Guerre jugoslave
serie di conflitti armati in Jugoslavia
Citazioni sulle guerre jugoslave.
Citazioni
modifica- Buona parte dei serbi vive la guerra come legittima, perché sentiva la Jugoslavia come il proprio Stato nazionale, senza porsi la domanda se la visione granserba andasse bene anche ai croati, agli sloveni, ai macedoni. Per i serbi si tratta di traditori che hanno colpito alle spalle i fratelli e dunque non meritano che il disonore. Bisogna salvare dai loro artigli gli ostaggi serbi. (Demetrio Volcic)
- Conosco la situazione nell'ex Jugoslavia e la sua storia. Mi sono convinto che là non esistono angeli o diavoli. È un conflitto etnico molto complesso, e cercare di attribuire colpe è una "missione impossibile". Posso soltanto dire che io sono categoricamente contrario a un coinvolgimento russo nella guerra dei Balcani. (Egor Timurovič Gajdar)
- Chi conosce la Jugoslavia sa che già adesso sono in corso alcune guerre. Quali? Economiche, nazionali, come per esempio quella che soffoca i diritti degli albanesi nel Kossovo, oppure altre in Bosnia. o nella Krajina della Croazia, o in Slavonia. E poi guerre dell'informazione, psicologiche. Ecco i Balcani che non vogliamo. (Milan Kučan)
- [La guerra in Jugoslavia] È l'ultimo stadio di un comunismo senile che, raschiato il barile, cerca di procurarsi una seconda, orrenda giovinezza con gli estrogeni mefistofelici del nazionalsocialismo [...]. Insomma: la sindrome di Faust che rivive in forma criminale e rozza, subideologica, non più metafisica, nel corpo di un comunismo svuotato da un ininterrotto sperimentalismo e approdato infine alla sterile impotenza della senilità. (Enzo Bettiza)
- La devolution mi preoccupa molto, perché la decomposizione della Jugoslavia cominciò esattamente così: reclamata e imposta dai due grandi compari Tudjiman e Milosevic che distrussero l'unitá del Paese per restare padroni in casa propria... (Indro Montanelli)
- La distruzione della Jugoslavia è un singolare fenomeno storico, un esempio drastico d'ingerenza della comunità internazionale negli affari interni di un paese. (Aldo Bernardini)
- La maggior parte dei serbi ammetterebbe che la loro parte ha fatto alcune brutte cose durante la guerra nei Balcani degli anni novanta, ma aggiungerebbe che tutte le parti ne hanno commesse. Non accetteranno l’uso della parola "genocidio". Eppure è questa la parola che i musulmani di Bosnia devono sentire prima di poter credere che i serbi hanno finalmente capito la natura e la portata del loro crimine. (Gwynne Dyer)
- La storia della guerra nella ex-Iugoslavia si sta lentamente dimenticando. Abbiamo dimenticato gli autobus pieni di bambini orfani, legati ai loro sedili che lasciavano Sarajevo, correndo precipitosamente fra gli spari dei cecchini e i mortai che cadevano. Abbiamo dimenticato le case di riposo dove gli anziani morirono in silenzio di freddo. Abbiamo dimenticato gli ospedali pieni di cadaveri: abbiamo dimenticato il massacro di Markale, e il bombardamento di civili affamati mentre erano in coda per pane ed acqua. Le immagini di campi di calcio trasformati in cimiteri, di vetri rotti, di edifici devastati, dei mezzi morti, i feriti e i morti si sono fuse con altre immagini di sofferenza in altre parti del mondo, e anche queste a loro volta si stanno dimenticando. (Zlata Filipović)
- La Jugoslavia si è disintegrata non solo a causa dei nazionalismi, delle differenze culturali ed economiche. Queste disparità hanno certamente avuto un effetto centrifugo, ma la colpa principale è stata della dittatura. Chi era al potere non ha capito che era arrivato il momento di cambiare. Ancora oggi credo che il grande stato jugoslavo non si sarebbe sgretolato se avessimo avuto un ordinamento democratico. E, se anche fosse successo, non sarebbe avvenuto in maniera così violenta. (Drago Jančar)
- Le recenti guerre sul suolo della ex Iugoslavia hanno mostrato quanto coraggio, saggezza ed umanità siano necessarie per evitare le guerre e fermare i soprusi, e quanto poco basti per sprigionare l'odio, i pregiudizi ed il terrore, anche a causa del peso del passato. Dura è la strada che porta alla fattiva convivenza delle comunità umane. Inizia col rispetto per il prossimo. (Milan Kučan)
- Le vicende jugoslave hanno dimostrato che, specie nei momenti di crisi, le idee nazionaliste sono più forti dell'idea di unità. (Jovan Divjak)
- [...] lo vedete ora cosa succede nei Balcani quando si dà sfogo ai conflitti religiosi ed etnici. (Nexhmije Hoxha)
- Mentre l'Europa e gli Stati Uniti celebrano con grande soddisfazione il ventesimo anniversario della caduta del muro di Berlino, sarebbe giusto ricordare che vi è almeno un Paese dell'Europa centro-occidentale in cui quell'entusiasmante evento suscita riflessioni malinconiche e molti esami di coscienza. Il Paese è la Jugoslavia. Qui il crollo del comunismo ebbe l'effetto di sgretolare il cemento ideologico con cui Tito aveva costruito, dopo la fine della seconda guerra mondiale, uno Stato apparentemente federale ma in realtà fortemente centralizzato. Tornarono prepotentemente alla superficie le vecchie identità nazional-religiose dei suoi cittadini e il Paese fu tormentato da una guerra di sette anni in cui persero la vita o la casa alcune centinaia di migliaia di persone. (Sergio Romano)
- Non c'è nulla di inevitabile in quello che sta accadendo nei Balcani. (Roger Cohen)
- Se quello che è successo alla Jugoslavia potrebbe succedere all’Unione europea... Credo che il paragone sia sbagliato, perché proprio grazie a valori come i diritti umani, la libertà di espressione e le frontiere aperte in Europa è ancora possibile discutere. In Jugoslavia a un certo punto non è stato più permesso. Nonostante la crisi del covid-19, le recessioni economiche, il terrorismo islamista e la cosiddetta crisi migratoria, gli europei non si lasceranno privare della libertà e della democrazia. (Drago Jančar)
- Tutta la cultura dell'est europeo è crudele, pensiamo a quello che accade nella ex Jugoslavia. (David Grieco)
- Ci sono solo tre nazionalismi: il serbo, il croato, il musulmano. Un nuovo fascismo, diverso da quello italiano o dal nazismo: un fascismo anarchico, violento, intollerante. Il vecchio banditismo politico balcanico, che l'Occidente non ha saputo riconoscere: con questa gente puoi pure negoziare, ma raggiungere un compromesso è impossibile.
- La Jugoslavia è preda di tre fascismi: quello serbo, quello croato e quello musulmano. Vorrei spiegarmi bene: non si tratta di fascismi mediterranei, qui c'è in più, e in peggio, l'elemento di un nazionalismo razzista. In questo senso si tratta di regimi che hanno più affinità con il nazismo che non con il fascismo. Del fascismo, comunque, se non l'ideologia hanno i metodi.
- Le colpe di questa guerra sono nostre, degli jugoslavi. Ciò non toglie che alcune posizioni europee, di alcuni stati europei, possano aver favorito i diversi nazionalismi. Io non mi fido molto di quello che fanno a Ginevra e, finora, oltre ad alcuni discorsi non abbiamo avuto alcun risultato concreto. Occorre accrescere la presenza militare dell'Onu in Jugoslavia e aumentare le pressioni sui governi in guerra. Questo è l'unico spazio concreto di azione.
- I serbi e la Jugoslavia furono le prime vittime di questo nuovo ordine mondiale e la colpa per la sua distruzione grava tutta sulle spalle di Germania, Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia. Con il loro prematuro riconoscimento dell’illegale ed unilaterale secessione di Slovenia, Croazia e, in seguito, della Bosnia (le quali avrebbero potuto ottenere la loro indipendenza in maniera regolare in Parlamento invece che con una guerra) hanno dato il via agli eventi catastrofici che ci sono costati, ed ancora ci costano, così tanto. Ora possiamo solo sperare di poter ristabilire relazioni amichevoli, come hanno fatto i paesi scandinavi, in maniera pacifica e tramite un accordo.
- La causa scatenante di questa guerra è stato il nuovo ordine mondiale, stabilito a Malta dai due presidenti Gorbachev e Bush padre: i nostri alleati occidentali, conclusa vittoriosamente la Guerra Fredda, non hanno più sentito la necessità dell’esistenza della Jugoslavia e così l’hanno sacrificata.
- La ragione principale del fallimento della Jugoslavia è stato il fatto che la formazione di un tale paese era un bisogno più sentito dai nostri alleati occidentali che non dai gruppi etnici che di fatto lo costituivano.
- È una menzogna storica dire che avevo una responsabilità militare, che comandavo l'Esercito. La Costituzione non dà al presidente il potere di dare ordini alle armate. Per questo la Jugoslavia è rimasta sola. Se avessi avuto questo, la Serbia non avrebbe perduto.
- I serbi hanno sempre cercato la soluzione pacifica, sono stati gli altri, i croati per primi, poi i bosniaci, infine il Kosovo a volere la guerra.
- Si misero d'accordo croati, sloveni e tedeschi per distruggere la Serbia.
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