Star Trek (film 1979)

film del 1979 diretto da Robert Wise

Star Trek

Immagine Star trek the motion picture logo.png.
Titolo originale

Star Trek: The Motion Picture

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1979
Genere Fantascienza
Regia Robert Wise
Soggetto Alan Dean Foster, Gene Roddenberry (non accreditato)
Sceneggiatura Harold Livingston
Produttore Gene Roddenberry
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Scene aggiunte nella Director's Edition (2002)

Star Trek, film statunitense del 1979 con William Shatner e Leonard Nimoy, regia di Robert Wise.

Frasi modifica

  • Beh, Jim, so che Chapel è medico ora. Mi servirà un'infermiera eccezionale, non un dottore che discuta ogni mia diagnosi. E probabilmente avranno ristrutturato tutta l'infermeria. Conosco i tecnici. Adorano rivoltare le cose. (Leonard McCoy)
  • Su Vulcano cominciai ad avere consapevolezza di una fonte più potente di quanto avessi mai incontrato. Schemi di pensiero di un ordine esigentemente perfetto. Io penso che emanino dall'intruso. E penso che abbia le risposte alle mie domande. (Spock)
  • Ma con chi o con che cosa abbiamo a che fare? [...] Comandante, sono ormai convinto che tutto questo è V'Ger, che siamo all'interno di una macchina vivente. (Spock)
  • Piango per lui come piangerei per un fratello. Com'ero io quando venni a bordo, così è V'Ger adesso. Vuoto, incompleto e alla ricerca di qualcosa. La logica e la conoscenza non sono tutto. (Spock)
  • Ciascuno di noi, a un certo punto della vita si rivolge a qualcuno, un padre, un fratello, un dio, e chiede: "Perché sono qui"? "Cosa sono destinato ad essere"? V'Ger spera di toccare il suo Creatore. Per trovare le risposte. (Spock)
  • [Ultime parole] Il Creatore deve unirsi a V'Ger. (Ilia)

Dialoghi modifica

  • Maestra vulcaniana: I nostri avi abbandonarono le passioni su questi lidi e salvarono la nostra razza con la pratica del Kolinahr.
    Maestro vulcaniano: Kolinahr è la disciplina di superamento delle emozioni.
    Maestra vulcaniana: Ti sei dedicato a lungo, Spock. Ora sei degno di ricevere da noi il simbolo di logica totale. [Spock rifiuta il simbolo] I tuoi pensieri, comunicameli. Le nostre menti sono unite, Spock. Insieme, indissolubilmente. Avverto una coscienza che ti chiama dallo spazio. La tua natura umana non le è indifferente, Spock. Non sei un maestro Kolinahr. Colui che ti cerca deve rivolgersi altrove. Non è qui che troverà risposta. Lunga vita e prosperità, Spock.
  • Scott: Quegli ordini di partenza, dodici ore... Starfleet non dirà sul serio!
    Kirk: Perché i trasportatori dell'Enterprise non funzionano, signor Scott?
    Scott: Oh, un piccolo problema, ma solo temporaneo. Ammiraglio, abbiamo appena finito diciotto mesi di ristrutturazione e messa a punto dell'Enterprise. In nome del cielo, come possono pretendere che sia pronta tra dodici ore?
    Kirk: Mi porti a bordo, per piacere.
    Scott: Occorre lavorarci ancora, signore. Non è pronta!
    Kirk: Signor Scott, un oggetto alieno con incredibile potere distruttivo è a meno di tre giorni da questo pianeta. L'unica nave stellare entro il raggio di intercettazione è l'Enterprise. Pronta oppure no, dovrà partire fra dodici ore.
  • Scott: La gente non ha avuto il tempo sufficiente per conoscere la nuova strumentazione. E i motori non sono stati provati a potenza curvatura. E c'è un novellino in comando.
    Kirk: Due anni e mezzo di capo operazioni Starfleet mi avranno un po' arrugginito, ma non mi definirei esattamente un novellino. L'hanno data a me, Scott.
    Scott: Parla seriamente, signore? Penso che non sia stato facile con Nogura.
    Kirk: Esatto.
    Scott: Beh, se un uomo è riuscito in una tale impresa, con lui io non sarò da meno. Partirà puntualmente, signore, e sarà pronta.
  • Decker: Con tutto il rispetto, signore, spero non voglia farmi un pistolotto di addio. Ho troppo da fare.
    Kirk: Sono venuto a prendere le redini, Will.
    Decker: Che cosa?
    Kirk: Assumerò io il comando dell'Enterprise, Will. Lei resterà come comandante in seconda. Con riduzione temporanea di grado per entrambi.
    Decker: Lei personalmente assume il comando?
    Kirk: Sì.
    Decker: Posso chiedere perché?
    Kirk: La mia esperienza. Cinque anni laggiù, davanti a incognite come questa. La mia familiarità con l'Enterprise e il suo equipaggio.
    Decker: Ammiraglio, questa è un Enterprise totalmente diversa. Lei non la conosce un decimo di come la conosco io.
    Kirk: Per questo lei resta a bordo. Mi dispiace, Will.
    Decker: No, ammiraglio, non credo che le dispiaccia. Nemmeno un poco. Ricordo quando mi propose per questo comando. Mi disse quant'era invidioso e quanto sperava di trovare il modo di riavere il comando di una nave stellare. E, signore, si direbbe che l'abbia trovato, il modo.
  • McCoy: Ora le spiego cosa è successo. Il suo riverito ammiraglio Nogura ha invocato una sconosciuta, raramente usata clausola di attivazione di riserve. In poche parole, comandante, mi hanno arruolato di nuovo.
    Kirk: Non è esatto.
    McCoy: È stata una sua idea. L'idea è stata sua, non è vero?
    Kirk: Bones, c'è una cosa là fuori...
    McCoy: Ma perché qualsiasi oggetto che non capiamo viene chiamato "cosa"?
    Kirk: ... e si dirige qui. Mi servi. Diavolo, Bones, ho bisogno di te. Molto!
  • Kirk: Allora, Bones, ha approvato le nuove apparecchiature mediche?
    McCoy: Non vanno bene. È come lavorare in un maledetto centro elaborazione dati.
  • Chekov: Nessuna segnalazione danni, comandante. Nessuna segnalazione vittime, dottore.
    McCoy: Errore, signor Chekov. C'è stata una vittima, invece. Il mio cervello. Sono quasi impazzito dal terrore, comandante, lo sa?
  • Kirk: Voglio una spiegazione. Perché è stato annullato il mio ordine sui phaser?
    Decker: Nella nuova Enterprise, signore, l'azione dei phaser viene comandata dai motori principali. Entrando questi in uno squilibrio antimateria, i phaser vengono automaticamente esclusi per motivi di sicurezza.
    Kirk: Ha agito a proposito, allora.
    Decker: Grazie, signore. Mi scusi se l'ho messa a disagio.
    Kirk: Ha salvato la nave.
    Decker: Lo so benissimo, signore.
    Kirk: Smetta di competere con me, Decker.
    Decker: Mi permette di parlare francamente?
    Kirk: Dica.
    Decker: Signore, lei non ha visto una sola nave stellare in due anni e mezzo. Questo, e la sua scarsa familiarità con la nuova Enterprise, a mio avviso, rischiano di compromettere questa missione.
    Kirk: Confido che lei... mi farà da balia attraverso ogni difficoltà, è vero?
    Decker: Sì, signore, lo farò.
  • McCoy: La verità, comandante, è che è lei a competere. Ha strappato questo comando a Starfleet, contro la loro volontà. Ha sfruttato quest'emergenza per riavere l'Enterprise.
    Kirk: E ho intenzione di tenerla. È questo che vuol dire?
    McCoy: Sì. È un'ossessione. Un'ossessione che la può rendere cieco di fronte a responsabilità molto più critiche e molto più immediate.
  • McCoy: Spock, lei non è cambiato affatto. È ancora affabile e socievole come una volta.
    Spock: Neanche lei è cambiato, dottore, e la sua continua predilezione per l'irrilevante lo dimostra ampiamente.
  • Decker: Potrebbero averci attaccato solo per avvertimento, capitano. Per tenerci lontani.
    Spock: Ciò presupporrebbe un qualche sentimento, comandante. Compassione. Io non percepisco emozione. Solo pura logica.
  • Decker: Comandante, un massiccio attacco coi phaser diretto al raggio potrebbe indebolirlo quanto basta per liberarci.
    Spock: Per andare dove, signor Decker? Ogni tentativo di resistenza sarebbe inutile, comandante.
    Decker: Questo non lo sappiamo, signor Spock. Perché sconsiglia di tentare? Perché ci portano dentro? Non per distruggerci. L'avrebbero fatto qui fuori.
    Kirk: Non è ancora detto.
    Spock: Curiosità, signor Decker. Insaziabile curiosità.
  • Kirk: Perché adesso V'Ger viaggia verso il terzo pianeta del sistema solare con rotta diretta?
    Ilia: Per trovare il Creatore.
    Kirk: Trovare il Creatore? Di che cosa? Che cosa vuole V'Ger dal Creatore?
    Ilia: Unirsi con lui.
    Spock: Unirsi con il Creatore? Come?
    Ilia: V'Ger e il Creatore diventeranno uno.
    Spock: E chi è il Creatore?
    Ilia: Il Creatore è ciò che ha creato V'Ger.
    Kirk: Chi è V'Ger?
    Ilia: V'Ger è ciò che cerca il Creatore.
  • Ilia: Perché l'Enterprise richiede la presenza di unità carbonio?
    Decker: L'Enterprise non potrebbe funzionare senza le unità carbonio.
    Ilia: Altri dati circa questa funzione sono necessari prima di poter schemare le unità carbonio per l'immagazzinamento dei dati.
    Decker: Che cosa significa?
    Ilia: Quando la mia osservazione sarà completa, le unità carbonio saranno dei semplici schemi di dati e basta.
  • Spock: Ho visto il suo pianeta. Un pianeta popolato da macchine viventi. Una impensabile tecnologia. V'Ger ha una conoscenza che ricopre tutto l'universo. Eppure, con tutta la sua logica, V'Ger è freddo. Desolato. Niente mistero. Né bellezza. Avrei dovuto saperlo.
    Kirk: Cosa? Sapere cosa, Spock? Spock? Che avrebbe dovuto sapere? Che avrebbe dovuto sapere?
    Spock: Jim, questo, il semplice contatto oltrepassa la sua comprensione. Nessun significato. Nessuna speranza. E, vedi, nessuna risposta. Fa solo domande. "È questo tutto ciò che sono"? "Non c'è niente di più"?
  • Ilia: Voi infestate l'Enterprise. E interferite con il Creatore nello stesso modo.
    Kirk: Le unità carbonio non sono un'infestazione. Esse sono una funzione naturale del pianeta del Creatore. Sono cose viventi.
    Ilia: Non sono vere forme di vita. Solo il Creatore e forme di vita simili sono vere.
    McCoy: Forme di vita simili. Jim, V'Ger sta dicendo che il suo Creatore è una macchina.
  • Spock: V'Ger è un ragazzo. Le suggerisco di trattarlo come tale.
    Kirk: Un ragazzo?
    Spock: Sì, comandante. Un ragazzo. Che si evolve, cerca, si istruisce. Istintivamente è carente.
    Kirk: Carente di che cosa?
    McCoy: Spock, questo ragazzo sta per spazzare via ogni cosa vivente dalla Terra! Cosa ci consiglia di fare? Sculacciarlo?
    Spock: Io so soltanto che lui ha bisogno. Ma, come molti di noi, lui non sa di che cosa.
  • Kirk: V-G-E-R. V'Ger. V-O-Y-A-G-E-R. Voyager! Voyager VI!
    Decker: NASA. Amministrazione Americana Spazio e Aeronautica. Jim! Questa fu lanciata più di 300 anni fa.
    Kirk: Serie Voyager. Destinati a raccogliere dati e a trasmetterli alla Terra.
    Decker: Comandante, il Voyager VI scomparve in ciò che veniva definito un buco nero.
    Kirk: Dev'essere emerso dalla parte opposta della galassia, e caduto nel campo gravitazionale del pianeta macchina.
    Spock: Gli abitanti del pianeta pensarono che fosse della loro razza. Primitivo, ma affine, e scoprirono il suo semplice sistema di programmazione di quei tempi: raccogliere tutti i dati possibili.
    Decker: Imparare tutto l'imparabile. Riferire ogni informazione al suo Creatore.
    Spock: Precisamente, signor Decker. Le macchine l'hanno interpretato letteralmente. Hanno costruito tutto questo veicolo perché il Voyager potesse completare il suo programma.
    Kirk: E nel suo viaggio di ritorno, ha accumulato tanta conoscenza che ha acquisito consapevolezza esso stesso. È diventato una cosa viva.
  • Spock: V'Ger deve evolvere. La sua conoscenza ha raggiunto i limiti di questo universo e si deve evolvere. Ciò che richiede al suo dio è la risposta alla sua domanda, dottore: "Non c'è niente di più"?
    McCoy: Che cosa può esserci di più dell'universo, Spock?
    Decker: Altre dimensioni, più alti livelli di vita.
    Spock: La cui esistenza non può essere dimostrata logicamente. Quindi V'Ger non ha la capacità di credere in essi.
    Kirk: Una sola cosa occorre a V'Ger: la qualità umana. La nostra capacità di superare la logica.
    Decker: E l'unione con il Creatore potrebbe permetterglielo.
    McCoy: Questa macchina si vuole unire fisicamente con un essere umano? Ma come è possibile?
    Decker: Si può provare.
    Kirk: Decker!
    Decker: Voglio passare la sequenza finale attraverso il computer per le prove a Terra.
    McCoy: Decker, lei non sa cosa le può accaderle!
    Decker: Sì, lo so, dottore!
    Kirk: Decker, no!
    Decker [ultime parole]: Jim, io lo voglio. Come tu volevi l'Enterprise. Io voglio questo.
  • Kirk: Spock, abbiamo forse visto l'inizio di una nuova forma di vita?
    Spock: Sì, comandante. Abbiamo assistito a una nascita. Forse un'altro gradino nella nostra evoluzione.
    Kirk: Sì, può darsi.
    McCoy: Beh, era molto tempo che non aiutavo a far nascere un bambino. Speriamo di averlo fatto partire col piede giusto.
    Kirk: Lo spero anch'io. Credo che gli abbiamo dato la capacità di crearsi un proprio scopo dalle nostre debolezze umane, e dall'incentivo che ci spinge a superarle.
    McCoy: E anche ad un sacco di ridicole emozioni umane, è giusto, signor Spock?
    Spock: Esatto, dottore. Per sua sfortuna, in futuro purtroppo dovrà avere a che fare con quelle.

Explicit modifica

Kirk: Signor Scott! Vogliamo fare una bella prova tecnica generale con l'Enterprise?
Scott: Oserei dire che sarebbe ora, signore. Sì. Possiamo riportarla su Vulcano in quattro giorni, signor Spock.
Spock: Non occorre, signor Scott. Il mio lavoro su Vulcano è terminato.
Kirk: Signor Sulu? Avanti curvatura uno.
Sulu: Curvatura uno, signore.
Di Falco: Direzione, signore?
Kirk: Laggiù. Da quella parte. [l'Enterprise parte a velocità curvatura nello spazio profondo]

Citazioni su Star Trek modifica

  • Allora in 1977, 22 anni fa, George Lucas presentò una pellicola chiamata Guerre Stellari. E Guerre Stellari riscosse un enorme successo in tutto il mondo. Andai in un cinema a vederlo e fui catturato da questo grande film. La reazione del pubblico era straordinaria. Ed ho pensato: "penso che riceverò una telefonata dalla Paramount." Ed infatti, com'era prevedibile, alcuni giorni dopo l'uscita di Guerre Stellari qualcuno alla Paramount deve essersi chiesto "non abbiamo qualcosa come quello, chiamato Star Trek? Vi ricordate?" Ed hanno cominciato a chiamarci ed abbiamo fatto il primo film di Star Trek nel 1979. (Leonard Nimoy)
  • Molti effetti speciali, la storia speciale non è, i personaggi nemmeno. Film bovino con poca azione, molte chiachiere, due o tre belle idee di sceneggiatura, un finale ingegnoso. (il Morandini)
  • Ritmo televisivo, dialoghi verbosi e parafilosofici: il film del vecchio Wise non ha mai affascinato chi non fosse già un fan dei personaggi. (Il Mereghetti)

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