Bibbia
insieme dei testi sacri per la religione ebraica e cristiana
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Citazioni sulla Bibbia.
Citazioni
modifica- A paragone con la famosa epica greca, e altre minori dopo di quella, i supporti spinali della Bibbia sono semplici e magri. Tutta la sua storia, le biografie, le narrazioni, ecc., sono come perle su un filo, a indicare l'eterno bandolo della volontà e del potere Deifico. Tuttavia, con solo quella profondissima fede come impulso, e quella volontà Deifica come visibile, o invisibile, tema, essa spesso trascende i capolavori dell'Ellade, e invero ogni capolavoro. Le metafore audaci oltre il credibile, l'anima libera da ogni legge, stravagante agli occhi nostri, il fuoco dell'amore e dell'amicizia, il bacio fervido – povera di argomentazione e logica, ma insuperata in proverbi, nell'estasi religiosa, nei suggerimenti della mortalità comune e della morte, i grandi livellatori dell'uomo – lo spirito ogni cosa, le cerimonie e le forme delle chiese nulla – la fede illimitata, e la sua immensa sensuosità immensamente spirituale – una incredibile, onni-abbracciante non-mondanità e illetterata rozzezza che sa di rugiada (agli antipodi dall'assorbimento commerciale del secolo diciannovesimo e le sue morbose raffinatezze) – niente dubbi che spaccano il capello, non bronci malsani e sospiri, non «Amleto», non «Adonais», non «Thanatopsis», non «In Memoriam». (Walt Whitman)
- Ascolto e non ci credo, però mi piace la forma che la Bibbia sa dare al mondo: lì dentro il mondo è una cosa seria. (Giorgio Vasta)
- Attraverso la Parola entriamo in contatto con il polo positivo che è in noi. (Anselm Grün)
- C'è una sola cosa che la Bibbia chiarisce: il suo Dio è un artefice maldestro. Non ci sa fare nella fase progettuale e non ci sa fare nella fase esecutiva. Dovrebbe ritirarsi dagli affari, se ci fosse della concorrenza. (Carl Sagan)
- C'è voluto uno sforzo di millenni per fare di quel gran libro il fondamento della nostra morale. Ma quanto sarebbe stato meglio leggerlo laicamente, come leggiamo le altrettanto sanguinose storie degli Atridi o dei tebani in Grecia, o di Romolo e Remo e di tutti gli altri in Roma! Il punto è di capire perché, nell'uscire dalla moralità ellenistico-romana, ci sia stato bisogno di santificare all'eccesso quest'altra immoralissima moralità. Capire cioè perché l'uomo abbia avuto sempre bisogno di miti, e come riesca a costruirseli, anche partendo da cose atroci e insensate. (Mario Alighiero Manacorda)
- Certamente anche gli autori ebrei erano irretiti nei pregiudizi del loro tempo, ma a differenza, poniamo dei grandi poeti dei greci, si rendevano conto che la loro epoca era un anello di una catena senza fine, un ponte tra il passato e l'avvenire. Essi si sforzarono di conferire agli avvenimenti del passato un ordine, un nesso, una direzione, un significato che si proiettasse nel futuro. Anche osservatori ostili riconoscono che gli autori biblici prima di tutti gli altri possedettero la filosofia della storia, il sentimento della storicità, la coscienza del divenire e del fluire, della dinamica, della dialettica. I loro uomini non hanno soltanto una vita propria, ma sono impregnati di storia. (Lion Feuchtwanger)
- Certamente, per intendere adeguatamente il senso del messaggio centrale di un testo, è necessario porlo in connessione con l'insegnamento di tutta la Bibbia, trasmessa dalla Chiesa. Questo è un principio importante dell'interpretazione biblica, che tiene conto del fatto che lo Spirito Santo non ha ispirato solo una parte, ma l'intera Bibbia, e che in alcune questioni il popolo è cresciuto nella sua comprensione della volontà di Dio a partire dall'esperienza vissuta. In tal modo si evitano interpretazioni sbagliate o parziali, che contraddicono altri insegnamenti della stessa Scrittura. (Papa Francesco)
- Chi legge la Bibbia per trovarci degli errori, si renderà presto conto che la Bibbia trova degli errori in lui. (Charles Spurgeon)
- Come può essere che il tono della Bibbia ti colpisca al cuore, se il suo Dio ti respinge a tal punto ed essa tratta soltanto di lui? Senza Dio, infatti, la Bibbia non ti colpirebbe al cuore. (Elias Canetti)
- Cominciai a leggerla [la Bibbia], ma non riuscii a finire il Vecchio Testamento. [...] Ma il Nuovo Testamento mi fece tutt'altra impressione, specialmente il Sermone della Montagna, che mi andò dritto al cuore. (Mahatma Gandhi)
- Credono che la Bibbia sia l'esatta parola di Dio, poi cambiano la Bibbia! Un po' presuntuosi, eh? "Penso che Dio volesse dire...". (Bill Hicks)
- È grave la schizofrenia che il dogma ecclesiale provoca consapevolmente: che l'interpretazione della Bibbia e dei contenuti della fede cristiana non deve essere fatta a livello simbolico ma soltanto ideologico, nel senso di dogmi oggettivi o di fatti storici. (Eugen Drewermann)
- E li teologi, benché alcuni di quelli siano nodriti ne l'aristotelica dottrina, non mi denno però esser molesti in questo, se accettano esser piú debitori alla lor Scrittura che alla filosofia e natural raggione. (Giordano Bruno)
- – Ero sicura che niente avrebbe potuto costringerti a dare via quel libro. Credevo fosse troppo importante.
– Dopo averlo portato per tanti anni e averlo letto tutti i giorni, mi sono talmente preoccupato di tenerlo al sicuro che ho dimenticato di vivere secondo quello che mi aveva insegnato.
– Sì? E cosa sarebbe?
– Fare per gli altri più di quanto non faresti per te stesso. Almeno, è quello che ho imparato io. (Codice Genesi) - I pregiudizii contro lo studio scientifico della Bibbia non sono ancora del tutto vinti né in Francia né in Italia, la qual cosa fa sì che tale studio non sia ancora in questi paesi considerato come un ramo della coltura generale per tutti conveniente, e ancora siano pochissimi quei dotti che vi rivolgono specialmente le loro cure. E siffatti pregiudizii non sono solamente quelli religiosi: anzi questi sono in qualche modo meno da temere, mentre peggiori assai sono i pregiudizii degl'indifferenti; di coloro, cioè, che sprezzano gli studii della Bibbia, senza volere di essa acquistare prima la debita cognizione. I religiosi, se non altro, amano studiare la Bibbia, non la disprezzano; solo vogliono studiarla secondo un certo loro preconcetto; e se ne avversano lo studio scientifico è solo, perché ne temono fatali conseguenze per la religione. (David Castelli)
- Il contenuto molteplice delle Scritture sparse lungo i secoli dell'attesa viene tutt'intero ad ammassarsi per compiersi, cioè unificarsi, completarsi, illuminarsi e trascendersi in Lui [Gesù]. (Henri-Marie de Lubac)
- Il mio fraterno consiglio dunque è: attingi alla fonte e leggi con zelo la Bibbia! Chi conosce bene il testo [biblico] infatti è anche un buon teologo. Un passo della Scrittura, un testo biblico infatti valgono di più dei commenti di quattro autori, che non sono attendibili e completi. [...] Il testo ha la precedenza su tutti i commenti. I cari Padri hanno goduto di grande fama, ma alla Bibbia è stato fatto torto. (Martin Lutero)
- Il mio rapporto con Dio passa attraverso i testi sacri. (Roberto Saviano)
- Il problema, però, è che gli insegnamenti della Bibbia sono così confusi e contraddittori che è stato possibile per i cristiani bruciare vivi degli eretici tranquillamente per cinque lunghi secoli. (Sam Harris)
- Io credo che il più grande dono che Dio ha fatto all'umanità sia la Bibbia. (Abraham Lincoln)
- Io non sapevo che la Bibbia fosse poesia! Pensavo che non fosse altro che religione! (Sinclair Lewis)
- Kevin: Nella Bibbia tu perdi. Siamo destinati a perdere papà.
Milton: La Bibbia è una fonte sospetta figliolo. (L'avvocato del diavolo) - L'abisso esistente tra Antico e Nuovo Testamento è l'abisso che esiste tra l'annunzio di una qualche cosa e la realtà della cosa stessa. (Jean Daniélou)
- L'ignoranza delle Scritture è un grande precipizio ed un profondo baratro. (Epifanio di Salamina)
- La Bibbia, anche a considerarla solo dal lato umano, è certamente il libro delle più antiche e sicure tradizioni storiche; e là si dee cercare la genealogia de' popoli, in que' figli e nipoti di Noè, cui fu data dopo il diluvio ad abitar la terra vacua e senza nome, e che scompartiti prima in famiglie, poi in tribù, poi in genti, ai luoghi in cui ebbero stanza temporaria o perenne, ne lasciarono la traccia spesso inavvertita nelle appellazioni che ricordano appunto la varietà di quelle primitive razze. (Luigi Cibrario)
- La Bibbia appartiene a tutti, agli atei e ai credenti in uguale misura. È il libro dell'umanità. (Fëdor Dostoevskij)
- La Bibbia ci dice di amare i nostri vicini di casa, ed anche di amare i nostri nemici. Probabilmente perché spesso sono la stessa cosa. (Gilbert Chesterton)
- La Bibbia, col pretesto di contenere tutto, impedisce tutto ciò che non contiene. Per secoli il danno che ne deriva è notevole. (Michel Onfray)
- La Bibbia compie quotidianamente la sua opera funesta di diffusione di vizi e di idee corrotte in ogni famiglia protestante della cristianità, ed è più dannosa di tutti i libri osceni presi insieme. È facile proteggere i giovani da quegli altri libri, ma non vi è difesa contro la Bibbia letale. (Mark Twain)
- La Bibbia contiene per ciascuno di noi un messaggio cifrato, La chiave è la fede a darcela. (Julien Green)
- La Bibbia è l'humus umano composto dalle gioie e dalle speranze dell'uomo, dalle sue angosce e dalle sue tristezze, dalle sue peggiori cadute e dalle sue resurrezioni. (Jacques Loew)
- La Bibbia e le religioni orientali hanno da sempre attratto personaggi di varia estrazione che hanno voluto riconoscere nei testi sacri straordinarie anticipazioni della cosmologia e della fisica atomica. Rimango profondamente scettico su questo punto. (Tullio Regge)
- La Bibbia è letteratura, non dogma. (George Santayana)
- La Bibbia è un Volume antico – | scritto da Uomini dissolti | su suggerimento di Sacri Spettri – | Soggetti – Betlemme – | l'Eden – l'antica Dimora – | Satana – il Generale – | Giuda – il Grande Malfattore – | Davide – il Trovatore – | il Peccato – un distinto Precipizio | a cui altri devono resistere – | i Ragazzi che "credono" sono molto soli – | gli altri Ragazzi sono "perduti" – | avesse il Racconto un armonioso Narratore – | tutti i Ragazzi verrebbero – | il Sermone di Orfeo affascinava – | non condannava. (Emily Dickinson)
- La Bibbia, in ragion di lettere, è per lo stile de' predicatori ciò che fu sempre la mitologia per la elocuzione de' poeti, un tesoro dell'arte, piuttosto che una servitù del ministero. (Guglielmo Audisio)
- La Bibbia non è un libro di scienza. Nell'ebraismo è prevalente l'interpretazione per cui la Torah si esprime con un linguaggio umano, consono a quello degli antichi. (Riccardo Di Segni)
- La Bibbia non ci è arrivata per fax dal cielo. (Martyn Percy)
- "La Bibbia non ci è arrivata per fax dal Cielo". [...] La Bibbia è un prodotto dell'uomo, mia cara, non di Dio. La Bibbia non è caduta magicamente dalle nuvole. L'uomo l'ha creata come memoria storica di tempi tumultuosi ed è passata attraverso innumerevoli traduzioni, aggiunte e revisioni. Nella storia non c'è mai stata una versione finale del libro. (Dan Brown)
- La Bibbia non è la voce di Dio, ma quella dell'uomo che lo incontra. (Nicolás Gómez Dávila)
- La Bibbia parla della infinita grandezza di Dio, anche della sua incommensurabilità, del fatto che Dio è immensamente più grande del nostro cuore, del nostro essere, del nostro spirito. E quindi non ci sarebbe alcuna sorpresa se venissero fuori dei dati di abitazione di altri pianeti da parte di altre persone, cioè non toccherebbe per nulla il messaggio biblico. (Carlo Maria Martini)
- La Bibbia può essere la verità, ma non è tutta la verità e nient'altro che la verità. (Samuel Butler)
- La Bibbia racconta storie ambientate nell'antichità che stranamente si occupano di tematiche attualissime, come per esempio la violenza, la diversità e l'accoglienza degli altri. (Paolo Cevoli)
- La Bibbia stessa è tutta quanta una conferma di questa verità che Gesù Cristo non è mai esistito! (Emilio Bossi)
- La Bibbia stessa si serve di immagini fantasiose, di figurazioni poetiche, di suggestive allegorie: l'Eden, l'albero della conoscenza del bene e del male, il serpente, il frutto proibito. Racconta cioè, in una veste didattica e popolare, rispondente alla mentalità di un popolo semplice e primitivo, avvenimenti reali come l'origine divina del mondo, la ribellione dei primi uomini a Dio, la loro condanna, la promessa del salvatore. Sembra una fantasiosa leggenda, un mito popolare, ma è storia, una storia tramandata di generazione in generazione, consegnata in un libro detto "sacro" perché da Dio venne la sua ispirazione e perché santo è il messaggio che comunica agli uomini, perché in definitiva narra il mistero di un'amicizia divina interrotta dall'orgoglio dell'uomo e gelosamente ricercata dall'amore di Dio. (I patriarchi)
- La Parola del Signore è luce per l'intelletto e fuoco per la volontà, perché l'uomo possa conoscere e amare Dio. Per l'uomo interiore, che per mezzo della grazia vive dello Spirito di Dio, è pane e acqua, ma pane più dolce del miele e acqua migliore del vino e del latte... È un maglio contro un cuore duramente ostinato nei vizi. È una spada contro la carne, il mondo e il demonio, per distruggere ogni peccato. (Lorenzo da Brindisi)
- La Sacra Scrittura la si deve sempre leggere e rileggere; essa infatti è utile e necessaria. Altrimenti non c'è nessun altro scritto che sia utile e che aiuti. (Martin Lutero)
- La Scrittura è un nutrimento che va consumato subito, come il pane fresco e non come il pane raffermo degli esegeti o il cibo indigesto degli esperti della Legge, i quali pretendono che si mangi il cesto invece del pane. (Frédéric Manns)
- Le Scritture permettono di comprendere il significato di tutti gli eventi straordinari che sono accaduti in questa terra, di quelli che devono accadere e che accadranno nel mondo. (Carlo Maria Martini)
- Le Scritture reclamano di venir lette, e anche comprese, mediante lo stesso spirito col quale sono state composte. (Guglielmo di Saint-Thierry)
- Leggo spesso la Bibbia, ma il suo testo originale mi è rimasto inaccessibile.[1] (Albert Einstein)
- Ma la Bibbia non è che una collezione di tradizioni babiloniche e giudaiche. (Pëtr Alekseevič Kropotkin)
- Nessuno ha saputo esprimere con maggior precisione e plasticità l'origine e la funzione dell'amore umano, quanto la Bibbia. (Carlo Gnocchi)
- Non bisogna essere dei geni per comprendere, sin dalle prime pagine, che la Bibbia non è altro che un castello di stupidaggini, di contraddizioni e di assurdità la cui costruzione è stata possibile perché messa sulle spalle di un popolo di pastori che, fra tutti gli altri, era il solo a non avere una storia documentata che avrebbe potuto impedirlo. (Luigi Cascioli)
- Non è mostruoso, dal punto di vista semplicemente culturale, che la Bibbia non occupi un posto nella nostra educazione universitaria, quando consumiamo i nostri ragazzi sulle insulsaggini di Orazio Flacco? (Paul Claudel)
- Non è stato un Dio ventriloquo a ispirare la Bibbia. La voce divina attraversa il testo sacro come un vento tempestoso il folto di un bosco. (Nicolás Gómez Dávila)
- Non si tratta di un'esperienza mistica [la lettura della Bibbia] ma razionale, che ha profondamente trasformato la mia vita. Come sono cambiata! Oggi il mio tempo non è il tempo di prima. (Ingrid Betancourt)
- Non voglio privarti di questo, la salvezza è qui dentro. (Le ali della libertà)
- Ogni giorno leggo la Bibbia, per me è come un manuale, mi aiuta in tutti i momenti: quando le cose vanno bene per non andare fuori strada, quando vanno meno bene per non perdere la fiducia. (Alisson)
- Per capir bene le parole sacre bisogna trovarsi in stato d'innocenza; anche allora però esse possono rimanere misteriose. (Ignazio Silone)
- Per corpo di Cristo si intende anche la Scrittura di Dio. (Ruperto di Deutz)
- Per poter interpretare un testo biblico occorre pazienza, abbandonare ogni ansietà e dare tempo, interesse e dedizione gratuita. Bisogna mettere da parte qualsiasi preoccupazione che ci assilla per entrare in un altro ambito di serena attenzione. Non vale la pena dedicarsi a leggere un testo biblico se si vogliono ottenere risultati rapidi, facili o immediati. (Papa Francesco)
- Per togliere alla Riforma il pregio di aver richiamato allo studio della Bibbia e di averla pubblicata nella lingua del popolo, dai nemici dei riformatori si negava che non fosse conosciuta: si diceva esistere stampata in Alemagna e in Francia prima della Riforma: si cercava così rendere vani tutti i lamenti dei protestanti che divulgavano nascosta a bella posta dalla Chiesa romana: che che se ne dica, ogni ragionamento cede al fatto; e quando vediamo che a Lutero, a Calvino, a Zuinglio, e al popolo minuto al sol legger della Bibbia, cadono le scaglie dagli occhi, si sentono peccatori, e abbandonano la Chiesa di Roma, è prova manifesta che quel libro era stato loro fino a quel tempo nascosto, è una rivelazione nuova per loro che per la prima volta hanno avuta sulla terra. E se prima di quella scoperta nei casi detti di coscienza, la risoluzione veniva dalle Decretali e dal responso dei papisti, ora è la Bibbia che risponde a tutto: richiamarono in vigore le antiche consuetudini dei santi Padri, dei primi tempi della Chiesa, in ordine alle quali ogni disputa veniva definita con i Vangeli e con le lettere degli Apostoli. (Félix Bungener)
- Probabilmente solo i non credenti possono apprezzare la genialità poetica della Bibbia. (Stanisław Jerzy Lec)
- Quando i missionari vennero in Africa loro avevano la Bibbia e noi avevamo la terra. Dissero: "Preghiamo". Chiudemmo i nostri occhi. Quando li riaprimmo, noi avevamo la Bibbia e loro avevano la terra.[2] (erroneamente attribuita a Desmond Tutu)
- Satana porta con sé la Parola, facendosene interprete ed ingenerando il sospetto "Dio avrebbe detto così?" Se al posto dell'ubbidienza immediata, l'uomo sceglie il dubbio egli prepara la sua caduta. È la scelta che ha fatto Adamo. (Sandro Panizzolo)
- Se bene la Scrittura non può errare, potrebbe nondimeno talvolta errare alcuno de' suoi interpreti ed espositori, in varii modi: tra i quali uno sarebbe gravissimo e frequentissimo, quando volessero fermarsi sempre nel puro significato delle parole, perché così vi apparirebbono non solo diverse contradizioni, ma gravi eresie e bestemmie ancora; poi che sarebbe necessario dare a Iddio e piedi e mani e occhi, e non meno affetti corporali e umani, come d'ira, di pentimento, d'odio, e anco talvolta l'obblivione delle cose passate e l'ignoranza delle future. (Galileo Galilei)
- Se capisci che la Bibbia è questa lettera di Dio, che parla proprio al tuo cuore, allora ti avvicinerai ad essa con la trepidazione e il desiderio con cui un innamorato legge le parole della persona amata. (Bruno Forte)
- Senza dubbio non si può dir niente di Dio che non sia infinitamente al di sotto del vero, e però la Bibbia (e la Bibbia molto meno che qualunque altro) non dice mai cosa che appetto al vero non sia strapiccolissima. (Giacomo Leopardi)
- Si cerchi la verità nelle sante Scritture, non l'eloquenza: ogni sacra Scrittura si deve leggere con lo spirito con cui fu scritta e dobbiamo cercarvi più il nostro vantaggio che non la ricercatezza dello stile. Perciò si devono leggere altrettanto volentieri i libri piani e devoti quanto quelli di profonda speculazione. (Imitazione di Cristo)
- Si tratta del Libro dei Libri, il Best Seller dei Best Sellers, da tutti conosciuto anche se forse non da tutti letto. Ma sicuramente, anche quelli che non l'hanno mai sfogliato, hanno qualche nozione di Adamo ed Eva, Caino e Abele, Noè e l'arca. (Paolo Cevoli)
- Spesso ci è d'impaccio nella lettura della sacra Scrittura la nostra curiosità, quando vogliamo indagare e discutere là dove sarebbe bene passar oltre in semplicità. Se vuoi cavarne vantaggio, leggi con umiltà, con semplicità, con fede; e non sorga in te il desiderio di apparire dotto. (Imitazione di Cristo)
- Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e di cui sei convinto, sapendo da chi l'hai appreso e che fin dall'infanzia conosci le sacre Scritture: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene per mezzo della fede in Cristo Gesù. Tutta la Scrittura infatti è ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere, correggere e formare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona. (Paolo di Tarso, Seconda lettera a Timoteo)
- Tutte le Scritture sono state scritte per questo: perché l'uomo capisse quanto Dio lo ama e, capendolo, s'infiammasse d'amore verso di lui. (Agostino d'Ippona)
- La Bibbia è infelicemente oscura su un lungo elenco di questioni morali e sociali e il sesso è una di queste.
- La Bibbia è stata interpretata per giustificare pratiche malvagie come, ad esempio, la schiavitù, il massacro dei prigionieri di guerra, i sadici omicidi di donne accusate di stregoneria, la pena capitale per centinaia di reati, la poligamia e la crudeltà verso gli animali.
- Nessun vero tiranno conosciuto della storia è mai stato responsabile di un solo centesimo dei delitti, dei massacri, e di tante atrocità attribuite al Dio della Bibbia.
- La Scrittura non è un sistema di verità, ma è un resoconto dell'incontro di Dio con gli uomini.
- L'amore è l'unico principio ermeneutico per la comprensione della Bibbia.
- Per ogni missione speciale c'è, nella Bibbia una parola speciale che trova in tale missione la sua autentica spiegazione.
- Chi vuole comprendere la Scrittura nello spirito in cui è stata scritta deve badare al contenuto e all'unità dell'intera Scrittura.
- I singoli libri della Sacra Scrittura, come essa stessa nel suo insieme, non sono semplicemente letteratura.
- Il Dio che parla nella Bibbia ci insegna come noi possiamo parlare con Lui.
- I pittori per secoli hanno intinto il loro pennello in quell'alfabeto colorato che era la Bibbia.
- La più grande fonte di poesia di tutti i tempi.
- Una risonanza della natura e dei suoi segreti.
- Dal principio nella Bibbia si estende un insegnamento che non si trova in nessun altro luogo e che è in opposizione con tutte le teorie di tutte le religioni pagane, – cioè, che una vita futura sta per manifestarsi per i morti, mediante una risurrezione.
- Eliminare dalla Bibbia i miracoli suddetti sarebbe un invalidare la testimonianza dei suoi principali autori, oltre a quella del nostro Signore stesso.
- La Bibbia è il libro più antico che esista; essa ha sopravvissuto alle tempeste di trenta secoli. Sì è provato con tutti i mezzi possibili di fare sparire questo libro dalla superficie della terra: lo si è nascosto, sepolto, si è fatto del suo possesso un delitto degno di morte, e coloro che hanno creduto in esso hanno subito le più feroci e spietate persecuzioni; ma il Libro è più vivo di prima. Ai giorni nostri, mentre molti dei suoi nemici dormono nella polvere, e centinaia di volumi scritti per denigrarlo e distruggere la sua influenza giacciono dimenticati da molto tempo, la Bibbia ha fatto la sua strada fra tutti i popoli e in tutte le lingue della terra; se ne fecero già più di 200 traduzioni diverse. Il fatto che quel Libro è sopravvissuto a tanti secoli malgrado gli sforzi senza pari tentati di bandirlo e distruggerlo, è per lo meno una prova evidente che il grande Autore che si proclama della Bibbia è stato altresì il suo preservatore.
- La Bibbia è la fiaccola della civiltà e della libertà. La sua influenza per il bene della società è stata riconosciuta dai più grandi uomini di stato, anche se essi non l'abbiano guardata principalmente che attraverso le lenti dei diversi insegnamenti contraddittori delle religioni, i quali, pur sostenendo la Bibbia, deformano crudelmente le sue dottrine.
- Sebbene scritta da molte penne, in varie epoche e in circostanze diversissime, la Bibbia non è semplicemente una collezione di prescrizioni morali, di massime varie e di parole consolatrici. Essa è qualche cosa di più: Essa è una relazione ragionevole, filosofica e armonica della causa del male attuale nel mondo, del suo solo rimedio, e del risultato finale previsto dalla divina sapienza, alla quale il risultato del suo Piano era noto prima del suo principio; e quella sapienza tracciava il sentiero del popolo di Dio e che essa lo sosteneva e lo fortificava con le più preziose promesse che si compiranno "al proprio tempo".
- Vi è nella Bibbia una franchezza e una tale rettitudine che bastano a darle la sua impronta di Verità.
Note
modifica- ↑ Riferito al fatto che non conosceva l'ebraico.
- ↑ La citazione viene erroneamente attribuita a Desmond Tutu che in realtà ha solamente citato l'aneddoto durante un discorso al Waldorf-Astoria Hotel di New York, poco prima di ricevere il premio Nobel nel 1984. In realtà, la prima traccia della citazione è in The Deputy, libro di Hochhuth, nel quale la frase viene attribuita a Jomo Kenyatta senza alcun riferimento temporale o di altro genere.
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