Kosovo

Stato parzialmente riconosciuto dell'Europa sud-orientale

Citazioni sul Kosovo.

Bandiera del Kosovo

Citazioni

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  • Dimenticate le sciocchezze che avete sentito sul Kosovo, che sarebbe la «Gerusalemme» della Serbia. Certo, ospita sul suo territorio splendidi e antichi monumenti serbi e serbo-ortodossi, ma si potrebbe definire a ragione la Cisgiordania oppure la Striscia di Gaza della Serbia, con una popolazione straripante, rinchiusa e soggiogata che per generazioni si è vista trattare come feccia nella sua stessa terra natale. Nessuno, che abbia trascorso qualche giorno in quel territorio può credere per un solo istante che i kosovari siano disposti ad accettare nuovamente il governo di Belgrado. È davvero finita. (Christopher Hitchens)
  • Finché vivrò la Serbia non riconoscerà mai il Kosovo, ci potete giurare. (Tomislav Nikolić)
  • I Balcani si ritroveranno con due Stati albanesi. A molti ciò sembra strano e inaccettabile. Ma era ancora più inaccettabile e scandaloso vedere metà della nazione albanese in una situazione da colonia. Le altre soluzioni sono tutte logiche. Non si dovrebbe scordare che già ai tempi dell'Impero Ottomano si parlava di quattro Albanie o di quattro dipartimenti amministrativi (in turco, "vilayet"). Il mondo conosce diversi casi di figure di nazioni che costituiscono più Paesi. Se questo sarà il caso dell'Albania, io non ci vedo alcun male, anzi al contrario, ciò rafforzerà la presenza albanese nei Balcani. (Ismail Kadare)
  • I responabili per gli eventi tragici in Kosova sono i jugoslavi stessi. (Enver Hoxha)
  • Il Kosovo è parte della Serbia secondo la costituzione, e non ha mai avuto e non avrà alcun rapporto con l'Albania. (Aleksandar Vučić)
  • Il Kosovo è Serbia. Punto. Non si possono cacciare i serbi da casa loro. No, l’indipendenza non è giusta per niente. (Siniša Mihajlović)
  • [Nel 2010] Il Kosovo è uno dei casi più evidenti di sofferenza delle religioni, perché come sapete il Kosovo è a larghissima maggioranza islamica di etnia albanese, ma nel Kosovo è il Vaticano dell'Ortodossia serba, cioè – tanto per capirci – i grandi monasteri del '300, del '400 e del '500 sono sul territorio kosovaro: non hanno alcuna protezione e addirittura alcuni importanti edifici di culto sono stati distrutti durante la guerra dai missili. E, soprattutto, nel momento in cui venisse riconosciuta definitivamente l'indipendenza del Kosovo, bisognerebbe assolutamente trovare un sistema di garanzia internazionale per i luoghi di culto ortodossi.(Francesco Margiotta Broglio)
  • Il Kosovo non è serbo e non c'è alcuna ragione per cui debba rimanere all'interno di ciò che è rimasto della Jugoslavia. La stragrande maggioranza del nostro popolo rivendica l'esercizio del diritto all'autodeterminazione. L'unica cosa che ci unisce ai serbi è una lunga storia di terrore e di oppressione. Noi siamo etnicamente albanesi, abbiamo la nostra lingua, la nostra cultura, le nostre tradizioni, la nostra religione musulmana. Se dovessimo accettare l'egemonia serba sarebbe come vivere sotto un regime coloniale. Il Kosovo non conoscerà una vera pace fino a quando non otterrà l'indipendenza così come è stato per le altre nazioni che formavano la Jugoslavia. (Ibrahim Rugova)
  • Immaginate gli Stati Uniti privati di uno stato che è stato la culla della loro storia. Ecco, questo è il Kosovo per la Serbia. Purtroppo ci sono poteri che non si possono combattere, ma io so da dove vengo e so cosa sta succedendo in quella regione da cui proviene la mia famiglia. (Novak Đoković)
  • In questo momento, il Kossovo è un Paese libero. Io ho sostenuto una giusta causa. Anche se talvolta mi è stato rimproverato il mio impegno, ho avuto ragione. Comunque, il Kossovo e l'Albania sono due Paesi differenti. Ora il Kossovo ha i suoi dirigenti eletti. Quando devo esprimermi in merito al Kossovo, io insisto soprattutto sul necessario rispetto delle minoranze. In ogni caso, è necessario che il Kossovo si consolidi, è indispensabile per la stabilità dell'intera regione, ma questa evoluzione dipende da un negoziato tra la società del Kossovo e la comunità internazionale. (Sali Berisha)
  • L'esperienza del Kosovo può servire di monito ai paladini del Nuovo ordine economico europeo che incoraggiano la concessione incondizionata di aiuti ai leader irresponsabili dei paesi in via di sviluppo. (Nora Beloff)
  • La questione del Kosovo è risolta, ora è un Paese indipendente. (Edi Rama)
  • La popolazione di Kosova e gli altri albanesi che vivono nei loro territori in Jugoslavia continuano ad essere oggetto di una feroce repressione. Intanto essi stanno intensificando la loro resistenza, si difendono in modo energico e si oppongono con risolutezza alle ingiustizie e al terrore dei granserbi, dei macedoni e dei montenegrini. La giusta resistenza degli albanesi di Kosova ha fatto di questa questione un preoccupante problema internazionale a disfavore della Jugoslavia. Nonostante ciò, proseguono il terrore e i tentativi di denazionalizzione degli albanesi. Ma i serbi non riusciranno mai a realizzare i loro disegni nefandi. (Enver Hoxha)
  • La regione del Kosovo, storicamente serba ma ora etnicamente albanese, costituirebbe un problema per qualunque regime. Ma i problemi di quella regione sono stati quasi certamente esasperati dagli sforzi fatti dai comunisti jugoslavi per risolverli, prima con una politica di regressione staliniana, quindi con una munifica politica economica e finanziaria, e ora con un po' di entrambe. (Nora Beloff)
  • Nel Kossovo si sono installate forze serbe che attuano il terrore sulla popolazione albanese, la provocano con il fine ultimo di attuare un massacro. Sono in pericolo gli albanesi nel Kossovo [...] ma rischia anche la stessa Albania che ha le sue frontiere legate alla gente minacciata dai serbi. (Ramiz Alia)
  • Sono stupefatto dal precedente creato dal Kosovo. Gli albanesi sono andati lì in massa fuggendo dal regime di Enver Hoxa, e in virtù di questo è stato consentito loro di prendersi il Kosovo. Se i messicani continueranno a riversarsi in California, la potranno strappare agli Stati Uniti? (Radovan Karadžić)
  • I serbi sostengono che il complesso dei monasteri ortodossi sia la culla della loro cultura e basano il loro diritto di non perdere il Kosovo soprattutto sulla storia. La storia nei Balcani è sempre gonfiata ed è difficile sostenere diritti su un territorio in base alla situazione etnica di otto secoli fa, quando oggi gli albanesi sono il novanta per cento.
  • Kossovo è racconto, mito, favola, complesso, spirito, etica dei serbi, soprattutto degli ultimi che puntano le carte sul nazionalismo, che vogliono la terra e le mura senza curarsi della popolazione che nel frattempo è cambiata. La storia è vecchia e lunga.
  • Per i serbi il Kosovo è la culla della nazione, la terra prediletta dopo la caduta di Bisanzio. Il patriarca serbo nel XII-XIII secolo si spostava tra i duecento monasteri della regione, di cui solo dodici ancora in piedi. Un luogo sacro, mitico, fonte dell'etica nazionale, l'unica Grande Serbia mai esistita nella storia.

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