Salmi
Antico Testamento |
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Torah o Pentateuco:
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Deuterocanonici: |
Salmi, testo contenuto nella Bibbia ebraica e cristiana.
CEI 1974
modificaBeato l'uomo che non segue il consiglio degli empi,
non indugia nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli stolti;
ma si compiace della legge del Signore,
la sua legge medita giorno e notte.
CEI 2008
modificaBeato l'uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.
Nuova Diodati
modificaBeato l'uomo che non cammina nel consiglio degli empi, non si ferma nella via dei peccatori e non si siede in compagnia degli schernitori, ma il cui diletto è nella legge dell'Eterno, e sulla sua legge medita giorno e notte.
Nuova Riveduta
modificaBeato l'uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi,
che non si ferma nella via dei peccatori;
né si siede in compagnia degli schernitori;
ma il cui diletto è nella legge del SIGNORE,
e su quella legge medita giorno e notte.
Citazioni
modifica[La numerazione cambia a seconda dell'edizione]
- [...] non reggeranno gli empi nel giudizio, | né i peccatori nell'assemblea dei giusti. | Il Signore veglia sul cammino dei giusti, | ma la via degli empi andrà in rovina. (1, 5 – 6; 1974)
- Servite il Signore con timore | ed esultate dinanzi a lui con tremore. (2, 11; 1959)
- Molti dicono: "Chi ci farà vedere il bene?". | Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. | Hai messo più gioia nel mio cuore | di quando abbondano vino e frumento. | In pace mi corico e subito mi addormento: | tu solo, Signore, al sicuro mi fai riposare. (Davide: 4, 7 – 9; 1974)
- Signore, tu benedici il giusto: | come scudo lo copre la tua benevolenza. (Davide: 5, 13; 1974)
- Dalla bocca dei bambini e dei lattanti | tu hai stabilito la lode a motivo dei tuoi nemici, | per far tacere il nemico e il vendicatore.[1] (Davide: 8, 2; 1991)
- Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, | la luna e le stelle che tu hai fissate, | che cosa è l'uomo perché te ne ricordi | e il figlio dell'uomo perché te ne curi? | Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli, | di gloria e di onore lo hai coronato: | gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, | tutto hai posto sotto i suoi piedi; | tutti i greggi e gli armenti, | tutte le bestie della campagna; | gli uccelli del cielo e i pesci del mare, | che percorrono le vie del mare. (Davide: 8, 4 – 9; 1974)
- Perché il povero non sarà dimenticato, | la speranza degli afflitti non resterà delusa. (Davide: 9, 19; 1974)
- "Per l'oppressione dei miseri e il gemito dei poveri, | io sorgerò – dice il Signore – | metterò in salvo chi è disprezzato". | I detti del Signore sono puri, | argento raffinato nel crogiuolo, | purificato nel fuoco sette volte. (Davide: 12, 6 – 7; 1974)
- Lo stolto pensa: "Non c'è Dio". | Sono corrotti, fanno cose abominevoli: | nessuno più agisce bene. | Il Signore dal cielo si china sugli uomini | per vedere se esista un saggio: | se c'è uno che cerchi Dio. (Davide: 14, 1 – 2; 1974)
- Signore, chi abiterà nella tua tenda? | Chi dimorerà sulla tua santa montagna? | Colui che cammina senza colpa, | pratica la giustizia | e dice la verità che ha nel cuore, | non sparge calunnie con la sua lingua, | non fa danno al suo prossimo | e non lancia insulti al suo vicino. (Davide: 15, 1 – 3; 1974)
- Per i santi, che sono sulla terra, | uomini nobili, è tutto il mio amore. (Davide: 16, 3; 1974)
- Si affrettino altri a costruire idoli: | io non spanderò le loro libazioni di sangue | né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi. (Davide: 16, 4; 1974)
- Sulle tue vie tieni saldi i miei passi | e i miei piedi non vacilleranno. | Io t'invoco, mio Dio: dammi risposta; | porgi l'orecchio, ascolta la mia voce, | mostrami i prodigi del tuo amore: | tu che salvi dai nemici | chi si affida alla tua destra. | Custodiscimi come pupilla degli occhi, | proteggimi all'ombra delle tue ali, | di fronte agli empi che mi opprimono, | ai nemici che mi accerchiano. (Davide: 17, 5 – 9; 1974)
- Abbassò i cieli [Dio] e discese, | una nube oscura sotto i suoi piedi. | Cavalcava un cherubino e volava, | si librava sulle ali del vento. (Davide: 18, 10 – 11; 2008)
- Con l'uomo buono tu sei buono, | con l'uomo integro tu sei integro, | con l'uomo puro tu sei puro, | con il perverso tu sei astuto. | Perché tu salvi il popolo degli umili, | ma abbassi gli occhi dei superbi. | Tu, Signore, sei luce alla mia lampada; | il mio Dio rischiara le mie tenebre. | Con te mi lancerò contro le schiere, | con il mio Dio scavalcherò le mura. (Davide: 18, 26 – 30; 1974)
- Il Dio che mi ha cinto di vigore | e ha reso integro il mio cammino, | mi ha dato agilità come di cerve | e sulle alture mi ha fatto stare saldo, | ha addestrato le mie mani alla battaglia, | le mie braccia a tendere l'arco di bronzo. (Davide: 18, 33 – 35; 2008)
- I cieli narrano la gloria di Dio, | e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento. | Il giorno al giorno ne affida il messaggio | e la notte alla notte ne trasmette notizia. | Non è linguaggio e non sono parole, | di cui non si oda il suono. | Per tutta la terra si diffonde la loro voce | e ai confini del mondo la loro parola. | Là pose una tenda per il sole | che esce come sposo dalla stanza nuziale, | esulta come prode che percorre la via. | Egli sorge da un estremo del cielo | e la sua corsa raggiunge l'altro estremo: | nulla si sottrae al suo calore. (Davide: 19, 2 – 7; 1974)
- Anche dall'orgoglio salva il tuo servo | perché su di me non abbia potere; | allora sarò irreprensibile, | sarò puro dal grande peccato. (Davide: 19, 14; 1974)
- "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? | Tu sei lontano dalla mia salvezza": | sono le parole del mio lamento.[2] (Davide: 22, 2; 1974)
- Mi circondano tori numerosi, | mi assediano tori di Basan. | Spalancano contro di me la loro bocca | come leone che sbrana e ruggisce. | Come acqua sono versato, | sono slogate tutte le mie ossa. | Il mio cuore è come cera, | si fonde in mezzo alle mie viscere. (Davide: 22, 13 – 15; 1974)
- Un branco di cani mi circonda, | mi assedia una banda di malvagi; | hanno forato le mie mani e i miei piedi, | posso contare tutte le mie ossa. | Essi mi guardano, mi osservano: | si dividono le mie vesti, | sul mio vestito gettano la sorte.[3] (Davide: 22, 17 – 19; 1974)
- Il Signore è il mio pastore: | non manco di nulla; | su pascoli erbosi mi fa riposare | ad acque tranquille mi conduce. | Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, | per amore del suo nome. | Se dovessi camminare in una valle oscura, | non temerei alcun male, perché tu sei con me. (Davide: 23, 1 – 3; 1974)
- Felicità e grazia mi saranno compagne | tutti i giorni della mia vita, | e abiterò nella casa del Signore | per lunghissimi anni. (Davide: 23, 6; 1974)
- Chi salirà il monte del Signore, | chi starà nel suo luogo santo? | Chi ha mani innocenti e cuore puro, | chi non pronunzia menzogna, | chi non giura a danno del suo prossimo. (Davide: 24, 3 – 4; 1974)
- Il Signore è mia luce e mia salvezza, | di chi avrò paura? | Il Signore è difesa della mia vita, | di chi avrò timore? (Davide: 27, 1; 1974)
- Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato, | ma il Signore mi ha raccolto. (Davide: 27, 10; 1974)
- Il tuono del Signore schianta i cedri, | il Signore schianta i cedri del Libano. | Fa balzare come un vitello il Libano | e il Sirion come un giovane bufalo. | Il tuono saetta fiamme di fuoco, | il tuono scuote la steppa, | il Signore scuote il deserto di Kades. | Il tuono fa partorire le cerve | e spoglia le foreste. (Davide: 29, 5 – 9; 1974)
- Cantate inni al Signore, o suoi fedeli, | rendete grazie al suo santo nome, | perché la sua collera dura un istante, | la sua bontà per tutta la vita. | Alla sera sopraggiunge il pianto | e al mattino, ecco la gioia. (Davide: 30, 5 – 6; 1974)
- Quanto è grande la tua bontà, Signore! | La riservi per coloro che ti temono, | ne ricolmi chi in te si rifugia | davanti agli occhi di tutti. | Tu li nascondi al riparo del tuo volto, | lontano dagli intrighi degli uomini; | li metti al sicuro nella tua tenda, | lontano dalla rissa delle lingue. (Davide: 31, 20 – 21; 1974)
- Non siate come il cavallo e come il mulo | privi d'intelligenza; | si piega la loro fierezza con morso e briglie, | se no, a te non si avvicinano. (Davide: 32, 9; 1974)
- Lodate il Signore con la cetra, | con l'arpa a dieci corde a lui cantate. | Cantate al Signore un canto nuovo, | suonate la cetra con arte e acclamate. | Poiché retta è la parola del Signore | e fedele ogni sua opera. | Egli ama il diritto e la giustizia, | della sua grazia è piena la terra. (33, 2 – 5; 1974)
- Con la parola del Signore furono fatti i cieli | e con il soffio della sua bocca tutto l'universo. (33, 6; 2010)
- Il Signore annulla i disegni delle nazioni, | rende vani i progetti dei popoli. | Ma il piano del Signore sussiste per sempre, | i pensieri del suo cuore per tutte le generazioni. (33, 10 – 11; 1974)
- Di Davide, quando si finse pazzo in presenza di Abimelech e, da lui scacciato, se ne andò. (34, 1; 1974)
- Sta' lontano dal male e fa' il bene, | cerca la pace e perseguila. (Davide: 34, 15; 1974)
- Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito, | egli salva gli spiriti affranti. | Molte sono le sventure del giusto, | ma lo libera da tutte il Signore. (Davide: 34, 19 – 20; 1974)
- Tutte le mie ossa dicano: | "Chi è come te, Signore, | che liberi il debole dal più forte, | il misero e il povero dal predatore?". (Davide: 35, 10; 1974)
- Nel cuore dell'empio parla il peccato, | davanti ai suoi occhi non c'è timor di Dio. | Poiché egli si illude con se stesso | nel ricercare la sua colpa e detestarla. | Inique e fallaci sono le sue parole, | rifiuta di capire, di compiere il bene. | Iniquità trama sul suo giaciglio, | si ostina su vie non buone, | via da sé non respinge il male. (36, 2 – 5; 1974)
- Meglio è il poco del giusto, | che le molte ricchezze de' peccatori. (36, 16; 1959)
- Dal Signore son diretti i passi dell'uomo, | e della via di lui [Iddio] si compiace. (Davide: 36, 23; 1959)
- Cerca la gioia del Signore, | esaudirà i desideri del tuo cuore. (Davide: 37, 4; 1974)
- Ma gli umili erediteranno la terra | e godranno di una gran pace. (Davide: 37, 11; 1994)
- Il poco del giusto è cosa migliore | dell'abbondanza degli empi; | perché le braccia degli empi saranno spezzate, | ma il Signore è il sostegno dei giusti. (Davide: 37, 16 – 17; 1974)
- L'empio prende in prestito e non restituisce, | ma il giusto ha compassione e dà in dono. (Davide: 37, 21; 1974)
- Chi è benedetto da Dio possederà la terra, | ma chi è maledetto sarà sterminato. (Davide: 37, 22; 1974)
- Solo un soffio è ogni uomo che vive, | come ombra è l'uomo che passa; | solo un soffio che si agita, | accumula ricchezze e non sa chi le raccolga. (Davide: 39, 6 – 7; 1974)
- Castigando la sua iniquità tu correggi l'uomo, | distruggi come tarlo quel che ha di più caro; | certo, ogni uomo non è che vanità. (Davide: 39, 11; 1994)
- Beato l'uomo che spera nel Signore | e non si mette dalla parte dei superbi, | né si volge a chi segue la menzogna. (Davide: 40, 5; 1974)
- Allora ho detto: "Ecco, io vengo. | Sul rotolo del libro di me è scritto, | che io faccia il tuo volere. | Mio Dio, questo io desidero, | la tua legge è nel profondo del mio cuore". (Davide: 40, 8 – 9; 1974)
- Beato l'uomo che ha cura del debole, | nel giorno della sventura il Signore lo libera. (Davide: 41, 2; 1974)
- Anche l'amico in cui confidavo, | anche lui, che mangiava il mio pane, | alza contro di me il suo calcagno.[4] (Davide: 41, 10; 1974)
- Come la cerva anela ai corsi d'acqua, | così l'anima mia anela a te, o Dio. | L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: | quando verrò e vedrò il volto di Dio? (figli di Core: 42, 2 – 3; 1974)
- Perché ti rattristi, anima mia, | perché su di me gemi? | Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, | lui, salvezza del mio volto e mio Dio. (figli di Core: 42, 6; 1974)
- Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, | siamo trattati come pecore da macello.[5] | Svègliati, perché dormi, Signore? | Dèstati, non ci respingere per sempre. (figli di Core: 44, 23 – 24; 1974)
- Dio è per noi rifugio e forza, | aiuto sempre vicino nelle angosce. (figli di Core: 46, 1; 1974)
- Venite, vedete le opere del Signore, | egli ha fatto portenti sulla terra. | Farà cessare le guerre sino ai confini della terra, | romperà gli archi e spezzerà le lance, | brucerà con il fuoco gli scudi. (figli di Core: 46, 9 – 10; 1974)
- Cantate inni a Dio, cantate inni; | cantate inni al nostro re, cantate inni; | perché Dio è re di tutta la terra, | cantate inni con arte. (figli di Core: 47, 7 – 8; 1974)
- Il suo monte santo, altura stupenda, | è la gioia di tutta la terra. | Il monte Sion, dimora divina, | è la città del grande Sovrano. (figli di Core: 48, 3; 1974)
- L'uomo nella prosperità non comprende, | è come gli animali che periscono. (figli di Core: 49, 21; 1974)
- Parla il Signore, Dio degli dèi, | convoca la terra da oriente a occidente. | Da Sion, splendore di bellezza, | Dio rifulge. | Viene il nostro Dio e non sta in silenzio; | davanti a lui un fuoco divorante, | intorno a lui si scatena la tempesta. (Asaf: 50, 1 – 3; 1974)
- Aspergimi con rami d'issòpo e sarò puro; | lavami e sarò più bianco della neve. (Davide: 51, 9; 2008)
- Crea in me, o Dio, un cuore puro, | rinnova in me uno spirito saldo. | Non respingermi dalla tua presenza | e non privarmi del tuo santo spirito. | Rendimi la gioia di essere salvato, | sostieni in me un animo generoso. | Insegnerò agli erranti le tue vie | e i peccatori a te ritorneranno. | Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, | la mia lingua esalterà la tua giustizia. (Davide: 51, 12 – 16; 1974)
- Ma io, come olivo verdeggiante nella casa di Dio, | confido nella fedeltà di Dio | in eterno e per sempre. (Davide: 52, 10; 2008)
- Dio, ascolta la mia preghiera, | porgi l'orecchio alle parole della mia bocca; | poiché sono insorti contro di me gli arroganti | e i prepotenti insidiano la mia vita, | davanti a sé non pongono Dio. (Davide: 54, 4 – 5; 1974)
- Oh, avessi ali come di colomba, | per volare via e trovare riposo! | Ecco, fuggirei lontano, | andrei ad abitare nel deserto [...]. (Davide: 55, 6; 1994)
- In Dio, di cui lodo la parola, | in Dio confido, non avrò timore: | che cosa potrà farmi un uomo? (Davide: 56, 5; 1974)
- Sono traviati gli empi fin dal seno materno, | si pervertono fin dal grembo gli operatori di menzogna. | Sono velenosi come il serpente, | come vipera sorda che si tura le orecchie | per non udire la voce dell'incantatore, | del mago che incanta abilmente. (Davide: 58, 4 – 6; 1974)
- Dio, tu ci hai respinti, ci hai dispersi; | ti sei sdegnato: ritorna a noi. | Hai scosso la terra, l'hai squarciata, | risana le sue fratture, perché crolla. (Davide: 60, 3 – 4; 1974)
- Solo in Dio riposa l'anima mia; | da lui la mia salvezza. | Lui solo è mia rupe e mia salvezza, | mia roccia di difesa: non potrò vacillare. (Davide: 62, 1 – 2; 1974)
- Sì, sono un soffio i figli di Adamo, | una menzogna tutti gli uomini, | insieme, sulla bilancia, sono meno di un soffio. (Davide: 62, 10; 1974)
- O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco, | di te ha sete l'anima mia, | a te anela la mia carne, | come terra deserta, | arida, senz'acqua. (Davide: 63, 2; 1974)
- Dio, tu ci hai messi alla prova; | ci hai passati al crogiuolo, come l'argento. (66, 10; 1974)
- Padre degli orfani e difensore delle vedove | è Dio nella sua santa dimora. | Ai derelitti Dio fa abitare una casa, | fa uscire con gioia i prigionieri; | solo i ribelli abbandona in arida terra. (Davide: 68, 6 – 7; 1974)
- Quando disperdeva i re l'Onnipotente, | nevicava sullo Zalmon. | Monte di Dio, il monte di Basan, | monte dalle alte cime, il monte di Basan. | Perché invidiate, o monti dalle alte cime, | il monte[6] che Dio ha scelto a sua dimora? | Il Signore lo abiterà per sempre. (Davide: 68, 15 – 17; 1974)
- Poiché mi divora lo zelo per la tua casa, | ricadono su di me gli oltraggi di chi ti insulta.[7] (Davide: 69, 10; 1974)
- Salvami dal fango, che io non affondi, | liberami dai miei nemici | e dalle acque profonde. | Non mi sommergano i flutti delle acque | e il vortice non mi travolga, | l'abisso non chiuda su di me la sua bocca. | Rispondimi, Signore, benefica è la tua grazia; | volgiti a me nella tua grande tenerezza. (Davide: 69, 15 – 17; 1974)
- Dio, dà al re il tuo giudizio, | al figlio del re la tua giustizia; | regga con giustizia il tuo popolo | e i tuoi poveri con rettitudine. (Salomone: 72, 1 – 2; 1974)
- I re di Tarsis e delle isole portino tributi, | i re di Saba e di Seba offrano doni. (Salomone: 72, 10; 2008)
- Quanto è buono Dio con i giusti, | con gli uomini dal cuore puro! (Asaf: 73, 1; 1974)
- Ecco, questi sono gli empi: | sempre tranquilli, ammassano ricchezze. | Invano dunque ho purificato il mio cuore | e ho lavato le mie mani nell'innocenza! | Poiché sono colpito ogni giorno | e il mio tormento si rinnova ogni mattina. (Asaf: 73, 12 – 14; 1994)
- Vengono meno la mia carne e il mio cuore; | ma la roccia del mio cuore è Dio, | è Dio la mia sorte per sempre. (Asaf: 73, 26; 1974)
- Ruggirono i tuoi avversari nel tuo tempio, | issarono i loro vessilli come insegna. | Come chi vibra in alto la scure | nel folto di una selva, | con l'ascia e con la scure | frantumavano le sue porte. (Asaf: 74, 4 – 6; 1974)
- Tu con potenza hai diviso il mare, | hai schiacciato la testa dei draghi sulle acque. | Al Leviatàn hai spezzato la testa, | lo hai dato in pasto ai mostri marini. (Asaf: 74, 13 – 14; 1974)
- Dal cielo fai udire la sentenza: | sbigottita la terra tace | quando Dio si alza per giudicare, | per salvare tutti gli umili della terra. | L'uomo colpito dal tuo furore ti dà gloria, | gli scampati dall'ira ti fanno festa. | Fate voti al Signore vostro Dio e adempiteli, | quanti lo circondano portino doni al Terribile, | a lui che toglie il respiro ai potenti; | è terribile per i re della terra. (Asaf: 76, 9 – 13; 1974)
- Aprirò la mia bocca in parabole, | rievocherò gli arcani dei tempi antichi. (Asaf: 78, 2; 1974)
- I figli di Efraim, valenti tiratori d'arco, | voltarono le spalle nel giorno della lotta. | Non osservarono l'alleanza di Dio, | rifiutando di seguire la sua legge. | Dimenticarono le sue opere, | le meraviglie che aveva loro mostrato. (Asaf: 78, 9 – 11; 1974)
- Comandò alle nubi dall'alto | e aprì le porte del cielo; | fece piovere su di essi la manna per cibo | e diede loro pane del cielo: | l'uomo mangiò il pane degli angeli, | diede loro cibo in abbondanza. (Asaf: 78, 23 – 25; 1974)
- Ma poi il Signore si destò come da un sonno, | come un prode assopito dal vino. | Colpì alle spalle i suoi nemici, | inflisse loro una vergogna eterna. | Ripudiò le tende di Giuseppe, | non scelse la tribù di Efraim; | ma elesse la tribù di Giuda, | il monte Sion che egli ama. (Asaf: 78, 65 – 68; 1974)
- Egli scelse Davide suo servo | e lo trasse dagli ovili delle pecore. | Lo chiamò dal seguito delle pecore madri | per pascere Giacobbe suo popolo, | la sua eredità Israele. | Fu per loro pastore dal cuore integro | e li guidò con mano sapiente. (Asaf: 78, 70 – 72; 1974)
- O Dio, nella tua eredità sono entrate le nazioni, | hanno profanato il tuo santo tempio, | hanno ridotto in macerie Gerusalemme. (Asaf: 79, 1; 1974)
- Rendi i loro principi come Oreb e Zeb, | e come Zebee e Sàlmana tutti i loro capi; | essi dicevano: | "I pascoli di Dio conquistiamoli per noi". (Asaf: 83, 12 – 13; 1974)
- Anche il passero trova la casa, | la rondine il nido, | dove porre i suoi piccoli, | presso i tuoi altari, | Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. | Beato chi abita la tua casa: | sempre canta le tue lodi! | Beato chi trova in te la sua forza | e decide nel suo cuore il santo viaggio. (figli di Core: 84, 4 – 6; 1974)
- Misericordia e verità s'incontreranno, | giustizia e pace si baceranno. | La verità germoglierà dalla terra | e la giustizia si affaccerà dal cielo. (figli di Core: 85, 11 – 12; 1974)
- Canterò senza fine le grazie del Signore, | con la mia bocca annunzierò la tua fedeltà nei secoli, | perché hai detto: "La mia grazia rimane per sempre"; | la tua fedeltà è fondata nei cieli. (Etan: 89, 2 – 3; 1974)
- Sei potente, Signore, e la tua fedeltà ti fa corona. | Tu domini l'orgoglio del mare, | tu plachi il tumulto dei suoi flutti. | Tu hai calpestato Raab come un vinto, | con braccio potente hai disperso i tuoi nemici. | Tuoi sono i cieli, tua è la terra, | tu hai fondato il mondo e quanto contiene; | il settentrione e il mezzogiorno tu li hai creati, | il Tabor e l'Ermon cantano il tuo nome. (Etan: 89, 9 – 13; 1974)
- Ho trovato Davide, mio servo, | con il mio santo olio l'ho consacrato; | la mia mano è il suo sostegno, | il mio braccio è la sua forza. | Su di lui non trionferà il nemico, | né l'opprimerà l'iniquo. | Annienterò davanti a lui i suoi nemici | e colpirò quelli che lo odiano. | La mia fedeltà e la mia grazia saranno con lui | e nel mio nome si innalzerà la sua potenza. (Etan: 89, 21 – 25; 1974)
- Sulla mia santità ho giurato una volta per sempre: | certo non mentirò a Davide. | In eterno durerà la sua discendenza, | il suo trono davanti a me quanto il sole, | sempre saldo come la luna, | testimone fedele nel cielo. (Etan: 89, 36 – 38; 1974)
- Signore, tu sei stato per noi un rifugio | di generazione in generazione. | Prima che nascessero i monti | e la terra e il mondo fossero generati, | da sempre e per sempre tu sei, Dio. (Mosè: 90, 1 – 2; 1974)
- Gli anni della nostra vita sono settanta, | ottanta per i più robusti, | ma quasi tutti sono fatica, dolore; | passano presto e noi ci dileguiamo. | Chi conosce l'impeto della tua ira, | tuo sdegno, con il timore a te dovuto? | Insegnaci a contare i nostri giorni | e giungeremo alla sapienza del cuore. (Mosè: 90, 10 – 12; 1974)
- Volgiti, Signore; fino a quando? | Muoviti a pietà dei tuoi servi. | Saziaci al mattino con la tua grazia: | esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni. | Rendici la gioia per i giorni di afflizione, | per gli anni in cui abbiamo visto la sventura. | Si manifesti ai tuoi servi la tua opera | e la tua gloria ai loro figli. | Sia su di noi la bontà del Signore, nostro Dio: | rafforza per noi l'opera delle nostre mani, | l'opera delle nostre mani rafforza. (Mosè: 90, 13 – 17; 1974)
- Egli darà ordine ai suoi angeli | di custodirti in tutti i tuoi passi. | Sulle loro mani ti porteranno | perché non inciampi nella pietra il tuo piede.[8] (91, 11 – 12; 1974)
- Calpesterai leoni e vipere, | schiaccerai leoncelli e draghi. (91, 13; 2008)
- Tu mi doni la forza di un bùfalo, | mi cospargi di olio splendente. (92, 11; 1974)
- Il giusto fiorirà come la palma, | crescerà come il cedro del Libano. (92, 12; 1994)
- Chi ha formato l'orecchio, forse non sente? | Chi ha plasmato l'occhio, forse non guarda? | Chi regge i popoli forse non castiga, | lui che insegna all'uomo il sapere? | Il Signore conosce i pensieri dell'uomo: | non sono che un soffio. (94, 9 – 11; 1974)
- Re potente che ami la giustizia, | tu hai stabilito ciò che è retto, | diritto e giustizia tu eserciti in Giacobbe. (99, 4; 1974)
- Mosè e Aronne tra i suoi sacerdoti, | Samuele tra quanti invocano il suo nome: | invocavano il Signore ed egli rispondeva. (99, 6; 1974)
- Non sopporterò davanti ai miei occhi | azioni malvagie; | detesto chi fa il male, | non mi sarà vicino. | Lontano da me il cuore perverso, | il malvagio non lo voglio conoscere. | Chi calunnia in segreto il suo prossimo | io lo farò perire; | chi ha occhi altezzosi e cuore superbo | non lo potrò sopportare. (Davide: 101, 3 – 5; 1974)
- Svaniscono in fumo i miei giorni | e come brace ardono le mie ossa. | Falciato come erba, inaridisce il mio cuore; | dimentico di mangiare il mio pane. | A forza di gridare il mio lamento | mi si attacca la pelle alle ossa. | Sono come la civetta del deserto, | sono come il gufo delle rovine. | Resto a vegliare: | sono come un passero | solitario sopra il tetto. (102, 4 – 8; 2008)
- In principio tu hai fondato la terra, | i cieli sono opera delle tue mani. | Essi periranno, ma tu rimani, | tutti si logorano come veste, | come un abito tu li muterai | ed essi passeranno. | Ma tu resti lo stesso | e i tuoi anni non hanno fine. (102, 26 – 28; 1974)
- Benedici il Signore, anima mia, | non dimenticare tanti suoi benefici. | Egli perdona tutte le tue colpe, | guarisce tutte le tue malattie; | salva dalla fossa la tua vita, | ti corona di grazia e di misericordia; | egli sazia di beni i tuoi giorni | e tu rinnovi come aquila la tua giovinezza. (Davide: 103, 2 – 5; 1974)
- Buono e pietoso è il Signore, | lento all'ira e grande nell'amore. (Davide: 103, 8; 1974)
- Benedite il Signore, voi tutti suoi angeli, | potenti esecutori dei suoi comandi, | pronti alla voce della sua parola. (Davide: 103, 20; 1974)
- Egli fa germogliare l'erba per il bestiame, | le piante per il servizio dell'uomo; | fa uscire dalla terra il nutrimento: | il vino che rallegra il cuore dell'uomo, | l'olio che gli fa risplendere il volto | e il pane che sostenta il cuore dei mortali. | Si saziano gli alberi del SIGNORE, | i cedri del Libano che egli ha piantati. | Gli uccelli vi fanno i loro nidi; | la cicogna fa dei cipressi la sua dimora; | le alte montagne sono per i camosci, | le rocce sono rifugio per gli iraci. (104, 14 – 18; 1994)
- I leoncelli ruggiscono in cerca di preda | e chiedono a Dio il loro cibo. | Sorge il sole ed essi rientrano, | si accovacciano nelle loro tane. (104, 21 – 22; 1994)
- Ecco il mare, grande e immenso, | dove si muovono creature innumerevoli, | animali piccoli e grandi. | Là viaggiano le navi | e là nuota il leviatano che hai creato perché vi si diverta. (104, 25 – 26; 1994)
- Scompaiano i peccatori dalla terra | e più non esistano gli empi. | Benedici il Signore, anima mia. (104, 35; 1974)
- La stabilì per Giacobbe come legge, | come alleanza eterna per Israele: | "Ti darò il paese di Cànaan | come eredità a voi toccata in sorte". (105, 10 – 11; 1974)
- Chiamò la carestia su quella terra, | togliendo il sostegno del pane. | Davanti a loro mandò un uomo, | Giuseppe, venduto come schiavo. | Gli strinsero i piedi con ceppi, | il ferro gli serrò la gola, | finché non si avverò la sua parola | e l'oracolo del Signore ne provò l'innocenza. | Il re mandò a scioglierlo, | il capo dei popoli lo fece liberare; | lo costituì signore del suo palazzo, | capo di tutti i suoi averi, | per istruire i prìncipi secondo il suo giudizio | e insegnare la saggezza agli anziani. (105, 16 – 22; 2008)
- Mandò Mosè suo servo | e Aronne che si era scelto. | Compì per mezzo loro i segni promessi | e nel paese di Cam i suoi prodigi. | Mandò le tenebre e si fece buio, | ma resistettero alle sue parole. | Cambiò le loro acque in sangue | e fece morire i pesci. | Il loro paese brulicò di rane | fino alle stanze dei loro sovrani. | Diede un ordine e le mosche vennero a sciami | e le zanzare in tutto il loro paese. | Invece delle piogge mandò loro la grandine, | vampe di fuoco sul loro paese. | Colpì le loro vigne e i loro fichi, | schiantò gli alberi della loro terra. | Diede un ordine e vennero le locuste | e bruchi senza numero; | divorarono tutta l'erba del paese | e distrussero il frutto del loro suolo. | Colpì nel loro paese ogni primogenito, | tutte le primizie del loro vigore. (105, 26 – 36; 1974)
- Celebrate il Signore, perché è buono, | perché eterna è la sua misericordia. (106, 1; 1974)
- Minacciò il mar Rosso e fu disseccato, | li condusse tra i flutti come per un deserto; | li salvò dalla mano di chi li odiava, li riscattò dalla mano del nemico. | L'acqua sommerse i loro avversari; | nessuno di essi sopravvisse. | Allora credettero alle sue parole | e cantarono la sua lode. (106, 9 – 12; 1974)
- Divennero gelosi di Mosè nell'accampamento | e di Aronne, il consacrato del Signore. | Allora si spalancò la terra e inghiottì Datan | e ricoprì la gente di Abiràm. | Un fuoco divorò quella gente | e una fiamma consumò quei malvagi. (106, 16 – 18; 2008)
- Si fabbricarono un vitello sull'Oreb, | si prostrarono a un'immagine di metallo fuso; | scambiarono la loro gloria | con la figura di un toro che mangia fieno. (106, 19 – 20; 1974)
- Dimenticarono Dio che li aveva salvati, | che aveva operato in Egitto cose grandi, | meraviglie nella terra di Cam, | cose terribili presso il Mar Rosso. | Ed egli li avrebbe sterminati, | se Mosè, il suo eletto, | non si fosse posto sulla breccia davanti a lui | per impedire alla sua collera di distruggerli. (106, 21 – 23; 2008)
- Si asservirono a Baal-Peor | e mangiarono i sacrifici dei morti, | provocarono Dio con tali azioni | e tra essi scoppiò una pestilenza. | Ma Finees si alzò e si fece giudice, | allora cessò la peste | e gli fu computato a giustizia | presso ogni generazione, sempre. (106, 28 – 31; 1974)
- Lo irritarono anche alle acque di Meriba | e Mosè fu punito per causa loro, | perché avevano inasprito l'animo suo | ed egli disse parole insipienti. (106, 32 – 33; 1974)
- Li fece uscire dalle tenebre e dall'ombra di morte | e spezzò le loro catene. | Ringrazino il Signore per la sua misericordia, | per i suoi prodigi a favore degli uomini; | perché ha infranto le porte di bronzo | e ha spezzato le barre di ferro. (107, 14 – 16; 1974)
- Svegliatevi, arpa e cetra, | voglio svegliare l'aurora. (108, 3; 1974)
- Dio ha parlato nel suo santuario: | "Esulterò, voglio dividere Sichem | e misurare la valle di Succot; | mio è Gàlaad, mio Manasse, | Efraim è l'elmo del mio capo, | Giuda il mio scettro. | Moab è il catino per lavarmi, | sull'Idumea getterò i miei sandali, | sulla Filistea canterò vittoria". (Davide: 108, 8 – 10; 1974)
- Ha amato la maledizione: ricada su di lui! | Non ha voluto la benedizione: da lui si allontani! | Si è avvolto di maledizione come di un mantello: | è penetrata come acqua nel suo intimo | e come olio nelle sue ossa. | Sia per lui come vestito che lo avvolge, | come cintura che sempre lo cinge. (Davide: 109, 17 – 19; 1974)
- Oracolo del Signore al mio Signore: | "Siedi alla mia destra, | finché io ponga i tuoi nemici | a sgabello dei tuoi piedi".[9] (Davide: 110, 1; 1974)
- Il Signore ha giurato | e non si pente: | "Tu sei sacerdote per sempre | al modo di Melchisedek". (Davide: 110, 4; 1974)
- Grandi le opere del Signore, | le contemplino coloro che le amano. | Le sue opere sono splendore di bellezza, | la sua giustizia dura per sempre. (111, 2 – 3; 1974)
- Beato l'uomo che teme il Signore | e trova grande gioia nei suoi comandamenti. | Potente sulla terra sarà la sua stirpe, | la discendenza dei giusti sarà benedetta. | Onore e ricchezza nella sua casa, | la sua giustizia rimane per sempre. (112, 1 – 3; 1974)
- Gli idoli delle genti sono argento e oro, | opera delle mani dell'uomo. | Hanno bocca e non parlano, | hanno occhi e non vedono, | hanno orecchi e non odono, | hanno narici e non odorano. | Hanno mani e non palpano, | hanno piedi e non camminano; dalla gola non emettono suoni. | Sia come loro chi li fabbrica | e chiunque in essi confida. (115, 4 – 8; 1974)
- Siate benedetti dal Signore | che ha fatto cielo e terra. | I cieli sono i cieli del Signore, | ma ha dato la terra ai figli dell'uomo. (115, 15 – 16; 1974)
- Ho creduto, perciò ho parlato.[10] (116, 10; 1994)
- Ho detto con sgomento: | "Ogni uomo è bugiardo". (116, 11; 2008)
- La pietra scartata dai costruttori | è divenuta testata d'angolo; | ecco l'opera del Signore: | una meraviglia ai nostri occhi.[11] (118, 22 – 23; 1974)
- Dona, Signore, la tua salvezza, | dona, Signore, la vittoria! | Benedetto colui che viene nel nome del Signore.[12] (118, 25 – 26; 1974)
- Quale gioia, quando mi dissero: | "Andremo alla casa del Signore". | E ora i nostri piedi si fermano | alle tue porte, Gerusalemme! | Gerusalemme è costruita | come città salda e compatta. | Là salgono insieme le tribù, | le tribù del Signore, | secondo la legge di Israele, | per lodare il nome del Signore. (Davide: 122, 1 – 4; 1974)
- Chi confida nel Signore è come il monte Sion: | non vacilla, è stabile per sempre. (125, 1; 1974)
- SIGNORE, fa' tornare i nostri deportati, | come torrenti nel deserto del Neghev. (126, 4; 1994)
- Chi semina nelle lacrime | mieterà con giubilo. | Nell'andare, se ne va e piange, | portando la semente da gettare, | ma nel tornare, viene con giubilo, | portando i suoi covoni. (126, 5 – 6; 1974)
- Se il Signore non costruisce la casa, | invano vi faticano i costruttori. | Se il Signore non custodisce la città, | invano veglia il custode. (Salomone: 127, 1; 1974)
- Ecco, dono del Signore sono i figli, | è sua grazia il frutto del grembo. | Come frecce in mano a un eroe | sono i figli della giovinezza. (Salomone: 127, 3 – 4; 1974)
- Dal profondo a te grido, o Signore; | Signore, ascolta la mia voce. | Siano i tuoi orecchi attenti | alla voce della mia preghiera. | Se consideri le colpe, Signore, | Signore, chi potrà sussistere? | Ma presso di te è il perdono: | e avremo il tuo timore. (130, 1 – 4; 1974)
- L'anima mia attende il Signore | più che le sentinelle l'aurora. (130, 6; 1974)
- Ecco, com'è bello e com'è dolce | che i fratelli vivano insieme! | È come olio prezioso versato sul capo, | che scende sulla barba, la barba di Aronne, | che scende sull'orlo della sua veste. | È come la rugiada dell'Ermon, | che scende sui monti di Sion. (133, 1 – 3; 2008)
- Egli colpì i primogeniti d'Egitto, | dagli uomini fino al bestiame. | Mandò segni e prodigi | in mezzo a te, Egitto, | contro il faraone e tutti i suoi ministri. | Colpì numerose nazioni | e uccise sovrani potenti: | Sicon, re degli Amorrèi, | Og, re di Basan, | e tutti i regni di Cànaan. (135, 8 – 11; 2008)
- Divise il mar Rosso in due parti: | perché eterna è la sua misericordia. | In mezzo fece passare Israele: | perché eterna è la sua misericordia. | Travolse il faraone e il suo esercito nel mar Rosso: | perché eterna è la sua misericordia. (136, 13 – 15; 1974)
- Colpì grandi sovrani, | perché il suo amore è per sempre. | Uccise sovrani potenti, | perché il suo amore è per sempre. | Sicon, re degli Amorrei, | perché il suo amore è per sempre. (136, 17 – 19; 2008)
- Sui fiumi di Babilonia, | là sedevamo piangendo | al ricordo di Sion. | Ai salici di quella terra | appendemmo le nostre cetre. (137, 1 – 2; 1974)
- Se ti dimentico, Gerusalemme, | si paralizzi la mia destra; | mi si attacchi la lingua al palato, | se lascio cadere il tuo ricordo, | se non metto Gerusalemme | al di sopra di ogni mia gioia. (137, 5 – 6; 1974)
- [...] eccelso è il Signore e guarda verso l'umile | ma al superbo volge lo sguardo da lontano. (138, 6; 1974)
- Ti sono note tutte le mie vie; | la mia parola non è ancora sulla lingua | e tu, Signore, già la conosci tutta. (Davide: 139, 3 – 4; 1974)
- Se dico: «Certo le tenebre mi nasconderanno | e la luce diventerà notte intorno a me», | le tenebre stesse non possono nasconderti nulla | e la notte per te è chiara come il giorno; | le tenebre e la luce ti sono uguali. (Davide: 139, 11 – 12; 1994)
- Se Dio sopprimesse i peccatori! | Allontanatevi da me, uomini sanguinari. | Essi parlano contro di te con inganno: | contro di te insorgono con frode. | Non odio, forse, Signore, quelli che ti odiano | e non detesto i tuoi nemici? | Li detesto con odio implacabile | come se fossero miei nemici. (Davide: 139, 19 – 22; 1974)
- Signore, non soddisfare i desideri degli empi, | non favorire le loro trame. | Alzano la testa quelli che mi circondano, | ma la malizia delle loro labbra li sommerge. | Fa' piovere su di loro carboni ardenti, | gettali nel bàratro e più non si rialzino. | Il maldicente non duri sulla terra, | il male spinga il violento alla rovina. (Davide: 140, 9 – 12; 1974)
- Benedetto il Signore, mia roccia, | che addestra le mie mani alla guerra, | le mie dita alla battaglia. | Mia grazia e mia fortezza, | mio rifugio e mia liberazione, | mio scudo in cui confido, | colui che mi assoggetta i popoli. (Davide: 144, 1 – 2; 1974)
- I nostri figli siano come piante | cresciute nella loro giovinezza; | le nostre figlie come colonne d'angolo | nella costruzione del tempio. (Davide: 144, 12; 1974)
- Il tuo regno è regno di tutti i secoli, | il tuo dominio si estende ad ogni generazione. (Davide: 145, 13; 1974)
- Il Signore libera i prigionieri, | il Signore ridona la vista ai ciechi, | il Signore rialza chi è caduto, | il Signore ama i giusti, | il Signore protegge lo straniero, | egli sostiene l'orfano e la vedova, | ma sconvolge le vie degli empi. (146, 7 – 9; 1974)
- Il Signore ricostruisce Gerusalemme, | raduna i dispersi d'Israele. | Risana i cuori affranti | e fascia le loro ferite; | egli conta il numero delle stelle | e chiama ciascuna per nome. (147, 2 – 4; 1974)
- Il Signore sostiene gli umili | ma abbassa fino a terra gli empi. (147, 6; 1974)
- [Dio] provvede il cibo al bestiame, | ai piccoli del corvo che gridano. (147, 9; 2008)
- Fa scendere la neve come lana, | come polvere sparge la brina, | getta come briciole la grandine: | di fronte al suo gelo chi resiste? (147, 16 – 17; 2008)
- Cantate al Signore un canto nuovo; | la sua lode nell'assemblea dei fedeli. | Gioisca Israele nel suo Creatore, | esultino nel loro Re i figli di Sion. (149, 1 – 2; 1974)
- Il Signore ama il suo popolo, | incorona gli umili di vittoria. (149, 4; 1974)
- Lodate il Signore nel suo santuario, | lodatelo nel firmamento della sua potenza. (150, 1; 1974)
CEI 1974
modificaLodatelo con cembali sonori,
lodatelo con cembali squillanti;
ogni vivente dia lode al Signore.
Alleluia.
CEI 2008
modificaLodatelo con cimbali sonori,
lodatelo con cimbali squillanti.
Ogni vivente dia lode al Signore.
Alleluia.
Nuova Diodati
modificaLodatelo con cembali risonanti, lodatelo con cembali squillanti. Ogni cosa che respira lodi l'Eterno. Alleluia.
Nuova Riveduta
modificaLodatelo con cembali risonanti,
lodatelo con cembali squillanti.
Ogni creatura che respira,
lodi il SIGNORE.
Alleluia.
Citazioni sui Salmi
modifica- Bada, fratello mio, che a causa di un eccesso di salmi tu non cada nell'accidia e, per questo, tu abbandoni le tue ore [canoniche]. (Giuseppe Hazzaya)
- Chi ha cominciato a pregare coi Salmi in modo serio e regolare abbandonerà presto le altre piccole preghiere facili, particolari e pie e dirà: "Non certo in queste v'è la forza, il vigore, il fuoco che trovo in essi!". (Martin Lutero)
- I nostri libri dei Salmi risuonano di armoniose maledizioni contro Dio, e Lo sopportano sempre. (Henry David Thoreau)
- Il libro dei salmi fu, in ogni tempo, il libro prediletto delle anime nobili e pie. (Giuseppe Ricciotti)
- Il Salterio serve a comprendere il Padre nostro ed entrambi danno un identico suono. (Martin Lutero)
- [Sul Salmo 136] La bontà misericordiosa di Dio brilla in ogni versetto di questo Salmo come altrettante stelle. (Cassiodoro)
- La recita dei salmi è la radice di ogni condotta. (Isacco di Ninive)
- La stella polare per vivere questa esperienza [della preghiera] è, allora, il Salterio biblico, folgorante rappresentazione dell'aspetto dialogico della Rivelazione. Le preghiere salmiche sono, infatti, parole umane; eppure esse recano su di sé il sigillo dell'ispirazione divina, quindi in esse anche Dio parla. (Gianfranco Ravasi)
- [Sul Salmo 23] Le centinaia di libri che ho letto non mi hanno mai procurato tanta luce e tanto conforto quanto questi versi. (Henri Bergson)
- Per i cristiani timorati di Dio le tentazioni sono estremamente utili, un autentico esercizio cristiano per la carne e il sangue. Chi non ha tentazioni non sa nulla. Perciò tutto il Libro dei Salmi, in ogni verso, non è altro che tentazione, tribolazione, disgrazia, un libro pieno di tentazioni. (Martin Lutero)
- Salterio mio, gaudio mio! (Agostino d'Ippona)
- Si rimane sorpresi di primo acchito che nella Bibbia vi sia un libro di preghiere. La Bibbia non è infatti tutta una Parola di Dio rivolta a noi? Ora le preghiere sono parole umane, e perciò, come possono trovarsi nella Bibbia? Se la Bibbia contiene un libro di preghiere, dobbiamo dedurre che la Parola di Dio non è soltanto quella che egli vuole rivolgere a noi, ma è anche quella che egli vuole sentirsi rivolgere da noi. (Dietrich Bonhoeffer)
- Sono solito definire il libro dei Salmi un'anatomia di tutte le parti dell'anima, perché non c'è sentimento nell'uomo che non sia qui rappresentato come in uno specchio.
Anzi, lo Spirito Santo ha messo qui, al vivo, tutti i dolori, le tristezze, i timori, i dubbi, le speranze, le preoccupazioni, le perplessità, fino alle più confuse emozioni che agitano l'animo degli uomini. (Giovanni Calvino)
- Che cosa di più dolce di un salmo?
- Che cos'è dunque il salmo se non lo strumento musicale delle virtù, suonando il quale con il plettro dello Spirito Santo, il venerando profeta fa echeggiare in terra la dolcezza del suono celeste?
- Nel salmo il gusto gareggia con l'istruzione.
Note
modifica- ↑ Cfr. Gesù, Vangelo secondo Matteo: «Non avete mai letto: Dalla bocca dei bambini e dei lattanti | ti sei procurata una lode?».
- ↑ Cfr. Gesù, Vangelo secondo Matteo e Vangelo secondo Marco: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?».
- ↑ Cfr. Vangelo secondo Matteo: «Dopo averlo quindi crocifisso, si spartirono le sue vesti tirandole a sorte».
- ↑ Cfr. Vangelo secondo Giovanni: «Colui che mangia il pane con me, ha levato contro di me il suo calcagno».
- ↑ Cfr. Lettera ai Romani: «Proprio come sta scritto: Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, | siamo trattati come pecore da macello».
- ↑ Sion.
- ↑ Cfr. Vangelo secondo Giovanni: «I discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divora».
- ↑ Cfr. Satana, Vangelo secondo Matteo: «Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, | ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, | perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede».
- ↑ Cfr. Gesù, Vangelo secondo Matteo: «Come mai allora Davide, sotto ispirazione, lo chiama Signore, dicendo: Ha detto il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, | finché io non abbia posto i tuoi nemici sotto i tuoi piedi?».
- ↑ Cfr. Seconda lettera ai Corinzi: «Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo».
- ↑ Cfr. Gesù, Vangelo secondo Matteo: «Non avete mai letto nelle Scritture: La pietra che i costruttori hanno scartata | è diventata testata d'angolo; | dal Signore è stato fatto questo | ed è mirabile agli occhi nostri?».
- ↑ Cfr. Vangelo secondo Matteo: «La folla che andava innanzi e quella che veniva dietro, gridava: Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore!».
Bibliografia
modifica- La sacra Bibbia, traduzione di G. Bonaccorsi, G. Castoldi, G. Giovannozzi, G. Mezzacasa, F. Ramorino, G. Ricciotti, G. M. Zampini, Salani Editore, Firenze, 1959.
- La sacra Bibbia, edizione CEI, 1974.
- Salmi, edizione Nuova Diodati, 1991.
- Salmi, edizione Nuova Riveduta, 1994.
- Salmi, edizione CEI, 2008.
- La Bibbia, Edizioni San Paolo, 2010. ISBN 978-88-215-6777-3
Voci correlate
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