharkiv con l'artiglieria missilistica. Questo è sicuramente un crimine di guerra, contro una città pacifica e zone residenziali pacifiche, senza alcun presidio militare. In base a decine di testimonianze dirette è chiaro che non è stato un passo falso isolato, ma un attacco deliberato ai danni dei civili. I russi sapevano dove stavano sparando.
  • Uno stato che commette crimini militari contro i civili non può essere membro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Gli deve essere precluso l'ingresso a tutti i porti, canali, aeroporti del mondo. Non deve ricevere centinaia di miliardi per le esportazioni di energia. Oggi acquistare merci russe significa finanziare l'uccisione di persone.
  • Per il nemico Kyiv è l'obiettivo chiave. I russi vogliono distruggere la nostra statualità nazionale. Pertanto la capitale è costantemente in pericolo.
  • Oggi, su iniziativa della parte russa, si è svolto il primo giro di negoziati tra Ucraina e Russia mentre proseguivano i bombardamenti sul nostro territorio e sulle nostre città. Dietro questa sincronizzazione tra i bombardamenti e i negoziati si può leggere la volontà dei russi di metterci pressione. Ma è inutile che perdano tempo. Noi non abbocchiamo a queste strategie. Trattative leali sono possibili solo se una parte non colpisce l'altra con l'artiglieria missilistica nel bel mezzo dei negoziati.

Discorso sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022, Ilfoglio.it, 1º marzo 2022

  • Mi è difficile parlare a lungo perché ci sono continue interruzioni causate dai bombardamenti e dai missili come quelli che si sono abbattuti su Kharkiv questa mattina, la città al confine con la Federazione russa. Lì ci sono stati sempre tanti russi e le relazioni sono ottime: più di venti università si trovano in quella zona, in quella città. È la città che ha il più alto numero di università nel nostro Paese. C'è una gioventù brillante lì, effervescente, intelligente, che spesso si è riunita per celebrare insieme molti eventi. C'è una grande piazza, la piazza della Libertà, ed è la più grande piazza europea, davvero, è la grande piazza della Libertà: immaginatevela questa mattina – questo posto con questo nome – colpito da due missili, sono morte decine di persone: eccolo il prezzo che dobbiamo pagare per avere la libertà.
  • Sedici bambini sono stati uccisi ieri e ancora una volta il presidente Putin ci ripete che la sua è un'operazione che mira alle infrastrutture militari. Quali infrastrutture militari sono state presidiate dai nostri bambini? Forse i nostri figli guidano i carri armati? Sedici bambini sono stati uccisi.
  • Noi stiamo lottando per i nostri diritti, per la nostra libertà, per la nostra vita e adesso lottiamo per la sopravvivenza e questa è la più forte delle motivazioni. Ma siamo anche di fronte al nostro destino, e vogliamo essere uguali a voi, vogliamo essere dei membri dell'Unione europea. Oggi lottiamo anche per questo, perché vediate che assieme a noi l'Ue sarà più forte. Senza di voi invece l'Ucraina sarà sola.

Da Un terrorismo di stato

Agli ucraini, pubblicato sui social network, 1º marzo 2022; Volodymyr Zelensky, Per l'Ucraina, traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751

  • Invitiamo tutti i paesi del mondo a rispondere immediatamente ed efficacemente alle tattiche criminali degli aggressori e a dichiarare che la Russia è colpevole di terrorismo di stato.
  • Se proteggiamo Kiev proteggiamo il nostro Stato. Kiev è il cuore del nostro paese. E deve continuare a battere. E continuerà a battere affinché la vita trionfi.
  • Mi piacerebbe rivolgermi a coloro la cui condotta costituisce un esempio del più alto prestigio morale: i medici. Voi salvate vite umane ogni minuto. Sempre. Anche adesso. La vostra dedizione rappresenta una delle nostre principali linee di difesa. Siete formidabili.

Da Siamo diventati una cosa sola

2 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, Combatteremo fino alla fine, a cura di Massimiliano Melley, Chiarelettere, Milano, 2022, ISBN 978-88-3296-565-0

  • Durante questo periodo abbiamo avuto più unità di quanta ne abbiamo mai avuta in trent'anni. All'inizio eravamo spaventati allo stesso modo, poi ci siamo sentiti addolorati allo stesso modo. E ora non ci interessa nient'altro tranne la vittoria. Tranne la verità. Tranne la pace. Tranne la tranquillità che vogliamo raggiungere. Tranne la vita della nostra gente che tanto ci sta a cuore. Tranne l'Ucraina.
  • Per qualsiasi persona normale che conosca la storia, Babyn Yar è un luogo di preghiera. Un luogo della memoria per le centomila persone uccise dai nazisti. Il luogo dei cimiteri della vecchia Kyiv. Che cosa dovete essere per renderla bersaglio dei missili? State uccidendo le vittime dell'Olocausto per la seconda volta.
  • Per molte persone in Russia la nostra Kyiv è del tutto sconosciuta. Non sanno nulla della nostra capitale, della nostra storia. Ma hanno l'ordine di cancellare la nostra storia, di cancellare il nostro paese. Cancellarci tutti.
  • Il primo giorno di guerra, Uman, dove centinaia di migliaia di ebrei vengono a pregare ogni anno, è stata brutalmente bombardata. Poi è stata la volta di Babyn Yar, dove furono giustiziati migliaia di ebrei. Ora mi rivolgo a tutti gli ebrei del mondo: vedete cosa sta succedendo? Ecco perché è importante che i milioni di ebrei in tutto il mondo non rimangano in silenzio in questo momento. Il nazismo nasce dal silenzio.
  • Per che cosa è stato attaccato Babyn Yar? Quali strutture militari minacciano la Russia? Quali «basi Nato» ci sono? E la cattedrale di Santa Sofia? Il lavra? La chiesa di Sant'Andrea? Qualunque ragione li spinga, che siano maledetti! Perché Dio è con noi!

Da Settantanove

Al Parlamento italiano e a tutti gli europei, 2 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, Per l'Ucraina, traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751

  • In Ucraina, stiamo subendo una guerra terribile. L'Europa non vede un tale conflitto dalla seconda guerra mondiale. Non siamo stati noi a scatenare la guerra. Si tratta di un'invasione cinica e brutale del territorio ucraino. È una guerra contro il popolo ucraino, contro le persone oneste e pacifiche che, ne sono sicuro, avete conosciuto bene durante i nostri anni d'indipendenza. E avete visto fino a che punto siamo simili a voi. Come attribuiamo un identico valore alla libertà. Come attribuiamo un identico valore all'uguaglianza. Come vogliamo vivere come voi. Vogliamo, come voi, il meglio, quanto di meglio possibile, per i nostri figli e per le nostre famiglie.
  • Voi e i vostri cari avete la certezza di avere un lungo futuro davanti a voi, un futuro normale. Ebbene, anche noi lo desideriamo, in pari misura. E noi siamo assolutamente felici per voi. Ma noi, quello che abbiamo, lo abbiamo forse per l'ultima volta.
  • A Mariupol i soldati russi lanciano bombe e missili, hanno bombardato un reparto maternità e un ospedale pediatrico. È la manifestazione di un odio rivolto contro tutta l'umanità. Uccidono bambini, distruggono reparti maternità e ospedali pediatrici. Perché? Perché le donne ucraine non possano più partorire?
  • Noi siamo in tutto somiglianti a voi. Siamo esattamente gli stessi. Lo sapete. Lo sentite. Mi vedete e lo capite. E sapete che dobbiamo essere insieme nella Comunità Europea. È molto importante per l'Ucraina. Ed è molto importante per voi. Per l'Europa. Perché la rafforzerà. La proteggerà. Porrà per sempre fine alla guerra. Dimostrerà che le vite dei settantanove bambini uccisi dalla guerra per la salvaguardia della libertà non saranno state spese invano. Loro sono ancora vivi. Vivono tra noi, tra i bambini dell'Ucraina e dell'Europa che potranno essere liberi, che potranno sognare, che potranno vivere come meglio sapranno. In pace.

Da Tante volte hanno tentato di distruggere l'Ucraina e altrettante volte hanno fallito

Agli ucraini, pubblicato sui social network, 3 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, Per l'Ucraina, traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751

  • Esattamente due anni fa, è stato scoperto in Ucraina il primo caso di COVID-19. Il primo giorno della battaglia contro il virus è stato alquanto difficile. Tuttavia eravamo uniti, dunque forti, e così abbiamo resistito. Esattamente una settimana fa l'Ucraina è stata attaccata da un altro virus. Un'altra sciagura. Che, nella sua fase acuta, sta per annessione, occupazione da parte di un nemico esterno.
  • [Sulla cattedrale dell'Annunciazione di Charkiv] Durante la guerra la cattedrale funge da rifugio ai residenti di Kharkiv. Un rifugio per tutti, credenti e non credenti. Per tutti, sì, perché tutti sono uguali. Un luogo sacro. Ora in rovina a causa della guerra. Non ne hanno nemmeno paura! A loro piace che Dio non mandi istantaneamente la Sua punizione. Ma Dio vede. E risponde. Risposte impossibili da tener nascoste. Non esiste bunker per proteggersi dalla risposta divina.
  • Ricordate, uomini senza Dio: dal momento in cui milioni di persone vi maledicono, nulla potrà più salvarvi.
  • Sulla nostra terra e nella nostra Storia siamo sopravvissuti a due guerre mondiali, a due Holodomor, all'Olocausto, a Babi Yar, al Grande Terrore, all'esplosione di Černobyl, all'occupazione della Crimea e alla guerra a Est. Il nostro territorio non è immenso – non si estende da un oceano all'altro, non dispone di armamenti nucleari, non è un epicentro del mercato mondiale del petrolio e del gas. Ma abbiamo la nostra terra e il nostro popolo, che per noi vale oro.

Da Gli ucraini stanno battendo il nemico anche senza armi

3 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, Combatteremo fino alla fine, a cura di Massimiliano Melley, Chiarelettere, Milano, 2022, ISBN 978-88-3296-565-0

  • Li cacceremo con vergogna, come fanno quelle persone comuni che cacciano gli occupanti dai negozi di alimentari quando i soldati russi provano a procurarsi del cibo. Quelli non sono soldati di una superpotenza, sono bambini confusi che sono stati usati. Riportateli a casa.
  • Qui non avranno pace, non avranno cibo, non avranno un un minuto tranquillo. Gli occupanti riceveranno solo una cosa dagli ucraini: il rispingimento. Un rispingimento feroce! Un rispingimento tale che ricorderanno per sempre che noi non cediamo ciò che è nostro, che ricorderanno per sempre che cos'è una guerra patriottica. Perché sì, per noi ucraini questa è una guerra patriottica. Noi ricordiamo come iniziano le guerre patriottiche. E sappiamo come finiscono per gli invasori.
  • Sono stati uccisi quasi novemila russi in una settimana. Sul fronte di Mykolaiv gli occupanti li devono portare via a duecento o trecento alla volta con decine di elicotteri. Hanno diciannove, vent'anni... Che cosa hanno visto nella vita a parte questa invasione? La maggior parte di loro resta senza sepoltura. L'Ucraina non vuole essere ricoperta di cadaveri di soldati. Tornate a casa, voi e tutto l'esercito.

Da La notte che avrebbe potuto fermare la Storia

Agli ucraini, pubblicato sui social network, 4 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, Per l'Ucraina, traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751

  • I soldati russi hanno attaccato la centrale nucleare di Zaporižžja. La più grande d'Europa. Un incidente che, da solo, poteva rivelarsi sei volte più grave di quello di Černobyl. I blindati russi sapevano su quale obiettivo stavano sparando. Sparavano direttamente sulla centrale. Un atto terroristico che non ha precedenti.
  • I soldati russi hanno completamente dimenticato Černobyl. Hanno dimenticato quella tragedia mondiale.
  • Le radiazioni ignorano dove si trovi il confine tra Russia e Ucraina.

Da Nono giorno di oscurità

4 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, Combatteremo fino alla fine, a cura di Massimiliano Melley, Chiarelettere, Milano, 2022, ISBN 978-88-3296-565-0

  • Abbiamo sopportato nove giorni di oscurità, nove giorni di male. Questo è tre volte di più quanto l'oscurità e il male si aspettassero.
  • Gli occupanti pensavano di poter spegnere agli ucraini la televisione, togliere loro la connessione, il cibo, l'elettricità. Pensavano che questo li avrebbe costretti a sottomettersi. Ma anche se ci toglierete l'ossigeno, tireremo un profondo respiro per dire: via dalla nostra terra!
  • Anche nella completa oscurità noi vediamo la verità. E combatteremo finché non calerà il buio sui nostri occhi. Perché siamo guerrieri della luce. E oggi nessuno sulla Terra potrà dire che la nostra linea sia il pathos.

Da Abbiamo conquistato il nostro futuro

Agli ucraini, pubblicato sui social network, 6 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, Per l'Ucraina, traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751

  • Un colloquio con Elon Musk è stato fonte d'ispirazione. Con un uomo che crea missili per il futuro, non missili impiegati per uccidere in nome del passato.
  • Abbiamo già conquistato il nostro futuro. Anche se stiamo ancora lottando per il presente.
  • Malgrado tutto, trattiamo i prigionieri nel rispetto della Convenzione di Ginevra. Malgrado tutto, i nostri missili non colpiscono per rappresaglia le infrastrutture civili russe o bielorusse. Né le postazioni da cui ogni giorno vengono lanciati missili destinati a colpire il nostro territorio.
  • I russi sono sempre venuti a Odessa. A Odessa hanno goduto del suo calore. Della sua sincerità. E adesso che cosa succede? Bombardano Odessa? L'artiglieria contro Odessa? Missili contro Odessa?
    L'atto verrà giudicato crimine di guerra.
    E segnerà un momento storico.

Da Lasciate che si cibino di guerra

Agli ucraini, pubblicato sui social network, 7 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, Per l'Ucraina, traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751

  • Dobbiamo sopportare ciò che nessun altro paese europeo ha vissuto negli ultimi ottant'anni. Ed è proprio sulla nostra terra che si deciderà se un'aggressione analoga, in Europea, dovrà contare altre vittime come le nostre.
  • Se i russi non vogliono applicare le norme del mondo civile, non devono nemmeno ricevere i beni e i servizi del mondo civile. Lasciate che si cibino di guerra.
  • Quando qualcuno perde la testa, dobbiamo mettere da parte le nostre paure e dimenticare gli interessi commerciali.
  • Difenderemo la nostra bandiera perché rappresenta la nostra visione del mondo. Sotto quel blu e quel giallo abbiamo conquistato vittorie alle Olimpiadi. Abbiamo dispiegato la nostra bandiera nello spazio e in Antartide. Sotto la nostra bandiera, i nostri soccorritori, vigili del fuoco, operatori di pace, medici e tutti coloro che sono andati ad aiutare la Turchia, la Grecia, Israele, la Georgia, l'Afghanistan, il Montenegro, l'India, l'Italia, il Congo e di tanti altri paesi.
    Una cosa non abbiamo mai fatto sotto quella bandiera: attaccare altri paesi, appropriarci di terre non nostre, uccidere persone, popoli pacifici di altre nazioni. Noi e il terrore apparteniamo a universi differenti.
    Ecco perché non c'è sangue sulla nostra bandiera. Non ci sono e non ci saranno mai macchie nere capaci d'insozzarla. Non ci sono e non ci saranno mai svastiche. La bandiera dell'Ucraina è la nostra terra. Pacifica, fertile, dorata e senza carri armati. È il cielo. Pacifico, limpido, azzurro, e senza missili. È così. È così sarà per sempre.

Da Resterò qui

Agli ucraini, pubblicato sui social network, 7 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, Per l'Ucraina, traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751

  • Una volta si diceva: è duro il lunedì. Nel paese infuria una guerra. Così, è lunedì tutti i giorni.
  • Nel sud del nostro paese, ha preso forma un movimento nazionale, una manifestazione della "ucrainità" di dimensioni mai viste fino a oggi. Per la Russia è come un incubo. Hanno dimenticato che noi non temiamo né i furgoni della polizia né i bastoni. Che non temiamo i blindati e le mitragliatrici, quando l'essenziale è dalla nostra parte: la verità.
  • Sappiamo che l'odio alimentato dal nemico nelle nostre città, con le bombe e i bombardamenti, non durerà. Non lascerà tracce. L'odio non ci appartiene. Il nemico non lascerà tracce. Ricostruiremo tutto. Rifaremo da capo le nostre città distrutte, più belle di qualunque altra città russa.

Da L'Ucraina è diventata grande

Al Parlamento del Regno Unito, 8 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, Per l'Ucraina, traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751

  • Combatteremo poiché non desideriamo perdere ciò che ci appartiene ed è solo nostro – l'Ucraina. Così come voi non avete voluto perdere la vostra isola quando i nazisti si preparavano ad aggredirvi per sottomettere il vostro grande paese, la Battaglia d'Inghilterra.
  • Sull'isola di Zmiinyi, sul mar Nero, le nostre eroiche guardie di frontiera hanno fatto sapere al mondo intero di quale natura sarà la fine della guerra, vale a dire la sconfitta del nemico. Quando da una nave è arrivata la richiesta ai nostri uomini di gettare le armi, loro hanno risposto in termini talmente energici da non poter essere ripetuti qui davanti al parlamento. E abbiamo sentito la forza di questo grande popolo che inseguirà l'avversario fino alla sua fine.
  • I russi non consentono agli abitanti di approvvigionarsi di acqua e cibo. Addirittura li hanno bloccati mentre cercavano di raggiungere i rifugi. Tutti devono prendere coscienza di questo fatto: le persone, a Mariupol, non hanno più acqua.
  • Non cederemo, non perderemo!
    Andremo fino in fondo.
    Combatteremo in mare, combatteremo nell'aria, difenderemo la nostra terra a qualsiasi costo.
    Combatteremo nei boschi, nei campi, sulle spiagge, nelle città e nei villaggi, nelle strade, combatteremo sui monti. E vorrei aggiungere: combatteremo sulle discariche, sulle rive del Kalmius e del Dnepr! E non ci arrenderemo.

Da Dobbiamo ridare fiducia agli occidentali

Agli ucraini, pubblicato sui social network, 9 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, Per l'Ucraina, traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751

  • Un ospedale pediatrico. Un reparto maternità. In che modo potevano aver minacciato la Federazione Russa? Che razza di paese è mai la Federazione Russa? Un paese che ha paura degli ospedali e dei reparti maternità, e li distrugge? Hanno preso di mira banderisti in tenera età? Oppure le donne incinte si stavano preparando a far fuoco su Rostov? Si è mai trovato qualcuno, nelle maternità, che abbia maltrattato dei russofoni? Che cosa è accaduto? È stata la denazificazione di un ospedale?
  • Gli ospedali distrutti. Le scuole distrutte, le chiese, le case. E tutte le persone uccise. Tutti i bambini uccisi. Le bombe cadute sul reparto maternità sono la prova definitiva. La prova che è in corso il genocidio del popolo ucraino.
  • Mosca sa molto bene che Mariupol fa parte della regione del Donetsk. I russi ci hanno tanto parlato degli abitanti della regione del Donetsk. Ci sono state tante accuse, sono state avanzate tante pretese... e adesso vediamo bene come la Russia tratta gli abitanti della regione del Donetsk, come tratta la gente comune che vive nelle case di Mariupol, che lavora nelle aziende di Mariupol, le persone curate negli ospedali di Mariupol e le donne incinte. Immaginatevi dare alla luce bambini nel reparto maternità di mariupol.

Intervista, via WhatsApp, di Catherin Gilbert sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022, Corriere.it, 10 marzo 2022

  • [Su Vladimir Putin] Quando i suoi consiglieri guardano uno Stato, non vedono i cittadini [...] Vedono solo il capo di Stato, vedono i politici, gli imprenditori potenti.
  • Gli americani si sono sbagliati su di me. Io resto accanto al mio popolo.
  • Le forze russe dovevano occupare Kiev già nei primi giorni di guerra. A che punto sono adesso?
  • Sono convinto che il presidente russo ben di rado si confronta con persone oneste e sincere. Qualunque cosa gli arrivi all’orecchio o gli venga consegnato nei rapporti scritti, questo è quanto sentiamo dire da lui.
  • L’invasione non è stata una sorpresa, ma la brutalità sì.
  • Noi non disponiamo di altrettanti soldati come la Russia. Nè possiamo misurarci con i loro mezzi e i loro missili. Ma abbiamo qualcosa che loro non hanno: un popolo che ama la libertà ed è pronto a combattere per difenderla.
  • [«L'Occidente ha colpito la Russia con sanzioni durissime: le ritiene sufficienti?»] Se lo fossero, l’offensiva sarebbe stata già fermata. Ma si continua a comprare petrolio e gas dalla Russia. Le imprese occidentali sono ancora attive nel mercato russo, nascondendosi dietro varie scuse. Sì, sono state imposte le sanzioni, e ve ne siamo grati. Ma noi in questo momento siamo bersaglio di un attacco che ci riporta alla mente i momenti peggiori della Seconda guerra mondiale. È per questo che le sanzioni devono essere ulteriormente inasprite.
  • Credo che la minaccia di guerra nucleare non è altro che un bluff. Una cosa è agire da assassino criminale, un’altra scegliere il suicidio. L’utilizzo di armi nucleari significa la fine per tutte le parti in causa, non solo per chi schiaccia il bottone per primo. A mio avviso, le minacce di Putin sono un segnale di debolezza. Ricorre alla minaccia delle armi nucleari perché i suoi piani non stanno funzionando. Sono certo che la Russia è ben consapevole delle conseguenze catastrofiche di qualunque tentativo di far uso delle armi nucleari.
  • [Sul memorandum di Budapest] Se l’accordo avesse ottenuto il suo scopo, si potrebbe dire ai Paesi che vogliono dotarsi di armi nucleari: ecco le garanzie per la vostra sicurezza, rinunciate alle armi nucleari. L’aggressione di Putin, invece, ha inviato ben altro segnale a tutto il mondo: quelle garanzie sono carta straccia, anche se recano la firma delle superpotenze. Persino la Russia si dichiarò garante della nostra sicurezza e adesso fa di tutto per annientarci. Chi ci crederà più, al potere dei trattati? Perciò punire severamente la Russia è l’unico modo per riconfermare la legittimità dei trattati internazionali. E l’Occidente può farlo.
  • [«Se la Russia sconfigge l’Ucraina, che farà Putin del vostro Paese?»] È chiarissimo: chiunque, come i russi, è capace di bombardare gli asili o sparare missili Cruise contro case e palazzi è anche pronto a compiere le azioni più efferate.
  • [«Crede che Putin stia già prendendo di mira altri Paesi, come la Moldavia?»] Ma siete a conoscenza di quanto annunciato a Mosca negli ultimi anni? Avete mai sentito una sola frase rispettosa nei confronti dell’Ue? Credete che Putin riconosca l’Europa come potenza alla pari? No. Il suo scopo è quello di dividere e lacerare l’Europa, come sta facendo con l’Ucraina. Ascoltate quello che dice la propaganda russa. Lo predicano persino dalle loro chiese, che bisogna conquistare altri Stati: la Moldavia, la Georgia, le repubbliche baltiche. A mio avviso anche la Polonia è minacciata. Anzi, l’intero continente europeo è in pericolo, fintanto che a Putin verrà consentito di aggredire un Paese vicino.

Da Alle madri russe

Agli ucraini, pubblicato sui social network, 12 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, Per l'Ucraina, traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751

  • Fare pressioni sui sindaci o farli prigionieri non cambierà nulla. Anzi, non potrà che aggravare la situazione per l'invasore. [...] Se vi riducete ad agire come i terroristi dell'Isis, che interesse abbiamo a parlare con voi di qualsivoglia argomento?
  • Il numero di soldati russi uccisi in territorio ucraino supera ormai le dodicimila unità. Dodicimila! E il numero dei feriti è molte volte più grande. Non erano invitati. Ripetiamo a ciascun invasore: potete ancora salvare la pelle. In qualsiasi momento. Deponete le armi e rientrate in patria, lasciate la nostra terra. Il numero d'invasori catturati ha ormai raggiunto un livello tale da non poter più essere gestito dalle strutture disposte prima della guerra.
  • Voglio rivolgermi ancora una volta alle madri russe. In particolare alle madri delle reclute. Non mandate i vostri figli in guerra in territorio straniero. Non credete alle loro promesse quando vi dicono che i vostri figli saranno unicamente impegnati in manovre o in compiti che non sono di combattimento. Verificate dove si trovano. E se avete il minimo sospetto che siano stati mandati in guerra in Ucraina, agite immediatamente. Non abbandonate vostro figlio in balia della morte o della prigionia.
  • Le grandi multinazionali stanno già lasciando il mercato russo. Il governo russo, scatenando una guerra contro di noi, ha escluso di fatto il proprio paese dal mondo globalizzato. Scatenare un'invasione del genere è un modo per richiudersi in se stessi. Un'umiliazione rivolta a se stessi. La distruzione di se stessi.
  • Ogni cittadino russo capirà che la mancanza di pace è una minaccia personale. Nessun paese al mondo vuol male ai comuni cittadini della Russia. Nessuno ha voluto causarvi danni fino a che il vostro governo non ha fatto scoppiare una guerra contro i vostri vicini, un popolo pacifico. Una guerra di annientamento.
  • Il mio consiglio, ai russi in grado di riflettere, è quello di trovare i mezzi per acquisire informazioni veritiere. E di provare a nascondere, per strada, alle forze dell'ordine, i loro smartphone e i loro computer. Gli agenti controllano che cosa c'è nei telefoni delle persone. Che cosa c'è nei loro computer. Vi avverto con un'ansia tutta particolare: imparate a resistere alla repressione, perché il vostro governo ha intenzione di accrescerla. Perché in ogni paese devono esistere persone in grado di riflettere. Anche in Russia.

Da Mosca, mi senti?

Agli ucraini, pubblicato sui social network, 12 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, Per l'Ucraina, traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751

  • Se duemila persone manifestano contro l'occupazione di Melitopol, quante persone, a Mosca, dovranno opporsi alla guerra?
  • Le perdite delle truppe russe sono enormi. La curva ascendente delle perdite dell'invasore nell'arco di questi diciassette giorni è tale che, possiamo dirlo con certezza, si tratta del colpo più grave inflitto all'esercito russo da decenni. Non ha mai registrato tante vittime in un periodo così breve.
  • La maggior parte degli eserciti del mondo non ha tanto equipaggiamento quanto quello che la Russia ha già perso durante questa invasione.

Da Loro bombardano i nostri monasteri, noi curiamo i loro prigionieri

Agli ucraini, pubblicato sui social network, 14 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, Per l'Ucraina, traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751

  • L'anno scorso ho lanciato un chiaro avvertimento ai leader dei paesi membri della NATO: se non si fossero adottate pesanti sanzioni contro la Russia, sarebbe scoppiata una guerra. Avevamo ragione. Dico da tempo che Nord Stream è un'arma che colpirà l'Europa. Adesso è perfettamente chiaro.
  • Se non chiudete il nostro spazio aereo, è solo questione di tempo prima che i missili russi colpiscano il vostro territorio. Il territorio della NATO. Le case dei cittadini dei paesi della NATO.
  • Pensate, un militare russo di Riazan si sta facendo curare nello stesso ospedale e nello stesso reparto dei nostri difensori rimasti feriti. Riceve le medesime cure. Dagli stessi medici. Nonostante abbia combattuto contro di noi. Contro l'Ucraina. Ebbene, i medici ucraini lo hanno salvato. Ed è ovvio. Perché sono uomini. Non selvaggi. E dobbiamo superare questa guerra per rimanere tutti umani.

Da È chiedere troppo?

Al Congresso degli Stati Uniti, 14 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, Per l'Ucraina, traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751

 
Zelens'kyj durante l'intervento al Congresso degli Stati Uniti
  • Ricordatevi di Pearl Harbor, di quella terribile mattina del 7 dicembre 1941, quando il vostro cielo si annerì di colpo a causa degli attacchi aerei. Ricordatevi solo questo. E ricordatevi dell'11 settembre, di quel giorno terribile del 2001, quando il Male ha tentato di trasformare le vostre città in un campo di battaglia. Quando degli innocenti sono stati attaccati, attaccati dal cielo, in un modo che nessuno si aspettava.
    Un attacco che, in un certo senso, non potevate fermare. Ebbene, il nostro Stato sta vivendo attacchi del genere ogni giorno, ogni notte, da tre settimane, in diverse città ucraine: Odessa e Kharkiv, Černivci e Sumy, Žytomyr e Lviv, Mariupol e Dnipro. La Russia ha fatto del cielo ucraino un dispensatore di morte per migliaia di persone.
  • "I have a dream" – conoscete tutti queste parole. Oggi io posso dire: "Ho un bisogno". Il bisogno di proteggere il nostro cielo, il bisogno della vostra decisione, del vostro aiuto, e vorrà dire esattamente la stessa cosa, la stessa cosa che sentite quando sentire dire: "I have a dream".
  • Sono riconoscente al presidente Biden per il suo impegno personale, per il suo impegno nella difesa dell'Ucraina e delle democrazie mondiali.
  • Tutti i porti americani vanno chiusi al commercio e alle navi russe. La pace è più importante del profitto.
  • Ricordate con quali difficoltà il mondo sia giunto a fare la cosa più semplice: somministrare vaccini a tutti, vaccini contro il Covid per salvare vite, prevenire nuove varianti. Il mondo ha trascorso mesi e anni a far cose che si sarebbero potute fare molto più in fretta, e ha quindi causato innumerevoli perdite umane.
  • Oggi non basta essere il capo di Stato di una nazione. Oggi bisogna essere il leader del mondo. Essere il leader del mondo significa essere il leader della pace. La pace, nel vostro paese, non dipende solo da voi e dal vostro popolo. Dipende da chi vi sta a fianco, da chi è forte. Forte non vuol dire grande. Essere forte vuol dire essere coraggioso e pronto a battersi per la vita dei vostri cittadini e dei cittadini del mondo. Per i diritti umani, per la pace, per il diritto di vivere decentemente e di morire a tempo debito, non nel momento voluto da qualcun altro, dai vostri vicini.
  • Ho quasi quarantacinque anni. Oggi la mia età si è fermata quando i cuori di più di cento bambini hanno cessato di battere.

Da Bambini anziché affari

Discorso al Parlamento svizzero, 19 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, Per l'Ucraina, traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751

  • Abbiamo una possibilità. Quella di mostrare, non soltanto alla Russia, ma anche a qualunque altro aggressore, a qualunque Stato terrorista, che la guerra non distruggerà chi ne è vittima, ma chi la conduce.
  • È necessario congelare completamente i depositi di queste persone, bloccarne i conti. Si tratta di una grande battaglia e voi la potete combattere. Se provaste il dolore degli ucraini, che vedono intere città distrutte, città pacifiche, distrutte su ordine di individui a cui piace tanto vivere in comunità diverse dalla loro, europee, come le belle comunità svizzere. Quante proprietà immobiliari possiedono nel vostro paese. Non sarebbe giusto privarli dei loro privilegi? Privarli di quanto prendono a noi?
  • Quando la Svizzera è al tuo fianco, vincerai a colpo sicuro; [...] quando l'Ucraina è al tuo fianco, diventi forte a colpo sicuro.

Discorso in collegamento con la Knesset sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022, Ilgiorno.it, 20 marzo 2022

  • I russi hanno usato dei termini che usavano i nazisti quando volevano soggiogare il vostro popolo, quando volevano distruggere voi come vogliono distruggere noi. Per la questione ebraica parlano di soluzione finale e anche oggi i russi parlano di soluzione finale per la questione ucraina.
  • So che quello che sto dicendo mette paura. Ma perché noi che stiamo chiedendo aiuto a voi, alla comunità internazionale, perché non dovremmo riceverlo? Che cos'è questo da parte vostra? È indifferenza? O qualcos'altro? Lascio a voi la risposta. Sapete cosa succede quando c'è indifferenza.
  • Israele è quel Paese che ha messo a punto il sistema di difesa missilistico più potente e sofisticato del mondo, sapete cosa significa ricevere una minaccia dal cielo e difendere i propri cittadini. Difendete anche le vite degli ucraini, degli ebrei ucraini.

Da L'irradiazione russa

Al Parlamento giapponese, 23 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, Per l'Ucraina, traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751

  • Conoscete il significato di una tragedia come quella di Černobyl. La centrale nucleare in Ucraina dove, nel 1986, si è verificata una fortissima esplosione. Con conseguente emissione di radiazioni i cui effetti hanno interessato varie parti del mondo. Oggi la zona attorno alla centrale, per un'estensione di trenta chilometri, continua a essere interdetta. Rimane pericolosa. Per eliminare le ricadute dell'esplosione della centrale, migliaia di tonnellate di materiali contaminati e di detriti sono stati sepolti nelle foreste nelle vicinanze. Il 24 febbraio veicoli armati russi hanno valicato i limiti della zona. Disperdendo nell'aria polveri radioattive. La centrale di Černobyl è stata conquistata con le armi. Immaginate una zona nucleare disastrata. Il confinamento che chiude la zona del reattore distrutto. Le strutture che contengono rifiuti radioattivi. La Russia ha trasformato questa zona in una zona di guerra.
  • Le turbolenze del mercato mondiale sono un problema per tutti i paesi che dipendono dalle importazioni. Le sfide ambientali e alimentari sono senza precedenti. E, la cosa più importante, si sta decidendo ora se gli aggressori del pianeta, anche i potenziali, si convinceranno o no del fatto che l'iniziare una guerra porterebbe ad una serie di sanzioni e punizioni così grandi da non dover essere iniziata. Che non si deve distruggere il mondo.
  • Dobbiamo studiare nuove garanzie per la sicurezza, perché si possa agire in maniera preventiva e decisiva contro qualsiasi minaccia alla pace. È possibile questo, oggi come oggi? Visto l'inizio di una guerra del genere, evidentemente no. Dobbiamo creare strumenti nuovi, garanzie nuove, che funzionino in misura preventiva ed efficace contro ogni aggressione. Una leadership giapponese sarebbe ideale alla loro elaborazione.

Da I principi valgono più dei profitti

Al Parlamento francese, 23 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, Per l'Ucraina, traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751

  • Dopo settimane passate a contrastare l'invasione russa, Mariupol e altre città ucraine attaccate dall'occupante somigliano alle rovine di Verdun.
  • Le imprese francesi devono lasciare il mercato russo. Renault, Auchan, Leroy Merlin e altri. Devono smettere di sovvenzionare la macchina militare russa, di sovvenzionare gli assassini di donne e bambini, di sovvenzionare gli stupri, i furti, i saccheggi perpetrati dall'esercito russo.
  • Tutte le aziende devono ricordare una volta per tutte che i principi valgono più dei profitti. In particolare il profitto acquisito a prezzo del sangue.

Intervista di Meduza sull'invasione russa dell'Ucraina del 2022, Open.online, 27 marzo 2022

  • L’Ucraina non tenterà di riconquistare la Crimea con la forza, perché gli ucraini sono stufi della guerra e della distruzione. Non ho mai preso in considerazione l’invio di truppe nel Donbass o in Crimea, perché la perdita di vite umane sarebbe stata semplicemente inaccettabile.
  • La guerra finirà quando i russi accetteranno che questa è stata una catastrofe per la nazione e per le relazioni con i loro vicini in Ucraina. Gli adulti di oggi non perdoneranno mai quello che è successo, ma vale comunque la pena lottare per i bambini e le generazioni future.
  • La città di Mariupol' sta vivendo una catastrofe umanitaria. La città è bloccata dall'esercito russo. Tutti gli accessi e le uscite dalla città sono bloccati, il porto è minato. È impossibile arrivarci per portare cibo, medicine e acqua, anche a causa del fuoco dei militari russi sui convogli umanitari, con i conducenti che vengono uccisi.
  • La Russia non cambierà idea perché teme di rivelare il vero numero di soldati che muoiono in Ucraina. I russi hanno offerto delle sacche per i cadaveri dei soldati che non sono adatte neanche per gli animali.

Da La libertà deve essere armata meglio della tirannia

Agli ucraini, pubblicato sui social network dopo trentasei giorni di guerra, 30 marzo 2022; Volodymyr Zelensky, Per l'Ucraina, traduzione di Sergio Arecco, La nave di Teseo editore, Milano, 2022, EAN 9771128608751

  • Non crediamo a nessuno. Non ci fidiamo delle belle parole. Solo della reale situazione sul campo di battaglia.
  • Se vogliamo lottare tutti insieme per la libertà. non possiamo che chiedere aiuto ai nostri partner. Se vogliamo davvero lottare tutti insieme per la libertà e la salvaguardia della democrazia, abbiamo tutto il diritto di chiedere il loro aiuto, in questo momento cruciale e difficile. Carri armati, aerei, sistemi di artiglieria: la libertà deve essere armata meglio della tirannia.
  • C'è chi perde tempo e lavora solo il necessario per mantenere il proprio posto. Oggi ho firmato il primo decreto per richiamare personaggi del genere, tipo l'ambasciatore ucraino in Marocco e l'ambasciatore in Georgia. Con tutto il rispetto che devo loro, non si sono mai adoperati né per l'invio di armi né per la delibera di sanzioni e di restrizioni all'attività delle imprese russe. Si trovino un altro lavoro!

Intervista alla Cbs sul massacro di Buča, Ilgiornale.it, 3 aprile 2022

  • Vorrei che ogni madre russa vedesse i corpi delle persone uccise a Bucha, Irpin, Hostomel. Cosa hanno fatto quelle persone ai russi? Perché torturavano dei semplici civili in una città pacifica? Come si può stuprare e uccidere le donne davanti agli occhi dei loro figli?
  • Madri russe, anche se voi avete cresciuto dei saccheggiatori, come è che sono diventati anche dei boia? Voi non potevate non sapere che i vostri figli non hanno anima, non hanno cuore. Loro hanno ucciso consapevolmente.
  • [I responsabili delle stragi di Buča, Irpin' e Hostomel'] si meritano soltanto la morte dopo quello che hanno fatto. Sulla nostra terra c'è stato il male assoluto: assassini, boia, stupratori e saccheggiatori che si finiscono un esercito.

Discorso per l'anniversario della vittoria sul nazismo, ilmanifesto.it, 10 maggio 2022

  • Questa non è una guerra tra due eserciti. Questa è una guerra tra due visioni del mondo. La guerra condotta dai barbari che bombardano il Museo Skovoroda e credono che i loro missili possano distruggere la nostra filosofia. Li infastidisce. Non è loro familiare. Li spaventa. La sua essenza è che siamo persone libere che hanno il proprio percorso.
  • Non ci sono catene che possono legare il nostro spirito libero. Non c’è occupante che possa mettere radici nella nostra terra libera. Non c’è invasore che possa governare il nostro popolo libero.
  • Prima o poi si vince. Nonostante l’orda, nonostante il nazismo, nonostante la mescolanza del primo e del secondo, che è l’attuale nemico, vinciamo, perché questa è la nostra terra. Perché qualcuno sta combattendo per il padre zar, il führer, il partito e il capo, mentre noi stiamo combattendo per la Patria. Non abbiamo mai combattuto contro nessuno. Combattiamo sempre per noi stessi. Per la nostra libertà. Per la nostra indipendenza. In modo che la vittoria dei nostri antenati non sia stata vana. Hanno combattuto per la libertà per noi e hanno vinto.
  • Non dimenticheremo mai cosa fecero i nostri antenati durante la seconda guerra mondiale. Dove sono morti più di otto milioni di ucraini. E un ucraino su cinque non è tornato a casa. In totale, la guerra ha causato almeno 50 milioni di vittime. Non diciamo “possiamo ripeterlo”. Perché solo un pazzo può desiderare di ripetere i 2194 giorni di guerra. È un altro quello che oggi sta ripetendo gli orribili crimini del regime di Hitler, seguendo la filosofia nazista, copiando tutto ciò che hanno fatto. È condannato. Perché è stato maledetto da milioni di antenati quando ha iniziato a imitare il loro assassino. E quindi perderà tutto.
  • Molto presto ci saranno due Giorni della Vittoria in Ucraina. Mentre a qualcuno non ne rimarrà nemmeno uno.

Intervista di Bruno Vespa in Porta a porta; riportato in corrieredellosport.it, 12 maggio 2022

  • Noi non dobbiamo cercare una via d'uscita per la Russia. So che Putin voleva portare a casa qualche risultato ma non lo ha trovato.
  • Proporre a noi di cedere qualcosa per salvare la faccia del presidente russo non è corretto da parte di alcuni leader, non siamo pronti a salvare la faccia a qualcuno pagando con i nostri territori, non penso sia una cosa giusta.
  • Le forze armate russe sono quattro volte più grandi, il loro Stato è otto volte più grande, ma noi siamo dieci volte più forti come persone perché siamo sulla nostra terra. Per noi la vittoria è solo restituire le cose nostre, per loro è rubare qualcosa degli altri.
  • Non siamo in condizioni di parità, la Russia è più forte, ma il mondo è unito intorno a noi, e sentiamo che passo dopo passo stiamo riuscendo.

Intervista di Rachel Donadio, vogue.it, 26 luglio 2022

  • Sarò molto onesto e forse non particolarmente diplomatico: il gas non è niente. Anche il covid non è niente, se lo si confronta con quello che sta succedendo in Ucraina. Provate a immaginare che quello di cui sto parlando accada a casa vostra, nel vostro Paese. Vi preoccupereste ancora del prezzo del gas o di quello dell'elettricità?
  • Come qualsiasi uomo di questo Paese, ero preoccupatissimo per la sicurezza dei miei famigliari. Non volevo che corressero dei rischi. Non si tratta di romanticismo. Si tratta degli orrori che stavano accadendo qui, nella periferia di Kiev, e di tutti gli orrori che stanno avendo luogo ora nel nostro Paese, nei territori occupati. Ma, ovviamente, mi sono mancati. Desideravo tanto poterli abbracciare, toccare.
  • [Su Olena Zelens'ka] Ha una personalità forte, probabilmente è più forte di quanto pensasse lei stessa. Questa guerra... beh, qualsiasi guerra è destinata a far emergere qualità che non si pensava di possedere.
  • [Su Olena Zelens'ka] Le mie battute non funzionano sempre con lei. È un'ottima editor.
  • Quando qualcuno inizia a dire che gli ucraini non esistono e che un ucraino è solo un cattivo russo, noi non ci stiamo. Le persone nate nell'Ucraina indipendente hanno ormai trent'anni. È una nuova generazione. Quindi nessuno, qui, condivide le ragioni pretestuose che hanno addotto per invaderci.

Messaggio per il Giorno Indipendenza dell'Ucraina, YouTube, 24 agosto 2022

  • Il 24 febbraio ci è stato detto: "Non avete possibilità". Il 24 agosto diciamo: "Buona festa dell'indipendenza, Ucraina!"
  • Non importa per noi che tipo di esercito hai, ciò che conta per noi è la nostra terra. Lotteremo per questo fino alla fine.
  • Alzeremo le mani solo una volta, quando celebreremo la nostra vittoria l'intera Ucraina. Perché non commerciamo le nostre terre e la nostra gente. Per noi l'Ucraina è tutta l'Ucraina. Tutte e 25 le regioni, senza concessioni o compromessi. Non conosciamo queste parole, sono state distrutte dai missili il 24 febbraio.

Intervista di Lorenzo Cremonesi, Corriere.it, 22 ottobre 2022

  • Berlusconi ha persino utilizzato le stesse espressioni e la narrativa di Putin. Non ho visto in quelle frasi le opinioni personali di Berlusconi, si è limitato a ripetere quelle di Putin e ciò mi spaventa meno. Lo vota solo l’8 per cento degli italiani e questa è la risposta confortante del vostro elettorato, ciò mi basta...
  • So che è difficile rinunciare a fare affari facili con la Russia nel breve periodo, si rischia una certa instabilità economica, ma è per il futuro della stessa stabilità, democrazia, civiltà e libertà europea.
  • Con Giorgia abbiamo condiviso gli stessi concetti e non vedo come l’Italia possa diventare nel prossimo futuro il cavallo di Troia della Russia.
  • Non abbiamo il tempo per avere paura, siamo cambiati, questa guerra ha cambiato un mucchio di cose. Si deve combattere per tutto, anche per avere buoni rapporti diplomatici, per le alleanze, per le sanzioni, per le risoluzioni Onu e per non avere paura.
  • Io ho sempre voluto parlare, ma non con la pistola puntata alla tempia. Sin dall’inizio non è stato un dialogo, ma una lunga serie di ultimatum imposti con la forza da Putin.
  • Non è nelle mie mani di fermare la guerra: ciò che posso fare è non perderla, combattere per difendermi, sono loro che hanno invaso la nostra terra per massacrarci e lo hanno iniziato sin dal 2014 occupando la Crimea.
  • I russi non vogliono fermarsi, sin dall’inizio hanno avuto lo stesso piano di occupare tutta l’Ucraina. E noi centinaia di volte abbiamo proposto di parlare: da quando sono diventato presidente nel 2019 sono stato pronto a negoziare sfruttando ogni canale, qualsiasi emissario. Da Mosca dicevano che non volevano trattare della Crimea, bene rispondevo, allora parliamo del Donbass, ma non perdiamo tempo. Tuttavia, non ha mai funzionato neppure il documento di Minsk del 2015, loro volevano solo congelare la situazione, non risolvere i problemi. Mosca non ha mai voluto un vero dialogo nel rispetto reciproco, ha imposto soltanto che noi riconoscessimo situazioni raggiunte con la forza. Gli unici successi parziali sono stati gli scambi di prigionieri e anche in quel caso Putin non ha mantenuto la parola data
  • I russi vogliono spaventare, intimidire, possono preparare una provocazione. Potrebbero colpire infrastrutture nelle centrali nucleari per poi dire che in quel luogo si stava producendo materiale atomico. Mosca cerca giustificazioni nei confronti del mondo e della società russa. Non sappiamo bene cosa vogliano fare, ma certamente puntano il dito sulla nostra pericolosità per giustificare le aggressioni. Ecco perché noi insistiamo anche per la presenza degli ispettori internazionali alla centrale atomica di Zaporizhzhia e vorremmo lo stesso negli altri impianti del Paese.
  • Se la Russia ha deciso di usare l’atomica lo farà, indipendentemente da ciò che avviene sul campo di battaglia.
  • Le nostre informazioni e i servizi di intelligence alleati ci dicono con certezza che i russi non intendono assolutamente fermarsi. Mosca esige che noi si riconosca la Crimea parte integrante della Russia e si accetti le repubbliche cosiddette indipendenti di Lugansk e Donetsk, inoltre vogliono tenersi Mariupol, tutta l’area lungo il Mare di Azov che hanno occupato. Sono condizioni che la società ucraina non può accettare: a Mosca lo sanno e quindi insistono per accusarci di boicottare il dialogo. La Russia tratterà solo quando avrà capito che non può vincere militarmente. Noi siamo sempre pronti a negoziare
  • Noi tutti all’inizio volevamo fermare la guerra. Ma poi abbiamo visto gli orrori di Bucha, a Irpin, la gravità dell’occupazione a Mariupol. I russi sono diventati non solo aggressori, ma anche terroristi. Impossibile parlare con i terroristi.
  • Mosca nel passato ha già usato l’arma dell’energia, detesta che voi europei possiate diventare indipendenti dal gas russo. E comunque già l’anno prossimo avrete trovato fonti alternative. Se cadete vittime del ricatto russo oggi spenderete meno, ma nel futuro a farne le spese saranno i vostri figli. Paghiamo tutti un prezzo per la nostra libertà, altrimenti sarà Putin a dettare le regole.

Discorso al G20, 15 novembre 2022; riportato in Pmli.it, 23 novembre 2022

 
Zelensk'kyj al G20
  • La Russia deve ritirare immediatamente tutti i suoi militanti dal territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhia. La stazione deve essere immediatamente trasferita sotto il controllo dell'AIEA e del personale ucraino. Il normale collegamento della stazione alla rete elettrica deve essere ripristinato immediatamente in modo che nulla minacci la stabilità dei reattori. Abbiamo proposto che le missioni dell'AIEA vengano inviate a tutte le centrali nucleari ucraine - quattro di esse, 15 unità nucleari in totale. Inoltre l'impianto di Chernobyl, che è stato chiuso ed è sotto tutela. Tali missioni possono verificare che qualsiasi attività ostile contro gli impianti nucleari ucraini sia effettivamente cessata. Quanto tempo ci vuole per implementarlo? La Russia può iniziare la smilitarizzazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia già da domani se è davvero pronta a ripristinare la sicurezza radioattiva che ha violato. Lo stesso vale per le folli minacce di armi nucleari a cui ricorrono i funzionari russi. Non ci sono e non possono esserci scuse per il ricatto nucleare.
  • Credo che la nostra iniziativa per l'esportazione di grano meriti un'estensione indefinita, non importa quando la guerra finirà. Il diritto al cibo è un diritto fondamentale di ogni persona al mondo. [...] Abbiamo già lanciato l'iniziativa "Grano dall'Ucraina". E la prima nave - Nord Vind - parte per l'Etiopia con a bordo 27mila tonnellate di grano. Questa è la quantità che può sfamare quasi 100.000 persone all'anno. Possono esserci molte di queste navi dall'Ucraina, e quindi ci saranno molte persone nei paesi poveri che verranno salvate dalla fame.
  • Circa il 40% delle nostre infrastrutture energetiche è stata distrutta dagli attacchi dei missili russi e dei droni iraniani utilizzati dagli occupanti. Ogni settimana la Russia fa saltare in aria le nostre centrali elettriche, i trasformatori e le linee di alimentazione elettrica. Un obiettivo correlato di questo terrore è impedire l'esportazione della nostra elettricità nei paesi vicini, il che potrebbe aiutarli in modo significativo a stabilizzare la situazione energetica ea ridurre i prezzi per i consumatori. La Russia è interessata alla crisi energetica. E dovremmo essere tutti interessati a porre fine al terrore. [...] Se la Russia sta cercando di privare l'Ucraina, l'Europa e tutti i consumatori di energia nel mondo della prevedibilità e della stabilità dei prezzi, la risposta dovrebbe essere una limitazione forzata dei prezzi all'esportazione per la Russia. In modo che il prezzo all'esportazione non fosse superiore al costo di produzione. È giusto. Se togli qualcosa, il mondo ha il diritto di toglierti.
  • Migliaia di persone - militari e civili - sono prigioniere dei russi. Sono sottoposti a torture brutali: questo è un abuso di massa! Inoltre, conosciamo per nome 11mila bambini deportati con la forza in Russia. Sono separati dai loro genitori nella piena consapevolezza di avere una famiglia. [...] Dobbiamo rilasciare tutte queste persone! Voglio sottolineare che non abbiamo trovato il sostegno del Comitato Internazionale della Croce Rossa. Non vediamo che stanno combattendo completamente per ottenere l'accesso ai campi, dove sono detenuti prigionieri di guerra ucraini e prigionieri politici. Né stanno aiutando a trovare gli ucraini deportati. Questo auto-ritiro è l'autodistruzione della Croce Rossa come organizzazione che una volta era rispettata. Non possiamo aspettare. Pertanto, dobbiamo unirci per il bene dell'unico modello realistico di liberazione dei prigionieri: "tutto per tutti". E anche per il rilascio di tutti i bambini e gli adulti deportati in Russia.
  • La Russia deve riaffermare l'integrità territoriale dell'Ucraina nel quadro delle pertinenti risoluzioni dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e dei documenti internazionali giuridicamente vincolanti applicabili. Non spetta ai negoziati.
  • La Russia deve ritirare tutte le sue truppe e formazioni armate dal territorio dell'Ucraina. Il controllo dell'Ucraina su tutte le sezioni del nostro confine di stato con la Russia deve essere ripristinato. Ciò si tradurrà in una vera e completa cessazione delle ostilità. Ogni giorno di ritardo significa nuove morti di ucraini, nuove minacce per il mondo e un folle aumento delle perdite dovuto alla continuazione dell'aggressione russa: perdite per tutti nel mondo.
  • Il mondo dovrebbe sostenere l'istituzione del Tribunale speciale per quanto riguarda il crimine dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina e la creazione di un meccanismo internazionale per compensare tutti i danni causati da questa guerra. Risarcimento a spese dei beni russi, perché è l'aggressore che deve fare di tutto per ripristinare la giustizia da esso violata. Abbiamo già proposto una risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite riguardante un meccanismo internazionale di risarcimento per i danni causati dalla guerra russa. È approvato. Vi chiediamo di implementarlo.
  • Milioni di ettari di foresta sono stati bruciati dai bombardamenti. Quasi duecentomila ettari della nostra terra sono contaminati da mine e proiettili inesplosi. [...] È impossibile calcolare con precisione la quantità di inquinamento atmosferico da depositi di petrolio bruciato e altri incendi... Così come da impianti fognari esplosi, impianti chimici bruciati, innumerevoli luoghi di sepoltura di animali uccisi. Immagina solo questo: a causa dell'aggressione russa, 6 milioni di animali domestici sono morti. 6 milioni! Questi sono i numeri ufficiali. Almeno 50.000 delfini sono stati uccisi nel Mar Nero. Migliaia di ettari di terreno sono contaminati da sostanze nocive, la maggior parte dei quali sono terreni fertili. Erano terreni fertili. [...] Ringrazio tutti i Paesi che già ci stanno aiutando con lo sminamento. Vi è un urgente bisogno di un numero maggiore di attrezzature ed esperti per queste operazioni. Sono necessari fondi e tecnologie anche per il ripristino degli impianti di trattamento delle acque. Questo non è solo un problema ucraino. Questa è una sfida per il mondo intero.
  • L'Ucraina non è membro di alcuna alleanza. E la Russia è stata in grado di iniziare questa guerra proprio perché l'Ucraina è rimasta nella zona grigia, tra il mondo euro-atlantico e l'imperialismo russo. Ora non abbiamo nemmeno alcuna garanzia di sicurezza. Quindi, come possiamo impedire il ripetersi di tale aggressione della Russia contro di noi? Abbiamo bisogno di efficaci garanzie di sicurezza.
  • Quando tutte le misure contro la guerra saranno attuate, quando la sicurezza e la giustizia inizieranno a essere ripristinate, dovrebbe essere firmato dalle parti un documento che confermi la fine della guerra. Vorrei sottolineare che nessuno dei passaggi precedenti può richiedere molto tempo. Un mese per un passo al massimo. Per alcuni passaggi bastano un paio di giorni.

Da Non c'è bisogno di presentazioni – Con David Letterman e Volodymyr Zelenskyy

Intervista di David Letterman, Netflix, 12 dicembre 2022

  • [Sulla bandiera dell'Ucraina] I due colori rappresentano la terra e il cielo. La nostra terra, il nostro pane. Il nostro giallo. E il cielo. Il nostro cielo. Per me, il blu è il colore della vita, del cielo, dello spazio e della libertà. E non è un caso che la bandiera non mostri immagini di aerei né di missili in quel cielo, né tanto meno scie di proiettili. Quindi, per me, questi due colori sono i colori del Paese in cui sono nato, del Paese per cui combattiamo.
  • Le sirene ci ricordano che qualcuno sta sacrificando la vita per noi.
  • Non so se la guerra ci cambi. Credo che potremo capirlo solo quando sarà finita. È solo che la guerra ci mette in condizioni diverse. Diverse condizioni di esistenza. Condizioni in cui bisogna scegliere se rimanere umani o trasformarsi in bestie, terroristi, saccheggiatori, stupratori. Sono cose che ho visto. Abbiamo visto tutti le conseguenze dell'occupazione russa. È così. La guerra è una scelta. Ed è una scelta difficile da fare, perché l'odio verso i nemici ci opprime costantemente. L'odio verso i nemici che ci hanno tolto la vita che avevamo. [...] Ma bisogna reprimere quest'odio. Affrontare il nemico, ma combattere secondo le regole. Ovvero rimanendo umani. È una scelta difficile.
  • L'umorismo fa parte dell'essere. Il senso dell'umorismo è molto importante. È importante perché aiuta a non andare fuori di testa. Sa che c'è un genere in cui si intrecciano tragedia e commedia. È la tragicommedia. Tutte le persone in trincea, quelle presenti qui, nei vagoni della metro, che stanno andando al lavoro, tutti lavoriamo affinché la vita continui. E ricorriamo all'umorismo per risollevarci il morale. Credo che in epoca sovietica sia stato piuttosto difficile per tutti noi. E credo che l'umorismo ci abbia dato motivazione, il desiderio di continuare a vivere, di crescere dei figli. Proprio come adesso. Sono tempi duri, ma la gente continua a scherzare.
  • Due ebrei di Odessa si incontrano. Uno chiede all'altro: "Allora, com'è la situazione? Cosa si dice in giro?" E l'altro: "Cosa si dice? Si dice che c'è la guerra".
    "Che guerra?"
    "La Russia combatte la NATO."
    "Dici sul serio?"
    "Sì! La Russia combatte la NATO."
    "E come sta andando?"
    "Come vuoi che vada? Sono morti 70.000 soldati russi. Le scorte di missili sono quasi esaurite. Molte attrezzature sono state danneggiate, distrutte sotto le bombe. Questa è la situazione."
    "E la NATO?"
    "E la NATO? La NATO non è ancora arrivata."
  • Non ci sarebbe la guerra [se Putin morisse]. No. Il regime autoritario è pericoloso perché comporta grandi rischi. Non si può permettere a un solo di avere il controllo su tutto. Perché, quando lui viene a mancare, le istituzioni si fermano. È andata così nell'Unione Sovietica. È crollato tutto. Per questo penso che, se lui non ci sarà più, [i russi] avranno vita dura. Dovranno occuparsi della politica interna, anziché di questioni estere.
  • [I russi] combatteranno per la democrazia solo quando capiranno di essere isolati su larga scala. Sono isolati dal mondo civilizzato. C'è una sola via d'uscita da questo isolamento: rispettare il diritto internazionale. Questa è già democrazia. Riconoscere la sovranità, l'integrità territoriale... Non solo dell'Ucraina. Di tutti i Paesi post-sovietici. Georgia, Moldavia... Hanno lasciato impronte ovunque. Il mondo non vuole più dare la mano ai leader russi di oggi. In tutti i sensi. Non solo una stretta di mano. Mi riferisco a questioni serie. Non possono partecipare a competizioni, campionati mondiali, eventi culturali, cerimonie degli Oscar, niente. Ecco cos'è l'isolamento. Nessuno ti dà più la mano.
  • I funzionari del Cremlino dovrebbero decidere chi sono. Se sono dei barbari o solo dei pazzi. Purtroppo, né l'una né l'altra cosa funzionano per l'Ucraina.
  • Esiste la minaccia di un attacco nucleare da parte di Putin? L'ho incontrato e in lui ho visto il desiderio di vivere. Ama la propria vita. Ha persino voluto sedersi a quel tavolo lunghissimo. Ha paura di contrarre il COVID-19 o qualche altra infezione. Ciò indica che ha paura della morte e che ama la vita. Quindi non so se sia pronto a usare un'arma nucleare. Perché sa che, se premerà il pulsante, il passo successivo sarà una risposta degli altri Paesi indirizzata a lui. A lui personalmente.

Discorso sul campionato mondiale di calcio 2022, Open.online, 18 dicembre 2022

  • Oggi assisteremo alla celebrazione della natura umana dello sport. Questi Mondiali hanno dimostrato più volte che diversi Paesi e nazionalità possono decidere chi è il più forte nel fair play, ma non giocando con il fuoco. Si deve giocare sul campo verde, non sul campo di battaglia rosso. Questo è il sogno di tante persone, quando le squadre scendono in campo circondate da persone che vivono in pace.
  • Ogni padre del mondo vorrebbe portare i propri figli allo stadio a guardare una partita e ogni madre vorrebbe vedere tornare indietro i propri figli indietro dalla guerra: l’Ucraina vuole la pace più di qualsiasi altra cosa al mondo. Abbiamo offerto la formula della pace al mondo, perché non ci sono campioni in guerra e non ci può essere un pareggio.
  • Gli stadi restano vuoti dopo le partite, le città restano vuote dopo le guerre: per questo la guerra deve finire e la pace deve vincere. Un Mondiale, non una guerra mondiale. È possibile!

Intervento al Congresso americano, Ilfoglio.it, 22 dicembre 2022

 
Zelens'kyj durante il suo discorso al Congresso americano
  • Contro tutte le previsioni e gli scenari funesti, l'Ucraina non è caduta. L'Ucraina è viva e vegeta. Grazie. E questo mi dà una buona ragione per condividere con voi la nostra prima vittoria comune: abbiamo sconfitto la Russia nella battaglia per i cuori e le menti del mondo. Non abbiamo paura, né dovrebbe averla nessuno al mondo. Gli ucraini hanno ottenuto questa vittoria, che ci dà il coraggio di ispirare il mondo intero.
  • Gli americani hanno ottenuto questa vittoria, ed è per questo che siete riusciti a unire la comunità internazionale per proteggere la libertà e il diritto internazionale. Gli europei hanno ottenuto questa vittoria, ed è per questo che l'Europa è ora più forte e più indipendente che mai. La tirannia russa ha perso il controllo su di noi. E non influenzerà mai più le nostre menti.
  • I russi avranno la possibilità di essere liberi solo quando sconfiggeranno il Cremlino nella loro mente. Tuttavia, la battaglia continua e dobbiamo sconfiggere il Cremlino sul campo di battaglia, sì.
  • Questa battaglia non può essere congelata o rimandata. Non può essere ignorata, sperando che l'oceano o qualcos'altro fornisca una protezione. Dagli Stati Uniti alla Cina, dall'Europa all'America Latina, dall'Africa all'Australia, il mondo è troppo interconnesso e interdipendente per permettere a qualcuno di rimanere in disparte e allo stesso tempo di sentirsi al sicuro quando questa battaglia continua.
  • [Sulla battaglia di Bachmut] L'anno scorso, 70.000 persone vivevano a Bakhmut, in questa città, e ora rimangono solo pochi civili. Ogni centimetro di quella terra è intriso di sangue; i cannoni suonano ogni ora. Le trincee nel Donbas cambiano di mano più volte al giorno in combattimenti feroci e persino in scontri a mani nude. Ma il Donbas ucraino resiste.
  • La tattica dei russi è primitiva. Bruciano e distruggono tutto ciò che vedono. Hanno mandato dei delinquenti in prima linea. Hanno mandato dei detenuti in guerra. Hanno gettato tutto contro di noi, come l'altra tirannia, che si trova nella battaglia del Bulge, ha lanciato tutto ciò che aveva contro il mondo libero- E proprio come i coraggiosi soldati americani che hanno tenuto il fronte e hanno combattuto le forze di Hitler durante il Natale del 1944, i coraggiosi soldati ucraini stanno facendo lo stesso con le forze di Putin in questo Natale.
  • Quando la Russia non riesce a raggiungere le nostre città con l'artiglieria, cerca di distruggerle con attacchi missilistici. Inoltre, la Russia ha trovato un alleato in questa politica genocida: l'Iran. I droni letali iraniani inviati in Russia a centinaia sono diventati una minaccia per le nostre infrastrutture. È così che un terrorista ha trovato l'altro.
  • Il vostro denaro non è beneficenza. È un investimento nella sicurezza globale e nella democrazia che gestiamo nel modo più responsabile.
  • Sarebbe ingenuo aspettare passi verso la pace dalla Russia, che si diverte ad essere uno stato terrorista. I russi sono ancora avvelenati dal Cremlino.
  • Signore e signori - signore e signori americani, tra due giorni festeggeremo il Natale. Forse a lume di candela. Non perché sia più romantico, no, ma perché non ci sarà elettricità. Milioni di persone non avranno né riscaldamento né acqua corrente. Tutto questo è il risultato degli attacchi russi con missili e droni alle nostre infrastrutture energetiche. Ma noi non ci lamentiamo. Non giudichiamo e non ci paragoniamo a chi ha una vita più facile. Il vostro benessere è il prodotto della vostra sicurezza nazionale, il risultato della vostra lotta per l'indipendenza e delle vostre numerose vittorie. Anche noi ucraini affronteremo la nostra guerra per l'indipendenza e la libertà con dignità e successo.
  • Questa bandiera è il simbolo della nostra vittoria in questa guerra. Siamo in piedi, combattiamo e vinceremo perché siamo uniti: l'Ucraina, l'America e tutto il mondo libero.
  • I terroristi russi si sono dimostrati patetici, hanno iniziato l'anno nuovo nel solito modo. Il nostro senso di unità, autenticità, di vita stessa: tutto ciò contrasta drammaticamente con la paura che prevale in Russia. Sono spaventati, si sente. E hanno ragione ad avere paura. Perché stanno perdendo. Droni, missili, qualsiasi altra cosa non li aiuterà. Perché noi siamo uniti. E loro stanno insieme solo con la paura.[fonte 37]
  • Le autorità russe vogliono usare il Natale come copertura per fermare l’avanzata dei nostri ragazzi nel Donbass, anche solo per un po’, e portare attrezzature, munizioni e mobilitarsi più vicino alle nostre posizioni. [...] Questo porterà solo un altro aumento del numero delle vittime. Tutti nel mondo sanno come il Cremlino usa le pause della guerra per continuare la guerra con rinnovato vigore.[fonte 38]
  • Il male è molto sensibile alla codardia. Il male ricorda sempre chi lo teme o cerca di mercanteggiare. E quando verrà per te, non ci sarà nessuno a proteggerti.[fonte 39]
  • Il festival di Sanremo si sente in tutto il mondo, si sente la sua voce, la sua bellezza, la sua magia, la sua vittoria. Ogni anno, sulle rive del mar ligure, vince la canzone: vincono la cultura e l'arte, la musica vince, e questa è una delle migliori creazioni della civiltà umana. Sfortunatamente, per tutto il tempo della sua esistenza l'umanità crea non solo cose belle, e purtroppo oggi nel mio paese si sentono spari ed esplosioni. [...] Auguro successo a tutti i finalisti e dal profondo del mio cuore voglio invitare i vincitori di quest'anno a Kyiv, in Ucraina, nel giorno della vittoria, nel giorno della nostra vittoria. Questa vittoria oggi viene creata e ottenuta in condizioni estremamente difficili. Grazie ai nostri difensori, grazie al loro coraggio, indomabilità, invincibilità. Centinaia di canzoni sono state già scritte su questo e ne ascolterete una oggi. E sono sicuro che un giorno ascolteremo tutti insieme la nostra canzone di vittoria. (lettera al Festival di Sanremo 2023)[fonte 40]
  • Non c'è nessuna alternativa, l'Ucraina deve vincere. Non c'è nessuna alternativa, l'Ucraina deve diventare membro dell'Ue. Non c'è alternativa: l'Ucraina deve entrare nella Nato. (dichiarazione alla Conferenza di Monaco, 17 febbraio 2023)[fonte 41]
  • Il signor Berlusconi mi sembra non abbia mai avuto la sua casa bombardata dai missili ogni giorni. Il suo partner della Federazione Russa non ha guidato un carro armato in casa sua e ha distrutto i suoi parenti e i suoi cari. Penso che Berlusconi non si sia dovuto alzare alle tre del mattino a causa dei blackout per iniziare a lavare i panni e preparare da mangiare ai suoi figli due giorni di anticipo perché non potrebbe esserci energia elettrica per i prossimi due-tre giorni a causa del grande amore per il fraterno popolo russo. (dichiarazione a una conferenza stampa a Kyiv con Giorgia Meloni, 21 febbraio 2023)[fonte 42]
  • Il 24 febbraio 2022 milioni di noi hanno fatto una scelta: non una bandiera bianca ma una blu e gialla. Non fuggire, ma affrontare. Resistendo e combattendo. È stato un anno di dolore, di lacrime, di fede e di unità. E durante quest'anno siamo rimasti invincibili. E sappiamo che il 2023 sarà l'anno della nostra vittoria! (tweet il 1° anniversario dell'invasione russa)[fonte 43]
  • Quando ho visto Bucha dopo la liberazione ho pensato che il diavolo camminasse sulla terra. (da una conferenza stampa il 1° anniversario dell'invasione russa)[fonte 44]
  • Se accadesse che l'Ucraina, a causa di varie opinioni, e l'indebolimento e l'esaurimento dell'assistenza, perda, la Russia entrerà negli Stati baltici, negli Stati membri della Nato, e quindi gli Stati Uniti dovranno inviare i loro figli e le loro figlie esattamente allo stesso modo come noi mandiamo i nostri figli e le nostre figlie in guerra, e dovranno combattere perché è della Nato che stiamo parlando. E moriranno, Dio non voglia, perché è una cosa orribile. (da una conferenza stampa il 1 marzo 2023)[fonte 45]
  • [Sull'esecuzione di Oleksandr Macievskyj] Oggi è stato pubblicato un video degli invasori che uccidono brutalmente un guerriero che coraggiosamente gli ha detto in faccia: «Gloria all'Ucraina!» [...] Troveremo questi assassini. (dichiarazione del 6 marzo 2023)[fonte 46]
  • Posso solo augurare al presidente della Russia di passare il resto dei suoi giorni in un seminterrato con un secchio come bagno. (dichiarazione dopo una visita a una scuola usata dai russi come prigione a Yahidne, nella regione di Černihiv)[fonte 47]
  • Il popolo tartaro di Crimea rispetta il Ramadan. Il rispetto dovrebbe essere sempre reciproco. Pertanto, a partire da quest’anno, un evento di rispetto così speciale si terrà ogni anno in Ucraina con la partecipazione del Capo dello Stato.[fonte 48]
  • Due giorni fa ho condiviso un iftar con i musulmani dell'Ucraina. Presto mi congratulerò con gli ebrei ucraini per la fine di Pesach. E tra una settimana esatta mi congratulerò con tutti coloro che celebrano la Pasqua quest'anno il 16 aprile. [...] Possiamo praticare diverse religioni, ma crediamo ugualmente nella libertà. Potremmo avere tradizioni diverse, ma ce n'è una comune per tutti noi: è la protezione della nostra terra natale.[fonte 49]
  • [Sulla decapitazione di Serhij Pataki] C'è qualcosa che nessuno al mondo può ignorare: con quanta facilità queste bestie uccidono. Questo video, l'esecuzione di un prigioniero ucraino. Il mondo deve vederlo. Questo è un video che mostra come è la Russia. Che tipo di persone sono. Non esistono persone per loro. Un figlio, un fratello, un marito. Il figlio di qualcuno... Questo è un video della Russia che cerca di rendere normale tutto questo. L'abitudine di distruggere la vita. Questo non è un incidente. Questo non è un episodio. È successo in precedenza. È successo a Bucha. Migliaia di volte. (tweet del 12 aprile 2023)[fonte 50]
  • [Bisogna] fare tutto il possibile per far sì che le guerre lascino solo ombre sulle pietre della storia e che queste possano essere viste solo nei musei.[fonte 51]
  • Ad oggi Bakhmut esiste solo nei nostri cuori, non c'è più niente in quel posto. Molti russi sono morti, ma ci hanno invaso loro. I nostri difensori si sono battuti, hanno fatto un grande lavoro e li apprezziamo per questo. (dichiarazione durante il giorno conclusivo del G7 a Hiroshima)[fonte 52]
  • [Sulla distruzione della centrale idroelettrica di Kachovka] Oggi i terroristi russi hanno dimostrato ancora una volta di essere una minaccia per tutto ciò che vive. La scorsa notte hanno fatto saltare in aria la diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, l'esplosione è avvenuta alle 2:50. È stata un'esplosione assolutamente deliberata e preparata. Sapevano esattamente cosa stavano facendo. Immaginate solo il volume d'acqua trattenuto da questa diga. Era uno dei più grandi bacini idrici dell'Ucraina. Da questa notte è in corso l'allagamento delle regioni meridionali del nostro paese. Almeno 100mila persone vivevano in queste zone prima dell'invasione russa. Almeno decine di migliaia sono ancora lì. 80 città e villaggi sono sott'acqua. L'evacuazione è già iniziata. E queste sono solo le prime conseguenze. Sfortunatamente, la tragedia è molto più ampia.[fonte 53]
  • Tutto il mondo conoscerà questo crimine di guerra russo, il crimine di ecocidio. La distruzione deliberata della diga e delle altre strutture dell'HPP da parte degli occupanti russi è una bomba ambientale di distruzione di massa. Per il bene della propria sicurezza, il mondo dovrebbe ora dimostrare che la Russia non la passerà liscia con questo terrore.[fonte 54]
  • Il fatto che la Russia abbia deliberatamente distrutto il bacino di Kakhovka che è di importanza critica, in particolare, per fornire acqua alla Crimea, indica che gli occupanti russi hanno già capito che dovranno abbandonare anche la Crimea.[fonte 54]
  • [Sulla ribellione del Gruppo Wagner] Ora c'è così tanto caos che nessuna menzogna può nasconderlo. La debolezza della Russia è evidente. [...] Per molto tempo la Russia ha fatto ricorso alla propaganda per mascherare la sua debolezza e la stupidità del suo governo. E ora c'è così tanto caos che nessuna bugia può nasconderlo. (tweet del 24 giugno 2023)[fonte 55]
  • Affinché tutti i nostri cittadini non debbano sopportare il dolore, lo stress e il trauma della guerra dobbiamo finalmente legalizzare onestamente i medicinali a base di cannabis, la ricerca scientifica pertinente e la produzione ucraina controllata per tutti coloro che ne hanno bisogno.[fonte 56]
  • È inaudito e assurdo che non ci sia un calendario né per l’invito né per l’adesione dell’Ucraina. E che allo stesso tempo si aggiungano strane formulazioni sulle “condizioni” anche solo per invitare l’Ucraina. Sembra che non ci sia alcuna disponibilità né a invitare l’Ucraina alla NATO né a renderla membro dell’alleanza. (11 luglio 2023)[fonte 57]
  • [Sulla morte di Evgenij Prigožin] Quando ho chiesto ai partner il supporto aereo, non era quello che pensavo.[fonte 58]
  • [Sulla morte di Evgenij Prigožin] Non abbiamo nulla a che fare con quanto successo. Tutti sanno chi è stato.[fonte 59]
  • [Sul rapimento dei minori durante l'invasione russa dell'Ucraina] Diversi gruppi terroristici rapiscono i bambini, ma mai prima d'ora i rapimenti e le deportazioni di massa erano diventati parte della politica di un governo. Non fino a ora. Ai bambini ucraini rapiti in Russia viene insegnato a odiare l'Ucraina, tutti i legami con le loro famiglie sono spezzati. Questo è un genocidio, l'odio è usato come un'arma. (dal discorso all'Onu, 19 settembre 2023)[fonte 60]
  • Non si può credere al diavolo, chiedete a Evgenij Prigozhin. (dal discorso all'Onu, 19 settembre 2023)[fonte 60]
  • [Sul conflitto Gaza-Israele del 2023] Chi c'è dietro Hamas? Credo che la risposta sia molto semplice: chi li sostiene pubblicamente, li sostiene con le armi. E non si tratta di un solo giorno. È una cosa che va avanti da molto tempo. Credo che qui ci sia una risposta dettagliata che potete trovare da soli. E anche sui social media, si può vedere attraverso le griglie chi sta dando i segnali rilevanti. Crediamo che la Russia sia uno di quelli che ha aiutato e che sta dietro.[fonte 61]
  • [Sull'apertura dei negoziati di adesione dell'Ucraina all'Ue] Questa è una vittoria per l'Ucraina. Una vittoria per tutta l'Europa. Una vittoria che motiva, ispira e rafforza. (tweet, 15 dicembre 2023)[fonte 62]

Discorso a Westminster Hall, 8 febbraio 2023; citato in Dangelodario.it, 9 febbraio 2023

 
Zelens'kij a Westminster Hall
  • [Sulla sua prima visita statale al Regno Unito nel 2020] Nella sala della guerra c’è una poltrona. La famosa poltrona di Churchill. Una guida mi ha sorriso e mi ha offerto di sedermi sulla poltrona da cui erano stati impartiti gli ordini di guerra. Mi ha chiesto come mi sentivo. E io ho risposto che sicuramente provavo qualcosa.
    Ma solo adesso so cosa ho provato. E anche tutti gli ucraini lo sanno perfettamente. È la sensazione di come il coraggio ti accompagni – attraverso le difficoltà più inimmaginabili – per poi ricompensarti con la vittoria.
  • La Gran Bretagna ha teso la mano quando il mondo non aveva ancora capito come reagire. Boris, hai unito gli altri quando sembrava assolutamente impossibile. Grazie!
  • A prescindere da ciò che abbiamo incontrato nelle diverse fasi della nostra e della vostra formidabile storia, voi, noi e l’intera umanità abbiamo raggiunto un risultato simile: il male ha perso.
    Noi saremo sempre in grado di vincere sul male. Questo è il cuore delle nostre – ma anche delle vostre – tradizioni.
  • Dopo che avremo vinto insieme, qualsiasi aggressore – grande o piccolo – saprà cosa lo aspetta se attacca l’ordine internazionale.
    Qualsiasi aggressore che cercherà di superare i confini con la forza. Che infliggerà distruzione e morte ad altri popoli. Che cercherà di perpetuare la sua dittatura a spese del sangue altrui in guerre criminali e non provocate, come fa il Cremlino. Qualunque aggressore perderà.
  • Chiunque investa nel terrore deve essere ritenuto responsabile. Chiunque investa nella violenza deve risarcire coloro che hanno sofferto a causa del terrore, dell’aggressione o di altre forme di violenza di Stato.
    Le nostre proposte per la creazione di un Tribunale speciale per il crimine di aggressione russa contro l’Ucraina e di un Meccanismo speciale di compensazione, che risarcirà le perdite di guerra a spese dei beni russi, si basano su tali principi.
  • Abbiamo dimostrato insieme che il mondo aiuta davvero chi è coraggioso nel difendere la libertà. E così, si apre la strada a una nuova storia. La storia di un mondo che sa essere veloce nell’aiutare. Che sa essere efficace nella difesa. Che sa rimanere fedele ai propri principi nelle ore più buie. Che attua i suoi trattati e accordi in buona fede. Che non permette ai colpevoli di godere dell’impunità. Che sa come superare il veto quando se ne abusa. Che non conosce la paura. E che sa come vincere.
  • In Gran Bretagna, il Re è un pilota dell’aeronautica. E in Ucraina, oggi, ogni pilota dell’aeronautica è il re per noi, per le nostre famiglie.
  • Non sto dicendo che non ci saranno più guerre dopo la fine di questa guerra. È impossibile cancellare completamente il male dalla natura umana. Tuttavia, è in nostro potere garantire con parole e azioni che il lato chiaro della natura umana prevalga. Il lato che voi e noi condividiamo. E questo sta al di sopra di ogni altra cosa.
  • Lasciando il Parlamento britannico due anni fa, vi ho ringraziato per il delizioso tè inglese. Oggi lascerò il Parlamento ringraziando tutti voi in anticipo – per i potenti aerei inglesi.

Discorso al Parlamento europeo, Ilfoglio.it, 9 febbraio 2023

 
Zelens'kij al Parlamento europeo
  • Tutti noi, europei, ognuno delle centinaia di milioni di persone che vivono nel nostro continente, combiniamo questi due status: rappresentanti dell'Europa e leader dell'Europa. Questa combinazione riflette ciò che la nostra Europa, un'Europa moderna, un'Europa pacifica, offre al mondo. Un modo di vivere europeo. Un percorso di vita europeo. Uno stile di vita europeo. Regole di vita europee. Quando tutti contano. Quando è la legge a comandare. Quando gli stati si sforzano di essere sociali e le società di essere aperte. Quando la diversità è un valore e i valori dei diversi sono uniti da una giusta uguaglianza. Quando i confini sono inviolabili, ma non si avverte il loro attraversamento. Quando le persone credono nel domani e sono disposte a scendere in piazza per lottare per il loro domani. Quando c'è un'unica barriera tra il presidente e i manifestanti, ovvero elezioni eque. Questa è la nostra Europa. Queste sono le nostre regole. Questo è il nostro modo di vivere. E per l'Ucraina è un modo per tornare a casa. Ora sono qui per proteggere la strada di casa per il nostro popolo.
  • Nessuno conta per le autorità di quel paese, tranne coloro che si trovano all'interno delle mura del Cremlino, i loro parenti e i loro portafogli. Per loro, per il Cremlino, tutti gli altri, tutti i centoquaranta milioni di cittadini sono solo corpi in grado di portare armi – portare armi in Ucraina, portare armi sul campo di battaglia, mettere in riga gli altri o essere messi in riga loro stessi. Le regole della violenza e dell'obbedienza sono le regole lì, invece della legge. Il regime russo non solo odia ogni cosa, ogni socialità e diversità, ma investe deliberatamente nella xenofobia e cerca di rendere normali tutte le cose disumane accadute negli anni Trenta e Quaranta nel nostro continente. Ma durerà per sempre? Questa è una domanda per tutti noi. La risposta è no! No!
  • Ricordo i primi giorni dell'invasione su larga scala, quando l'ambizione della Russia di distruggere noi e l'intera Europa era ancora audace. Quando l'aggressione russa stava appena iniziando a rompere i denti alla nostra difesa. Già allora, il primo marzo, al sesto giorno della guerra totale, il Parlamento europeo adottò una risoluzione a sostegno non solo del nostro paese, ma anche dello status di candidato all'adesione all'Unione europea per il nostro paese. È stata una visione che ci ha motivato a essere resilienti e a rimanere sulla nostra strada.
  • L'Europa si sta finalmente liberando dalla dipendenza distruttiva dai combustibili fossili russi. L'Europa si sta ripulendo dall'influenza corrotta degli affari oligarchici russi. L'Europa si sta difendendo dall'infiltrazione di agenti dei servizi speciali russi, che hanno persino considerato l'Europa come un luogo dove dare la caccia agli oppositori della dittatura russa. Per la prima volta nella sua storia, l'Unione europea fornisce un'assistenza militare di tale portata. E per la prima volta nella storia, credo, sta preparando un bilancio positivo delle riforme interne in un paese europeo che in questa guerra totale si sta difendendo e al tempo stesso – mentre combatte – sta modernizzando le sue istituzioni.

Intervista di Lorenzo Cremonesi, Corriere.it, 19 febbraio 2023

  • Noi riteniamo che sia centrale mantenere il sostegno italiano per garantire quello degli altri Paesi e ciò vale anche per la compattezza dell’Europa, dove l’Italia ha un ruolo trainante in campo economico, sociale e politico. Sono comunque fiducioso: Giorgia è una donna forte che può tenere compatto il suo governo.
  • Ho sentito le dichiarazioni di Berlusconi. Non lo conosco personalmente. Ma forse anche noi dobbiamo mandargli qualche cosa. Gli piace la Vodka? Noi ne abbiamo di ottima qualità in Ucraina, se chiede gliela regaliamo.
  • Io personalmente mi sono rivolto ai dirigenti cinesi per canali diretti e pubblicamente affinché non offrano alcun sostegno ai russi in questa guerra. La mia speranza è che Pechino mantenga un atteggiamento pragmatico, si rischia altrimenti la Terza Guerra Mondiale, credo ne siano ben consapevoli.
  • Quando si erano imposte le sanzioni economiche c’era chi ci aveva accusato di isolare la Russia, ma non era la verità: è stata invece la decisione di lanciare la guerra che ha marginalizzato Putin.
  • Gli accordi di Minsk hanno dato a Putin il tempo per preparare l’attacco improvviso dell’anno scorso, non cadremo più nella stessa trappola.
  • [Sulla battaglia di Bachmut] Per noi è importante difenderla, ma non a ogni prezzo e per morire tutti. Combatteremo sino a che sarà ragionevole, i russi vogliono poi continuare per Kramatorsk e Sloviansk, sino ai confini del Donbass e sino a Dnipro se possono. Noi resistiamo e intanto prepariamo il prossimo contrattacco.
  • Non siamo i trecento spartani[2], neppure ci sentiamo eroi, ma dietro di noi sappiamo che c’è l’Europa e chi comprende il pericolo della minaccia russa.
  • [«Lo sa che un recente sondaggio rileva che soltanto il 50 per cento degli italiani ritiene che Putin sia l'aggressore?»] Ciò non significa che l’altro 50 per cento sia filorusso. Credo vi sia una parte significativa della popolazione che è indifferente, che teme la guerra, teme il costo dell’energia, l’inflazione. Insomma, gente normale che non vuole fastidi.
  • La Moldavia non confina con la Russia, ma i russi possono utilizzare gli aeroporti locali e i loro militari in Transnistria.
  • I problemi energetici provocati dai bombardamenti russi, le carenze idriche, ci pungolano e esplorare la ricerca dell’energia verde e rinnovabile a partire dall’elettrico.

Intervista di Maurizio Molinari e Fabio Tonacci, Repubblica.it, 19 febbraio 2023

  • Mia figlia è grande e mio figlio ha 10 anni, è lui che mi dà una grande energia. Sono loro i miei superpoteri.
  • C’è nervosismo. Alcune zone dell'Ucraina vivono così dal 2014. Ma i russi non sono così potenti come lo erano un anno fa, quando comunque non hanno avuto abbastanza risorse per occupare il nostro Paese. Oggi loro sono più deboli e noi, invece, siamo più forti. Inoltre, non hanno la stessa motivazione dei nostri soldati. Noi combattiamo nel nostro Paese, per difendere le nostre case, famiglie. Se noi perdiamo, perdiamo tutto: la casa, i nostri famigliari. Noi qui ci viviamo.
  • La Russia sa perfettamente che Bakhmut le aprirà la strada verso Sloviansk e Kramatorsk. Sloviansk non è una metropoli, Kramatorsk è una grande città. Ed è questo per loro il più grande obiettivo nell’Est dell’Ucraina. E ogni piccola città come Bakhmut che i russi conquistano li rende più vicini alle grandi città. Non sto dicendo che la gente di Kramatorsk sia meglio della gente di Bakhmut, no. Ma ogni piccola città che perdiamo è un passo avanti per i russi, che come ormai sappiamo, vogliono prendersi i confini amministrativi delle regioni di Donetsk e Lugansk. Ecco perché stiamo resistendo così a Bakhmut.
  • A volte bisogna comportarsi come nel calcio: puoi vincere una volta ma non puoi vincere tutte le partite se non sei un Paese con una solida tradizione calcistica. E’ impossibile. E qui è la stessa cosa. L’Ucraina ha una storia. Da sempre combattiamo per la nostra indipendenza. L’Occidente può smettere di aiutarci e il nostro Paese sarà distrutto e non esisterà più, ma alla fine, secondo voi, gli occupanti riusciranno a renderlo come la Russia? Impossibile. Gli ucraini odiano la politica di Putin e lui non può farci niente.
  • La guerra dell'informazione è il problema numero uno. I russi hanno fatto disinformazione sulla Crimea e poi sul Donbass, per molti anni. Sull’Ucraina ci sono riusciti in parte.
  • Sono stato in Italia più volte: italiani e ucraini hanno gli stessi valori familiari. Gli italiani sono molto sentimentali per le cose di famiglia e hanno famiglie molto numerose, amano riunire tutta la famiglia. Non ho mai sentito silenzio nelle famiglie italiane a tavola. E se silenzio dev'essere, che sia contro la Russia. Fregarsene significa silenzio.
  • Sono arrivato alla conclusione che non siamo in grado di cambiare l’atteggiamento russo. Se hanno deciso di isolarsi dal resto del mondo nel sogno della ricostruzione del vecchio impero sovietico non possiamo farci nulla, sta a loro scegliere o meno di cooperare con la comunità delle nazioni sulla base del rispetto reciproco. Quando vennero imposte le sanzioni economiche ci fu chi ci accusò di isolare la Russia, ma non era la verità: è stata invece la decisione di lanciare la guerra che ha marginalizzato Putin.

Discorso alla nazione, Huffingtonpost.it, 24 febbraio 2023

  • Un anno fa, in questo giorno, da questo stesso luogo, verso le sette del mattino, mi sono rivolto a voi con una breve dichiarazione. Durava solo 67 secondi. Conteneva le due cose più importanti, allora e oggi. Che la Russia ha iniziato una guerra su larga scala contro di noi. E che noi siamo forti. Siamo pronti a tutto. Sconfiggeremo tutti. Perché noi siamo l'Ucraina! Così è iniziato il 24 febbraio 2022. Il giorno più lungo della nostra vita. Il giorno più difficile della nostra storia moderna. Ci siamo svegliati presto e non ci siamo più addormentati.
  • Alcuni avevano paura, altri erano scioccati, altri ancora non sapevano cosa dire, ma tutti sentivano cosa fare. C'erano ingorghi sulle strade, ma molte persone andavano a prendere le armi. Si formavano code. Alcuni si fermavano alle frontiere, ma molti si recavano agli uffici di registrazione e arruolamento militare e alle unità di difesa territoriale.
  • La guerra ha cambiato il destino di molte famiglie. Ha riscritto la storia delle nostre famiglie. Ha cambiato i nostri costumi e le nostre tradizioni. I nonni raccontavano ai nipoti come avevano sconfitto i nazisti. Ora i nipoti raccontano ai loro nonni come hanno sconfitto i russi. Le madri e le nonne lavoravano a maglia le sciarpe, ora tessono reti mimetiche. I bambini chiedevano a Babbo Natale smartphone e gadget, ma ora regalano paghette e raccolgono fondi per i nostri soldati.
  • Tutti hanno visto la vera natura del nostro nemico. Il bombardamento dell'ospedale materno e del teatro a Mariupol, dell'Amministrazione regionale a Mykolaiv, di Piazza Svobody a Kharkiv, della stazione ferroviaria a Kramatorsk. Abbiamo visto Bucha, Irpin, Borodyanka. Il mondo intero si è reso conto chiaramente di cosa significhi veramente il mondo russo. Di cosa è capace la Russia. Allo stesso tempo, il mondo ha visto di cosa è capace l'Ucraina. Questi sono i nuovi eroi. Difensori di Kiev, difensori di Azovstal. Nuove imprese compiute da intere città. Charkiv, Chernihiv, Mariupol, Kherson, Mykolaiv, Hostomel, Volnovakha, Bucha, Irpin, Okhtyrka. Città eroiche. Le capitali dell'invincibilità. Nuovi simboli. E con essi, nuove valutazioni e previsioni per l'Ucraina.
  • È stato un anno di resilienza. Un anno di cura. Un anno di coraggio. Un anno di dolore. Un anno di speranza. Un anno di resistenza. Un anno di unità. L'anno dell'invincibilità. L'anno furioso dell'invincibilità. Il risultato principale è che abbiamo resistito. Non siamo stati sconfitti. E faremo di tutto per ottenere la vittoria quest'anno. Gloria all'Ucraina.

Intervista di Emma Tucker, Wall Street Journal, 3 giugno 2023; citato e tradotto in Fanpage.it, 3 giugno 2023

  • Questa è la verità: con circa 50 Patriot, per la maggior parte si eviterebbero i morti. Immaginate la sensazione di un soldato che sa di non avere un tetto di protezione sulla testa, e non capisce perché i Paesi confinanti ce l'hanno.
  • Se tutti sanno che è importante la difesa aerea, perché c'è un problema a darci aerei moderni? Qual è il problema?
  • Biden ci ha aiutato più di Trump[, anche se] devo riconoscere che durante il mandato di Trump non c'era una vera e propria guerra e non so come lui avrebbe reagito. [...] Non l'ho capito quando ha detto "in 24 ore porterei Putin e Zelensky a un tavolo di trattative". Avrebbe potuto farlo, già durante la sua presidenza i nostri territori erano occupati. Ma non è successo.

Intervista di Alberto Rojas, Corriere.it, 23 giugno 2023

  • Putin ora è più in pericolo di me. Ci sono più persone che vogliono ucciderlo. [...] Ma come si può valutare da 1 a 10 il livello di follia di Vladimir Putin? È una persona fuori controllo anche sul proprio territorio.
  • Cosa significa ottenere risultati significativi? Ogni chilometro avanzato costa vite umane. Il risultato che desideriamo ottenere è la liberazione del nostro territorio, salvando però la nostra gente. Se i campi sono minati non possiamo mandare a morire i nostri soldati. Nella vita reale, purtroppo, il prezzo è molto alto e le vite dei nostri militari sono molto preziose. Le persone non sono una risorsa, come lo sono per la Russia, ma il nostro più grande tesoro.
  • Meglio che l’offensiva duri due mesi e che muoiano migliaia di persone, oppure che duri quattro mesi e che muoiano meno persone? La vita umana è la cosa più importante.
  • Per quanto riguarda i civili non possiamo mentire, perché non sappiamo quante persone sono morte nei territori occupati dalla Russia. Non sappiamo se le informazioni che danno sono vere. Fino alla fine della guerra non sapremo cos’è successo. Quante persone sono sepolte a Mariupol? Mi dispiace usare queste parole, ma è un dato di fatto: non sappiamo quanti sono i morti di Mariupol né quelli del Donbass. In tutti i luoghi occupati dalla Russia, noi siamo ciechi. Ma abbiamo già visto cos’hanno fatto, ad esempio, quando abbiamo liberato Kiev. Bucha, Irpin, Borodyanka... Non fanno eccezione. Fino a ora, fino a oggi, continuiamo a trovare fosse e tombe, così come persone torturate negli scantinati.
  • Il fenomeno Wagner, terrorista tanto quanto l’esercito russo, è molto importante per capire alcune cose. Il gruppo più numeroso della brigata era nell’Ucraina orientale e usava i prigionieri negli attacchi. Erano forti perché non avevano altra via d’uscita che attaccare. Non avevano altra scelta, avanzare o cadere, non potevano fermarsi o ritirarsi perché i loro stessi compagni avrebbero sparato contro di loro. Per i prigionieri era impossibile tornare senza aver compiuto la missione. I membri della Wagner hanno ucciso molti dei loro compagni. Dovevano avanzare sì o sì: era quello il segreto della loro forza. Il resto dell’esercito russo non ha motivazioni ed è più debole di noi.
  • Nella Wagner c’erano due categorie: i mercenari professionisti e i carcerati, la loro carne da macello. Le nostre truppe ne hanno uccisi 21.000 e feriti 80.000. Sono perdite colossali, che danno un’idea delle dimensioni di questi gruppi nell’Ucraina orientale. La buona notizia è che abbiamo distrutto la parte più motivata dello sforzo russo.
  • I nostri soldati sono motivati perché vogliono sopravvivere e salvare le vite dei loro figli e dei loro genitori.
  • [Sulla ribellione del Gruppo Wagner] Durante la rivolta molti russi hanno sostenuto Prigozhin sui social media, e questo significa che stanno perdendo la guerra e si incolpano a vicenda. Stanno cercando i colpevoli per le loro sconfitte in Ucraina. Dobbiamo approfittare di questa situazione per cacciare i nostri nemici dalla nostra terra.
  • Il presidente Biden e io potremmo avere opinioni diverse sull’uso di questa o quell’arma, ma Biden è dalla nostra parte, così come il Congresso nel suo insieme.
  • Credo che la Nato non possa stare senza l’Ucraina, perché ora possiamo contribuire molto e perché i modelli e le strategie della Nato sono già stati testati e valutati dai nostri militari in una situazione di guerra reale. Le nostre informazioni saranno molto utili per tutti i partner dell’Alleanza, ad esempio su come difendere le città dai missili russi. Nessuno ha la nostra esperienza.

Intervista di Michele Cagiano de Azevedo, Tg24.sky.it, 4 ottobre 2023

  • Noi ci impegniamo al massimo per far sì che questa guerra diventi l'ultima guerra non soltanto in Ucraina, ma in tutto il mondo, per assicurare il rispetto dell'integrità territoriale e il rispetto alla vita delle persone.
  • Tutti vorrebbero vedere dei risultati veloci sul campo di battaglia però voi sapete che la guerra sul campo è una guerra su vasta scala che sta andando avanti da quasi due anni. Siamo stanchi, ma molto motivati. Faremo di tutto per vincere contro il nostro nemico e la nostra controffensiva va avanti, anche se lentamente. Passo dopo passo, facciamo di tutto per respingere il nemico. La difficoltà è data dal fatto che ci sono campi minati, c'è mancanza di proiettili, mancanza di difesa antiaerea.
  • Rispetto alla lentezza della controffensiva, noi non abbiamo alcuna intenzione di arrenderci mentre la Federazione russa è più debole rispetto a come era all'inizio di questa guerra. La loro intenzione è congelare il conflitto, però questo non sarà di aiuto all’Ucraina. Qualsiasi pausa significa aiutare la Federazione russa.
  • Le dimostrazioni che coinvolgono le armi nucleari nei media, nei messaggi mediatici, o anche nelle esercitazioni stesse non sono manifestazione di forza ma di debolezza: significa che altri metodi, come la battaglia sul campo o i metodi diplomatici, non hanno portato il risultato che loro volevano.
  • Voglio esprimere la mia gratitudine a Giorgia Meloni: con lei c’è una relazione umana è basata su valori in comune e io sono convinto che i nostri rapporti, quelli tra i nostri team, siano basati sui principi di onestà e correttezza. Vorrei non perderli. So che l'Italia ha le proprie sfide e che subisce anche una forte campagna di informazione dalla Federazione russa, che spende milioni per distruggere le relazioni tra le nazioni dell'Europa e del mondo.
  • Quando qualcuno offre un'iniziativa di pace con la Russia, vorrei dire che Mosca non è interessata. Alcuni contatti sono stati messi in atto con il Vaticano, la Turchia è stata coinvolta cercando una considerazione diplomatica però il risultato è sempre lo stesso. Nessuno ci è riuscito: non perché quei leader non siano forti, ma perché il presidente della Russia non vuole porre fine alla guerra. Ha deciso di occupare l’Ucraina e di andare avanti. Qualsiasi accordo con questa persona per definizione sarà perciò bloccato. Prendete come esempio l'accordo sul grano che non ha niente a che fare con la guerra, con le armi, con il petrolio. Ha bloccato il Mar Nero violando il diritto internazionale. Ma parliamo del pane per le famiglie in Asia e in Africa. Anche quando Putin ha dato la sua parola e ha fatto un accordo con il presidente Erdogan, alla fine ha bloccato questo corridoio del grano lo stesso. Questa persona, il presidente della Federazione russa, non è capace di fare un accordo con nessuno e su niente.
  • Rispetto alle elezioni, sì la situazione è difficile. Però, se il Parlamento riesce a risolvere tutte le sfide per assicurare l’accesso di tutti i cittadini alla sicurezza, sarà possibile condurre le elezioni. Bisogna assicurare il diritto di voto per chi si trova al fronte o all'estero.
  • Vorrei dire che è molto difficile inviare dei messaggi alla Federazione russa. Alle persone che sono in opposizione alla tirannia di Putin posso solo dire che devono continuare ad andare avanti, non c'è un'altra via d'uscita.

Discorso di Natale alla nazione, Rainews.it, 25 dicembre 2023

  • Le notti prima di Natale sono le più lunghe dell'anno. Ma la giornata ha già cominciato ad allungarsi e la luce ha cominciato a prevalere. La luce diventa più forte. Giorno dopo giorno e passo dopo passo, l'oscurità si ritira. L'oscurità alla fine perderà. Il male sarà sconfitto. Oggi, questo è il nostro obiettivo comune, il nostro desiderio comune e ciò per cui preghiamo.
  • Questo Natale ha uno stato d'animo diverso, un contesto diverso, un gusto diverso. [...] Oggi tutti gli ucraini sono insieme. Celebriamo il Natale tutti insieme. Nella stessa data, come una grande famiglia, come una nazione, come un Paese unito.
  • I nostri doni, valori e tradizioni sono cambiati. Oggi non si tratta tanto di come decorare le nostre case, ma piuttosto di come proteggerle e ripulirle, spazzando via il nemico.
  • Ringrazio ogni cappellano ucraino che è nell'esercito, nelle Forze di Difesa. Sono in prima linea, proteggendo la vita e l'umanità, sostenendo con la preghiera, il dialogo e le azioni. Questo è ciò che è la Chiesa: sta insieme alle persone, non da qualche parte, a duemilacinquecento chilometri di distanza, mediando virtualmente tra qualcuno che vuole vivere e qualcuno che vuole distruggerti.[fonte 63]
  • [Sull'attentato al Crocus City Hall] È evidente che Putin e altri mascalzoni stanno solo provando a incolpare qualcun altro per quanto accaduto. Ricorrono sempre gli stessi metodi. È già stato fatto prima. Ci sono state case distrutte, sparatorie, ed esplosioni. E loro hanno sempre incolpato altri. Sono venuti in Ucraina, bruciato le nostre città e stanno cercando di dare la colpa all'Ucraina. Torturano, violentano il nostro popolo e li accusano. Hanno portato centinaia di migliaia dei loro terroristi qui, nel territorio ucraino, combattono contro di noi, e non si interessano di ciò che succede all'interno del loro paese. Ieri è successo questo, e questo abbietto Putin, invece di assistere i suoi cittadini e rivolgersi a loro è rimasto in silenzio per un giorno pensando come riuscire a collegare quanto è successo con l'Ucraina.[fonte 64]
  • Vi ringrazio per l'apertura dei negoziati di adesione, l'Ucraina è pronta ad affrontare tutti i passaggi dell'allargamento. [...] È una scelta che siede dal lato giusto della storia, così come per la Moldova, i Balcani e sono certo anche per la Georgia. E pure la Bielorussia in futuro dovrebbe entrare a far parte dell'Europa unita.[fonte 65]
  • [Sull'offensiva di Kursk del 2024] La Russia ha portato avanti la guerra la nostra terra e dovrà sentire cosa ha fatto.[fonte 66]
  • [Sull'offensiva di Kursk del 2024] Stiamo assistendo a un significativo cambiamento ideologico: il concetto ingenuo e illusorio delle cosiddette linee rosse nei confronti della Russia, che ha dominato la valutazione della guerra da parte di alcuni partner, si è sgretolato in questi giorni [...]. Il mondo vede che tutto in questa guerra dipende solo dal coraggio – il nostro coraggio, il coraggio dei nostri partner. Da decisioni coraggiose per l'Ucraina, dal coraggio nel sostenere l'Ucraina [...].[fonte 67]
  • [Sulla caduta di Damasco] Gli eventi in Siria sono l'esempio concreto che spiega perché l'Ucraina ha bisogno del fermo sostegno e della fiducia dei nostri partner. Il regime di Assad è caduto non solo a causa della forza dell'opposizione. Quello che è successo è legato anche all'assenza di truppe russe lì. [...] Perché? Perché l'intero esercito russo pronto al combattimento è sul territorio dell'Ucraina. E questo significa esattamente che l'intero esercito di questo pseudo-impero sta combattendo contro il popolo ucraino oggi. Ecco perché oggi è molto importante che tutti i paesi che vogliono un mondo senza guerra e che giudicano importante la sicurezza - i paesi europei, gli Stati Uniti, gli altri paesi del mondo, i leader mondiali - capiscano questa prospettiva: qui e ora, si stanno decidendo molte cose.[fonte 68]
  • La forza dell'esercito russo dipende dalla forza dell'Ucraina. Perché se l'Ucraina cade, Putin tornerà in Siria per vendicarsi, in Africa e in molte altre regioni che gli interessano. E mi sembra che questa sia la cosa più importante che tutti dovrebbero capire: in questa unione attorno all'Ucraina, il successo è il successo generale del mondo. E' il successo che unisce. E l'unità che dà successo.[fonte 68]

Discorso al Forum economico mondiale di Davos, 16 gennaio 2024; cdt.ch, 16 gennaio 2024

  • Un uomo, Vladimir Putin, ha rubato 13 anni di pace sostituendola con dolore, dolore, dolore che colpisce tutto il mondo. Putin incarna la guerra, è lui la sola ragione perché certe guerre e conflitti persistono e tutti i tentativi di riportare la pace sono falliti, e lui non cambierà.
  • Vi ricordo che dopo il 2014 c'è stato un tentativo di congelare la guerra in Donbass. C'erano garanti influenti, tra cui la cancelliera della Germania e il presidente francese. Ma Putin è un predatore non soddisfatto dai prodotti congelati.
  • Ogni riduzione della pressione sull'aggressore aggiunge anni alla guerra, ma ogni investimento nella fiducia dei difensori accorcia il conflitto.
  • Come possiamo essere soddisfatti di sanzioni che nemmeno bloccano la produzione di missili russi? In ogni razzo russo ci sono componenti chiave di Paesi occidentali, è un fatto.
  • È una debolezza occidentale che l'industria nucleare russa non sia ancora oggetto sanzioni, anche se Putin è l'unico terrorista che ha preso in ostaggio una centrale nucleare.
  • La risposta di Putin alle richieste di pace sono state forniture di sempre più armi da Corea del Nord e Iran.

Intervista di Gian Marco Chiocchi, rainews.it, 4 febbraio 2024

  • Oggi l'Ucraina ha un esercito più forte, è dotata di mezzi occidentali. Siamo più esperti. A volte siamo un po' stanchi, a volte forse arroganti, ma non possiamo concedere alla Russia la possibilità di prevalere grazie ai suoi strumenti.
  • Una parte degli ucraini inizia ad abituarsi alla guerra, e questo è un grande errore. Se ho sbagliato qualcosa? Sì, sono un essere umano. Ma credo siano stati di più i passi avanti.
  • Per quanto riguarda la guerra sul terreno c'è uno stallo, è un dato di fatto. [...] ci sono stati ritardi negli equipaggiamenti e i ritardi significano errori.
  • Combattiamo contro terroristi che hanno uno dei più grandi eserciti del mondo, non bastano le munizioni ma servono mezzi tecnici moderni.
  • La Russia ha perso molte navi e nel Mar Nero siamo riusciti a costruire un corridoio per i cereali, perciò questa parte pragmatica dell'operazione con effetti sull'economia è stata condotta in maniera positiva.
  • [Sulla destituzione di Valerij Zalužnyj] È una questione che riguarda le persone che devono guidare l'Ucraina, sicuramente un reset, un nuovo inizio è necessario, ho in mente qualcosa di serio, che non riguarda una singola persona ma la direzione della leadership del paese.
  • Se vogliamo vincere dobbiamo spingere tutti nella stessa direzione, convinti della vittoria, non possiamo essere scoraggiati, farci cadere le braccia, dobbiamo avere le energie giuste positive... per questo parlo di ripartenza.
  • Nel partito repubblicano ci sono voci radicali, ma anche tante persone che supportano l'Ucraina. È il popolo degli Stati Uniti che decide, ma se intendono diminuire l'assistenza all'Ucraina allora ci sarà un nuovo assetto geopolitico. Putin sfonderà la nostra difesa, andrà avanti e non si fermerà così facilmente.

Intervento a Cinque minuti su Rai 1; citato ne ilgiornale.it, 7 marzo 2024

  • Se ci fosse stata Giorgia Meloni ieri a Odessa, al posto del premier greco, cosa avrebbe detto quella parte di società italiana che non sostiene l'Ucraina? Sarebbe stata indifferente? Credo di no.
  • Capisco che in tutte le società ci siano persone che non ci sostengono ma loro non capiscono chi è Putin e cosa sia la guerra. Non la sentono sulla propria pelle.
  • Putin è una persona malata e non si rende conto delle proprie azioni oppure non controlla i suoi militari che sparano contro i diplomatici o i civili di altri Paesi.

ilfoglio.it, 12 giugno 2024

  • Un’Europa divisa non è mai stata pacifica. E una Germania divisa non è mai stata felice. Tutto questo non lo sapete da me, ma dalla vostra esperienza personale. Pertanto, potete capire noi ucraini.
  • Nessun paese dovrebbe essere condannato ad avere il filo spinato che gli attraversa il corpo per decenni.
  • Gli ucraini meritano la pace, semplicemente la pace dopo questa guerra. E tutti coloro che hanno difeso la propria casa; tutti coloro che hanno perso i propri cari; tutti coloro i cui fratelli e sorelle in armi sono rimasti per sempre sui campi di battaglia – tutti loro meritano una degna fine della guerra, che non lasci dubbi su chi ha vinto.
  • Tutto è finito esattamente quando Putin ha iniziato a bruciare città e a premiare i suoi assassini. Quando ha preferito gli omicidi agli accordi. L’esercito russo si lascia alle spalle decine di nuovi cimiteri, e questo significa che nessuno di noi ha il diritto di lasciarsi alle spalle una carenza di protezione da parte dell’esercito russo. La parola di qualcuno a Mosca non può essere tale protezione.
  • Gli assassini russi erano ad Aleppo e sono in Africa. Hanno imparato la guerra distruggendo Grozny e distruggendo la Georgia. Hanno lasciato la Moldavia divisa. Hanno messo in ginocchio la Bielorussia. Permetteremo alla Russia di continuare questa marcia attraverso l’Europa? Questa marcia di disprezzo per la vita e le nazioni. Assolutamente no.
  • Probabilmente ricorderete che solo un anno o due prima della caduta del Muro di Berlino, nessuno avrebbe potuto prevedere la rapidità con cui sarebbe avvenuta. Alcuni pensavano che il muro sarebbe rimasto lì per sempre. Ma non c’era più. E dipendeva dalla leadership dei politici e dalla volontà della gente. Solo da questo. Allo stesso modo, alcuni ora pensano che Putin rimanga lì per sempre e che non ci sia fine alla guerra. Ma non è vero, tutto questo è un’illusione. Un’illusione che può essere dissipata dalla leadership. Può essere dissipata dalle decisioni. Può essere dissipata dal successo. E noi lo stiamo facendo!
  • Abbiamo dimostrato che la Russia può fallire ed essere sconfitta. Abbiamo dimostrato che, insieme ai nostri partner, abbiamo tutto il necessario per proteggere la vita. Abbiamo dimostrato che, grazie alla nostra cooperazione, possiamo espandere lo spazio di sicurezza. E lo spazio di sicurezza non cresce da solo: si espande solo attraverso decisioni comuni e coraggio collettivo.

Videomessaggio in occasione del giorno dell'indipendenza dell'Ucraina; citato in tg24.sky.it, 24 agosto 2024

  • Novecentotredici giorni fa, anche attraverso la regione di Sumy, la Russia è entrata in guerra contro di noi. Ha violato non solo i confini sovrani, ma anche i limiti della crudeltà e del buon senso. Cercando infinitamente una cosa: distruggerci [...]. E ciò che il nemico ha portato nella nostra terra ora è tornato a casa sua. E chi voleva trasformare la nostra terra in una zona cuscinetto dovrebbe riflettere affinché il Paese non diventi una federazione cuscinetto.
  • [...] il nostro nemico saprà cos'è la punizione in stile ucraino [...]. Gli occhi sbiaditi dei loro capi percepiscono il mondo intero come una zona grigia. Ma noi non permetteremo che si trasformi in una zona grigia la terra dove di diritto dovrebbe esserci una bandiera blu e gialla.
  • Non sarà il nonno malato della Piazza Rossa, che minaccia costantemente tutti con un bottone rosso, a dettarci le sue linee rosse. Solo l'Ucraina e gli ucraini stabiliranno da soli come vivere, quale strada seguire e quale scelta fare, perché è così che funziona l'indipendenza.

Videomessaggio al Parlamento europeo in occasione del millesimo giorno della guerra; citato in euronews.com, 19 novembre 2024

  • Putin non dà valore alle persone o alle regole. Dà valore solo al denaro e al potere. Sono queste le cose che dobbiamo togliergli per ripristinare la pace.
  • Mentre alcuni leader europei pensano, come dire, a qualche elezione o qualcosa del genere a spese dell'Ucraina, Putin è concentrato a vincere questa guerra. Non si fermerà da solo.
  • Ogni "oggi" è il momento migliore per spingere ancora di più sulla Russia.
  • I valori europei e lo stile di vita europeo, se trasformati in azione, proteggono la vita delle persone reali.
  • Anche con Kim Jong-un della Corea del Nord al suo fianco, Putin rimane più piccolo della forza unita dell'Europa.

Citazioni su Volodymyr Zelens'kij

modifica
  • Beh, è indubbio che non ci sia nessuno più leale all'Ucraina di Zelensky, nessuno a cui stia più a cuore proteggere il suo Paese e i suoi connazionali. (Jonathan Safran Foer)
  • Da capo dell’opposizione, questa è la mano che tendo al presidente Volodymyr Zelensky: se siamo uniti, siamo forti. E se siamo forti, possiamo battere Putin. Purtroppo, vedo che Zelensky non è pronto a questo. È un irresponsabile. Lui ha più paura di me che di Putin. E questa è una tragedia. (Petro Oleksijovyč Porošenko)
  • È incredibile che Zelensky pensi di poter causare più danni alla Russia di quelli che la Russia potrebbe causare all'Ucraina se entrambi gli eserciti dessero fondo a tutto il loro arsenale. Questa forma di megalomania di Zelensky, che si manifesta nella convinzione che la Russia e l'Ucraina competono alla pari, è dovuta a molti fattori. Uno di questi è il processo di celebrazione che il presidente ucraino riceve dai media occidentali. A furia di sentirsi dire di essere un "grande statista", un "grande stratega", un "eroe", Zelensky ha finito per crederci davvero perdendo il contatto con la realtà. (Alessandro Orsini)
  • È una brava persona: sta combattendo per l'Ucraina e per tutta l’Europa. E spero che questa guerra finisca molto presto, e che sia lui a vincerla. (Lech Wałęsa)
  • Eroe tragico di questo conflitto che viene dal passato. (Pierre Haski)
  • Ha fatto capire, se ce ne fosse stato ancora bisogno, la potenza della comunicazione. È stato magistrale quando si è mostrato nel video fai-da-te con i suoi ministri, dicendo semplicemente "Siamo qui". E non credo che i Paesi dell'Ue sarebbero stati tutti pronti a sanzioni severe o a escludere alcune delle principali banche russe dal sistema Swift senza il discorso di Zelensky al Parlamento europeo. ... vedo un'analogia tra lui e Greta Thunberg: entrambi mostrano che anche un singolo individuo può risvegliare la coscienza di una cultura. La persona giusta, al momento giusto, riesce a scuotere il mondo. Troppo facilmente dimentichiamo che gli eroi possono esistere, che siamo capaci di crederci. E che ne abbiamo bisogno. (Jonathan Safran Foer)
  • Ha scoperto una fantastica vena da attore drammatico e adesso si starà rammaricando di aver perso tempo a fare il comico. Scherzi a parte, sta recitando benissimo la parte che qualcuno gli scrive. Le iperboli che prima ci propinava adesso sono finalmente corrette. Se prima diceva "è un’ingiustizia non essere parte dell’Ue o della Nato", era palesemente in cattiva fede. La ragione era chiara: non eravamo pronti. Adesso no, ha ragione a dirlo perché se non entriamo nell’Europa sarà la dittatura russa a bussare alle vostre porte. (Andrej Kurkov)
  • Il fatto che Zelensky sia ebreo non comporta che in Ucraina ci siano elementi nazisti, e che il presidente li abbia consentiti. I peggiori antisemiti sono ebrei, anche Hitler aveva origini ebraiche. (Sergej Viktorovič Lavrov)
  • Il presidente Zelensky gode di grande sostegno. Naturalmente è anche molto criticato, tra l'altro da intellettuali, perché l'Ucraina è composta da individui, non da masse uniformate come la Russia. In Ucraina sono registrati più di 400 partiti politici. Si discute e si critica senza sosta. Il prossimo o la prossima presidente, vivrà la stessa situazione. Il punto è che Zelensky è il presidente di un Paese in guerra. E sta facendo bene il suo lavoro. (Andrej Kurkov)
  • Il presidente Zelensky ha agito su due tasti.
    Il primo è l'orgoglio nazionale che doveva diventare mobilitazione popolare, ragione capace di far separare i padri dai figli, i mariti dalle mogli. Gli uni a combattere per la nazione, gli altri a cercare riparo e salvezza. Perché questo avvenga – è qualcosa di enorme – bisogna risvegliare sentimenti profondi in ciascun cittadino.
    Il secondo tasto è stato il costante premere sulle cancellerie e sull'opinione pubblica internazionale. Zelensky sapeva che senza un sostegno esterno la causa del suo popolo sarebbe stata sconfitta. (Walter Veltroni)
  • Io, a parlare con Zelensky, se fossi stato il Presidente del Consiglio non ci sarei mai andato. Perché, come sapete, stiamo assistendo alla devastazione del suo Paese e alla strage di suoi soldati e di suoi civili. Bastava che lui cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe avvenuto; quindi io giudico molto molto molto negativamente il comportamento di questo signore. [...] Per arrivare alla pace penserei che il signor Presidente americano dovrebbe prendersi Zelensky e dirgli: "è a tua disposizione – dopo la fine della guerra – un piano Marshall per ricostruire l'Ucraina; un piano Marshall di 6000, 7000, 8000, 9000 miliardi di dollari, a una condizione: che tu domani ordini il cessate il fuoco, anche perché noi da domani non ti daremo più dollari, e non ti daremo più armi". Soltanto una cosa del genere potrebbe convincere questo signore ad arrivare a un cessate il fuoco. (Silvio Berlusconi)
  • Io ho vissuto durante la Seconda Guerra mondiale, e per un lungo tempo la Gran Bretagna ha dovuto rimanere in piedi da sola, il resto dell’Europa era stata sconfitta o capitolata come la Francia, e quindi abbiamo dovuto cavarcela da soli contro la minaccia nazista creata della Germania, ma noi avevamo Churchill, che ha saputo, tra le altre cose, farne soprattutto una: tenere alto il morale. "Non saremo mai sconfitti, li combatteremo per mare, li combatteremo sulla terra, li combatteremo anche con i fondi di bottiglia perché è tutto quello che abbiamo a disposizione" diceva. Ed è quello che credo stia facendo a modo suo il presidente Zelensky. E che debba farlo, perché quasi sempre tenere alta la speranza anche nei momenti peggiori – soprattutto nei momenti peggiori – è l’unico modo per andare avanti. (Jane Goodall)
  • L'Ucraina è quando un leader ebreo eletto in un paese di maggioranza cristiana appoggia i musulmani oppressi. (Botakoz Kassymbekova)
  • La sua faccia racconta le emozioni che prova. Non è un mistero, è diventato un po’ più duro. Quando la guerra finirà si rilasserà, forse. Ora non può permetterselo. (Olena Zelens'ka)
  • La sua qualità principale è l’affidabilità, quando c’è lui intorno non devi avere paura di niente. Non so quale sia invece la parte più difficile dello stare insieme: per me vivere con Volodymyr è sempre stato facile. (Olena Zelens'ka)
  • Lui non ha la nostalgia dell'impero. E non pensava, quando si pronunciava in favore di un'adesione alla Nato, di dare col tempo il pretesto per un'invasione a Putin, con il quale era già ai ferri corti. Zelensky parla il russo come l'ucraino, forse meglio. Quando era un attore recitava nelle due lingue. Ma il cuore è ucraino. Egli ha un personale vantaggio sul suo avversario di Mosca. La sua evidente inferiorità militare non implica un'umiliazione. (Bernardo Valli)
  • Mi sono visto con il presidente Zelens'kyj sia un giorno prima dell'invasione [russa in Ucraina] sia nel giorno dell'invasione. Questo coraggio, la dignità e ...amore che lui emana. E anche come abbia unito il Paese. È stato un momento incredibile. Sono infinitamente colpito dalla sua personalità e mi preoccupo molto per lui e per l'Ucraina (Sean Penn)
  • Noi ascoltiamo il presidente Zelensky quando parla, il più grande eroe dei nostri tempi. Putin invece è un criminale di guerra. (Garri Kasparov)
  • "Noi siamo i difensori dell'Europa", dice Zelensky. Io avrei detto: "Noi ucraini lottiamo per la libertà della Russia". Perché se l’Ucraina vince, forse potremo liberarci di Putin, altrimenti la sua dittatura ne uscirà rafforzata. (Slavoj Žižek)
  • Penso a Zelensky che ha paragonato la guerra in Ucraina alla Shoah. È un paragone assurdo, improponibile. Guai se qualcuno lo fa... [...] Perché è tutta un’altra cosa. Gli ebrei sono stati perseguitati, distrutti per ragioni razziali. La Shoah è qualcosa che non assomiglia a nient’altro. [...] Con quell’accostamento, Zelensky ha toppato. E per fortuna che il Parlamento israeliano ha protestato. (Edith Bruck)
  • Prima dell'invasione, non condividevo nulla delle sue decisioni. Ero molto critica sulle sue scelte politiche. Ma il primo giorno di guerra, ci siamo visti e ci siamo stretti la mano. Ci siamo detti: l'unità nazionale non si discute. E la vittoria dipende anche dalla nostra unità. (Julija Tymošenko)
  • Supportiamo Zelensky. Lui, il governo, l'esercito È un presidente eletto democraticamente. Deve essere forte, E va aiutato. Non parlo solo degli ucraini, ma di tutto il mondo. Questo è molto importante per vincere. Prima della guerra io come leader dell'opposizione e il mio gruppo abbiamo avuto differenti visioni sulle politiche economiche e sociali. Lo abbiamo criticato molto, anche per non aver fatto abbastanza per le forze armate. Ma quando è caduto il primo missile, abbiamo cominciato subito a supportarlo. Ora non c'è opposizione, siamo una cosa sola. Un solo gruppo, e anche un solo cuore. (Julija Tymošenko)
  • Un uomo che è stato forgiato dal ferro, dall'acciaio, dal fuoco. (Joe Biden)
  • Zelensky è il massimo narcisismo nel mondo, è una delle figure più infide, pericolose e false. Non sta a difendere il suo popolo, sta lì ad ammazzare il suo popolo. Obbliga il suo popolo a combattere. Li prendono per la strada, li buttano nei camion. (Ginevra Bompiani)
  • Zelensky è stato eletto democraticamente, su questo non c'è dubbio, ma dietro c'era un mega oligarca che ha costruito l'operazione. (Moni Ovadia)
  • Zelensky è un presidente eletto e, a differenza di quanto dice la propaganda di Mosca, non è nazista: è ebreo. Putin sa di mentire. (Niall Ferguson)
  • Zelensky ha fatto un percorso diverso rispetto a Giovanni Falcone e Anna Politkovskaja ma ha dimostrato coraggio perché restando a Kiev ha dato una svolta alla resistenza ucraina. (Roberto Saviano)
  • Zelensky, il comicissimo presidente ucraino, a mio modesto avviso, accettando il confronto bellico con Putin ha dimostrato di essere fuori di testa. Doveva sapere che sarebbe stato travolto dall'esercito ex sovietico, mille volte più aggressivo dei suoi plotoni di soldati improvvisati e male equipaggiati, non in grado di essere all'altezza della situazione. Se avesse avuto un po', solo un po', di buon senso davanti alla minaccia russa sarebbe stato costretto ad arrendersi, accettando un negoziato con il despota del Cremlino allo scopo di evitare la tragedia in atto. (Vittorio Feltri)
  • Zelensky nasce come comico e comico è rimasto, non un politico. Fin dal 2014, quando ci fu il colpo di Stato para-nazista volto a portare l'Ucraina verso l'Unione Europea e la Nato, con il pieno sostegno dell'America e di Bruxelles che appoggiarono forze dichiaratamente naziste, Zelensky abbracciò quella visione delle cose. In sostanza, Zelensky sta sacrificando il suo popolo come uno scudo umano per gli interessi della Nato e della globalizzazione americanocentrica. Se davvero avesse a cuore il suo popolo eviterebbe di svendere l'Ucraina alla Nato e, invece, lo fa in nome di ragioni superiori legate alla geopolitica. (Diego Fusaro)
  • Zelenskyj incarna la resistenza ucraina e questo gli permette di portare il suo messaggio drammatico nelle aule dei parlamenti di Stati Uniti, Europa o Israele. [...] Nessuno potrà dire "io non sapevo". (Pierre Haski)
  • Zelenskyj si sta muovendo in modo sagace, credo abbia assimilato Sun Tzu e von Clausewitz. Inoltre mostra grande capacità mediatica. (Federigo Argentieri)
  • Zelensky per non fare uccidere la sua gente avrebbe dovuto sedersi subito al tavolo delle trattative e lasciare a Putin la Crimea e le repubbliche del Donetsk e del Luhansk. Per non arrivare ad una guerra avrei accettato anche questo, ma lui vuole mantenere l'integrità dell'Ucraina e quindi sarà difficile arrivare a un accordo. Che poi lui abbia saputo dare questa forza patriottica alla sua gente è una cosa straordinaria, però mi viene anche da pensare che se per un'idea devi portare a combattere e morire la tua popolazione, forse un pensiero in più ce lo devi fare. Lui è riuscito a portare dalla sua parte moltissima gente ucraina. Fa la voce grossa perché gli USA e l'Europa lo sostengono, tuttavia non può pensare di mantenere l'Ucraina integra. Putin non cederà. (Giorgio Fornoni)
  • Ad ascoltarlo sembra che la Rivoluzione francese sia avvenuta a Kiev, che la prima monarchia parlamentare sia nata in Ucraina e che l'Ucraina sia sempre stata la culla della democrazia europea. Tanto il riciclaggio storico funziona che i cammei diventano una pausa di penitenza nel bel mezzo dell'ennesima celebrazione dei volti celebri, dei famosi, dei ricchi, dei privilegiati, dei belli; su questo sfondo surreale, lontanissimo dal quotidiano degli spettatori, le parole di Zelensky innescano il giusto senso di colpa e la corretta dose di rabbia che fanno sentire chi lo ascolta partecipe delle tragedie altrui mentre sta comodamente seduto sul divano di casa a guardare l'ennesimo programma di varietà.
  • I suoi cammei mediatici sono sempre e volutamente uguali. Vestito con i colori della guerra, dal verde bottiglia al marrone terra bruciata, spesso circondato dai simboli dell'Ucraina libera seduto alla scrivania con dietro l'immancabile bandiera nazionale. Zelensky compare come un'icona e subito si apre una finestra su un'altra dimensione, diametralmente opposta a quella festaiola e celebrativa che lo ospita. Cambia l'atmosfera in sala. Senza preamboli, non domanda. Esige armi per difendere il suo e il nostro paese da un nemico globale pronto a fagocitare tutto il mondo libero. Il tono non è di chi elemosina gli aiuti, ma è di chi ne ha diritto perché l’Ucraina è il baluardo della libertà, della democrazia, dell'indipendenza occidentali.
  • Sostenere Zelensky è come fare il tifo per coloro che sul grande schermo stanno cercando l'ultimo figlio in vita della madre che ha perso tutti gli altrui nella guerra. Chi non ha provato questo sentimento mentre al cinema guardava Saving Private Ryan? E anche la pausa di penitenza è azzeccata, come fare il tifo per il ritrovamento di Private Ryan ci fa sentire meglio, così partecipare alla tragedia in Ucraina guardando i camei di Zelensky ci decolpevolizza per essere diventati tanto superficiali e francamente anche tanto stupidi. In questo contesto poteva il cammeo di Zelensky mancare a Sanremo?
  • È salito al potere grazie alle aspettative del popolo ucraino che avrebbe portato l’Ucraina alla pace. Ne ha parlato, è stato grazie a questo che ha vinto le elezioni in modo schiacciante. Ma poi, quando è salito al potere, secondo me, ha capito due cose: primo, è meglio non scontrarsi con neonazisti e nazionalisti, perché sono aggressivi e molto attivi, da loro puoi aspettarti di tutto, e secondo , l’Occidente guidato dagli Stati Uniti li sostiene e sosterrà sempre coloro che si antagonizzano con la Russia – è vantaggioso e sicuro. Quindi ha preso una posizione rilevante, nonostante avesse promesso al suo popolo di porre fine alla guerra in Ucraina. Ha ingannato i suoi elettori.
  • Il presidente dell'Ucraina ha legiferato il divieto di negoziare con la Russia. Ha firmato un decreto che vieta a tutti di negoziare con la Russia. Ma come negozieremo se lui proibirà a se stesso e a tutti di farlo?
  • Se l'amministrazione Zelenskyj in Ucraina si è rifiutata di negoziare, presumo che lo abbia fatto su istruzione di Washington.

  Citazioni in ordine temporale.

  • Prima delle elezioni c'era chi temeva che Zelensky, russofono e nato a est, avrebbe consegnato il paese a Putin, altri spiegavano che sarebbe stato una marionetta in mano agli oligarchi. La realtà è molto più prosaica: Zelensky è un personaggio mediocre, inadeguato e circondato da amici d'infanzia corrotti o non all'altezza del compito di governare un grande paese o anche solo un condominio.
  • Zelensky è stato un mediocre presidente prima dell'invasione russa, perché credeva di poter convincere Putin a desistere e per questo sbeffeggiava gli americani che lo avvisavano dell'imminente attacco, ma è diventato uno straordinario leader dei nostri tempi una volta che il suo Paese è stato invaso, fino a trasformarsi in un Churchill del XXI secolo capace di guidare la resistenza, di difendere la democrazia globale e di unire il mondo libero.
  • Tutti gli riconoscono di aver salvato il paese da un punto di vista dell'immagine, riuscendo a far capire cosa stesse accadendo, cosa che i suoi predecessori non erano riusciti a fare. Avendo almeno un familiare arruolato nell'esercito, gli ucraini si fidano più delle parole dei comandanti. E questi parlano di uno stallo sul campo. Pertanto, se da una parte i cittadini ringraziano il loro presidente per aver difeso il paese, dall'altra lo accusano di non vincere. A maggior ragione oggi dove si afferma che, quando finirà la guerra, Zelensky dovrà dare delle spiegazioni.
  • A differenza di Putin, Zelens'kyi è entrato in carica in un'elezione credibile in cui i candidati avversari (tra cui il presidente in carica) avevano accesso ai media e potevano competere. (Questa è una differenza fondamentale tra l'Ucraina e la Russia: in Ucraina i presidenti hanno perso le elezioni e hanno lasciato l'incarico. Ciò non è ancora accaduto in Russia.)
  • Sia chiaro: gli ucraini non sono una minaccia per la Russia. Ma la loro democrazia sì. Pensiamo a Zelensky: giovane, democratico, coraggioso, ebreo, russofono. Non solo smentisce la propaganda di Putin che vuole russofoni ed ebrei perseguitati in Ucraina. Ma mostra come potrebbe essere un nuovo presidente se in Russia ci fossero libere elezioni.
  • Uno degli elementi centrali dei tradizionali attacchi della Russia all'Ucraina è stato la [presunta] oppressione dei russofoni in Ucraina. Ciò è concettualmente fuorviante, in quanto la maggior parte degli ucraini è bilingue in ucraino e russo in un modo o nell'altro, e la lingua non determina l'identità. Ma nella misura in cui è ragionevole parlare di "lingua russa" in Ucraina, lo stesso presidente ucraino è sicuramente uno di questi. Zelens'kyi viene dall'Ucraina orientale e la sua lingua principale è il russo. Quindi un "russofono" in Ucraina può essere eletto presidente. In effetti, i "russofoni" sono molto più liberi in Ucraina sotto questo aspetto di quanto non lo siano in Russia. In Russia non c'è democrazia per nessuno.
  • Anche se è giusto avvedersi dei suoi errori, Zelensky è il leader competente e coraggioso di una democrazia che si deve difendere in tempo di guerra, mentre Vladimir Putin è un fascista e un criminale di guerra.
  • Le probabilità che gli ucraini accettino un accordo di pace in cui alcune aree del Paese rimarranno sotto il controllo dei russi è pari a zero, o talmente vicine allo zero da essere trascurabili. Zelensky non ci proverà nemmeno.
  • Troppi dei miei amici ucraini temono il futuro, e temono che la vittoria possa consolidare Zelensky come una sorta di figura napoleonica. Ma finché c'è da vincere la guerra quelle voci rimangono zitte. Come disse un saggio amico ucraino: «Zelensky fa schifo, ma almeno è il nostro schifo».
  • Ad essere onesti, penso che in sostanza Zelens'kyj non avesse davvero capito la situazione del conflitto con la Russia. Inizialmente credeva che il problema fosse Porošenko che – vuoi per i suoi interessi economici, vuoi per il suo nazionalismo ucraino, vuoi per l'influenza dell'Occidente, o per altre ragioni – non riusciva a chiudere il conflitto e ad arrivare a un qualche compromesso. Durante la campagna elettorale del 2019 Zelens'kyj era stato ambiguo. La sua posizione sui rapporti con la Russia per certi aspetti era più simile alle posizioni di Janukovič e del vecchio Partito delle Regioni, che a quelle di Porošenko. Poi, quando è diventato presidente e ha provato a trattare con Putin, si è accorto che il problema non era Porošenko, ma era proprio Putin, che non era interessato a una vera trattativa.
  • Il colpo maggiore contro le entità pro-russe in Ucraina non è stato portato da Porošenko, ma da Volodymyr Zelens'kyj. Questo è un paradosso perché Zelens'kyj è un russofono con un retroterra familiare ebraico, ed era una colomba pronta a negoziare con Putin, non certo un accanito nazionalista ucraino. Era stata eletto nel 2019 su una piattaforma chiaramente non nazionalista. Ha vinto con il distacco maggiore nella storia delle elezioni presidenziali in Ucraina, con il 73% dei voti. Nessuno aveva raggiunto percentuali simili in passato. Dopo essere stato eletto ha cercato di arrivare a un accordo con Putin, ma si è ben presto reso conto che era impossibile. È a questo punto che è diventato ancora più falco di Porošenko.
  • La questione del matrimonio omosessuale è un tabù in Ucraina. Ma Zelens'kyj ha avuto un confronto pubblico sulla questione dichiarando che ognuno è libero di vivere la propria vita e che le minoranze sessuali dovrebbero avere gli stessi diritti delle altre persone.
  • Nello spettro politico occidentale il partito di Zelens'kyj, al Parlamento europeo diciamo, sarebbe da qualche parte tra il blocco liberale, il blocco verde e i socialdemocratici. Zelens'kyj ha fatto delle dichiarazioni progressiste sulle minoranze sessuali. Sua moglie ha preso posizioni femministe. "Servitore del popolo" in uno dei paesi dell'Unione Europea sarebbe considerato un partito di centro-sinistra.

  Citazioni in ordine temporale.

  • Attaccare Zelensky con la consueta propaganda russa sui "nazisti ucraini" sarà difficile: un presidente di origini ebraiche e di lingua russa toglie a Putin il monopolio sull'identità nazionale e dimostra che si può essere etnicamente russi e avere come modello politico l'Europa e la democrazia. Un'alternativa che sia Putin sia Navalny dimostrano di aver capito subito.
  • L'ossessione per l'o-ne-stà è uno dei tratti che, insieme alla carriera nello spettacolo, ha fatto guadagnare a Zelensky il titolo di "Grillo ucraino": "Lo votano le babushke analfabete, quelle che non leggono nemmeno la scheda elettorale, ma guardano la tv", è l'obiezione sdegnata che si sente in molti salotti dell'intellighenzia. Il 73 per cento alle presidenziali – e il 43 per cento alle politiche – però non può essere composto solo da vecchiette con il foulard in testa.
  • Il background del presidente non aiuta l'umiltà: oltre ad avere come mestiere quello di incantare il pubblico, qualità necessaria ma anche pericolosissima per un politico, è anche un imprenditore di successo. Il suo teatro Kvartal-95 è un vero impero, con le facce dei suoi attori affisse ovunque per Kiev, tra pubblicità e locandine: produce spettacoli live, film, serie, e dà lavoro a 10 mila persone. È una componente essenziale del successo del personaggio Ze, un self-made man, uno dei nostri ragazzi che ce l'ha fatta, dai teatri studenteschi al palco principale della nazione, ma esempi anche recenti mostrano che un businessman abituato a una catena di comando verticale fa fatica a funzionare negli schemi multidimensionali della politica. Da presidente Zelensky ha assunto toni più sobri, e interpreta il presidente vero senza alcuna concessione alla comicità del suo personaggio televisivo, forse per evitare di cadere nel ridicolo di un capo di stato che fino a sei mesi fa si vedeva a lanciare tortini vestito da donna nei suoi spettacoli comici. Anche le sue proposte più populiste, come l'abbassamento delle tariffe sul gas, eterno dolore ucraino, sono state accantonate.
  • In un Paese parte del territorio del quale è stato invaso, non ha mai parlato di "invasione". Ha invocato la tutela delle minoranze, linguistiche, etniche e religiose. Non ha mai menzionato la madonna né tirato fuori un rosario, dichiarando di volersi tenere laicamente distante da tutte le religioni. Non ha evocato complotti inesistenti. Non ha parlato di vaccini, Ufo, deep state, Bilderberg, scie chimiche, immigrati, protezionismo, radici e radioso passato, ma di investimenti esteri, di stimoli fiscali per sanità, istruzione, ambiente e innovazione, di apertura dei mercati, di riforma della giustizia, di Europa e di futuro, ha ordinato di "lasciare in pace" gli omosessuali che "sono liberi di fare quello che vogliono" e menzionato la parità gender.
  • Zelensky è il populista supremo, un'evoluzione senza precedenti della specie politica. Non è un politico che utilizza spin doctor, esperti di pubbliche relazioni e addetti stampa per cucirsi addosso un'immagine. È un attore e produttore che prima ha creato l'immagine del presidente ideale per il piccolo schermo e poi l'ha fatta eleggere capo dello Stato. È lo spin al cubo.
  • Il procedimento Zelensky è stato l'opposto di quello di Trump e Salvini. Alla domanda su quale ideologia preferisce, il presidente ucraino risponde: "Una sola: tutto quello che divide il Paese va evitato". Invece di estremizzare l'opinione pubblica, sdoganando discorsi emarginati nel "locker room talk", come lo chiama Trump, nei bar e nelle cucine, nella "pancia", espandendo i limiti del lecito fino a fagocitare l'elettore moderato, il comico ucraino rispolvera la vecchia regola che le elezioni si vincono al centro. Evita accuratamente i discorsi che possono irritare i due estremi dell'elettorato ucraino – i nazionalisti di Leopoli e i nostalgici sovietici di Donetsk – offrendo al resto del Paese una proposta buonista di futuro, crescita e pace, raccontata con un buon senso da zia Pina.
  • In patria, dopo un anno di bombe, sangue, buio e freddo ha il 94 per cento dei consensi, all'estero è una superstar globale, con i politici che litigano per una cena con lui, e l'entusiasmo che suscita quando passa per Washington, Londra e Bruxelles ricorda quasi quello di un'icona del rock. Il suo volto viene stampato sulle t-shirt, la sua felpa "I'm Ukrainian" va a ruba, e il colore Pantone della moda dell'Ucraina in guerra è il verde Zelensky (che poi in ucraino significa appunto "verde"). È un presidente, un comandante in capo, un'icona, è l'uomo più amato e più minacciato del mondo, e quando compie 45 anni, il 25 gennaio scorso, gli ucraini sui social gli regalano un titolo che vale più di un Nobel e di un Oscar insieme, "naikrashiy", il migliore.
  • È proprio con Zelensky che l'Ucraina si è compiuta definitivamente come quella "anti Russia" – per usare la terminologia putiniana – che metteva in crisi il cuore di tenebra dell'ex impero sovietico, rappresentando un'alternativa democratica ed europea alla nostalgia risentita dalla quale la dittatura di Mosca attingeva la sua legittimazione. Era l'antidoto a quella che molti, nello spazio postsovietico, percepivano ancora come una condanna a ripetere la storia, e il cambio generazionale che Zelensky ha rappresentato è diventato visibile a tutto il mondo con la guerra, con un governo democratico di quarantenni che parlano inglese a organizzare la resistenza contro l'invasione di un regime di settantenni che ripetono i cliché della propaganda sovietica.
  • È il suo genio comunicativo ad averne fatto l'uomo "most wanted" dai russi, e i suoi appelli serali girati con il telefonino – tanto criticati in tempi di pace dai giornalisti ucraini che si vedevano estromessi da un presidente populista che cercava un dialogo diretto con il suo popolo, bypassando le élite – sono già nei manuali di storia accanto agli appelli radio di Churchill e Roosevelt. È stato saggio, dicono i suoi estimatori a Kyiv, ad aver lasciato mano libera ai militari, concentrandosi su quello che sa fare meglio: creare una narrazione da offrire ai suoi combattenti e all'opinione pubblica internazionale. Ha costruito il sogno della resistenza e della vittoria, nel quale si mischiano miti antichi e moderni, linguaggio alto e pop, ideali europei e retaggi sovietici: è sua la proprietà del mito della "guerra patriottica" della nazione che si erge contro l'invasore, che Putin ha invano cercato di privatizzare, della resistenza partigiana e dell'unità nazionale, della strage di Bucha che rievoca la memoria di Babyn Yar e abbina a quel ricordo atroce proprio i russi che urlano agli "ucronazisti".
  • Un giorno, la sua incredibile storia verrà raccontata in film interpretati da attori che rincorrerano l'Oscar per aver impersonato un attore diventato presidente diventato storia.

Filmografia

modifica
  1. Il riferimento è all'Holodomor, lo sterminio per fame provocato dall'Unione sovietica di Stalin in Ucraina dal 1932 al 1933, che causò diversi milioni di morti.
  2. In riferimento alla battaglia delle Termopili
  1. Citato in Giulia Giacobini, Come sono andate le elezioni in Ucraina, Wired.it, 22 luglio 2019.
  2. Citato in Zelensky respinge offerta Usa per evacuare, voglio munizioni, Ilsole24ore.com, 25 febbraio 2022.
  3. a b Dalla videoconferenza al consiglio europeo del 25 febbraio 2022; citato in Dramma Zelensky,'forse ultima volta mi vedete vivo', Ansa.it, 25 febbraio 2022.
  4. Citato in Zelensky replica a Mario Draghi: "La prossima volta cercherò di spostare l'agenda bellica", RaiNews.it, 25 febbraio 2022.
  5. Citato in Antonella Alba, Zelensky chiama gli alleati: "Controlliamo Kiev", ma aiutateci con armi e sanzioni, Rainews.it, 26 febbraio 2022.
  6. Citato in Guerra in Ucraina, il presidente Zelensky: "Russia sta mettendo in atto un genocidio", Video.repubblica.it, 27 febbraio 2022.
  7. Citato in Zelensky firma la richiesta di adesione all'Ue, ma Bruxelles frena, Rainews.it, 28 febbraio 2022.
  8. Citato in 12.01 Zelensky su Facebook: "Bombardamento di Kharkiv crimine di guerra", Repubblica.it, 1 marzo 2022.
  9. Citato in Zelensky: a Kiev colpito il Babyn Yar, memoriale della Shoah, Askanews.it, 1 marzo 2022.
  10. Citato in Zelensky: "Se l'Ucraina cade la Russia attaccherà poi i Paesi baltici e quelli dell'Est europeo", Rainews.it, 3 marzo 2022.
  11. Citato in Guerra in Ucraina, l’incendio alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Zelensky: «La Russia vuole il terrore atomico», Open.online, 4 marzo 2022.
  12. Citato in Ucraina, Zelensky a Occidente: “Volete che ci uccidano lentamente”, lapresse.it, 6 marzo 2022.
  13. a b Citato in Zelensky parla al Parlamento britannico: "Noi non perderemo, combatteremo fino alla fine", rainews.it, 8 marzo 2022.
  14. Citato in Zelensky parla in russo a ufficiali Mosca, arrendetevi, Ansa.it, 15 marzo 2022.
  15. a b Citato in Zelensky: "Sospese le attività dei partiti politici filo russi", Rainews.it, 20 marzo 2022.
  16. Citato in Zelensky parla alla Camera: "Immaginate Genova come Mariupol. 117 bambini uccisi: questo è il prezzo della guerra". Draghi: "Resistenza ucraina è eroica", Repubblica.it, 22 marzo 2022.
  17. a b Citato in Ucraina-Russia, Zelensky: "Visione Putin non corrisponde a realtà", Adnkronos.com, 28 marzo 2022.
  18. a b Citato in Zelensky interviene ai Grammy 2022: «Riempite il silenzio della guerra con la musica», Corriere.it, 4 aprile 2022.
  19. Citato in Guerra Ucraina, Zelensky: "A Mariupol decine di migliaia di morti, la città è distrutta", Tg24.sky.it, 11 aprile 2022.
  20. Citato in Zelensky: «Se avessimo avuto più armi dall’Occidente la guerra sarebbe già finita», Corriere.it, 20 aprile 2022.
  21. Citato in Lavrov, Zelensky: "Russia ha dimenticato lezione Seconda guerra mondiale", Adnkronos.com, 3 maggio 2022.
  22. Citato in Eurovision 2022, trionfa Kalush Orchestra. Zelensky: "Nel 2023 a Mariupol", adnkronos, 15 maggio 2022.
  23. Citato in Francesca Di Feo, Zelensky apre alle unioni civili in Ucraina: "Tutte le persone sono uguali nella dignità e nei diritti", Gay.it, 3 agosto 2022.
  24. Citato in Ucraina, Zelensky: "La guerra dovrà finire con la liberazione della Crimea. Non ci può essere pace stabile finché la Russia la userà come base", Ilfattoquotidiano.it, 10 agosto 2022.
  25. Citato in Zelensky alla nuova premier britannica Truss: Restiamo uniti contro Russia, Iltempo.it, 6 settembre 2022.
  26. Citato in La tenacia degli ucraini secondo Zelensky, Ilpost.it, 12 settembre 2022.
  27. Citato in Kharkiv, Zelensky: "Oltre 10 stanze tortura trovate in regione", Adnkronos.com, 18 settembre 2022.
  28. Citato in Ucraina, Zelensky: "Domanda per adesione rapida a Nato", Adnkronos.com, 30 settembre 2022.
  29. Citato in Zelensky, non negoziamo con Mosca finché Putin presidente, Ansa.it, 30 settembre 2022.
  30. a b Citato in Zelensky: "Nessun negoziato con Putin, libereremo tutta l'Ucraina. Accelerare adesione Nato", finanza.repubblica.it, 30 settembre 2022.
  31. a b Citato in Zelensky: "Missili Russia hanno colpito Polonia, territorio Nato", Adnkronos.com, 15 novembre 2022.
  32. a b Citato in Al G20. Zelensky: in 10 punti la formula ucraina per la pace. Lavrov: irrealistico, Avvenire.it, 15 novembre 2022.
  33. Da un post su Twitter; citato in Kiev, una volta volevano ucciderci con fame, ora col freddo, Ansa.it, 26 novembre 2022.
  34. Citato in Ucraina, ultime notizie. Casa Bianca non conferma consegna Patriot all’Ucraina, Il Sole 24 ore.it, 14 dicembre 2022.
  35. Citato in Zelensky: "Il nostro miracolo di Natale? Restare indomiti davanti agli attacchi russi", Globalist.it, 25 dicembre 2022.
  36. a b Citato in Zelensky, il discorso in russo: «L’Ucraina non perdonerà», Corriere.it, 1 gennaio 2023.
  37. Citato in Ucraina, Zelensky: "Russia sta perdendo e ha paura", Adnkronos.com, 1 gennaio 2023.
  38. Citato in Ucraina, Zelensky: "Russi usano tregua di Natale per preparare nuovi attacchi", Ilfattoquotidiano.it, 6 gennaio 2023.
  39. Citato in Zelensky accusa: "Silenzio codardo del popolo russo", Stream24.ilsole24ore.com, 16 gennaio 2023.
  40. Citato in "Un giorno ascolteremo tutti insieme la nostra canzone di vittoria", la lettera di Zelensky a #Sanremo73, Marieclaire.it, 12 febbraio 2023.
  41. Da un intervento alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza 2023; citato in Zelensky, non c'è alternativa a vittoria e Kiev in Ue-Nato, Ansa.it, 17 febbraio 2023.
  42. Citato in Zelensky duro su Berlusconi gela Giorgia Meloni: "I russi non gli hanno bombardato casa", Lastampa.it, 21 febbraio 2023.
  43. Citato in Ucraina, il messaggio di Zelensky: «Gloria a chi combatte, il 2023 sarà l'anno della vittoria», lagazzettadelmezzogiorno.it, 24 febbraio 2023.
  44. Citato in Ucraina, Zelensky: "Apprezziamo le parole della Cina, aspettiamo i fatti", Ansa.it, 24 febbraio 2023.
  45. Citato in No, Zelensky non ha chiesto agli Stati Uniti soldati per la guerra in Ucraina, Facta.news, 2 marzo 2023.
  46. Citato in La storia del video che sta diventando un simbolo della resistenza ucraina, Ilpost.it, 7 marzo 2023.
  47. Citato in Zelensky e l'augurio a Putin: "Spero muoia in un seminterrato", Adnkronos.com, 3 aprile 2023.
  48. Citato in Ucraina, Zelensky partecipa all'Iftar con soldati musulmani, Lapresse.it, 8 aprile 2023.
  49. Citato in La Pasqua di Zelensky: "L'Ucraina combatte per un mondo libero", Agi.it, 9 aprile 2023.
  50. Citato in Zelensky sulla decapitazione del prigioniero ucraino: "Non è un caso isolato, i russi sono bestie che uccidono con facilità", Repubblica.it, 12 aprile 2023.
  51. Citato in Zelensky, "Grazie Hiroshima per bandiere ucraine in strada", altoadige.it, 21 maggio 2023.
  52. Citato in Zelensky: "Bakhmut resta solo nei nostri cuori", Tg.la7.it, 21 maggio 2023.
  53. Citato in Ucraina, Zelensky: "Mosca ha fatto saltare la diga di Kakhovka deliberatamente", Ansa.it, 6 giugno 2023.
  54. a b Citato in Ucraina, Zelensky: «Attacco diga è bomba ambientale di distruzione massa», Corriere.it, 7 giugno 2023.
  55. Citato in Zelensky esulta: "Mosca non può più nascondere la sua debolezza", Lidentita.it, 24 giugno 2023.
  56. Citato in Inglese obbligatorio: Zelensky progetta un'Ucraina sempre meno russa e sempre più europea, Huffingtonpost.it, 29 giugno 2023.
  57. Citato in A Zelensky non stanno bene i negoziati in corso alla riunione NATO di Vilnius, Il Post, 11 luglio 2023
  58. Citato in Volodymyr Zelensky: la morte di Yevgeny Prigozhin, se confermata, è "certamente positiva per l'Ucraina", Rainews.it, 24 agosto 2023
  59. Citato in Jet caduto, le condoglianze di Putin alle vittime. Lo zar conferma indirettamente la morte di Prigozhin: «Ha sbagliato», corriere.it, 24 agosto 2023
  60. a b Citato in "Un genocidio contro i bimbi ucraini". Dall'Onu le accuse di Zelensky a Putin, Ilgiornale.it, 19 settembre 2023.
  61. Citato in Ucraina-Russia, le notizie del 10 ottobre, corriere.it, 10 ottobre 2023.
  62. Citato in Zelensky, negoziati Ue una vittoria per Ucraina e l'Europa, ansa.it, 15 dicembre 2023.
  63. Citato in Zelensky, 'Chiesa è al fronte, non a mediare virtualmente', Ansa.it, 11 marzo 2024.
  64. Citato in Zelensky: "Putin vuole scaricare la colpa sull'Ucraina", Quotidiano.net, 24 marzo 2024.
  65. Dichiarazione resa al Consiglio Europeo del 27 giugno 2024; citato in Zelensky: 'Anche la Bielorussia un giorno sia nell'Ue', Ansa.it, 27 giugno 2024.
  66. Da Zelensky: "La Russia deve sentire le conseguenze della guerra", Ansa.it, 8 agosto 2024.
  67. Da Zelensky: Il nostro attacco a Kursk dimostra che le linee rosse del Cremlino sono un bluff, Euractiv.it, 20 agosto 2024.
  68. a b Citato in Ucraina-Russia, Zelensky: "Tregua non basta per fermare Putin", adnkronos.com, 10 dicembre 2024.

Altri progetti

modifica