Giochi olimpici
manifestazione sportiva a livello mondiale con cadenza quadriennale
Citazioni sui Giochi olimpici, comunemente chiamati anche Olimpiadi.
Citazioni
modifica- Ai Giochi Olimpici è così: anni di allenamento, di duro lavoro, di desiderio, di disciplina racchiusi in pochi minuti, a volte addirittura in pochi secondi e dire che finché la gara non è finita ti sembra che il tempo non passi mai. (Michael Phelps)
- Condanniamo il razzismo e ci battiamo per la difesa della libertà e dei diritti umani. Lo scopo dei Giochi è celebrare l'unità e l'umanità nel rispetto e mantenimento della pace, senza discriminazioni e condividendo ogni cosa, emozioni comprese. (Thomas Bach)
- Continuare fino al 2012? Non lo so, ma perché escluderlo. È come quando partorisci: maledici il dolore, ma poi il figlio in braccio ti dà la voglia di un altro bambino. Così è per la medaglia e le Olimpiadi. (Josefa Idem)
- Di Olimpiadi, alla fine, ne ho fatte quattro. Ma la prima, quella di Atene del 2004, è stata la più pazzesca. Quando sono arrivata ho pensato: "Mamma mia, che cos'è questa cosa?". Io le avevo sempre viste in televisione ma non potevo immaginare che fosse così. Cammini e ti ritrovi Nadal, giri l'angolo e vedi la squadra dell'NBA. È tutto sport, non c'è un attimo in cui puoi pensare ad un'altra cosa. E tutto va con quel ritmo. Impregna talmente l'aria che pensi di vivere in un altro mondo. Quello in cui avrei voluto passare tutti i giorni della mia vita. Due settimane di paradiso. (Tania Di Mario)
- Dire che sono un traguardo ambito per gli atleti è quasi scontato. Mi piacerebbe invece parlare di quanto siano importanti per le persone che ci guardano da casa. Tutti si fermano qualche minuto a guardare le Olimpiadi, anche persone che allo sport non si sono mai interessate. Credo possano essere una buona medicina per non pensare per qualche ora a tutto ciò che ci sta accadendo. (Rachele Barbieri)
- Ho sempre dato grande importanza ai giochi: la sensazione di giocare per il proprio paese, e di vincere per il proprio paese ti da qualcosa che i titoli individuali, per quanto importanti, non ti possono dare. (Steffi Graf)
- I primati mondiali sono fatti per essere battuti, un oro olimpico resta per sempre. (Usain Bolt)
- L'importante non è vincere, ma partecipare. (attribuita a Pierre de Coubertin)
- L'Olimpiade è un'esperienza incredibile perché proietta su una ribalta "totale" e perché fa apprezzare il senso del gruppo. (Magic Johnson)
- L'Olimpiade vince con gli sport poveri, ma vince anche con i campioni del superprofessionismo. L'Olimpiade è una parentesi tra le contraddizioni dello sport, viaggia tra le angustie e gli splendori del mondo, non maschera nulla, non ci fa dimenticare tragedie e ingiustizie, difende faticosamente valori. Benedetto sia chi la concepì e chi la fece rinascere. Nulla di più bello ho visto sgorgare dalla fantasia dell'uomo. (Candido Cannavò)
- Le medaglie olimpiche sono un momento particolare difficile da ripetere. I Giochi arrivano alla massa, tu vivi un'esperienza unica con gli altri atleti nel Villaggio, e se vinci ti senti bene. Qualcosa di sensazionale. (Kornelia Ender)
- Le Olimpiadi devono essere una ispirazione per i giovani, per quelli che sono i valori olimpici. (Niccolò Campriani)
- Le Olimpiadi dimostrano il potere dello sport di riunire gli individui senza distinzione di età, razza, classe, religione, capacità, sesso, orientamento sessuale o identità di genere. (Ban Ki-moon)
- Le Olimpiadi hanno la capacità di farti sentire un eroe come se fossi in cima al mondo, e ha anche la capacità, in un solo giorno, in 60 secondi, di cancellare tutto ciò che hai pensato di te stesso per tutta la tua carriera. (Mikaela Shiffrin)
- Le Olimpiadi per me sono sempre state una competizione fuori dal tempo. Un'oasi di felicità ed entusiasmo fatta di scherma, atletica, nuoto, tuffi, box, judo, ciclismo, volley, canoa... (Gianluigi Buffon)
- Le olimpiadi sono ricordate per le storie umane che raccontano. (Julio Velasco)
- Le Olimpiadi sono una bomba di emozioni, in contesti del genere si capisce che non bisogna dare nulla per scontato. Puoi prepararle anche per quattro anni, ma sensazioni così non impari mai a gestirle. (Cristina Chirichella)
- Le Olimpiadi uniscono certamente le persone. Lo hanno sempre fatto, lo fanno ora e lo faranno in futuro. (Jaroslava Mahučich)
- [Nel 1993] Ma che bravo e che furbo lo sport; che in questi ultimi anni si è inventato una specialità nuova, appassionante: la designazione della città sede dei Giochi. È una specialità composita, c'è tutto: tattica della pubblicità, tecnica degli impianti, si gioca a zona, con rotazione addirittura dei continenti, e a uomo, con pressione diretta sui membri del Cio. C'è il lungo allenamento, il riscaldamento degli ultimi giorni, la vampa del voto [...]. C'è pure la corruzione. Il doping è quello del denaro, l'antidoping non esiste, come negli sport chic. (Gianpaolo Ormezzano)
- Nel quadriennio non c’è pressione, poi alle Olimpiadi tutti mettono il becco [...]. Devi vincere perché hai vinto sino a tre mesi prima. [...] non tollero quella mentalità solo italiana che cancella il percorso di una sportiva se «buca» l'Olimpiade. (Giulia Conti)
- Nella mia carriera sportiva ho avuto la fortuna, la gioia, l'onore di partecipare due volte ai Giochi Olimpici, ad Atene nel 2004 [...] e poi a Londra nel 2012. In entrambe queste occasioni ho avuto modo di constatare personalmente due evidenze. La prima è che i Giochi Olimpici sono un avvenimento planetario dalla fortissima connotazione politica, cosa che peraltro giudico in maniera del tutto positiva e che accade dalla prima edizione ad Olimpia, nel 776 a.C. La seconda è che quello che succede dentro al Villaggio Olimpico è la situazione che abbia mai sperimentato più vicina a un mondo ideale, in cui mi piacerebbe vivere, una specie di utopia in azione, perché ho visto davvero atleti americani e afghani in coda allo stesso ristorante, ho visto davvero atleti israeliani e palestinesi appendere le rispettive bandiere in edifici a pochi metri di distanza gli uni dagli altri, ho visto davvero atleti russi e ucraini brindare (anche troppo) alle rispettive vittorie. Insomma, ho visto un modello di società possibile, che funziona. (Mauro Berruto)
- Nello sport solitamente conta chi vince ma nelle Olimpiadi è diverso. (Claudio Galli)
- Penso che l'olimpiade sia il sogno di ogni atleta. E riuscire a partecipare a questa competizione ti trasmette una estrema fiducia e ti senti importante. [...] sapere che sei partecipe alle olimpiadi con altri atleti forti e importanti ti rendi conto che stai facendo qualcosa che va al di fuori di tutto ciò che ti puoi aspettare. Ed è stato stupendo vedere tanti atleti da tutto il mondo. Mi sono sentita parte di qualcosa di fuori dall'ordinario. (Gaia Giovannini)
- [Sulla medaglia d'oro olimpica] Per me fu più grande di uno Slam, più speciale. Stare sul podio, sentire il tuo inno nazionale e avere la medaglia attorno al collo, vedere gli altri atleti che ti applaudono. È una sensazione differente, decisamente unica e assolutamente più speciale. (Steffi Graf)
- Se le Olimpiadi fossero una fiaba, sarebbero certamente quella di Cenerentola, dove ci sono zucche, scarpette, matrigne, sorellastre cattive, una fata e poi lei, appunto, Cenerentola, la protagonista di un riscatto. Il bello delle Olimpiadi è che accendono una luce su chi vive nell'ombra il sacrificio di sport anche molto faticosi. Che ne sappiamo noi, per il resto dell'anno, di lottatori, sparalesti, tuffatori spanciati, spadaccini spuntati, nuotatori [...], signori degli anelli rubati, saltimbanchi e acrobati di vario genere? (Alessandro Bonan)
- Una delle cose più belle dei Giochi è proprio scoprirsi appassionati delle discipline più disparate, tifando da casa per un nostro atleta... E allora "più veloci! più in alto! più forte!". (Alessandro Del Piero)
- [Sulla medaglia d'oro olimpica] Fu davvero una grande cosa per me, perché il tennis è uno sport così solitario ed essere in grado di giocare per qualcun altro, per qualcos'altro, per qualcosa più grande di te ma comunque in relazione con te, è un grande senso di soddisfazione... e per me giocare per il mio Paese e, ancor più importante, giocare per realizzare ciò che mio padre aveva sperato e che non era riuscito a realizzare nella sua esperienza olimpica... sentivo che stavo giocando per qualcosa più grande di me e l'avere lui lì era parte di questo.
- [Sulla medaglia d'oro olimpica] Fu un'esperienza ultraterrena. Quando ero un ragazzino il tennis non era disciplina olimpica, ma fu una delle tante cose che mio padre ha predetto della mia vita, che il tennis sarebbe entrato a far parte delle Olimpiadi e che io avrei vinto la medaglia d'oro. Quindi essere su quel podio fu un mio sogno di ragazzo sotto molto aspetti. Ricordo tuttora lo stare là, sul gradino della medaglia d'oro, una delle poche volte in cui sono stato effettivamente più alto dei miei avversari! La medaglia attorno al mio collo, l'inno nazionale, i miei occhi bagnati di lacrime... un'esperienza ultraterrena, surreale.
- Questo è il più grande successo che io abbia mai ottenuto. Vincere uno Slam è la cosa più grande nel nostro sport, ma vincere un Olimpiade è la cosa più grande che puoi fare in tutti gli sport. (Andre Agassi)
- La medaglia d'oro la conquista il presidente della Repubblica, il telecomando in mano che dalla poltrona si precipita a congratularsi con l'atleta dandone ampia copertura a tutti i mezzi d'informazione. L'atleta, che una volta diceva alla mamma "Sono arrivato uno!", oggi si prepara a una carriera da parlamentare.
- Le Olimpiadi sono una versione smisurata del Colosseo con circences che occupano tutti gli spazi dell'informazione. Un bromuro quotidiano sponsorizzato dalle multinazionali. Lo spirito di Olimpia, sotto il segno della Coca Cola, declassato dalla partecipazione di tennisti, calciatori, giocatori di pallacanestro, professionisti che guadagnano cifre immense, fuori dalla realtà della gente comune, che li applaude come semidei dell'antica Grecia.
- Se tutto fa spettacolo, tutto fa Olimpiadi. All'elenco sterminato di sport olimpici mancano le freccette da bar, le bocce e il parcheggio cronometrato in retromarcia. Il bello di questa manifestazione è che tutte le nazioni del mondo possono avere il loro momento di gloria. Un bronzo nel beach volley assurge a festa nazionale. Non conosco, né ho ha mai conosciuto, nessuno che pratichi il fioretto o la spada in vita mia, però alle Olimpiadi sono orgoglioso se il mio Paese trionfa sulle pedane. Poi, per quattro anni, non me ne può fregare di meno. Non vincono gli atleti, ma le nazioni. È il trionfo del nazionalismo.
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