Alessandro Orsini (saggista)

saggista italiano

Alessandro Orsini (1975 – vivente), sociologo e saggista italiano.

Alessandro Orsini nel 2013

Citazioni di Alessandro Orsini modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Come si fa a non comprendere questo fatto così elementare? In Italia le persone sono schierate come se ci fosse una partita di calcio, fai gol, esulti e finisce lì... È come se le persone non si interrogassero sulle conseguenze delle decisioni che noi prendiamo. Noi sconfiggiamo Putin... Ammesso che riusciamo in questa impresa anche i partiti italiani si fermano lì: pensate che bello se noi costringiamo Putin ad arretrare. Ma cosa vi aspettate che accadrebbe? Semplicemente che posto in una condizione disperata Putin sventra un Paese intero.[1]
  • Bisogna avere il coraggio di ammettere che Putin ha già vinto.[2]
  • I Paesi che stanno sostenendo l'Ucraina si coordinano segretamente attraverso la NATO. È la NATO che è dentro questa brutta storia. Se vogliamo capire quello che sta succedendo dobbiamo capire che l'Italia sta agli Stati Uniti come la Bielorussia sta alla Russia. Cioè vuol dire che il sistema internazionale è fatto di parti interconnesse dove ci sono delle superpotenze e degli Stati satelliti. Agli stati satelliti come l'Italia è concessa una autonomia relativa in campo economico e in campo culturale ma non è concessa alcuna autonomia nel campo della sicurezza internazionale perché in Italia ci sono 13 mila soldati americani 120 basi della NATO, circa 20 basi della NATO segrete. Quindi siamo intorno a 140 basi.[3]
  • La "prima causa interna" dell'invasione è stato il rovesciamento del regime filo-russo in Ucraina in seguito a una serie di manifestazioni iniziate il 21 novembre 2013 a Kiev. I manifestanti protestarono contro la decisione del governo di sospendere una serie di accordi commerciali che avrebbero legato più strettamente l'Ucraina all'Unione europea. La società ucraina si divise tra i sostenitori dell'Unione europea e quelli della Russia. La rivoluzione, nota anche come Euromaidan, dal nome della principale piazza di Kiev, avrebbe portato al rovesciamento del presidente Viktor Janukovyč, il 22 febbraio 2014, e alla sua fuga. [...] La rivolta contro Janukovycč fu sostenuta dagli Stati Uniti. Putin sentì di aver subito un'altra umiliazione per mano del blocco occidentale. Per paura che le proprie basi militari cadessero nelle mani della NATO, Putin invase la Crimea, dove ha un'importantissima base navale a Sebastopoli. Una volta annessa la Crimea, la Russia è stata punita dal blocco occidentale con le sanzioni e l'esclusione dal G8. Il rovesciamento di Janukovycč provocò lo scoppio della guerra civile nel Donbass, composto dagli oblast' di Donetsk e Lugansk. Il 14 febbraio 2014 i separatisti ucraini filo-russi hanno celebrato un referendum per l'indipendenza riportando una vittoria molto ampia (80% Sì contro 20% No). L'indipendenza del Donbass fu riconosciuta solo da Russia, Bielorussia, Nicaragua, Sudan, Siria, Venezuela e Repubblica centrafricana. Secondo i dati Ocse, la guerra civile nel Donbass è proseguita provocando circa 14 mila morti dal 2014 fino al giorno dell'invasione russa. Le notizie delle morti degli ucraini filo-russi non avevano diffusione in Italia, ma accompagnavano la quotidianità dei cittadini russi esasperandone indignazione e nazionalismo. Si è creata così una sorta di "separazione emozionale" tra i russi e gli italiani: i russi erano sconvolti per i fatti del Donbass, mentre gli italiani, in assenza di informazioni, erano emotivamente distaccati. Ciò che per i russi era importantissimo appariva privo di valore per gli italiani. Sul piano interno, non posso non ricordare quanto l'Ucraina sia un Paese diviso anche dal punto di vista etnico-politico, come appare evidente dall'analisi dei risultati elettorali. La mappa delle presidenziali del gennaio 2010, in cui si contrapposero Julija Tymošenko (45%) e Janukovycč (48%), mostra che la parte orientale del Paese è prevalentemente russofona e russofila. L'Ucraina era un Paese diviso ben prima che scoppiasse la guerra civile nel 2014.[4]
  • Mentre la prosecuzione di questa guerra fa bene agli Stati Uniti, distruggerà l'economia italiana. Questo il governo italiano non lo può dire perché rispetto agli Stati Uniti è un Paese satellite.[3]
  • Oggi ho querelato David Parenzo per avermi definito ripetutamente "feccia intellettuale" a Radio 24. Non è facile fronteggiare questa ondata di diffamazione soprattutto per un uomo assorbito dallo studio. Non ho tempo, ma devo difendermi. Ecco le informazioni su Anatomia delle brigate rosse promesse un anno fa per reagire ai detrattori anonimi che controllano la mia pagina Wikipedia. [...] I recensori in oggetto sono tutti accademici di fama mondiale. Wikipedia rifiuta di riportare questi fatti documentati. [...] Tutte le volte che qualcuno ha aggiunto queste informazioni su Wikipedia sono state cancellate da chi controlla la mia pagina. Credo che sia sufficiente affinché tutti possano esprimere un giudizio sulle persone che si sono impossessate della mia biografia su Wikipedia. Aggiungo che i pensieri che Wikipedia mi ha attribuito, di volta in volta, sulla guerra in Ucraina sono assolutamente falsi. Guardate il servizio di Sigfrido Ranucci su Wikipedia e capirete perché io abbia smesso di donare.[5]
  • [Parlando di Luciano Fontana] Caro direttore del Corriere della Sera, l'Ucraina ha perso la guerra, la controffensiva di Zelensky è stato un fallimento colossale. Comportati da persona adulta e prenditi le tue responsabilità scusandoti per il modo in cui hai fatto informazione in questi due anni di guerra. Superati i dieci anni, si smette di essere bambini. Non possiamo aspettare in eterno la tua fuoriuscita dalla culla.[6]

Citazioni su Alessandro Orsini modifica

  • Ho letto un post offensivo nei miei confronti da parte di un professore molto mediatico. È il secondo in pochi giorni, con toni grevi e assenza di garbo evidenti. Io non lo conosco e non ho mai parlato di lui. Ma evidentemente ha bisogno di farsi dei nemici. Mostrando tanta comprensione per chi attacca a tradimento, non mi sorprende che usi la stessa strategia nella guerra dei social. Mi spiace ma ho di meglio da fare che giocare ai soldatini con simili personaggi. Anche perché, francamente, su di lui non mi viene in mente niente, citando l'immortale incipit della Terza notte di Valpurga che Kraus dedicò a un altro grande invasore di cui il prof è riuscito a relativizzare le colpe. (Enrico Mentana)
  • Le tue previsioni sono tutte fallite e gli ucraini (per fortuna nostra e loro) stanno resistendo alla grande! Il "prof" Orsini ha una bella schiera di manganellatori digitali che lo seguono nella sua "illustre" vita accademica. Mi sono permesso di fare dell'ironia e mi sta arrivando di tutto. Andate a leggere cosa scrivono i suoi seguaci. È ormai il capo di una setta... ed è per questo che vorrei averlo al più presto alla Zanzara: con la donna barbuta, il terrapiattista ecc... Sarà una grande puntata! (David Parenzo)
  • Strano che non lo avevo mai conosciuto prima. In Italia la comunità che si occupa di politica internazionale è piccina. Ma perché eravamo ritirati? Perché non interessa la politica internazionale in questo Paese. [...] Perché l'Italia viene poi selezionata dalla Russia come anello debole? Perché la disinformazione fa breccia nell'ignoranza. Questa è la verità. Ritornando a Orsini, ma si potrebbero fare altri nomi, io faccio questo mestiere da 25 anni. Se non ti ho mai visto e conosciuto è come minimo un po' strano perché ci conosciamo tutti. E quindi ci si chiede perché poi in questo momento alcuni personaggi spuntano come funghi. Io non ho la risposta a questa domanda, la pongo semplicemente perché è un po' strano. (Nathalie Tocci)

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