Palpatine
personaggio dell'universo di Guerre stellari
Sheev Palpatine, detto anche Darth Sidious, lord Sith di Guerre stellari.

Citazioni di PalpatineModifica
Citazioni in ordine temporale.
James LucenoModifica
- L'arte mi piace, ma sono un minimalista. [...] Vorrei che Theed non fosse così affollata. Vorrei che gli inverni fossero più miti. Vorrei che il nostro re avesse meno consiglieri e ministri.
- Voglio che Naboo rompa con il passato. Voglio che entri a far parte del resto della galassia. È così sbagliato desiderare di giocare un ruolo più importante nella storia della Repubblica?
- Credo che i Jedi si siano dedicati a porre un freno ai cambiamenti. Aspettano solo che il Senato dica loro dove e quando intervenire, quando potrebbero usare la Forza per imporre la loro volontà su tutta la galassia. Se lo facessero, li rispetterei molto di più.
- [Raccontando l'uccisione della sua famiglia] Sono diventato una tempesta, Maestro... Un'arma così forte da piegare le paratie e scaraventare i corpi da un capo all'altro della cabina. Ero la morte incarnata!
- [Su Darth Maul] Non sarebbe il caso di addestrare qualcun altro nelle arti dei Sith in modo che si occupi personalmente delle nostre missioni? [...] Non parlo di un apprendista, né di qualcuno che aspiri a diventare un Signore dei Sith. Parlo di qualcuno esperto nel combattimento e nella segretezza, che potremmo eliminare facilmente quando non ne avremo più bisogno.
- [Rivolto a Darth Maul] Sei formidabile, [...] ma non sei un esercito e non ti ho addestrato tutti questi anni per vederti suicidare. Quando ti ho conferito il titolo di Darth non ti ho premiato per essere sopravvissuto a missioni pericolose, digiuni e droidi assassini, ma per la tua obbedienza e la tua lealtà. Non ho dubbi che avrai molte occasioni per dimostrare ai Jedi che sei più potente di loro, ma non è compito tuo schiacciare l'Ordine, che tu li odi oppure no.
- Siamo tutti plasmati dai nostri desideri infantili, dalla voglia di affetto e di attenzione, dalla paura della morte.
- Quando affronti qualcuno in cui scorre la Forza, devi rimanere concentrato anche quando credi che sia inerme. Non c'è il tempo di crogiolarsi nella gloria e di godersi il momento della vittoria. Devi infliggere il colpo di grazia e farla finita.
- È stato Hego Damask e cioè Plagueis a mettere gli occhi su un giovanotto dall'aria confusa e a manipolarlo abilmente perché uccidesse suo padre, sua madre e i suoi fratelli. È stato Darth Plagueis a prenderlo come apprendista e a condividere con lui le sue conoscenze ma non i suoi segreti più importanti, negandoglieli per poterlo controllare, suscitando in lui una furia assassina e volgendolo una volta per tutte al Lato Oscuro. [...] È stato Plagueis che ha criticato ogni sforzo del suo apprendista e che lo ha quasi strozzato per dimostrare la propria superiorità. [...] È stato Plagueis a dimenticarsi del Grande Piano per concentrarsi su se stesso nella sua egoistica ricerca dell'immortalità. È stato Plagueis ad avere il coraggio di criticare il suo apprendista per aver reso troppo orgoglioso l'assassino che lui aveva addestrato. È stato Plagueis che ha cercato di tramutare il suo apprendista, ormai potente quanto lui, in un semplice messaggero. [...] Plagueis il Saggio, che davvero ha creduto, fino alla fine, che la Regola dei Due non avesse più alcun valore e che non ha capito che neppure lui avrebbe potuto scamparla. Plagueis il Saggio, che ha addestrato il più potente Signore dei Sith che la galassia abbia mai conosciuto ma che si è dimenticato di ritagliarsi un posto per sé, il cui orgoglio non gli ha fatto mai pensare che un giorno non ci sarebbe stato più bisogno di lui.
- [Rivolto a Darth Plagueis] Hai perso il giorno stesso in cui hai deciso di addestrarmi per dominare al tuo fianco... anzi, come tuo sottoposto. Sei stato il mio insegnante, sì, e per questo te ne sarò grato in eterno. Ma Maestro... mai.
- Riposa in pace, Plagueis. Alla fine, sarò io a diventare Imperatore. I Sith avranno la loro vendetta e io dominerò la galassia.
Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasmaModifica
- Questo è il mio allievo, Darth Maul. Lui troverà la vostra nave smarrita.
- [Rivolto a Darth Maul] Sei stato ben addestrato, mio giovane allievo. Non potranno competere con te.
- Vorrei che i tempi fossero più propizi. Non c'è più civiltà, c'è solo la politica. La Repubblica non è più quella di una volta, e il Senato è pieno di delegati avidi e litigiosi. Nessuno è interessato al bene comune.
- Il cancelliere Valorum ha pochissimo potere. È infamato da speciose accuse di corruzione. Sono i burocrati a comandare ora. [...] La scelta più opportuna sarebbe quella di spingere per l'elezione di un Cancelliere Supremo più forte, qualcuno che possa controllare i burocrati e garantire la giustizia.
- Sterminateli subito. Tutti quanti.
- E di te, giovane Skywalker, osserveremo la carriera con grande interesse.
Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloniModifica
- Non permetterò che questa Repubblica, che si regge salda da mille anni, si spacchi in due.
- Tu non hai bisogno di guida, Anakin, col tempo imparerai a fidarti del tuo istinto, e allora sarai invincibile. L'ho detto tante volte: sei il Jedi più dotato che abbia mai conosciuto. [...] Ti vedo destinato a diventare il più grande dei Jedi, Anakin, anche più potente del maestro Yoda.
- È stato con grande riluttanza che ho accettato questa carica. Io amo la democrazia. Io amo la Repubblica. I poteri che mi conferite saranno da me rimessi al risolversi di questa crisi. E come primo decreto, in accordo alle mie nuove funzioni, ordino la fondazione di un grande esercito della Repubblica per contrastare le crescenti minacce dei separatisti.
Star Wars: Clone WarsModifica
- [Su Asajj Ventress] La fanciulla usa la spada laser con incredibile maestria. In lei, mio apprendista, ti sei trovato un allieva promettente. Sarà utile ai nostri scopi.
- [Su Asajj Ventress] Non ha alcuna importanza. Lei è solo un utile strumento per estirpare finalmente i Jedi alla radice.
- Io non ho paura di te. Non oserai toccare il cancelliere supremo della Repubblica. Che cosa direbbe il tuo padrone?
Star Wars: The Clone WarsModifica
- Tra i bambini dei Jedi non vi sono innocenti. (Stagione 2, I Figli della Forza)
- Non puoi soffocare i tuoi sentimenti, Anakin. Sono ciò che ti rende così speciale. (Stagione 4, Amici e nemici)
- [Rivolto a Darth Maul] Sono veramente colpito nel constatare che sei sopravvissuto alle tue ferite. [...] Una vera sfortuna che tu stia cercando di ingannarmi. [...] Tu sei diventato un rivale! (Stagione 5, Il senza legge)
- [Rivolto a Darth Maul] Ricorda, la prima e unica verità dei Sith; possono essere solo due... e tu non sei più il mio apprendista. Tu sei stato rimpiazzato. (Stagione 5, Il senza legge)
Star Wars: Episodio III - La vendetta dei SithModifica
- Io penso che tu avverta quali sono i miei sospetti. Il Consiglio dei Jedi vuole prendere il comando della Repubblica. Progettano di tradirmi.
- Chiunque conquisti il potere ha paura di perderlo. Persino i Jedi.
- Il concetto del bene è un punto di vista. I Sith e i Jedi sono simili sotto quasi tutti gli aspetti, inclusa la ricerca di un sempre maggior potere.
- Darth Plagueis era un Signore oscuro dei Sith così potente e così sapiente da poter usare la Forza per indurre i midi-chlorian a creare la vita. Aveva tale conoscenza del lato oscuro che riusciva a impedire a coloro che amava di morire. [...] Diventò talmente potente che l'unica cosa di cui aveva paura era perdere il suo potere. Cosa che alla fine gli accadde. Disgraziatamente, insegnò al suo apprendista tutto ciò che sapeva, e il suo apprendista lo uccise mentre dormiva. Che ironia. Salvava altri dalla morte, ma non salvò sé stesso.
- Il lato oscuro della Forza è la via per acquistare molte capacità da alcuni ritenute ingiustamente non naturali.
- Anakin, se si vuole davvero comprendere il grande mistero, lo si deve indagare in tutti i suoi aspetti, non solo quello dogmatico e ristretto dei Jedi. Se vuoi diventare un capo saggio e perfetto devi considerare una visione più ampia della Forza. Attento ai Jedi, Anakin. Solo tramite me puoi acquistare un potere più grande di qualunque Jedi. Impara a conoscere il lato oscuro della Forza, e avrai il potere di salvare tua moglie da morte sicura.
- Diventa mio apprendista! Impara a usare il Lato Oscuro della Forza!
- Io sono il Senato!
- Potere! Illimitato potere!
- La Forza è potente in te. Un potente Sith tu diventerai! D'ora in poi sarai chiamato con il nome di Dart Fener.
- Ogni singolo Jedi, compreso il tuo amico, Obi-Wan Kenobi, ora è un nemico della Repubblica.
- Dobbiamo fare in fretta. I Jedi sono implacabili. Se non verranno eliminati tutti sarà guerra civile, senza fine. Perciò per prima cosa andrai al loro tempio. Li coglieremo di sorpresa. Fa' ciò che va fatto, Lord Fener. Non esitare. Non avere pietà. Solo allora diventerai così potente nel Lato Oscuro da salvare Padmé.
- Ancora una volta i Sith saranno i padroni della galassia! E... sarà sempre... pace.
- Comandante Cody, il tempo è arrivato. Esegui l'Ordine 66.
- Hai lavorato bene, mio nuovo apprendista. E ora, Lord Fener, va' e porta la pace nell'Impero.
- Aspettavo da tanto tempo questo momento, mio piccolo verdastro amico. Finalmente di Jedi non ce ne sono più.
- La vostra arroganza vi acceca, maestro Yoda. Ora sperimenterete tutto l'immenso potere del lato oscuro!
- Non sarai tu a fermarmi. Dart Fener diventerà più potente sia di me che di te!
- Sembra che nella tua ira tu l'abbia uccisa.
Star Wars: Il potere della ForzaModifica
- Hai dimenticato il tuo ruolo, Lord Vader. Prendere il ragazzo come tuo apprendista è stato un atto di tradimento. Ora dovrai ucciderlo, o eliminerò entrambi. [...] Obbedisci, Lord Vader! Uccidilo, e dimostra la tua fedeltà nei miei confronti.
- Siete tutti traditori dell'Impero. Sarete interrogati, torturati, mi direte i nomi di tutti i vostri alleati, e poi... morirete. [...] Le vostre esecuzioni pubbliche serviranno da monito per il resto della galassia.
- [Rivolto a Starkiller dopo la sconfitta di Fener] Sì! Uccidilo! È sempre stato un debole. Uccidilo! Potrai prendere il posto che meriti al mio cospetto.
- [Rivolto a Starkiller] Tu eri destinato a distruggermi. Fallo! Arrenditi alla tua ira!
- [Dopo la morte di Starkiller] Adesso è ancora più potente. Il suo compito era annientare i ribelli. Il suo sacrificio non farà che incoraggiarli. [...] Dovrai essere implacabile, Lord Vader. Se anche un solo ribelle riuscirà a sopravvivere, questa alleanza che abbiamo creato sarà la nostra rovina.
L'Impero colpisce ancoraModifica
- C'è una grossa interferenza nella Forza.
- Abbiamo un nuovo nemico: il giovane ribelle che ha distrutto la Morte Nera. E io sono assolutamente convinto che questo ragazzo è figlio di Anakin Skywalker. [...] Cerca dentro di te Lord Fener. Cerca, e saprai che è vero. Egli può distruggerci.
- La Forza è vigorosa in lui. Il figlio di Skywalker non dovrà mai diventare un Jedi.
Il ritorno dello JediModifica
- Tutto quanto procede come avevo previsto.
- Mi chiedo se le tue sensazioni in questa faccenda siano chiare, Lord Fener.
- Sono impaziente di completare la tua istruzione. Vedrai che imparerai a chiamarmi Maestro.
- Devi sapere che tuo padre non può più sottrarsi al Lato Oscuro della Forza. E così sarà anche per te.
- La tua flotta ha perso. E i tuoi amici sulla luna di Endor non sopravviveranno. Non c'è via di scampo, mio giovane apprendista. L'Alleanza morirà. Come anche i tuoi amici. Bene. Percepisco la tua ira. Sono indifeso. Prendi la tua arma! Abbattimi con tutta la forza del tuo odio e il tuo viaggio verso il Lato Oscuro sarà finalmente compiuto!
- E ora, giovane Skywalker, tu morirai.
Star Wars: L'ascesa di SkywalkerModifica
- Finalmente... Snoke ti ha addestrato bene.
- Ragazzo mio, ho creato io Snoke. Ero io ogni voce che hai sentito nella tua mente. Il Primo Ordine era solo l'inizio, io ti darò molto di più.
- Io sono già morto. Il Lato Oscuro della Forza è la via per acquistare molte capacità, da alcuni ritenute... non naturali.
- La potenza dell'Ordine Finale sarà presto pronta. E sarà tua se farai come chiedo: uccidi la ragazza, elimina la Jedi e diventa ciò che tuo nonno Vader non fu. Governerai su tutta la galassia come nuovo imperatore, ma prudenza... lei non è che tu pensi che sia.
- L'apprendista Jedi è ancora viva. Devo pensare che mi hai tradito. Non costringermi a volgere la mia flotta contro di te!
- La principessa di Alderaan ha guastato i miei piani, ma il suo folle gesto sarà stato vano. Venga da me su Exegol, Generale Pryde.
- Inviate una nave contro un pianeta che conoscono, inceneriamolo. L'Ordine Finale ha inizio. Ella verrà e i suoi amici la seguiranno.
- Tanto a lungo ho atteso... che mia nipote tornasse a casa. Non ti ho mai voluto morta, ti volevo qui... Imperatrice Palpatine. Tu prenderai il trono. E tuo diritto di nascita a governare qui... è nel tuo sangue... nel nostro sangue.
- No... il tuo odio, la tua collera, tu vuoi uccidermi... ed è ciò che io voglio. Uccidimi e il mio spirito si trasferirà dentro te, come tutti i Sith che vivono in me. Tu sarai Imperatrice... diventeremo una cosa sola.
- Il tempo è giunto!! Con il tuo odio, tu mi prenderai la vita e salirai al trono!
- Il tuo maestro Luke Skywalker fu salvato da suo padre. L'unica famiglia che hai qui... sono io. Non ne hanno per molto, nessuno verrà ad aiutarli e sei tu quella che li ha condotti qui. Abbattimi, prendi il trono, regna sul nuovo impero e la flotta sarà tua! Solo tu hai il potere di salvarli. Rifiuta e la tua nuova famiglia morirà. Bene.
- Il rituale ha inizio!! Ella mi abbatterà e presterà giuramento come i Sith!! Squadrerà la sua arma... e verrà da me... compierà la sua vendetta... e con il colpo della sua spada... i Sith rinascono!! I Jedi muoiono!!! Fallo!!! Celebra il sacrificio!!
- Combattete insieme... cadete insieme!! L'energia vitale del vostro legame... una diade nella Forza. È un potere come la vita stessa... nascosto da generazioni. E ora, il potere dei due rigenera... l'unico, vero Imperatore.
- Guarda che cosa hai fatto. Come io caddi un tempo, così cade l'ultimo Skywalker!! Non temete il loro flebile attacco, miei fedeli. Nulla impedirà il ritorno dei Sith!!!
- La tua morte metterà la parola "fine" alla storia della Ribellione!
- [Ultime parole] Non sei niente!! Una cerca rottami non può competere con il potere che è in me!! Io sono tutti i Sith!!!
Citazioni su PalpatineModifica
Guerre stellariModifica
Citazioni in ordine temporale.
- Palpatine è un politico. E ha l’intelligenza di conformarsi sia alle passioni che ai pregiudizi dei senatori. (Obi-Wan Kenobi, Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni)
- Il Senato Imperiale non ci creerà più nessuna preoccupazione! Ho appena ricevuto notizie che l'Imperatore ha sciolto il Consiglio definitivamente. Gli ultimi avanzi della vecchia Repubblica sono stati spazzati via! (Guerre stellari)
- All'apice del potere [i Jedi] hanno permesso a Darth Sidious di farsi strada, creare l'Impero e sterminarli. (Luke Skywalker, Star Wars: Gli ultimi Jedi)
James LucenoModifica
- Il Lato Oscuro si era impossessato di lui e lui, a sua volta, si era impossessato del Lato Oscuro. [...] La Forza era mai stata così potente in qualcun altro?
- Ho visto mondi sottomessi e distrutti, e un nuovo ordine sorgere da quel caos, sostenuto da armi feroci come non se ne vedevano da mille anni. Una galassia al guinzaglio di un despota spietato che serve le forze dell'entropia.
- So che sei mio figlio perché ho fatto analizzare il tuo sangue, tanto per esserne sicuro. Ma in tutta sincerità non so davvero da dove tu provenga... o da chi o cosa tu discenda. [...] Eccolo lì: lo stesso sguardo che mi hai rivolto per diciassette anni. Come se volessi uccidermi. Hai sempre voluto farlo, vero? Aspettavi soltanto che qualcuno te ne desse il permesso. [...] Sapevo che questo giorno sarebbe venuto. In cuor mio, l'ho saputo fin dalla prima volta che ho cercato di cullarti e tu mi hai respinto con una forza al di là della tua età o delle tue dimensioni. (Cosinga Palpatine)
- La vita che conduceva - quella di nobile capo della casata dei Palpatine, di legislatore e da qualche tempo anche di ambasciatore a disposizione – non era altro che il travestimento del suo alter ego; la sua ricchezza, un sotterfugio; il suo aspetto attraente, una maschera. Nel regno della Forza i suoi pensieri mettevano in ordine la realtà, e i suoi sogni preparavano la galassia a una trasformazione di proporzioni mastodontiche. Era diventato la manifestazione fisica di un proposito oscuro, contribuendo al raggiungimento del Grande Piano dei Sith e diventando sempre più potente così che un giorno – come gli aveva detto il suo Maestro – sarebbe riuscito a prendere il controllo di qualcun altro, e poi di interi gruppi di individui, di un pianeta, di una specie, della Repubblica stessa.
- Fin dall'inizio del suo apprendistato, il Maestro Plagueis aveva preteso di conoscere quello che Palpatine riteneva il proprio punto di forza al fine di poterlo indebolire; quale fosse la sua paura più grande, così da costringerlo ad affrontarla; a cosa Palpatine tenesse di più, per strapparglielo via; che cosa desiderasse ardentemente, così da impedirgli di ottenerlo.
Star Wars: Episodio III - La vendetta dei SithModifica
- Anakin Skywalker: Il Cancelliere non è un malvagio, Obi-Wan. Si è prodigato per me e mi è stato vicino da quando sono arrivato qui.
Obi-Wan Kenobi: Ed è per questo che ci devi aiutare. Anakin, noi dobbiamo obbedienza al Senato, non al suo capo, che è riuscito a rimanere in carica ben oltre la scadenza del suo mandato.
Anakin Skywalker: Il Senato ha preteso che restasse.
Obi-Wan Kenobi: Usa le tue percezioni. Qui c'è qualcosa che non va. - Mace Windu: Avverto un complotto per distruggere i Jedi. Il lato oscuro della Forza circonda il Cancelliere.
Ki-Adi-Mundi: Se non rinuncia a deporre i poteri speciali dopo la distruzione di Grievous, Palpatine deve essere rimosso dalla carica.
Mace Windu: Il Consiglio dovrà porsi alla guida del Senato per assicurare una pacifica transizione. - Obi-Wan Kenobi: Anakin, il Cancelliere Palpatine è il male!
Anakin Skywalker/Dart Fener: Dal mio punto di vista i Jedi sono il male!
Obi-Wan Kenobi: E allora sei dannato!
John Jackson MillerModifica
- Non riesco ancora a credere che l'Ordine dei Jedi non esista più... e che Palpatine abbia una Repubblica corrotta nelle sue grinfie. (Obi-Wan Kenobi)
- Se rimanessi qui a lungo, forse finirei per non udire più le grida delle vittime di Palpatine. (Obi-Wan Kenobi)
- Palpatine non ha corrotto Anakin tutto da solo. Anakin aveva già i suoi bei difetti. Difetti che non ero riuscito a scorgere, quando invece avrei dovuto prepararlo a correggerli. L'Imperatore, comunque, ha giocato un ruolo chiave. Non so neppure se sarei riuscito a salvare Anakin dalla sua influenza. Quando ci ho provato, era già troppo tardi. (Obi-Wan Kenobi)
Il ritorno dello JediModifica
- L'Imperatore non è indulgente quanto me. (Dart Fener)
- Luke, tu non sottovalutare i poteri dell'Imperatore, o il fato di tuo padre, tu soffrirai. (Yoda)
- L'Imperatore ti mostrerà la vera natura della Forza. È lui il tuo padrone, ora. (Dart Fener)
Timothy ZahnModifica
- La Forza è con te, Luke, e con disciplina e perseveranza ti renderà sempre più potente. [...] Ma non devi mai abbassare la guardia. L'imperatore non c'è più, ma il lato oscuro è ancora potente, ricordalo. (Obi-Wan Kenobi)
- Mi dica, Maestro C'baoth, è al corrente della disastrosa sconfitta della flotta imperiale nella battaglia di Endor cinque anni fa? [...] I Ribelli combatterono meglio, ma non perché fossero più bravi o meglio addestrati. Vinsero perché l'imperatore era morto. (Grand'ammiraglio Thrawn)
- Anche lord Vader poteva essere ingannato, e l'imperatore era maestro nell'inganno. (Leia Organa Solo)
- A comandare l'Impero sono io, non l'Imperatore ormai morto da tempo. (Grand'ammiraglio Thrawn)
- Le stava davanti con il volto seminascosto dal cappuccio della tunica, gli occhi giallastri, luminosi e penetranti, fissi sull'infinita distanza che li separava. Mosse le labbra, ma le sue parole furono soffocate dal suono degli allarmi tutt'intorno e Mara fu assalita da un'agitazione che presto sfociò in panico. Fra lei e l'Imperatore apparvero due figure: l'immagine scura e imponente di Darth Vader e la figura più piccola, vestita di nero, di Luke Skywalker. Erano davanti all'Imperatore, uno di fronte all'altro, con le spade laser accese. Incrociarono le lame, una rossa e una verde, e si prepararono a combattere.
D'un tratto, senza preavviso alcuno, le lame si svincolarono e, gridando all'unisono il loro odio più forte del suono degli allarmi, entrambi si voltarono e si diressero verso l'Imperatore.
Mara si rese conto di urlare, mentre con tutte le sue forze cercava di raggiungere il suo maestro. Ma la distanza era enorme e il suo corpo debole e lento. Gridò, forse solo per distrarli, ma né Vader né Skywalker parvero udirla. Presero posto a fianco dell'Imperatore e mentre alzavano la spada laser Mara si accorso che l'Imperatore la guardava.
Ricambio lo sguardo, pur desiderando ardentemente di voltarsi per non assistere alla catastrofe incombente; era incapace di muoversi. C'erano mille pensieri ed emozioni in quello sguardo, rilucente caleidoscopio di dolore, paura e rabbia, che ruotava troppo in fretta perché lei riuscisse ad assimilarli. L'Imperatore alzava le mani investendo i suoi nemici con una cascata di saette azzurrognole. Di fronte a quel contrattacco i due rimanevano sbigottiti e Mara osservava, sperando in cuor suo che questa volta andasse a finire in un altro modo. Ma non era così: Vader e Skywalker si riprendevano e con un nuovo urlo di rabbia sollevavano le loro spade laser...
UCCIDERAI LUKE SKYWALKER! - Non servivo l'Impero, ero un'agente personale dell'Imperatore. Egli mi portò qui a Coruscant e nel Palazzo Imperiale e mi addestrò in maniera da farmi diventare un'estensione della sua volontà. Dovunque fossi udivo la sua voce e sapevo trasmettere i suoi ordini a tutti, dall'ultimo assaltatore al più esimio Grand Moff. (Mara Jade)
- Leia distolse lo sguardo da Mara e fissò la finestra. Mara percepì la tensione in lei. «Ero su Endor un paio di mesi fa», le confidò.
Mara si sentì gelare. Anche lei era stata su Endor, al cospetto del grand'ammiraglio Thrawn... e ricordava le sensazioni che lo spazio attorno al mondo in cui l'Imperatore aveva trovato la morte aveva suscitato in lei. «E allora?» le domandò con voce che suonò tirata alle sue stesse orecchie.
Anche Organa Solo se ne accorse. «Lei sa di che cosa sto parlando, vero?» domandò, gli occhi fissi sulle luci di Imperial City. «C'è un'ombra della presenza dell'Imperatore laggiù, un ultimo accesso di odio e di rabbia. Una specie di... non so spiegare.»
«Come una macchia di sangue emozionale», sussurrò Mara trovando le parole per descriverlo. «Che segna il punto in cui è caduto.» - Mara lo guardò negli occhi. «Devo chiedertelo», disse a bassa voce. «Sei l'unico a saperlo. Come è morto l'Imperatore?»
Per un istante Luke la osservò: anche nella penombra le si leggeva il dolore negli occhi, l'amaro ricordo della vita piena e del futuro promettente che le erano stati strappati su Endor. Ma accanto alla sofferenza c'era una determinazione altrettanto forte. Per quanto doloroso fosse, voleva assolutamente sapere.
«L'Imperatore cercò di attirarmi verso il lato oscuro della Forza», le raccontò, rivangando ricordi dolorosi anche per lui. Aveva rischiato di morire al posto dell'Imperatore, quel giorno. «C'era quasi riuscito. Avevo alzato la spada contro di lui, ma poi mi ritrovai a duellare contro Vader. Forse pensava che, se avessi ucciso Vader per rabbia, sarei stato pronto a seguirlo verso il lato oscuro della Forza.»
«E allora ti sei alleato con Vader», lo accusò con occhi pieni di rabbia, «e insieme siete andati contro l'Imperatore...»
«Aspetta», protestò Luke. «Io non l'ho attaccato. Ho risposto al primo fendente, poi basta.»
«Ma di che cosa stai parlando?» domandò Mara. «Ti ho visto. Vi siete avvicinati entrambi con la spada laser in mano. Ti ho visto.»
Luke la fissò... e di colpo capì. Mara Jade, il Braccio dell'Imperatore, che ne sentiva la voce in ogni angolo della galassia, era in contatto con il suo padrone al momento della sua morte e aveva visto tutto.
Solo che, chissà come, aveva visto sbagliato.
«Io non l'ho aggredito, Mara», insistette. «Stava per uccidermi, quando Vader lo ha sollevato e gettato nel vuoto. Non avrei potuto fare nulla, anche volendo: ero ancora semiparalizzato dalle saette che mi aveva lanciato.»
«Che cosa vuol dire 'anche volendo'?» disse Mara piena di disprezzo. «Non è per questo che eri salito sulla Morte Nera?»
Luke scosse la testa. «No, c'ero andato per cercare di strappare Vader al lato oscuro della Forza.»
Mara si voltò dall'altra parte e Luke percepì il turbinio di emozioni dentro di lei. «Perché dovrei crederti?» chiese infine.
«Perché dovrei mentirti?» replicò Luke. «Non cambia il fatto che, se non ci fossi stato io, Vader non l'avrebbe attaccato. In questo senso sono effettivamente responsabile della sua morte.»
«Infatti», confermò brusca Mara. Ma ci fu un istante di esitazione prima di quelle parole. «E io non lo dimenticherò mai.» - «Il vero potere è questo: manovrare i fili della vita di una persona, sceglierne il destino, i pensieri e i sentimenti. Dominarne la vita, decretarne la morte.» Lentamente C'baoth tese la mano con gesto teatrale. «Comandarne l'anima.»
«Neppure l'Imperatore l'aveva capito», gli rammentò Covell e la sua mente fu percorsa da un'altra ondata di soddisfazione. Era un piacere vedere che il Maestro C'baoth si divertiva. «Neppure l'Imperatore», ripeté C'baoth, distogliendo lo sguardo e i pensieri. «Come il grand'ammiraglio, anche lui vedeva il potere come qualcosa di esterno e con questo decretò la propria distruzione, come io avrei potuto prevedere. Se avesse davvero comandato Vader...» Scosse la testa. «Per molti versi era uno stolto, ma forse era questo il suo destino. Forse era scritto che io, soltanto io in tutto l'universo, capissi. Perché solo io ho la forza e la volontà di raggiungere un tale potere. Sono stato il primo... ma on sarò l'ultimo.»
Altri ambitiModifica
Ian McDiarmidModifica
- Mi ha molto divertito interpretare questo delizioso ipocrita che aveva in mente un programma ben diverso da quello che lascia trasparire. Un politico che dichiara di voler agire per il bene della comunità ma che poi si rivela essere il peggior mostro della storia del cinema. È sempre un piacere interpretare questi ruoli un po' schizofrenici.
- Prima di partecipare a Il Ritorno dello Jedi ero un attore che lavorava prevalentemente a teatro e faceva di tanto in tanto qualche film. Poi ho incontrato George Lucas ed in 10 minuti sono diventato l'Imperatore dell'Universo. Sono rimasto nell'oscurità per i primi tre film e quando Lucas decise di girare i prequel ero curioso di conoscere le origini di questo personaggio. Sono così diventato abbastanza riconoscibile tale da non poter più prendere i mezzi pubblici. Ma da quando ho interpretato i film di Guerre Stellari il mio lavoro teatrale ne ha tratto benefici. Le persone mi vengono a chiedere gli autografi ma io chiedo loro in cambio pareri sulla commedia teatrale...
- Palpatine è il responsabile di tutto, c'è la sua mano dietro a tutto, in un modo o nell'altro. Ha influenzato, direttamente o per vie trasversali, tutto ciò che è accaduto nel corso di questi film.
- Palapatine è un personaggio con cui convivo da più di venti anni. Mi sono reso conto che proprio il mio personaggio costituisce il cuore oscuro della saga, più di Darth Vader. Se lui è infatti oscuro, io lo sono di più; se lui è cattivo, io sono più cattivo; se lui ha una psicologia complessa e motivi particolari per passare al alto oscuro, io non ne ho neanche uno. Sono un uomo che nasce dal male ed aspira al potere assoluto; una volta conquistatolo, vuole l'impossibile, ovvero ancora più potere.
FilmModifica
Voci correlateModifica
- Darth Plagueis, maestro
- Darth Maul, primo apprendista
- Conte Dooku, secondo apprendista
- Dart Fener, terzo apprendista
- Impero galattico
Altri progettiModifica
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