Kornelia Ender
nuotatrice tedesca
Kornelia Ender (1958 – vivente), ex nuotatrice tedesca.
Ender 50 anni dopo «Io bambina d'oro ho smesso presto ma era giusto così»
Intervista di Pier Francesco Archetti e Stefano Arcobelli, La Gazzetta dello Sport, 11 luglio 2023.
- [«Cosa le piace e non le piace del nuoto di oggi?»] Non posso dire cosa non mi piace. trovo bello che le prestazioni siano sempre più veloci, i tempi migliori. Cambiano le tecniche, i tuffi, le subacquee, ma si va sempre avanti, ed è bello.
- [«Lei salì sul podio olimpico a 13 anni, a Monaco: cosa ricorda?»] [...] fu un momento indescrivibile, ma soprattutto una grande sorpresa. Non me lo potevo aspettare, ero la più giovane, non avevo calcolato un successo del genere. Era la prima volta che stavo lontano dai miei genitori per tanto tempo, anche all'estero: una successione di fatti che mi ha segnato. Anche le decine di interviste a cui non ero abituata, ma dovevo cavarmela, dovevo impormi.
- [...] se fai bene la prima gara importante e tutto fila alla perfezione, le altre vittorie vengono automatiche, perché tu hai così tanta adrenalina che poi semplicemente nuoti sull'onda positiva che ti spinge.
- Le medaglie olimpiche sono un momento particolare difficile da ripetere. I Giochi arrivano alla massa, tu vivi un'esperienza unica con gli altri atleti nel Villaggio, e se vinci ti senti bene. Qualcosa di sensazionale.
- [«Dopo di lei, ci fu la degenerazione del doping nella Ddr. Quanto la ferì quel sistema?»] Fisicamente, oggi non ho alcuna consegenza. Almeno non ancora. [...] Come atleti avevamo molti vantaggi nella Ddr, ma quanto a quell'argomento, non lo so. Non so nemmeno se ho preso qualcosa. Ma sì, se ho preso qualcosa, fu a mia insaputa. [...] C'era un controllo medico assoluto, organizzato con i medici della squadra, non medici di famiglia.
- [«Oggi secondo lei c'è più o meno doping?»] Penso semplicemente che oggi se ne parli in modo diverso. In passato era un argomento tenuto sotto silenzio, oggi invece se ne scrive molto. Te ne accorgi, le persone vengono squalificate per due anni e poi vanno avanti e tornano in gara, Io, se avessi saputo che mi era stato dato qualcosa, non avrei più nuotato, non avrei più fatto le Olimpiadi, i Mondiali, gli Europei. Mi sarei comportata così all'epoca, invece adesso sono in tanti che poi continuano, dopo lo stop. Se fai sforzi impegnativi e ti accorgi che non ci riesci più, allora devi aver preso qualcosa.
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