Libro di Amos

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Libro di Amos, testo contenuto nella Bibbia ebraica e cristiana.

Incipit modifica

 
Statua di Amos

Parole di Amos, che era pecoraio di Tekòa, il quale ebbe visioni riguardo a Israele, al tempo di Ozia re della Giudea, e al tempo di Geroboàmo figlio di Ioas, re di Israele, due anni prima del terremoto.

Egli disse:
"Il Signore ruggisce da Sion
e da Gerusalemme fa udir la sua voce;
sono desolate le steppe dei pastori,
è inaridita la cima del Carmelo".

Citazioni modifica

  • Per tre misfatti di Gaza | e per quattro non revocherò il mio decreto, | perché hanno deportato popolazioni intere | per consegnarle a Edom; | appiccherò il fuoco alle mura di Gaza | e divorerà i suoi palazzi [...]. (1, 6 – 7)
  • Per tre misfatti di Tiro | e per quattro non revocherò il mio decreto, | perché hanno deportato popolazioni intere a Edom, | senza ricordare l'alleanza fraterna; | appiccherò il fuoco alle mura di Tiro | e divorerà i suoi palazzi. (1, 9 – 10)
  • Per tre misfatti di Edom | e per quattro non revocherò il mio decreto, | perché ha inseguito con la spada suo fratello | e ha soffocato la pietà verso di lui, | perché ha continuato l'ira senza fine | e ha conservato lo sdegno per sempre; | appiccherò il fuoco a Teman | e divorerà i palazzi di Bozra. (1, 11 – 12)
  • Per tre misfatti di Giuda | e per quattro non revocherò il mio decreto, | perché hanno disprezzato la legge del Signore | e non ne hanno osservato i decreti; | si son lasciati traviare dai loro idoli | che i loro padri avevano seguito; | appiccherò il fuoco a Giuda | e divorerà i palazzi di Gerusalemme. (2, 4 – 5)
  • Eppure io ho sterminato davanti a loro l'Amorreo, | la cui statura era come quella dei cedri, | e la forza come quella della quercia; | ho strappato i suoi frutti in alto | e le sue radici di sotto. | Io vi ho fatti uscire dal paese di Egitto | e vi ho condotti per quarant'anni nel deserto, | per darvi in possesso il paese dell'Amorreo. (2, 9 – 10)
  • Ascoltate queste parole, | o vacche di Basàn, | che siete sul monte di Samaria, | che opprimete i deboli, schiacciate i poveri | e dite ai vostri mariti: Porta qua, beviamo! | Il Signore Dio ha giurato per la sua santità: | Ecco, verranno per voi giorni, | in cui sarete prese con ami | e le rimanenti di voi con arpioni da pesca. (4, 1 – 2)
  • Vi ho travolti | come Dio aveva travolto Sòdoma e Gomorra; | eravate come un tizzone strappato da un incendio: | e non siete ritornati a me, | dice il Signore. (4, 11)
  • Non rivolgetevi a Betel, | non andate a Gàlgala, | non passate a Bersabea, | perché Gàlgala andrà tutta in esilio | e Betel sarà ridotta al nulla. | Cercate il Signore e vivrete, | perché egli non irrompa come fuoco | sulla casa di Giuseppe e la consumi | e nessuno spenga Betel! (5, 5 – 6)
  • Odiate il male e amate il bene | e ristabilite nei tribunali il diritto; | forse il Signore, Dio degli eserciti, | avrà pietà del resto di Giuseppe. (5, 15)
  • Io detesto, respingo le vostre feste | e non gradisco le vostre riunioni; | anche se voi mi offrite olocausti, | io non gradisco i vostri doni | e le vittime grasse come pacificazione | io non le guardo. | Lontano da me il frastuono dei tuoi canti: | il suono delle tue arpe non posso sentirlo! | Piuttosto scorra come acqua il diritto | e la giustizia come un torrente perenne. (5, 21 – 24)
  • Poiché voi cambiate il diritto in veleno | e il frutto della giustizia in assenzio. (6, 12)
  • Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: il Signore stava sopra un muro tirato a piombo e con un piombino in mano. Il Signore mi disse: "Che cosa vedi, Amos?". Io risposi: "Un piombino". Il Signore mi disse: "Io pongo un piombino in mezzo al mio popolo, Israele; non gli perdonerò più". (7, 7 – 8)
  • Amasia, sacerdote di Betel, mandò a dire a Geroboàmo re di Israele: "Amos congiura contro di te in mezzo alla casa di Israele; il paese non può sopportare le sue parole, poiché così dice Amos: Di spada morirà Geroboàmo e Israele sarà condotto in esilio lontano dal suo paese". Amasia disse ad Amos: "Vattene, veggente, ritirati verso il paese di Giuda; là mangerai il tuo pane e là potrai profetizzare, ma a Betel non profetizzare più, perché questo è il santuario del re ed è il tempio del regno". Amos rispose ad Amasia: "Non ero profeta, né figlio di profeta; | ero un pastore e raccoglitore di sicomori; | Il Signore mi prese | di dietro al bestiame e il Signore mi disse: | Va', profetizza al mio popolo Israele. Ora ascolta la parola del Signore: Tu dici: Non profetizzare contro Israele, né predicare contro la casa di Isacco. Ebbene, dice il Signore: Tua moglie si prostituirà nella città, i tuoi figli e le tue figlie cadranno di spada, la tua terra sarà spartita con la corda, tu morirai in terra immonda e Israele sarà deportato in esilio lontano dalla sua terra". (7, 10 – 17)
  • Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: | era un canestro di frutta matura. | Egli domandò: "Che vedi Amos?". | Io risposi: "Un canestro di frutta matura". | Il Signore mi disse: | È maturata la fine per il mio popolo, Israele; | non gli perdonerò più. (8, 1 – 2)
  • Ecco, verranno giorni, | – dice il Signore Dio – | in cui manderò la fame nel paese, | non fame di pane, né sete di acqua, | ma d'ascoltare la parola del Signore. | Allora andranno errando da un mare all'altro | e vagheranno da settentrione a oriente, | per cercare la parola del Signore, | ma non la troveranno. (8, 11 – 12)

Explicit modifica

Farò tornare gli esuli del mio popolo Israele,
e ricostruiranno le città devastate
e vi abiteranno;
pianteranno vigne e ne berranno il vino;
coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto.
Li pianterò nella loro terra
e non saranno mai divelti da quel suolo
che io ho concesso loro,
dice il Signore tuo Dio.

Bibliografia modifica

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