Star Wars: Knights of the Old Republic
Star Wars: Knights of the Old Republic
Titolo originale |
Star Wars: Knights of the Old Republic |
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Sviluppo | BioWare |
Pubblicazione | LucasArts |
Anno | 2003 |
Genere | Videogioco di ruolo |
Piattaforma | Xbox, Microsoft Windows |
Star Wars: Knights of the Old Republic, videogioco del 2003, ispirata all'universo di Guerre stellari.
Incipit
modificaQuattromila anni prima della nascita dell'Impero Galattico, la Repubblica è sull'orlo del collasso. DARTH MALAK, l'ultimo apprendista sopravvissuto del Signore Oscuro Revan, ha scatenato un'invincibile armata Sith contro una galassia impreparata.
L'avanzata di Malak ha schiacciato ogni resistenza e ha lasciato l'Ordine dei Jedi diviso e vulnerabile; innumerevoli Cavalieri sono caduti e molti altri hanno giurato fedeltà al nuovo Signore del Sith.
Nei cieli sovrastanti il pianeta Taris, nel Margine Esterno, una flotta Jedi attacca le forze di Darth Malak in un disperato tentativo di fermare l'avanzata dei Sith...
Frasi
modifica- Ho sentito storie terribili riguardo le tecniche di interrogatorio dei Jedi Oscuri. Dicono che la Forza può fare cose terribili alla mente: ti può anche cancellare la memoria e distruggere l'identità! (Carth Onasi)
- Ho visto molte guerre. Ho combattuto nelle Guerre Mandaloriane prima che tutto questo avesse inizio. Ma nonostante ciò, non ho mai sperimentato certe carneficine che possono commettere questi animali Sith. Nemmeno i Mandaloriani erano così insensati. (Carth Onasi)
- I Mandaloriani non fanno minacce, ma promesse. (Canderous Ordo)
- A causa della nostra grande forza fisica, gli Wookiee vengono usati come schiavi nel nostro stesso pianeta. Ci vedono come bruti e animali da sfruttare. Negli anni gli schiavisti hanno preso molti della mia gente, e dobbiamo stare sempre attenti ai raid nei nostri villaggi. (Zaalbar)
- Un debito di vita è il giuramento più solenne che potrebbe mai fare uno Wookiee. Significa che starà al tuo fianco per il resto della tua vita - dovunque andrai, qualunque cosa farai, Zaalbar sarà con te. (Mission Vao)
- La Forza è complicata. Anch'io, con tutto il mio addestramento, non la capisco interamente per ora. Meglio affidare un problema del genere ai saggi Maestri del Consiglio Jedi. (Bastila Shan)
- La Forza è in tutti noi, sebbene nella maggior parte delle persone sia poco più di un respiro. Ma ci sono individui al di fuori dell'Ordine dei Jedi che consideriamo "sensibili alla Forza". (Bastila Shan)
- I mercenari Mandaloriani come me sono merce rara.(Canderous Ordo)
- Questa è una nuova era! Saranno i Sith ora che dovranno giudicare! Noi siamo il nuovo ordine della galassia! (Governatore Sith)
- Questo è il problema di voi Jedi. Sempre a professare la pace e l'autocontrollo, mai pronti a un buon combattimento. Beh, tutti tranne Revan, suppongo. (Canderous Ordo)
- L'addestramento Jedi è lungo e difficile, persino per una mente giovane e desiderosa di imparare. Imparare le arti Jedi è difficile anche per un bambino. Quanto sarà difficile per un adulto? (Vrook Lamar)
- I Sith cacciano i Jedi come se fossero animali, tenendo imboscate e assassinando i nostri fratelli in ogni angolo della galassia. Temo che prima o poi ci trovino anche qui. (Vandar Tokare)
- [Rivolto a Revan] La Forza scorre in te più intensa che in qualsiasi altro nostro studente. Ma tu sei ambizioso e testardo: una combinazione molto pericolosa. (Vrook Lamar)
- Il sentiero che hai scelto di percorrere è difficile. L'addestramento intensivo ti preparerà fisicamente per le necessità dell'Ordine. La meditazione ti insegnerà a incanalare il potere della Forza. Per comprendere appieno la via dei Jedi, devi aprire la tua mente alla conoscenza. Cerca la saggezza negli insegnamenti dei grandi Maestri del nostro Ordine. Un Jedi non è mai solo; altri, nell'Ordine, saranno sempre al tuo fianco. (Zhar Lestin)
- [Rivolto a Revan] La via degli Jedi è difficile. Richiede grande disciplina. Eppure, anche se sei un semplice apprendista, il tuo potenziale è illimitato, e i tuoi progressi sono sorprendenti. In tutta la mia vita non ho mai visto qualcuno completare l'addestramento iniziale così in fretta. Hai fatto in settimane ciò che molti non riescono fare in anni. (Zhar Lestin)
- Tutti i Jedi devono conoscere il codice; i suoi principi sono gli insegnamenti fondamentali del nostro Ordine. Medita su queste verità, apprendista: Non c'è emozione; c'è pace. Non c'è ignoranza; c'è conoscenza. Non c'è passione; c'è serenità. Non c'è caos; c'è armonia. Non c'è morte; c'è la Forza. (Vandar Tokare)
- Naturalmente non potrei raccontarti la storia del nostro Ordine nella sua interezza: i Jedi esistono da migliaia e migliaia di anni. Siamo vecchi quanto la Repubblica stessa. (Dorak)
- Come Malak e Revan, Exar Kun era un Jedi che cedette al Lato Oscuro della Forza e guidò un esercito contro i Jedi e la Repubblica. Exar Kun venne sconfitto, ma quella guerra lasciò profonde cicatrici sia sulla Repubblica che sul nostro stesso Ordine. Ci vollero venti anni per rimarginare quelle ferite. (Dorak)
- Venti anni fa i Mandaloriani, consci dello stato in cui versava la Repubblica, iniziarono a conquistare dei piccoli mondi sul Bordo Esterno. Furono attenti a scegliere solo pianeti al di fuori della giurisdizione della Repubblica. Dopo lunghe discussioni, il Senato decise di non intervenire. Fin quando i Mandaloriani avrebbero evitato pianeti sotto il controllo della Repubblica, non ci sarebbero state ripercussioni. [...] Non puoi assolutamente biasimare la Repubblica. Il ricordo di sanguinose guerre era ancora vivido in chiunque: nessuno era intenzionato a rivivere gli stessi orrori. Purtroppo alla fine ciò fu inevitabile. I Mandaloriani stavano ammassando risorse prese dai mondi conquistati, per prepararsi a un attacco imponente. Sette anni fa, infatti, lanciarono un attacco simultaneo in tre settori diversi della Repubblica. Il Senato non ebbe scelta, e mandò all'attacco l'intera flotta della Repubblica. (Dorak)
- La Repubblica chiese aiuto al Consiglio Jedi, ma moltissimi fattori andavano considerati prima di entrare in un'altra guerra a così poca distanza da quella con Exar Kun. Mentre il Consiglio Jedi chiedeva tempo per decidere, molti appartenenti al nostro Ordine erano ansiosi di unirsi alla battaglia. A capitanare questo gruppo c'erano due giovani cavalieri: Revan e Malak. Riuscirono a far abbracciare la loro causa a molti Jedi e, contro la volontà dei loro Maestri, si unirono a fianco della Repubblica nella lotta contro i Mandaloriani. Revan era un leader brillante e la flotta della Repubblica iniziò a vincere una battaglia dopo l'altra. Quattro anni fa, infine, i Mandaloriani si arresero. (Dorak)
- Revan e Malak erano eroi: i grandi salvatori della Repubblica. Un terzo della flotta della Repubblica era sotto il loro diretto controllo... quindi accadde l'imprevisto. Anziché fare ritorno alla fine della guerra, le navi sotto il comando di Revan si diressero verso lo spazio inesplorato, dicendo che sarebbero andati a caccia degli ultimi caccia Mandaloriani rimasti ancora integri. Perdemmo ogni contatto. Per molti mesi si credette che l'intera flotta fosse stata misteriosamente distrutta. Tutti pensavano che fossero morti. Alcuni dicevano di aver visto Revan e Malak su altri pianeti, ma si trattava solo di voci che non vennero mai confermate. (Dorak)
- Tre anni fa Revan e Malak tornarono a capo di un'immensa flotta da invasione. Revan aveva ottenuto il titolo di Signore Sith: l'eroe era diventato conquistatore. (Dorak)
- Inizialmente il grosso delle truppe [di Revan e Malak] era composto da soldati della Repubblica che Revan aveva già guidato in passato. In seguito a ogni conquista, migliaia di individui si unirono agli invasori, infoltendone le fila. Persino molti appartenenti al nostro Ordine ci hanno tradito, attratti dalle promesse di ricchezze e potere degli infidi Sith. (Dorak)
- La storia di Revan mostra come persino il più grande dei Jedi possa finire nella tela del Lato Oscuro. Devi sempre stare in guardia dal male che dimora in te. Riflettici, e non dimenticarlo mai. (Dorak)
- Hai costruito la tua spada laser in maniera esemplare apprendista. Il cristallo sembra posizionato perfettamente. È raro vedere una perizia simile al primo assemblaggio della propria spada. Questi cristalli sono molto rari e si trovano solo in alcune caverne in cui scorre molta Forza. Aggiungendo cristalli alla tua spada laser potrai modificarne o potenziarne le caratteristiche. (Zhar Lestin)
- La tua spada laser ti identifica come membro dell'Ordine dei Jedi. Tale simbolo ti porterà onore e rispetto... ma anche l'interessamento di pericolosi nemici. (Zhar Lestin)
- La minaccia del Lato Oscuro incombe su ogni Jedi. Devi assolutamente comprenderlo prima di poter essere accettato nell'Ordine. Devi vedere da te la corruzione del Lato Oscuro. (Zhar Lestin)
- Ricorda questo, comunque: un Jedi agisce con pazienza e attenzione e quelli che si trovano succubi del lato oscuro non sono perduti per sempre. (Zhar Lestin)
- La Star Forge è la gloria dei Costruttori, l'apice del loro infinito impero; una macchina dotata di una forza invincibile; uno strumento di conquista impossibile da fermare. (Supervisore)
- Saluto: Salve possibile acquirente. Io vengo chiamato HK-47 e sono un droide della Systech Corporation, particolarmente portato per il combattimento e per le operazioni di protocollo. (HK-47)
- Affermazione: Quel pazzo Itoriano ha stabilito un prezzo piuttosto alto per il mio acquisto. Lo fa per avidità, comunque, e non per conoscenza delle mie effettive caratteristiche. (HK-47)
- Revoca: L'ho forse detto a voce alta? Mi scuso, padrone. Sebbene tu sia un sacco di carne, presumo che non dovrei chiamarti così. (HK-47)
- Osservazione: Non posso essere biasimato per la mia programmazione, padrone. Non preoccuparti... sono ancora capace di uccidere per te. (HK-47)
- Osservazione: Sono sicuro che sei consapevole della maggioranza delle mie abilità, padrone. Posso maneggiare vari tipi di armamenti pesanti con facilità. Le mie abilità fisiche sono superiori a quelle di un sacco di carne medio, così come le mie funzioni sensorie... un assassino, per così dire. (HK-47)
- Commento: Cielo, odierei veramente essere trasformato in un pezzo di ricambio, padrone. Sarebbe una perdito per il mio genio ingegneristico. (HK-47)
- [Sui Tusken] La loro storia non può essere raccontata a qualcuno che rischierebbe di parlarne male o in modo sbagliato agli altri. Traduzione: Dire cose errate sul loro conto equivale a firmare una condanna a morte. Solo ai loro guerrieri più valorosi è permesso di ascoltare la loro storia. (HK-47)
- [Sui Tusken] Traduzione: c'è una sola storia ufficiale, passata oralmente da una generazione a quella successiva. Traduzione: Un libro o un Datapad può essere rubato, privando la storia del valore che merita. Riversarla su carta o in formato digitale significherebbe allontanarla dalle persone. (HK-47)
- [Sulla storia dei Tusken] Traduzione: Inizia con i tempi antichi. Allora non si chiamavano ancora Sabbipodi, poiché non c'era sabbia. La terra era verde e piena di vita, ed erano soliti vivere senza alcun tipo di vestiario. Traduzione: Benché la terra fosse rigogliosa, essi vivevano lontani dalla terra. Costruirono le loro mura alte e videro oltre l'orizzonte. Osarono raggiungere le stelle. Traduzione: Non si sa quanto tempo fa ciò avvenne. Di certo prima dell'avvento degli stranieri, prima della caduta delle città. Prima dei Costruttori. [...] Traduzione: I più arroganti del suo popolo toccarono le stelle, e questo peccato attirò l'attenzione dei Costruttori. I Costruttori non toccarono mai le stelle; le trasformarono in pietra da macina. Traduzione: Enormi demoni di metallo privarono il mondo delle sue ricchezze, finché non rimase solo il verde del terreno. Le grandi città vennero sollevate e portate via. Traduzione: Coloro che avevano usato le ricchezze vennero portati via e divennero schiavi su stelle lontane. [...] Traduzione: Giunse un tempo in cui anche i Costruttori vennero giudicati per i loro crimini. Dopo generazioni, una peste li indebolì, ed ebbe inizio la grande guerra. Traduzione: I Costruttori erano deboli, e il suo popolo capì in quel momento perché erano stati puniti: per capire il crimine e poter finalmente prendersi la rivincita sugli invasori. Traduzione: Sabotarono i macchinari al fine di distruggerli e i Costruttori in tutta risposta rasero al suolo quel verde che fino a quel momento aveva caratterizzato il pianeta. Traduzione: La terra divenne vetro, che poi si sgretolò in sabbia, ma il combattimento era stato preparato da tempo, e il suo popolo riuscì a salvarsi, sfruttando delle caverne scavate nei muri della vallata. [...] Traduzione: Le tribù si dispersero lontane fra loro, ma tutte facevano parte dei Sabbipodi e tutte ritennero sacra la terra che era rimasta sul loro mondo. La sabbia avrebbe rappresentato da quel momento in poi il loro habitat naturale. Traduzione: Quindi le macchine caddero nuovamente dal cielo. Stranieri, come te, che sfacciatamente si allontanavano dalla terra. E gli insulti alle loro credenze non erano finiti. Traduzione: Questi stranieri ricordano loro delle loro passate trasgressioni, di quando anche loro si allontanarono troppo dalla terra. Ricollegano direttamente la tua razza ai loro malnati antenati. Traduzione: È per questo che adesso i Sabbipodi odiano tutti i forestieri. I forestieri giungono a intervalli regolari, e sono sempre schiavi delle macchine. (HK-47)
- Con un po' di tempo qualsiasi arma può distruggere un mondo intero. (HK-47)
- Sono stato dalla parte del lato chiro e del lato oscuro. Francamente trovo gli estremi piuttosto irritanti. (Jolee Bindo)
- I Jedi fanno corrispondere la luce col bene e la forza e l'oscurità con la debolezza e il male. Quella è la loro tradizione e non c'è proprio da sorprendersi che vi si attacchino per cercare conforto. Noi [Sith], tuttavia, non consideriamo la Forza un peso. La trattiamo come un dono, una cosa da celebrare. La usiamo per ottenere potere sugli altri... e perché non dovremmo? Perché i Jedi dicono che non dovremmo? Siamo come deve essere la Forza. I Jedi te l'hanno nascosto... ti hanno detto che il lato oscuro è troppo veloce, troppo facile, tutto per non dover sfidare le passioni che sentono dentro di loro. Unirti a noi significa realizzare il tuo vero potenziale. Significa non limitarti per il solo bene di qualche ottuso sciamano e della sua antiquata nozione di ordine. Essere quello che dovresti essere. (Uthar Wynn)
- [Recitando il codice dei Sith] La pace è una menzogna, c'è solo la passione. Dalla passione ottengo la forza. Dalla forza ottengo il potere. Dal potere ottengo la vittoria. Grazie alla vittoria le mie catene vengono spezzate. La Forza mi libererà. (Yuthura Ban)
- Non puoi nasconderti da quello che eri, Revan! Riconosci che un tempo eri il Signore Oscuro - e che ora ho preso il tuo posto! (Darth Malak)
- Non ricordi ancora, Revan? I Jedi ordirono una trappola. Ci attirarono in battaglia contro una piccola flotta della Repubblica. Durante l'attacco una squadra di Jedi abbordò la tua nave. La squadra d'assalto Jedi ti catturò e il Consiglio usò la Forza per riprogrammare la tua identità; cancellarono la tua identità e ti rivoltarono contro i tuoi seguaci. (Darth Malak)
- Sei tu che mi hai insegnato le vie dei Sith: il più forte deve dominare se vogliamo sopravvivere! (Darth Malak)
- I Jedi sono degli stupidi; non credono all'esecuzione dei prigionieri. (Darth Malak)
- Il Consiglio Jedi non ricostrui la tua mente ferita, Revan! Si limitarono a programmarla con una nuova identità - fedele alla Repubblica! Hanno cercato di renderti loro schiavo! (Darth Malak)
- Il Consiglio Jedi è stato sciocco a lasciarti vivere. Io non farò lo stesso errore. Chiuderemo la questione da soli nell'antica tradizione Sith: maestro contro apprendista, come dovrebbe essere! (Darth Malak)
Dialoghi
modifica- Carth Onassi: Bastila, hai mai pensato di unirti a tutti quei Jedi che sono fuggiti per seguire Revan e Malak quando sono andati a combattere contro i Mandaloriani?
Bastila Shan: È stato quasi cinque anni fa, ed ero ancora un'apprendista, e la mia Meditazione da Battaglia non si era ancora manifestata. Eppure già al tempo ebbi la saggezza di obbedire alla volontà del Concilio. A differenza di Revan.
Carth Onassi: Capisco. Eppure, ti chiedi mai cosa sarebbe successo se le cose fossero andate in maniera diversa? Revan e Malak sarebbero stati corrotti se il Consiglio li avesse supportati invece di lavarsene le mani?
Bastila Shan: Non incolpare il Consiglio della corruzione di Revan! La tua Repubblica ha visto solo la minaccia dei Mandaloriani, ma la saggezza dei Maestri ha visto oltre l'immediata minaccia. [...] C'era qualcosa, qualcosa che ha divorato Revan e Malak - e molti altri Jedi. Se il Consiglio ci avesse spediti tutti allo sbaraglio, quanti altri sarebbero caduti?
Carth Onassi: Questo significa che non avremmo dovuto fare niente? E che i Mandaloriani ci avrebbero dovuto conquistare senza resistenza? Voglio dire, la Repubblica era sotto attacco, e l'Ordine ci ha abbandonato!
Bastila Shan: Non vi abbiamo abbandonato! Ma il Consiglio non vuole sacrificare inutilmente delle vite. Al momento opportuno, vi avremmo aiutato contro i Mandaloriani. Ma non poteva aspettare. Revan e Malak hanno offerto una risposta più veloce, e la Repubblica ha scelto di percorrere il sentiero più facile invece di quello della saggezza. E ora ne vediamo i risultati. Mi hai chiesto se penso che le cose sarebbero potute andare diversamente? Io "so" che sarebbe potuto succedere! Se Revan avesse ascoltato il Consiglio, milioni di persone innocenti sarebbero ancora vive.
Carth Onassi: Certo, come no. E ognuno di loro ora parlerebbe Mandaloriano. - Supervisore: I Costruttori sono i grandi maestri della galassia; i conquistatori di tutti i mondi; i dominatori dell'impero infinito e i creatori della Star Forge.
Bastila Shan: Questi Costruttori devono essere una sorta di razza estinta, anche se è strano che non ve ne sia traccia da nessuna parte. Persino gli archivi Jedi non li menzionano. Negli anni precedenti alla Repubblica gli Hutt erano una forza dominante nella galassia, ma non costruirono mai un impero. In effetti non conosco alcuna specie che potrebbe corrispondere a una simile descrizione. - HK-47: Affermazione: Vedo che mi avete acquistato, padrone. La trovo una soddisfacente sistemazione. Il bullone di costrizione verrà disattivato una volta che mi avrete acquistato. Devo accompagnarvi già da ora? Devo uccidere qualcosa per voi?
Revan: Uccidere qualcosa per me?
HK-47: Risposta: Certo. Non vedo l'ora di scatenare tutta la mia violenza repressa. In base ai vostri ordini, padrone. - Revan: Perché i Sabbipodi sono così ostili con gli stranieri?
HK-47: Traduzione: Dice che il fatto che voi dobbiate chiederlo non fa che confermare la vostra ignoranza. Dice che siete cieco. Traduzione: Il suo popolo crede di essere parte del deserto, parte della natura. Voi e la vostra razza osate distaccarvene. Traduzione: È proprio questo distacco a rendervi un forestiero, lontano da tutto ciò che è importante per loro. Non potrete mai capire cosa spinga in realtà questo popolo a detestare così tanto la vostra razza.
Revan: In che senso "osiamo distaccarcene"?
HK-47: Traduzione: Dice che gli stranieri usano macchinari come mezzi di trasporto per rendersi la vita più facile, ma nel fare ciò interrompono il sacro legame con la terra. Traduzione: Fra corpo e terra ci dev'essere un collegamento diretto. Un animale sacro è l'unico strumento esterno che può essere usato per mantenere il legame. - Ajunta Pall: Io... avevo un nome, un tempo. Ajunta Pall. Sì, quello era il mio nome. Ero uno tra tanti. Eravamo servitori del Lato Oscuro. Signori dei Sith, ci chiamavamo. Così orgogliosi. Alla fine non fummo così orgogliosi. Ci nascondemmo... ci nascondemmo da coloro che avevamo tradito. Cademmo... e io sapevo che sarebbe andata così...
Revan: Cosa intendi con "coloro che avevamo tradito"?
Ajunta Pall: I nostri maestri Jedi. Quelli che ci avevano insegnato ad usare la Forza... che ci avevano avvertito contro il Lato Oscuro. Ciononostante lo abbracciammo in segreto e ci compiacemmo del suo potere. Noi fummo... scoperti? O fingemmo? Non ricordo più. Ma è qui che venimmo... per nasconderci, per crescere. E qui cademmo.
Revan: Come sei caduto? Cosa accadde?
Ajunta Pall: Noi... ci nascondemmo dai Jedi, ma non furono loro a distruggerci. Non è... ovvio ciò che abbiamo fatto? Ci distruggemmo a vicenda. Ognuno desiderava i segreti dell'altro, per aumentare il proprio potere... ci battemmo fino a quando la nostra fortezza crollò su di noi. E quindi ecco che il nostro vecchio segreto è sepolto e nessuno di noi lo ha più... non è giusto così? Il nostro potere è fuggito... cosa ne è stato di noi? I... i Sith vivono ancora? Sono mai tornati?
Revan: Il Lato Oscuro vivrà sempre. Dovresti saperlo.
Ajunta Pall: Così tanto... tanto tempo è passato. E ancora non abbiamo imparato niente... niente...
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