Déjà vu - Corsa contro il tempo
film del 2006 diretto da Tony Scott
Déjà vu - Corsa contro il tempo
Titolo originale |
Déjà vu |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America, Regno Unito |
Anno | 2006 |
Genere | thriller, azione, fantascienza |
Regia | Tony Scott |
Soggetto | Bill Marsilii, Terry Rossio |
Sceneggiatura | Bill Marsilii, Terry Rossio |
Produttore | Jerry Bruckheimer |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Déjà vu – Corsa contro il tempo, film del 2006 con Denzel Washington, Paula Patton, Val Kilmer e Jim Caviezel, regia di Tony Scott.
E se il déjà vu non fosse un inganno della mente?
È incredibile. Sono arrivati puntuali. Portiamoli a festeggiare. (Capitano del traghetto)
Frasi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Tu puoi salvarla. (Doug) [leggendo la frase composta con calamite da frigo]
- Ho bisogno di qualcuno che riesca a guardare una scena del crimine una sola volta... e ci dica cosa manca, cosa non dovrebbe esserci, cosa possiamo ignorare e soprattutto su cosa puntare l'attenzione. (Paul Pryzwarra)
- Grazie Signore per avermi dato questo cibo e la mia vita. So che oggi sarà una giornata magnifica. Amen. (Claire) [preghiera]
- "Io ho riconosciuto che tutto quello che Dio fa è per sempre. Niente v'è da aggiungervi, niente da togliervi. E che Dio fa così perché gli uomini lo temono. [...] Ciò che è, è già stato prima. E ciò che sarà, è già stato prima. Dio riconduce ciò che è passato".[1] (Prete)
- Claire amava la musica. C'è una chiesa vicino a casa nostra e il gospel risuona nel vicinato. Quand'era piccola Claire vide passare un funerale con la musica jazz. Quel giorno mi chiese: "Perché aspettano sempre la fine per suonare della buona musica?". Claire, la musica suona per te ora, e per sempre. (Padre di Claire) [elegia funebre]
- Non importa cos'hai, né quanto fortemente ti ci aggrappi: lo perdi comunque! (Doug)
- Be', non lo so come funziona un cellulare, so soltanto... so soltanto come usarlo. Quindi, come usiamo questo? (Doug)
- Parlerò lentamente, così capiranno anche quelli di noi che hanno due lauree! (Doug)
- Forse... Chiamiamolo fato, se dobbiamo dargli un nome. Forse hai ragione tu, forse voi tutti avete ragione, non lo so. So soltanto questo. In tutta la mia carriera, ho cercato di prendere qualcuno dopo... che aveva commesso un crimine. Per una volta nella vita, vorrei beccare qualcuno... prima, che faccia qualcosa di orribile, chiaro? Lo capite questo? (Doug)
- A volte le vittime collaterali sono il prezzo della libertà. Per me quelle persone erano vittime di guerra. Per lei sono solo reperti. (Oerstadt) [a Doug]
- Satana ragiona come gli uomini, ma Dio pensa all'eternità. Io mi prostro davanti ad un mondo che se ne frega mentre tutto va a puttane. Perché per tutta l'eternità io sarò qui e verrò ricordato. Questo è il destino. Una bomba ha un destino. Un fato predeterminato stabilito dal suo creatore. E chiunque tenti di alterare quel destino, verrà distrutto. Chiunque tenti di impedire che si compia, lo farà compiere. Ed è questo che lei non capisce, non siamo qui per coesistere, io sono qui per vincere. Quindi è meglio che si procuri un intervento divino, le servirà. (Oerstadt)
- Si può sbagliare molte volte, non basta un tentativo riuscito. (Doug)
- L'albero della libertà deve essere rinvigorito dal sangue di patrioti e tiranni.[2] (Oerstadt)
- Non doveva andare così. (Oerstadt) [ultime parole]
Dialoghi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Ed Elkins: E lei sarebbe?
Doug: Oh, scusate. Doug Carlin, ATF. Di chi è il caso?
Ed Elkins [si sovrappongono voci di diverse persone]: Signori, per favore. Ed Elkins, il caso è mio.
Doug: Oh, bene. Allora comanda lei, ok. Saprà dirmi dove trovo un caffè fumante? Andiamo, questa è un'indagine operativa, giusto? Deve esserci del caffè. - Donnelly: E la ragazza ti ha poi trovato?
Doug: Che ragazza?
Donnelly [porge a Doug la carta di un cioccolatino con scritto un numero di telefono]: Quella con la voce sexy. Ha chiesto se sei alto, moro e attraente. Gliene ho date due su tre.
Doug: Due su tre? Vado forte. - Kathy: Kevin, dov'è Doug?
Donnelly: È appena uscito.
Kathy: La sua auto è ancora qui.
Donnelly: Ha preso il tram.
Kathy: Cosa, il tram?
Donnelly: Ehi, non guardare me. Ha i suoi metodi, dice che lo aiuta a pensare. - Doug: Claire... È bella davvero.
Medico legale: Già, molto. - Paul Pryzwarra [riferendosi a Larry Minuti]: Eravate molto amici?
Doug: Sì, insomma... abbastanza amici da darci sui nervi. - Paul Pryzwarra: Avrai delle domande, immagino.
Doug: Per avere delle domande devo prima sapere qualcosa. - Paul Pryzwarra: È un programma nuovo, si chiama Biancaneve. I dati principali ci arrivano da sette satelliti orbitali, ma in ogni momento almeno quattro sorvegliano una data zona. Sono come testimonianze oculari multiple, con diversi punti di vista.
Doug: Biancaneve? Va bene, e quale dei sette nani mi spiega come fate ad avere anche l'audio? - Paul Pryzwarra: Allora, agente Carlin, dove guardiamo?
Doug: A casa di Claire Kuchever. - Denny: La conoscevi?
Doug: Le ho tenuto la mano, una volta, ma... no, non la conoscevo. - Shanti: Ditemi, pensate davvero di acquisire qualche indizio scientifico o medico legale spiando questa donna mentre si fa la doccia?
Denny: Shanti, vogliamo assicurarci che sia pulita. - Paul Pryzwarra: Chi la sta spiando?
Doug: Noi. - Doug: Gli autisti di limousine erano quattro o cinque?
Agente Stalhuth: Quattro limousine, dovevano esserci quattro autisti, giusto?
Doug: Era qui. - Doug [sbatte sulla scrivania un puntatore laser]: Questo ha interferito col campo. Ecco cos'ha interferito col campo. È questo che ha interferito col campo. Allora, mi dite che cos'è questa roba? Non è sorveglianza, Paul. Non è visione elettronica o imaging termica. Avete trovato un modo per guardare nel passato sì o no?
Paul Pryzwarra: No.
Doug: Stai mentendo. Stai mentendo e tu lo sai.
Paul Pryzwarra: Ti ho detto tutto quello che potevo.
Doug: Lei l'ha visto, Paul. Le ho puntato quell'affare addosso e lei l'ha visto e ha reagito, anche se quattro giorni e mezzo fa. E adesso questo me lo spieghi. Qualcuno me lo spieghi!
- Denny: Noi di solito visualizziamo lo spazio piatto come un foglio di carta, la luce che proviene dagli oggetti che stanno a una certa distanza lo attraversa viaggiando in linea retta. Vedi, possiamo ripiegare lo spazio e avvicinare l'oggetto a noi creando un ponte Einstein-Rosen, un cunicolo spazio-temporale sospeso in campo gravitazionale.
Doug: Quello che stiamo guardando!
Denny: Esatto.
Doug: E che c'è dall'altra parte?
Denny: La casa di Claire. - Shanti: Abbiamo usato enormi quantità di energia per creare il ponte.
Doug: Sì, d'accordo. Ma enormi quanto?
Denny: Ti ricordi il blackout di qualche anno fa? New York diede la colpa al Canada e il Canada al Michigan.
Doug: Certo, metà del nordest. Vuoi dire che voi...
Denny: Cinquanta milioni di case.
Gunnars: Colpa mia.
Denny: Diamo comunque la colpa al Canada, ma...
Doug: Allora perché non riesco a vedere questo ponte?
Denny: Non è visibile, all'occhio umano. Però è vero, reale, concreto quanto il segnale di un cellulare o un'onda radio. - Doug: Fatemi capire una cosa, lei è viva o è morta?
Paul Pryzwarra: Sei andato al suo funerale.
Doug: Lo so, ma credo che la domanda sia comunque pertinente. È viva o è morta?
Denny: Allora, la vita come lo sono il tempo e lo spazio non è solo un fenomeno locale.
Doug: E va bene! Ho fatto una domanda troppo difficile?
Denny: Ho sbagliato a smettere di farmi le canne. - Oerstadt: Un uomo non ha mai abbastanza alcool, tabacco e armi da fuoco.
Doug: Mi viene in mente anche un'altra cosa. - Denny: Qualunque cosa tu abbia fatto, l'hai già fatta. Sia che tu mandi questo biglietto o non lo mandi. Non si può cambiare il passato, è fisicamente impossibile.
Doug: E se non ci fosse solo la fisica? - Doug: Avevo capito che non credevi alla storia di poter cambiare il passato.
Denny: Infatti, però credo anche in Dio. Ma non dirlo in giro.
Doug: Lo dirò a tutti invece. - Denny: Sei pronto?
Doug: No.
Denny: Non sei costretto a farlo.
Doug: E se l'avessi già fatto? - Denny: Ci vediamo ieri.
Doug: Se Dio vuole. - Claire: C'è un certo agente Doug Carlin che lavora lì con voi?
Doug: Sì, c'è. Ma ora non è qui. Vuole lasciare un messaggio?
Claire: Scusi può descrivermelo? Altezza, colore della pelle...
Doug: Non saprei, sarà uno e novanta, nero, non proprio brutto. - Claire: Mi vuoi dire la verità? Mi vuoi dire perché sei qui, che succede e perché niente ha senso, nessun senso?
Doug: Che faresti se dovessi rivelare la cosa più importante del mondo, sapendo di non essere creduto? Che faresti?
Claire: Ci proverei. Non sai cosa potrebbero credere gli altri.
Claire: Che faresti se dovessi rivelare la cosa più importante del mondo, sapendo di non essere creduto?
Doug: Ci proverei. [ha un déjà vu: questo dialogo ripete un precedente scambio di battute avvenuto tra i due, ma con le parti invertite] No... [sorride, accende il motore dell'automobile e si allontana insieme a Claire]
Citazioni su Déjà vu – Corsa contro il tempo
modifica- Déjà Vu di Tony Scott, in parte storia d'amore, in parte spazzatura sul tema della curva spaziotemporale, si posiziona tra le pellicole più contenute del regista: ci sono relativamente poche esplosioni, e il folle montaggio a mosaico a cui Scott è generalmente così affezionato è stato ridotto almeno un pochino. Ma quando si tratta di dare un senso alla trama, ecco che una semplice sospensione dell'incredulità – uno strumento pratico e attivabile a comando che permette di sospendere il giudizio e godere di un lavoro immaginario non plausibile – non riesce a fare il trucco. (Stephanie Zacharek)
- È un poliziesco con un sottofondo intricato di fantascienza metafisica e risvolti da melodramma romantico. (il Morandini)
- È una storia di terrorismo ma anche un romantico incontro d'amore e, come dice Tony, non è fantascienza, ma basato su fatti scientifici. Tony e Jerry hanno fatto ricerche, loro credono che prima o poi il viaggio nel tempo sarà realtà. (Denzel Washington)
- Fantascienza mescolata con azione e romanticismo si traduce in un thriller superficiale ma divertente; comunque Washington, come sempre, è di prim'ordine. (Leonard Maltin)
- Il dèjà vu è un mero pretesto per raggiungere l'happy end sentimentale. (il Farinotti)
- Impressiona sia per la complessità della storia sia per la volontà di lasciare che le cose si sviluppino al proprio ritmo senza intervenire con numerose scene d'azione inutili nella prima serie di eventi per mantenere attenti gli spettatori. Déjà Vu contiene la sua parte di scene d'azione, ma arrivano più avanti nel film. In effetti, si potrebbe sostenere che il film presenta una delle sequenze più originali di inseguimento in macchina mai girate. (James Berardinelli)
- Io ho fatto il film soprattutto per la voglia di lavorare con Tony e con Jerry. Non sono l'unico in grado di convincere la gente che il viaggio nel tempo è possibile, il cinema lo ha già raccontato e con successo. (Denzel Washington)
- L'idea poteva effettivamente essere utile per svecchiare un materiale piuttosto abusato; ma disgraziatamente sceneggiatori e regista cadono nel più imperdonabile degli errori: se si viaggia nel tempo, mai lasciare spazio ai paradossi, che modificherebbero la Storia. E qui ce n'è uno enorme. Lo scoprirete nel finale (se ci arrivate). (Emanuela Martini)
- La sceneggiatura di Bill Marsili e Terry Rossio gioca con i soliti paradossi temporali, sorvolando sulla plausibilità dell'elemento fantascientifico e tentando fin che può di arginare facilonerie e incongruenze. Il gioco regge mezz'ora, poi svacca inesorabile nell'action movie bombarolo con storia d'amore e happy ending di rito. In realtà, Scott vorrebbe rappresentare paure contemporanee: e se avalla ambiguamente (come già nel suo precedente Nemico pubblico) una tecnologia che viola la privacy a fin di bene, azzecca però un paio di sequenze tecnicamente complesse (come l'inseguimento in auto tra passato e presente) e l'ambientazione nella Louisiana in ricostruzione dopo l'uragano Katrina. (Il Mereghetti)
- La trama ricorda il film di Otto Preminger Laura (1944) nel suo malumore romantico ed ha alcuni struggenti punti filosofici in comune alle storie sui viaggi nel tempo. Ma la meccanica fantascientifica (piacevole) e i meccanismi thriller (meccanici) di questo violento film prodotto da Jerry Bruckheimer non ingranano molto bene con la riflessione, e l'azione trionfa sulla maggior parte delle prove di pensiero. (Jonathan Rosenbaum)
- Sai, ho passato molto tempo a lottare con gli autori perché il mio obiettivo era quello di rendere una realtà scientifica non fantascientifica. Io non sono un grande teorico delle stringhe. Non sapevo davvero nulla di questo mondo. Ma amo il fatto che vengo pagato per istruirmi, divertirmi e testare il mondo di Stephen Hawking e Brian Greene, che era il nostro consulente tecnico. (Tony Scott)
- Un'astuta combinazione di thriller poliziesco e fantascienza fantasy ad alta tecnologia. (Philip French)
- Un film come Déjà Vu, anche se non ha basi completamente scientifiche, fa sì che la gente rifletta riguardo alle questioni relative al tempo e ai viaggi nel tempo, e ad alcuni dei paradossi dell'universo, e credo che questo la renda più ricettiva alla scienza reale. (Brian Greene)
- Un film d'azione con Denzel Washington in cui i vistosi giochi d'artificio non sono neanche lontanamente strabilianti quanto la sceneggiatura che fa riferimento non a uno, non a due, ma a tre tragedie nazionali in un contesto di rosso sangue, uniformi bianche e un improbabile cielo blu. (Manohla Dargis)
- Una delle virtù uniche di una storia di viaggi nel tempo come Déjà Vu è che ti permette di avere il tuo disastro e anche di bloccarlo. (Bill Marsilii)
Frasi promozionali
modifica- Déjà vu ti porterà in un viaggio, che non hai mai neanche immaginato.[3]
- E se il deja vu non fosse un inganno della mente?[4]
- È quel senso di familiarità quando incontri un estraneo. È quella strana sensazione quando entri in una stanza. È quel lampo improvviso quando riconosci un oggetto. È un déjà vu.[3]
- E se pensavi che fosse solo nella tua mente, preparati a scoprire la verità.[3]
- È un fenomeno conosciuto come déjà vu. Arrivi in in luogo dove non sei mai stato ma ti sembra... familiare. Guardi in faccia un'estranea e senti che la conosci da una vita.[5]
- Il déjà vu viene considerato da molti un meccanismo mentale. Ma la verità è molto più sconvolgente. Gli hanno svelato un segreto... il governo non vuole che si sappia.[5]
- La chiave per fermare un disastro... sta nello svelare il mistero del déjà vu.[5]
- Nelle sensazioni ci sono indizi, e nei ricordi ci sono avvertimenti.[3]
- Se credi che sia solo una sensazione torna indietro... e guarda di nuovo.[5]
- Se pensavate che fosse solo un trucco della mente, preparatevi per la verità.
- If you thought it was just a trick of the mind, prepare yourself for the truth.[6]
Note
modifica- ↑ Cfr. Qoelet: «Riconosco che qualunque cosa Dio fa è immutabile; non c'è nulla da aggiungere, nulla da togliere. Dio agisce così perché si abbia timore di lui. Ciò che è, già è stato; ciò che sarà, già è; Dio ricerca ciò che è già passato».
- ↑ Cfr. Thomas Jefferson: «L'albero della libertà deve essere rinvigorito di tanto in tanto con il sangue dei patrioti e dei tiranni. Esso ne rappresenta il concime naturale».
- ↑ a b c d Dal trailer del film in lingua italiana. Cfr. Déjà vu - Corsa contro il tempo Trailer.
- ↑ Dalla copertina della confezione del DVD in lingua italiana.
- ↑ a b c d Dal trailer del film in lingua italiana. Cfr. Trailer Déjà vu - Corsa contro il tempo, mymovies.it.
- ↑ Dalla copertina della confezione del DVD in lingua inglese.
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