Borghesia

classe sociale

Citazioni sulla borghesia.

Borghesia (R. Cortés, 1855)

Citazioni modifica

  • Bisogna crearsi artificialmente un gusto per la vita borghese e le sue micrologie: amarla senza stimarla e, per quanto essa rimanga così al di sotto dell'umano, goderla tuttavia poeticamente come un'altra, diversa ramificazione dell'umano, così come si fa con le rappresentazioni della vita che si incontrano nei romanzi. (Jean Paul)
  • Borghese ricco e superbo, ricòrdati la divina minaccia: pensa che il tuo padre è il popolo umile e faticante; tua madre, l'abbietta e dispregiata plebe. (Vincenzo Gioberti)
  • Borghese vuole dire ciò che l'operaio diventa appena gli si offre la minima opportunità. (Ezra Pound)
  • Brutto segno, in politica, quando alla borghesia si scalda il cuore. Io la preferisco fredda, sensata, arida, come si conviene. (Edoardo Albinati)
  • Che la borghesia, nel cui nome usa oggi comprendere più particolarmente le classi sino a ieri dette dirigenti, debba – per la prima – rispondere di così triste condizione, non è dubbio. Fin dall'inizio della nostra unificazione essa mancò di ogni percezione dell'effettivo essere nostro, e da allora la sua tragedia fu un continuo sognar lontano per non voler vedere la verità vicino. (Giustino Fortunato)
  • Comincio a capire l'odio profondo di Flaubert per il bourgeois, nel senso più lato, se ascolto i discorsi sul marciapiede o in tram; se osservo gli sbandamenti perpetui, subisco la facondia di otto persone chiuse in uno scompartimento ferroviario. La dose di ignoranza è potente; l'irriflessione, la contraddizione, pullulano. Gente che assorbe i giornali con gli occhi e li restituisce con la bocca; che sta vent'anni in un paese senza conoscerlo per un giorno e sputa sentenze! (Arrigo Cajumi)
  • Contro le apparenze e i luoghi comuni, capitalismo e borghesia si configurano come due determinazioni storiche e concettuali che non coincidono né sono sovrapponibili. Il primo si presenta come una totalità espressiva (un "mondo storico", in termini hegeliani) che coincide con un anonimo meccanismo di riproduzione autoreferenziale e nichilisticamente volto all'autovalorizzazione illimitata; magnificamente espressa dal genere del "romanzo di formazione", la seconda, invece, tipica della fase antitetica [del capitalismo], corrisponde a una precisa soggettività dialettica (Mozart, Hegel, Goethe e Marx sono soggetti borghesi ma non capitalistici), capace di maturare la coscienza infelice dell'impossibilità di conciliare lo sfruttamento schiavistico del capitalismo con i propri valori emancipativi universalistici di marca illuministica. (Diego Fusaro)
  • Distratta, indolente, prudente, la nostra borghesia ama i suoi figli viziati e ribelli. (Leo Longanesi)
  • È così stupendamente borghese l'amore per la donna massaia e riposante, per la donna che rattoppa le calze e attende tranquilla, a casa, il suo unico amore. (Mario Mariani)
  • È la borghesia che ha opposto la sua morale a quella della Chiesa, la sua filosofia a quella cattolica, la sua politica a quella cristiana, nel quadro di una concezione integralmente laica e terrena della vita. (Giovanni Spadolini)
  • È tale la confusione indicibile sulle idee venute fuori intorno alla parola 'borghesia', da rendere necessario di escluderla dal novero di quelle adoperate dalle persone decise a non imbrogliare il prossimo. (Luigi Einaudi)
  • Esiste una borghesia di sinistra e una borghesia di destra. Non c'è invece un popolo di sinistra e un popolo di destra, c'è un popolo solo. (Georges Bernanos)
  • Finiti liberalismo e comunismo, destrutturato il lavoro in una poltiglia impalpabile, parlare di borghesia e di classe operaia è un po' come parlare di Romani e Cartaginesi. Parlandone da viva, però, è bene ricordare che fu, la borghesia, ovvero i ceti professionali delle città, la sola vera classe rivoluzionaria della modernità. Rivoluzione americana e rivoluzione francese furono rivoluzioni borghesi. (Michele Serra)
  • Fino a quando sussiste il regime borghese, col monopolio della stampa in mano al capitalismo e quindi con la possibilità per il governo e per i partiti borghesi di impostare le quistioni politiche a seconda dei loro interessi, presentati come interessi generali, fino a quando sarà soppressa e limitata la libertà di associazione e di riunione della classe operaia o potranno essere diffuse impunemente le menzogne più impudenti contro il comunismo, è inevitabile che le classi lavoratrici rimangano disgregate, cioè abbiano parecchie volontà. (Antonio Gramsci)
  • I borghesi son tutti dei porci, | più sono grassi e più sono lerci, | più son lerci e più c'hanno i milioni, | i borghesi son tutti... (Giorgio Gaber)
  • I borghesi, sono gli altri. (Jules Renard)
  • I borghesi sono i primi nemici di classe e con loro non c'è patto che tenga. (Carlo Perasso)
  • I borghesi vanno in chiesa a differenza degli anarchici. Adottano la divisa di Goethe: «Curiosità per il conoscibile, riverenza per l'inconoscibile». (Sergio Ricossa)
  • I giacobini [...] forzarono la mano, ma sempre nel senso dello sviluppo storico reale, perché essi fondarono non solo lo Stato borghese, fecero della borghesia la classe «dominante», ma fecero di più (in un certo senso), fecero della borghesia la classe dirigente, egemone, cioè dettero allo Stato una base permanente. (Antonio Gramsci)
  • Ibsen è l'unico scrittore che guarda il borghese in faccia e gli domanda: allora, che cosa hai portato al mondo? (Franco Moretti)
  • Il borghese ha fede in Dio, il Dio creatore, ma gli sfugge una dimensione del cristianesimo. Non può ammettere che il mondo terreno sia nulla, e l'altro mondo sia tutto. (Sergio Ricossa)
  • Il borghese è scarsamente missionario: la gente faccia quel che vuole, purché non dia fastidio. (Sergio Ricossa)
  • Il borghese – il borghese «ultimo» – non si contenta più della vita comoda, sicura e pigra, ma vuole anche godere delle sofferenze altrui, come a rinforzare il proprio benessere. (Alberto Savinio)
  • Il vero borghese è per carattere possessore pacifico e pigro di ciò che ha; sempre contento di sé, facilmente contento degli altri. (Joseph Joubert)
  • Io sto bene a casa, nell'ambiente borghese al quale appartengo: sono una borghese e non vedo perché dovrei mischiarmi con chi recita l'anticonformismo facendo le sei del mattino. (Virna Lisi)
  • Il moralista borghese è l'uomo della lettera anonima (Mario Mariani)
  • In una società in cui vi è lotta di classe, se le classi sfruttatrici hanno la libertà di sfruttare i lavoratori, i lavoratori non hanno la libertà di non subire lo sfruttamento. Se vi è democrazia per la borghesia, non vi è democrazia per il proletariato e per il lavoratori. (Mao Tse-tung)
  • L'ideologia borghese è l'espressione degli egoismi individuali e degli egoismi nazionali. (Fidel Castro)
  • L'orrore per i borghesi è un atteggiamento borghese. (Jules Renard)
  • La borghesia è diventata un parassita sul corpo della produzione socializzata. (Sergei Hessen)
  • La borghesia è in fondo l'altro nome della società moderna. Indica una classe di persone che attraverso la libera attività ha distrutto l'antica società aristocratica, fondata sulle gerarchie di nascita. Pur essendo una categoria definita dall'economico, essa sbandiera valori universali. (Luigi Fenizi)
  • La borghesia e la democrazia vuote di ideali non hanno altro cemento che il nazionalismo. Perciò si affida ai condottieri. (Corrado Alvaro)
  • La borghesia ha cessato di essere la rappresentante di tutta la società e ai suoi interessi economici si contrappongono ormai allo sviluppo delle forze produttive della società stessa. (Sergei Hessen)
  • La borghesia illuminata considera il povero una miniera inesauribile di ricchezza e la sfrutta in modo che si dica poi che è un modo intelligente. (Aldo Busi)
  • La borghesia nostrana – la più gretta, egoistica e meschina di tutte le borghesie d'Europa, ostile a ogni rinnovamento sociale, aggrappata ai residui della feudalità – non esita a spingere il fascismo, uscito da una sanguinosa avventura nazionalistica, contro la classe operaia nella insensata idea di arrestarne l'ascesa. (Sandro Pertini)
  • La borghesia si schiera sulle barricate contro se stessa, i "figli di papà" si rivoltano contro i "papà". Sono dei borghesi rimasti tali e quali come i loro padri. (Pier Paolo Pasolini)
  • La fabbrica del nulla produce scatole rigorosamente vuote, però difficili da aprire, di forma pretenziosa e artificiosa, e sovrapposte così da formare vaste architetture, che si estendono fino a occupare ogni angolo della cultura. Il borghese che vi capiti in mezzo può sentirsi prigioniero fra mura di macigno, sulle quali legge la sua condanna. (Sergio Ricossa)
  • La forma più evidente di sfruttamento è la prostituzione: questo è il modo in cui la borghesia attacca addirittura fisicamente il proletariato... La donna è sfruttata come oggetto della libidine maschile e come macchina per produrre figli. (Friedrich Engels)
  • La società borghese manca di eroismo. (Karl Marx)
  • [Robinson Crusoe] Non è un libro riuscito perché spaccato a metà tra la storia d'avventura e la storia del lavoro incessante sull'isola. Ma il fatto che i due racconti non riescano davvero a fondersi ci dice quanto nella figura del borghese questi due lati siano importanti ma inconciliabili. L'inclinazione avventurosa e la passione per la regolarità ovvero l'etica del lavoro razionale. (Franco Moretti)
  • Ogni classe sociale ha la sua piccola borghesia. (Stanisław Jerzy Lec)
  • Oh! Saper essere come l'operaio che sente una sua precisa direttiva di azione e di pensiero, ed è filosofo senza saperlo, come il borghese gentiluomo era prosatore! (attribuita a Antonio Gramsci)
  • Per il borghese la società è un espediente, la politica un'opera di rattoppo. (Sergio Ricossa)
  • Quando ti vedo che a soli dodici anni già imbracci quel fucile | L'azione pura, destino eroico, eterno esempio che non muore | E penso a quel borghese, quell'italiano medio ignavo e vile che sempre più si piega: | Non è questa la mia Italia, non è questa la mia patria! (Ultima Frontiera)
  • Sono una pietra, non cambierò mai. Ho la febbre: la nostalgia del presente, ma il mio futuro da borghese è nel mio passato da borghese. Così, per me, l'ideologia è stata una vacanza. Credevo di vivere gli anni della rivoluzione, invece vivevo gli anni prima della rivoluzione, perché è sempre prima della rivoluzione che si è sempre come me. (Prima della rivoluzione)

Filippo Carli modifica

  • L'ottimista è, di sua natura, generoso e liberale; e la borghesia lo fu verso il proletariato. [...]. Fu la borghesia che diede al proletariato la prima coscienza di sé, quando esso era ancora una massa amorfa e indifferenziata.
  • La borghesia è nella sua essenza la forma stessa che una società assume nei suoi momenti più dinamici.
  • Per la sua psicologia e per la sua funzione storica, la borghesia era destinata a cadere in un grande numero di gravissime contraddizioni. Intanto, mentre il suo ottimismo la portava al liberalismo, il suo istinto accumulatore la portava all'egoismo. Essa dunque concede a piene mani dei beni ideali, le libertà politiche, ma quando si tratta di fare concessioni che in qualche modo possono logorare il capitale, allora essa si irrigidisce nelle sue posizioni e nega risolutamente. Mentre elargisce con discreta disinvoltura il suffragio universale, essa è disposta, per uno sciopero, a far nascere una tragedia civile.

Nicolás Gómez Dávila modifica

  • Borghesia è qualunque insieme di individui scontenti di ciò che hanno e soddisfatti di ciò che sono.
  • L'adesione al comunismo è il rito che permette all'intellettuale borghese di esorcizzare la sua cattiva coscienza senza abiurare il suo essere borghese.
  • L'artista contemporaneo si ribella alla borghesia per venderle più care le proprie opere.

Manifesto del Partito Comunista modifica

  • I nostri borghesi non contenti di avere a loro disposizione le mogli e le figlie dei loro proletarii, senza parlare della prostituzione ufficiale, trovano il piacere singolare... d'incoronarsi tra loro.
  • La borghesia ha percorso, nella storia, un ruolo essenzialmente rivoluzionario.
    Dovunque conquistò il potere, essa calpestò le relazioni feudali e patriarcali. Tutti i vincoli multicolori che univano l'uomo feudale ai suoi superiori naturali essa li schiacciò senza pietà, per non lasciare sostituire, tra uomo, e uomo, altri vincoli che il freddo interesse, che la dura moneta contante. Essa annegò l'estasi religiosa, l'entusiasmo cavalleresco, il sentimentalismo del piccolo borghese, nelle acque ghiacciate del calcolo egoista. Essa fece della dignità personale un semplice valore di scambio; essa sostituì alle numerose libertà sì caramente conquistate, l'unica ed insensibile libertà del commercio. In una parola, al posto della spogliazione coperta da illusioni religiose e politiche, essa pose una spogliazione aperta, diretta e brutale.
    La borghesia spogliò della loro aureola, con paura, tutte le professioni considerate sino allora venerabili e venerate. Essa fece del medico, del giurista, del prete, del poeta, dello scienziato, altrettanti operai salariati.
    La borghesia strappò il velo della poesia soave, che ricopriva le relazioni di famiglia e le ha ridotte a non essere che dei semplici rapporti di denaro.
  • La borghesia sopprime ogni dì più lo sparpagliamento dei mezzi di produzione, della proprietà e della popolazione. Essa aggruppa le popolazioni, accentra i mezzi di produzione e concentra la proprietà nelle mani di qualche individuo. La conseguenza fatale di questi cambiamenti fu lo accentramento politico.
  • La borghesia vive in uno stato di guerra perpetua; prima contro l'aristocrazia, poi contro questa categoria della borghesia i cui interessi entrano in contraddizione col progresso dell'industria, ed infine contro la borghesia dei paesi stranieri.

Joseph Roth modifica

  • Se le dico che non andrò soldato per combattere a pro del Suo Francesco Giuseppe, dell'industria bellica francese, dello Zar, del Kaiser Guglielmo, non è che io tema per la mia vita, ma che la voglio conservare per una guerra migliore. Questa guerra io l'aspetterò in Svizzera. Sarà una guerra contro la società, contro le patrie, contro i poeti e i pittori che frequentano la Sua casa, contro le care famiglie, contro la falsa autorità dei padri e la falsa ubbidienza dei figli, contro il progresso e contro la Sua emancipazione, insomma contro la borghesia.
  • Signori, questa sera mi sforzerò di dimostrarvi che la borghesia è immortale. La più crudele di tutte le rivoluzioni, la rivoluzione bolscevica, non è stata in grado di annientarla. E non basta: questa crudele rivoluzione bolscevica ha creato il proprio borghese. Voglio confessarvi che il punto interrogativo dopo il titolo della mia conferenza di oggi [Sull'imborghesimento della rivoluzione russa?] non stava a significare un mio dubbio sull’esistenza del borghese bolscevico, ma aveva lo scopo di risvegliare la vostra curiosità. Io non volevo dire, insomma: È mai possibile che esista un borghese bolscevico? Volevo dire invece: Non è una battuta di spirito che si possa parlare di un borghese bolscevico?
  • Questa teoria che dovrebbe liberare il proletariato, che ha come scopo la creazione dello Stato e dell’umanità senza classi, questa teoria, là dove viene applicata per la prima volta, fa di tutti gli uomini dei piccolo-borghesi. E, per colmo di sfortuna, le sue prime prove le fa proprio in Russia, dove i piccolo-borghesi non sono mai esistiti. In Russia, appunto, il marxismo si presenta soltanto come una componente della civiltà borghese-europea. Anzi, sembra quasi che la civiltà borghese europea abbia affidato al marxismo il compito di farle da battistrada in Russia.

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