Religione

sistema di credenze e attività umane nei confronti di una o più entità sovrannaturali
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Citazioni sulla religione, i religiosi e la religiosità.

Eventi religiosi

Citazioni

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  • A prima vista, è sorprendente come la religione abbia avuto tanto successo, ma la sua estrema potenza è semplicemente dovuta alla forza della nostra fondamentale tendenza biologica, ereditata direttamente dai nostri antenati scimmie e scimmioni, a sottometterci ad un membro del gruppo onnipotente e dominatore. (Desmond Morris)
  • A tante sciagure ha potuto indurre la religione. (Tito Lucrezio Caro)
  • Abbiamo religione a sufficienza per odiarci, ma non abbastanza per amarci l'un l'altro. (Jonathan Swift)
  • Alcune religioni adoravano i martiri, altre i carnefici. (Stanisław Jerzy Lec)
  • [«Quali sono le principali ipotesi sul fenomeno religioso, oggi sul tavolo?»] Alcuni, come Richard Dawkins, sostengono che si tratti di un prodotto accidentale dell'evoluzione di un cervello complesso come quello umano. Si può fare un'analogia con la matematica complessa: è possibile che una certa abilità di fare dei calcoli elementari sia stata vantaggiosa sin dalla preistoria, ma sicuramente la selezione naturale non ha niente a che fare con la capacità di alcuni esseri umani di risolvere le equazioni differenziali. Un'altra possibilità, proposta da Dennett, è che la religiosità derivi dalla tendenza umana a proiettare l'esistenza di agenti coscienti anche dove non ve ne sono. Più o meno quello che succede quando ci arrabbiamo con un computer e gli mandiamo gli accidenti, o come facevano i nostri antenati quando pensavano che terremoti, tuoni o fulmini fossero il risultato di capricci divini. Una terza possibilità, favorita da Wilson, è che la religione sia il risultato di una selezione naturale a livello di gruppo, perché i gruppi di individui religiosi, storicamente, sono spesso riusciti a sopraffare i gruppi meno devoti. Le tre ipotesi non si escludono l'un l'altra ed è possibile che ci sia un grano di verità in tutte e tre. Chiaramente, tutto questo non ci dice niente sull'esistenza di Dio. (Massimo Pigliucci)
  • Alleandosi a un potere politico, la religione aumenta il suo potere su alcuni uomini, ma perde la speranza di regnare su tutti. (Alexis de Tocqueville)
  • C'è nel mondo qualche cosa che non può essere vissuta che a patto d'essere unica a possedere l'animo, d'essere presa per sempre e non affittata per ore, d'essere una sposa e non un'amante. È l'azione religiosa. (Giuseppe Prezzolini)
  • C'è una sola religione, benché ne esistano un centinaio di versioni. (George Bernard Shaw)
  • Che nessuno si intrometta nelle faccende altrui in riferimento alla religione, e che a ciascuno sia consentito di accostarsi alla religione che gli aggrada. (Akbar Imperatore dell'India)
  • Ci sono persone buone che fanno cose buone e persone cattive che fanno cose cattive, ma se volete trovare gente buona che faccia cose cattive, rivolgetevi alla religione. (Steven Weinberg)
  • Ciò che le religioni hanno di mitico, di simbolico, di rituale o è una paurosa allucinazione dell'ignoranza, o fioritura fantastica di popoli primitivi, o speculazione interessata dell'impostura. (Mario Rapisardi)
  • Coloro che hanno una religione possono ritenersi felici, perché non a tutti è dato credere a cose sopraterrene. Non è neppure necessario credere alla punizione dopo la morte; il purgatorio, l'inferno e il paradiso sono cose che molti possono non ammettere; però una religione, non importa quale essa sia, mette l'uomo sulla buona strada. Non si tratta di temere Iddio, ma di tener alto il proprio onore e la propria coscienza. (Anna Frank)
  • Come la religione favorisca i sentimentalismi deboli, com'essa che predica la sete della giustizia sia incapace di formare negl'intelletti devoti a lei il vero concetto di giustizia. (Antonio Fogazzaro)
  • Considero la religione come un giocattolo per bambini, e ritengo che il solo peccato sia l'ignoranza. (Christopher Marlowe)
  • Cos'è allora la religione (per usare la parola malgrado i suoi ovvii svantaggi)? Probabilmente consiste nello sviluppo interno dell'individuo, nella evoluzione della sua coscienza in una determinata direzione che è considerata buona. Cosa sia quella direzione sarà ancora materia di discussione. Ma, per quel che posso dire, la religione pone il suo accento su questo mutamento interiore e considera ogni mutamento esterno come la semplice proiezione di questo sviluppo interiore. Non vi può essere dubbio che questo sviluppo interiore influenzi considerevolmente l'ambiente circostante esterno. Ma è parimenti ovvio che l'ambiente circostante esterno influenza considerevolmente lo sviluppo interiore. (Jawaharlal Nehru)
  • Credo che mentre tutte le religioni hanno detto: «Dio è Dio, e Buddha è il suo profeta — e Cristo è il suo profeta — e Maometto è il suo profeta», la religione futura dirà: «Dio è Dio, e l'umanità è il suo profeta.» Quindi, rivelazione, non immediata, ma continua, progressiva, incarnazione divina nell'umanità: santificazione, ma mortalità di tutte le religioni, fasi tutte, secondo il tempo e lo spazio, della grande, vera, una religione, della quale ogni epoca storica svolge un principio, un articolo. La morale si perfezionerà, dacché invece di sancire che l'uomo può salvarsi, malgrado il mondo, e separandosi dal mondo, dirà che l'uomo non si salva se non attraverso il mondo, trasformando il mondo. (Giuseppe Mazzini)
  • Credo che tutte le religioni siano buone, credo che, tranne il fanatismo, tutti gli errori religiosi troveranno grazia al cospetto di Dio, poiché anche la nostra ignoranza è opera sua.... Io accetto tutte le idee religiose che possono innalzare la mente, respingo quelle che la impiccioliscono e, se dovessi stabilire quale mi pare la migliore tra tutte le religioni costituite, risponderei: «la più tollerante.» (Émile de Girardin)
  • Dal momento che la religione produce effetti pubblici e politici, essa aumenta considerevolmente il suo potere di nuocere. (Michel Onfray)
  • Da quando il pensiero comincia a procedere logicamente, esso entra in lotta coi dati tradizionali della religione. Questa ha le sue radici nelle concezioni essenziali più antiche, più grossolane, più contradditorie, che la folla ignorante non cessa di riprodurre con una forza irresistibile. (Friedrich-Albert Lange)
  • Di giorno in giorno sempre più la religione può essere chiamata a dire la sua parola; e questo proprio quando le religioni stanno rivedendo i loro punti ed alcune sono in crisi. Forse tra qualche decennio sarà visto chiaramente che le religioni sono in crisi e la religione è in aumento: situazione strana solo in apparenza, perché sono le profonde e creatrici esigenze religiose che aumentano, mentre le tradizioni, i dogmi, le istituzioni, i privilegi e i pregiudizi risultano trascinati dal tempo che consuma le cose del mondo. (Aldo Capitini)
  • Di tutte le religioni, quella cristiana è senza dubbio quella che dovrebbe ispirare più tolleranza, sebbene fino ad ora i cristiani siano stati i più intolleranti tra gli uomini. (Voltaire)
  • Dico che nessun uomo è mai stato abbastanza devoto, neppure la metà del necessario, | nessuno ha mai adorato o venerato, neppure la metà del necessario, | nessuno ha ancora cominciato a considerare quanto divino egli sia, quanto indubbio il futuro. || Affermo che la vera, durevole grandezza di questi Stati dev'essere la loro religione, | altrimenti non si avrà mai né vera né durevole grandezza; | (né carattere né vita né durevole grandezza, | nessuna terra, né uomo, né donna senza religione.) (Walt Whitman)
  • Dicono che è la paura della morte e di ciò che segue alla morte che fa volgere gli uomini alla religione quando avanzano gli anni. Ma la mia propria esperienza mi ha dato la convinzione che, senza alcun terrore o effetto d'immaginazione, il sentimento religioso tende a svilupparsi a misura che noi invecchiamo; a svilupparsi perché le passioni essendosi calmate, l'immaginazione e la sensibilità essendo diventate meno eccitate o eccitabili, la nostra ragione è meno turbata nel suo esercizio, meno offuscata dalle immagini dei desideri e dalle distrazioni che solevano assorbirla; allora Dio emerge come da una nuvola; la nostra anima lo sente, lo vede, si volge versò di lui, sorgente d'ogni luce; si volge naturalmente e inevitabilmente; e poiché tutto si dissolve nel mondo delle sensazioni, la vita e la gioia hanno cominciato ad abbandonarci, l'esistenza fenomenica non è più sostenuta dalle impressioni esterne ed interne, noi sentiamo il bisogno di appoggiarci a qualche cosa che resta, a qualche cosa che non ci ingannerà, una realtà assoluta ed eterna. Sì, noi ci volgiamo inevitabilmente a Dio; perché il sentimento religioso è così puro, così dolce al cuore questa esperienza, che ci compensa di tutte le altre perdite. (Aldous Huxley)
  • Dobbiamo vedere le religioni in termini di vasti processi storici, parte delle macro forze complesse che formano le comunità umane in ciò che queste sono. La storia delle religioni è strettamente connessa con la storia delle istituzioni politiche e dell'economia. Per capire questo livello abbiamo bisogno sia della storia come narrazione sia di macro analisi storiche e sociologiche. Ma le religioni vanno comprese anche con i micro studi sulle tradizioni e sui testi particolari, per la qual cosa abbiamo bisogno della filologia per accertare i testi e il campo di lavoro di pratiche e società particolari. (Gavin Flood)
  • È duro essere religiosi quando certi tipi non vengono mai inceneriti da un fulmine. (Bill Watterson)
  • È proprio la religione vera quella che non occorre professare ad alta voce per averne il conforto di cui qualche volta – raramente – non si può fare a meno. (Italo Svevo)
  • È religione anche non credere in niente. (Cesare Pavese)
  • È un fatto comune al sorgere e al primo sviluppo di ogni grande corrente religiosa che la situazione della donna subisca una depressione. (Maffeo Pantaleoni)
  • Entrate nella Borsa di Londra [...] Lì l'ebreo, il maomettano e il cristiano si trattano reciprocamente come se fossero della stessa religione, e chiamano infedeli solo quelli che fanno bancarotta. (Voltaire)
  • Essere liberi e indipendenti, ma anche responsabili e in comunione. Io penso sia questo il senso esistenziale, fisico e insieme metafisico, della religione. La religione in quanto religio, legame, legame di me (filo o nota o lettera che sia) con altri elementi diversi eppure simili a me (fili o note o lettere che siano). (Vito Mancuso, Disputa su Dio e dintorni)
  • Fra le diverse religioni le distanze sono talvolta così grandi che solo l'odio ogni tanto riesce a superarle. (Ivo Andrić)
  • Gli abitanti della Terra sono di due tipi:
    quelli con cervello, ma senza religione,
    e quelli con religione, ma senza cervello. (Al-Ma'arri)
  • Gli uomini attendono dalle varie religioni la risposta ai reconditi enigmi della condizione umana, che ieri come oggi turbano profondamente il cuore dell'uomo. (Nostra Aetate)
  • Gli uomini sono in attesa; essi giudicano la verità della religione secondo la fecondità di questa nella vita sociale. (Giorgio La Pira)
  • Ho fatto vedere come nei tempi di civiltà e di eguaglianza lo spirito umano non accetti volentieri credenze dogmatiche e ne senta il bisogno solo in fatto di religione. Ciò indica anzitutto che in questi secoli le religioni devono mantenersi più discretamente nei loro limiti senza cercare di uscirne poiché volendo estendere il loro potere fuori del campo strettamente religioso, rischiano di non essere credute in alcun campo. (Alexis de Tocqueville)
  • Ho seguito il dogma della religione per cinque anni. È stata un'impresa folle ma mi sono rimasti dei valori importanti. Mi è rimasto il fatto che quel messaggio che arriva dal Mistero è un messaggio d'amore: non è un messaggio negativo. Ho capito che se c'è qualcuno che ci guarda, ci guida verso il meglio e non per spingerci verso il baratro. Detto questo, però, avendo il libero arbitrio, siamo noi a capire responsabilmente cosa vogliamo fare. Le scelte sono le nostre. Dobbiamo condurre noi la nostra vita. (Paola Turci)
  • I geni, nelle inaudite profondità dell'assurdo e della storia pura, situati per così dire al di sopra dei dogmi propongono le loro idee a Dio. La loro preghiera offre audacemente la discussione. La loro adorazione interroga. Questa è la religione diretta, piena d'ansietà e di responsabilità per chi ne tenta l'erta. (Victor Hugo)
  • I libri sacri di qualsiasi religione traggono il proprio valore non già dalla precisione storica, bensì dai sentimenti che possono destare in chi li legge; e l'uomo che, oppresso dal dolore, chiede i soccorsi religiosi, desidera non già una dotta dissertazione storica, della quale non capirebbe nulla, bensì parole di conforto e di speranza. (Vilfredo Pareto)
  • Il bello della mania religiosa è che ha la capacità di spiegare tutto. Una volta che Dio (o Satana) sia accettato come causa prima di tutto ciò che accade nel mondo dei mortali, nulla viene lasciato al caso... o al mutamento. Una volta che ci si sia impadroniti perbene di formule magiche quali «Ora noi vediamo come in uno specchio scuro» e «Misteriose sono le vie che Egli sceglie per porre in atto le Sue meraviglie,» si può buttare allegramente la logica dalla finestra. La mania religiosa è uno dei pochi metodi infallibili per reagire ai ghiribizzi del mondo, perché elimina totalmente il puro caso. Per il perfetto maniaco religioso, tutto ha un suo scopo. (Stephen King)
  • Il compito della religione è consolare l'umanità che va al patibolo. (Karl Kraus)
  • Il fine della Chiesa, depositaria unica e suprema della rivelazione, resta in ogni caso quello di riassumere e risolvere la politica nella religione. Ma il fine dello Stato, di qualunque Stato degno del nome, è precisamente lo stesso, rovesciato: risolvere la religione nella politica, Dio nell'uomo. Ogni Stato è anche Chiesa; l'autorità politica è necessariamente autorità morale; la storia politica si configura logicamente come «storia sacra». I suoi fini politici sono anche morali e religiosi: comprendono e riassorbono in sé tutta la possibile morale e religione. (Giovanni Spadolini)
  • Il ragionamento di chi attacca le religioni è in realtà un postulato, si sostituisce alla conoscenza dei concetti e degli argomenti attaccati, di modo che l'offensiva non viene condotta contro le ragioni delle persone e delle religioni incriminate, ma contro l'immagine fantastica che l'autore degli attacchi si è fatto di esse. Cosa ne è stato dell'equilibrio? Dov'è finito lo spirito critico? Dov'è la filosofia? Dov'è la capacità dell'intellettuale di formulare tesi verificabili e legittime, tenendo conto anche di argomenti che non vanno necessariamente nella stessa direzione? (Matthieu Baumier)
  • Il senso religioso dell'uomo non dipende in sé dalla sua volontà, ma è iniziativa di chi l'ha creato. La scoperta del senso religioso è, dunque, il primo risultato che l'uomo consegue, se affronta seriamente l'esperienza di impotenza strutturale che lo caratterizza. (Papa Giovanni Paolo II)
  • In Europa, dal medio evo sino verso il secolo XVIII, non era lecito di discorrere delle religioni che non fossero la cristiana, se non come di funesti errori; ora è sorta una religione umanitaria-democratica, e questa sola è vera e buona; le altre, compresa la cristiana, sono false e perniciose. (Vilfredo Pareto)
  • In nome del cibo, del sesso, del look e dello shopping, amen. Dove amen è da intendersi come il tifo per la squadra di calcio preferita. Ecco che cos'è la religione oggi. (Luigi Lombardi Vallauri)
  • In questo doloroso passaggio transitorio che è la vita, benemerita indubbiamente quella religione che offre all'uomo una speranza, un conforto, un sostegno! Tanto più che l'uomo non sa, non può esser buono, se non vede la luce d'un faro, la promessa d'un guiderdone, una meta radiosa. Una religione pessimistica, sconsolata, non è una religione. (Carlo Formichi)
  • In tutti i paesi la religione è utile per il governo; e bisogna servirsene per agire sugli uomini. (Napoleone Bonaparte)
  • Infama e non salva la religione chi la protegge con mezzi iniqui e adopera a sua difesa l'oppressione, la frode ed il tradimento. (Vincenzo Gioberti)
  • L'adorazione non frutta nulla, a chi è tiepido o sbadato. Vi son uomini la cui religione, se fosse un tetto da essi costruito, gli cadrebbe sulla testa alla prima pioggia. (Richard Adams)
  • L'essenza del sentimento religioso non dipende da nessun ragionamento, da nessuna colpa o delitto, da nessuna convinzione ateistica; qui c'è qualcosa di diverso e d'indefinibile, che sarà sempre tale, qualcosa che tutte le concezioni atee non riusciranno mai a intaccare, perché sempre parleranno di qualcosa d'altro. (Fëdor Dostoevskij, L'idiota)
  • L'idea aggressiva e del tutto illogica di un'unica religione per l'intera umanità, una religione universale che si fa forza della sua stessa limitatezza, un unico insieme di dogmi, un solo culto, un solo sistema di cerimonie, un'ordinanza ecclesiastica, una serie di proibizioni e ingiunzioni che tutte le menti devono accettare col pericolo di persecuzione da parte di uomini e il rifiuto spirituale o la punizione eterna da parte di Dio, quella creazione grottesca dell'umana irragionevolezza che è stata la sorgente di tanta intolleranza, crudeltà, oscurantismo e fanatismo aggressivo, non è mai stata in grado di prendere possesso della mentalità indiana. (Sri Aurobindo)
  • L'idea di una religione universale (coltivata in laboratorio dagli scienziati) non esiste. (Andrea Riccardi)
  • L'oppio è ormai la religione dei popoli. (Ennio Flaiano)
  • L'origine della religione non è certamente la paura. (Peter Hitchens)
  • L'origine della religione risiede nel fatto che l'esistenza di Dio spiega così tanti dei misteri dell'universo – specialmente la coscienza. (Peter Hitchens)
  • L'unica condizione per essere sempre e veramente religiosi è vivere sempre intensamente il reale. (Luigi Giussani)
  • La libertà è l'aria della religione. (Primo Mazzolari)
  • La maggior parte delle religioni rende gli uomini non migliori, bensì più cauti. Quanto vale questo? (Elias Canetti)
  • La mamma ti diede una religione col battesimo dell'acqua: rendila tutta tua col battesimo delle lagrime. (Ambrogio Bazzero)
  • La religione contiene ed assorbe la tradizione. La maggior parte delle sanzioni materiali, nella religione, sono differite. La maggior parte delle sue norme sono insegnamenti, indicazioni e risposte a delle domande. Questa è la migliore legge per rispettare l’uomo. La religione non ammette sanzioni temporali se non in casi estremi, quando queste si rilevano assolutamente necessarie alla società. La religione comprende la tradizione che è l’espressione della vita naturale dei popoli. La religione, quindi, è una conferma del diritto naturale. Le leggi non religiose e non tradizionali sono creazioni dell’uomo contro l’uomo. Esse sono, pertanto, ingiuste poiché non derivano da questa fonte naturale costituita dalla tradizione e dalla religione. (Mu'ammar Gheddafi)
  • La religione cristiana è la religione delle cose impossibili; la giudaica, è religione da fanciulli; la maomettana, da porci. (Averroè)
  • La religione cristiana fece distinzione fra la purezza morale interiore e la pulizia esteriore della persona; la religione ebraica le identificava. [...] Israele è la più perfetta rappresentazione di religione positiva. Rispetto all'ebreo, il cristiano è uno spirito libero. Così mutano le idee. Ciò che ancor ieri era religione, oggi non lo è più, e ciò che oggi è considerato ateismo, sarà religione domani. (Ludwig Feuerbach)
  • La religione è come l'occhio per i malati. (Il posto delle fragole)
  • La religione è così connaturata all'uomo, che tutti gli sforzi di un governo che volesse distruggerla, non riuscirebbero che a farla rinascere sotto le forme della superstizione; ed i popoli, cessando d'essere credenti, diverrebbero creduli. (Louis de Bonald)
  • La religione è finita. Non c'è più nessuno che si vanti di aver portato a letto una suora. (Ennio Flaiano)
  • La Religione è l'ombra dell'Infinito nel tempo. (Giuseppe Vannicola)
  • La religione è la causa esplicita di milioni di morti avvenute negli ultimi dieci anni. (Sam Harris)
  • La religione è il cemento che permette all'edificio sociale di restare in piedi; è la base stessa della vita familiare e nazionale. (Mohammad Reza Pahlavi)
  • La religione e il clero sono state e forse resteranno, ancora per lungo tempo, tra i più importanti nemici del progresso e della libertà. (Hristo Botev)
  • La religione è il più solido puntello del capitalismo e dello Stato, i due tiranni del popolo. Ed è anche il più temibile alleato dell'ignoranza e del male. (Bruno Misefari)
  • La religione è la matematica dei poveri di spirito. (Piergiorgio Odifreddi)
  • La religione è nulla. Vivere religiosamente è tutto. Ciò che intendo per vivere religiosamente è ciò che pensavano i profeti, ciò che Gesù pensava: fare ciò che è giusto, dire la verità, amare il prossimo tuo come te stesso. Questo è tutto. (Erich Fromm)
  • La religione è un certo modo di effettuare i rapporti fra l'uomo e le forze sovrumane e misteriose da cui egli si considera dipendente. (Eugène Goblet d'Alviella)
  • La religione è un fatto eminentemente sociale. Le rappresentazioni religiose sono rappresentazioni collettive esprimenti realtà collettive; i riti costituiscono modi di agire che nascono entro gruppi costituiti e sono destinati a suscitare, conservare e riprodurre taluni stati mentali dei gruppi stessi. (Émile Durkheim)
  • La religione è un paradiso terrestre nel quale l'anima si unisce con Dio più strettamente, partecipa più abbondantemente i tesori della Chiesa, gode una dolcissima pace che divinamente la imbalsama e la fa divenire una piccola deità in terra. (Maria Maddalena de' Pazzi)
  • La religione è una spiegazione della vita umana attraverso il legame con quello Spirito misterioso, il cui governo sul mondo e sull'uomo viene riconosciuto dall'uomo e a cui l'uomo si sente legato. (Albert Réville)
  • La religione è uno dei maggiori ostacoli che dobbiamo affrontare nel mondo d'oggi. (Frank Zappa)
  • La religione fu inventata dall'uomo, così come dall'uomo furono inventate l'agricoltura e la ruota, e in essa non v'è assolutamente nulla che giustifichi la credenza che i suoi inventori avessero l'ausilio di potenze più alte, terrene o d'altra natura. In alcuni suoi aspetti, essa è estremamente geniale, in altri di commovente bellezza, ma in altri ancora è così assurda da rasentare l'imbecillità. (Henry Louis Mencken)
  • La Religione ha la sua radice immortale nel sentimento dell'Infinito, e riceve la sua esplicazione successiva col progresso dei tempi e con l'incivilimento delle nazioni. Questo sentimento tradutto in idee, genera la parte dogmatica e speculativa della religione; e tradutto in azioni, costituisce la sua parte pratica e civile. Sotto il primo aspetto la religione è un sistema di credenze; e sotto il secondo è un sistema d'instituzioni. (Cristoforo Bonavino)
  • La religione impedisce ai nostri figli di ricevere un'educazione razionale; la religione ci impedisce di rimuovere le cause fondamentali delle guerre; la religione ci impedisce di insegnare l'etica della collaborazione scientifica in luogo delle vecchie aberranti dottrine di colpa e castigo. Forse l'umanità è alla soglia di un periodo aureo; ma per poterla oltrepassare sarà prima necessario trucidare il drago di guardia alla porta: questo drago è la religione. (Bertrand Russell)
  • La religione induce le persone a pensare che le loro preoccupazioni siano morali quando in realtà non lo sono ― perché non hanno niente a che vedere con la sofferenza e la sua alleviazione. Anzi, la religione fa pensare le persone che le loro preoccupazioni siano morali quando in realta sono altamente immorali ― perché attuarle significa infliggere sofferenze terribili e non necessarie su esseri umani innocenti. (Sam Harris)
  • La religione intesa nel senso di Kant non ha, come egli stesso afferma, una vera storia; essa infatti è una sola ed immutabile, appartiene all'individuo e non ha per sé una manifestazione storica estrinseca: sono varie invece e soggette a molte vicende le Chiese fondate sulle credenze positive. (Carlo Cantoni)
  • La religione non consiste in ciò che facciamo ma in ciò che siamo [...]. Che cosa può fare agli uomini il fatto che facciamo delle smorfie in un modo o in un altro, se si tratta solo di smorfie? (Maurice Zundel)
  • La religione non è, né può essere, l'identità omnicomprensiva di un individuo. (Amartya Sen)
  • La religione non è un abitino comodo che si può mettere per tutte le stagioni. Bisogna saper rinunciare. (Silvio Orlando)
  • La religione [...] parla e prega e parlando insegna e pregando implora grazie e benedizioni dall'Alto. (Andrea Carlo Ferrari)
  • La stessa religione tutta quanta è tentazione, se per essa ci si crede sufficienti e a posto. (Aldo Capitini)
  • La vera religione ha una qualità universale. Essa non trova difetti nelle altre religioni. [...] Il perdono, la compassione, la tolleranza, la fratellanza e il sentimento di unità sono i segni di una vera religione. (Sri Chinmoy)
  • Le nostre vecchie religioni, che non impongono all'uomo il gioco di alcun dogma, si prestano a interpretazioni tanto varie quanto la natura stessa, e lasciano che i cuori austeri si foggino, se lo vogliono, una morale più alta, senza costringere le masse a precetti troppo rigidi per evitare che ne scaturiscano subito costrizione e ipocrisia. (Marguerite Yourcenar)
  • Le più importanti religioni della Terra si contraddicono a vicenda riguardo a molti punti. Non possono essere tutte perfette. E se fossero tutte sbagliate? È una possibilità, sapete. (Carl Sagan)
  • Le religioni hanno un ruolo centrale perché tutte, se tornano alle proprie origini, hanno qualcosa da dire sul rapporto tra esseri umani e natura. I leader religiosi dovrebbero essere una fonte di ispirazione per i loro fedeli anche in questo senso. (Margaret Atwood)
  • Le religioni possono esercitare un enorme potere sulle nostre menti e ingannarci in molti modi. Ma non hanno la minima influenza sul nostro corpo, che conosce perfettamente le nostre vere emozioni e insiste affinché le rispettiamo. (Alice Miller)
  • Le religioni si limitano a offrire un sostegno morale, una sorta di assicurazione contro i fallimenti. Perché darsi tanto da fare se tutto ciò che manca sarà compensato nell'altro mondo? (I sopravvissuti)
  • Le religioni sono un po' come dei rimedi. I rimedi mostrano la loro efficacia quando si è malati, non quando si è in buona salute. (Tenzin Gyatso)
  • Le religioni storiche mondiali portano nel sangue un presentimento delle insidie della massa. […] Ciò che esse desiderano è, al contrario, un gregge duttile. È consueto considerare i fedeli come pecore e lodarli per la loro ubbidienza. (Elias Canetti)
  • Lo spirito religioso si adatta ad ogni nuova scoperta, dopo averla demonizzata di anatema. Rettifica, riscrive, reinterpreta. […] La logica clericale macina ogni contraddizione e annulla la rimozione di ieri, ormai inservibile, con nuove e più sofisticate rimozioni. (Paolo Flores d'Arcais)
  • Ma non basta che attorno alla religione sia stata intenzionalmente creata una cortina di noncuranza e di ignoranza; ora la fede diventa oggetto di continui attacchi. È significativa la battuta del Nobel Steven Weinberg, che oltretutto è un cosmologo e non un sociologo: «Ci sono persone buone che fanno cose buone e persone cattive che fanno cose cattive, ma se volete trovare gente buona che faccia cose cattive, rivolgetevi alla religione». In alcuni Paesi, questa frase è diventata quasi un proverbio e viene ripetuta dai media e nei bar. È stupefacente che se ne esca con una simile battuta un uomo come Weinberg, che ha vissuto gran parte della sua vita in un secolo, il XX, che ha conosciuto i regimi più oppressivi della storia. È questa l'obiezione che io muovo appena qualcuno tira fuori la battuta di Weinberg. E ottengo, invariabilmente, la seguente risposta: «Ma il comunismo era una religione!». Insomma, per alcuni, la parola "religione" è diventata sinonimo di irrazionalità e addirittura di assassinio. In pratica, c'è ormai chi intende per "religione" un complesso di credenze che può indurre persone buone e pacifiche (che non ucciderebbero neanche una mosca, che so, per conseguire un guadagno personale), a trasformarsi in killer per una "causa". Un modo di pensare abbastanza grossolano, questo. Al quale va mossa un'altra obiezione ancora: Hitler, Stalin, Pol Pot, Mao, eccetera, erano tutti nemici della religione. (Charles Taylor)
  • Mi considero antireligioso perché la religione è il non pensiero. O meglio, è un pensiero preconfezionato. (Giordano Bruno Guerri)
  • Mi sono convinto che ogni religione esprime il bisogno di una determinata popolazione in quel momento storico. (Umberto Veronesi)
  • Molto di ciò che finora è andato sotto il nome di religione conteneva in sé un atteggiamento d'inconscia ostilità verso la vita. La vera religione deve insegnare che la vita è colma di gioie che rallegrano l'occhio di Dio, e che la conoscenza senza l'azione è vuota. Ciascuno deve accorgersi che l'insegnamento di una religione solo per mezzo di regole ed esempi altrui è un imbroglio. Un insegnamento giusto e corretto si riconosce facilmente. S'intuisce subito, perché risveglia in te una sensazione di qualcosa che hai sempre conosciuto. (Frank Herbert)
  • Nessuno può esigere da noi che releghiamo la religione alla segreta intimità delle persone, senza alcuna influenza sulla vita sociale e nazionale, senza preoccuparci per la salute delle istituzioni della società civile, senza esprimersi sugli avvenimenti che interessano i cittadini. (Papa Francesco)
  • Niente dimostra l'isolamento della sinistra dalla gente quanto la derisione della religione, che per la maggior parte degli uomini rimane una caratteristica vitale della loro identità. (Camille Paglia)
  • Niente è più specifico all'uomo della capacità di religione e del senso di una divinità. (Benjamin Whichcote)
  • Non c'è nulla di più ingannevole di una religione falsa che è spesso celata sotto un abito attraente. (Tito Livio, attribuita a Spurio Postumio Albino)
  • Non ci sia religione diversa da quella che consiste nell'abolire completamente la tirannide e il culto degli dèi e dei loro idoli. (Jean Meslier)
  • Non combattete mai con la religione, né con le cose che pare che dependono da Dio; perché questo obietto ha troppa forza nella mente degli sciocchi. (Francesco Guicciardini)
  • Non esiste religione senza amore. La gente può dire tutto quello che vuole sulla propria religione, ma se non ne ricava un insegnamento che la porti a essere buona e ad aprire il proprio animo a tutte le creature, allora è soltanto una truffa. (Anna Sewell)
  • Non esitiamo a dire che un bambino è cristiano o che è musulmano, quando in realtà sono troppo piccoli per comprendere argomenti del genere. Eppure non ci sogneremmo mai di dire che un bambino è keynesiano o marxista. Con la religione, invece, si fa un'eccezione. (Richard Dawkins)
  • Non sono praticante, ma penso che le radici della musica affondino nella religione. E questo non vuol dire essere religiosi; è che per capire la musica non basta suonare bene, condurre una vita ascetica tutta dedicata al concertismo: bisogna sapere da dove vengono quelle idee che risuonano nelle note. (Murray Perahia)
  • Non vi può essere pace tra le nazioni senza la pace tra le religioni; non vi può essere pace tra le religioni senza il dialogo tra le religioni. (Hans Küng)
  • Oggi, le costrizioni imposte dall'economia internazionale e dallo sviluppo tecnologico creano spesso un sentimento di fatalità. La fiducia di poter gestire e migliorare queste costrizioni diminuisce, e dunque viene meno la ragione medesima della politica. Si ritorna allora al religioso per attendere una salvezza che venga dal di fuori, o per consenso a una situazione che sfugge al controllo umano, o per un ritorno a convinzioni interiori che non possono più tradursi in interventi socio-politici. Il religioso sarebbe la radicalizzazione di una impotenza storica. Comunque sia [...], rimane un problema centrale che schematizzerei brutalmente così: il religioso manifesta interrogativi fondamentali, ma non è più capace di gestirli. (Michel de Certeau)
  • Ogni moralità trae la sua origine dalla religione, perché la religione è soltanto la formula della moralità. (Fëdor Michajlovič Dostoevskij)
  • Ogni religione degna di questo nome consacra il suo massimo altare al Dio sconosciuto e inconoscibile; ogni religione, che non si abbassi a fantasie mitologiche, è una forma di agnosticismo, in quanto pone il suo oggetto supremo quale altro dal soggetto e ad esso contrapposto come il necessario al contingente, l'infinito al finito, l'assoluto al relativo. (Cesare Ranzoli)
  • Ogni religione è repressiva. (Richard Wright)
  • Ogni religione è vera. Dio può essere raggiunto da ogni religione. I fiumi scorrono in direzioni diverse ma si riversano tutti nel mare. Nel mare essi sono un'unità. (Ramakrishna)
  • Ogni religione ha inizio da motivazioni razionalistiche. (Stanisław Jerzy Lec)
  • Ogni religione monoteistica finisce col perseguitare gli altri, e ucciderli perché non li accetta. È accaduto in ogni periodo storico, e accade ancora oggi. (Philip Pullman)
  • Ogni volta che la religione ha assunto il potere legislativo, storicamente il risultato è sempre stato un'automatica violazione dei diritti umani e un attacco all'educazione fattuale. (Aron Ra)
  • Osserva la religione che dagli avi ti fu tramandata, ma pensa essere splendidissimo sagrificio ed il più grande dei culti mostrarsi ottimo e giustissimo: poiché è più credibile che Dio immortale accolga i voti dell'uomo fornito di tali qualità di quello che di chi tutta la religione fa dipendere da pingui sagrificii. (Isocrate)
  • Ovunque è un sacrificio per il bene degli altri, ovunque è la disposizione morale da preferire al tradimento lucroso di un'idea la morte squallida per quell'idea, ivi è religione. (Piero Calamandrei)
  • Parlando in senso generale, le religioni dell'Oriente, e in particolare il taoismo e il buddhismo, fedi non teistiche, seguono il sentiero della conoscenza, della gnosi e della comprensione, mentre le religioni teistiche, postulando un Dio personale, scelgono il sentiero della devozione e del sacrificio: la via della bhakti. Le religioni teistiche, per definizione, devono dunque postulare l'esistenza di un Dio Creatore, dogma dal quale le tradizioni non teistiche si dissociano nettamente, sostenendo che la divinità è di per sé al di là di qualsiasi definizione e comunque al di là della sfera in cui agisce la mente umana; tale atteggiamento, peraltro, si riscontra pure – lo vedremo più oltre – nelle affermazioni dei mistici cristiani e Sufi. (Jean Campbell Cooper)
  • Pensateci, la religione attualmente convince la gente che c'è un uomo invisibile. Che vive nel cielo e guarda quello che fai in ogni minuto di ogni giorno. E l'uomo invisibile ha una lista speciale di 10 cose che non vuole che tu faccia. Se farai anche solo una di queste cose ha pronto un posto speciale per te, pieni di fuoco e fiamme e fumo e tortura e angosce dove vivrai per sempre e soffrirai e brucerai e griderai fino alla fine dei tempi. Ma lui ti ama. (George Carlin)
  • Penso che la religione offra un rifugio per camuffare un elevato numero di disordini cognitivi e psichiatrici, oltre che alcune aberrazioni sociali. Ciò non significa che la religione sia una malattia mentale, indipendentemente da quanto possano essere accurate le analogie del Dio virus. (Aron Ra)
  • Perché devo dirvi la verità gente, devo dirvi la verità. Quando parliamo di stronzate, enormi, gigantesche stronzate, dobbiamo rimanere in rispettosa osservazione, del campione di tutti i tempi di false promesse ed esagerazioni: la religione. (Zeitgeist: the Movie)
  • Più che di discussione, la religione è argomento di decisione. (Fulton J. Sheen)
  • Prima della nascita della ragione, che è cosa recente essendo nata 2500 anni fa con la filosofia (la quale, per distinguersi dalla teologia ha sempre ragionato "come se Dio non fosse"), la religione era un tentativo di reperire dei nessi causali per difendersi dall'imprevedibile e dall'ignoto che ha sempre terrorizzato l'uomo e generato angoscia. (Umberto Galimberti)
  • Quando le fantasie della religione e la loro perversione affine toccano le pulsioni dell'inconscio, il mostruoso non è distante. (George Steiner)
  • Se c'è un Dio, l'ateismo deve sembrargli una minore ingiuria che la religione. (Edmond e Jules de Goncourt)
  • Se dunque esiste una verità che la storia ha reso indubbia, questa è proprio l'estensione sempre minore della porzione di vita sociale che la religione ricopre. In origine essa si estendeva su tutto; tutto ciò che era sociale era religioso; i due termini erano sinonimi. In seguito, a poco a poco, le funzioni politiche, economiche, scientifiche si sono rese indipendenti dalla funzione religiosa, costituendosi a parte e assumendo un carattere temporale sempre più accentuato. Dio – per così dire – che in principio era presente a tutte le relazioni umane, si ritira progressivamente da esse; abbandona il mondo agli uomini e alle loro controversie. (Émile Durkheim)
  • Se le religioni fossero molto chiare perderebbero, con l'andar del tempo, i credenti. (Leo Longanesi)
  • Se oggi i popoli civili più non credono che il sole, ogni sera, si tuffi nell'oceano, non è certo merito della religione. (Vilfredo Pareto)
  • Senza la religione staremmo tutti meglio. Saremmo liberi di esultare per il privilegio che abbiamo di essere nati, grati di vivere una vita, questa, terrena, abbandonando il presuntuoso desiderio di averne una seconda, eterna, nell'aldilà. (Richard Dawkins)
  • Sì, cittadini, la religione è incompatibile col sistema della libertà; l'avete sentito. L'uomo libero non s'inchinerà mai davanti agli dei del cristianesimo; mai i suoi dogmi, i suoi riti, i suoi misteri o la sua morale converranno ad un repubblicano. Ancora uno sforzo! Dal momento che vi date da fare per distruggere tutti i pregiudizi, non lasciatene in vita nessuno, perché anche uno solo è sufficiente a farli ritornare tutti. (Donatien Alphonse François de Sade)
  • Si fa quindi ingiuria alla persona umana e allo stesso ordine stabilito da Dio per gli esseri umani, quando si nega ad essi il libero esercizio della religione nella società, una volta rispettato l'ordine pubblico informato a giustizia. (Dignitatis Humanae)
  • Si può cantare tutto lo scibile della storia sacra e non cogliere un solo rigo di religiosità operante come arte, e si può non nominare una sola volta il nome di Dio, facendo tuttavia poesia religiosa. (Pietro Mignosi)
  • Si può considerare la religione una malattia a trasmissione sessuale, poiché se dreni dalla religione e dalle sue vittime il senso di colpa sessuale che inculca, la religione collassa e con essa i criminali in abiti talari che di secolo in secolo hanno perfezionato questo senso di colpa e il loro dominio sull'immenso parco buoi e vacche da riproduzione che chiamiamo umanità facendoci a sragione un torto e un merito irreparabili. (Aldo Busi)
  • Solo coloro che antepongono la fede religiosa alle convinzioni fondate sul ragionamento e sulle prove possono ancora sostenere che la specie umana sia la specie prediletta dell'intero universo, o che gli altri animali siano stati creati per provvederci di cibo, o che abbiamo una divina autorità su di essi nonché il divino permesso di ucciderli. (Peter Singer)
  • Solo l'uomo è stato fornito di quella scienza che gli permette di comprendere la religione, e questa è la principale o l'unica differenza che intercorre fra l'uomo e le bestie; infatti tutte le altre cose che sembrano essere proprie degli uomini, se non sono eguali anche nelle bestie, sembrano essere per lo meno simili. (Lattanzio)
  • Tante volte la religione è un fatto pubblico e l'impegno della Chiesa cattolica nella vita sociale è essenziale anche da un punto di vista della società civile. (Giorgio Napolitano)
  • Tanto più le religioni e le fedi corrono il rischio di contrapporsi violentemente le une alle altre, tanto più è urgente un dibattito sulle religioni che prescinda dalle fedi. Gli specialisti debbono poter esprimere le loro ipotesi senza condanne, a proposito di ogni credo religioso". (Mauro Pesce)
  • Trasferimento di paura e disprezzo di sé stessi, uniti a un tramite autoritario. È una catarsi. Lui assorbe la loro paura con la sua oratoria. Per questo motivo, è efficace in proporzione al numero di certezze che riesce a proiettare. Alcuni antropologi linguistici pensano che la religione sia un virus del linguaggio, che riscrive percorsi nel cervello e offusca il pensiero razionale. (True Detective)
  • Tre sono le credenze religiose collocate sopra tutte le altre nella universalità dei comuni giurati: la vita è bella e degna che severamente e magnificamente la viva l'uomo rifatto intiero nella libertà; l'uomo intiero colui che sa ogni giorno inventare la sua propria virtù, per ogni giorno offrire ai suoi fratelli un nuovo dono; il lavoro, anche il più umile, anche il più oscuro, se sia bene eseguito, tende alla bellezza e orna il mondo. (Luigi Grande)
  • Tutte le chiese, tutte le comunità religiose mancano del contrassegno più importante della [...] Verità. Essendo fondate su una fede rivelata ed essendo perciò legate ad una serie di specifici eventi storici, sono prive di validità universale. È sostanzialmente inutile ricercare tra le varie tradizioni religiose quale sia la religione vera: quel che importa è agire bene. Compiere il Bene, la Virtù, per amore del Bene stesso relativizza non tanto la verità bensì l'esistenza delle singole comunità religiose, le quali si presentano ormai più come un ostacolo che come una via al conseguimento dell'unica religione morale, la sola davvero uguale per tutti. (Immanuel Kant)
  • Tutte le forme di religione organizzata si somigliano dal punto di vista sociale per alcuni aspetti. Ciascuna di esse pretende di essere l'unica custode dell'autentica verità. Ciascuna pretende di pronunciarsi in quanto suprema autorità su tutte le questioni etiche. E ciascuna ha richiesto, preteso, o ordinato allo Stato di sottoscrivere il suo specifico sistema di divieti. Nessuna Chiesa ha mai rinunciato alla rivendicazione di esercitare per diritto divino un controllo assoluto sulla vita morale dei cittadini. Se la Chiesa è troppo debole, ricorre a mezzi indiretti per trasformare il proprio credo e le proprie regole in legge. Se è forte, si serve della tortura. (Robert Heinlein)
  • Tutte le religioni non sono che l'adattamento, il rimodernamento e la trasformazione di religioni precedenti la cui storia, regredendo nel tempo, ci riporta a quell'animismo che fu la prima base delle credenze umane, animismo che a sua volta deriva dalla superstizione e dall'ignoranza che portò i primitivi a temere l'incognito. (Luigi Cascioli)
  • Tutte le religioni coi loro dèi, i loro semidei e i loro profeti, i loro messia e i loro santi, furono create dalla fantasia credula degli uomini non ancora giunti al pieno sviluppo ed al pieno possesso delle loro facoltà intellettuali. (Michail Aleksandrovič Bakunin)
  • Tutte le religioni si dicono venute da Dio, ma esse sono uscite da la coscienza dei popoli e si mutano necessariamente come essa coscienza si muta. (Luigi Settembrini)
  • Tutte le religioni sono buone le quali fanno buoni gli uomini; ed il modo in cui un individuo dovrebbe provare che il suo metodo di venerare Dio è il migliore, è di essere lui stesso migliore di tutti gli altri uomini. (Percy Bysshe Shelley)
  • Tutto è religione quello che dimostra la transitorietà dell'uomo ma la perpetuità dei suoi ideali. (Piero Calamandrei)
  • Tutto il mondo soffre di avere perduto la religione. E quasi tutta la poesia di oggi non è, in un modo o nell'altro, che il rimpianto di una religione perduta. (Mario Soldati)
  • Un'universale, naturale nostalgia dell'umanità muove verso la soluzione di queste domande, e il fatto che la religione sia un fenomeno così comune nella storia dei popoli al pari della formazione dello Stato ne è un'eloquente testimonianza. Che cos'è, infatti, la religione se non un surrogato di una filosofia che spiega il mondo riconducendolo al suo fondamento ultimo, divino e agli scopi del suo ordinamento? (Franz Brentano)
  • Un po' di filosofia porta la mente degli uomini all'ateismo, ma molta filosofia riporta le menti degli uomini verso la religione. (Francis Bacon)
  • Un uomo può ignorare d'avere una religione, come può ignorare d'avere un cuore, ma senza religione, come senza cuore, l'uomo non può esistere. (Lev Tolstoj)
  • Una religione cattiva è sempre una religione: | e si scatena contro ciò che non vuol esserlo. | O che lo fu: ma sempre facendo, della mancanza | di carità, il suo fondamento: la sua azione, | ossessa – le sue opere – | furono sempre senza carità – nacquero sempre | dalla volontà, mai dalla grazia. (Pier Paolo Pasolini)
  • Una religione è dannata e confessa la sua estrema impotenza il giorno in cui brucia il primo eretico. (Ezra Pound)
  • Una religione è tanto meno vera quanto più è nazionale, cioè mista a scorie. (Sof'ja Petrovna Sojmonova)
  • Ma ad Ernesto pareva che la religione non fosse compatibile con le mezze misure o anche solo con i compromessi.
  • Religione significa soltanto che una cosa è fissata così fermamente che niente può spostarla. È il tentativo di stabilire i primi principi con tale autorità che nessuno voglia riconsiderarli di testa sua e non lo sfiori mai il dubbio, neanche minimo, in questo campo. È il tentativo di fare un investimento assolutamente sicuro, ma questo investimento non può essere fatto anche se l'interesse è bassissimo – e, nel caso della religione, è il più basso possibile.
  • Vi è una religione i cui seguaci possano essere indicati come nettamente più amabili e degni di fiducia di quelli di ogni altra? Se fosse così, questo risolverebbe il problema.
  • C'è una scienza dietro le religioni: | il testo epico, l'impianto scenico, | nuove barriere, nuove prigioni, | non mi immedesimo, confusianesimo.
  • Caro Diario, di che religione sono? Lo chiedo a te perché non riesco a dare risposta a questa domanda, soprattutto quando è posta nella stessa maniera in cui si chiede a qualcuno per che squadra tifa. (Saghe mentali)
  • Forse sarà l'età | ma voglio un culto da osservare per essere libero di privarmi della mia libertà.
  • Abbiamo un bisogno profondo che ci sia qualcuno molto al di sopra di noi, che abbia pietà di noi. È questa l'origine della religione, non bisogna cercarla altrove.
  • La religione è un'arte di consolare.
  • La religione è un sorriso che plana sopra un non-senso generale, un profumo residuo sopra un'onda di nulla. È per questo che, quando è a corto di argomenti, la religione ripiega sulle lacrime.
  • Mi intendo pienamente soltanto con quelli che, senza essere credenti, hanno attraversato una crisi religiosa da cui sono rimasti segnati per sempre. La religione – come contrasto interiore – è la sola via per bucare, perforare lo strato delle apparenze che ci separa dall'essenziale.
  • Le religioni si trasmettono culturalmente, attraverso il linguaggio e il simbolismo, non certo attraverso i geni.
  • Potremmo scoprire che le religioni sono una specie di simbionti culturali che prosperano saltando da un portatore a un altro. Potrebbero essere mutualisti: rinforzare la fitness umana o addirittura rendere possibile la vita umana, proprio come fanno i batteri nel nostro intestino. Oppure, potrebbero essere commensali: cioè neutrali, né buoni né cattivi nei nostri confronti, ma disposti a stare a guardare. O infine potrebbero essere parassiti: replicatori nocivi che faremmo meglio a non avere (almeno per quanto ne va del nostro interesse genetico) ma che è difficile eliminare, perché si sono evoluti davvero bene per contrastare le nostre difese e incrementare la loro propagazione.
  • Sistemi sociali i cui partecipanti affermano di credere in uno o più agenti soprannaturali di cui bisogna cercare l'approvazione.
  • Difficilmente troverete uno spirito profondo nell'indagine scientifica senza una sua caratteristica religiosità.
  • Fu l'esperienza del mistero – seppure mista alla paura – che generò la religione. Sapere dell'esistenza di qualcosa che non possiamo penetrare, sapere della manifestazione della ragione più profonda e della più radiosa bellezza, accessibili alla nostra ragione solo nelle forme più elementari – questo sapere e questa emozione costituiscono la vera attitudine religiosa; in questo senso, e solo in questo, sono un uomo profondamente religioso.
  • La mia religione consiste in una umile ammirazione dello spirito superiore e infinito, il quale si rivela nei dettagli minuti che riusciamo a percepire con le nostre menti fragili e deboli. Ecco la mia idea di Dio, la convinzione profondamente emotiva della presenza di una razionalità suprema che si rivela nell'universo incomprensibile.
  • Non ho trovato una parola migliore di "religione" per definire la fiducia nella natura razionale della realtà, per quanto sia accessibile alla ragione. Ogni volta che questo sentimento è assente, la scienza degenera in un piatto empirismo.
  • Per me la religione ebraica, così come tutte le altre religioni, è una incarnazione delle più infantili superstizioni.
  • Se i fedeli delle attuali religioni volessero davvero pensare e agire nello spirito dei fondatori di queste religioni, allora non esisterebbe alcuna ostilità causata dalla religione tra i seguaci delle differenti fedi. Perfino i conflitti in campo religioso si rivelerebbero insignificanti.
  • Quale il significato della vita umana o di quella, in genere, di ogni altra creatura? Conoscere una risposta a questa domanda significa essere religiosi. Vi domanderete: vale dunque la pena di porla? Io rispondo: chiunque consideri la propria e l'altrui vita come priva di significato è non soltanto infelice ma appena degno di vivere.
  • Dove sono coinvolte questioni religiose, gli uomini si rendono colpevoli di ogni sorta di disonestà e di illecito intellettuale.
  • La religione totemica è sorta dal senso di colpa dei figli come un tentativo per acquietare questo sentimento e per ottenere la riconciliazione col padre ucciso con un'ubbidienza postuma. Tutte le religioni successive sono altrettanti tentativi per risolvere lo stesso problema, e differiscono tra di loro solo a seconda dello stato di civilizzazione in cui sono sorte e della strada seguita per trovare questa soluzione: ma tutte rappresentano delle reazioni contro il grande avvenimento da cui è iniziata la civilizzazione e che da allora non ha cessato di tormentare l'umanità.
  • S'impone allora l'idea che la religione sia paragonabile a una nevrosi infantile, ed è abbastanza ottimista da supporre che l'umanità supererà tale fase nevrotica al modo stesso in cui, crescendo, molti bambini guariscono dalla loro analoga nevrosi.
  • Il miscredente immagina che la religione voglia dare soluzioni, mentre il credente sa che promette solo di moltiplicare enigmi.
  • La religione non è nata dall'esigenza di assicurare solidarietà sociale, come le cattedrali non sono state edificate per incentivare il turismo.
  • La religione non spiega nulla, complica tutto.
  • Ogni religione altrui oscilla tra il ridicolo e il diabolico.
  • L'uomo può esser definito definito un animal religioso, che un animal ragionevole, se si consideri, che negl'altri animali v'ha qualche cosa di ragionevole; ma nulla vi si trova di religioso.
  • La maggior parte degli uomini, o il loro maggior numero si lascia guidare in fatto di religione da una direzion comune.
  • Quando la religione è semplice, spoglia da ogni interesse, e per conseguenza non coercitiva, allora è vera, o nulla almeno si oppone, perché sia tale.
  • Il livello d'intensità fluttua a seconda dei tempi e dei luoghi, ma è una verità incontestabile che la religione non si accontenta – e sul lungo periodo non può farlo – delle proprie straordinarie pretese e delle proprie sublimi certezze. Essa deve cercare di interferire con la vita dei non credenti, degli eretici o degli adepti delle altre fedi. Può parlare di beatitudine nell'altro mondo, ma vuole il potere in questo. E non c'è da aspettarsi altro. In fin dei conti è un prodotto esclusivamente umano. E non avendo fiducia in ciò che essa stessa predica non può consentire alla coesistenza delle altre fedi.
  • La religione proviene dalla preistoria umana quando nessuno — nemmeno il poderoso Democrito, secondo cui tutta la materia era fatta di atomi — aveva la minima idea di come le cose funzionassero. Essa ci arriva dall'infanzia vociante e timorosa della nostra specie, ed è un tentativo puerile di dare risposta al nostro ineludibile bisogno di conoscenza (e anche di calore, di rassicurazione e di altri bisogni infantili).
  • Penso che essa sia un male, non solo una falsità. E non mi riferisco solo alla religione organizzata, ma alla fede religiosa in sé e per sé.
  • Ignoranza e paura, ecco i due sostegni di tutte le religioni. L'incertezza in cui l'uomo si trova in rapporto al proprio Dio è precisamente il motivo che lo tiene aggrappato alla sua religione.
  • In breve, chiunque accetterà di consultare il buon senso sulle credenze religiose, si accorgerà facilmente che tali credenze non hanno alcun solido fondamento; che ogni religione è un castello in aria.
  • In fatto di religione, gli uomini non sono che dei grandi bambini. Più una religione è assurda e piena di stranezze, più acquista diritti su di loro. Il devoto si crede obbligato a non porre alcun limite alla propria credulità: più le cose sono inconcepibili, più gli sembrano divine; più sono incredibili, più egli s'immagina che il credervi sia un merito.
  • Le credenze religiose degli uomini di ogni paese sono antichi e durevoli relitti dell'ignoranza, della crudeltà, dei terrori e della ferocia dei loro antenati.
  • L'uomo fa la religione, e non la religione l'uomo.
  • La critica della religione è il presupposto di ogni critica.
  • La religione è il sospiro della creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, così come è lo spirito di una condizione senza spirito. Essa è l'oppio del popolo.
  • La religione è la teoria generale di questo mondo, il suo compendio enciclopedico, la sua logica in forma popolare, il suo point d'honneur spiritualistico, il suo entusiasmo, la sua sanzione morale, il suo solenne compimento, il suo universale fondamento di consolazione e di giustificazione. Essa è la realizzazione fantastica dell'essenza umana, poiché l'essenza umana non possiede una realtà vera.
  • La religione è soltanto il sole illusorio che si muove intorno all'uomo, fino a che questi non si muove intorno a se stesso.
  • L'ebraismo – come è stato detto, seppure in modo un po' semplificato – è la religione della speranza; il cristianesimo della carità; l'islamismo della fede.
  • Tutti sanno che non si combatte una religione che per costruirne un'altra.
  • Unica tra le religioni, il cristianesimo non annuncia solo la salvezza dell'anima, la sopravvivenza dello «spirito», bensì pure la risurrezione della carne.
  • Ciò che nella religiosità degli antichi Greci fa stupire, è la smisurata pienezza di gratitudine che da essi prorompe – è una nobilissima specie di uomini quella che si pone in questo modo dinanzi alla natura e alla vita! – più tardi, quando in Grecia la plebe divenne preponderante, la paura allignò a dismisura anche nella religione; si andava preparando il cristianesimo.
  • È il timore profondamente sospettoso di un pessimismo immedicabile che costringe interi secoli ad attaccarsi coi denti a una interpretazione religiosa dell'esistenza; la paura di quell'istinto, il quale presagisce che si potrebbe essere troppo presto in possesso della verità, prima che l'uomo sia diventato abbastanza forte, abbastanza duro, abbastanza artista ... La religiosità, la "vita in Dio", considerate da questo punto di vista, apparirebbero il più raffinato e ultimo prodotto del timore della verità, l'adorazione e l'ebbrezza dell'artista di fronte alla più conseguente di tutte le falsificazioni, la volontà di capovolgere il vero, la volontà di non verità a qualsiasi prezzo.
  • Le religioni sono affari per la plebe, io ho bisogno di lavarmi le mani dopo il contatto con uomini religiosi.
  • La religiosità e il vizio, insieme, sono l'indice che la vita sociale è diventata così triste e cattiva da non essere più tollerabile e da richiedere quindi una forma di stordimento, lo stupefacente vino o cocaina, o la stupefacente religione, che giovi a farci deviare l'attenzione da essa e a farci riporre, in un modo o nell'altro, fuori di essa, il fondamento d'ogni nostra possibile contentezza.
  • Ogni religione è dimostrata falsa dalla stessa religione; cioè o dalla religione successiva o da altre contemporanee. Tutte dunque sono false.
  • Religione è nient'altro che solidarietà con le forze del bene contro quelle del male. […] Se religione è nient'altro che solidarietà con le forze del bene contro queste forze del male, è la resistenza opposta a tale forze del male o l'adesione ad esse che rivela se un uomo sia religioso o no. Da ciò si scorge quale sia nella vita sociale l'atteggiamento veramente religioso. Dove manca tale atteggiamento, non v'è religione, ma chiacchiera di religione.
  • Le religioni sanno di rivolgersi non già alla convinzione con delle ragioni, bensì alla fede con delle rivelazioni. L'età più propizia per queste ultime è la fanciullezza; per conseguenza esse hanno soprattutto cura di impadronirsi di questa tenera età.
  • Le religioni sono come le lucciole: per risplendere esse hanno bisogno dell'oscurità.
  • Le religioni sono figlie dell'ignoranza, che non sopravvivono a lungo alla loro madre. L'ha capito Omar quando fece incendiare la biblioteca di Alessandria.
  • Quando uno comincia a parlare di Dio, io non so di cosa parli, infatti le religioni, tutte, sono prodotti artificiali.
  • La religione è il fatto di essere presi da un interesse ultimo.
  • La religione è la sostanza della cultura, la cultura è la forma della religione.
  • La religione è la sostanza, il fondamento e la profondità della vita spirituale dell'uomo. [...] Essere religiosi significa interrogarsi appassionatamente sul senso della nostra vita ed essere aperti alle risposte, anche se esse ci scuotono in profondità.
  • La religione non è una funzione accanto alle altre, ma è l'orientamento, che sostiene tutte le funzioni dello spirito verso l'incondizionato.
  • A chi crede non duole la morte.
  • Chi ha religione, non va in prigione.
  • Ciascuno crede che la sua religione sia la migliore.
  • I veri predicatori danno frutti e non fiori.
  • L'italiano è cerimonioso nella religione, il tedesco serio, l'inglese devoto, il francese zelante, lo spagnolo superstizioso.
  • La religione non muore.
  • Vi sono al mondo settantadue religioni e una mezza: quella degli zingari.
  • Non c'è più religione.

Bibliografia

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Voci correlate

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