Viltà

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Citazioni sulla viltà.

Citazioni

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  • A quale vigliaccheria devo il fatto di essere ancora vivo? (Marcello Marchesi)
  • Ah, che abiezione, che schifo, che senso di vomito sentirci crescere dentro quella stessa viltà e quell'impotenza che abbiamo disprezzato negli altri. La viltà! (Albert Camus)
  • Ci sono molte buone protezioni contro le tentazioni, ma la più sicura è la vigliaccheria. (Batman: Terra di nessuno)
  • Dal terrore del popolo raramente nasce un vigliacco. (Stanisław Jerzy Lec)
  • È un vigliacco l'uomo!... Ed è un vigliacco chi per questo lo chiama vigliacco. (Fëdor Dostoevskij)
  • Esiste uomo tanto codardo da non preferire cadere almeno una volta piuttosto che vacillare in eterno? (Cormac McCarthy)
  • Ferita nfaccia: annore de sordato! | e lo ssaccio pur'io da che so' nnato... | E chillo sfriso là nfaccia a don Pietre | dice che ce 'o facettero a Velletre...[1] | Vi' che succede: nfaccia uno l'ancappa | votannose a guarda ntramente scappa![2] (Raffaele Petra)
  • Gli individui, come le nazioni, hanno virtù diverse e identici difetti. Nostro patrimonio comune è la viltà. (Nicolás Gómez Dávila)
  • Il male è molto sensibile alla codardia. Il male ricorda sempre chi lo teme o cerca di mercanteggiare. E quando verrà per te, non ci sarà nessuno a proteggerti. (Volodymyr Zelens'kyj)
  • I vigliacchi devono avere il potere, altrimenti hanno paura. (Stanisław Jerzy Lec)
  • Il tempo non ci rende più saggi, solo più vigliacchi. (Carlos Ruiz Zafón)
  • La coscienza ci rende tutti codardi. (William Shakespeare, Amleto)
  • La viltà è malsicura; anche se si dovrà soccombere, bisogna affrontare il pericolo. (Publio Cornelio Tacito)
  • Ma l'ultimo gradino della viltà chi lo conosce? Oh! non mi venite a parlare di coloro i quali propongono di comperar castelli pei principi, di aggiungere una nuova guardia alla vecchia, giacché si può scendere anche piú giú; ed essi stessi domani avranno in pronto un trovato nuovo da disgradarne quegli altri. (Paul-Louis Courier)
  • Nella debolezza fisica risiede quasi sempre la causa della vigliaccheria personale. (Adolf Hitler)
  • Non è per darti del codardo, maestro, ma a volte i codardi sopravvivono... (Transformers - La vendetta del caduto)
  • Non sempre di Codardia compagna è la Paura. (Vincenzo Monti)
  • Non v'è che frode in uno scellerato; ma un codardo è peggio cento volte di un bicchier di vino adulterato; uno scellerato codardo. (William Shakespeare)
  • Ogni possibile viltà diventa una meravigliosa speranza se uno sa riconoscerla. Ecco quel che penso. Non bisogna mai fare i difficili sul modo di evitarsi uno sbudellamento, né perder tempo a cercare le ragioni della persecuzione di cui sei oggetto. Sfuggirvi è quel che basta al saggio. (Louis-Ferdinand Céline)
  • Ottimismo e autocommiserazione sono i poli positivo e negativo della viltà contemporanea. (Cyril Connolly)
  • Perché tutti gli uomini sarebbero dei vigliacchi se osassero. (John Wilmot, II conte di Rochester)
  • Quando ti convinci di essere un vigliacco non soffri molto se gli altri ti trattano male. (Le situazioni di Lui & Lei)
  • Quella rabbia che ti prende quando sei di fronte alla debolezza, alla vigliaccheria di qualcuno e riconosci, o hai paura di riconoscere, la tua debolezza, la tua vigliaccheria. (Gianrico Carofiglio)
  • Salta in piedi, Sancho, è tardi, non vorrai dormire ancora, | solo i cinici e i codardi non si svegliano all'aurora: | per i primi è indifferenza e disprezzo dei valori | e per gli altri è riluttanza nei confronti dei doveri! (Francesco Guccini)
  • Sapere ciò che è giusto e non farlo è la peggiore vigliaccheria. (Confucio)
  • Se il codardo corresse contro i nemici con la rapidità che li fugge, li spaventerebbe. (Niccolò Tommaseo)
  • Ti chiederò solo di sfruttare bene il miracolo d'essere nato, di non cedere mai alla viltà. È una bestia che sta sempre in agguato, la viltà. Ci morde tutti, ogni giorno, e son pochi coloro che non si lasciano sbranare da lei. In nome della prudenza, in nome della convenienza, a volte della saggezza. Vili fino a quando un rischio li minaccia, gli umani diventan spavaldi dopo che il rischio è passato. (Oriana Fallaci)
  • Ti ho già detto che il peggiore dei difetti è la viltà. (Fino all'ultimo respiro)
  • Vigliacco (agg.). Chi, nell'emergenza del pericolo, pensa con le proprie gambe. (Ambrose Bierce)
  • A chi manca il cuore, non giova la spada.
  • A cuor vile, forza non giova.
  • Al vile torna gradito ogni ostacolo.
  • Chi asino si fa, ciascuno lo cavalca.
  • Chi comincia a strisciare, comincia anche a mentire.
  • Chi porta spada e non l'adopera, ha bisogno di chi lo copra.
  • Chi si abbassa, è calpestato.
  • Chi si fa crusca, sarà mangiato dai polli.
  • Chi striscia davanti ai grandi, merita di essere calpestato.
  • Chi troppo scende, con fatica rimonta.
  • Chi troppo si abbassa, non vuol rispetto.
  • È facile che un vigliacco tremi.
  • Fuggire il nemico vivo, e insultare un morto è viltà.
  • Il lupo mangerà, chi pecora si fa.
  • L'umiliarsi è da uomo, l'avvilirsi è da bestia.
  • La madre del codardo non piange.
Riferito a chi fugge dal campo di battaglia.
  • La più grande viltà è quella di non far bene quando si può.
  • Più vile è il cuore, più ardita è la lingua.
  • Solo i vili strappano la barba al leone morto.
  • Tra due vili, il vantaggio è di chi prima conosce l'altro.
  1. Il 19 maggio 1849 Garibaldi, al comando delle truppe della Repubblica romana, affrontò e sconfisse davanti Velletri un corpo d'armata dell'esercito napoletano in marcia verso Roma costringendolo a ritirarsi non molto ordinatamente. La ritirata in qualche caso diede l'impressione di una vera e propria fuga. Cfr. Epigrammi, p. 47.
  2. Ferita al volto: onore di soldato! e lo so anch'io da che son nato... E quello sfregio là in faccia a don Pietro si dice che (glie)lo fecero a Velletri... Vedi che succede: uno lo prende in faccia voltandosi a guardare mentre scappa.

Bibliografia

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