Skull Face
personaggio della serie di videogiochi Metal Gear
Skull Face
Universo | Metal Gear |
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Nome originale |
スカルフェイス |
Autore | Hideo Kojima |
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Disegni | Yoji Shinkawa |
Studio | Konami |
1ª apparizione in | Metal Gear Solid V: Ground Zeroes (2014) |
Ultima apparizione | Metal Gear Solid V: The Phantom Pain (2015) |
Voce originale | |
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Skull Face, personaggio della serie di videogiochi Metal Gear.
Citazioni di Skull Face
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Quando la mia ora è giunta, io non sono morto. La mia famiglia è morta, il mio paese anche, ma non mi hanno portato con loro. [...] Capii che non dovevo morire. Perché io ero l'ultima speranza di tutti quelli che erano morti lasciandomi là da solo. Dovevo realizzare qualcosa. Se non l'avessi fatto, le loro volontà sarebbero state spazzate via da questo mondo.
- Ecco. Te lo sei guadagnato. Come ci si sente a fare il traditore? Basta con i giochi: ora sei un uomo vero, soldato. [rivolto a Chico]
- Siamo agenti segreti. La pazienza è una virtù. La tua canzone preferita[1]. Nicola. Bart. Immigrati, ingiustamente giustiziati. Ma la loro morte è servita come messaggio per gli altri. La nostra è una società che assassina gli innocenti. Anche tu credi che il tuo sacrificio possa cambiare il mondo? Se è così, è giunto il momento. [rivolto a Paz]
- Skull Face: Ci arrivano sempre ordini tramite messaggeri. Eccetto per te. Tu l'hai incontrato, faccia a faccia, per contattare Big Boss. Dimmi dov'è. Dov'è Cipher... Dov'è Zero? Non ho mai avuto scelta. Dove sono nato, la lingua che parlo... Non ho mai avuto la possibilità di scegliere. Ma tu, in questo momento, sei libera. Fai come vuoi.
Paz: Questo salverà Big Boss?
Skull Face: Potrebbe.
Paz: Ucciderai davvero Zero per me?
Skull Face: Non per te.
- Il mio rimpianto... è questo malinteso tra di noi. Tu ed io abbiamo lo stesso obiettivo. [...] Sei solo un altro granello di polvere nella tempesta. Come reagisci a tutte le fiondate e le frecciate... Questo è ciò che conta. Ecco perché chiami "figli" quei mostri striscianti. [...] Il mondo dovrebbe essere lasciato così com'è. Tu dovresti saperlo più di tutti. [...] Ti devo la vita. Il mio corpo è stato bruciato in più occasioni, ma è sopravvissuto grazie ai tuoi "figli". Ecco perché mi fido di te. [a Code Talker]
- Sono nato in un piccolo villaggio. Ero ancora bambino quando venimmo attaccati dai soldati. Soldati stranieri. Strappato dalle mie radici, fui costretto a parlare la lingua di quei soldati. In ogni nuovo posto, i miei padroni cambiavano insieme alla lingua da parlare. Le parole sono... speciali. Con ogni cambiamento, anch'io cambiavo. I miei pensieri, la mia personalità, ciò che è giusto e sbagliato... La guerra mi cambiò. E non solo in viso. Le parole possono uccidere. Ero invaso dalle parole, scavavano e si riproducevano in me. Un filosofo disse una volta: "Non abitiamo in una nazione, abitiamo in una lingua. Perciò solo la nostra lingua madre è la nostra vera patria."[2] La mia madre terra... La verità mi era stata rubata.
- Sterminerò la lingua inglese. Con questo libererò il mondo dall'infestazione. Tutti gli uomini respireranno di nuovo liberi... riavranno il proprio passato, presente e futuro. [...] Senza una lingua franca, il mondo andrà in pezzi. E poi sarà libero. La gente soffrirà, ovvio. Sarà un dolore fantasma. Il mondo avrà bisogno di una nuova lingua comune. Una lingua fatta di atomiche. [...] Ogni uomo sarà obbligato a riconoscere il proprio vicino. La gente inghiottirà il proprio dolore. Si terranno per mano. E il mondo diventerà una cosa sola.
- Non siamo gli unici demoni in questo mondo. Come per te, la vendetta è tutto ciò che ha. È la sete di vendetta dell'uomo che fa girare il mondo. Proprio come tu vivi per causa mia. Lui vive... per te. [a Snake, riferito all'uomo di fuoco]
- Cipher riscriverà la storia... E io svanirò dalla memoria umana. Ma... La sete di vendetta che ho piantato infesterà il sistema. Nessuno può fermarla ora. Il Sahelanthropus scatenerà quella brama verso il futuro.
- Uccidimi... Uccidimi...! Tu... Fallo tu...! [a Huey, ultime parole]
Citazioni su Skull Face
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Conosco quell'uomo. Era il vicecomandante del nostro vecchio amico [Zero]. Un uomo senza faccia. Almeno, una che non si ha voglia di guardare. Skull Face. [...] L'unità che comanda, XOF, era la forza d'urto di Cipher. Ma da allora si è separato da Zero e ha usato la XOF per esercitare il controllo su Cipher stessa. (Ocelot)
- Da ragazzo, la vita di Skull Face andò in fumo tra le fiamme... Forse è questo che alimenta questa sua fissazione per il fuoco. (Code Talker)
- Skull Face ti stringe la mano come un amico, usando l'altra per controllarti come un fantoccio. È il suo modo di agire. (Code Talker)
- Anche con la morte di Skull Face, i nostri fratelli non sono vendicati. Il dolore fantasma che ci ha regalato vive ancora. (Miller)
Note
modifica- ↑ Here's to You di Joan Baez ed Ennio Morricone.
- ↑ Cfr. Emil Cioran: «Non si abita un paese, si abita una lingua. Una patria è questo, e niente altro». La citazione compare anche, come testo a schermo, all'inizio di The Phantom Pain.
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