Democrazia Cristiana
partito politico italiano (1943-1994)
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Democrazia Cristiana, partito politico italiano fondato nel 1943 e dissolto nel 1994.
Citazioni sulla Democrazia Cristiana
modifica- [Nel 1958] Ai voti dei cittadini pavidi che continuano a votare Dc per paura del comunismo, si sono aggiunti alcuni milioni d'altri cittadini dominati dalla paura perché ricattati dal confessore. (Arrigo Benedetti)
- Andreotti, Fanfani, Rumor, e almeno una dozzina di altri potenti democristiani, dovrebbero essere trascinati sul banco degli imputati. E quivi accusati di una quantità sterminata di reati: indegnità, disprezzo per i cittadini, manipolazione del denaro pubblico, intrallazzo con i petrolieri, con gli industriali, con i banchieri, collaborazione con la Cia, uso illegale di enti come il Sid, responsabilità nelle stragi di Milano, Brescia e Bologna (almeno in quanto colpevole incapacità di colpirne gli esecutori), distruzione paesaggistica e urbanistica dell'Italia, responsabilità della degradazione antropologica degli italiani, responsabilità dell'esplosione "selvaggia" della cultura di massa e dei mass-media, corresponsabilità della stupidità delittuosa della televisione.
Senza un simile processo penale, è inutile sperare che ci sia qualcosa da fare per il nostro paese. È chiaro infatti che la rispettabilità di alcuni democristiani (Moro, Zaccagnini) o la moralità dei comunisti non servono a nulla. (Pier Paolo Pasolini) - Croce era convinto che l'istituto monarchico offrisse maggiori garanzie di laicità rispetto alla repubblica guidata dalla Democrazia cristiana. Per molti cattolici l'Italia era "il giardino del Vaticano". (Eugenio Scalfari)
- Democratico cristiano: censuro la tua anima. (Totò le Mokò)
- E perciò, miei cari fedeli e amati concittadini, io vi esorto a dare il vostro suffragio ad un partito che sia popolare, e cioè democratico e quindi rispettoso della nostra fede cristiana: un partito, per concludere, che sia democratico e cristiano. (Divorzio all'italiana)
- [Sul ruolo della DC nella Resistenza] È vero che tanto i rappresentanti del Partito liberale, quanto quelli della DC, in seno ai CLN accettavano l'orientamento insurrezionale ed avevano approvato la dichiarazione che sconfessava i tentativi di iniziare trattative per arrivare a patti, a compromessi con i comandi tedeschi e fascisti, ma questi tentativi c'erano stati se non ufficialmente da parte di questi partiti, senza dubbio da parte delle autorità ecclesiastiche e di personalità che con quei due partiti avevano particolari rapporti. Certo è che i giornali della DC e del Partito liberale non svolgevano alcuna azione di propaganda e di incitamento per l'insurrezione, pubblicavano invece lunghi articoli già volti ai problemi della produzione, della ricostruzione, ai problemi del domani, mentre il paese era ancora impegnato nella lotta armata e tutte le energie dovevano essere mobilitate per la battaglia decisiva. (Pietro Secchia)
- Ho servito a lungo la Democrazia cristiana, con dedizione e con serenità, cercando di fare miei i grandi ideali che animano il partito e che sono il suo vanto. (Giovanni Spagnolli)
- I democristiani, da cattivi cattolici, ma da ottimi clericali, non credono in niente. E chi non crede in niente, non solo è capace di tutto, ma lascia fare tutto a tutti. (Roberto Gervaso)
- [Rivolgendosi ai parlamentari della Democrazia Cristiana] I metodi che voi impiegate per affermare il vostro totalitarismo sono senza dubbio per molti altri aspetti molto diversi da quelli fascisti. Voi non mandate in giro, ad esempio, delle squadre di manganellatori in camicia nera, però mandate la Celere a caricare gli scioperanti, i manifestanti ed i manganelli della Celere non sono certo di legno più dolce di quelli fascisti. La repressione viene organizzata dagli organi dello Stato che voi chiamate democratico. I metodi sono diversi, ma i risultati ai quali volete arrivare sono identici a quelli fascisti. (Pietro Secchia)
- Il governo è figlio delle forze politiche, e più ancora è figlio della dc. E nella dc ci sono resistenze contro i nuovi modelli di sviluppo, si pronunciano parole alle quali non seguono i fatti, l'impegno s'allontana sempre. (Giacomo Mancini)
- Il nostro è un partito con un grande seguito popolare. Non siamo assolutamente preparati per un governo con il pci. (Carlo Donat-Cattin)
- Il più grande errore che ho fatto è stato tanto tempo fa, alle elezioni in cui la Dc crollò. Repubblica mi aveva commissionato un sondaggio e venne fuori il crollo della Dc. Noi guardavamo questi dati e ci sembrava impossibile. Non li abbiamo consegnati. Pensavamo che fossero errati. Non ci credevamo. (Renato Mannheimer)
- Il sistema di potere dc ha favorito la nascita e la proliferazione di fenomeni negativi, e di vere e proprie degenerazioni del sistema. (Fernando Di Giulio)
- I miei amici [democristiani] credettero che bilanciandosi fra destra e sinistra la Dc avrebbe consolidato il dominio al centro dell’elettorato. Invece si generò una fuga eccentrica di giovani a sinistra e di anziani a destra che trascinò il centro nel vuoto. La strategia degli “opposti estremismi” avrebbe dovuto costituire il pilastro della forza elettorale democristiana, ne fu invece il batterio che la corrose: prolungò gli anni di piombo, logorò le istituzioni, distrusse la Dc. (Paolo Emilio Taviani)
- Io se fossi Dio, | quel Dio di cui ho bisogno come di un miraggio, | c'avrei ancora il coraggio di continuare a dire | che Aldo Moro insieme a tutta la Democrazia Cristiana | è il responsabile maggiore di trent'anni di cancrena italiana. | Io se fossi Dio, | un Dio incosciente enormemente saggio, | avrei anche il coraggio di andare dritto in galera, | ma vorrei dire che Aldo Moro resta ancora | quella faccia che era! (Giorgio Gaber)
- La DC a Palermo vive con l'espressione peggiore del suo attivismo mafioso, oltre che politico [...]. Lo Stato affida la tranquillità della sua esistenza non già alla volontà di combattere e debellare la mafia e una politica mafiosa, ma allo sfruttamento del mio nome per tacitare l'irritazione dei partiti [...] pronti a buttarmi al vento non appena determinati interessi saranno o dovranno essere toccati o compresi. (Carlo Alberto dalla Chiesa)
- La dc non può esser quella di ieri o di ieri l'altro poiché i suoi compiti sono mutati, poiché il tipo della sua presenza è diverso. (Flaminio Piccoli)
- La Democrazia cristiana, con ammirevole pazienza e coerenza, sta sistemando i suoi fedeli non soltanto nei pubblici uffici, necessariamente temporanei, ma nelle più stabili e più lucrose cariche direttive degli istituti controllati dallo Stato, nelle banche, nei giornali, nei consigli di amministrazione delle grandi industrie: ovunque ci sia un profitto da trarre, una prebenda da lucrare, un gettone di presenza da riscuotere, una poltrona comoda con molti campanelli sulla scrivania e alla porta un'automobile da sdraiarcisi senza pagare. (Piero Calamandrei)
- La Democrazia Cristiana era un partito complesso: le sue classi dirigenti erano antifasciste, ma la base includeva gran parte del Paese che era stato fascista. Tutta la condotta della Dc è stato un navigare a vista. (Luciano Canfora)
- La Democrazia cristiana ha svolto nel XX secolo la funzione che gli Stati della Chiesa hanno svolto per millequattrocento anni. (Gianni Baget Bozzo)
- [Parlando dell'elezione di Giuseppe Saragat a Presidente della Repubblica Italiana] La democrazia Cristiana si è rivelata senza più veli quella bagascia da culo che è, cosa tristissima per chi aveva creduto potesse venire da quella parte saggezza e equilibrio, e il parlamento qualcosa da farci vergognare di essere italiani. Ma quelli non hanno che un pensiero, il loro posto e il loro partito [...] Bene hanno fatto quei monarchici che al momento dell'elezione, allo scoppio del falso entusiasmo, si sono messi a gridare: "Evviva il Re!". I creatori di operette sono stati superati dal primo all'ultimo [...] I popoli hanno il governo che meritano. (Aldo Palazzeschi)
- [Per le elezioni politiche del 1963] Le confessioni motivazionali avevano spiegato che, nell'inconscio dell'italiano medio, la Dc più che un Padre era una Madre, anzi una matrona: il donnone di Guareschi e di Candido, appesantita dagli anni e poco adatta a guidare la ricerca della nostra nuova frontiera. Volevamo "vendere" il centro-sinistra? Ebbene, ci provassimo con quella vecchia venditrice. E ce ne saremmo accorti. (Adolfo Sarti)
- Lo strapotere della dc deriva dalla persuasione che niente sarebbe cambiato, mai. Questa persuasione ha stravolto un partito che ha le sue rispettabili radici e molta gente degna di stima, trasformandola in un covo di Gava e uomini del genere. (Francesco De Martino)
- Ma che, macché democrazia | ma che, macché, macché cristiana | ladri, ladri, mafiosi e figli di puttana. (Banda Bassotti)
- Nelle chiese, nel confessionale, nella spiegazione del Vangelo, i parroci hanno obbligato esercitando un vero e proprio terrore spirituale, a votare per una lista: quella della Democrazia Cristiana. (Emilio Lussu)
- Ogni governo per voi è formato sulla base dell'appartenenza a una corrente. Questo ha creato nel Paese l'idea che siano necessari santi protettori. E quando non si trovano nelle correnti dc, magari si cercano nella P2. (Fernando Di Giulio)
- [Sulla richiesta di un'ispirazione integrale al cristianesimo] Peccato che nessuno mi abbia mai spiegato che cosa voglia dire, come cioè si possa tradurre ed applicare questa formula sul piano politico ed amministrativo. Si tratta forse di un massimalismo cristiano? In questo caso renderemmo al partito un pessimo servizio. (Attilio Piccioni)
- Per la dc è il partito che è al servizio del Paese, non viceversa. (Guido Bodrato)
- [Nel 1980; sulla possibilità della Democrazia Cristiana all'opposizione] Per la dc potrebbe anche essere utile, dopo tanti anni di governo. In minoranza ci si rinnova più facilmente, si cambia con meno difficoltà la classe dirigente. In definitiva si purifica il partito dalle "scorie", da coloro che per decenni sono saliti sul carro del potere, solo per il potere e che ora guardano altrove, oltre la dc. (Vittorino Colombo)
- [Parlando della DC] Questi falsi credenti che non credono a nulla, ma che vanno in processione perché questo serve a i loro sporchi affari; questi bocciati agli esami che vincono i concorsi, in mancanza di una laurea, con un certificato parrocchiale; questi professionisti della corruzione, i quali si accorgono che i metodi di arricchimento che ieri erano tollerati a prezzo di un saluto romano, sonò anche oggi rispettati ugualmente a prezzo di una genuflessione. (Piero Calamandrei)
- [Per le elezioni politiche del 1963] Se la Dc, per forza grammaticale, è donna, come è che una donna può piacere? Ma se è bella e giovane, e cioè se è scopabile [...] Dunque facciamo una Dc fanciulletta; naturale che dovrà essere una fanciulletta per bene col mazzolin di fiori; al postutto il messaggio si rivolge ai buoni cattolici. Ma al di sotto, l'allusione è sessuale, ovvero è fallocentrica, e non ci è sfuggito neppure l'ufficio propaganda del più sessuofobo partito d'Italia. (Umberto Eco)
- Solo se uniti saremo forti. (Alcide De Gasperi)
- Sono da sempre per la politica semplice e diretta. Sono Dc in tutto. (Antonio Matarrese)
- [Sull'interferenza della Chiesa nel partito] Con me mai!
- [Sugli uomini politici che resteranno nella storia della Democrazia cristiana] Dossetti, De Gasperi, ma potrei aggiungere anche Piccioni, La Pira, Moro. Gente di quel livello, di quel carattere, di quella storia, nel partito non l'ho più vista.
- [Sulla Democrazia cristiana appena fondata] Non era niente, salvo entusiasmo, valori e volontà. Ma quando arrivai a Roma non trovai nessuna struttura, nulla, muri spogli e basta.
- [Sulla ideazione del nome Democrazia cristiana] Un nome che non rendesse il partito schiavo di nessuno, che non si prestasse a farci subordinare. Che desse l'idea del coraggio, della voglia e della capacità di costruire.
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