Carlo Alberto dalla Chiesa

generale e prefetto italiano (1920-1982)

Carlo Alberto dalla Chiesa (1920 – 1982), generale e prefetto italiano.

Carlo Alberto dalla Chiesa

Citazioni di Carlo Alberto dalla Chiesa modifica

  • Siamo senza unghie, ecco; francamente, di fronte a questi personaggi, mentre nell'indagine normale, nella delinquenza, possiamo far fronte e abbiamo ottenuto anche dei risultati di rilievo, nei confronti del mafioso in quanto tale, in quanto inquadrato in un contesto particolare, è difficile per noi raggiungere le prove...[1]
  • Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei nostri figli.[2]
  • Chiunque pensasse di combattere la Mafia nel "pascolo" palermitano e non nel resto d'Italia non farebbe che perdere tempo.[3]
  • Finché una tessera di partito conterà più dello Stato, non riusciremo mai a battere la mafia.[4]
  • I messaggi già fatti pervenire a qualche organo di stampa da parte della "famiglia politica" (quella andreottiana, ndr) più inquinata del luogo hanno già fatto presa là dove si voleva.[5]
  • Ieri anche l'on. Andreotti mi ha chiesto di andare [da lui] e, naturalmente, date le sue presenze elettorali in Sicilia, si è manifestato per via indiretta interessato al problema; sono stato molto chiaro e gli ho dato però la certezza che non avrò riguardi per quella parte di elettorato alla quale attingono i suoi grandi elettori.[6]
  • La Dc a Palermo vive con l'espressione peggiore del suo attivismo mafioso, oltre che politico [...]. Lo Stato affida la tranquillità della sua esistenza non già alla volontà di combattere e debellare la mafia e una politica mafiosa, ma allo sfruttamento del mio nome per tacitare l'irritazione dei partiti [...] pronti a buttarmi al vento non appena determinati interessi saranno o dovranno essere toccati o compresi.[7]
  • Se è vero che esiste un potere, questo potere è solo quello dello Stato, delle sue istituzioni e delle sue leggi; non possiamo oltre delegare questo potere né ai prevaricatori, né ai prepotenti, né ai disonesti.[8]

Citazioni su Carlo Alberto dalla Chiesa modifica

  • Appena entrai [nel suo ufficio] mi offrì qualcosa da bere. Disse: "Cosa vuoi da bere?" Io bevvi acqua minerale, e anche lui. Questa era la prima cosa: abbiamo bevuto una bottiglia d'acqua minerale. La prima cosa immediata. Si cercava un po' di rompere il ghiaccio perché era una cosa un po' fuori dal normale. (Patrizio Peci)
  • Cominciò col cercare di farmi capire che aveva molto in mano dell'organizzazione, che l'arresto mio non era casuale e che molti altri spezzoni dell'organizzazione erano in mano ai carabinieri; cosa non vera, naturalmente. Cercava di farmi rendere conto che l'organizzazione era debole nonostante tutto, molto debole. E poi mi faceva il discorso della gente, anche su quello batteva molto: che la gente non era d'accordo con noi, il perché non era d'accordo con noi. E tutta una serie di cose abbastanza normali che però in quel momento mi aiutarono molto a convincermi. (Patrizio Peci)
  • Il Kgb è intervenuto materialmente nel sequestro Moro. Cossiga e Andreotti sapevano dov'era tenuto prigioniero, ma impedirono al generale Dalla Chiesa di intervenire. Falcone e Borsellino? Lì c'è la mano di Gladio e della Cia. [...] Sì, Cossiga e Andreotti sapevano. C'è un documento del 2 marzo 1978 del quale io venni a conoscenza solo 25 anni dopo e che pubblico sul mio libro che lo prova. Anche Dalla Chiesa venne a conoscenza del luogo di prigionia di Moro e fin dai primi di aprile voleva intervenire per liberarlo. Quando fu bruciata la base di via Gradoli lo si fece proprio per impedire l'intervento di Dalla Chiesa. Al generale è stato l'ordine di abbandonare il campo, poi lui ne ha parlato con il giornalista Mino Pecorelli e lui ne ha scritto. Entrambi sapevano ed entrambi sono stati ammazzati. (Ferdinando Imposimato)

Note modifica

  1. Citato in Carabinieri.it - Nota Biografica Gen. C. A. Dalla Chiesa, 4 novembre 1970
  2. Citato in Nando dalla Chiesa, Delitto imperfetto, p. 154.
  3. Dall'intervista di Giorgio Bocca, la Repubblica, 10 agosto 1982; riportata in Repubblica.it, 3 settembre 2012.
  4. Citato in Nando dalla Chiesa, Delitto imperfetto, p. 29.
  5. Dalla lettera a Giovanni Spadolini, 2 aprile 1982; citato in Peter Gomez, Marco Travaglio, Onorevoli Wanted, p. 647.
  6. Dal diario privato del Generale dalla Chiesa, 6 aprile 1982; citato in Peter Gomez, Marco Travaglio, Onorevoli Wanted, p. 647.
  7. Dal diario privato del Generale dalla Chiesa, 30 aprile 1982; citato in Peter Gomez, Marco Travaglio, Onorevoli Wanted, p. 647.
  8. Citato in Nando dalla Chiesa, Delitto imperfetto.

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