The Help

film del 2011 diretto da Tate Taylor

The Help

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Titolo originale

The Help

Lingua originale inglese
Paese USA, Emirati Arabi Uniti, India
Anno 2011
Genere commedia drammatica
Regia Tate Taylor
Soggetto Kathryn Stockett
Sceneggiatura Tate Taylor
Produttore Chris Columbus, Michael Barnathan, Brunson Green
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note

The Help, film statunitense del 2011 con Emma Stone, Viola Davis e Octavia Spencer, regia di Tate Taylor.

Aibileen: Sono nata nel 1911 nella contea di Chickasaw, piantagione Piedmont.
Skeeter: Da bambina sapevi che un giorno avresti fatto la cameriera?
Aibileen: Lo sapevo, sissignora.
Skeeter: E come facevi a saperlo?
Aibileen: Mia mamma era una cameriera e mia nonna era una schiava di casa.
Skeeter [scrivendo]: "Schiava di casa"... Sogni mai di essere qualcos'altro? [annuisce] Come ci si sente a crescere un bambino bianco mentre del tuo a casa se ne occupa qualcun altro?
Aibileen: Ci si sente... [guarda la foto del figlio]

  Citazioni in ordine temporale.

  • Ho tirato su diciassette bambini nella mia vita. Prendermi cura dei bambini bianchi è quello che faccio. [...] So come fare addormentare i bambini, come farli smettere di piangere e come fargliela fare nel water la mattina prima che la loro mamma si alzi. Ai bambini piace il grasso, gli piacciono anche le gambe grassottelle e io lo so. [...] Lavoro per i Leefolt dalle otto alle quattro, sei giorni a settimana. Prendo novantacinque centesimi l'ora: fanno centottantadue dollari al mese. Per loro cucino, pulisco, lavo, stiro e vado a fare la spesa, ma soprattutto mi prendo cura della piccolina. Signore mio, ho paura che diventerà cicciottella! [...] E non sarà mai una reginetta di bellezza. [...] Miss Leefolt prende in braccio la piccolina non più di una volta al giorno. Miss Leefolt è stata molto depressa dopo il parto. L'ho visto succedere molte volte alle bambine che si mettono a fare bambini. Quelle giovani signore bianche di Jackson, o Signore mio, quanti bambini facevano! Ma Miss Skeeter no. Nessuno uomo e nessun bambino. (Aibileen) [voce fuori campo]
  • Le garantisco che un giorno scopriranno che le sigarette uccidono! (Harold Blackly)
  • Miss Myrna in questo periodo sta dando proprio i numeri! Deve avere inalato una nube di lacca per capelli! (Harold Blackly)
  • A Skeeter e al suo lavoro, un diversivo prima del matrimonio! (Jolene) [brindisi]
  • Queste donne di colore allevano bambini bianchi e dopo vent'anni quei bambini diventano i loro padroni. Noi le amiamo e loro ci amano... ma non possono neanche usare il bagno in casa nostra. [...] Margaret Mitchell ha esaltato la figura della mammy, che dedica la sua vita a una famiglia bianca, ma nessuno ha mai chiesto alla mammy che vita fosse stata la sua. (Skeeter) [parlando con Elain Stein al telefono]
  • Quel giorno a Jackson sono morte diciotto persone: dieci bianchi e otto neri. Dio non bada al colore della pelle quando decide di scatenare un tornado. (Aibileen) [voce fuori campo]
  • Tu sei la mia vera mamma, Aibi. (Mae Mobley)
  • "Nessuno dovrà richiedere a una donna bianca di prestare assistenza in reparti o camere dove si trovano uomini negri. Non si potranno scambiare libri fra scuole di bianchi e scuole di negri, ma dovranno continuare a essere utilizzati dalla razza che per prima li ha usati. Nessun parrucchiere negro potrà esercitare il suo mestiere per donne o bambine bianche. Qualsiasi persona che stampi, pubblichi o faccia circolare materiale scritto che inciti alla pubblica accettazione o all'uguaglianza sociale dei bianchi e i negri è passibile di carcerazione."[1] (Aibileen) [voce fuori campo]
  • Il coraggio non sempre equivale a prodezza. Il coraggio è avere l'ardire di fare ciò che è giusto, malgrado la debolezza della nostra carne. E Dio dice a noi tutti, sospinge noi tutti e sprona noi tutti ad amare. Amen. Vedete, l'amore, come è portato ad esempio da nostro Signore Gesù Cristo è essere pronti, disponibili a mettersi in pericolo per il nostro prossimo. E per prossimo io intendo il vostro amico, vostra sorella, vostro fratello, il vostro vicino e il vostro nemico. Se riuscite ad amare il vostro nemico avete già in mano la vittoria. (Reverendo) [omelia]
  • Martin Luther King ha invitato tutta la nazione a marciare con lui su Washington ad agosto. Tanti negri e tanti bianchi insieme non si vedevano da Via col vento! (Elain Stein) [al telefono con Skeeter]
  • Che tu ci creda o no ci sono dei veri razzisti in questa città! (Hilly) [a Skeeter]
  • Tu sei carina. Tu sei brava. Tu sei importante. (Aibileen) [a Mae Mobley]
  • Ci siamo sposati perché ero rimasta incinta. Ma un mese dopo l'ho perso. Johnny adesso vuole dei figli... Che cosa se ne fa di me? (Celia)
  • Congratulazioni, Hilly! Non sapevo che ti piacessero le torte di Minny! (Celia) [a Hilly, che ha appena vinto una torta di Minny]
  • Farò fatica a ricordare come mi chiamo o in quale paese vivo, ma ci sono due cose che non mi dimentico: che la mia adorata figlia mi ha sbattuto in una casa di riposo e che ha mangiato la merda di Minny! (Missus Walters) [a Hilly]
  • "A Hilly, due fette". (Hilly) [leggendo la scritta lasciata su un assegno da parte di Celia]
  • Sai, Hilly, se non ti conoscessi bene direi che hai mangiato un po' troppa... torta. (Charlotte) [a Hilly]
  • Il coraggio talvolta salta una generazione. Grazie per averlo riportato nella nostra famiglia. (Charlotte) [a Skeeter]
  • La mia salute è migliorata nelle ultime settimane. So che il dottore vaneggia di quell'idiozia del canto del cigno, ma io ho deciso di non morire. (Charlotte) [a Skeeter]

Dialoghi

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  Citazioni in ordine temporale.

  • Hilly: Metti la mamma su una sedia prima che si rompa un'anca!
    Missus Walters: Non sono ancora sorda, Hilly!
  • Charlotte: Eugenia, resterai zitella! Muori se vedi un ragazzo? Sii un po' intraprendente! [...]
    Skeeter: Ho trovato un lavoro oggi.
    Charlotte: Dove?
    Skeeter: Scriverò per il Jackson Journal.
    Charlotte: Perfetto! Allora scrivi il mio necrologio! "Charlotte Phelan, deceduta. Sua figlia ancora nubile"!
    Skeeter: Mamma, sarebbe così terribile se non trovassi mai marito?
    Charlotte: Skeeter! Skeeter! Skeeter! Voglio farti una domanda. [la fa sedere] Ho letto giorno fa che ci sono delle ragazze che hanno... degli squilibri e iniziano ad avere... dei pensieri innaturali. Tu senti... tu trovi... ti attirano gli uomini, ne sei attratta? O hai dei pensieri innaturali nei riguardi delle ragazze o delle donne?
    Skeeter [con gli occhi al cielo]: Oh, mio Dio!
    Charlotte: Perché l'articolo diceva che c'è una cura: un infuso speciale di radici!
    [...]
    [più tardi, a cena]
    Skeeter: [...] ho un'allergia alle mandorle.
    Pascagoula: Scusi Miss Eugenia, le porto un'altra cosa.
    Skeeter [scherzosa]: Dall'ultima volta che le ho mangiate ho chiuso con gli uomini...
    Rebecca: Oh mio Dio!
    Skeeter: Oh, no, Rebecca, sta' tranquilla. non ti preoccupare. Come rimedio c'è un infuso di radici!
  • [Flashback]
    Constantine: Perché ti sei nascosta qui, piccola?
    Skeeter: Per non dire alla mamma che nessuno mi ha invitata al ballo...
    Constantine: E allora? Certe cose uno le può anche non raccontare, giusto?
    Skeeter: I ragazzi mi trovano brutta. La mamma è arrivata terzultima al concorso Miss Carolina del Sud.
    Constantine: Tu la devi smettere di piangerti addosso, piccola, questo sì che è brutto. Il Brutto è una cosa che ti viene da dentro. È cattivo e fa male, come quei ragazzi. Ma tu non sei come loro, vero? [Skeeter fa di no con la testa] Non penso proprio, tesoro. Ogni giorno... Ogni giorno che non sei sottoterra, quando ti alzi la mattina, devi prendere delle decisioni. Ti devi sempre fare questa domanda: "Ci voglio proprio credere a quelle brutte cose che mi dicono quegli stupidi, oggi?" Mi ascolti? "Ci voglio proprio credere a quelle brutte cose che mi dicono quegli stupidi, oggi?" Hai capito? Per quanto riguarda la tua mamma, non se l'è scelta la sua vita, le è capitata. Ma tu... Tu farai qualcosa di bellissimo con la tua. Aspetta e vedrai.
  • Skeeter [leggendo una delle lettere a cui deve rispondere]: "Cara Miss Myrna, quando taglio le cipolle come faccio a evitare di piangere?"
    Aibileen: Caspita, è facile. Gli dica di tenere un fiammifero fra i denti.
    Skeeter: Acceso?
    Aibileen: No, signora...
  • Aibileen: Ora sono pronta a parlare di Miss Leefolt. La piccola porta ancora il pannolino quando dorme la notte, la cambio io quando arrivo la mattina: per quasi dieci ore dorme nella sua sporcizia. E Miss Leefolt aspetta il secondo bambino. Signore, prego che il bambino viene bene. Sono tristi se la mamma non pensa che sono belli.
    Skeeter: È verissimo.
    Aibileen: Miss Leefolt non dovrebbe fare bambini. Lo deve scrivere. [Skeeter scrive] A Treelore questo sarebbe piaciuto. Diceva che qualcuno avrebbe scritto in famiglia. Per me lo scrittore era lui, ma forse sono io.
  • Skeeter: Ce ne servono almeno dodici.
    Minny: Io e Aibileen l'abbiamo chiesto a tutte. Trentuno cameriere. Hanno troppa paura, ci prendono per matte.
    Skeeter: Be', se non ne troviamo altre, non ci pubblicano.
    Minny: Io ho tante storie, Miss Skeeter. Lei le scrive e poi si inventa la cameriera che l'ha detta. Si è già inventata i nomi, si inventi anche le cameriere.
    Skeeter: Non possiamo farlo, sarebbe sbagliato.
    Aibileen: Non deve arrendersi Miss Skeeter.
    Skeeter: Ma non sarebbe una cosa autentica!
    Aibileen: Hanno ucciso mio figlio. È caduto portando delle travi alla segheria. Un camion gli ha schiacciato un polmone. Il capo mastro ha buttato il corpo nel cassone di un camion. È andato all'ospedale dei negri, l'ha scaricato davanti e ha suonato il clacson... Non c'era niente da fare, così ho portato il mio bambino a casa. L'ho messo sdraiato su quel divano. È morto davanti a me... e aveva ventiquattro anni, Miss Skeeter, sono gli anni più belli della vita. Quando arriva l'anniversario della sua morte, io ogni anno non riesco a respirare, ma per voi è solo un altro giorno di bridge. Se lei si ferma, quello che ho scritto io e che ha scritto lui, tutto quello che era lui, morirà con lui.
  • Hilly: "Separati, ma uguali"! Lo dice Ross Barnett e non si discute con il governatore!
    Skeeter [sarcastica]: Be', di sicuro non in Mississipi, culla di una moderna forma di governo.
  • Charlotte: C'è un uomo molto alto e davvero molto bello che si chiama Stuart e chiede di te!
    Skeeter: Oh, Dio... Oh, mamma, non è il tipo che piace a te, credimi. È un bastardo ubriacone.
    Charlotte: Amore e odio sono due facce della stessa medaglia. E a te serve una medaglia!
  • Stuart: Sai, Skeeter, io non ho mai conosciuto una donna che dice quello che pensa.
    Skeeter: Io ho molto da dire.
  • Stuart: Non ti piacciono le ostriche, eh?
    Skeeter: Le ostriche sono un scusa per mangiare crackers e ketchup.
    Stuart [brindisi con un'ostrica]: Be', al nostro nuovo inizio.
  • [Dopo l'omicidio di Medgar Evers[2]]
    Minny: Il Ku Klux Klan, circa un'ora fa. L'hanno ucciso davanti ai figli, Aibileen.
    Aibileen: Preghiamo per gli Evers. Preghiamo per Myrlie.
    Minny: Noi viviamo all'inferno, in trappola! I nostri figli in trappola!
  • [Minny, dopo essere stata licenziata da Hilly, le ha portato una torta "speciale"]
    Hilly: Così nessuno ha voluto assumere una negra impertinente e ladra, è vero? Oh, la torta è squisita come sempre.
    Minny: Sono felice che le piace.
    Hilly: Se ti riprendo a lavorare ti devo togliere cinque dollari a settimana.
    Minny: Riprendermi a lavorare?
    Hilly: Che ci metti in questa torta che le dà un sapore così buono?
    Minny: Uso quella buona vaniglia messicana e anche un'altra cosa davvero speciale... [Missus Walters vuole prendere una fetta] No, no, Missus Walters, è per Miss Hilly, una torta speciale.
    Hilly: Mamma può averne una fetta. [con prepotenza, a Minny] E dagliene una! E prendi un piatto!
    Minny: Si mangi la mia merda!
    Hilly: Che cos'hai detto?
    Minny: Ho detto: "Si mangi la mia merda".
    Hilly: Sei impazzita per caso?
    Minny: No, ma impazzirà lei dato che l'ha appena mangiata.
    Hilly: Mangiato cosa?
    [Minny guarda la torta al cioccolato, Hilly corre a vomitare]
    Missus Walters [scoppiando a ridere]: Hilly, e non ne hai mangiata soltanto una, ma due fette di torta! Corri, Minny, corri!
  • [Parlando del fatto che Charlotte ha licenziato Constantine]
    Skeeter: Lei ti ha fatto il più grande regalo della tua vita: mi ha insegnato tutto.
    Charlotte: Be', tu l'hai idealizzata troppo, da sempre.
    Skeeter: Avevo bisogno di un esempio da seguire.
  • [Dopo aver saputo del libro scritto da Skeeter]
    Stuart: Io non capisco che cosa te ne importa!
    Skeeter: Come?!
    Stuart: Le cose vanno bene qui da noi! Perché solevare dei problemi?
    Skeeter: Perché i problemi ci sono, Stuart!
  • Johnny: Senti, Celia finalmente mi ha raccontato dei bambini. Di tutti. Ma so anche che da quando hai cominciato a lavorare qui, lei ha cominciato a stare meglio. Quindi tu-tu le hai salvato la vita.
    Minny: Sapeva che c'ero fin dal primo momento?
    Johnny: Con il pollo fritto e il gombo la prima sera? Ci doveva essere un po' di pane di mais, almeno!
    Johnny: Oh, non potevo più farle mangiare pane di mais...
    Johnny: Be', grazie a te ho dovuto far allargare tutti i pantaloni che ho.
  • Hilly: Aibileen, l'argenteria che ho dato a Elizabeth la settimana scorsa...
    Aibileen: Non l'ho lucidata bene? È stata l'umidità, quel giorno ce n'era tanta.
    Hilly: Quando l'hai restituita, mancavano tre posate dall'apposita custodia di feltro: una forchetta e due cucchiai.
    Aibileen: Vado... Vado a guardare in cucina, forse sono rimaste qua...
    Hilly: Sai bene quanto me che le posate non sono in cucina.
    Aibileen: Ha guardato nel letto di Mae Mobley? Da quando è nato il piccolino mette le cose nel suo letto...
    Hilly: Ah, la senti, Elizabeth!? Cerca di dare la colpa a una bambina!
    Aibileen: Io non le ho.
    Elizabeth: Dice che non le ha lei.
    Hilly: Allora mi sento in dovere di informarti che sei licenziata, Aibileen. E che chiamerò la polizia.
    [...]
    Aibileen: Non ho rubato le posate.
    Hilly: Forse non posso mandarti in galera per quello che hai scritto, ma ti ci posso mandare perché sei una ladra!
    Aibileen: Io so una cosa di lei, non lo dimentichi! E dice Yule Mae che c'è tanto tempo in prigione per scrivere, sufficiente per dire la verità su di lei! Senza pagare la carta!
    Hilly: Nessuno crederà a quello che scriverai!
    Aibileen: Non lo so, mi hanno detto che sono piuttosto brava e ho già venduto anche parecchi libri!
    Hilly: Chiama la polizia, Elizabeth!
    Aibileen: Lei inganna e ricatta per ottenere quello che vuole!
    Elizabeth: Aibileen, smettila!
    Aibileen: Lei è una persona malvagia! Non è stanca, Miss Hilly? Non è stanca?

Mae Mobley è stata la mia ultima bambina. Nel giro di dieci minuti l'unica vita che conoscevo non c'era più. Dio dice che bisogna amare il nostro nemico. È difficile, però... Ma si può cominciare dicendo la verità. Nessuno mi aveva mai chiesto cosa provavo a essere me stessa. Quando ho detto la verità... Mi sono sentita libera. E ho cominciato a pensare a tutte le persone che conosco e alle cose che ho visto e che ho fatto. Mio figlio Treelore diceva sempre che un giorno ci sarebbe stato uno scrittore in famiglia... Credo che sarò io. (Aibileen) [voce fuori campo]

Citazioni su The Help

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Frasi promozionali

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  • Ci sono segreti che cambiano tutto.
Hay secretos que lo cambian todo.[3]
  • Il cambiamento comincia con un sussurro.
Change begins with a whisper.[4]
  • Il vento della libertà inizia a soffiare.[5]
  • Un solo atto valoroso può cambiare tutto.
Un solo acto de valor puede cambiarlo todo.[6]
  1. Alcune delle Jim Crow laws, lette da un pamphlet di Mississippi Laws Governing the Conduct of Nonwhites and Other Minorities.
  2. Cfr. Medgar Evers#Assassination
  3. Dalla locandina in spagnolo. Cfr. Poster 9 - The Help, MYmovies.it
  4. Dalla locandina in inglese. Cfr. Poster 1 - The Help, MYmovies.it
  5. Dalla locandina in italiano. Cfr. Poster The Help, MYmovies.it
  6. Dalla locandina in spagnolo. Cfr. Poster 8 - The Help, MYmovies.it

Altri progetti

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