Rotta verso la Terra

film del 1986 diretto da Leonard Nimoy

Rotta verso la Terra

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Titolo originale

Star Trek IV: The Voyage Home

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1986
Genere fantascienza
Regia Leonard Nimoy
Soggetto Harve Bennett, Leonard Nimoy, basato su Star Trek di Gene Roddenberry
Sceneggiatura Steve Meerson, Peter Krikes, Harve Bennett, Nicholas Meyer
Produttore Harve Bennett
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Rotta verso la Terra, film statunitense del 1986 con William Shatner e Leonard Nimoy, regia di Leonard Nimoy.

Gli attori e la produzione di Star Trek desiderano dedicare questo film agli uomini e donne della nave spaziale Challenger i cui spiriti coraggiosi continueranno a vivere nel XXIII secolo ed oltre...

  • Giornale di bordo dell'ammiraglio Kirk, Data Astrale 8039.0: siamo al terzo mese del nostro esilio su Vulcano, è stato il dottor McCoy che con un raffinato senso dell'umorismo ha scelto il nome della nostra nave catturata ai Klingon [HMS Bounty].[1] E come quegli ammutinati di cinquecento anni fa, anche noi abbiamo una difficile decisione da prendere. (James T. Kirk)
  • Signor Sulu, ci porti a casa! (James T. Kirk)
  • È difficile difendersi quando non si sa da che cosa ci si deve difendere. (Sarek)
  • Ci sono altre forme di intelligenza sulla Terra, dottore. È arrogante ritenere che il messaggio sia necessariamente indirizzato all'uomo. (Spock)
  • Comando Stellare, qui ammiraglio James T. Kirk in rotta verso la Terra a bordo di una nave Klingon. Abbiamo intercettato ed analizzato la chiamata della sonda che caccia la Terra, è nostra opinione che soltanto una specie ormai estinta di balene megattere possa dare una risposta appropriata alla sonda. Condividete questa nostra opinione? Comando Flotta Stellare, mi leggete? Mi leggete? Siamo in procinto di tentare un viaggio nel tempo. (James T. Kirk)
  • Ricordatevi tutti dove abbiamo parcheggiato. (James T. Kirk)
  • È un miracolo che questa gente sia sopravvissuta, al ventesimo secolo! (Leonard McCoy)
  • [Quando lui e Kirk non hanno il permesso di salire in un bus] Che vuol dire "soldi spicci"? (Spock)
  • [Rivolto a un poliziotto di strada] Mi scusi, signore, ci può indicare la strada per la base navale di Alameda? È dove sono le navi nucleari! (Pavel Chekov)
  • È perfetto, Spock! Un maschio e una femmina in uno spazio chiuso, le portiamo su assieme col raggio traente, siamo fortunati. (James T. Kirk)
  • Quello che ascoltate è un canto di balene registrate, è il canto del maschio. Il maschio può emettere questo suono da sei a trenta minuti e poi ricominciare. Nell'oceano le altre balene raccolgono il canto e lo ritrasmettono. I canti cambiano ogni anno e noi ancora non sappiamo qual è il loro scopo, non sappiamo se sono una specie di segnale di richiamo o se fanno parte del rituale dell'accoppiamento, o se è una qualche forma di comunicazione al di sopra della nostra comprensione, francamente ancora non si è capito. (Gillian Taylor)
  • Ammiraglio, se ritenessimo che queste balene sono nostre per farne quello che vogliamo, saremmo colpevoli come quelli che ne hanno causato l'estinzione. (Spock)
  • [Rivolto a Gillian] Ah, lui? [Spock] È innocuo! Negli anni '60 faceva parte dei ragazzi dei fiori a Berkeley. Esagerava un po' troppo con l'LDS... (James T. Kirk)
  • È sicuro che non sia il momento di una colorita metafora? (Spock)
  • Okay, la verità... Io provengo da quello che per il vostro calendario sarebbe la fine del ventitreesimo secolo, sono tornato indietro nel tempo per portare due balene via con me nel tentativo di ripopolare la specie. (James T. Kirk)
  • [Quando Gillian viene teletrasportata nella nave] Salve, Alice. Benvenuta nel Paese delle Meraviglie! (James T. Kirk)
  • [Sulla medicina del XX secolo] Ne sapevano di più gli antici egizi. Chemioterapia, esame del fondo dell'occhio... Sciagurati! (Leonard McCoy)
  • Appartengo a questo, so tutto riguardante le balene. Supponiamo che per miracolo le portiate a destinazione, chi nel ventitreesimo secolo sa qualcosa sulle balene megattere? (Gillian Taylor)

Dialoghi

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  • Kamarag: Osservate questo, il genio malefico di questa vicenda! James T. Kirk, traditore e terrorista! Egli è il responsabile dell'uccisione di un intero equipaggio e del furto di una nave di Klingon! Inarrerò ora l'ordito delle sue azioni: proprio mentre questa Federazione stava negoziando un trattato di pace con noi, Kirk segretamente concepiva la torpedine Genesis ideata da suo figlio e successivamente fatta esplodere dallo stesso ammiraglio! Il risultato di questa spaventosa deflagrazione è stato l'eufemisticamente chiamato pianeta "Genesis", una base segreta dalla quale sferrare l'attacco per l'annientamento di Klingon e del suo popolo! Noi chiediamo l'estradizione di Kirk, noi invochiamo giustizia!!!
    Sarek [arrivando]: Il modo di concepire la giustizia della gente di Klingon è piuttosto soggettivo, Signor Presidente. "Genesis" era un nome perfetto: la nascita della vita, non la morte. Sono stati quelli di Klingon che hanno versato il primo sangue nel tentativo di impossessarsi dei segreti di Genesis.
    Kamarag: Diffidate di costui, è un vulcaniano e come tutti quelli del suo popolo, non merita fiducia!
    Sarek: Non ha forse la vostra nave distrutto la USS Grissom? I vostri uomini non hanno ucciso il figlio di Kirk? Negate questi fatti?
    Kamarag: Noi non neghiamo nulla... Abbiamo il diritto di preservare la nostra razza!
    Sarek: Avete il diritto di uccidere impunemente?
    Kamarag: Con quale...! [la corte si fa rumorosa]
    Presidente: Silenzio! Silenzio! Non saranno tollerate altre intemperanze.
    Sarek: Signor Presidente, sono qui per parlare per conto dell'accusato.
    Kamarag: Opposizione, Presidente! Suo figlio è stato salvato da Kirk!
    Presidente: Signor ambasciatore, con tutto il rispetto, il Consiglio Federale ha già deliberato.
    Kamarag: Quindi Kirk non sarà punito?
    Presidente: L'ammiraglio Kirk è stato accusato di nove violazioni del regolamento della Flotta Stellare.
    Kamarag: Regolamento della Flotta Stellare?! Questo è un oltraggio! Ricordate quanto vi dico: non ci sarà più pace finché Kirk sarà vivo! [si allontana]
    Presidente: La seduta è tolta!
  • Kirk: Si prende atto che il comandante e l'equipaggio della nave stellare Enterprise hanno deciso all'unanimità di tornare sulla Terra e di affrontare le conseguenze del loro comportamento per salvare il loro compagno, il capitano Spock. Grazie a tutti, tornate ai vostri posti. Signor Scott?
    Scott: Sì, signore?
    Kirk: Tra quanto possiamo partire?
    Scott: Mi occorre un altro giorno, signore. Controllare i danni è facile, ma leggere il Klingon lo è molto meno!
  • McCoy: Non potrebbero almeno mandarci una nave? Finire davanti ad una corte marziale ed essere condannato ai lavori forzati è già poco piacevole, ma tornare a casa con questa specie di trappola...
    Kirk: Come nave non sarà un gran che, ma possiede un dispositivo di dissimulazione eccezionale.
    McCoy: Allora speriamo che si riesca a dissimulare la puzza.
  • Amanda: Che succede, Spock?
    Spock: Non capisco la domanda, madre. [il computer gli ha chiesto "come ti senti?"]
    Amanda: Una metà di te è umana, il computer lo sa.
    Spock: Questo mi sembra irrilevante.
    Amanda: Spock, la formazione della tua mente è avvenuta alla maniera dei vulcanici, per questo non avverti sentimenti. Ma come figlio mio, tu li possiedi. Riaffioreranno.
    Spock: Come desideri, visto che per te hanno valore. Ma non posso aspettare qui di provarli.
    Amanda: Ma perché? Dove devi andare?
    Spock: Sulla Terra. Devo andare a testimoniare.
    Amanda: Lo fai per amicizia?
    Spock: Lo faccio perché ero là.
    Amanda: Spock... Può il bene di molti essere più importante di quello di uno?
    Spock: È più che logico, madre.
    Amanda: Bene, allora tu sei qui con me vivo solo per un errore che hanno commesso i tuoi "troppo sensibili" amici umani. Essi hanno sacrificato il loro futuro perché credevano che il bene di uno, il tuo, fosse più importante del loro bene!
    Spock: Gli umani spesso prendono decisioni illogiche...
  • Kirk: Prepararsi alla partenza, chi non è diretto sulla Terra è meglio che scenda. Saavik... Questo è un addio.
    Saavik: Sì, ammiraglio.
    Kirk: Grazie!
    Saavik: Signore, non ho ancora avuto l'opportunità di raccontarle di suo figlio. David è morto con molto coraggio, ha salvato Spock, ha salvato tutti noi. Pensavo che lei dovesse saperlo. Buona giornata, capitano Spock. Che il suo viaggio si svolga senza incidenti.
    Spock: Lunga vita e prosperità, tenente.
  • McCoy: Salve, va tutto bene?
    Spock: Questo non lo so, io controllo solo i monitor.
    McCoy: Be', volevo dire che sono contento che il tuo spirito sia tornato nel tuo corpo e non sia più nel mio... Non trovi divertente che ci si possa scambiare lo spirito e, non so, magari le scarpe no?
    Spock: Vuole le mie scarpe?
    McCoy: Lascia perdere... Perché non parliamo un po' di filosofia, vuoi? Vita, morte, vita... Cose di questo genere?
    Spock: Non ho avuto tempo su Vulcano di ripassare le discipline filosofiche.
    McCoy: E dai, Spock! Mi riconosce? McCoy! Tu sei andato dove nessun uomo è mai andato prima, non puoi dirmi come ci si sente?
    Spock: È impossibile discutere l'argomento senza un comune presupposto di riferimento.
    McCoy: È uno scherzo?
    Spock: Uno scherzo? È una storia con un'acme umoristica.
    McCoy: Volevi dire che devo morire per discutere le tue osservazioni sulla morte?!
    Spock: Mi perdoni, dottore, ma sto ricevendo diverse richieste di soccorso.
    McCoy [si allontana]: Poveretti, sono in buone mani...
  • McCoy: Davvero vuoi tentare un viaggio nel tempo su questo rottame?
    Kirk: L'abbiamo già fatto.[2]
    McCoy: Certo, ti catapulti intorno al Sole prendendo abbastanza velocità, sei nel tempo warp se non ti friggi.
    Kirk: Preferiresti non fare nulla?
    McCoy: Preferirei un po' di buonsenso! Stai proponendo di tornare indietro nel tempo per trovare delle balene, poi portarle avanti nel tempo, liberarle, e sperare che dicano a quella sonda che cosa deve fare di se stessa!?
    Kirk: Più o meno è così.
    McCoy: È follia!
    Kirk: Se hai un'idea migliore, tirala fuori.
  • [Prima di compiere il salto indietro nel tempo]
    Spock: Pronti ad attivare il computer, Ammiraglio.
    Kirk: Qual è il nostro obbiettivo nel tempo?
    Spock: Fine ventesimo secolo.
    Kirk: Puoi essere più specifico?
    Spock: Non con questo congegno. Ho programmato le variabili basandomi sulla memoria.
    Kirk: Quali sono queste variabili?
    Spock: Disponibilità dei componenti di alimentazione, massa della nave attraverso un continuum di tempo e possibile localizzazione delle balene, in questo caso il bacino del Pacifico.
    Kirk: Hai programmato tutto questo a memoria?
    Spock: Esatto.
    McCoy: Angeli e ministri di grazia, difendeteci!
    Spock: Amleto, atto I scena quarta.
    Kirk: Non ci sono dubbi della sua memoria! Attivare i computer, prepararsi alla velocità warp. Su gli scudi, signor Chekov.
    Chekov: Scudi okay, ammiraglio.
    Kirk: E ora... Che la fortuna arrida ai pazzi.
  • Kirk: Terra... Ma quando? Spock?
    Spock: A giudicare dal grado di inquinamento dell'atmosfera, penso che dovremmo essere nella seconda metà del ventesimo secolo.
    Kirk: Molto bene, Spock.
  • Tassista [per poco investe Kirk]: Perché non guardi dove vai, pezzo di scemo?!
    Kirk: E lei è due pezzi di scemo!
  • [Kirk vende i suoi occhiali da lettura a un negozio dell'usato per procurarsi dei soldi]
    Negoziante: Be' varrebbero molto di più se le lenti fossero intatte, vi darò cento dollari.
    Kirk: È molto...?
  • Kirk: Bene, Spock, eccoci qui: grazie alla tua memoria rigenerata e a un po' di buona fortuna stiamo camminando per le strade di San Francisco alla ricerca di un paio di balene. Come pensi di risolvere questo problemino?
    Spock: Un po' di logica sarà sufficiente, capitano. Penso che potrà cominciare utilizzando questa mappa... Ho il rilevamento e la distanza delle balene forniteci dal tenente Uhura, sovrapponendo le coordinate potremmo essere in grado di identificare la nostra destinazione, che si trova a 283.7 gradi a nord... [mentre parlava, Kirk ha visto un bus che sponsorizza l'istituto con le megattere]
    Kirk: Troveremo quello che cerchiamo al centro studi sui cetacei di Sausalito, un paio di balene di nome "George" e "Gracie".
    Spock: Come fa a saperlo?
    Kirk: Solo un po' di logica!
  • Spock: Il suo uso del linguaggio è alterato da quando siamo arrivati. È frequentemente fiorito di, come dire, metafore molto colorite. "Due pezzi di scemo", "col cavolo"...
    Kirk: Vuoi dire volgarità?
    Spock: Sì.
    Kirk: Qui sanno parlare solo così. Nessuno ti presta attenzione se non dici qualche parolaccia. Basta dare un'occhiata alla letteratura dell'epoca.
    Spock: Ad esempio?
    Kirk: Be', tutte le opere di Jacqueline Susann, i romanzi di Harold Robbins.
    Spock: Ah, i giganti.
  • Gillian: Da sempre gli uomini cacciano le balene perché con esse si ottengono un'infinità di prodotti, molti dei quali oggi sono ottenibili sinteticamente. Un secolo fa, con l'uso degli arpioni a mano, l'uomo arrecò enormi danni a tutte le specie di balene, ma è niente rispetto a ciò che ha fatto in questo secolo. Questo è ciò che ha provocato la nostra civiltà: le balene ridotte al limite dell'estinzione. Praticamente scomparsa la balena blu, la più grande creatura che abbia mai abitato la Terra. Malgrado tutti i tentativi di mettere al bando la caccia alle balene, ci sono ancora paesi normalmente impegnati nell'uccisione di queste creature inoffensive. Di molte centinaia di migliaia di megattere, oggi sono rimasti poco più di diecimila esemplari, vengono cacciati anche gli esemplari non ancora adulti. E come se non bastasse, vengono barbaramente uccise molte femmine mentre sono incinte.
    Spock: Dare la caccia a una specie in estinzione manca di logica.
    Gillian: Chi ha mai detto che la razza umana sia logica?
  • Kirk: Spock?
    Spock: Sì?
    Kirk: A proposito delle colorite metafore di cui abbiamo parlato... Penso che non debba più cercare di farne uso.
    Spock: Perché no?
    Kirk: Be', primo perché non ci sei molto portato...
    Spock: Capisco.
    Kirk: E inoltre non è sempre necessario dire ciò che si pensa.
    Spock: Io non posso dire bugie...
    Kirk: No, non ti chiedo questo, ma... Rischi di esagerare!
    Spock: "Esagerare"?
    Kirk: Esagerare, l'hai fatto prima, non te ne ricordi?
    Spock: Merda, non lo farò più.
  • Gillian: Bob, sono molto combattuta, okay?
    Bob: Lo so, non sto bene neanch'io, ma siamo praticamente tra l'incudine e il martello: non possiamo né tenerle qui senza rischio per la loro vita né lasciarle andare senza che corrano lo stesso rischio!
    Gillian: Lo so, lo so...
    Bob: E in fondo poi non dobbiamo esagerare, non stiamo parlando di esseri umani! Non è stato provato che la loro intelligenza...
    Gillian: Oh, smettila Bob!!! Non so come sei fatto tu, ma la mia compassione per qualcuno non è condizionata dal suo grado di intelligenza!
  • Spock: Gracie è incinta.
    Gillian: Insomma, volete dirmi chi siete? E smettetela di prendermi in giro, mi dite come fate a saperlo?!
    Kirk: Non possiamo dirglielo...
    Gillian: Ma...!
    Kirk: Ma se lei mi lascia finire... Posso dirle che non siamo militari e che non vogliamo fare del male alle sue balene.
    Gillian: Allora cosa state...
    Kirk: In realtà noi potremo aiutarla in un modo tale che... Francamente lei non potrebbe neanche immaginare!
    Gillian: O credere, scommetto.
    Kirk: Sì, probabile. Vede, noi siamo un po' meglio di come sembriamo.
    Spock: Questo è certo.
    Kirk: Ho il sospetto che sarebbe molto meglio per tutti se ne discutessimo a cena! Che ne dice?
    Gillian: Vi piace la cucina italiana?
    Spock: No.
    Kirk: Sì.
    Spock: No.
    Kirk: Sì.
    Spock: No.
    Kirk: Sì! Adoro la cucina italiana, e anche tu.
    Spock: Sì. [Gillian li guarda]
  • Sulu: Salve!
    Pilota: Salve.
    Sulu [guarda il suo elicottero]: Bella macchina. Huey 202, vero?[3]
    Pilota: Esatto. Lei vola?
    Sulu: Oh, di tanto in tanto... Ho pilotato qualcosa di simile ai tempi dell'accademia.
    Pilota: Ah, bene. Allora dev'essere roba vecchia per lei?
    Sulu: Oh, sì...
  • Scott: Mettiamola diversamente... Quanto deve essere spesso un pezzo del vostro "plexiglas" grande diciotto metri per tre per sostenere la pressione di cinquecento metri cubici d'acqua?
    Nichols: È semplice, quindici centimetri. Abbiamo in lavorazione pezzi così.
    Scott: Sì, ho notato... Adesso supponga, solo supponga, che io le possa mostrare il modo per fabbricare una parete che possa servire allo stesso scopo... Ma spessa solo due centimetri e mezzo. Sarebbe una cosa molto interessante per lei, eh?
    Nichols: Sta scherzando!
    McCoy: Potrebbe il professore usare il suo computer?
    Nichols: Prego. [Scott si siede davanti al computer]
    Scott: Computer? Computer? Ah! [prende il mouse e lo usa come microfono] Salve, computer!
    Nichols: Forse usando la tastiera...
    Scott: La testiera... Pittoresco. [digita a velocità miracolosa la formula]
    Nichols: Alluminio trasparente, vedo bene?!?
    Scott: L'hai detto, amico...
    Nichols: Aspetti, ci vorranno anni solo per calcolare la dinamica di questa matrice!
    McCoy: Sì, ma lei diventerebbe ricco al di sopra di qualunque brama di ricchezza!
    Scott: Allora, pensa che questa cosa le interessi... O premo il tasto e cancello tutto quanto?
    Nichols: No!!! No. [una signora fa per entrare nell'ufficio] Non ora Madeline!! [lei esce] Ma con esattezza, che cosa avete in mente?
    McCoy: Be', ci lasci parlare un attimo da soli... [prende in disparte Scott] Naturalmente ti rendi conto che se gli riveliamo la formula noi alteriamo il futuro?
    Scott: No, perché? Chi ci dice che non è stato lui, l'inventore?
    McCoy: Mhhh. Già...
  • Gillian: Aspetti un attimo, come fa a sapere che Gracie è incinta, è una cosa che non sa nessuno!
    Spock: Gracie lo sa.
  • Gillian: Chi è lei?
    Kirk: Chi crede che sia?
    Gillian [scherzando]: Non me lo dica... Lei viene dallo spazio!
    Kirk: No, vengo dall'Iowa, ci lavoro soltanto nello spazio.
  • Agente FBI [legge i documenti d'identità di Chekov]: "Capitano Pavel Chekov, Flotta Stellare, Federazione Unita dei Pianeti"... Bene, comandante, c'è niente che vuole dirci?
    Chekov: Per esempio?
    Agente FBI: Ad esempio chi è veramente, che cosa sta facendo qua e cos'è questa roba. [il comunicatore]
    Chekov: Sono Pavel Chekov, un ufficiale della Flotta Stellare, Federazione Unita dei Pianeti, numero di matricola 656527B.
    Agente FBI: D'accordo, cominciamo da capo.
    Chekov: Da quale capo?
    Agente FBI: Nome.
    Chekov: Il mio nome?
    Agente FBI [sarcastico]: No, il mio!
    Chekov: Non lo conosco suo nome!
    Agente FBI: Lei si sta prendendo gioco di me, la vedo male.
    Chekov: Davvero? Ha problemi agli occhi?
  • Kirk [Gillian si fa portare sulla nave nonostante le sue obiezioni]: Lei mi ha ingannato.
    Gillian: Avete bisogno di me.
  • McCoy: Che c'è che non va, signora?
    Paziente: Sono sotto dialisi...
    McCoy: Dialisi? Dio, ma qui siamo nel Medioevo! [tira fuori una pillola dalla sua borsetta] Ecco qua, mandi giù questa. E per qualsiasi problema dovrà solo chiamarmi.
    [...]
    Paziente: Il dottore mi ha dato una pillola e il rene mi è ricresciuto! Il dottore mi ha dato una pillola e il rene mi è ricresciuto!
  • Dottore#1: Weintraub diceva chemioterapia radicale o questo qui crepa.
    Dottore#2: E Gottlieb che diceva?
    Dottore#1: Be', quello parlava solo di risonanza magnetica! [ridono] Mancava poco che si scannassero!
    McCoy [indignato]: È incredibile...!
    Dottore#1: Lei ha un'opinione diversa, dottore?
    McCoy: Sembra di trovarsi ai tempi dell'Inquisizione spagnola!
    Kirk [uscendo dall'ascensore]: Brutta giornata, eh?
  • Kirk: Signor Spock, ha calcolato la variante della massa balene/acqua nel suo programma di rientro?
    Spock: Il signor Scott non era in grado di fornirmi cifre esatte, Ammiraglio, perciò... Proverò a ipotizzare.
    Kirk: Ipotizzare? Tu, Spock? Ma è straordinario!
    Spock [rivolto a McCoy mentre Kirk lascia la plancia]: Non credo che si renda conto...
    McCoy: No, Spock, intende dire che si sente più sicuro delle tue ipotesi che delle certezze di tanta altra gente.
    Spock: Allora dice che era un complimento?
    McCoy: Lo era.
    Spock: Ah... Allora in questo caso giocerò le mie migliori carte.
  • Kirk: "Dicono che il mare è freddo, ma il mare contiene il sangue più caldo che ci sia".
    Gillian: Le balene non piangono, D.H. Lawrence.
    Kirk: Terribile... Quando l'uomo uccideva queste creature, stava cancellando il proprio futuro.
    Scott: Le balene sembrano felici di vederla, dottoressa. Spero che le piaccia il nostro piccolo acquario.
    Gillian: È un miracolo, signor Scott!
    Scott: Un miracolo? Il miracolo deve ancora accadere...
  • Presidente: La seduta del consiglio è aperta. Sedete, prego. Introducete gli accusati. Comandante Spock, lei non è tra gli accusati.
    Spock: Signor Presidente, io sono con i miei compagni.
    Presidente: Come preferisce... I reati di cui siete imputati sono cospirazione, aggressione di ufficiali della Federazione, furto di una nave di proprietà della Federazione, nella fattispecie la nave stellare Enterprise, sabotaggio della USS Excelsior, distruzione volontaria di una nave di proprietà della Federazione, nella fattispecie la summenzionata USS Enterprise e infine disobbedienza ad ordini diretti del comandante della Flotta Stellare. Ammiraglio Kirk, come si dichiara?
    Kirk: Dopo essermi consultato con i miei compagni, mi dichiaro colpevole, Signor Presidente.
    Presidente: A verbale: preso atto delle molte circostanze attenuanti, tutte le accuse tranne una vengono derubricate. La restante accusa, disobbedienza agli ordini di un ufficiale superiore, è imputabile solamente all'ammiraglio Kirk. Sono più che sicuro che l'ammiraglio converrà sulla necessità di mantenere la disciplina ad ogni livello di comando.
    Kirk: Sissignore.
    Presidente: James T. Kirk, la sentenza di questo consiglio è che lei sia retrocesso al grado di capitano. E come conseguenza del suo nuovo grado, che le vengano affidati i compiti per i quali ha ripetutamente dimostrato di possedere una elevata attitudine: il comando di una nave interplanetaria! [la corte inizia già ad eccitarsi] Silenzio. Capitano Kirk, lei e il suo equipaggio avete salvato questo pianeta dalla distruzione causata dalla cecità dei suoi stessi abitanti, saremo per sempre in debito con voi. [i presenti nella sala si mettono ad applaudire]
  • Gillian: Sono così felice che non so dirle quanto! Grazie, grazie infinite!
    Kirk: Un momento, dove va?
    Gillian: Lei va alla sua nave, io vado alla mia: Ricerca Scientifica. Devo rimettermi in pari, sono indietro di tre secoli!
    Kirk: Vuol dire che questo è un addio?
    Gillian: Perché dovrebbe essere un addio?
    Kirk: Ehm, be'... Come dicono nel suo secolo, non ho nemmeno il suo numero di telefono! [ridono] Come faccio a ritrovarla?
    Gillian: Non si preoccupi, la trovo io... [sussurra dopo averlo baciato sulla guancia] In qualche parte nella galassia.
  • Spock: Padre...
    Sarek: Torno su Vulcano entro un'ora e desidero congedarmi da te.
    Spock: Padre, vi ringrazio per tutto quello che avete fatto.
    Sarek: Non devi ringraziarmi. Sei mio figlio. E inoltre... Sono molto fiero per come hai agito durante questa crisi.
    Spock: Vi ringrazio.
    Sarek: Ricordo che mi opposi al tuo arruolamento nella Flotta Stellare, è possibile che io abbia errato nel farlo. Quei terrestri, i tuoi compagni, sono brave persone.
    Spock: Loro sono miei amici.
    Sarek: Sì, certo. Vuoi che porti qualche messaggio a tua madre?
    Spock: Sì. Ditele... Che mi sento bene. [alza la mano facendo il saluto Vulcan] Lunga vita e prosperità, padre.
    Sarek: Lunga vita e prosperità, figlio mio.
  • McCoy: La mentalità burocratica è l'unica costante dell'universo, ci daranno una nave da carico. Ne sono più che sicuro.
    Sulu: Con tutto il rispetto, dottore, io faccio conto sull'Excelsior!
    Scott: Sull'Excelsior?! Signor Sulu, perché sperare che ci venga assegnato quel trabiccolo?
    Kirk: A me basta che sia una nave.
    Scott: Ha ragione, signore... Basta che sia una nave. [sorvolano l'Excelsior e si ritrovano davanti alla neo-ricostruita Enterprise-A]
    Kirk: Amici miei, siamo a casa!

Sulu: Timone pronto, capitano.
Kirk: Allora, signor Sulu... Proviamo questa nave! [l'Enterprise parte a velocità warp nello spazio profondo]

Citazioni su Rotta verso la Terra

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  • Attore, sceneggiatore e regista, L. Nimoy porta le avventure galattiche verso la Terra e verso la commedia con risultati assai divertenti. Pochi effetti speciali ma efficaci. (il Morandini)
  • Per lo scarso successo ottenuto dalla serie in Italia, uscì con una promozione che non faceva alcun riferimento alla saga. (Il Mereghetti)
  • In Star Trek IV [Spock] è molto "distante": è alla ricerca di se stesso e questo suo atteggiamento introspettivo lo rende parecchio distaccato. Verso la fine, però, quando dice a suo padre: "Dì a mia madre che mi sento bene", capisce chi era e cosa era divenuto.
  • Le scene girate con le balene per ST4 sono state molto complicate...eccitanti...e si, molto divertenti. Ne abbiamo girato alcune al Monterey Aquarium, altre a San Rafael, vicino gli Studios della Industrial Light and Magic, altre ancora in una vasca del Paramount Lot in Melrose Avenue a Hollywood. E la scena della fusione mentale tra Spock e la balena è stata filmata in una vasca per test della NASA nella California del Sud.
  • Quando ho cominciato a preparare ST4 la prima cosa che ho fatto per sviluppare la storia è stata di visitare scienziati di alcune delle nostre migliori università, Harvard... MIT... e UC Santa Cruz, parlando con i fisici coinvolti nel progetto SETI (la Ricerca di intelligenze extraterrestri). Queste conversazioni hanno fatto si che la storia trattasse della comunicazione tra una civiltà aliena e le balene megattere.
  1. Citazione al famoso ammutinamento del vascello inglese Bounty, avvenuto nel 1789. Cfr. voce su Wikipedia.
  2. Riferimento alle puntate della serie originale Domani è ieri (prima stagione, episodio 19) e Missione Terra (seconda stagione, episodio 26).
  3. In realtà l'elicottero è un Huey 204, è chiamato 202 per via di un errore di doppiaggio.

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