Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2
Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2
Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2, film del 2011, regia di David Yates.
Frasi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- [Ai presenti nella Sala Grande] So che molti di voi vorranno combattere; alcuni di voi penseranno perfino che combattere sia saggio, ma è una follia! Consegnatemi Harry Potter! Fatelo e a nessuno verrà fatto del male. Consegnatemi Harry Potter e io lascerò la scuola intatta. Consegnatemi Harry Potter e sarete ricompensati. Avete un'ora. (Lord Voldemort)
- [Ultime parole] Avada Kedavra! (Gregory Goyle)
- [A Harry Potter] Prendile, portale al Pensatoio. [ultime parole] Guardami. Hai gli occhi di tua madre. (Severus Piton)
- [Ai difensori di Hogwarts] Avete combattuto con valore, ma invano! Io non desidero questo: ogni goccia di sangue magico versata è un terribile spreco. Pertanto ordino alle mie forze di ritirarsi. In loro assenza, disponete dei vostri morti con dignità. Harry Potter, ora mi rivolgo direttamente a te. Stanotte, hai consentito che i tuoi amici morissero per te, piuttosto che affrontarmi di persona: non c'è disonore più grande. Raggiungimi nella Foresta Proibita e affronta il tuo destino! Se tu non lo farai, io ucciderò fino all'ultimo uomo, donna o bambino che cercherà di nasconderti a me! (Lord Voldemort)
- [Ultime parole] Harry, sei tanto amato. Tanto amato. Harry, mamma ti ama, papà ti ama. Harry, sii prudente. Sii forte. (Lily Potter)
- Harry Potter, il ragazzo che è sopravvissuto, venuto a morire. Avada Kedavra!!! [incantesimo] (Lord Voldemort)
- [A Harry Potter] Tu eri l'horcrux che lui non ha mai avuto intenzione di creare. (Albus Silente)
- [A Harry Potter] Le parole sono, nella mia non modesta opinione, la nostra massima e inesauribile fonte di magia, in grado sia di infliggere dolore che di alleviarlo. (Albus Silente)
- [A Harry Potter] Non provare pietà per i morti, Harry. Provala per i vivi, e soprattutto per coloro che vivono senza amore. (Albus Silente)
Dialoghi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Harry: Come stai?
Unci-Unci: Sono vivo.
Harry: Probabilmente non ricordi...
Unci-Unci: ...che ti ho mostrato la tua camera blindata la prima volta alla Gringott? Anche tra i folletti tu sei famoso, Harry Potter. Hai seppellito l'elfo?
Harry: Sì.
Unci-Unci: E hai portato me qui. Sei un... mago davvero strano. Come ti sei procurato la spada?
Harry: È complicato. Perché Bellatrix Lestrange pensava che fosse nella sua camera blindata alla Gringott?
Unci-Unci: È complicato.
Harry: La spada si è presentata a noi da sola in un momento di bisogno. Non l'abbiamo rubata.
Unci-Unci: Ce n'è una nella camera blindata di Madame Lestrange identica a questa, ma è un falso. È stata messa lì l'estate scorsa.
Harry: E lei non ha mai sospettato che fosse un falso?
Unci-Unci: La riproduzione è molto convincente. Solo un folletto riconosce che questa è la vera spada di Grifondoro.
Hermione: Chi l'ha depositata?
Unci-Unci: Un professore di Hogwarts. A quanto ne so io ora è preside.
Ron: Piton. Ha messo una spada falsa nella camera blindata di Bellatrix? Perché?
Unci-Unci: Ci sono parecchie cose curiose nelle camere blindate della Gringott.
Harry: E anche nella camera blindata di Madame Lestrange?
Unci-Unci: Può darsi.
Harry: Io devo entrare alla Gringott. In una camera blindata.
Unci-Unci: È impossibile.
Harry: Da solo sì, ma con te no.
Unci-Unci: Perché dovrei aiutarti?
Harry: Io ho dell'oro. Moltissimo.
Unci-Unci: Non mi interessa l'oro.
Harry: E allora cosa?
Unci-Unci: [indicando la spada] Quella. Quella è il mio prezzo.
- Aberforth: Maledetti stupidi! Come vi è saltato in mente? Avete un'idea di quanto sia pericoloso?
Harry: Lei è Aberforth? Il fratello di Silente? È lei che ho visto nello specchio. È lei che ci ha mandato Dobby.
Aberforth: Dove l'avete lasciato?
Harry: È morto.
Aberforth: Mi dispiace. Mi era simpatico quell'elfo.
Harry: Chi le ha dato questo? Lo specchio.
Aberforth: Mundungus Fletcher. Circa un anno fa.
Harry: Non aveva il diritto di venderglielo. Apparteneva...
Aberforth: A Sirius. Albus me lo disse. Mi disse anche che ti saresti sicuramente infuriato se avessi scoperto che ce l'avevo io, ma chiedi a te stesso: "Dove saresti se io non l'avessi avuto?"
Hermione: È in contatto con qualcun altro dell'Ordine?
Aberforth: L'Ordine è finito. Tu-Sai-Chi ha vinto. Chiunque dica il contrario si prende solo in giro.
Harry: Dobbiamo entrare a Hogwarts, stanotte. Silente ci ha affidato un compito.
Aberforth: Ma davvero? Un lavoretto. Facile.
Harry: Diamo la caccia agli Horcrux. Pensiamo che l'ultimo sia all'interno del castello ma ci occorre il suo aiuto per entrare.
Aberforth: Mio fratello non ti ha dato un compito, ma una missione suicida. Fatti un favore, ragazzo: torna a casa, vivi un po' di più.
Harry: Silente si fidava di me per eseguirlo.
Aberforth: Cosa ti fa pensare che puoi fidarti di lui? Che puoi credere a qualunque cosa mio fratello ti abbia detto? Durante tutti questi anni ti ha mai menzionato il mio nome? [Indicando il ritratto di Ariana] Ti ha mai menzionato il suo?
Harry: Perché doveva...?
Aberforth: Avere dei segreti? Dillo tu a me.
Harry: Io mi fidavo di lui.
Aberforth: È la risposta di un ragazzo. Un ragazzo che va a caccia di Horcrux incoraggiato da un uomo che non gli ha neanche detto dove cominciare. Tu menti! Non solo a me, questo non importa. Ma anche a te stesso. E solo gli stupidi lo fanno. Tu non mi sembri assolutamente uno stupido, Harry Potter. Perciò te lo chiedo di nuovo: deve esserci un motivo.
Harry: Non mi interessa cos'è successo tra lei e suo fratello. Non mi interessa se lei ha mollato. Mi fidavo dell'uomo che conoscevo. E noi dobbiamo entrare nel castello stanotte.
Aberforth: [Ad Ariana] Tu sai cosa fare.
Harry [la sagoma di Ariana all'interno del ritratto si muove e si allontana]: Dove l'ha mandata?
Aberforth: Lo vedrai. Ben presto.
Hermione: È sua sorella Ariana, vero? È morta molto giovane, non è così?
Aberforth: Mio fratello ha sacrificato molte cose, signor Potter, sulla strada per trovare il potere. Inclusa Ariana. Lei gli era devota. Lui le ha dato tutto, tranne il tempo.
Hermione: Grazie, signor Silente. [Ad Harry] Ci ha salvato la vita due volte. Ci ha tenuto d'occhio in quello specchio. Non mi dà l'idea di uno che abbia mollato.
- Harry: Allora, c'è una cosa che dobbiamo trovare, una cosa nascosta qui nel castello, ci aiuterebbe a sconfiggere Voi-Sapete-Chi.
Neville: Bene! Che cos'è?
Harry: Non lo sappiamo.
Dean: Dove si trova?
Harry: Non sappiamo neanche questo; non è molto su cui basarsi.
Seamus: È niente su cui basarsi!
- Ginny: Harry!
Harry: Ciao Ginny!
Ron: Sei mesi che non mi vede ed è come se fossi il pivello del primo anno! Sono suo fratello!
Seamus: Di fratelli ne ha tanti, c'è un solo Harry!
Ron: Zitto un po', Seamus!
- Gazza: Studenti fuori dal letto! Studenti fuori dal letto! Studenti nel corridoio!
McGranitt: Loro devono stare fuori dal letto, emerito idiota!
Gazza: Oh, mi scusi, signora.
McGranitt: Si dà il caso, signor Gazza, che il suo arrivo sia alquanto opportuno. Se potesse le chiederei, per favore, di portare la signorina Parkinson e gli altri della casa Serpeverde via dal corridoio.
Gazza: Esattamente dov'è che dovrei portarli, signora?
McGranitt: Le segrete andrebbero bene. [Tutti gli altri esultano] Presumo ci sia un motivo per il tuo ritorno, Potter. Di cosa hai bisogno?
Harry: Di tempo, professoressa, quanto più può darmene.
McGranitt: Tu fai quello che devi fare, io proteggerò il castello. [Harry fa per andarsene] Potter... è un piacere rivederti.
Harry: Anche per me, professoressa.
- Neville: Mi faccia capire, professoressa: ci dà addirittura il permesso di farlo?
McGranitt: Sì, è esatto, Neville Paciock.
Neville: Di farlo esplodere. Boom!
McGranitt: BOOM!
Neville: Mitico! Ma come diavolo ci riusciremo?
McGranitt: Perché non ti consulti con il signor Finnegan? Se ricordo bene ha una particolare inclinazione per la pirotecnica.
Seamus: Lo posso far crollare.
McGranitt: È lo spirito giusto. Ora andate.
Prof. Vitious: Ti rendi conto che non possiamo tenere fuori a lungo Tu-Sai-Chi?
McGranitt: Questo non vuol dire che non possiamo rallentarlo. Il suo nome è Voldemort, Filious! Tanto vale che lo usi. Lui tenterà di ucciderti in un caso o nell'altro. [incantesimo] Piertotum Locomotor! Hogwarts è in pericolo! Presidiate i confini! Proteggeteci! Fate il vostro dovere per la nostra scuola! Ho sempre voluto usare questo incantesimo.
- Lupin: È la qualità delle proprie convinzioni che determina il successo, non il numero dei seguaci.
Kingsley: Chi l'ha detto?
Lupin: Io.
- Pius [ultime parole]: Mio signore?
Voldemort [uccidendolo furiosamente seccato]: Avada Kedavra!!
- Lucius: Mio signore? Non sarebbe meno, ehm... Non sarebbe più prudente annullare questo attacco... semplicemente cercare il ragazzo, voi stesso?
Voldemort: Io non ho bisogno di cercare il ragazzo! Prima che finisca la notte lui verrà da me, lo capisci?! [gli tira uno schiaffo] Guardami! Come puoi vivere con te stesso, Lucius?
Lucius: Non lo so.
Voldemort: Va' a cercare Severus! Portalo da me!
- Piton: Avete compiuto magie straordinarie con quella Bacchetta, mio signore, e solo nelle ultime ore.
Voldemort: No, no, io sono straordinario, ma la Bacchetta mi resiste.
Piton: Non c'è bacchetta più potente. Olivander stesso l'ha detto. Stanotte quando arriverà il ragazzo la Bacchetta non fallirà, ne sono sicuro. Risponde a voi e a voi solo.
Voldemort: Davvero?
Piton: Mio signore?
Voldemort: La Bacchetta risponde veramente a me? Sei un uomo intelligente, Severus. Di certo devi saperlo. In chi è riposta la sua lealtà?
Piton: In voi, ovviamente, mio signore.
Voldemort: La Bacchetta di Sambuco non può servirmi adeguatamente perché... io non sono il suo vero padrone: essa appartiene al mago che ha ucciso il suo ultimo proprietario. Tu hai ucciso Silente, Severus. Finché vivi, la Bacchetta di Sambuco non può essere veramente mia. Sei stato un servo bravo e fedele, Severus. Ma solo io posso vivere per l'eternità.
Piton: Mio signore... [Voldemort sgozza Piton]
Voldemort: Nagini, uccidi! [Nagini, il serpente di Voldemort inizia a colpire Piton, poi i due si smaterializzano, lasciando Piton agonizzante]
- Silente: La profezia non si riferiva a una donna, parlava di un ragazzo nato alla fine di luglio.
Piton: Sì, ma lui pensa che sia il figlio di Lily! Intende dar loro la caccia, ucciderli! La nasconda! Li nasconda tutti! La supplico.
Silente: Che cosa mi darai in cambio, Severus?
Piton: Qualsiasi cosa.
- Piton: Aveva detto che l'avrebbe tenuta al riparo!
Silente: Lily e James hanno riposto la loro fiducia nella persona sbagliata, Severus, come hai fatto tu. Il ragazzo è sopravvissuto!
Piton: Non gli occorre protezione, il Signore Oscuro se ne è andato!
Silente: Il Signore Oscuro tornerà! Allora il ragazzo sarà in un terribile pericolo; ha gli occhi di lei! Se l'amavi veramente...
Piton: Nessuno deve saperlo!
Silente: Non dovrei mai rivelare la parte migliore di te...
Piton: La sua parola.
Silente: ...quando rischi ogni giorno la tua vita per proteggere il ragazzo?
- Piton: Beva tutto, circoscriverà la maledizione a una mano sola, per il momento. Si spargerà, Albus.
Silente: Quanto mi resta?
Piton: Forse un anno.
Silente: Non ignorarmi, Severus. Noi sappiamo che Lord Voldemort ha ordinato al giovane Malfoy di assassinarmi. Ma qualora fallisse dobbiamo presumere che il Signore Oscuro si rivolgerà a te. Devi essere tu a uccidermi, Severus. Questo è l'unico modo. Solo allora il Signore Oscuro si fiderà di te completamente. Verrà un momento in cui a Harry Potter andrà rivelata una cosa, ma devi aspettare finché Voldemort sia al massimo della vulnerabilità.
Piton: Che cosa gli va rivelato?
Silente: La notte in cui Lord Voldemort andò a Godric's Hollow per uccidere Harry e Lily Potter si interpose tra loro, la maledizione gli rimbalzò addosso. In quell'istante un frammento dell'anima di Lord Voldemort si agganciò alla sola cosa vivente che riuscì a trovare: Harry stesso! Oh, c'è un motivo per cui Harry può parlare con i serpenti, c'è un motivo per cui può guardare nella mente di Lord Voldemort: una parte di Voldemort vive dentro di lui!
Piton: Quindi quando arriva il momento, il ragazzo deve morire?
Silente: Sì, sì, deve morire.
Piton: Lo ha tenuto in vita perché muoia al momento opportuno! Lo ha allevato come una bestia da macello!
Silente: Non dirmi ora, che ti sei affezionato al ragazzo!
Piton [tira fuori la bacchetta]: Expecto Patronum! [il Patronus di Piton si rivela essere una cerva, esattamente come quello di Lily]
Silente: Lily! Dopo tutto questo tempo?
Piton: Sempre.
- Piton: Quindi quando arriva il momento, il ragazzo deve morire?
Silente: Sì, deve morire e Voldemort in persona deve farlo. È fondamentale.
- Lily: Sei stato così coraggioso, tesoro.
Harry: Perché siete qui? Tutti voi.
Lily: Non siamo mai andati via.
Harry: Fa male morire?
Sirius: È più veloce che addormentarsi!
James: Ci sei quasi, figliolo.
Harry: Mi dispiace. Non ho mai voluto che qualcuno di voi morisse per me. E Remus, tuo figlio...
Remus: Altri gli diranno per cosa sua madre e suo padre sono morti. Un giorno lui capirà.
Harry: Resterete con me?
James: Fino alla fine.
Harry: E Lui non potrà vedervi.
Sirius: No. Noi siamo qui, sai.
Harry: Stammi vicino.
Lily: Sempre.
- Harry: Esattamente dove siamo?
Silente: Stavo per chiedertelo io, secondo te dove siamo?
Harry: Be', somiglia alla stazione di King's Cross, solo più pulita e senza tutti i treni.
- Harry: Professore, è vero tutto questo? O sta accadendo dentro la mia testa?
Silente: Certo che sta accadendo dentro la tua testa, Harry! Dovrebbe voler dire che non è vero?
- Voldemort: Ah, ecco, devo dire che speravo di meglio. [i suoi seguaci sghignazzano] E tu chi saresti, giovanotto?
Neville: Neville Paciock! [i seguaci di Voldemort ridono di nuovo, e Bellatrix ne sghignazza sadicamente, riconoscendolo]
Voldemort: Beh, Neville, sono certo che troveremo un posto per te nei nostri ranghi.
Neville: Vorrei dire una cosa.
Voldemort [trattiene la rabbia]: Bene, Neville, sono certo che saremo tutti affascinati nel sentire quello che hai da dire.
Neville: Non importa che Harry sia morto.
Seamus: Lascia stare, Neville!
Neville: La gente muore tutti i giorni! Amici, familiari... Sì. Abbiamo perso Harry stanotte. Ma lui è ancora con noi! Qui dentro! E così Fred, e Remus, Tonks... Tutti loro. Non sono morti invano! [si rivolge a Voldemort] Ma tu lo sarai! [Voldemort sghignazza follemente] Perché ti sbagli! Il cuore di Harry batteva per noi! Per tutti noi!! Non è finita!!!
- Harry: Sai, avevi ragione! Quando hai detto al professor Piton che la Bacchetta ti resiste, ti resisterà sempre!
Voldemort: Raaargh!! [ultime parole] Io ho ucciso Piton!
Harry: E se la Bacchetta non fosse mai appartenuta a Piton? E se la sua lealtà fosse diretta a qualcun altro? Avanti Tom, finiamola come abbiamo cominciato... insieme!
- Hermione: Perché non ha funzionato con lui, la Bacchetta di Sambuco?
Harry: Rispondeva a qualcun altro; quando lui ha ucciso Piton, credeva che la Bacchetta diventasse sua, ma il fatto è che non era mai appartenuta a Piton. Era stato Draco a disarmare Silente quella notte nella Torre di Astronomia: da quel momento in poi la Bacchetta rispondeva a lui. Fino all'altra sera quando ho disarmato Draco nel castello dei Malfoy.
Ron: Allora significa...
Harry: Che è mia!
Albus Severus: Papà, e se mi mettono in Serpeverde?
Harry: Albus Severus Potter, tu porti il nome di due presidi di Hogwarts: uno di loro è un Serpeverde, e lui era l'uomo più coraggioso del mondo!
Albus Severus: Ma diciamo che mi ci mettano...
Harry: Allora la Casa Serpeverde avrà guadagnato un meraviglioso giovane mago. Ma, senti, se davvero è importante per te tu puoi scegliere Grifondoro. Il Cappello Parlante tiene conto della tua scelta.
Albus Severus: Sul serio?
Harry: Sul serio. Pronto?
Albus Severus: Pronto! [si abbracciano, e lui si allontana insieme con i nuovi studenti di Hogwarts sul treno]
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