Ratatouille

film d'animazione del 2007 diretto da Brad Bird e Jan Pinkava

Ratatouille

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Titolo originale

Ratatouille

Lingua originale inglese e francese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 2007
Genere animazione, commedia
Regia Brad Bird, Jan Pinkava
Soggetto Jan Pinkava, Jim Capobianco, Brad Bird, Emily Cook e Kathy Greenberg
Sceneggiatura Brad Bird
Produttore Brad Lewis
Doppiatori originali
Doppiatori italiani
Note

Ratatouille, film d'animazione statunitense del 2007, regia di Brad Bird e Jan Pinkava.

  • Titolo singolare assai, "Chiunque può cucinare", e ciò che lo rende ancor più singolare è che Gusteau sembra crederlo davvero! Io prendo la cucina seriamente e no! Non credo che chiunque sia in grado di cucinare! (Anton Ego)
  • Questo sono io. È evidente che dovrei riconsiderare la mia esistenza. Il mio problema? Innanzitutto io sono un topo... il che significa che la vita è dura... e poi ho un senso del gusto e dell'olfatto altamente sviluppati. [...] Che c'è di male avere dei sensi altamente sviluppati? [viene mostrata una scena in cui Rémy salva la vita al padre] L'odore sospetto era veleno per topi... e per papà il mio talento non fu più una cosa inutile. Ero piuttosto orgoglioso del mio dono... finché papà non mi assegnò un compito... esatto, fiuta-veleni. [...] Però se è vero che siamo ciò che mangiamo, io voglio mangiare solo cose buone, ma per mio padre: "Il cibo è carburante: se fai lo schizzinoso su quello che metti nel serbatoio finirai a secco, quindi mangia la tua spazzatura". [...] So che dovrei odiare gli umani ma hanno qualcosa che mi affascina. Non si limitano a sopravvivere, loro sperimentano, creano... Guardate che fanno con gli alimenti... Gusteau aveva ragione, ogni sapore è assolutamente unico ma combini un sapore con un'altro e crei qualcosa di nuovo. Così ora avevo una doppia vita. L'unico a saperlo era Emile. [suo fratello] (Rémy)
  • [Riferito ad un fungo appena trovato] Emile, ci troviamo di fronte a possibilità inesplorate: dobbiamo cucinarlo! (Rémy)
  • Evacuare!!! Tutti alle imbarcazioni! (Django)
  • Sarà il cibo a trovarti, il cibo trova sempre coloro che amano cucinare! (Gusteau)
  • Animelle alla Gusteau: animelle cotte in crosta di sale e alghe... con tentacoli di seppia... purè alla rosa canina [sotto il cappello di Linguini, Rémy ascolta con espressione prima disgustata e poi pensierosa]... uova di vongole giganti... funghi bianchi secchi?! E salsa di acciughe e liquirizia... Non conosco questa ricetta, ma è di Gusteau quindi... Lalo! Abbiamo delle frattaglie di vitello in ammollo, si? (Colette)
  • All'inizio, Ego pensava a uno scherzo [scoprendo che lo chef è un topo], ma poi, ascoltando la spiegazione di Linguini, il suo sorriso è svanito! Nessuna reazione a parte qualche sporadica domanda... e finito il racconto, Ego si alza, ci ringrazia per la cena e si avvia, senza aggiungere parola. L'indomani è uscita la sua recensione. (Rémy)
  • [Recensione scritta da Anton Ego e da lui letta contemporaneamente alla scrittura] Per molti versi la professione del critico è facile: rischiamo molto poco, pur approfittando del grande potere che abbiamo su coloro che sottopongono il proprio lavoro al nostro giudizio. Prosperiamo grazie alle recensioni negative, che sono uno spasso da scrivere e da leggere, ma la triste realtà a cui ci dobbiamo rassegnare è che, nel grande disegno delle cose, anche l'opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale... ma ci sono occasioni in cui un critico qualcosa rischia davvero... ad esempio, nello scoprire e difendere il nuovo. Il mondo è spesso avverso ai nuovi talenti e alle nuove creazioni: al nuovo servono sostenitori! Ieri sera mi sono imbattuto in qualcosa di nuovo, un pasto straordinario di provenienza assolutamente imprevedibile. Affermare che sia la cena sia il suo artefice abbiano messo in crisi le mie convinzioni sull'alta cucina è a dir poco riduttivo: hanno scosso le fondamenta stesse del mio essere! In passato non ho fatto mistero del mio sdegno per il famoso motto dello chef Gusteau "Chiunque può cucinare"... ma ora, soltanto ora, comprendo appieno ciò che egli intendesse dire: non tutti possono diventare dei grandi artisti, ma un grande artista può celarsi in chiunque! È difficile immaginare origini più umili di quelle del genio che ora guida il ristorante Gusteau's e che, secondo l'opinione di chi scrive, è niente di meno che il miglior chef di tutta la Francia! Tornerò presto al ristorante Gusteau's, di cui non sarò mai sazio! (Anton Ego)
  • Fu una serata memorabile. La più felice della mia vita... ma l'unica cosa prevedibile della vita è la sua imprevedibilità. Beh, non potevamo non liberare Skinner e l'ispettore sanitario, che naturalmente spifferarono tutto. La qualità del cibo non era più importante: quando si seppe che c'erano dei topi in cucina... oh mamma... il ristorante fu chiuso, ed Ego perse il posto e la sua credibilità... ma non rammaricatevi troppo per lui: se la passa molto bene grazie ai suoi investimenti commerciali, sembra molto felice. (Rémy)

Dialoghi

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  • Gusteau [in televisione]: L'alta cucina non è una cosa per pavidi: bisogna avere immaginazione, essere temerari, tentare anche l'impossibile, e non permettere a nessuno di porvi dei limiti solo perché siete quello che siete, il vostro unico limite sia il vostro cuore! Quello che dico sempre è vero, chiunque può cucinare... ma solo gli intrepidi possono diventare dei grandi!
    Rémy: Oh... pura poesia!
    Presentatore dalla TV: Ma la cosa non sarebbe durata. Il ristorante di Gusteau perse una delle sue stelle in seguito a una feroce critica del più noto esperto gastronomico francese, Anton Ego... Fu un duro colpo per Gusteau, e lo chef, affranto, morì poco dopo, il che, secondo la tradizione, significò la perdita di un'altra stella.
    Rémy [sconcertato]: Gusteau... è morto?!
  • Mustafa: I signori hanno deciso cosa scegliere?
    Cliente 1: La vostra zuppa è eccellente, ma...
    Cliente 2: ...ma l'abbiamo già ordinata più di una volta!
    Cliente 3: Sì, che cos'altro avete?
    Cliente 1: Avrete pure qualcos'altro...
    Mustafa: Beh, abbiamo dell'ottimo foie gras...
    Cliente 1: Lo conosco il foie gras... un vostro vecchio cavallo di battaglia... che cosa ci offre lo chef di nuovo?
    [Mustafa entra in cucina]
    Mustafa: [visibilmente agitato] Vogliono sapere [i clienti del ristorante] che c'è di nuovo!
    Horst: Di nuovo?!
    Mustafa: Sì! Che devo dire?
    Horst: E tu che hai detto?
    Mustafa: Ho detto che avrei chiesto!
    Skinner: Che cos'è tutto questo trambusto?
    Horst: I clienti hanno chiesto che c'è di nuovo!
    Mustafa: Che devo dire?!
    Skinner: [rivolto a Mustafa] Tu che cosa hai detto?
    Mustafa: Ho detto che avrei chiesto!!
    Skinner: ...ma è semplice! Tirate fuori una vecchia ricetta di Gusteau, qualcosa che non si fa da un po' di tempo...
    Mustafa: Conoscono tutti i vecchi piatti. A loro piace la zuppa di Linguini!
    Skinner: Vogliono qualcosa cucinato da Linguini?!
    Lalo: A molti clienti piace la zuppa, dicevamo solo questo.
    Pompidou: Stavamo dicendo questo.
    Skinner: Molto bene. Se vogliono qualcosa di Linguini, dite che... lo chef Linguini ha preparato qualcosa di speciale per loro, qualcosa di decisamente fuori dal menu... oh, e non dimenticatevi di sottolineare che è di Linguini!
    Horst: Oui, chef.
    Skinner: [rivolto a Linguini] Ora puoi misurarti con qualcosa all'altezza del tuo talento, Linguini. Uno dei piatti preferiti del grande chef: "animelle alla Gusteau". Colette ti aiuterà.
    Colette: Oui, chef!
    Skinner: Ora datevi da fare, i nostri clienti hanno fame!
    Larousse:[bisbigliando in modo che lo senta solo Skinner] E' sicuro? Quella ricetta era un disastro! Anche Gusteau l'aveva detto!
    Skinner: Il genere di sfida che si addice ad uno chef emergente...
  • [Rémy sta guardando un film]
    Donna: Questo è un sogno?
    Uomo: Il più bello dei sogni, amore mio.
    Donna: Sì, ma perché qui? Perché ora?
    Uomo: Perché non qui? Perché non ora? E quale posto migliore di Parigi per sognare?
  • Gusteau: Allora, quello chi è? [indica Alfredo Linguini]
    Rémy: Oh, quello? Non è nessuno.
    Gusteau: No, non è vero, fa parte della cucina!
    Rémy: No, è un "plongere", roba del genere, lava i piatti, porta fuori la spazzatura, non cucina.
    Gusteau: Ma potrebbe!
    Rémy: Oh, eh eh, no.
    Gusteau: Come fai a saperlo? Cos'è che dico sempre? Chiunque può cucinare!
    Rèmy: Beh, sì, il fatto che possa non significa necessariamente che debba.
  • Ego: È lei, Monsieur Linguini?
    Linguini: Aaah... salve...
    Ego: Mi dispiace interrompere la sua prematura celebrazione, ma ho ritenuto fosse doveroso offrirle una chance, visto che è nuovo a questo gioco.
    Linguini: Eeehh... gioco?
    Ego: Sì... e finora ha giocato senza un avversario, il che, come può ben immaginare... [cambia espressione da sorridente ad arrabbiato] è contro le regole!
    Linguini: Lei è... è Anton Ego?!
    Ego: Ah ah ah ah... è lento per essere uno in rapida ascesa.
    Linguini: E lei è magro per essere uno che ama la gastronomia!
    [Tutti i giornalisti si scandalizzano a quelle parole] Ego [visibilmente innervosito]: Non amo la gastronomia! Io... la venero! E se non la venero io non la celebro! Tornerò qui domani sera con grandi aspettative. Preghi di non deludermi. [si allontana]
  • [In un incubo]
    Linguini [al critico Ego]: Ha deciso che cosa vuole ordinare, signore?
    Ego: Sì, vorrei il tuo cuore arrostito allo spiedo! Eh eh eh eh ah ah ah ah!
    [Linguini sente il cuore battergli forte e si sveglia di soprassalto]
  • Mustafa [ad Anton Ego]: Ehm... ha deciso cosa scegliere, signore?
    Ego: Sì, credo di sì. Dopo aver letto tante sviolinate a proposito del vostro nuovo cuoco, lo sa cosa vorrei tanto? Un po' di prospettiva. Ecco, gradirei della prospettiva fresca, chiara e ben condita, mi può consigliare un buon vino da poterci abbinare?
    Mustafa: A che... cosa... signore?
    Ego: Prospettiva! Ne siete forse sprovvisti?
    Mustafa: Io... ehm...
    Ego: Molto bene! Visto che siete a corto di prospettiva e nessun altro sembra averne in questa balorda città, propongo un accordo: voi provvedete al cibo, io provvederò alla prospettiva. Il tutto accompagnato da una bottiglia di Cheval Blanc del '47.
    Mustafa: Ehm, ho paura di non... ehm... La sua ordinazione per la cena?
    Ego [alzandosi infuriato]: Dica al suo chef Linguini che voglio qualunque cosa abbia il coraggio di servirmi! Gli dica di stupirmi sfoderando la sua arma vincente!
    Skinner [indicando Ego]: Io prenderò la stessa cosa che ha ordinato lui.
  • Django: Dove vai?
    Rémy: Con un po' di fortuna, avanti.
  • Colette: Horst... è stato in carcere.
    Linguini: Per cosa?
    Colette: Nessuno lo sa con certezza. Cambia storia ogni volta che glielo chiedi.
    Horst: Ho truffato una grossa multinazionale... ho rapinato la seconda banca di Francia usando solo una penna a sfera... ho fatto un buco nell'ozono sopra Avignone... ho ucciso un uomo con questo pollice.
  • Sorprendimi ! (Anton Ego) [a Remy]

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