The Road (film)
film del 2009 diretto da John Hillcoat
The Road
Titolo originale |
The Road |
---|---|
Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 2009 |
Genere | drammatico, thriller, fantascienza |
Regia | John Hillcoat |
Soggetto | Cormac McCarthy |
Sceneggiatura | Joe Penhall |
Produttore | Nick Wechsler, Paula Mae Schwartz, Steve Schwartz, Mike Upton (co-produttore), Erik Hodge (co-produttore) |
Interpreti e personaggi | |
|
|
Doppiatori italiani | |
|
|
Note | |
Musiche: Nick Cave, Warren Ellis |
The Road, film statunitense del 2009 con Viggo Mortensen e Kodi Smit-McPhee, regia di John Hillcoat.
[L'uomo nella notte sta riempiendo una vasca da bagno]
Donna: Che succede? Perché ti fai il bagno?
Uomo: Non mi faccio il bagno.
Donna: Cazzo!
Voce maschile fuori la casa: Dobbiamo andare via! Forza, dai!
Voce femminile fuori la casa: Dove sei? Dove sei!
Frasi
modifica- Gli orologi si erano fermati all'una diciassette. Il cielo trapassato da una luce abbagliante e poi una serie di scosse profonde. Credo che sia ottobre, ma non è una certezza. Sono anni che non tengo un calendario. Ogni giorno è più grigio del precedente. Fa freddo e il freddo aumenta man mano e il mondo lentamente muore. Non sono sopravvissuti animali e le coltivazioni sono da tempo sparite. Presto tutti gli alberi del mondo cadranno. Le strade sono popolate da profughi che trascinano carrelli e bande di uomini armati, in cerca di carburante e cibo. Nel giro di un anno erano comparse sulle creste delle montagne roghi e macabre litanie allucinate. Era arrivato il cannibalismo. Il cannibalismo è la grande paura. La mia maggiore preoccupazione è il cibo, sempre il cibo. Il cibo, il freddo e le nostre scarpe. A volte racconto al bambino vecchie storie di coraggio e giustizia, ormai così difficili da ricordare. L’unica cosa che so è che il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato. (L'uomo)
- Ammazzerò chiunque provi a toccarti. È questo il mio compito. (L'uomo)
- Il cuore mi è stato strappato la notte in cui è nato lui. (Donna)
- Quando non ho altro, cerco di sognare i sogni che nascono dall'immaginazione di un bambino. (L'uomo)
- Chiunque abbia creato l'umanità, non troverà alcuna umanità qui. (Il vecchio)
- Quando sogni delle cose brutte vuol dire che stai ancora lottando, che sei ancora vivo; è quando incominci a sognare cose belle che devi incominciare a preoccuparti. (L'uomo)
- Se fossi Dio, avrei creato il mondo così com'è, non diverso. E così ho te, io ho te. (L'uomo)
- Ti parlerò tutti i giorni e non ti dimenticherò per niente al mondo. Per niente al mondo, papà. (Il bambino)
Dialoghi
modifica- L'uomo: Noi sopravviveremo. Non ci possiamo, non ci possiamo arrendere. Non ci arrendremo.
Donna: Non mi basta sopravvivere. Non lo capisci? Non mi basta. - L'uomo: Dobbiamo stare attenti ai cattivi. Perché noi portiamo il fuoco.
Il bambino: Che fuoco?
L'uomo: Il fuoco dentro di noi. - Il bambino: Siamo ancora noi i buoni?
L'uomo: Sì, siamo ancora noi i buoni. Certo che lo siamo.
Il bambino: E lo saremo sempre, qualsiasi cosa ci capiti?
L'uomo: Lo saremo sempre. - Il bambino: Vorrei essere con la mamma.
L'uomo: Cioè vorresti essere morto?
Il bambino: Sì. - L'uomo: Dobbiamo smetterla di pensare a lei.
Il bambino: E come si fa? - Il bambino: Noi non mangeremo mai nessuno, vero?
L'uomo: No, certo che no.
Il bambino: Nemmeno se avessimo tanta fame?
L'uomo: No.
Il bambino: Nemmeno se morissimo di fame?
L'uomo: Moriamo già di fame.
Il bambino: Perché noi siamo i buoni.
L'uomo: Sì.
Il bambino: E portiamo il fuoco.
L'uomo: Sì. - Il bambino: Stiamo per morire, ora?
L'uomo: Secondo te è così che si muore? Secondo te a un tratto ci si inginocchia e si muore? Ci vuole molto tempo per morire di fame. - Il vecchio: Te l'immagini [ride] se fossi l'ultimo uomo rimasto?
L'uomo: Come farei a sapere di essere l'ultimo uomo sulla Terra?
Il vecchio: Non lo sapresti. Semplicemente, lo saresti. - L'uomo: Non hai mai il desiderio di morire?
Il vecchio: No, è da stupidi chiedere certi lussi in tempi come questi.