Pino Insegno

attore, doppiatore, comico, conduttore radiofonico e conduttore televisivo italiano (1959-)

Pino Insegno (1959 – vivente), attore, doppiatore, regista e conduttore televisivo italiano.

Pino Insegno nel 2008

Citazioni di Pino Insegno modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Come ogni traduzione che si rispetti, il doppiaggio veicola il film al pubblico [...]. Non esiste una lobby. Come in ogni cosa, troppa quantità mette a rischio la qualità. Ma c'è sempre la possibilità di vedere l'originale in dvd. E i sottotitoli esprimono una sintesi che molto toglie alla ricchezza del linguaggio.[1]

58 sfumature di Pino Insegno: l'intervista al comico romano

Da Giovanni Saracino, corriereditaranto.it, 29 marzo 2019.

  • Voglio continuare ad essere sempre onesto con il mio pubblico ed è per questo che, anche quando il momento è top, io non sono per l'all in. Faccio poche cose, magari guadagno di meno ma sono sicuro di durare di più. Non mi piace inflazionarmi.
  • Certe persone cantano una sola estate vincendo un talent ma i grandi del passato sono ancora in pista perché le cose belle non passano di moda, anzi vengono replicate. Il riflusso generazionale è importante ma ditemi un giovane oggi in cosa si riconosce con grande continuità. Tutto passa velocemente, tutto viene consumato frettolosamente.
  • Vedo poche facce teatrali a teatro oggi. Io ho sempre fatto teatro, non l ho mai lasciato, sono 40 anni che lo faccio; non è che dopo aver fatto la televisione abbiamo cercato una verginità teatrale come accade ora. La mia generazione ha cominciato con il teatro, ha fatto successo con il teatro e continua a mietere consensi con il teatro.

Pino Insegno, la verità: "La Meloni? Ecco perché mi odiano"

Intervista di Daniele Priori, liberoquotidiano.it, 18 luglio 2023.

  • [...] nel corso della mia carriera ho incrociato 11/12 governi di ogni colore, fino a quando diventa presidente del Consiglio una persona [Giorgia Meloni] della quale approvo alcune scelte sociali. Mi spieghi per quale motivo non dovrei appoggiarla? Mi sono sentito dire che un attore non deve schierarsi. E chi l'ha detto? Vedo ogni giorno tanti illustri colleghi parlare e dire la loro dal palco del 1 Maggio in giù...
  • I social lasciano il tempo che trovano. Io faccio sempre una battuta: Gesù aveva solo dodici follower e uno ha abbandonato il gruppo. Guardate un po' che ha fatto!
  • Sono diventato divisivo per una scelta politica che poi è anche maggioritaria nel Paese. Ma io anche se su 10mila persone solo 200 la pensassero diversamente, starei ad ascoltare le ragioni e le critiche di quei 200. Tutto diventa un problema quando ti accorgi che l'attacco è gratuito e legato solo all'appartenenza a una squadra. Così tutto diventa banale e intellettualmente stupido, prevenuto, una costruzione fatta solo per attaccare. [«Ma lei si riconosce nell'immagine di un artista di riferimento per la destra?»] Io non sono Gabriele D'Annunzio [...]. Sono Pino Insegno, amico della gente, faccio il mio lavoro da artista e, senza urlarlo ai quattro venti, cerco di fare anche qualcosa di importante in ambito sociale. Ma questo non interessa a nessuno perché davvero pochi scrivono di chi sta male veramente...
  • [...] ogni nuova sfida si deve affrontare con grande umiltà, come se fosse la prima volta. Io per strada mi fermo ad ogni passo. Quando le persone mi chiedono se mi dispiace farmi una foto assieme, io rispondo che mi dispiacerà quando non me lo chiederanno più. Questo sono io.

Note modifica

  1. Citato in Arianna Finos, Cassel: "È una mafia il doppiaggio italiano", trovacinema.repubblica.it, 16 marzo 2016.

Doppiaggio modifica

Film modifica

Film d'animazione modifica

Serie animate modifica

Serie televisive modifica

Altri progetti modifica