Umberto Veronesi

oncologo e politico italiano (1925-2016)

Umberto Veronesi (1925 – 2016), oncologo e politico italiano.

Umberto Veronesi nel 2011

Citazioni di Umberto Veronesi modifica

  • Abituare un bambino ad adottare una dieta vegetariana sin dallo svezzamento [...] significa dargli un vantaggio indiscutibile in termini di salute, perché lo si dota di una difesa forte e duratura contro molte malattie dell'età adulta.[1]
  • [Il governo rema] contro la sigaretta elettronica, con una incredibile tassazione del 58 per cento che ha fatto sparire molti produttori [...] [mentre grazie alla sigaretta elettronica] potrebbero essere salvate 30 mila persone all'anno solo in Italia. [...] Certo lo Stato ci guadagna di più con le sigarette tradizionali, lucra su questa tragedia, ma poi è costretto a spendere ogni anno tre miliardi per curare i 50 mila tumori che si sviluppano in Italia a causa del fumo.[2]
  • Dopo Auschwitz, il cancro è la prova che Dio non esiste.[3]
  • È necessario l'impegno di una classe medica più sensibile agli aspetti umani, che non si deve preoccupare solo del corpo, ma anche della mente. La mente è il luogo dove la medicina viene percepita.[4]
  • È troppo semplicistico ritenere che un bambino, per crescere in modo equilibrato, abbia bisogno della presenza di un padre e di una madre di sesso diverso. Nessuna ricerca scientifica dimostra che essere figli di omosessuali è pericoloso per l'acquisizione della propria identità di genere. La verità è che la società ha bisogno di tempo per adattarsi ai cambiamenti: basti pensare a quello che è successo 30 anni fa ai figli dei separati, che si sentivano a disagio e cercavano di nascondere la loro realtà. Adesso, invece, essere figli di separati è quasi normale.[5]
  • Eliminare i grassi animali è sempre un toccasana.[1]
  • I milanesi sono produttivi, con una profonda visione etica del lavoro, un forte senso della giustizia sociale, della trasmissione del benessere alle generazioni future e con un rispetto totale della civiltà, dei diritti, della tolleranza e della solidarietà.[6]
  • Il filosofo Singer, che è uno dei più grandi difensori degli animali, ha coniato un termine che si chiama "specismo", che deriva dal razzismo. Noi per secoli siamo stati antirazzisti, ma adesso cominciamo ad essere antispecisti, cioè non vogliamo, non riteniamo che sia giusto che una specie, quella umana in particolare, prenda il sopravvento e aggredisca le altre specie. Questo antispecismo comincia ad essere un movimento filosofico importante e con l'adesione di tanti filosofi di valore.[7]
  • Il fumo è più micidiale di alcol e droghe: ogni anno 50mila morti per tumore polmonare. Chi inizia a 15 anni rischia il cancro a 45.[8]
  • Il mio impegno a favore del vegetarianesimo non ha solo basi scientifiche e mediche, ma anche filosofiche. Anzi è nato in me da bambino dall'amore e dal rispetto per la vita in tutte le sue forme, specie quando non può difendersi e far valere le sue ragioni. Non ho mai sopportato la prigionia degli allevamenti e la crudeltà della macellazione. Evitare la carne è un modo per evitare la sofferenza inutile degli animali.[9]
  • Il nostro organismo, come quello delle scimmie, è programmato proprio per il consumo di frutta, verdura e legumi. Una dieta priva di carne non ci indebolirebbe certamente: pensiamo alla potenza fisica del gorilla. E pensiamo al neonato, che nei primi mesi quadruplica il suo peso nutrendosi solo di latte. Non solo una dieta di frutta e verdura ci farebbe bene, ma servirebbe proprio a tenere lontane le malattie.[10]
  • Il sistema sanitario nazionale ha tre difetti: il primo è che non premia la qualità del trattamento; il secondo è che il sistema sanitario nazionale non si occupa di prevenzione e l'altro elemento è che c'è troppa infiltrazione politica, ecco. [...] Ho creato il sistema nazionale [...] più avanzato del mondo, non per la qualità, ma per l'accessibilità. La sanità privata ha il problema che qualcuno guadagna sulle malattie degli altri, che non è una cosa eticamente molto apprezzabile. Per cui questo istituto [lo IEO], per esempio, ha aperto una strada nuova: di un ospedale privato non-profit, che quindi ci obbliga per statuto a reinvestire tutto in ricerca. Non possiamo tenere niente. [...] i donatori, che sono anche i soci del consiglio di amministrazione, non possono prendere, prelevare niente.[11]
  • [Sulla sperimentazione animale] Il tumore che insorge spontaneamente nell'uomo nulla ha a che vedere con il tumore indotto artificialmente nel topo.[12]
  • Il vero innovatore è un gran rompiscatole, non gli va bene niente e deve cambiare le regole, deve cambiare le abitudini, deve rifare un'organizzazione e noi spesso non siamo preparati.[13]
  • In tanti vorranno sapere se in questo mio riflettere, e studiare, e impegnarmi incessantemente per tante cause ho trovato il senso della vita. Sì, ho una risposta: la vita forse non ha alcun senso. Ma proprio per questo passiamo la vita a cercarne uno. L'importante non è sapere, ma cercare.[14]
  • Io ho creato un istituto, l'Istituto Europeo di Oncologia, dove non si usano animali, se voi cercate ovunque, frugate in tutto l'istituto, non trovate un posto dove vi siano animali di laboratorio.[7]
  • Io sono un vegetariano convinto per ragioni etiche (non mi va di soddisfare la gola a spese del dolore e della morte di altri animali), ma nel fare queste affermazioni mi baso su ragioni scientifiche più che accertate. Noi siamo circondati da sostanze inquinanti, che la sensibilità collettiva ritiene ormai un rischio per la nostra vita. Sono sostanze nocive se le respiriamo, ma lo sono molto di più se le ingeriamo. Consumando carne, ci mettiamo proprio in questa situazione, perché dall'atmosfera queste sostanze ricadono sul terreno, e quindi sull'erba che, mangiata dal bestiame, si accumulano nei suoi depositi adiposi, e infine arrivano sul nostro piatto quando mangiamo la carne. Una sostanza tossica è più pericolosa se viene ingerita piuttosto che se viene respirata.[10]
  • L'umanità rischia un effetto a catena distruttivo: esaurimento di energia, di acqua potabile, di alimenti base per soddisfare consumismi alimentari errati. In Cina e in India è aumentato il consumo di carne, così come non si ferma in Occidente. I conti non tornano. Sei miliardi di abitanti, tre miliardi di bovini da macello (ogni chilo di carne brucia 20 mila litri d'acqua), 15 miliardi di volatili da alimentazione, produzione di combustibili dai cereali. Tra un po' non ci sarà più cibo. Grano, soia, riso, mais costano sempre di più e vanno a ingrassare gli animali da allevamento. Dobbiamo fermarci ora. Primo passo: diventare vegetariani, o quasi.[15]
  • La mia legge non riguarda il tema dello stato vegetativo permanente nella sua globalità, ma solo il diritto di ogni cittadino di rifiutare questo modo innaturale di terminare la propria vita. Oggi la decisione di come e quando prolungare l'assistenza è completamente nelle mani dei medici, mentre invece è diritto inalienabile di ogni cittadino decidere se iniziare o quando lasciare il trattamento di sostegno. [...] In passato c'era la paura di morire anzitempo. Oggi c'è quella di sopravvivere oltre il limite naturale della vita, in una condizione artificiale, priva di coscienza e di vita di relazione. [...] Chi ha fede sceglierà di affidarsi a Dio. O, ancora per fede, rifiuterà trattamenti che potrebbero salvarlo (le trasfusioni di sangue per i Testimoni di Geova). Chi non ha fede, potrà affidarsi ai poteri della scienza medica o scegliere di stabilire dei limiti.[16]
  • [Commentando la sentenza della Cassazione che autorizza l'interruzione delle cure per Eluana Englaro] La sentenza della Cassazione non sancisce la vittoria degli scienziati, né dei laici, né di qualche schieramento politico, ma dei cittadini e dei principi della Costituzione che ne tutelano la libertà. E una volta di più i giudici dimostrano la loro fedeltà alla Costituzione, e l'indipendenza intellettuale dalle pressioni ideologiche. Perché proprio dei diritti di tutti i cittadini alla libertà individuale stiamo parlando. Con "tutti" intendo credenti e non credenti.[17]
  • Il principio stesso dell'ospedale non deve ruotare intorno alle esigenze del medico ma a quelle dell'ammalato.[18]
  • Mangiare carne aumenta le probabilità di incorrere in tante patologie gravi (alcune potenzialmente mortali). Sono convinto che sia impossibile contare il numero dei guai che potremmo evitare se consumassimo meno carne...
    Al contrario, gli alimenti di origine vegetale hanno una funzione protettiva contro l'azione dei radicali liberi, ossia quelle molecole che possono rovinare irrimediabilmente la struttura delle cellule e il loro DNA: ne sentiamo spesso parlare, «radicali liberi» è un termine entrato nel linguaggio comune, eppure facciamo fatica ad accettare che per contrastarli dobbiamo adottare un'alimentazione vegetariana. Si spendono cifre scandalose per gli integratori antiossidanti che combatterebbero l'invecchiamento e l'ossidazione, quando il sistema migliore e più efficace sarebbe mangiare in modo sensato![19]
  • Mi sono convinto che ogni religione esprime il bisogno di una determinata popolazione in quel momento storico.[20]
  • Nella malattia il dolore fine a se stesso non va mai accettato e va contrastato con qualsiasi mezzo. La malattia deve aumentare e non diminuire il rispetto per la libertà, l'autodeterminazione e la personalità dell'individuo.[21]
  • [...] ormai di fronte a un'aumentata infertilità, sia maschile che femminile, e a una procreazione sempre più avanti con gli anni, dobbiamo trovare delle soluzioni. E la più semplice è la procreazione medicalmente assistita. (durante un evento per presentare la collaborazione fra la Fondazione Veronesi e Aquae Venezia 2015, Milano, marzo 2015[22][23])
  • Scienza e fede non possono andare insieme, perché la fede presuppone di credere ciecamente a qualcosa di rivelato nel passato, una specie di leggenda che ancora adesso persiste, senza criticarla, senza diritto di mettere in dubbio i misteri e i dogmi [...].[24]
  • Se si è dei buoni conformisti e si rispettano le regole, non vengono idee.[25]
  • Se una persona ha una spinta amorevole per i propri figli, che siano o non siano geneticamente suoi, la cosa è legittimissima, che si tratti di coppie gay o single. (durante un evento per presentare la collaborazione fra la Fondazione Veronesi e Aquae Venezia 2015, Milano, marzo 2015[22])
  • Sono contrario all'idea di fare guerra allo Stato Islamico, perché violenza chiama violenza. Più loro tagliano teste, più noi bombardiamo: qualcuno deve fermare questa catena di azione e reazione e deve farlo con il dialogo e la tolleranza religiosa. L'Is va ascoltato. Va piuttosto compiuto uno sforzo pacificatore da chi si ritiene civile, contro l'irrazionalità. L'Isis è costituito da un gruppo di sunniti che si sentono emarginati in Iraq e hanno creato un movimento molto estremista, di fatto perché vogliono una patria e chiedono all'Iraq di cedere una piccola area, non più grande della Lombardia, per creare lo stato islamico. In pratica si tratta di un gruppo diviso da confini artificiali da tantissimi anni. L'Is va ascoltato, le sue ragioni vanno comprese, perché come altre minoranze in Europa e nel mondo chiede una patria.[26]
  • Sono vegetariano da quando ho iniziato a scegliere, e la mia è una scelta d'amore, di filosofia e di scienza. Di amore per gli animali e per la vita in tutte le sue forme, specialmente quando è inerme e non può far valere il suo bisogno disperato di sopravvivere. Nessuna esistenza è piccola, nessuna è insignificante. Mangiare è una forma di celebrazione della vita, e non negazione della vita stessa ad altri esseri viventi, perché "inferiori". Non c'è una differenza biologica fra animali. Perché allora ci fa orrore il pensiero di mangiare il nostro cane, ma massacriamo ad ogni Pasqua centinaia di agnelli per fare festa? La filosofia del vegetarianesimo è la non-violenza e la violenza a cui gli animali da macello sono sottoposti è efferata e crudele.[27]
  • Sono vegetariano per motivi etici e non medici. Gli animali vanno rispettati e non uccisi per poi mangiarli. Tutti gli animali.
    Spesso mi chiedono perché ho scelto di essere vegetariano. La prima risposta è di tipo etico. Si tratta di una scelta che ho fatto molto tempo fa, perché sono fermamente convinto che gli uomini non abbiano diritto di provocare la sofferenza e la morte degli altri esseri viventi. Gli animali provano emozioni, dolore, paura. Che diritto abbiamo di strappare l'agnellino alla pecora per gustare un cosciotto di agnello, e il vitello alla mucca per avere le "fettine" che le mamme umane amano tanto per i propri figli? Non credo che le mie siano idee romantiche, senza fondamento. Ricordo ancora una sconvolgente inchiesta sul vero e proprio terrore che si impadronisce degli animali portati al macello, quando arrivano in prossimità del mattatoio. Smettiamola di dire che gli animali "non capiscono".[28]
  • Una legge dello stato, quella sui trapianti, votata con larghissima maggioranza dal parlamento in carica, è stata stravolta da affermazioni ottuse ed irresponsabili. Affermazioni superficiali dettate dalla non conoscenza della questione che rischiano di mettere a repentaglio il lavoro svolto fin ora per dare a migliaia di cittadini malati una speranza di vita e per sollevare i loro familiari da una pesante angoscia quotidiana.[29][30]
  • Una lista d'attesa lunga migliaia di nomi è eticamente inaccettabile. Al contrario, è moralmente lecito, oltre che meritorio, il trapianto da vivente, che oggi è oltretutto pratica chirurgica semplice e innocua, come praticamente priva di rischi è la condizione di chi si trova a vivere con un solo rene.[31]
  • Vorrei che si riaprisse anche in Italia il dibattito per la liberalizzazione delle droghe leggere. È arrivato il momento di superare le barriere ideologiche e ammettere che proibire non serve a ridurre il consumo. La sentenza della Consulta, che dichiara incostituzionale la legge Fini-Giovanardi, dimostra, ancora una volta, la visione civilmente più avanzata dei nostri giudici rispetto al Parlamento. Con la bocciatura della legge, che equiparava droghe pesanti e leggere e prevedeva pene fino ad 20 anni di reclusione, si è calcolato che le condanne dovranno essere riviste per 10.000 detenuti, perché connesse all'uso di droghe leggere, dunque per reati di lieve entità. È un numero enorme, che corrisponde quasi alla metà di tutti i reclusi per droga, complessivamente circa il 40% dei carcerati. Ora, si stima che circa il 50% dei nostri giovani faccia uso di cannabis, oltre a molti adulti. Significa che metà dei giovani italiani è criminale? Se fosse così, ci sarebbe un motivo in più per ritenere la Fini-Giovanardi un totale fallimento. Mettere sullo stesso piano droghe leggere e pesanti è antiscientifico.[32]

Veronesi: «Una regola d'oro, mangiare meno»

da OK salute e benessere, 14 ottobre 2009

  • Il rischio di tumore è proporzionale alla quantità di cibo che s'introduce: più cibo, più rischi.
  • L'uomo è un primate, cioè è una scimmia modificata, e della scimmia ha mantenuto le caratteristiche metaboliche fondamentali. I primati sono stati e sono vegetariani [...].
  • [...] la cosiddetta dieta mediterranea, a base di verdura, frutta e pasta, tradizionale per secoli in Italia, si è dimostrata efficace nel prevenire le malattie cardiovascolari, l'obesità, il diabete, i tumori. Il ritorno a un'alimentazione di tipo mediterraneo ha contribuito, insieme a farmaci più efficaci, alla diminuzione della mortalità per malattie cardiovascolari.
  • La dieta mediterranea è l'esatto contrario dell'atteggiamento consumistico della nostra società «fluente». È piuttosto una filosofia di vita e di comportamento alimentare e consiste sostanzialmente nel mangiare poco, parcamente, francescanamente, cercando soprattutto di abbandonare la innaturale condizione di animali onnivori (e quindi anche carnivori) a favore di un ritorno alla nostra antica storia antropologicamente vegetariana.

Umberto Veronesi: "Essere vegetariani è una conquista di civiltà"

Dall'intervista di Dario Cresto-Dina, l'Espresso.it, 19 marzo 2015.

  • Considero il vegetarianesimo una conquista culturale e un segno di civiltà. Chi è vegetariano si sente cittadino della Terra, perché non deve uccidere e massacrare i suoi abitanti per rispondere al suo primordiale bisogno di cibo. L'orgoglio vegetariano è analogo a quello che provavano i greci che appartenevano alle prime scuole filosofiche e infatti i vegetariani convinti, a partire da Leonardo da Vinci fino ai Beatles, hanno fatto della loro scelta una bandiera, che indica una certa visione del mondo: con meno violenza, meno morte, più coscienza e più senso di responsabilità individuale.
  • Einstein fu probabilmente il primo a definire il vegetarianesimo anche come una necessità per la sopravvivenza dell'umanità, collegando le scelte alimentari personali all'equilibrio delle risorse del pianeta.
  • [...] il vegetarianesimo è una scelta di rispetto per l'ambiente e di responsabilità nei confronti del futuro dell'uomo. Ma è soprattutto una scelta di amore per la vita e per gli animali. Mi rendo conto che è difficile pensare al dolore terribile degli animali quando si mangia carne: come immaginare che quella fettina sottile e ben cucinata che ci presentano nel piatto era pochi giorni prima un vitellino che scorrazzava nei prati accanto alla mamma? Ancor meno facile è visualizzare le torture che ha subito nel macello.
  • [...] consiglio a tutti il libro che è ormai il cult del vegetarianesimo: Se niente importa [...], in cui l'autore americano racconta perché da carnivoro è diventata vegetariano. Il tema centrale è la violenza perpetrata quotidianamente agli animali di allevamento e la riflessione delle conseguenze che questo dolore tremendo ha sulla vita dell'uomo.

Umberto Veronesi: "Io non ho paura"

intervista di Dario Cresto-Dina, repubblica.it, 22 novembre 2015

  • [Se sarebbe disposto a ricorrere all'eutanasia] Senza la minima esitazione. Se una malattia mi privasse della mia dignità di persona chiederei l'eutanasia. Ho fatto anche il testamento biologico che contiene le mie volontà sulla fine della mia vita, in caso mi accadesse di essere incapace di esprimerle di persona.
  • [Se ha mai avuto ripensamenti sull'abbandono della fede] Perdere Dio mi ha obbligato a cercare valori morali dentro di me. Sono sufficienti a darmi forza. L'impegno etico è la sola cosa che mi ha lasciato Dio. Non ho avuto e non avrò alcun ripensamento, ma ho continuato a studiare le religioni.
  • Considero la morte un dovere e un imperativo biologico. Fin da ragazzo ho pensato che la vita deve finire e non ha alcuna dimensione metafisica. Chi crede nella finitezza assoluta della vita è sempre pronto a morire. Non c'è da perdonare né da chiedere perdono dei peccati o redimersi per garantirsi un buon soggiorno nell'aldilà. Se le nostre idee sono la nostra immortalità, con la nostra vita di pensiero, ogni giorno ci prepariamo a morire.
  • [Se si considera un provocatore] Non sono un provocatore a meno che per provocare si intenda indurre a una visione diversa delle cose che si distacca dai luoghi comuni e dalle posizioni più popolari. [...] Vede, c'è un doppio fil rouge che lega tutte le mie lotte di pensiero. Il primo è il bisogno di infrangere i retaggi e le verità acquisite per sviluppare un sistema di idee e valori propri. Il secondo è la convinzione che tutti i fenomeni hanno una causa e solo agendo sulle cause si possono risolvere anche le situazioni più dolorose e tragiche. Questo è anche il senso delle mie parole sull'Is. Opporre violenza alla violenza non fa che alimentare una spirale di sangue, morte e paura. Esattamente ciò che l'Is vuole. Occorre invece capire le ragioni della follia jihadista e su queste intervenire dopo averle, non legittimate, ma decodificate.
  • [Sulla considerazione che ha del sesso] Il sesso è un'espressione vitale positiva e irrinunciabile. Oltre a essere, lo ripeto, un imperativo del Dna, che ci ordina di riprodurci.

Da bambino avevo un sogno modifica

  • Ogni uomo è libero di scegliere il proprio destino e anche di decidere di porre fine alla propria vita, se le sofferenze diventano intollerabili al punto di ridurre sotto la soglia di accettabilità il livello della dignità umana. (p. 118)
  • Ma sono ancor più convinto che, per non arrivare all'eutanasia, passiva o attiva che sia, c'è un fondamentale obiettivo da raggiungere: prevenire il desiderio di morte facendo il possibile perché il malato, in particolare il malato terminale, non arrivi a un tale stato di sofferenza.
    Se è curato bene, difficilmente il paziente chiede di morire. Se è curato con affetto, con amore, senza dolore, non chiederà la buona morte. (p. 119)
  • L'esperienza mi ha insegnato che l'uomo, quando desidera raggiungere un traguardo, trova dentro di sé risorse impensabili. (p. 219)

Dell'amore e del dolore delle donne modifica

Incipit modifica

«Già da bambino, intuivo che quel singolarissimo sorriso rappresentava per ogni donna una strana, piccola vittoria. Sì, un'effimera rivincita sulle speranze deluse, sulla grossolanità degli uomini, sulla rarità, in questo mondo, di cose belle e vere. Se allora avessi saputo dirlo, avrei chiamato quel modo di sorridere "femminilità"». È l'incipit di un bellissimo libro di Andreï Makine, Il testamento francese, e potrebbe essere per molti uomini la descrizione di uno dei ricordi più intensi che ciascuno si porta dentro: un sorriso di donna. Per me, quello di mia madre.

Citazioni modifica

  • Oggi il sesso è ovunque: sulle prime pagine dei giornali, sulle copertine delle riviste, nelle pubblicità, in rete, su tutti i canali televisivi. C'è un'ostentazione, quasi un'ossessione, che nasconde secondo me un temibile vuoto. È come se nell'èra successiva alla liberazione sessuale, dopo anni di lotte culturali contro l'oscurantismo, il sesso non fosse affatto un'integrazione naturale dei rapporti uomo-donna. Al contrario, torna a essere il simbolo della trasgressione, e intriga solo se è proibito, esagerato, maniacale, magico, o addirittura virtuale. E da qui a diventare strumento di ricatto e di violenza, il passo è breve. La ragione di questa situazione è innanzitutto biologica, ed è il prezzo per la parità fra i sessi, una conquista che attenua le differenze di genere e affievolisce l'attrazione spontanea che accende il desiderio sessuale. (p. 53)
  • [Margherita Hack] È l'icona del pensiero libero e dell'anticonformismo [...]. (p. 70)
  • Eppure io sono contro l'aborto. Tutti lo siamo, credo: non c'è persona che non sia idealmente contraria all'interruzione di gravidanza, perché è un atto contro natura (nel senso che si oppone all'imperativo genetico della riproduzione [...]) e perché produce conseguenze traumatiche dal punto di vista psicologico. Ma condannare l'aborto con una legge, renderlo illegale, non impedisce che gli aborti avvengano. [...] L'aborto volontario è un evento grave, ma l'aborto clandestino è una tragedia: per questo offrire a una donna l'opportunità di abortire in modo legale e controllato corrisponde alla scelta del «male minore». E allora, all'interno di questo male minore, la modalità della pillola RU486 – che ho sostenuto sin dai primi accenni alla possibilità di una sua introduzione in Italia – è la scelta migliore, perché è quella meno dolorosa per la donna. (pp. 98-99)
  • [Noi medici] Indossiamo sul viso la maschera della convivialità – per rassicurare, incoraggiare, dare speranza – e portiamo dentro il nichilismo del testimone impotente di fronte alla tragedia. (p. 104)

Essere laico modifica

  • I figli sono l'immortalità. I figli faranno altri figli e quindi la vita non finisce mai. Il nostro corpo muore, ma il nostro DNA continua. I figli hanno la stessa carne, lo stesso metabolismo, e così via. La morte è solamente quella del corpo.
  • C'è molto a cui credere: alla forza dei valori umani che con i millenni il cervello ha elaborato progressivamente per raggiungere una coscienza etica.
  • Considero peccato non mantenere un impegno, compiere un'azione scorretta ed eticamente non legittima nei riguardi di un'altra persona.
  • Io non penso di essere stato un uomo di successo, perché quando ero neolaureato e ho messo per la prima volta piede all'Istituto dei Tumori, contavo, avendo davanti una vita intera, di riuscire a vincere il cancro. Invece il cancro non è sconfitto.
  • Noi siamo qui solo per caso, puramente il caso.
  • L'uomo primitivo, carente di conoscenze che gli spiegassero i fenomeni che lo circondavano, era naturalmente incline a concepire una potenza superiore. Oggi non c'è più bisogno di religioni.
  • L'allontanarsi dalla religione mi ha fatto maturare.
  • L'uomo è il risultato dell'evoluzione, durata milioni di anni, dalla prima molecola di amminoacidi sino a noi. Psicologicamente, credo che siamo il frutto di una quantità di dilemmi che per secoli abbiamo percepito e lasciato irrisolti. Innanzitutto la difficoltà a capire il senso della vita, cioè perché siamo su questa terra.
  • Ritengo che le grandi scelte debbano essere fatte in condizioni di totale consapevolezza. Arruolare in una qualunque religione un neonato è per me un sottile sopruso.[33]

Perché dobbiamo essere vegetariani modifica

Incipit modifica

Il vegetarianesimo, inteso come rifiuto di mangiare carne animale, è presente sin dagli albori del nostro pensiero. In origine è stato per lo più considerato dalle antiche filosofie e dalle religioni una forma di elevazione dall'esperienza materiale a quella spirituale. Già nell'antico Egitto i sacerdoti si astenevano da carne e pesce durante tutto il periodo di servizio alle divinità, in modo tale che il corpo, involucro dell'anima, non la opprimesse. Nelle scuole dei filosofi pitagorici della Grecia antica ci si asteneva da tutte le carni perché erano considerate un ostacolo alla vigilanza della mente e alla purezza del pensiero.

Citazioni modifica

  • Essere vegetariani è l'espressione di una filosofia di vita che esclude ogni forma di prevaricazione e privilegia sempre il rispetto per tutti gli esseri viventi. Ci sono anche la coscienza etica, la consapevolezza dei principi di sostenibilità ambientale, il desiderio di esprimere l'amore per il pianeta e la cultura della non-violenza. (pp. 8-9)
  • Da sempre, appena sono stato in grado di scegliere il mio cibo, non tocco un boccone di carne e, anzi più passa il tempo, più l'idea stessa mi ripugna. Non metto in dubbio che il suo gusto possa risultare piacevole. Ma può il criterio della bontà del gusto giustificare eticamente ogni atto con il quale ci procuriamo il cibo? Mi viene in mente un episodio che si racconta circa le avventure del celebre esploratore David Livingstone. Nel corso delle sue spedizioni africane egli incontra un'anziana di una tribù antropofaga che morde con gusto, appunto, il piccolo dito di un bambino. Livingstone prova orrore per la scena, le chiede come può una donna, probabilmente mamma e nonna, compiere un atto del genere e la risposta della cannibale, che pare addirittura mostrare un certo stupore, è: "Se sapesse com'è buono!". (p. 9)
  • Il consumo di carne è il primo fattore responsabile dell'ingiustizia alimentare e fa sì che metà del mondo si ammali e muoia per troppo cibo e l'altra metà per la sua scarsità. (p. 13)
  • [...] in generale, il 30% dei tumori è dovuto a un'alimentazione troppo ricca di grassi di origine animale. Inoltre alcune forme, come il cancro intestinale, sono direttamente correlate al consumo di carne mentre altre, come il tumore dell'endometrio, sono legate all'obesità. (p. 20)
  • Sappiamo che la dieta vegetariana ci fa vivere meglio e più a lungo, che ci mette in armonia con l'ambiente nel presente e che è una migliore garanzia per il futuro dei nostri figli. (p. 22)
  • Molti vegetariani si domandano se è giusto dal punto di vista della salute eliminare la carne dalla dieta dei loro bambini, nel timore che alcune sostanze della dieta carnivora siano indispensabili per la loro crescita. È una paura comprensibile, ma infondata. (p. 23)
  • Il vegetarianesimo costituisce una difesa della salute che si dimostra efficace da subito: alcuni studi hanno osservato che i bambini che seguono un menu vegetariano si ammalano meno già all'asilo, perché hanno difese immunitarie migliori rispetto agli onnivori, che seguono un'alimentazione che favorisce una risposta infiammatoria più forte. (p. 23)
  • La tipica dieta americana, ricca di carne e povera di altri alimenti, produce nei bambini un accumulo di ormoni sessuali che li portano ad anticipare sempre di più la maturazione sessuale, anche addirittura all'età di otto anni. Le ragazze vegetariane invece hanno in genere le prime mestruazioni più tardi rispetto alle onnivore, e questo in età adulta è un fattore di protezione contro il cancro. (p. 23)

Explicit modifica

È anche importante verificare le motivazioni personali che inducono un ragazzo a optare per il vegetarianesimo; alcuni per esempio potrebbero usare la scusa della scelta vegetariana per coprire un disordine alimentare. La scelta vegetariana, soprattutto nei giovanissimi, ha una forte valenza etica e come tutte le scelte etiche deve avere radici solide nella consapevolezza e lucidità di pensiero.

Citazioni su Umberto Veronesi modifica

  • Arrivai a dire a Umberto Veronesi che ero pronta a tagliarmi un seno: mi sarei fatta fare un corsetto come un'amazzone... Ma il grande professore mi tranquillizzò dicendo: i seni non si tagliano più. (Monica Guerritore)
  • Io so, come diceva Pasolini, so e so perfettamente che potrebbe esserci un presidente della repubblica che corrisponde a quello a cui nessuno può dire di no, [...] potrei dire dei nomi, [...] a parte quello che io ho già fatto, invisissimo, tanto da chiamarlo qui da te [a Servizio pubblico di Michele Santoro], con mia ira, Cancronesi, che è Umberto Veronesi, che il mondo riconosce e che ha solo il limite dell'età – non è morto, ma è molto avanti nel tempo. (Vittorio Sgarbi)
  • Non ha mai avuto paura di dichiarare la propria laicità. Si proclamava non credente, favorevole all'aborto, sostenitore dell'eutanasia. Diceva che "la marijuana non fa male" e che "i danni da spinello sono praticamente inesistenti". Grande seduttore di uomini e di donne, benché fieramente eterosessuale si diceva convinto che l'umanità stesse andando verso una progressiva de-sessualizzazione. E che anche le persone omosessuali potessero adottare dei figli. (Gianni Barbacetto)

Note modifica

  1. a b Dall'intervista di Alessandra Borella, Svezzamento vegetariano, Veronesi si schiera: "Senza carne va bene a tutte le età", Repubblica.it, 17 settembre 2015.
  2. Citato in Carlo Brambilla, La sigaretta elettronica promossa dagli scienziati salva 30mila persone l'anno, la Repubblica, 6 novembre 2013.
  3. Citato in Antonino Zichichi a Umberto Veronesi: "Dio esiste e la prova è l'universo", Il Fatto Quotidiano.it, 18 novembre 2015.
  4. Da Informazioni e dignità. Sui diritti del malato ancora molto da fare, Corriere della Sera, 7 aprile 2013.
  5. 4 luglio 2006; citato in Gaynews.it.
  6. Dall'intervista di Elisabetta Soglio, Veronesi: «Sala vero civil servant, continuerà quanto fatto da Pisapia», Corriere.it, 11 gennaio 2016.
  7. a b Dall'intervento alla Giornata per la Coscienza degli Animali del 13 maggio 2010.
  8. Citato in City, 20 aprile 2010, p. 2.
  9. Da "Diventare vegetariani è meglio", la Repubblica, 21 agosto 2008.
  10. a b Da Veronesi: "la mia dieta anti-cancro", espresso.repubblica.it, archiviato il 5 luglio 2006.
  11. Dall'intervista di Alberto Nerazzini, Do ut des 2, rai.it, 2013.
  12. Da Un male curabile; citato in Comitato Scientifico Equivita, Vivisezione: gli ultimi fuochi di un paradigma morente, 15 marzo 2012.
  13. Dal web-show The Innovation Game; citato in La fabbrica dell'innovazione, repubblica.it, 10 luglio 2015.
  14. Da Il testamento di Veronesi per i medici: "Siate dubbiosi e trasgressivi", la Repubblica, 9 novembre 2016.
  15. Da Tutti vegetariani. È la battaglia che farò in Senato, Corriere della Sera, 20 maggio 2008, p. 9.
  16. Da Testamento biologico, il medico può dire no, Corriere della Sera, 13 novembre 2008.
  17. Da Non vince la scienza, la Repubblica, 14 novembre 2008.
  18. Da Il Mattino, 25 maggio 2009.
  19. Da La dieta del digiuno, Mondadori, Milano, 2013, pp. 21-22. ISBN 9788852035647
  20. Citato in Corriere della Sera, 4 febbraio 2010.
  21. Da L'ombra e la luce, p. 64.
  22. a b Citato in Umberto Veronesi: "Dire che i figli in provetta sono sintetici è sciocco. Un gay può essere un bravissimo genitore", Huffington Post.it, 17 marzo 2015.
  23. Citato in Veronesi, non esistono bimbi sintetici e gay possono essere bravissimi genitori, Adnkronos.com, 17 marzo 2015.
  24. Dall'intervista a SKY TG24 del 4 febbraio 2010.
  25. Dall'intervista di Fabio Fazio a Che tempo che fa del 31 ottobre 2009.
  26. Da Adnkronos, citato in Veronesi: "Non dobbiamo combattere l'Isis", Direttanews.it, 14 novembre 2015.
  27. Da Una crudeltà per gli animali e per noi stessi, la Repubblica, 25 giugno 2008.
  28. Dall'intervista a Oggi del 23 ottobre 2002.
  29. Il monologo di Celentano sui trapianti d'organo e sulla legge italiana del "silenzio-assenso" pronunciato in diretta televisiva nel corso della trasmissione 125 milioni di caz..te è stato oggetto di numerose critiche nei giorni successivi. In particolare Veronesi si riferisce ad una parte del monologo di Celentano: «In Italia c'è una legge che sono sicuro che è sbagliata. La legge che ci obbliga a donare gli organi. [...] Come fa lo stato a obbligarci a donare gli organi? Sulla legge è scritto che lo stato deve aspettare che l'encefalogramma è piatto. Così un bel giorno io mi posso svegliare in ospedale senza un braccio. "Avevi l'encefalogramma piatto", mi verrebbe comunicato. Adesso uno non può avere più neppure l'encefalogramma piatto.» Celentano ha poi precisato con un intervento successivo la sua posizione sull'argomento dichiarandosi favorevole alla donazione d'organi ma contario alla legge italiana del silenzio-assenzio.
  30. Citato in Veronesi contro Celentano "Uno schiaffo alle donazioni", Repubblica.it, 28 aprile 2001.
  31. Citato in Giovanni Maria Pace, Liste d'attesa troppo lunghe trapianti di rene tra viventi, la Repubblica, 15 marzo 2001, p. 27.
  32. Da L'appello di Veronesi: liberalizzare la cannabis, Repubblica.it, 20 febbraio 2014.
  33. Citato in Raffaele Carcano, Adele Orioli, Uscire dal gregge, Luca Sossella editore, 2008, p. 169. ISBN 9788889829646

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