Spock
personaggio immaginario di Star Trek
Spock, personaggio mezzo-vulcaniano di Star Trek.
Citazioni
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modifica- Da bambino avevo quelli che mia madre chiamava "incubi". Lei mi ha insegnato a controllare la paura disegnandoli, per renderli impotenti. Gli incubi sono tornati, la stessa visione, più e più volte. Ora ne comprendo il significato, e dove deve condurmi. (Star Trek: Discovery)
- È arrogante da parte tua asserire che il mio attuale modo di ragionare debba essere corretto. (Star Trek: Discovery)
- Le manifestazioni di dolore non cambierebbero gli eventi, tenente. Se gli umani riuscissero a capire questo, si eviterebbero molte inutili sofferenze. (Trappola umana)
- "Irritante"? Ah sì, è un'emozione di voi terrestri. (Oltre la galassia)
- Finché la mia anatomia sarà diversa dalla vostra, io sarò tranquillo. (Al di là del tempo)
- Gli strumenti segnalano solo quello per cui sono stati predisposti. (Al di là del tempo)
- [Su Hikaru Sulu] Pensa di essere uno spadaccino del 18esimo secolo. (Al di là del tempo)
- Mia madre... Non le ho mai detto di amarla. [...] Era una terrestre, e vivere su un pianeta dove amore, emozione, sentimento... [...] Rispettavo mio padre, le sue abitudini. Temo la mia natura terrestre. (Al di là del tempo)
- Lei è il capitano, e come tale non può dimostrarsi vulnerabile agli occhi del suo equipaggio. Ai loro occhi, lei deve apparire sempre perfetto, altrimenti loro perderanno la fiducia e lei le leve del comando. (Il duplicato)
- Sopravvivere conciliando due personalità non è impossibile. Io sono sia umano che vulcaniano, e questo mi crea dei conflitti interiori spesso molto difficili da sopportare. La mia opinione si basa sull'esperienza personale. È stato infatti la mia intelligenza che mi ha permesso di sopravvivere. Il mio cervello ha vinto. (Il duplicato)
- Interessante. Voi gente della Terra avete accettato la violenza organizzata per 40 secoli, ma imprigionate quelli che la usano per scopi privati. (Trasmissione di pensiero)
- Dove non c'è emozione, non c'è motivo di violenza. (Trasmissione di pensiero)
- I vulcaniani non hanno bisogno dei dubbi benifici dell'alcool. (La magnificenza del Re)
- [Sulla guerra romulana] Come tutti sapete, tale conflitto fu combattuto con armi atomiche, e strumenti spaziali altrettanto primitivi dove non esistono alloggi, né posto per i prigionieri. Era impossibile anche la comunicazione visiva da nave a nave. Pertanto, nessuno, né un terrestre, né un romulano, ha mai visto il proprio avversario. I terrestri immaginano che i romulani siano aggressivi, crudeli, e pericolosi, e solo i romulani sanno cosa pensano dei terrestri. Il trattato definito via radio dichiarò questa zona neutra. Penetrare in essa, sia da una parte che dall'altra, costituirebbe un atto di guerra. Da allora, il trattato fu sempre rispettato. (La navicella invisibile)
- Vulcano, come la Terra, ha avuto un periodo di aggressività, di colonizzazione selvaggia anche per il metro terrestre. E se i romulani sono ispirati da questa filosofia marziale, guai a noi se ci mostreremo deboli. (La navicella invisibile)
- Sul mio pianeta, riposare vuol dire riposare, cessare di usare energia. Secondo me, è estremamente illogico correre su e giù sull'erba sprecando energia invece di conservarla. (Licenza di sbarco)
- So che ogni comando ha il suo fascino, anche in circostanze come questa. Ma io non gioisco per l'idea del comando né ne sono spaventato. Il comando esiste e io farò soltanto tutto ciò che è logico fare. (La Galileo)
- È più razionale sacrificare una vita piuttosto che sei. (La Galileo)
- Mi stupisce sempre lo scarso rispetto che voi terrestri avete per la vita. (La Galileo)
- Signori, grazie per avermi salvato, anche se ciò poteva compromettere la tenue possibilità che avevate di sopravvivere; sarebbe stato logico abbandonarmi. (La Galileo)
- Non mi piace l'intelligenza senza disciplina. Non mi piace il potere senza propositi costruttivi. (Il cavaliere di Gothos)
- Sono per metà vulcaniano. I vulcaniani non fanno congetture. Io parlo per semplice logica. Se lascio andare una pietra su un pianeta che ha gravità positiva, non ho bisogno di vederla cadere per sapere che è effettivamente caduta. (Corte marziale)
- Gli esseri umani hanno delle loro caratteristiche, proprio come gli oggetti inanimati, ed è impossibile per il capitano Kirk agire in preda al panico o al rancore. Non è nella sua natura. (Corte marziale)
- I fatti poco chiari invitano sempre al sospetto. (Spazio profondo)
- [Su Khan Noonien Singh] Dal 1992 al '96, comandante assoluto di più di un quarto del vostro mondo, dall'Asia fino a tutto il Medio Oriente. (Spazio profondo)
- [Su Khan Noonien Singh] Signori, vi prego! Tutto questo romanticismo per un rude dittatore? (Spazio profondo)
- Non capirò mai la capacità femminile di evitare una risposta diretta a qualsiasi domanda. (Al di Qua del Paradiso)
- Io sono quello che sono. [...] E, se esiste questo purgatorio costruito da noi, dobbiamo tutti viverci, purtroppo. Il mio non può essere migliore degli altri. (Al di Qua del Paradiso)
- È curioso come spesso voi umani riusciate ad ottenere tutto quello che non volete. (Missione di Pace)
- Come scegliamo la nostra compagna? Non se l'è mai chiesto? [...] Noi seguiamo un rituale che ci viene tramandato sin dall'antichità. Voi umani neanche ve lo immaginate. Sembriamo uscire di senno. È una sorta di pazzia che ci fa dimenticare ogni barlume di civiltà. È il pon farr, il tempo dell'accoppiamento. Ci sono esempi simili in natura. I giganteschi uccelli anguilla di Regulus 5, ogni 11 anni essi devono ritornare alle caverne in cui nacquero. E, sulla Terra, i salmoni. Essi devono tornare in quelle stesse acque in cui sono nati per deporvi le uova o morire nel tentativo. (Il duello)
- Fra qualche tempo, forse capirai che "possedere" non è dopotutto così importante come "desiderare". Non è logico, ma è spesso vero. (Il duello)
- L'offesa è possibile soltanto per voi che avete emozioni. (Dominati da Apollo)
- Dottore, lei applica criteri del tutto umani a culture non umane. Le ricordo che gli umani sono una piccola minoranza in questa galassia. (La mela)
- Non riesco a capire perché dovrei preoccuparmi di convincere mia madre ad acquistare brevetti contraffatti. (Io, Mudd)
- Il nome di Zefram Cochrane è ricordato in tutta la galassia. Hanno dato il suo nome a pianeti e importanti università. (Guarigione da forza cosmica)
- Gli umani sorridono per così poco. (Viaggio a Babel)
- [Sui triboli] Possiamo paragonarli ai fiori di campo: non fanno niente che possa essere utile, tranne nutrirsi continuamente. Non vedo come impiegarli in modo pratico. (Animaletti pericolosi)
- Conosco molto bene le caratteristiche umane. Spesso ne sono sopraffatto. Ma mi sono sempre allenato a non subirne le conseguenze. (Animaletti pericolosi)
- Ho già notato questo in voi umani. Gli è più facile piangere alla morte di una sola persona che la morte di un milione. Lei parla sempre dell'insensibilità del cuore vulcaniano, ma che poco spazio sembra esserci nel vostro. [...] Se ne foste capace, la vostra storia sarebbe un po' meno sanguinosa. (La galassia in pericolo)
- I vulcaniani non sono mai stati vinti, almeno per quanto mi risulta. E l'idea di venire uccisi da un nemico non poteva nemmeno sfiorarli. (La galassia in pericolo)
- Ramses, Alessandro, Cesare, Napoleone, Hitler, Lee Kuan. L'intera storia della Terra è fatta di uomini che ricercano il potere assoluto. (Gli schemi della forza)
- I computer sono degli efficienti e ottimi servi, ma non vorrei essere a loro servizio. (Il computer che uccide)
- Serbare la verità non significa necessariamente mentire. (Incidente all'Enterprise)
- Gli umani hanno una straordinaria capacità di credere a ciò che vogliono credere e di eliminare ciò che procura loro dolore. (Sul pianeta Triacon)
- Il male cerca di mantenere il proprio potere sopprimendo la verità. (Sul pianeta Triacon)
- Senza i seguaci, il male non può diffondersi. (Sul pianeta Triacon)
- La maggior parte degli esseri umani trova impossibile comprendere l'assoluta necessità di escludere il tumulto delle emozioni e dei pensieri altrui. (La Bellezza è Verità?)
- Come sono compatti i vostri corpi, e che grande varietà di sensi avete. Questa cosa che chiamate linguaggio però è notevole. Ne dipendete così tanto, ma nessuno di voi ne è del tutto padrone. Ma nonostante il linguaggio, la vostra solitudine non vi lascia un istante. Vivete tutta la vita isolati in questo involucro così fragile, separati. Quanto siete soli! Terribilmente soli! (La Bellezza è Verità?)
- Non è cosa facile stabilire una tregua coi klingon una volta che sia stato sparso del sangue. (Day of the Dove)
- Sono quelli che odiano e che combattono a doversi fermare, dottore, altrimenti non varrà nulla. (Day of the Dove)
- Nei momenti difficili, talvolta gli uomini vedono quel che desiderano vedere. (La ragnatela tholiana)
- Platone ricercava la verità e la bellezza e, soprattutto, la giustizia. (Umiliati per forza maggiore)
- Io ho notato che questo sfogo salutare di emozioni spesso però non lo è affatto per chi ti sta vicino. (Umiliati per forza maggiore)
- Un tempo, noi eravamo esattamente come voi: esseri estremamente passionali, irrazionalmente divisi da opinioni contrastanti e inconciliabili, e destinati perciò a reciproca distruzione. La ferrea disciplina della logica ha sottratto il mio pianeta all'estinzione. (Sia questa l'ultima battaglia)
- Dobbiamo riconoscere una volta per tutte che lo scopo della diplomazia è di prolungare le crisi. (Il marchio di Gideon)
- Diplomatici e burocrati svolgono funzioni diverse, ma ottengono di solito i medesimi risultati. (Il marchio di Gideon)
- [Su Surak] La più grande figura vissuta nel nostro pianeta, capitano. Il padre di ciò che siamo diventati. (Sfida all'ultimo sangue)
- [Su Surak] Su Vulcano è ricordato come il padre della nostra civiltà, e la figura del padre per noi significa molto. (Sfida all'ultimo sangue)
- Gli andoriani non sono molto benevoli. (Viaggio a ritroso nel tempo)
- È molto difficile per un padre pretendere meno della perfezione dal proprio figlio. (Viaggio a ritroso nel tempo)
- Le prove del kahs-wan sono un antico rito del tempo in cui i vulcaniani erano guerrieri, quando si votarono alla logica e decisero che per una volta nella vita dovevano sostenere una prova di forza e coraggio per impedire che la sola logica li rendesse deboli e indifesi. (Viaggio a ritroso nel tempo)
- C'è del sangue umano anche nella mia famiglia, e ti assicuro che non è terribile. (Viaggio a ritroso nel tempo)
- I vulcaniani non mancano affatto di emotività, ma riescono a tenerla sotto controllo. La logica dona una serenità che raramente gli umani provano fino in fondo. Abbiamo le emozioni, ma le dominiamo e non le permettiamo di padroneggiarci. (Viaggio a ritroso nel tempo)
- Quando il suo tempo è venuto, si può rimpiangere una vita solo quando è stata sprecata. (Viaggio a ritroso nel tempo)
- [Su James T. Kirk] Quando non diventa bellicoso, le riserve dei suoi formidabili talenti sono senza fine. (Il tocco vulcanico)
- Alcuni rari momenti di amore pagati a duro prezzo con odio ingiustificato. (Il filtro di Mudd)
- Fare il bibliotecario credo sia altrettanto eccitante, capitano, anche se suppongo sia un po' meno pericoloso. (Il comandante Bem)
- Qualsiasi comportamento illogico esclude una soluzione logica. (Il computer si diverte)
- Vulcano fu visitato da esseri stranieri che ripartirono molto più saggi. (È più tagliente di un morso di un serpente)
- [Su Sarek] Era un grande rappresentante del popolo vulcaniano e della Federazione.
- Le mentalità chiuse tengono separati da secoli questi due mondi. Nella Federazione, ho imparato attraverso le mie esperienze a guardare i romulani con diffidenza. Si può vivere una vita con questa convinzione oppure cambiare idea. Scelgo quest'ultima strada.
- Si può cominciare a cambiare il panorama con un solo fiore.
- I litigi con mio padre mi mancheranno, perché erano gli unici momenti in cui avevamo un rapporto.
- Io ho sempre avuto idee del tutto diverse da quelle di mio padre. La capacità di vedere oltre la logica pura per lui era una debolezza. Io invece la considero la fonte di una forza straordinaria.
- [Su Jean-Luc Picard] È notevolmente analitico e poco emotivo per essere un umano.
- [Su Data] Lei ha un intelletto molto efficiente, capacità fisiche superiori, nessun tipo di impedimento emotivo. Ci sono vulcaniani che per tutta la vita aspirano a raggiungere quello che è stato dato a lei da programma.
- L'unione del popolo vulcaniano con il popolo romulano non sarà conseguita con la politica o con la diplomazia, ma un giorno ci riusciremo, e lo affermo perché quello che ho visto in questi giorni è una garanzia. Su questo pianeta è già iniziata una inesorabile evoluzione verso la filosofia vulcaniana e, come i primi vulcaniani, queste persone lottano per conquistare una nuova luce. Probabilmente impiegheranno decenni o addirittura secoli per raggiungerla, ma la raggiungeranno, e io li devo aiutare.
Film
modifica- Neanche lei è cambiato, dottore, e la sua continua predilezione per l'irrilevante lo dimostra ampiamente.
- Su Vulcano cominciai ad avere consapevolezza di una fonte più potente di quanto avessi mai incontrato. Schemi di pensiero di un ordine esigentemente perfetto. Io penso che emanino dall'intruso. E penso che abbia le risposte alle mie domande.
- Ma con chi o con che cosa abbiamo a che fare? [...] Comandante, sono ormai convinto che tutto questo è V'Ger, che siamo all'interno di una macchina vivente.
- Ho visto il suo pianeta. Un pianeta popolato da macchine viventi. Una impensabile tecnologia. V'Ger ha una conoscenza che ricopre tutto l'universo. Eppure, con tutta la sua logica, V'Ger è freddo. Desolato. Niente mistero. Né bellezza. Avrei dovuto saperlo.
- Jim, questo, il semplice contatto oltrepassa la sua comprensione. Nessun significato. Nessuna speranza. E, vedi, nessuna risposta. Fa solo domande. "È questo tutto ciò che sono"? "Non c'è niente di più"?
- Piango per lui come piangerei per un fratello. Com'ero io quando venni a bordo, così è V'Ger adesso. Vuoto, incompleto e alla ricerca di qualcosa. La logica e la conoscenza non sono tutto.
- Ciascuno di noi, a un certo punto della vita si rivolge a qualcuno, un padre, un fratello, un dio, e chiede: "Perché sono qui"? "Cosa sono destinato ad essere"? V'Ger spera di toccare il suo Creatore. Per trovare le risposte.
- V'Ger è un ragazzo. Le suggerisco di trattarlo come tale.
- Gli abitanti del pianeta pensarono che fosse della loro razza. Primitivo, ma affine, e scoprirono il suo semplice sistema di programmazione di quei tempi: raccogliere tutti i dati possibili. [...] Hanno costruito tutto questo veicolo perché il Voyager potesse completare il suo programma.
- V'Ger deve evolvere. La sua conoscenza ha raggiunto i limiti di questo universo e si deve evolvere. Ciò che richiede al suo dio è la risposta alla sua domanda, dottore: "Non c'è niente di più"?
- Abbiamo assistito a una nascita. Forse un'altro gradino nella nostra evoluzione.
- Il test sulla Kobayashi Maru provoca spesso danni agli studenti e alle attrezzature.
- Io sono un vulcan, non ho un ego che può essere offeso.
- [Rivolto a James T. Kirk] Se mi permette di essere franco, lei ha commesso uno sbaglio accettando la promozione. Comandare una nave è la mansione che più le si addice. Tutto il resto, è uno spreco di materiale.
- Se dovessi invocare la logica, la logica impone chiaramente che le esigenze di molti contano più di quelle di pochi.
- Quando si è trattato di storia cosmica, è stato sempre più facile distruggere che creare.
- O bere o affogare, signor Saavik. Non c'è alternativa.
- Ammiraglio, sono sempre stato suo amico.
- Spazio: ultima frontiera. Queste sono le crociere della nave stellare Enterprise. La sua missione è quella di esplorare strani nuovi mondi alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà. E di giungere arditamente dove nessun uomo è mai giunto prima d'ora.
- Gli umani spesso prendono decisioni illogiche.
- È impossibile discutere l'argomento senza un comune presupposto di riferimento.
- Ci sono altre forme di intelligenza sulla Terra, dottore. È arrogante ritenere che il messaggio sia necessariamente indirizzato all'uomo.
- A giudicare dal grado di inquinamento dell'atmosfera, penso che dovremmo essere nella seconda metà del ventesimo secolo.
- Il suo uso del linguaggio è alterato da quando siamo arrivati. È frequentemente fiorito di, come dire, metafore molto colorite. "Due pezzi di scemo", "col cavolo"...
- Dare la caccia a una specie in estinzione manca di logica.
- È sicuro che non sia il momento di una colorita metafora?
- Devo forse presupporre che il suo ingrediente segreto è l'alcool?
- Come lei ama evidenziare, dottore, io sono umano per metà. [«Be', certamente non si nota».] Grazie.
- Sono molto ferrato sui classici.
- C'era un giovane studente, incredibilmente dotato, che possedeva una grande intelligenza. Si pensava che un giorno avrebbe avuto un suo posto tra i grandi scienziati di Vulcano. Ma era un rivoluzionario. [...] Il sapere e l'esperienza che cercava erano proibiti dal credo vulcaniano. [...] Egli rifiutò la nostra educazione alla logica, e preferì seguire le passioni animali dei nostri antenati. [...] Pensava che la chiave per la conoscenza fosse l'emozione, non la logica.
- Sybok, tu sei mio fratello, ma non mi conosci. Io non sono più il ragazzo vagabondo che hai lasciato molti anni fa. Da allora ho trovato sia me stesso, che il mio posto. E ora so chi sono. Non posso venire con te.
- Due mesi fa una nostra unità ha rilevato un'esplosione su una luna di Klingon, Praxis, causata da eccessivo sfruttamento minerario e insufficienti misure di sicurezza. La distruzione di quella luna comporta la contaminazione del loro ozono. La provvista di ossigeno terminerà approssimativamente entro cinquanta anni terrestri. In virtù delle enormi spese militari, l'economia Klingon non ha risorse sufficienti per affrontare questa catastrofe. Lo scorso mese, su diretto ordine dell'ambasciatore di Vulcan, ho aperto un dialogo con Gorkon, cancelliere dell'alto consiglio di Klingon, il quale propone di intavolare immediatamente dei negoziati. [...] Per lo smantellamento delle nostre stazioni e delle basi stellari lungo la Zona neutrale. In pratica la fine di quasi settanta anni di ostilità che i klingon non possono più permettersi.
- Un vecchio proverbio vulcaniano dice: "Solo Nixon poté andare in Cina".
- La storia è piena di svolte decisive, tenente. Bisogna avere fede.
- La logica è solo la premessa della saggezza, Valeris, non il suo epilogo.
- Sono convinto che il capitano sa molto bene che la pace è l'unico scopo della nostra flotta.
- Un mio progenitore era solito ad affermare: "se elimini l'impossibile quello che rimane, per quanto improbabile, dev'essere la verità".
- È possibile che noi due, Kirk, lei e io siamo diventati tanto vecchi e tanto inflessibili da essere sopravvissuti alla nostra utilità?
- Se fossi umano, penso che ora la mia risposta sarebbe: "andate al diavolo".
- Paura di fronte alla morte certa, accettarla, e mantenere il controllo di sé stessi e dell'equipaggio, è una qualità che ci si aspetta da ogni capitano della Flotta.
- Nero ha distrutto il mio pianeta natale e la maggior parte dei suoi sei miliardi di abitanti. Mentre l'essenza della nostra natura è stata preservata negli anziani che ora sono su questa nave, secondo le mie stime i vulcaniani sopravvissuti non sono più di diecimila. Sono un membro di una specie in via d'estinzione.
- Un cavallo da corsa va domato perché esprima il suo potenziale.
- Intendo prestare la mia assistenza per ripristinare le comunicazioni, ma se crede che sia meglio per il morale dell'equipaggio che io vaghi piangendo, mi rimetterò volentieri alla sua competenza medica.
- Provo rabbia nei confronti di chi ha tolto la vita a mia madre, una rabbia che non riesco a controllare.
- Le citerei il regolamento, ma so che lei si limiterebbe a ignorarlo.
- È vero che ho scelto di non provare niente quando ho capito che la mia vita stava per finire. Quando Pike stava morendo mi sono fuso con la sua coscienza e ho condiviso quello che lui stava provando in quel momento: rabbia, confusione, solitudine, paura. Avevo già provato queste sensazioni moltiplicate in modo esponenziale quando il mio pianeta è stato distrutto, ed era un'esperienza che avevo deciso di non ripetere mai più. Fraintendi la mia scelta di non provare sentimenti, Nyota, ritenendo che sia disinteresse. Ti posso assicurare che in realtà è esattamente l'opposto.
- Khan Noonien Singh è l'avversario più pericoloso che l'Enterprise abbia mai affrontato. È geniale, spietato e non esiterà un istante a uccidervi tutti, fino all'ultimo di voi.
Citazioni su Spock
modifica- - Oggi sono qui dinnanzi a voi per risolvere un enigma che affligge l'umanità da secoli: cosa ha le orecchie a punta ed è rognoso?
- Il dottor Spock? (I Simpson (quinta stagione))
- C'è stato un momento, nella primissima parte della lavorazione della serie originale, in cui Spock era un personaggio di secondo o di terzo piano, e in quei primi episodi c'erano spesso scene in cui non compariva affatto. Quando il personaggio improvvisamente acquistò un'enorme popolarità, la richiesta della rete alla compagnia di produzione fu "date più spazio a Spock" Gli scrittori sul momento reagirono inserendo Spock in parecchie scene in cui prima non figurava, ma non avevano ancora avuto il tempo di trovargli una funzione. Io ritengo che Spock sia popolare per quello che fa, per il modo in cui agisce. Il pubblico vuole vederlo in azione, non semplicemente vederlo ciondolare in giro. Bisognerebbe sempre motivare la sua presenza, altrimenti è meglio lasciar perdere.
- Era un tipo interessante, intrigante, complesso, meritevole, alternativo, alla mano e pieno di qualità.
- [Su Il segreto di Spock] La giudicai un'idea interessante. Non mi sembrò pienamente sviluppata sul piano drammatico, ma almeno era un'idea intelligente e stimolante. C'era veramente una storia da raccontare. Ma raggiungeva un altissimo livello di drammaticità? No... per essere del tutto sincero no. Interessante... questo sì, mi sembrò una partecipazione preziosa e importante soprattutto perché il pubblico era veramente entusiasta dell'idea. Si trattava proprio di una specie di unificazione, non è vero? Un incontro di generazioni diverse. La cosa era già stata fatta da DeForest Kelley in una breve partecipazione, e anche da Mark Lenard nel ruolo di Sarek. Furono tutti momenti molto significativi perché rendevano l'idea di familiarità, di un legame stretto. Ma non è stato l'uso più efficace del personaggio di Spock.
- Mi è stato chiesto molte volte di comparire come Spock al di fuori di Star Trek, e spesso ho rifiutato. Io ritengo che Spock esista e abbia un senso in un contesto di film o spettacoli, e che debba apparire solo al loro interno. Non è una cosa che si può portare in giro, mettere su un cavallo per una parata e così via. L'ho fatto una volta e non ho intenzione di ripeterlo. È stata un'esperienza tutto sommato degradante.
- Mi manca Spock, mi manca veramente. Mi manco interpretare Spock, mi manca essere Spock e significa molto per me che la gente vorrebbe vedere ancora Spock. Veramente. Significa molto per me. E mi trovo costretto costantemente a deludere la gente. Poiché sono passati molti anni da quando ho interpretato Spock e dubito che lo farò di nuovo. Non perchè non voglia ma perchè non mi è stato chiesto. Questa è la semplice verità.
- Mi sono successe un mucchio di cose durante le riprese delle scene. Pensa questo...Io mi sono truccato da Spock e ne ho indossato il costume 12-14 ore al giorno, cinque giorni la settimana per tre anni. La maggior parte del mio tempo da sveglio l'ho passato interpretando Spock. E, ogni tanto, nei week-end ho trovato difficile uscire dal personaggio. Spesso trovavo me stesso che pensava e agiva come Spock tutto il Sabato e parte della Domenica. Era particolarmente difficile per i miei ragazzi che si domandavano "Dov'è papà?".
- Noi siamo tutti impegnati nell'equilibrio tra la logica e le emozioni, persino Spock a causa del suo essere per metà umano. E io penso che forse è questa la cosa che rende così facile identificarsi con lui e così interessante guardarlo. Noi passiamo tutti attraverso gli stessi processi. E nel mio caso la bilancia oscilla. Spesso devo stare in guardia perché, in certe circostanze, divento troppo logico e non permetto a me stesso di essere sufficientemente sensibile, spesso mi capita l'opposto. Permetto alle mie emozioni di vincermi. Uno stato molto umano.
- Non ho fatto nulla per rinnegare Spock. Lui è stato, è e sarà sempre una parte molto importante della mia vita. Ma, dal 1975, molte cose sono cambiate fra noi, e ho avuto modo di rivalutare profondamente la nostra amicizia.
- Ricordo che abbiamo sfondato a metà della prima stagione dell'originale e il successo è proseguito anche durante la seconda stagione. La terza, purtroppo, è stata alquanto fiacca, e soprattutto non buona per Spock. Penso, in ogni caso, che il Vulcaniano abbia dato il meglio di se stesso nel terzo e nel quarto film.
- Sono orgoglioso del personaggio. Penso che abbia avuto un effetto positivo su un mucchio di persone... comprendo perché la gente si rivolga a me come Spock. Sono assolutamente tranquillo per ciò. Più che tranquillo, sono orgoglioso di questo.
- Spock è molto cambiato, e per questo ha continuato a interessarmi. Credo che mi sarei annoiato se il personaggio fosse rimasto sempre lo stesso. Io sono cambiato, Spock è cambiato, e questo in sostanza è l'argomento del mio libro, in quanto entrambi abbiamo modificato le nostre posizioni fino a trovare un punto di incontro. Spock è diventato un pochino più flessibile e io un pochino più logico... La scena alla fine di Star Trek VI: Rotta verso l'ignoto fra Spock e Kirk per me è stata uno spartiacque - quella dove Spock dice a Kirk "Possibile che noi due siamo diventati tanto vecchi e tanto inflessibili da essere sopravvissuti alla nostra utilità?". Questo è il tipo di commento introspettivo che Spock non avrebbe mai fatto 25 anni fa e mostra una nuova capacità di autoanalisi... è l'evoluzione del personaggio che ha mantenuto vivo il mio interesse.
- Spock ha avuto un genere di vita interiore che ho trovato molto interessante. Mezzo vulcaniano, mezzo umano. Madre umana, padre di Vulcano. Desiderando vivere come Vulcaniano, desiderando condurre una vita logica e intellettuale. Ma essendo per metà umano avendo una vita emotiva e irrazionale. Così questo conflitto malinconico è stato combattuto. L'idea era che la sua mentalità di Vulcaniano stava provando costantemente a gestirlo, a influenzarlo. Controllare la sua vita emotiva. L'ho trovato molto interessante. E l'ho trovato molto interessante perché la maggior parte degli esseri umani hanno la stessa esperienza. Passiamo attraverso questo tipo di processo tutto il tempo.
- C'è un certo ritmo, una qualità nell'uso dei dialoghi di Spock, una certa formalità, eppure non è mai monotono. Lui parla in maniera analitica, senza fronzoli, non viene infastidito da influenze emozionali, né buone, né cattive, nè da altre persone.
- Con il passare del tempo, le esperienze che ha avuto lo hanno reso una persona molto diversa. Questo lo vediamo in Rotta verso l'ignoto: ho amato questo Spock "ammorbidito", che parla di logica soltanto all'inizio, mentre prima diceva che la logica era tutto. È così disteso, e sembra anche molto arrabbiato con la sua protetta nel film. La obbliga ad una fusione mentale per ottenere delle informazioni: questo non è un comportamento molto vulcaniano. Tipicamente avrebbe dovuto essere piuttosto riservato e calmo, ma non lo era: ci sono sfumature e differenze tra questi personaggi.
- Dato che Spock era mezzo umano doveva compensare troppo. Era su un pianeta dove tutti gli altri erano aperti, ma lui non poteva esserlo. Per potersi inserire - pensiamo alle pressioni che tutti i ragazzi sopportano per essere come gli altri - aveva dovuto "sopprimere" la sua parte umana.
- Con la messa in onda della serie, Spock divenne subito molto popolare. Arrivavano sacchi di lettere e Leonard divenne molto famoso. La cosa mi preoccupava, così andai a Gene e gli chiesi "cosa sta succedendo?". Gene mi dette una risposta molto saggia che non ho mai dimenticato. Disse: "Se hai paura di un bravo attore che lavora con te, ti sbagli. Una persona di talento al tuo fianco può solo dare più risalto alla tua recitazione e al tuo personaggio". Le sue parole mi confortarono e mi sentì meglio. Ma devo dire che mi presi una gran soddisfazione qualche tempo dopo alla Hollywood Parade. Io e Leonard eravamo seduti su una decappottabile che salutavamo la folla, e il presentatore disse: "Signore e signori, ecco le stelle di Star Trek, William Shatner e Leonard Nimsey". Io guardai Leonard. Allora l'ho sempre chiamato "Nimsey" e ridiamo.
- Il rapporto tra McCoy e Spock, con tutti i loro contrasti, venne spesso utilizzato a fini comici. Ogni volta che Spock faceva una affermazione, McCoy diceva la sua, oppure McCoy diceva qualcosa e Spock lo contraddiceva.
- Il rapporto tra Spock e Kirk era uno dei punti di forza di Star Trek. Leonard è nato per essere Spock. Ha fatto suo quel ruolo. Spock era uno che insegna, e questa caratteristica è insita anche in Leonard, e il sarcasmo di Spock è tipico anche di Leonard.
- [Leonard Nimoy] si impegnò a non ridere mai, dando così una caratteristica molto diversa al suo personaggio. Nella prima puntata pilota lo si vede sforzarsi di essere affascinante, nella seconda lo è e basta, senza alcuno sforzo. È così che nacque il secondo episodio pilota che venne venduto.
Star Trek
modificaSerie Tv
modifica- Dannato vulcaniano! Perché non possiedi sangue rosso come ogni uomo normale? (Leonard McCoy, I pirati di Orione)
- Per quanto alcune volte io possa dare l'impressione di essere un po' troppo duro con lui, in realtà gli sono affezionato. (Leonard McCoy, I pirati di Orione)
- Quando ero giovane, un grande utopista chiamato Spock appoggiò un'alleanza tra la Federazione e l'Impero klingon. Questo causò una grande disputa. I klingon, dopotutto, erano dei guerrieri che ricorrevano alla violenza e alla brutalità per costruire il loro impero. Io mi ero espresso contro questa coalizione, ma l'alleanza venne stipulata e portò una stabilità al Quadrante che non si vedeva da 200 anni. Il consiglio di Spock, così controverso all'inizio, finì col rivelarsi il fondamento per la pace. (Tuvok, Star Trek: Voyager)
- È inutile ragionare con il signor Spock. Ogni volta ti riduce a pezzi. (Hikaru Sulu, L'espediente della carbonite)
- Il signor Spock è molto più forte di qualsiasi essere umano. Se provocato crudelmente, può anche arrivare ad uccidere. (James T. Kirk, Al di Qua del Paradiso)
- – Il semplice fatto che sia un vulcaniano lo rende incapace di dire bugie.
– Ma ha anche sangue umano.
– Ma questo lo vuole completamente ignorare. Pensare o semplicemente agire come facciamo noi lo sconvolgerebbe completamente. (L'ammutinamento: Parte 1) - – La vita non gli è mai stata facile, né come umano né come vulcaniano, da nessuna parte, tranne che nella Flotta Astrale.
– Mi pare di capire che Spock non fosse d'accordo con suo padre nella scelta della carriera.
– Mio marito non ha nulla contro la Flotta Astrale, ma i vulcaniani ritengono che la pace non debba dipendere dalla forza.
– La Flotta Astrale ricorre alla forza solo in casi estremi, come ultima istanza. E penso che sia molto meglio per uno scienziato poter studiare l'universo piuttosto che entrare nell'academia delle scienze.
– Può darsi. Ma Sarek desiderava che Spock seguisse le sue orme, come egli stesso ha seguito quelli di suo padre.
– Sono entrambi... ostinati. (Viaggio a Babel) - Non è necessario esserne orgogliosi per chiedere che a Spock venga tributata il rispetto dovutogli, non perché è mio figlio, ma per lui stesso. (Sarek, Viaggio a Babel)
- – Che cosa avresti voluto che Spock imparasse da me?
– L'empatia. Una cosa che avrebbe dovuto comprendere per interagire con successo con gli umani. (Fratello) - Lui non ha avuto un'infanzia normale. Sarek voleva che Spock ricevesse un educazione vulcaniana, e ogni manifestazione di emozioni era fortemente scoraggiata. E per non confondere mio figlio, iniziai a nascondere anche le mie. (Punto di luce)
- Spock faceva le domande più incredibili. È pura logica, e comunque fare in modo che tutti potessero comprendere che la logica era soltanto l'inizio e non la fine. (Christopher Pike, Fratello)
Film
modifica- Siamo qui riuniti per rendere omaggio a un glorioso scomparso. In tutto questo dolore ci conforta il pensiero che la sua morte è avvenuta all'ombra di una nuova vita. L'alba di un nuovo mondo. Un mondo per il quale il nostro amato compagno ha dato la sua vita. Egli non ha fatto sentire questo sacrificio vano o vuoto. Noi non discuteremo della profonda saggezza del suo operato. Del mio amico posso dire solo questo: di tutte le anime che ho incontrato, durante i miei lunghi viaggi, la sua è stata... La più umana. (James T. Kirk, Star Trek II - L'ira di Khan)
- La morte di Spock è una ferita ancora aperta. È come se avessi lasciato in quel nuovo pianeta la parte più nobile di me stesso. (James T. Kirk)
- Non avrei mai pensato di dovertela dire, ma ho sentito la tua mancanza. Non so se è... Il pensiero di perderti ancora. (Leonard McCoy)
- Signore, suo figlio era per me molto di più di quanto immagini. Gli avrei dato la vita se avessi potuto salvarlo. (James T. Kirk)
- Soltanto il suo aspetto fisico è morto, Kirk. [...] Le aveva anche confidato la sua vera essenza. Tutto ciò che non era corporeo e le aveva chiesto di essere portato da noi. E di portare ciò che le aveva dato: il suo Katra, il suo spirito vivente. (Sarek)
- Suo figlio ha affrontato la morte con grande coraggio. (James T. Kirk)
- È innocuo! Negli anni '60 faceva parte dei ragazzi dei fiori a Berkeley. Esagerava un po' troppo con l'LDS. (James T. Kirk)
- Ricordo che mi opposi al tuo arruolamento nella Flotta Stellare, è possibile che io abbia errato nel farlo. (Sarek)
- Spock, la formazione della tua mente è avvenuta alla maniera dei vulcaniani, per questo non avverti sentimenti. Ma come figlio mio, tu li possiedi.
- Con quel metabolismo vulcaniano, potrebbe mangiare una ciottola piena di termiti senza stare male! (Leonard McCoy)
- Ma tu guarda un po'! Quest'uomo non cambia mai. Io lo insulto, e lui lo prende come un complimento. (Leonard McCoy)
- Ti dirò una cosa, Spock. Con te non smetto mai di stupirmi. (Leonard McCoy)