Dittatura

forma autocratica di governo che è guidato da una sola persona
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Citazioni sulla dittatura e sui dittatori.

Statua di Kim Il-sung in Corea del Nord

Citazioni

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  • Chi dice di combattere la dittatura dall'interno è già complice. (Daniele Luttazzi)
  • Chi evoca la dittatura in tempi di democrazia offende i martiri di tutti i totalitarismi. (Antonino Zichichi)
  • Dopo la "fine della storia" 30 anni fa, la maggior parte dei dittatori ha appreso che i vecchi metodi del XX secolo per mantenere un governo non democratico non funzionavano più. In un mondo globalizzato e tecnologicamente interconnesso, la repressione aperta è semplicemente troppo costosa. [...] la maggior parte dei leader non democratici ha adottato una nuova strategia: fingere di essere un democratico. Tenere elezioni (che non sono né libere né eque), permettere alcuni media indipendenti (sebbene non ci siano canali con un vasto pubblico) e consentire alcuni partiti di opposizione, tutto per creare l'illusione di un mandato popolare per governare. (Sergej Gurijev)
  • E i dittatori? Ma sono semplicemente i maestri con la verga in mano. (Umberto Saba)
  • Finché sono nella fase "spin", i dittatori favoriscono la crescita economica e culturale del popolo, poi però questo miglioramento qualitativo comporta la crescita della consapevolezza, delle aspettative, quindi la domanda di democrazia. Allora arriva il corto circuito. (Sergej Gurijev)
  • Gli italiani sono irrimediabilmente fatti per la dittatura. (Ennio Flaiano)
  • Gli Stati autoritari hanno dimostrato nella loro struttura, che la pace nazionale può essere assicurata soltanto dopo avere risolto le questioni sociali con largo senso di comprensione. (Joseph Göbbels)
  • I dittatori nascono nelle case dove non si osa dare un ordine alla serva. (Henry de Montherlant)
  • I dittatori si riconoscono dai bollettini medici. (José Ignacio Torreblanca)
  • I dittatori sono spesso degli attori mancati. Per abbindolare e neutralizzare i loro rituali nemici, gli intellettuali, [...] posano a uomini di cultura. I loro metodi sono sempre gli stessi in tutte le epoche. (Tengiz Evgen'evič Abuladze)
  • I dittatori sostengono che i popoli si disgregano. Per questo li legano col filo spinato. (Stanisław Jerzy Lec)
  • I popoli sotto dittatura anelano alla libertà; se manca tale anelito, cessa il senso della personalità, il desiderio del progresso, il valore dell'iniziativa. I popoli che tendono a progredire, si affermano nella libertà e per la libertà. (Luigi Sturzo)
  • Il fascismo al potere, come lo ha definito la XIII Sessione plenaria del Comitato Esecutivo dell'Internazionale Comunista, è la dittatura terroristica aperta degli elementi più reazionari, più sciovinisti e più imperialisti del capitale finanziario. (Georgi Dimitrov)
  • Il peggior regime è il regime che funziona. (Julio Velasco)
  • L'agitatore rosso ha subito l'influenza di Nietzsche: il dittatore assoluto se n'è tenuto a distanza. (Georges Bataille)
  • L'assassinio è un'affermazione legittima di dignità personale di fronte alla dittatura. Non è semplicemente un diritto: è un dovere, un sacro dovere. Il dittatore è un fuorilegge, si è allontanato dalla legge. Esiste ed è degradato dal fatto stesso che esiste. Vi impone sordide mansioni. Può conscrivervi. Vi mette di fronte a una scelta di mali. Certamente è meglio uccidere il vostro dittatore che permettergli di far sì che voi uccidiate altre persone... direttamente o indirettamente. Se siete abbastanza forti, potete dirgli: «Andate al diavolo!». Se questo lo ferma, potete usargli misericordia; ma se non siete abbastanza forti, dovete uccidere. Che cos'altro potreste fare, da uomini che si attengono alla legge? (H. G. Wells)
  • La bellezza per la bellezza è pericolosa per ogni dittatura, perché essa implica un ambito che va oltre i limiti che la dittatura assegna agli esseri umani; il suo territorio sfugge al controllo della polizia di regime che non può, pertanto, regnarvi. (Reinaldo Arenas)
  • La differenza tra democrazia e dittatura è appunto questa: più teste, una testa. (Emilio Lussu)
  • La differenza tra Democrazia e Dittatura è che in Democrazia prima si vota e poi si prendono ordini; in una Dittatura non c'è bisogno di sprecare il tempo andando a votare. (Charles Bukowski)
  • La dittatura è generata dal vuoto di potere, dall'anarchia, dal caos, dalla volontà di minare dall'interno il potere legittimo, per costringerlo ad agire secondo i propri intendimenti, se non addirittura per subentrargli. (Eduard Shevardnadze)
  • La dittatura è moralmente cattiva perché condanna i cittadini dello Stato, contro la loro migliore coscienza, contro il loro convincimento morale, a collaborare con il male se non altro con il silenzio. Essa solleva l'uomo dalla responsabilità morale senza la quale è solo la metà, un centesimo di uomo. Essa trasforma qualsiasi tentativo di portare la propria responsabilità umana in un tentativo di suicidio. (Karl Popper)
  • La dittatura è un sistema per opprimere il popolo.. la democrazia è un sistema per costringere il popolo ad opprimersi da solo. (Fascisti su Marte)
  • La dittatura populista non pesa. Noi ne abbiamo un esempio relativamente recente con Mussolini. Neanche lui aveva un partito. Aveva origini socialiste ma rivoluzionarie. Poi, nello spazio di pochi anni diventò dittatoriale e della dittatura fece un regime. Con una cultura però che andò addirittura a ripescare l'Impero di Roma di duemila anni fa. Questa fu la genialità di Mussolini che arriv ad assumere come simbolo storico i fasci romani, il Colosseo e le mura dell'antica Roma. Lui e il popolo, le adunate oceaniche. (Eugenio Scalfari)
  • La forza della dittatura è nei muscoli, non nel cuore. (Ignazio Silone)
  • La storia dimostra che tutte le dittature, tutte le forme autoritarie di governo sono transitorie. (Vladimir Putin)
  • La storia non si ferma, il progresso continua, le dittature sono delle parentesi nella vita dei popoli, quasi una sferza per imporre loro, dopo un periodo d'inerzia e di abbandono, di riprendere in mano il loro destino. (Carlo Rosselli)
  • Le dittature sembrano produrre in ogni epoca la stessa gente, gli stessi delatori, gli stessi fiancheggiatori e complici, gli stessi sadici. (Simon Wiesenthal)
  • Le dittature sono fuori legge. Ogni Nazione libera aveva il diritto di invadere la Germania nazista e, oggi, ha il diritto di invadere la Russia sovietica, Cuba o qualsiasi altra gabbia di schiavi. Che una Nazione libera scelga di farlo o meno, è una questione del suo interesse, non di rispetto di diritti inesistenti di una gang al potere. Non è un dovere di una Nazione libera, liberare altre Nazioni a costo di sacrificarsi, ma una Nazione libera ha il diritto di farlo, quando e se sceglie di farlo. (Ayn Rand)
  • Le dittature sorgono non dai governi che governano e che durano, ma dall'impossibilità di governare dei governi democratici. (Piero Calamandrei)
  • Lo Stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti. (Antonio Gramsci)
  • Mutevolissimo è lo spirito degli italiani. Quando io non sarò più, sono sicuro che gli storici e gli psicologi si chiederanno come un uomo abbia potuto trascinarsi dietro per vent'anni un popolo come l'italiano. Se non avessi fatto altro basterebbe questo capolavoro per non essere seppellito nell'oblio. Altri forse potrà dominare col ferro e col fuoco, non col consenso come ho fatto io. La mia dittatura è stata assai più lieve che non certe democrazie in cui imperano le plutocrazie. Il fascismo ha avuto più morti dei suoi avversari e il 25 luglio al confino non c'erano più di trenta persone. [...] Quando si scrive che noi siamo la guardia bianca della borghesia, si afferma la più spudorata delle menzogne. Io ho difeso, e lo affermo con piena coscienza, il progresso dei lavoratori. [...] Tra le cause principali del tracollo del fascismo io pongo la lotta sorda e implacabile di taluni gruppi industriali e finanziari, che nel loro folle egoismo temevano ed odiano il fascismo come il peggior nemico dei loro inumani interessi. [...] Devo dire per ragioni di giustizia che il capitale italiano, quello legittimo, che si regge con la capacità delle sue imprese, ha sempre compreso le esigenze sociali, anche quando doveva allungare il collo per far fronte ai nuovi patti di lavoro. L'umile gente del lavoro mi ha sempre amato e mi ama ancora. (Benito Mussolini)
  • Non c'è dittatura senza guerra. La dittatura ha sempre bisogno di nemici, il che significa anche guerra. (Michail Pavlovič Šiškin)
  • Non c'è possibilità di equilibrio tra il destino comune di un popolo e quello singolare di un uomo; e però la dittatura, cioè a dire la sommissione del destino di un popolo a quello di un singolo uomo, è di tutte le forme politiche la più assurda. Non si capisce come nonostante i molti esempi di precedenti dittature tutte finite catastroficamente, si trovino ancora popoli disposti ad accettare la dittatura di un singolo uomo e a sottomettervisi. Come si spiega questa 'ardente' accettazione di una condizione mostruosa? La folla è ignorante, smemorata, incapace di giudizio. Primo compito di uno stato civile dovrebbe essere di sopprimere la folla. La folla si potrebbe sopprimere educando e illuminando la mente di ogni singolo componente di essa folla, ossia facendo sì che la folla non sia più folla. Ma la dittatura quanto a sé ha bisogno della folla. La dittatura vive della folla. La dittatura è una espressione della folla. È la folla che crea la dittatura. In una nazione priva di folle ignoranti e bestiali, la dittatura non ha possibilità di allignare. (Alberto Savinio)
  • Non esistono dittatori magnanimi, ma solo deboli o defunti. (Orange Is the New Black)
  • Oggi pure i ciechi vedono che la dittatura è l'esito di una cattiva democrazia, mentre la democrazia è l'esito di una cattiva dittatura. (Giuseppe Marotta)
  • Pallido come il popolo all'ombra della dittatura. (Stanisław Jerzy Lec)
  • Pensate pure quello che volete sui dittatori, ma loro hanno un senso innato della disciplina. Pagano sempre i conti puntualmente. (Lord of War)
  • Quando si parla della caduta di una dittatura (e il regime dello scià è stato una dittatura particolarmente brutale ed efferata) c'è poco da illudersi che con essa svanisca di colpo, come un brutto sogno, anche l'intero sistema. Finisce di esistere fisicamente, ma le sue conseguenze psicologiche e sociali permangono per anni, sopravvivendo in comportamenti inconsapevoli. Una dittatura che annienta intellighenzia e cultura lascia dietro di sé terre incolte, dove l'albero del pensiero faticherà molto a rinascere. (Ryszard Kapuściński)
  • Questi dittatori sono uomini dall'umore instabile. Se li cogli nell'umore giusto, sono pronti a darti qualsiasi cosa, ma se l'umore cambia, si chiudono come ostriche. (Neville Chamberlain)
  • Soltanto sotto una dittatura riesco a credere nella democrazia. (Leo Longanesi)
  • Sono i dittatori che propongono soluzioni esaltanti e semplici per risolvere i mali del mondo. (Willy Pasini)
  • Sono nato nel 1920, la mia adolescenza passò, dunque, sotto l'insegna nera del fascismo, ossia di un regime politico che aveva eretto a sistema l'incomunicabilità così del dittatore con le masse come dei singoli cittadini fra di loro e con il dittatore. (Alberto Moravia)
  • Sui loro piedistalli, i dittatori sono in preda al terrore, e raramente la notte dormono tranquilli. (Paul Kennedy)
  • – Tu vuoi solo diventare un dittatore...
    – Che cosa?
    – Usi la paura per mantenere il controllo sui tuoi soldati. Utilizzi le parole per ingannare i tuoi alleati. Sfrutti coloro che ti considerano la loro guida... e poi li getti via come stracci vecchi. (Metal Gear Solid: Portable Ops)
  • Tutti i dittatori sono sentimentali. (Il'ja Grigor'evič Ėrenburg)
  • Una pressione infinitamente più pesante si esercita senza dubbio sui dittatori moderni, ridotti a trovare la loro forza nella identificazione con tutti quegli impulsi che Nietzsche disprezzava nelle masse, in particolare con «quella mendace autoammirazione e libidine razziale». (Georges Bataille)
  • Vedete i dittatori sui loro piedistalli, circondati dalle baionette dei loro soldati e dai manganelli dei loro poliziotti. Sono protetti su ogni lato da masse di uomini armati, cannoni, aerei, fortificazioni e simili: si vantano e si gloriano dinanzi al mondo, ma nel cuore hanno un timore inespresso. Temono le parole e i pensieri; le parole dette all'estero, i pensieri che si agitano in patria – tanto più potenti perché vietati – li atterriscono. (Winston Churchill)
  • I dittatori ingannano abitualmente la loro opinione pubblica e naturalmente credono che gli altri facciano altrettanto.
  • In una dittatura gli uomini politici conoscono la strada che scelgono. Eppure quelli che, a costo di andare contro le convinzioni del loro capo, rimangono fedeli al loro punto di vista perché ritengono che esso rappresenti i reali interessi del paese, dimostrano un particolare coraggio.
  • Un dittatore non ha amici.
  • Ogni dittatura rende impossibile metter nero su bianco quel che davvero si pensa nella società.
  • Purtroppo, la strada dalla dittatura alla libertà passa di frequente per la prigione, come dimostrano molti precedenti storici. È un cammino che bisogna percorrere con dignità.
  • Un popolo disperato e che si sente cascare le braccia non potrà mai vincere una dittatura. Alle persone serve un esempio che li aiuti a raddrizzare le spalle.
  • Che i Nazarbaev, i Putin e i Khamenei di tutto il mondo si prendano ancora il fastidio di tenere delle elezioni è un enigma su cui vale la pena meditare. I dittatori di oggi hanno imparato la lezione dei loro predecessori e l'hanno integrata con le moderne tecniche di informazione e gestione dell'immagine. Comprendono l'alto valore simbolico del voto ma non hanno nessuna intenzione di rimettersi al suo giudizio. Il fatto che avvertano l'esigenza di indire le elezioni, per quanto spudoratamente truccate, dimostra tuttavia che le pressioni dall'esterno un loro peso ce l'hanno, e tradisce anche un forte desiderio di legittimazione, di essere considerati membri dei club dei leader legittimi.
  • Come sempre quando si tratta di fermare un dittatore, ad ogni esistazione aumenta il prezzo da pagare.
  • Dando a un dittatore ciò che vuole, lo si spingerà a pretendere sempre di più, e così si convincerà che gli altri non sono abbastanza forti per impedirgli di prendersi ciò che vuole, altrimenti si sarebbero opposti fin dall'inizio. È così che ragiona un dittatore.
  • I dittatori possono essere grandi giocatori di carte, ma non saranno mai abili scacchisti perché per vincere devono mentire e intimorire l'avversario. Cosa che negli scacchi non è concessa.
  • La strategia del compromesso con i dittatori ha fallito su tutti i fronti, ed è ormai tempo di riconoscere questo fallimento.
  • Le dittature avvertono l'esigenza perversa di seguire le procedure, di celebrare elezioni e processi anche se i risultati sono scontati. Il mondo libero tende a reagire a queste messinscene con una sorta di sospensione dell'incredulità: la Russia finge di avere un sistema elettorale e giudiziario e insieme a lei anche il mondo finge, occasionalmente esprimendo preoccupazioni di circostanza, facendo cenno a qualche irregolarità e tentando inutilmente di far provare vergogna a chi è senza vergogna. I dittatori prendono questi rumori di fondo per quello che sono, ossia patetiche tattiche di distensione, e vanno avanti per la loro strada.
  • In una dittatura le discussioni politiche non hanno senso.
  • Non c'è nessun esempio nella storia di un dittatore che, prima o poi, non sia diventato un pericolo per i suoi vicini, sia per quelli confinanti che per quelli lontani.
  • Un tempo dicevi che in politica solo le costruzioni complesse possono essere di qualità ed effetto. E la dittatura non è di qualità e, in ultima analisi, certamente non di effetto, in quanto primitiva, unicellulare, degradante.

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