Silvio Orlando
attore italiano
Silvio Orlando (1957 – vivente), attore italiano.
Intervista di Margherita Corsi, Vanityfair.it, 11 ottobre 2016.
- [Sulle speranze per il proprio futuro] Continuare a fare questo mestiere, che mi sono imposto da quando avevo 18 anni. Di non perdere mai di vista i miei sogni di ragazzo, di restare curioso e sorpreso per quello che mi capita. Di saper accettare i doni.
- È una trappola in cui noi napoletani cadiamo spesso, pensiamo sempre di essere simpatici.
- La mia carriera è divisa in decenni e, per fortuna, ognuno è stato scandito da un episodio molto felice.
- La religione non è un abitino comodo che si può mettere per tutte le stagioni. Bisogna saper rinunciare.
- Spero che Dio si occupi di me, ma io mi occupo poco di lui.
- Spesso noi attori, soprattutto napoletani, abbiamo la presunzione che il talento ci aiuterà e ci accontentiamo. Per fare un po' di salti e sorprendere ancora, invece, bisogna studiare.
Intervista di Candida Morvillo, Corriere.it, 27 novembre 2016.
- Ho sempre rifuggito supporti chimici e psicanalitici. Lavoro sull'autocontrollo che nasce anche dalla paura di perdermi. E che mi ha tenuto lontano da certe dipendenze. Ho attraversato situazioni pericolose, però con l'autocontrollo che nasce dal terrore di perdere il cervello, di entrare in territori sconosciuti da cui sai che potresti non tornare mai più.
- [Sul suo essere orfano] L'orfanitudine è un buco nero degli affetti difficile da superare. Ognuno lo esorcizza a suo modo. Gli orfani costruiscono il monumento di se stessi, il mito di un loro piccolo eroismo, come il ragazzino che ferma l'inondazione mettendo il dito nella diga. Vuoi sentire che ti fai da solo, non vuoi la commiserazione degli altri, e questo forse mi ha dato la forza di fare l'attore, però nascondi una fragilità che basta poco a far venire fuori.
- Le donne non si vedono mai abbastanza belle e, oggi, la bellezza sembra sempre la loro promessa di felicità.
- Non so se faccio l'attore perché sono insicuro, ma so che mi aspetto di ricominciare da zero ogni volta. Non ho certezze di me, mi sento sempre esposto al giudizio altrui, vulnerabile alle critiche acide o violente connaturate al mio mestiere.
- Per quanti libri hai letto, per quanto intelligente sei, per quanti percorsi hai fatto nel mondo, per le donne il dato estetico è sempre il punto di rottura di un equilibrio.
- [Sulle esperienze trasgressive della sua vita] Sono solo stato un uomo del mio tempo, un Pinocchietto alla ricerca dei propri Lucignolo e dei compagni di strada peggiori.
- [Sul fallimento del Sessantotto] Sono state poste un'infinità di domande, ma risposte ne sono piovute poche. La demolizione dei valori precedenti ha lasciato un vuoto e il vuoto quasi mai si riempie con cose positive, ma produce caos.
- [Sui sensi di colpa] Sono una cosa che fa sentire migliori di quello che siamo. In realtà, facciamo sempre i conti con un istinto di cui non sempre ci possiamo vantare.
Filmografia
modifica- Palombella rossa (1989)
- Il portaborse (1991)
- La scuola (1995)
- Ferie d'agosto (1996)
- Auguri professore (1997)
- Nirvana (1997)
- Aprile (1998)
- Polvere di Napoli (1998)
- La stanza del figlio (2001)
- Il caimano (2006)
- Caos calmo (2008)
- Ex (2009)
- The Young Pope (2016)
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