Divina creatura
film del 1975 diretto da Giuseppe Patroni Griffi
Divina creatura
Terence Stamp e Laura Antonelli nel film
Titolo originale |
Divina creatura |
---|---|
Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 1975 |
Genere | drammatico |
Regia | Giuseppe Patroni Griffi |
Soggetto | Luciano Zuccoli (romanzo) |
Sceneggiatura | Alfio Valdarnini, Giuseppe Patroni Griffi |
Produttore | Luigi Scattini, Mario Ferrari |
Interpreti e personaggi | |
|
Divina creatura, film italiano del 1975 con Laura Antonelli e Terence Stamp, regia Giuseppe Patroni Griffi.
Quando il tuo amante comincia a fare delle profferte di lealtà nei riguardi di tuo marito, sta' sicura che si tratta della prima mossa di sganciamento. Sì, perché adesso lui mi fa: "Non si può, mi sembra volgare. Ma scherziamo, con un vecchio amico..." Ipocrita, bugiardo! (Amante del duca)
Frasi
modifica- No, io non ti amo. Tu mi piaci molto, però non ti amo. Forse io non ti amerò mai. (Daniele)
- Gli uomini moderni vogliono uccidersi con i veleni di moda. Oggi va di moda la cocaina, la morfina, l'eroina. (Marco)
- Il guaio è che fate sempre le stesse cose. I pranzi, le cene, le sere al teatro, dopo il teatro, il circolo, i balli, le feste, le donne, le puttane. È una monotonia. Guardati, sembri il ritratto della noia. (Marco)
- Chissà, chissà, chissà. Sotto quante tonnellate di chissà sono sepolte tante vite inutili? (Marco)
- Voi uomini siete dei bambini stupidi ed ingordi che volete tenere sempre tutto, l’ho capito a quindici anni. (Manuela)
- Tu dovresti fare uno di questi sport [la pesca]. Mantengono l'allerta, gli occhi aperti. (Michele)
- Gli amici ti hanno mandato ad aprirmi gli occhi. Ho capito, Armellino. Una congiura d'affetto, ma non c'era alcun bisogno. (Daniele)
- Ti obbedirei se non ti amassi? Ti lascerei andare? (Michele)
Dialoghi
modifica- Daniele: Ti piacerebbe diventare la mia amante, Manuela?
Manuela: Perché no, se Ghiondelli è d'accordo perché ci sposiamo entro la fine dell'anno. Glielo chieda. - Pasqualino: Era bella la vita in campagna, signor duca?
Daniele: Rincretinisce, mio caro. Si dorme, si sbadiglia. In campagna si muore dalla noia. Non ci sono strade, niente inviti, niente donne, niente balli. Sì, io caro una vita veramente assurda, immorale. I primi giorni è stato l’inferno, gli altri sei gli ho dormiti. Ma quante pecore ho contato? Voglio tutte le tribolazioni della vita cittadina. Se mi devo annoiare voglio farlo con tutti i confort di casa mia.
Citazioni su Divina creatura
modifica- Cinema di grande sartoria. Nonostante l'elegante confezione, è una stolida e tragicomica burattinata, sontuosamente arredata, che si prende terribilmente sul serio. Antonelli inascoltabile. (il Morandini)
Altri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante Divina creatura
- Commons contiene immagini o altri file su Divina creatura