Michele Placido

attore e regista italiano (1946-)

Michele Placido (1946 – vivente), attore e regista italiano.

Michele Placido

Citazioni di Michele Placido

modifica
  • Devo molto alla Sicilia e a Pirandello. Quale regione italiana ha due premi Nobel come Quasimodo e Pirandello? Non esistono regioni così. Quale regione d'Italia ha avuto grandi scrittori da Sciascia a Bufalino? Ma tornando a Pirandello le sue novelle sono un tesoro. Ogni novella potrebbe essere un film.[1]
  • [Su Romanzo criminale] Il film nasce da un bel libro, Bigazzi è il mio direttore della fotografia, ed è anche un direttore "etico". Bisognava stare attenti a non trasformare i personaggi in eroi. Sullo sfondo c'è lo scempio dell'Italia, Bologna, i cadaveri. Più che un film di criminali, ho cercato di fare un film civile. La mia storia è Rosi, Petri, Damiani e Bellocchio. C'è sempre una grande sincerità in quello che faccio.[2]
  • [Su Romanzo criminale] Mi sono emozionato quando ho letto la sceneggiatura, poi ho letto il romanzo, che è di una bellezza straordinaria; in più c'è tutta la tragedia del nostro paese. Ho voluto raccontare quegli anni, accentuando anche episodi come quello della strage di Bologna per far conoscere quel periodo terribile dell'Italia ai più giovani. Nel film si vedono le macerie attraverso gli occhi del Freddo che ne rimane scioccato: volevo far risaltare quanto sia stato scandaloso quell'attentato, che risulta scandaloso anche allo sguardo di un criminale come lui.[2]
  • Palermo l'ho trovata cambiata in meglio da quando giravo La Piovra o Mary per sempre. La Sicilia e i giovani hanno fatto tanti passi in avanti con Falcone, Borsellino, Livatino, il generale dalla Chiesa. Tanti siciliani, grazie al loro sacrificio, hanno portato avanti il riscatto di questa terra. [1]
  • Più che premiare l'ennesimo film di guerra, pur nobilmente impegnato, come è successo a Berlino e a Cannes, preferirei attribuire il Leone a un film capace di indagare sui misteri dell'esistenza e dell'uomo. Partendo dal privato si può capire meglio il perché di tante cose che non funzionano. Truffaut e Bergman ce l'hanno insegnato.[3]
  • [Su Agrigento] Sento molto forte il legame intellettuale, culturale e artistico con questa città. Pirandello è stato spesso il mio faro e avere interpretato i suoi testi mi ha fatto amare ancora di più le radici ed origini di questa città.[4]
  • [Sulla commedia italiana] [...] sono film che non fanno pensare. Il cinema italiano è addomesticato, i comici incassano e gli autori come Bellocchio sono isolati e non lavorano.[5]
  • [Confrontando la serie con il film di Romanzo criminale] Sono due operazioni completamente diverse, qui i personaggi minori, che nel romanzo di De Cataldo hanno grande fascino, vengono fuori di più. E da un punto di vista storico, sicuramente la serie tv è più esauriente.[6]
  • Trilussa si è esposto poeticamente, non politicamente, a differenza di Cesare Pavese. Togliatti lo volle incontrare, ma lui, un non-fascista amato dal Papa, fu al di sopra dei giochi.[7]
  1. a b Citato in Michele Placido, Devo molto alla Sicilia e a Pirandello, Il Martino di Padova, 5 novembre 2024.
  2. a b Citato in Romanzo criminale: intervista agli autori, Italica. Rai.it.
  3. Citato in Giuseppina Manin, Placido: a Venezia troppi maleducati, Corriere della Sera, 21 agosto 2006.
  4. Citato in Agrigento capitale della cultura, endorsement di Placido e Capotondi, Repubblica.it, 5 febbraio 2018.
  5. Da Leggo, 18 gennaio 2011.
  6. Dall'intervista Placido e Sollima: Romanzo Criminale, secondo noi, Sky.it, 19 novembre 2008.
  7. Dall'intervista di Cinzia Romani, L'ironia di Trilussa: quando l'anti-politica finisce in commedia, il Giornale.it, 5 agosto 2012.

Filmografia

modifica

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica