Rivoluzione ucraina del 2014
rivoluzione avvenuta in Ucraina nel 2014
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Citazioni sulla rivoluzione ucraina del 2014, nota anche come rivoluzione di Maidan e rivoluzione della dignità.

Citazioni modifica
- Abbiamo vinto. La dittatura è caduta. (Julija Tymošenko)
- Chi non l'ha già fatto, vada a vedersi su Netflix il bellissimo documentario Il lungo inverno, quello del 2014, quando il popolo di Kiev passò un centinaio di notti sulla neve e tra i fuochi, assediato da una polizia assassina che ne falciò più di cento, tutti ragazzi e ragazzini che morirono avvolti nelle bandiere insanguinate dell'Unione Europea: quella bandiera azzurra con le stelle che, in fondo, a nessuno di noi fa battere particolarmente il cuore. E morivano così, mentre una pianista suonava una "Polacca" di Chopin su un pianoforte bianco installato su un mucchio di neve e loro morivano ogni notte per manifestare contro un dittatore fantoccio installato da Putin affinché con un colpo di mano e tradendo gli impegni presi col Parlamento, fece saltare l'ultimo passaggio affinché l'Ucraina fosse ammessa nell'Unione Europea. (Paolo Guzzanti)
- Dal 2015 [successivamente alla rivoluzione ucraina del 2014], gli ucraini, passo dopo passo, legge dopo legge, hanno danneggiato e ridotto i diritti della comunità nazionale ungherese. Il fatto è che hanno tolto all'etnia ungherese il diritto di accedere all'intero spettro dell'istruzione in lingua nazionale. Questo non solo viola gli accordi bilaterali a tale livello, ma anche le leggi dell'Unione Europea, mettendo in discussione molte delle intenzioni dichiarate dall'Ucraina. Quando è iniziata la guerra, abbiamo messo tra parentesi l'intera questione. Non l'abbiamo dimenticata, l'abbiamo solo messa tra parentesi. Perché ritenevamo che non fosse corretto porre questa domanda durante una guerra. Poi, di recente, l'Ucraina ha adottato un'altra legge sulle minoranze nazionali, una legge che ha ulteriormente peggiorato la situazione delle minoranze nazionali. E hanno tolto più diritti alle minoranze nazionali. (Péter Szijjártó)
- Dopo la Rivoluzione della dignità ci fu un impulso verso la democratizzazione del sistema politico per l'impegno della società civile ucraina, che è diventata molto più influente ed è stata in grado di far pressione su Petro Porošenko, l'oligarca eletto presidente nel 2014. Con l'Unione Europea, e anche il Fondo Monetario Internazionale, si è creato il classico modello a "sandwich" in cui la società civile dal basso e le organizzazioni internazionali dall'esterno spingono i governi a fare le riforme. Molte nuove leggi sono state promulgate, a partire da quelle contro la corruzione, mentre sono state create istituzioni quali l'Ufficio anticorruzione e la Procura contro la corruzione. Questi sono stati tra i maggiori risultati dell'Euromaidan: il potenziamento della società civile e l'allontanamento del sistema politico ucraino dal modello di corruzione sistemica largamente presente nello spazio post-sovietico. (Andreas Umland)
- Il Maidan non ha portato l'Ucraina più vicina alla democrazia e al progresso. Con il colpo di Stato, i nazionalisti e le forze politiche che li sostenevano hanno finalmente portato la situazione a un punto morto e hanno spinto l'Ucraina nell'abisso della guerra civile. (Vladimir Putin)
- Il popolo ha vinto. Abbiamo combattuto per il nostro futuro, ma è solo l’inizio della battaglia. (Vitalij Klyčko)
- L'Ucraina è Europa. Lo è per la storia, per la volontà e, dopo la rivolta di Maidan, per il sangue versato dalla Centuria Celeste di giovani donne e giovani uomini caduti sotto la mitraglia delle forze di repressione filoputiniane stringendo fra le braccia la bandiera stellata dell'Unione. (Bernard-Henri Lévy)
- Le persone, per tre mesi, sono rimaste nelle piazze d'inverno, al freddo estremo e non se ne andavano nemmeno quando venivano attaccati. Anzi, arrivarono altre persone quando chi era in piazza fu attaccato. Arrivarono le madri, e quando aprirono il fuoco, nessuno se ne andò. È diventata la storia del Paese, cioè essere disposti a sacrificarsi per la libertà. (Maša Gessen)
- Maidan è il successo della democrazia ucraina che ha presentato e presenta a Putin una grande sfida, che è molto più grave di qualsiasi cosa la NATO potrebbe mai inventare. (Serhij Plochij)
- Maidan - o la Rivoluzione della dignità, come preferisco chiamarla io - scoppiò nel 2014 quando Viktor Yanukovich decise di non firmare l'accordo d'associazione dell'Ucraina all'Unione europea. Le chiedo: dove sta il nazionalismo, o il nazismo, qui? La nostra rivoluzione aveva lo scopo di farci tornare alla casa europea: questa non è Unione sovietica, questa è Europa. E chi dice che fu un putsch, non conosce i fatti: per ribellarsi al regime filorusso di Yanukovich, gli ucraini hanno perso la loro vita. L'hanno fatto per l'Europa, per uscire dall'era post-sovietica: che golpe sarebbe, quello di gente che muore in piazza? (Julija Tymošenko)
- Negli ultimi mesi l'Ucraina ha pagato al più alto prezzo per far diventare realtà il sogno europeo, deve essere valso qualcosa, ad esempio una semplice dichiarazione da parte dell'Unione europea che quando l'Ucraina sarà pronta, potrà entrare. Una dichiarazione che all'Unione europea non costerebbe nulla ma per il mio paese vorrebbe dire tutto. (Petro Oleksijovyč Porošenko)
- Non mi dimetto, è in corso un colpo di Stato simile alla crisi politica che avvenne in Germania con l'ascesa dei nazisti. (Viktor Janukovyč)
- Questo colpo di Stato è opera di nazionalisti, neonazisti, russofobi e antisemiti, che continuano a dettare l’agenda in Ucraina. [...] Al momento, in Ucraina non c’è nessuna legittima autorità esecutiva, nessuno con cui parlare. Diverse agenzie governative sono state conquistate da impostori che non hanno alcun controllo del paese, mentre essi stessi – voglio sottolinearlo – sono sovente controllati dai radicali. Spesso, per incontrare alcuni ministri dell’attuale governo c’è bisogno di un permesso speciale dei militanti di Majdan. Non è uno scherzo, è la realtà. (Vladimir Putin)
- Un anno fa, molti di voi hanno creduto sinceramente nella distruzione del potere oligarchico e nel ritorno della dignità al popolo. Come risultato, dei ladri sono venuti al posto di altri ladri – più assetati di sangue. (Aleksej Mozgovoj)
Nicolai Lilin modifica
- Ciò che dico viene sostenuto da larga parte della sesta parte del mondo, la Russia. Cose che vengono taciute dai nostri media occidentali, in gran parte corrotti e strumentalizzati. In Ucraina è avvenuto un colpo di Stato, illegale, violento, organizzato da forze esterne. Non rappresenta assolutamente la volontà del popolo ucraino. Se tutto il popolo fosse stato d’accordo non ci sarebbe stata la secessione della Crimea e la guerra civile che c’è adesso.
- L’Ucraina aveva già la possibilità di essere indipendente, con Janukovyc. È vero che era costretto ad accettare alcune posizioni russe, e bisogna dire che era un oligarca. Ma rispecchiava bene il popolo ucraino. Ciò che è avvenuto adesso, la rivoluzioni populista, è dovuto al lavoro di agenzie esterne, che hanno strumentalizzato il populismo creando una guerra.
- Non dubito che tanti ragazzi di Maidan volevano il bene della loro patria. Ma sono stati strumentalizzati: Lenin chiamava persone del genere "utili idioti". Possono avere tutte i buoni propositi che vogliono ma ammazzano persone civili e partecipano a uno scempio sulla propria terra. Combattono cittadini della loro stessa terra ed è la cosa peggiore che c'è. Un uomo, un guerriero, deve difendere la propria terra dagli esterni, loro si sono messi insieme a gente venuta da fuori, da Washington, per insegnare i nuovi valori, e si sono fatti strumentalizzare e uccidono i loro fratelli, gente che crede nello stesso Dio. Lavorando, in questo modo, per chi crede in McDonald’s e Shell.
Vittorio Strada modifica
- Ciò che sta avvenendo oggi in Ucraina non è solo il proseguimento di quella rivoluzione arancione del 2004 che non si è chiusa evidentemente con la vittoria politica di Yanukovych. È qualcosa di più: è un movimento trasversale, che va al di là degli stessi partiti di opposizione.
- I giocatori sono la Russia di Putin, il governo ucraino di Yanukovych e l’Unione Europea, i cui piani sono stati sconvolti dall'intervento così massiccio e continuato dell'"inatteso": il movimento di massa che ha messo in crisi i giochi di vertice, tanto che se anche dovesse vincere Putin, e cioè se l’Ucraina restasse nella sfera russa, quella del capo del Cremlino sarebbe sì una vittoria, ma una vittoria di Pirro...
- Ci si può domandare se il presidente ucraino si sia comportato come un giocatore di poker che ha bleffato prima, quando dichiarava la sua volontà d’integrazione europea, oppure se anche lui abbia creduto di potersi svincolare dall’abbraccio russo
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