Annessione della Crimea alla Russia
annessione territoriale del 2014
Citazioni sull'annessione della Crimea alla Russia.
Citazioni
modifica- Come sempre Putin mente sulle piccole cose e intanto porta a compimento piani ben più ampi. Per un anno ha negato che ci fossero soldati russi in Crimea, poi in un documentario mandato in onda il 16 marzo 2015 egli stesso ha raccontato di aver dispiegato migliaia di uomini delle forze speciali nella penisola ucraina. Ovviamente nessuno ha potuto simulare stupore, dal momento che quella presenza era nota fin dall'inizio, grazie alle foto satellitari e alle immagini di soldati e armamenti russi postate da reporter, blogger e residenti locali sui social network. Questo dovrebbe insegnarci che razza di uomo è. Se Putin ha in mente un obiettivo, qualsiasi bugia, crimine o violenza sono accettabili pur di raggiungerlo, oltre che prevedibili. Dopotutto, lo aveva detto a chiare lettere cosa aveva intenzione di fare. Non bisogna poi lamentarsi di come si comporta. Del resto, è così che Putin ha gestito la Rusia per quindici anni. (Garri Kasparov)
- Con l'annessione della Crimea abbiamo perso più di quanto abbiamo guadagnato. Guardi la carta geografica. La Russia è un Paese enorme. Cosa ci ha guadagnato con un pezzettino di territorio come la Crimea? E invece abbiamo perso l'Occidente. Siamo un Paese isolato. (Vladimir Georgievič Sorokin)
- Dopo l'annessione illegale della Crimea alla Federazione russa – che è una violazione del diritto internazionale – e dopo gli scontri militari nell'Ucraina dell'Est la cooperazione tra i nostri due Paesi ha subito una grave battuta d'arresto. Grave perché per noi l'atto di annessione infrange tutti i principi di ordine di pace dell'Europa. (Angela Merkel)
- [Il popolo russo] È un popolo stoico che ha sacrificato decine di milioni di persone nella Seconda guerra mondiale, ma oggi sembra il demonio, come in Ucraina e in Crimea. Che ha fatto benissimo ad annettere. [«Contro ogni legge internazionale, schierando i carri armati.»] Ma il 98% per cento degli elettori in Crimea ha votato per appartenere alla Russia. Dovete rispettarlo! (Roger Waters)
- È stato il primo crimine commesso dai russi: pensi se qualcuno, domani, venisse da voi in Italia e si prendesse la Sicilia o la Sardegna... (Julija Tymošenko)
- Ebbene, benvenuti, cari crimeani! Siamo lieti di vedervi. E nelle prime righe della mia lettera lasciate che mi congratuli con voi per il fatto che questo sarà l'ultimo referendum della vostra vita. Potete scordarvi ogni genere di «espressione della volontà». Non avrete più modo di scegliere, no, mia più nulla. Mai più nulla. Nemmeno il colore dei cordoli nel vostro cortile natio. Mettetevelo bene in testa da subito.
Secondo, potete dire addio alla vostra televisione. Arrivederci, dirette, talk show e dibattiti. Benvenuti, cupo squallore, cadaveri, idioti e battute a sfondo sessual-scatologico. Solo Kiselëv, solo il peggio del peggio! E via libera alle linee dirette con Putin.
Terzo, riavete l'esercito di leva. Questo, per la verità, è un argomento a parte. Dopo ventitré anni di occupazione, chiaro, ormai vi siete dimenticati cosa significhi quando vi portano via i figli per mandarli sotto la naia. Be', non importa. Farete in fretta a ricordarvelo. E vi tornerà in mente in particolare quando i vostri figli nel nostro – sorry, ormai anche vostro – esercito inizieranno a morire di malattie di cui nel resto del mondo ormai da cento anni non muore più nessuno. Per esempio la polmonite. Dopo il clima della Crimea, è proprio l'ideale prestare servizio militare da qualche parte sull'isola di Kunašir. (Arkadij Babčenko) - Gran parte dei contenuti del discorso di Putin sulla Crimea riecheggiavano sue precedenti dichiarazioni: la tragedia del collasso dell'Unione Sovietica, l'ipocrisia degli Stati Uniti, la slealtà della Nato, l'idea che l'America orchestri le rivoluzioni e poi imponga i propri valori sulle culture tradizionali, l'immancabile colpo basso che di quei tempi doveva per forza essere di natura omofobica, e perfino il nemico interno, la «quinta colonna». Ma l'idea di una nazione divisa e di un dovere morale verso i connazionali all'estero che prevaleva sulle leggi e sui confini nazionali aveva un antecedente diverso: rievocava direttamente il discorso di Hitler sui Sudeti. (Maša Gessen)
- Il non riconoscimento da parte della comunità internazionale dell'annessione russa è di vitale importanza per noi. Ma non ci sarà nessun tentativo di riconquistarla militarmente: ciò avverrà per vie politiche, anche perché chi s'aspettava sostanziali miglioramenti economici è rimasto molto deluso. Lo stesso accade in Ossezia del Sud, Transnistria e Abkhazia. Là dove arrivano i militari russi, ci si ritrova subito al collasso. (Petro Oleksijovyč Porošenko)
- Innanzitutto in Crimea c'è stato un referendum che ha stabilito la volontà dei cittadini. Inoltre la Crimea è Russia, e sfido chiunque a dimostrare il contrario. (Michail Gorbačëv)
- Ipotizziamo che domani [Putin] volesse fare la stessa cosa con la Sardegna. Potrebbe organizzare un falso referendum e dichiarare che l'isola è diventata improvvisamente russa. Ogni italiano lotterebbe allora per riaverla indietro, e avrebbe ovviamente il sostegno del mondo intero. (Petro Oleksijovyč Porošenko)
- L'aggressione militare contro uno Stato vicino ha messo sottosopra il nostro paese e ha restituito l'iniziativa strategica a Putin. Vale la pena ammetterlo: non eravamo preparati al fatto che questo regime corrotto ricorresse alla lotta con le armi in pugno, che i criminali si trasformassero in veri e propri assassini. (Il'ja Jašin)
- L'annessione illegale della Crimea dalla Russia è stata la prima volta dalla seconda guerra mondiale che una nazione sovrana ha preso con la forza il territorio di un altro paese in Europa. Da allora, la Russia ha fomentato il conflitto nel Donbas in Ucraina, ha ripetutamente violato lo spazio aereo nazionale di diversi paesi europei e ha montato una campagna di distruzione sostenuta da spionaggio e pirateria informatica. È un pericolo per noi. (Theresa May)
- L'invasione di Putin dell'Ucraina non diventa più tollerabile pensando che forse lui si è sentito minacciato dall'espansione della Nato. Dire agli ucraini che hanno provocato Putin perché lo hanno rifiutato e si sono invece avvicinati all'Europa è come dire a una donna violentata che dovrebbe indossare gonne più lunghe. Non perdiamo di vista chi è la vittima e chi è il carnefice! (Garri Kasparov)
- L'Ue continua a stare al fianco del popolo ucraino, non riconosceremo l'annessione illegale da parte della Russia della Crimea e di Sebastopoli e condanniamo fermamente la militarizzazione della Crimea. (Federica Mogherini)
- La base logica di Putin per annettere la Crimea somiglia molto alle ragioni di Brezhnev per invadere l'Afghanistan: per confondere i nemici, cercare di circondare il paese. (Nina Lvovna Chruščёva)
- La Crimea è andata. Non tornerà mai indietro. Questo è un fatto. (Kay-Achim Schönbach)
- La Crimea è di nuovo russa. Qui nessuno ne dubita. Ma i problemi ci sono. Trasferire da uno Stato a un altro due milioni e mezzo di persone non è cosa semplice. Tutte le banche ucraine hanno tolto le tende. Il passaggio al rublo è in corso, ma richiederà tempo. Le carte Visa e Master Card non funzionano. Gli uffici postali pagano le pensioni, in rubli, ma gli scambi economici si divincolano a fatica. Sulle macchinette che distribuiscono bevande c’è scritto, sulla bandiera tricolore russa: “qui potete mettere i rubli”. Ma intanto l’Europa ha fatto sapere che non concederà visti d’ingresso a passaporti dove c’è scritto “residente in Crimea”. Dunque adesso sono cittadini russi, ma discriminati dall’Ue: vendetta per punirli di avere votato contro Kiev. (Giulietto Chiesa)
- La Crimea è stata una decisione difficilmente digeribile, ma va inserita nella Storia. Dopo è stato tutto più difficile. La strada della pacificazione dipende dall'assoluta garanzia che la Russia rispetti integrità territoriale e sovranità dell'Ucraina. Io penso che la soluzione sia quella altoatesina, forte autonomia e decentramento per le regioni russofone. (Romano Prodi)
- La Russia ha invaso la Crimea quando l'Ucraina ha scelto di essere associata più strettamente all'Unione Europea, e quando il suo popolo ha scelto la democrazia invece della corruzione e del governo autoritario. Fondamentalmente, questo conflitto riguarda il principio del diritto di una nazione di determinare il proprio futuro. La Russia semplicemente non ha voluto consentire all’Ucraina di prendere le proprie decisioni sul suo futuro, e noi non possiamo permettere che ciò accada. (Joe Biden)
- La Russia ha perduto l'Ucraina e per punire la nazione sorella ribelle si prende una sua provincia, la Crimea. La occupa con suoi soldati senza mostrine e senza bandiere, e li fa passare per patrioti del posto, tanto tutti parlano russo. E' un po' da banditi, ma per dare una patina di legalità all'operazione fa promuovere dalle ubbidienti autorità locali un referendum. (Bernardo Valli)
- La sostanza è che la Russia sta violando la sovranità e l'integrità territoriale ucraina, cioè le basi fondamentali dell'ordine internazionale dopo la Seconda Guerra Mondiale. La Russia ha cercato di cambiare i confini dell'Ucraina con la forza, e i separatisti sostenuti da lei hanno perpetrato orribili offese contro la popolazione civile. Come risultato, la comunità internazionale ha preso la misura di imporre costi economici alla Russia, per il suo mancato rispetto delle norme e delle regole internazionali basilari. (Joe Biden)
- L'occupazione della penisola di Crimea da parte della Russia nel marzo 2014 è stato un atto di aggressione inaccettabile, una chiara violazione del diritto internazionale. L'Italia ha costantemente condannato l'annessione illegale della Crimea da parte della Russia e la graduale militarizzazione della penisola da parte di Mosca. Siamo profondamente preoccupati per il peggioramento della situazione dei diritti umani nella penisola e siamo al fianco della comunità tatara di Crimea, contro la violenza e l'ingiustizia di cui soffre. (Mario Draghi)
- Per quanto riguarda la Crimea, noi transnistriani sosteniamo appieno la posizione del governo della Federazione Russa, secondo cui ogni stato è tenuto a difendere i propri cittadini, dovunque essi si trovino. Lo fanno tutti i paesi civilizzati. E lo fa anche la Federazione Russa. Dal nostro punto di vista, non potrebbe essere altrimenti. (Evgenij Ševčuk)
- Quali opzioni offriva questo paese terrorizzante ai suoi cittadini intollerabilmente ansiosi? Potevano raggomitolarsi in uno stato di passività assoluta, oppure aderire a un tutto più grande di loro. Se qualsiasi bene poteva essere sotratto in maniera sommaria, nessuno poteva più sentirsi sicuro che fosse veramente suo. Però poteva compiacersi, assieme agli altri cittadini, che la Crimea fosse «loro». Poteva identificarsi nella visione del mondo paranoica secondo la quale il resto del mondo, guidato dagli Stati Uniti, voleva indebolire e distruggere la Russia. La paranoia offriva un po' di conforto: quantomeno, localizzava con certezza al di fuori dell'individuo, e anche del paese, la fonte di quell'ansia opprimente. Questo senso di appartenenza, e anche la possibilità di affidarsi a qualcuno più forte, era un grande sollievo. Ma appartenere richiedeva una vigilanza continua. Occorreva prestare attenzione: oggi era l'Ucraina la guerra importante che si combatteva, domani poteva essere la Siria. Nella visione del mondo paranoica, la fonte del pericolo era un bersaglio in continuo spostamento. Si poteva provare un senso d'appartenenza, ma non ci si sentiva mai in pieno controllo. (Maša Gessen)
- Sul piano storico e culturale la rivendicazione russa della penisola sul Mar Nero può essere discussa. Sul terreno della legalità internazionale è un abuso. Nel 1994, col memorandum di Budapest, la Russia garantì, insieme agli Stati Uniti e alla Gran Bretagna, l'integrità della nazione Ucraina, in cambio del trasferimento in Russia dei suoi arsenali nucleari, terzi per importanza nel mondo. Putin ha rinnegato quel memorandum e ha reagito come il responsabile politico di un'altra epoca. (Bernardo Valli)
- Telefonata di mia madre.
– Te lo immagini? La gente che scende in strada a festeggiare! Tutti che ballano! La Crimea è tornata a casa. Ho vissuto abbastanza per vederlo, eh, Lena?
– Mi fa schifo sentirlo.
– Cosa?
– Sentirlo. Mi fa schifo! Ci siamo presi la terra di qualcun altro! Noi, mamma, noi!
– Che cosa ci saremmo presi? La Crimea è sempre stata nostra. Nella storia e nell'anima. Nostra: russa. La gente che ci abita vuole la Russia, non vuole stare in Ucraina.
– E ci vengano a starci, in Russia, allora!
– Ma ti senti? Non ti vergogni?
– E tu? Non ti vergogni, tu? Non capisci proprio un cazzo! Hanno fatto la rivoluzione e non avevano ancora un presidente. E noi ne abbiamo approfittato!
– Non abbiamo approfittato di niente! La Crimea è sempre...
– Eccome se ne abbiamo approfittato! La casa del tuo vicino va a fuoco e tu gli rubi la capra: stessa storia.
– Ma la Crimea non è una capra! E quelle persone voglione essere padrone in casa loro. Non ami la democrazia?
– Ma che democrazia e democrazia! Ci sono persone armate per strada, e molto probabilmente sono roba nostra.
– Putin lo avrebbe detto se fossero nostri.
– Non ne ha dette già un po', di balle?
– Non hai rispetto per il nostro presidente? Mi pare il minimo!
– Non ho un solo motivo per rispettarlo!
– E non rispetti neanche me. Parlare in questo modo a tua madre. Perché gridi?
– Perché mi vergogno! E tu no, invece!
– Sei una scema. Ascoltami. Ascoltami bene. A te della Crimea non interessa niente. Va bene. Così, però, se la godranno i tuoi figli. Potranno andarci loro. È così bella... Gli scogli sono così bianchi, ma così bianchi...
– Non ce la faccio più a parlare con te. (Elena Kostjučenko)
Citazioni in ordine temporale.
- La Crimea appartiene alla gente che ci vive [...] La penisola è stata occupata in flagrante violazione di tutte le norme internazionali. E tuttavia la situazione reale è tale che la Crimea ora è parte della Federazione Russa. E non dobbiamo nutrire illusioni. Anche agli ucraini consiglio vivamente di non illudersi. Resterà parte della Russia e nel prossimo futuro non tornerà all'Ucraina. (15 ottobre 2014)
- Aspettarsi che in breve tempo la Crimea torni in Ucraina è assurdo. Di per sé in questo consiste la pesantezza della situazione creata da Putin, ha creato un problema che resterà per anni. La Crimea sta assieme a Cipro del Nord, alle isole Falkland, alle isole Curili, vicende su cui ancora discuteranno i nostri nipoti, per cui ci saranno problemi, sanzioni eccetera. La verità oggi è che di fatto la Crimea è annessa alla Russia; la verità è che per lunghi anni cercheremo di risolvere questo problema e non ci riusciremo perché non si vede una soluzione. Questi problemi nel mondo non si risolvono, purtroppo. (14 gennaio 2015)
- Dirò in breve la mia posizione. Primo: l'occupazione della Crimea è stata chiaramente illegale. Secondo: non esiste una soluzione semplice di questo problema, né in Russia, né in Ucraina, né da nessuna parte. Terzo: qualsiasi programma a tappe per normalizzare la situazione in Crimea deve cominciare da un vero referendum, onesto e trasparente, perché quello che c'è stato non era un referendum. Quarto, che si collega al secondo punto: ritengo che questa situazione durerà decenni. È un problema simile a quello esistente a Cipro del Nord, nei Territori palestinesi eccetera. Ce ne sono molti sulla carta del mondo, ma in un prossimo futuro non saranno risolti. Così sarà per la Crimea. Purtroppo, è un "regalo" (tra virgolette) che Putin lascerà alla Russia, all'Ucraina e ai crimeani tutti. In tempi brevi non si potrà risolvere. (13 febbraio 2017)
- L'obiettivo di Putin è smembrare l'Ucraina cercando di impedire che entri nella Ue, e soprattutto nella Nato.
- Occupando la Crimea, Putin di fatto ha cancellato i nostri impegni, ha violato il sistema internazionale di non-proliferazione delle armi nucleari. Voglio sottolineare: con l’occupazione della Crimea Putin ha violato il sistema internazionale di non-proliferazione delle armi nucleari. È un crimine.
- Putin si vendica per la rivoluzione. Il popolo in piazza ha rovesciato il presidente ladro? Lui mostra che cose simili non si possono fare, vuole pervenire una rivoluzione analoga in Russia.
- Secondo i sondaggi dell’opinione pubblica, davvero la maggioranza dei cittadini residenti in Crimea voleva stare con la Russia, è la verità. La questione è un’altra. La questione è che non bisogna agire secondo il desiderio di qualcuno, ma secondo la legge, e rispettare gli impegni internazionali. Putin, annettendo la Crimea, ha violato un’infinita quantità di impegni internazionali della Russia. E fondamentale è l’impegno previsto dal memorandum di Budapest.
- [Vladimir Putin] ha mentito, dicendo che là non c’erano truppe. Poi ha detto che le truppe c’erano. [...] L’annessione, naturalmente, era iniziata quando Janukovič era ancora presidente dell’Ucraina e si trovava nel territorio dell’Ucraina. Se avete visto la medaglia "Per la liberazione della Crimea", sulla medaglia è impresso: 20 febbraio dell’anno scorso (inizio dell’operazione). Ricordo che Janukovič fuggì da Sebastopoli la notte fra il 22 e il 23 febbraio. È tutto documentato. Cioè Putin cominciò a impadronirsi della Crimea quando Janukovič si trovava ancora in Ucraina ed era presidente. Cioè una cosa assolutamente allucinante.
- [Su Vladimir Putin] Il suo obiettivo è rendere l'Ucraina filo-russa o smembrarla. Non ci è riuscito nel 2014. Ha afferrato parte del territorio ucraino ma ha mobilitato il resto contro la Russia. In Ucraina, il numero di persone che vogliono entrare a far parte della NATO è aumentato di tre volte. L'Ucraina è diventata più vicina all'Occidente: conducendo esercitazioni militari congiunte con la NATO e così via. È l'esatto opposto di ciò che voleva ottenere. Quindi il piano ora è tornare e minacciare il governo ucraino, creare crisi interne, accaparrarsi più territorio: in pratica, gli obiettivi sono gli stessi.
- La Russia è arrivata nel 2014 in Ucraina con questo messaggio: siamo qui per proteggere i russi e i russofoni [...] dalla presunta oppressione ucraina, [...] quando in realtà almeno la metà della nostra popolazione quotidianamente parlava russo. Era semplicemente impossibile immaginare qualsiasi tipo di discriminazione. C'erano pochissime scuole, forse una o due, ma non più di 10, ed è persino esagerato, scuole di lingua ucraina, quindi di che tipo di discriminazione o di oppressione possono parlare?
- Nessuno voleva prestare troppa attenzione alla Crimea. È quasi come l'annessione di Hitler dell'Austria.
- Il popolo della penisola ha fatto la sua libera scelta: stare con la Russia. Le autorità di Kiev non hanno nulla per contrastare questa chiara ed esplicita volontà del popolo, quindi puntano su azioni aggressive, sull’attivazione di cellule estremiste, comprese le organizzazioni radicali islamiche, sull’invio di gruppi sovversivi per commettere atti terroristici presso infrastrutture critiche e per rapire cittadini russi.
- Lo scenario di Crimea non è legato alla posizione della Russia ma a quella della gente che ci abita. Tutte le nostre azioni, incluse quelle di forza, non avevano come obiettivo di alienare la Crimea dall'Ucraina, ma avevano il fine di dare alla gente che vive lì la possibilità di esprimere la propria opinione su come vogliono organizzare la propria vita. Se questo è stato permesso agli albanesi del Kosovo ed ai kosovari perché vietarlo ai russi, ucraini e tartari che vivono in Crimea?
- Per quanto riguarda la Crimea, vorrei farle una domanda. Cos'è la democrazia? La democrazia è una politica che si basa sulla volontà del popolo. E come si fa a conoscere la volontà del popolo? Nel mondo moderno, usando le elezioni. La gente ha votato un referendum, e non c'erano né fruste, né fucili. Non si possono usare questi mezzi per mandare la gente a votare. L'affluenza è stata superiore al 90%. E più del 90% ha votato a favore della riunificazione con la Russia.
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