Rudyard Kipling

scrittore e poeta britannico
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Joseph Rudyard Kipling (1865 – 1936), scrittore e poeta britannico.

Rudyard Kipling
Medaglia del Premio Nobel
Medaglia del Premio Nobel
Per la letteratura (1907)

Citazioni di Rudyard Kipling

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  • Abbiamo quaranta milioni di ragioni per fallire, ma non una sola scusa.
It was our fault, and our very great fault—and now we must turn it to use. | We have forty million reasons for failure, but not a single excuse.[1]
  • Alla legione dei perduti, alla corte dei dannati.
To the legion of the lost ones, to the cohort of the damned.[2]
  • E a me togli ogni onore se porti via il mare![3]
  • E una donna è soltanto una donna, mentre un sigaro è una bella fumata.
A million surplus Maggies are willing to bear the yoke; | And a woman is only a woman, but a good Cigar is a Smoke.[4]
  • Fratelli e sorelle, vi prego, guardatevi | dal dare il vostro cuore a un cane perché lo laceri.
Brothers and sisters, I bid you beware | Of giving your heart to a dog to tear.[5]
  • I politici non mi riguardano [...]. Mi ha colpito il fatto che essi facciano una vita da cani senza le buone maniere di un cane.
Politics are not my concern [...]. They impressed me as a dog's life without a dog's decencies.[6]
  • Il mondo si suddivide oggi in due categorie di esseri: gli umani e i Tedeschi. Il tedesco lo sa. Gli esseri umani sono da lungo tempo disgustati di costui pur seguitando ad esserci in rapporto. Da un'estremità all'altra del globo, non si fa che augurare di vedere questa cosa immonda spazzata dalla memoria delle nazioni. [...] Per noi, questa guerra è una guerra a morte contro la potenza delle tenebre con la quale una pace, salvo quella che noi detteremo, sarebbe più terribile di una qualsiasi altra guerra.
There are only two division in the world today, human beings and Germans, and the German knows it. Human beings have long ago sickned of him any everything connected with him, of all he does, says, thinks, or believes. From the ends of earth to the ends of earth they desire nothing more greatly than that this unclean thing should be thrust out from membership and memory of the nations. [...] This is, for us, in truth a war to death against the power of darkness with whom any peace except on our own terms would be more terrible than any war.[7]
  • In linea generale, io le ho provate tutte, | le felici strade che ti portano per il mondo. | In linea generale, le ho trovate buone per quelli, s'intende, | che usar non possono un letto un po' troppo a lungo, | ma devono sgombrar di lì come ho fatto io, | e andarsene in giro ad osservare finché crepano. || Che cosa importa dove o come si crepa, | finché salute ci regge a guardar le tante cose – | i vari modi in cui si fanno le varie cose, | nonché uomini e donne che si amano, a questo mondo – | cogliendo le occasioni quando si presentano, | e quando non son buone, fingendo che lo sono?[8]
  • Io preferisco pensare bene della gente, perché così mi risparmio un sacco di preoccupazioni.
I always prefer to believe the best of everybody. It saves so much trouble.[9]
  • L'Asia non verrà civilizzata con i metodi dell'Occidente. C'è troppa Asia ed essa è troppo vecchia.
Asia is not going to be civilised after the methods of the West. There is too much Asia and she is too old.[10]
  • L'intuizione di una donna è molto più vicina alla verità della certezza di un uomo.
[...] a woman's guess is much more accurate than a man's certainty [...].[11]
L'intuito di una donna è sempre più sottile di quello di un uomo.[12]
  • La donna più stupida può manovrare un uomo intelligente, ma ci vuole una donna molto intelligente per manovrare uno stupido.
Then said Mrs. Hauksbee to me — she looked a trifle faded and jaded in the lamplight — "Take my word for it, the silliest woman can manage a clever man; but it needs a very clever woman to manage a fool." Then we went in to supper.[13]
  • Le parole sono, naturalmente, la più potente droga usata dall'uomo.
[...] words are, of course, the most powerful drug used by mankind.[14]
  • Mi è grato pensare al grande e divino Twain. È l'uomo più grande che avete dalla vostra parte dell'Atlantico. Non scordatevelo. Cervantes era della sua stessa razza.[15]
  • Non far mai le lodi di una donna a sua sorella, nella speranza che i tuoi complimenti raggiungano l'orecchio giusto.
Never praise a sister to a sister, in the hope of your compliments reaching the proper ears, and so preparing the way for you later on. Sisters are women first, and sisters afterwards; and you will find that you do yourself harm.[16]
  • Ora questa è la Legge della Giungla, antica e vera quanto il cielo.[17]
  • Perché la femmina delle varie specie è più mortale del maschio.
The female of the species is more deadly than the male.[18]
  • Presso la vecchia pagoda di Moulmein che pigramente guarda il mare, | c'è una ragazza birmana, e so che a me sta pensando, | giacché il vento è tra le palme e dicono le campane del tempio: | «Ritorna qui, soldato inglese! Ritorna a Mandalay!». | Qui ritorna a Mandalay, dove stava la flottiglia: | non senti tonfar le pale da Rangoon a Mandalay? | Sulla via di Mandalay | dove giocano i pesci volanti, | e l'alba balza dalla Cina come un tuono per la baia![19]
  • Qualcosa è nascosto. Vai a cercarlo. | Vai e guarda dietro ai monti | Qualcosa è perso dietro ai monti. È perso e aspetta te. | Vai!
Something hidden. Go and find it. | Go and look behind the Ranges. | Something lost behind the Ranges. Lost and wating for you. | Go![20]
  • Quando sei ferito e abbandonato, sulle piane dell'Afghanistan, e arrivano le donne a tagliare quel che resta, prendi il fucile e fatti saltare la testa e vai al tuo Dio da soldato.[21]
  • «Quanto dista Sant'Elena dal campo di Austerlitz?» | Non l'udresti se te lo dicessi – tale è il rombo dei cannoni. | Ma non è molto lontano per chi vive di stratagemmi. | («Ascesa sicura» vuol dire «caduta sicura», dappertutto!) || «Quanto dista Sant'Elena da un Imperatore di Francia?» | Non lo vedo – non so dirlo – tanto ci abbagliano le corone. | I Re siedono a banchetto, e le Regine s'alzano a danzare. | (Dopo un tempo chiaro puoi ben aspettarti la neve!) || «Quanto dista Sant'Elena dal capo Trafalgar?» | Abbastanza – abbastanza – dieci anni ancora da venire. | È a Sud, di là dal mare sotto una stella cadente. (Ciò che non puoi finire devi lasciarlo a mezzo!) || «Quanto dista Sant'Elena dai ghiacci della Baresina?» | Una pessima strada – una gelida strada – ghiaccio che si spacca. | Ma non è ancor tanto per dei signori sconsiderati. | (Quando non puoi andare avanti devi saper tornare indietro!) | «Quanto dista Sant'Elena dal campo di Waterloo?» | Poca strada – strada facile – la nave ti prenderà presto. | Un posto piacevole per signori che han poco da fare. | (Col mattino non ti cimenti fino a dopo il mezzodì!) | «Quanto dista Sant'Elena dalla Porta della Grazia?» | Questo nessun lo sa - nessun lo sa - e nessun lo saprà. | Ma ripiega le mani sul cuore e copriti il volto, | e dopo tanto giostrare, ragazzo, mettiti calmo! [22]
  • San Francisco è una città pazza, abitata per la maggior parte da persone instabili mentalmente e da donne di una bellezza unica.
San Francisco is a mad city—inhabited for the most part by perfectly insane people, whose women are of a remarkable beauty.[23]
  • Se riesci a non perdere la testa, quando tutti intorno | la perdono, e se la prendono con te; | se riesci a non dubitare di te stesso, quando tutti ne dubitano, | ma anche a cogliere in modo costruttivo i loro dubbi; [...] | il mondo è tuo, con tutto ciò che ha dentro, | e, ancor di più, ragazzo mio, sei Uomo![24]
  • Tutti quelli come noi siamo Noi, | E tutti gli altri Loro.
Father and Mother, and Me, | Sister and Auntie say | All the people like us are We, | And every one else is They.[25]
  • Udrai il battito dei piedi del cavallo, | E il fruscio di una gonna nella rugiada, | Fermamente galoppando attraverso.
You will hear the beat of a horse's feet, | And the swish of a skirt in the dew, | Steadily cantering through.[26]
  • Un uomo dovrebbe, qualsiasi cosa accada, tenere per la propria casta, razza e discendenza. I Bianchi vadano con i Bianchi, i Negri coi Negri.
A man should, whatever happens, keep to his own caste, race and breed. Let the White go to the White and the Black to the Black.[27]

Attribuite

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  • Il potere senza responsabilità, la prerogativa delle meretrici nel corso dei secoli.[28][29]

Capitani coraggiosi

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Margherita Gonella

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La nebbia dell'Atlantico del Nord entrava liberamente dall'uscio aperto della saletta fumatori, mentre la grande nave passeggeri rollava e beccheggiava, fischiando perché i pescherecci si tenessero a distanza.
– Che peste di ragazzo quel Cheyne! – disse un uomo che indossava un cappotto di lana grossa, mentre chiudeva l'uscio di colpo. – È insopportabile! È troppo insolente! – Un tedesco dai capelli candidi, mentre mangiava un panino imbottito, assentì: – Quanti tipi come questo ci sono in America! Dovreste importare fruste senza pagar dogana per dare loro delle buone lezioni!

Ginevra Pellizzari

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La nebbia dell'Atlantico entrava nella sala da fumo. La grande nave rullava e si innalzava sulle onde, mentre l'ululato della sirena avvertiva la flottiglia da pesca di tenersi al largo.
– Quel ragazzo dei Cheyne è la creatura più odiosa che ci sia a bordo! – disse un passeggiero dando un colpo alla porta per chiuderla.
Un tedesco dai capelli grii prese un panino imbottito e brontolò mentre masticava: – Conosco questi tipetti: l'America ne è piena. Dovreste importare delle fruste senza far pagare la dogana!

Citazioni

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  • Vi è un naviglio, un naviglio famoso. | Vien da New York: il suo nome è «Io so». | Parlate pure ai vostri velieri: | «La svelta rondine», «I corvi neri»; | ma il bel naviglio che ha nome «Io so» | è il più forte contr'ogni maroso. | Ora «Io so» galleggia sul Mersey, | pronto a viaggiare sui mari diversi; | e quando lontano sarà, ognuno saprà
    Coro
    che è il naviglio di Liverpool; o Signore, benedicilo tu!
    Ora sta sui banchi di Terranova, | e acqua bassa e solo sabbia trova. | Dicono i pesci che guizan su e giù
    :
    Coro
    è il naviglio di Liverpool; o Signore, benedicilo tu! (1993, p. 62)
  • Una strofa diceva:
    È finito l'aprile, la neve si è sciolta | Rimorchiatemi subito fuor di New Bedford. | Da New Bedford dobbiamo uscire subito | Siamo balenieri e mai vediamo il grano in spiga.
    Il violino solo continuò la musica per alcuni istanti, poi:
    Grano in spiga, mazzolino dell'amor mio, | Grano in spiga, andiamo in alto mare, | Grano in spiga, ti lasciai da seminare, | Grano in spiga, tornerò che sarai pane! (1968, p. 58)

Il libro della giungla

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Gian Dàuli

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Erano le sette di sera di una caldissima giornata nelle colline di Seeonee, quando Papà Lupo si destò dal suo riposo diurno, si grattò, sbadigliò, e stirò le zampe una dopo l'altra per liberare le estremità dal torpore del sonno. Mamma Lupa stava distesa col grosso muso grigio tra i suoi quattro cuccioli che si rotolavano guaiendo, e la luna splendeva nella bocca della tana dove tutti abitavano.

Carlo Pagetti

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Erano le sette di una serata calda sulle colline Seeonee, quando Padre Lupo si svegliò dal suo riposo diurno, si diede una grattata, sbadigliò e distese le zampe una dopo l'altra, per scuotere un senso di torpore dalle estremità. Mamma Lupa era stesa con il grosso naso grigio sui suoi quattro cuccioli irrequieti e guaiolanti, e la luna risplendeva nella bocca della caverna che era la loro abitazione.

Pozzo Galeazzi

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Erano le sette di una sera molto calda, sulle colline di Seeonee, quando Papà Lupo si destò dal suo risposo quotidiano. Si grattò, sbadigliò e stirò una dopo l'altra le zampe per scioglierle dal torpore. Mamma Lupa se ne stava distesa col grosso muso grigio abbandonato sui suoi quattro cuccioli che ruzzolavano squittendo, e la luna entrava dalla bocca della tana dove la famigliola viveva.

Citazioni

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I fratelli di Mowgli

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  • Buona fortuna a te, Capo dei Lupi. [...] E buona fortuna e forti denti bianchi ai tuoi nobili figli, ché possano non dimenticare mai gli affamati di questo mondo. (Tabaqui; p. 10)
  • Chi siamo noi, i Gidur-log (il popolo degli sciacalli), per fare gli schizzinosi? (Tabaqui; 2016, p. 10)
  • È zoppo da un piede fin dalla nascita, ed è per questo che uccide soltanto gli armenti. Ora che gli abitanti del Waingunga sono esasperati contro di lui, viene qui ad esasperare anche i nostri; gli daranno la caccia per tutta la Giungla, ma lui sarà già lontano e toccherà a noi e ai nostri piccoli fuggire quando incendieranno l'erba. Davvero siamo molto grati a Shere Khan! (Raksha; p. 11)
  • Per il toro che ho ucciso! Devo forse stare qui a fiutare nella vostra tana da cani per avere ciò che mi spetta? Sono io, Shere Khan, che parla! (Shere Khan; 2016, p. 15)
  • Il Cucciolo d'Uomo è mio, Lungri, mio, mio. E non verrà ucciso. Vivrà e correrà con il branco; e alla fine, bada bene, cacciatore di cuccioli nudi, mangiarane, uccisore di pesci, alla fine caccerà te! (Raksha; 2016, p. 15)
  • Tutti i cani abbaiano quando si sentono al sicuro! Vedremo come giudicherà il Branco questa adozione di un Cucciolo d'Uomo! Il cucciolo è mio e finirà tra i miei denti, ladri dalla folta coda! (Shere Khan; p. 16)
  • Voi conoscete la Legge... voi conoscete la Legge. Guardate bene, o Lupi! (Akela; 2016, p. 18)
  • Conoscete la Legge! Conoscete la Legge! Guardate bene, o lupi! (Akela; 2004, pp. 15-16)
  • Io parlerò per il Cucciolo d'Uomo. Che c'è di male in un Cucciolo d'Uomo? Non sono loquace, ma dico la verità. Lasciatelo correre col Branco, e ammettetelo insieme agli altri. Lo istruirò io stesso. (Baloo; 2016, p. 20)
  • Uccidere un cucciolo nudo è vergogna. Egli stesso potrà forse offrirvi una preda migliore quando sarà cresciuto. (Bagheera; 2016, p. 21)
  • Tutta la giungla è tua, [...] e puoi uccidere tutto quello che le tue forze ti consentono di uccidere; ma per amore del toro che ti ha riscattato, non devi mai uccidere o mangiare bovini giovani o vecchi. Questa è la Legge della Giungla. (Bagheera; p. 23)
  • Apri gli occhi, Fratellino. Shere Khan non osa ucciderti nella Giungla, ma non dimenticare che Akela è molto vecchio e verrà presto il giorno in cui non potrà più uccidere il suo capriolo e allora cesserà di essere capo. (Bagheera; 2016, p. 25)
  • Sono nato nella Giungla, ho obbedito alla Legge della Giungla e non v'è uno solo dei nostri lupi a cui non abbia tolto una spina dalla zampa. Senza dubbio sono miei fratelli! (Mowgli; 2016, p. 25)
  • Sì, anch'io nacqui tra gli uomini. Non avevo mai visto la Giungla. Mi passavano il cibo da dietro le sbarre in un recipiente di ferro finché una notte sentii che ero Bagheera, la Pantera, e non un giocattolo per gli uomini, e spezzai la stupida serratura con una zampata e me ne andai; e poiché avevo imparato le astuzie degli uomini, nella Giungla divenni più terribile di Shere Khan. (Bagheera; 2016, p. 26)
  • Cosa dice la Legge della Giungla? Prima colpisci e poi parla. (Bagheera; 2016, p. 27)
  • È Shere Khan che comanda il Branco? Che cosa c'entra una tigre col nostro comando? (Mowgli; 2016, p. 30)
  • Siamo proprio tutti sciacalli, per strisciare come servi davanti a questo sgozzatore di buoi? (Mowgli; 2016, p. 31)
  • Era preda mia fin dal principio, Popolo Libero: datemelo. Sono stanco di questa stupida storia di un uomo-lupo. Ha turbato la Giungla per dieci stagioni. Datemi il Cucciolo d'Uomo, altrimenti verrò sempre a cacciare in questa zona e non vi darò neppure un osso. È un uomo, un figlio d'uomo, e lo odio fin nelle midolla delle mie ossa! (Shere Khan; 2016, pp. 31-32)
  • In verità sono vissuto troppo a lungo. Molti tra voi cacciano buoi, e mi risulta che altri, istruiti da Shere Khan, vanno a notte fonda a rapire i bambini dalle soglie delle case dei contadini. Perciò vi reputo dei vili e vi parlo come si parla ai vili. (Akela; 2016, p. 32)
  • Stanotte mi avete detto tante volte che sono un uomo (e in verità sarei rimasto lupo con voi fino alla fine dei miei giorni), che sento che le vostre parole sono vere. Perciò non vi chiamo più fratelli, ma sag (cani), come vi chiamerebbe un uomo. (Mowgli; 2016, p. 33)
  • Vi lascerò per tornare dalla mia gente, se quella è la mia gente. La Giungla mi è preclusa e devo dimenticare il vostro linguaggio e la vostra compagnia; ma sarò più generoso di voi. Poiché sono stato vostro fratello in tutto fuorché nel sangue, vi prometto che quando sarò uomo tra gli uomini non vi tradirò presso gli uomini come voi avete tradito me. (Mowgli; 2016, p. 34)
  • Le tue sono soltanto lacrime, come usa tra gli uomini. [...] Ora so che sei un Uomo e non più un Cucciolo d'Uomo. D'ora in poi la Giungla ti è veramente preclusa. Lasciale cadere, Mowgli, sono soltanto lacrime. (Bagheera; 2016, p. 37)

La caccia di Kaa

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  • C'è forse nella Giungla un animale troppo piccolo per venire ucciso? No. Ecco perché gli insegno queste cose, ed ecco perché lo picchio, molto delicatamente del resto, quando le dimentica. (Baloo; 2016, p. 42)
  • Meglio che sia coperto dalla testa ai piedi di lividi fatti da me che gli voglio bene, piuttosto che gli capiti del male per ignoranza. (Baloo; 2016, p. 42)
  • Siamo dello stesso sangue, voi e io. (Mowgli; 2016, p. 43)
  • Ti ho insegnato la Legge della Giungla per tutte le creature della Giungla... eccetto le Scimmie che vivono sugli alberi. Esse non hanno legge, sono proscritte. Non hanno un loro linguaggio, ma adoperano parole rubate che carpiscono stando sugli alberi a origliare e spiare. Le loro usanze non sono le nostre. Non hanno capi, non hanno memoria. Sono vanitose e chiacchierone e si atteggiano a personaggi importanti intenti a grandi imprese nella Giungla, mentre basta la caduta di una noce a distrarle; ridono e dimenticano tutto. Noi della Giungla non abbiamo rapporti con loro. Non beviamo dove bevono le Scimmie, non andiamo dove vanno le Scimmie; non andiamo a caccia dove ci vanno loro e non moriamo dove muoiono loro. (Baloo; 2016, pp. 45-46)
  • Mettetemi in testa pipistrelli morti! Datemi ossa putride da mangiare! Rotolatemi fra le api selvatiche affinché mi pungano a morte e seppellitemi insieme alla Jena, perché sono il più miserabile degli orsi. Arulala! Wahooa! (Baloo; 2016, p. 51)
  • [Su Kaa] È molto vecchio e molto astuto. E soprattutto ha sempre fame. [...] Promettigli molte capre. (Baloo; 2016, p. 52)
  • Per voi, Bagheera e Baloo, un colpo più o meno non è nulla, mentre io... io devo aspettare giorni e giorni su un sentiero del bosco e arrampicarmi per mezza nottata con la misera prospettiva di prendere uno scimmiottino. Pss naw! I rami non sono più quelli di una volta! Sono tutti marci o secchi. (Kaa; p. 55)
  • È un Cucciolo d'Uomo come non se ne sono mai visti. È il migliore, il più saggio e il più coraggioso dei Cuccioli d'Uomo... allievo mio, che renderà famoso in tutte le giungle il nome di Baloo. (Baloo; 2016, p. 58)
  • Anch'io ho saputo che cosa significa voler bene. Vi potrei narrare certe storie che... (Kaa; 2016, p. 58)
  • Piedi o no, posso stare a pari dei tuoi quattro. (Kaa; 2016, p. 60)
  • Sta attento, omarino, che non ti scambi per una scimmia, qualche sera verso il tramonto, quando ho appena mutato d'abito. (Kaa; 2016, p. 72)
  • Hai cuore coraggioso e lingua cortese. [...] Ti porteranno lontano, nelle Giungla. (Kaa; 2016, p. 73)
  • Pentimento non evita castigo. (Baloo; 2016, p. 76)

Rikki-Tikki-Tavi

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  • Spaventare una mangusta è la cosa più difficile di questo mondo, perché è divorata dalla curiosità dalla testa alla coda. Il motto di tutta la famiglia delle manguste è: «Corri e scopri». (1941)

Il secondo libro della giungla

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Gian Dàuli

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La Legge della Jungla – che è la più antica di tutte le leggi del mondo – ha previsto quasi tutti gl'incidenti che possono capitare al Popolo della Jungla, ed ormai il suo codice è tanto perfetto quanto lo possono rendere il tempo e l'uso.

Roberto Pasini

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La Legge della Giungla, che è senz'altro al mondo la legge più antica, prevede una soluzione per ogni genere di incidenti che possano capitare al Popolo della Giungla, per cui ora il suo codice è perfetto quanto l'hanno potuto rendere perfetto il tempo e la consuetudine.

Citazioni

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E venne la paura

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  • Buona caccia a tutti voi, sangue del mio sangue. [...] E se non fosse per la Legge, ci sarebbe un'ottima caccia. (Bagheera; pp. 12-13)
  • Non sta bene burlarsi del proprio maestro. (Baloo; p. 14)
  • La giungla ormai è diventata un allevamento di cuccioli nudi. Guardami, cucciolo d'uomo! [...] Cucciolo d'uomo di qua e cucciolo d'uomo di là. [...] Il cucciolo d'uomo non è né un uomo né un cucciolo, altrimenti avrebbe avuto paura. La prossima stagione dovrò chiedergli il permesso per bere. Aurgh! (Shere Khan; p. 14)
  • Il fiume serve per bere e non deve essere insozzato. Nessuno se non la tigre zoppa avrebbe vantato il suo diritto in una stagione come questa, quando tutti soffrono ugualmente, l'uomo come il Popolo della Giungla. Pulito o sporco, tornatene alla tua tana, Shere Khan! (Hathi; p. 15)
  • E il Signore della Giungla era Tha, il Primo degli Elefanti. Egli trasse la giungla dalla profondità delle acque con la sua proboscide, e dove fece solchi nel terreno con le zanne, là presero a scorrere i fiumi, e dove batté il piede, là scaturirono fonti d'acqua limpida, e quando soffiava con la proboscide - così - cadevano alberi. In questo modo fu creata la giungla da Tha, e così mi fu narrata la storia. (Hathi; p. 16)
  • Tu sei un uomo, fratellino. [...] Non sta a noi, Liberi Cacciatori, dirti quello che i tuoi fratelli fanno e perché lo fanno. (Akela; p .38)
  • Noi della giungla sappiamo che l'Uomo ne sa più di tutti. Ma se dovessimo credere alle nostre orecchio dovremmo pensare che di tutti gli esseri è il più stupido. (Bagheera; p. 39)

L'invasione della giungla

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  • Io sono Bagheera... nella giungla... nella notte, e la mia forza è in me. Chi può resistere ai miei colpi? Cucciolo d'uomo, con una delle mie zampate potrei ridurti la testa piatta come un povero ranocchio morto d'estate. (Bagheera; p. 49)
  • [Su Hathi] Darei una luna di caccia per sentire la Parola Maestra che faccia obbedire il Silenzioso. (Bagheera; p. 52)
  • Tu conosci il villaggio del Branco degli Uomini che mi ha scacciato. Sono oziosi, insensati, crudeli; si divertono a chiaccherare e non ammazzano i più deboli per fame, ma per divertimento. Quando sono sazi butterebbero anche i loro simili sul Fiore Rosso. L'ho visto con i miei occhi. Non è bene che vivano qui più a lungo. Io li odio! (Mowgli; p. 53)
  • Le mie zanne erano rosse durante il Saccheggio di Burthpore, e non vorrei risvegliare quell'odore. (Hathi; p. 54)

L'ankus del re

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  • Una pelle nuova non mostra tutto il suo colore se non dopo il primo bagno. (Kaa; p. 79)

I cani rossi

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  • Il dhole, il dhole del Dekkan, il Cane Rosso, lo Sterminatore! Lui e i suoi compagni sono risaliti dal Sud al Nord, dicendo che nel Dekkan non c'è più selvaggina, e uccidono lungo tutta la strada. (p. 116)
  • Benché non siano grossi ed astuti come i lupi, sono molto forti e numerosi. I dholes infatti non si considerano un branco se non sono almeno un centinaio, mentre quaranta lupi formano già un bel branco. (p. 117)
  • Io ho ammazzato uno scimmione striato e sono sicuro in cuor mio che Shere Khan avrebbe lasciato sbranare la sua compagna dai dholes se ne avesse avvistato un branco anche da molto lontano. (Mowgli; p. 117)
  • Ricordati che sei un Uomo; ricordati che il Branco t'ha scacciato. Lascia che il lupo se la veda con il cane. (Kaa; p. 119)
  • Un dente solo non ne uccide cento, a meno che non sia quello di un cobra. (Kaa; p. 128)
  • Io ho visto centinaia e centinaia di stagioni delle piogge. Prima che ad Hathi cadessero le zanne da latte la mia orma era già larga nella polvere. Per l'Uovo da cui è nata ogni cosa, io sono più vecchio di molti alberi e ho visto tutto quello che la giungla ha fatto. (Kaa; p. 120)
  • Dovete sapere che un lupo assalta alla gola e addenta ai fianchi mentre un dhole preferisce mordere al ventre, sicché quando i dholes uscivano scrollandosi dall'acqua e dovevano alzare la testa, i lupi si trovavano in posizione avvantaggiata.
    Sulla terra asciutta i lupi erano svantaggiati, ma tanto in acqua che a terra il coltello di Mowgli andava e veniva incessantemente. (p. 130)
  • Tu sei un Uomo, fratellino, lupacchiotto che io ho custodito. Sei un Uomo, altrimenti il Branco sarebbe fuggito di fronte ai dholes. Io ti devo la vita, e tu oggi hai salvato il Branco come una volta io ho salvato te. Lo hai dimenticato? Tutti i debiti sono pagati, adesso. Torna dalla tua gente; te lo ripeto, pupilla dei miei occhi, questa caccia è finita, torna dalla tua gente. (Akela; p. 132)
  • Ululate, cani! Stanotte è morto un lupo! (Phao; 2004, p. 345)

La corsa di primavera

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  • – Le stelle si smorzano, – disse Fratello Grigio fiutando il vento dell'alba. – Dove faremo la tana oggi? Perché, da ora in poi, seguiamo nuove piste. (2004, p. 370)

Il libro delle bestie

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  • Per Winchester, Ashuelot, Nasua, Keene e le stazioni della ferrovia di Fitchburg [...] (esclamazione della balena; La gola della balena, p. 9)
  • Con le sbarre della grata | nel mangiar t'ho moderata. (versetti del marinaio; La gola della balena, p. 11)
  • Allora il Persiano discese dalla palma e si mise il fornello sulle gambe e recitò il seguente "sloka" che, se non lo sapete, mi faccio un dovere di riferirvi:
    «A chi prende il panettone | di persiana imbandigione | venga male nel groppone». (La pelle del rinoceronte, p. 18)
  • Non s'aggomitola ma può nuotare: | la Tartaruga da questo appare. | Si raggomitola, ma il nuoto ignora: | è proprio il Riccio che vedi allora. (filastrocca del Giaguaro; L'origine dell'Armadillo, p. 49)

La luce che si spense

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  • "Ho imparato invece che cosa significa arte."
    "E lo hai imparato mentre io non c'ero. Che cosa è,allora,l'arte?"
    "Dare alla gente ciò che essa può capire e, una volta riusciti, ricominciare da capo." (p. 58)
  • "Allora preferisci rimanere qui e pensare che tutto il mondo è fermo a bocca aperta davanti ai tuoi quadri? Interessi e piaceri immediati non possono riempire tutta la vita di un uomo. E quel che viene chiamato fama, reputazione o notorietà – a seconda della fantasia di chi parla – non è altro che il momentaneo interesse di qualche migliaio di persone che, tra un boccone e l'altro, un grugnito e l'altro, trovano il tempo di gettare uno sguardo su qualcosa che non lo interessa." (p. 91)
  • "La vera arte non ha nulla a che fare...non appartiene alla persona che la crea. Le è dettata da qualche cosa che sta al di fuori di lei."
    "Ma questo non può influir..."
    "Lascia che finisca. Tutto ciò che possiamo fare è imparare bene il mestiere, essere padroni, invece che servi, della materia, e non avere paura di nulla."
    "Questo lo capisco."
    "Tutto il resto ci viene dal di fuori. E così, se noi umilmente tentiamo di tradurre in un'opera quel che ci ispira, possiamo o non possiamo creare qualcosa che valga. Molto dipende dall'essere padrone del mestiere, della tecnica. Ma nel momento in cui cominciamo a pensare in termini di successo, e all'effetto che la nostra opera può produrre – a lavorare insomma con un occhio rivolto al gusto del pubblico – allora perdiamo forza, efficacia, tutto. Questa, è la mia esperienza. Invece di essere sereni e di mettere nell'opera tutte le nostre capacità, si finisce con l'agitarsi per ottenere un risultato al quale magari non crediamo. È chiaro?" (p. 104)
  • "Ma cosa pensi che possa fare, di bellissimo, uno che non conosce abbastanza il proprio mestiere? Qualsiasi sciocco può avere un'idea: ma per realizzarla occorre essere padroni della tecnica, ed essere convinti delle proprie capacità. Non si può correr dietro alle fantasticherie." (p. 149)

Un Pubblico ben preparato pensa
Che il Bardo di solito canti
Di fatti privati e personali,
E stampi e venda per lucro il suo passato.
Qualsiasi cosa io qui smentisca
La brava gente per cui canto
Indubbiamente resterà attaccata
Alle proprie opinioni personali.

Citazioni

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  • Che tregua offre l'alba? Guarda, dal cielo piagato, | Il giorno incede, un tiranno dalla spada in fiamme! (p. 63)
  • [...] E in lontananza l'Inverno bisbigliò: «È bene | Che l'Estate rovente muoia. Guardate, l'aiuto è vicino, | Poiché quando il bisogno degli uomini s'inasprisce, allora arrivo io». (p. 63-64)
  • Cosa importa dove e come moriamo, | Finché abbiamo fiato da osservare tutto – | I modi diversi in cui si fanno cose diverse, | Gli uomini e le donne che amano a questo mondo; | Cogliendo le occasioni quando si presentano, | E se non lo sono, fingendo che siano buone. (p. 107)
  • Dio benedica questo mondo! Tutto ciò che ha fatto – | Se non era troppo lungo – l'ho trovato buono. | Così scrivete prima ch'io muoia: «Gli è andato bene tutto!» (p. 109)
  • L'oro è per la dama, l'argento per la fanciulla – il rame per l'artigiano abile nel suo mestiere. | [...] Solo il Ferro – il freddo ferro – è padrone di tutti loro! (p. 143)
  • Le lacrime sono pei vili, le preghiere pei buffoni | E il capestro per il collo stolto che non sa reggere una corona. (p. 143)
  • Le corone sono pei valorosi – gli scettri per gli audaci! | Troni e governi per gli uomini potenti che osano prenderli e tenerli!. (p. 145)
  • Mio figlio rideva di una burla quando fu ammazzato. La sapessi, | Mi servirebbe in tempi in cui le burle scarseggiano. (da Un figlio, p. 155)
  • Non riuscivo a guardar la Morte a cui gli uomini, | Che lo sapevano, mi spedirono alla cieca e solo. (da Il codardo, p. 155)
  • A chi domandi della nostra morte | Ditegli che fu perché i nostri padri mentirono. (da Formula)
  • Discese dal ventoso Nord con la nave e i compagni, | In cerca di uova mortali deposte da scafi invisibili: | Ne trovò e ne estrasse molte. La pesca finì di botto | Tra le fiamme e un boato noto ai gabbiani attenti. (da Un dragamine al largo di Taranto, p. 156-157)

Incipit di alcune opere

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I bambini

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Una veduta mi chiamava a un'altra, una cima alla sua compagna, quasi dall'altra parte della Contea e, poiché non avevo altro da fare se non far stridere una leva, lasciavo che la Contea mi scorresse sotto le ruote. Le pianure dell'Est tempestate d'orchidee cedevano al timo, al leccio, e alla grigia erba delle dune, e queste agli ubertosi campi di grano e ai fichi della costa più bassa, dove il battito della marea continuava sulla sinistra per più di ventiquattro chilometri. Cosicché, quando all'ultimo svoltai all'interno attraverso un accalcarsi di tonde colline e boschi, mi ero portato decisamente fuori dei confini ben noti.

Il gatto che camminava da solo

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Tutto ciò accadde, successe e fu, Oh mio Sommo Adorato, quando gli animali domestici erano selvatici. Il Cane era selvatico, il Cavallo era selvatico, la Mucca era selvatica, la Pecora era selvatica, il Maiale era selvatico – più selvatico che mai – e camminavano per gli umidi e selvaggi boschi da soli, ma l'animale più selvatico di tutti era il Gatto. Camminava da solo, e per lui tutti i posti erano uguali.

Il rickshaw fantasma

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Uno dei pochi vantaggi che presenta l'India di fronte all'Inghilterra è la grande facilità con la quale vi si fanno le conoscenze.[30]

Se ne stava, a dispetto delle ordinanze municipali, a cavalcioni del cannone Zam-Zammah, di fronte a quella che gl'indigeni chiamano la Casa delle Meraviglie e che è il museo di Lahore.[31]

Citazioni su Rudyard Kipling

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  • [...] il serio e sincero Rudyard Kipling; il quale, pur essendo banditore del più energico imperialismo britannico, ha ben compreso ed artisticamente esposto il valore dell'oriente, mostrando anche come e quando non vi sia più differenza tra oriente ed occidente. (Giuseppe De Lorenzo)
  • Lo scrittore, venerato in quanto premio Nobel per la letteratura, era anche un imperialista. Trovo che si tratti di un conflitto interessante, così come lo è quello presente nel Libro della Giungla, dove assistiamo alla continua lotta tra le leggi della natura e quelle degli esseri umani. (Andy Serkis)

Film tratti da sue opere

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  1. Da The Lesson, Stanza 8, 1899-1902.
  2. Da Gentlemen-Rankers, Stanza 1, in Barrack-Room Ballads (1892, 1896).
  3. Da L'ultimo cantico, in I grandi romanzi, racconti e poesie,
  4. Da The Betrothed, Stanza 25.
  5. Da The Power of the Dog, in Actions and Reactions.
  6. Da The Village That Voted the Earth Was Flat, in A diversity of creatures.
  7. Citato in un articolo anonimo sulla terza pagina del «New York Times», June 22nd 1915; traduzione anonima citata nella prima pagina del volume di caricature antitedesche Pagine di sangue. Composizioni di Cesare Giris (Roma, E. Mantegazza, [1916]).
  8. Da Sestina del re dei vagabondi, in Poesie, 1995, p. 97.
  9. Da Under the Deodars.
  10. Da The Man Who Was, 1891.
  11. Da Three and – an Extra, in Plain Tales from the Hills.
  12. Traduzione di Giovanni Francesio, Guaraldi, 1995, p. 24.
  13. Da Three and – an Extra, in Plain Tales from the Hills.
  14. Da Surgeons and the Soul, in Book of Words, p. 237.
  15. Da una lettera del 1899 a Frank Doubleday. Citato in Stella Sacchini, I Love You Golden Blue. Tradurre il fiume dorato dell'infanzia di Tom, in Mark Twain, Le avventure di Tom Sawyer, Feltrinelli, Milano, 2016, p. 273. ISBN 978-88-07-90228-4
  16. Da False Dawn, in Plain Tales from the Hills.
  17. Da Il secondo libro della giungla, in I grandi romanzi, racconti e poesie.
  18. Da The Female of the Species, Stanza 1, 1911.
  19. Da Mandalay, in Poesie, 1995, p. 73.
  20. Da The Explorer, in The collected poems of Rudyard Kipling, 1898, p. 111.
  21. Da Il giovane soldato inglese, citato in Robert Fisk, Cronache mediorientali.
  22. Da Ninna-nanna di Sant'Elena, in Poesie, 1995, p. 153.
  23. Da American Notes—At the Golden Gate, 1891.
  24. Da Se..., in Ballate delle baracche e altre poesie, a cura di Franco Buffoni, Oscar Mondadori, 1989, pp. 121-123. ISBN 88-04-40258-X
  25. Da We and TheyA friend of the family, in Debits and credits.
  26. Da Rewards and Fairies, 1910.
  27. Da Beyond The Pale.
  28. Citato in Andrew Roberts, Churchill. La biografia, traduzione di Luisa Agnese Dalla Fontana, UTET, Milano, 2020. ISBN 978-88-511-8406-3
  29. Citazione ripresa da Stanley Baldwin. Cfr. Power Without Responsibility — The Prerogative of the Harlot Throughout the Ages, quoteinvestigator.com, 6 luglio 2021.
  30. Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937
  31. Citato in Fruttero & Lucentini, Íncipit, Mondadori, 1993.

Bibliografia

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  • Rudyard Kipling, Capitani coraggiosi (Captains Courageous), a cura di Margherita Gonella, Vallecchi editore, Firenze, 1968.
  • Rudyard Kipling, Capitani coraggiosi (Captains Courageous), traduzione di Ginevra Pellizzari, Fabbri Editori, 1993.
  • Rudyard Kipling, I bambini, [traduttore non indicato], in "Storie di fantasmi", a cura di Gianni Pilo e Sebastiano Fusco, Newton & Compton, 1995.
  • Rudyard Kipling, I grandi romanzi, racconti e poesie, traduzioni di Aa. Vv., Newton Compton, 2012.
  • Rudyard Kipling, Il gatto che camminava da solo, traduzione di Adria Tissoni, in "Grandi storie di gatti", Armenia, 2001.
  • Rudyard Kipling, I libri della Giungla (The Jungle Book – The Second Jungle Book), a cura di Carlo Pagetti, Gruppo Editoriale L'Espresso, Roma, 2004.
  • Rudyard Kipling, Il libro della giungla, traduzione di Giorgio van Straten, Giunti Junior, 2011. ISBN 9788809765986
  • Rudyard Kipling, Il libro della giungla, traduzione di Giuliana Pozzo Galeazzi, BUR Rizzoli, 2016. ISBN 9788817090650
  • Rudyard Kipling, Il libro delle bestie, Abeditore, Milano, 2015. ISBN 978-88-6551-199-2
  • Rudyard Kipling, Il secondo libro della giungla (The Second Jungle Book), a cura di Roberto Pasini, Deagostini Ragazzi, Novara, 1997
  • Rudyard Kipling, La luce che si spense (The Light that Failed), traduzione di Franco De Poli, Fabbri Editori, Milano, 1994.
  • Rudyard Kipling, PoemsPoesie, a cura di Ornella De Zodo, traduzione di Paola Bottalla e Stefano Miliani, Mursia, Milano, 1992.
  • Rudyard Kipling, Poesie, cura e traduzione di Tommaso Pisanti, Newton Compton , Roma, 1995. ISBN 88-8183-096-5
  • Rudyard Kipling, Primo e secondo Libro della Jungla, traduzione di Gian Dàuli, Barion, Sesto San Giovanni, 1941.

Voci correlate

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Altri progetti

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Il libro della giungla di Rudyard Kipling
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Serie tv: Il libro della giungla (1989)
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