Michail Pavlovič Šiškin

scrittore russo

Michail Pavlovič Šiškin (1961 – vivente), scrittore russo.

Michail Pavlovič Šiškin

Citazioni di Michail ŠiškinModifica

Da «Un popolo ostaggio della propaganda di Putin Ma la realtà vincerà»

Intervista di Emanuela Bonacorsi, Corriere della Sera, 8 marzo 2022, p. 20.

  • Per il mondo occidentale, questa guerra è iniziata la mattina del 24 febbraio [con l'invasione russa dell'Ucraina del 2022]. Ma la Russia di Putin è in guerra con l'Occidente già da molti anni e l'Occidente non ha voluto vederlo. Non c'è dittatura senza guerra. La dittatura ha sempre bisogno di nemici, il che significa anche guerra. La banda criminale di Putin ha preso in ostaggio l'intero Paese e ha cominciato a costruire la propria Russia, a sua immagine e somiglianza. Per vent'anni si sono investiti milioni non nella sanità, nell'istruzione e nelle infrastrutture, ma in yacht, ville e club calcistici all'estero. Però la colpa della miseria e della disperazione, come afferma la tv, è dell'Occidente, dell'America. E il nemico numero uno del regime di Putin è l'Ucraina, dato che un'Ucraina prospera e democratica è un esempio pericoloso per i russi.
  • Quelli che sono andati in Ucraina con le armi sono vittime della propaganda di Putin. Per anni la tv ha continuato a martellare che il potere a Kiev è in mano ai nazisti, che è in corso il genocidio della popolazione russofona, che l'America sta conducendo una guerra contro la Russia per mano dei fascisti ucraini. Hanno fatto il lavaggio del cervello ai russi facendogli credere che è tempo di difendere la patria come i nostri nonni durante la Seconda guerra mondiale e che gli ucraini ci aspettano come liberatori. Il peggio è che Putin stesso è diventato ostaggio della sua propaganda e insieme ai suoi generali ha creduto che l'esercito andasse incontro a una facile campagna di liberazione salutata con i fiori. Adesso la propaganda russa si è scontrata con la realtà ucraina. Vediamo l'intero popolo ucraino — indipendentemente dalla lingua, sia gli ucraini che i russi che vivono lì — compattarsi contro l'aggressore.
  • [Sulla Russia] Nel mio Paese, durante l'impero sovietico come anche adesso, le parole non significano quello che dovrebbero significare, ma quello che il potere vuole che significhino. La guerra è la lotta per la pace. Se esci con lo slogan “No alla guerra” sei un traditore e un estremista. Il tuo posto è in prigione.
  • I dittatori cercano di imparare dalla storia, ma sono cattivi studenti. Putin e la sua banda hanno cercato di creare la dittatura moderna del XXI secolo. [...] Ma la lezione principale della storia per i dittatori, Putin non l'ha imparata. Sono tutti finiti male. Probabilmente ora si sogna Saddam impiccato o Gheddafi linciato.

Da Sono russo e dico non in mio nome''

La Repubblica, 18 marzo 2022, p. 22; tradotto da Emanuela Bonacorsi.

  • Io sono russo. In nome del mio popolo, del mio paese, in nome mio, Putin sta compiendo crimini mostruosi. Putin non è la Russia. La Russia prova dolore e vergogna. In nome della mia Russia e del mio popolo io chiedo perdono agli ucraini. E comprendo che questi crimini non possono essere perdonati. Questa guerra non è iniziata adesso, ma nel 2014. Il mondo occidentale non ha voluto capirlo e ha fatto finta che non stesse succedendo niente di grave. Per tutti questi anni nei miei discorsi e nelle mie pubblicazioni ho cercato di spiegare alla gente chi è Putin. Non ci sono riuscito. Ma ora è Putin in persona a spiegare tutto.
  • Io voglio tornare in Russia. Ma in quale Russia? La Russia di Putin è irrespirabile, puzza tremendamente di stivale poliziesco. Sotto gli occhi di tutti il mio paese si sta trasformando in una dittatura fascista.
  • Nel XIX secolo i polacchi insorti combattevano contro lo zarismo russo “per la vostra e la nostra libertà”. Ora gli ucraini combattono contro l’esercito di Putin per la vostra e la nostra libertà. Non stanno difendendo solo la propria dignità umana, ma la dignità di tutta l'umanità. In questo momento l’Ucraina sta difendendo la nostra libertà e la nostra dignità. Dobbiamo aiutarla in ogni modo possibile.
  • Il crimine di Putin è nell'avere avvelenato gli uomini con l'odio.
  • La letteratura è ciò che si oppone alla guerra. La vera letteratura parla sempre del bisogno umano d’amore, non d'odio.

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