Droga

sostanza chimica che ha effetti sul corpo umano
(Reindirizzamento da Stupefacenti)

Citazioni sulla droga.

  • Alla base dell'assunzione delle droghe, di tutte le droghe, anche del tabacco e dell'alcol, c'è da considerare se la vita offre un margine di senso sufficiente per giustificare tutta la fatica che si fa per vivere. Se questo senso non si dà, se non c'è neppure la prospettiva di poterlo reperire, se i giorni si succedono solo per distribuire insensatezza e dosi massicce di insignificanza, allora si va alla ricerca di qualche anestetico capace di renderci insensibili alla vita. (Umberto Galimberti)
  • Avevamo due buste di erba, settantacinque palline di mescalina, cinque fogli di acido superpotente, una saliera mezza piena di cocaina, un'intera galassia multicolore di eccitanti, calmanti, scoppianti, esilaranti. E anche un litro di tequila, un litro di rum, una cassa di birra, mezzo litro di etere puro e due dozzine di fialette di popper. Non che per il viaggio ci servisse tutta quella roba, ma quando ti ritrovi invischiato in una seria raccolta di droghe, la tendenza è di spingerla più in là che puoi. (Paura e delirio a Las Vegas)
  • – Che senso ha drogarsi nel terzo millennio? È una cosa così demodé.
    – Prima di scoprire la droga ero pieno zeppo di problemi... e li ho ridotti a uno solo. La droga m'ha inquadrato il vero senso della vita. (A morte Hollywood)
  • Comprare droga è come comprare un biglietto per un mondo fantastico, ma il prezzo di questo biglietto è la vita. (Jim Morrison)
  • Credo che il drogarsi sia il gesto estremo e delirante di una religione rovesciata, la ricerca di un assurdo aldilà, un altro mondo, tramite il dio dell'ebrezza, Dioniso. Una religione di paradisi momentanei, paradisi infernali. (Marcello Veneziani)
  • Dove troviamo l'idea della Caduta nella cultura contemporanea? Una risposta potremmo trovarla nell'immagine delle droghe – o cultura della droga – e nel panico morale che la circonda. La "caduta dalla grazia che sono le droghe" è spesso rappresentata in modo non dissimile dalla discesa nel colore descritta da Blanc. Sensuale, inebriante, instabile, non permanente; perdita del controllo, perdita del centro di unità personale, perdita di sé... Ora scopriamo che esiste una relazione abbastanza interessante fra le droghe e il colore, e non è un'invenzione recente. Anch'essa, piuttosto, risale all'antichità, ad Aristotele, che chiamava il colore una droga – pharmakon – e, prima ancora, all'iconoclasta Platone, per il quale un pittore era semplicemente colui che utilizzava «molti [colori] mescolati insieme». A distanza di due millenni e mezzo, non sembra che le cose siano cambiate molto. Negli anni sessanta, per esempio, le droghe erano associate comunemente, e a volte comicamente, non già alla distorsione delle forme quanto all'intensificazione del colore. (David Batchelor)
  • Droga ne gira ma non c'è bisogno di andare in discoteca per trovarla. Nel mondo dello spettacolo ce n'è tantissima. E poi, secondo me, basta essere coscienti di quello che si fa. Vuoi rilassarti con il fumo, sballare con la coca, viaggiare con l'eroina? Accomodati, ma poi non dare la colpa alla società. (Manuela Arcuri)
  • Ecco che cosa ho avuto dalla droga. Mi ha fatto allontanare dai figli, ha segnato in negativo la mia band, ha distrutto i miei matrimoni e spesso mi ha messo in ginocchio. (Steven Tyler)
  • Il fatto grave era la morte dei tossici. Solo un idiota può fregarsene, quando un tossico muore. Non c'entra la pietà, è un fatto di mercato. Ogni tossico morto è una fonte di guadagno che si spegne. Quei due disgraziati erano morti per aver cambiato fornitore. È così che schiattano i tossici: passando da un tipo di roba ad un'altra senza badare alle quantità. Succede perché i tossici non pensano. I tossici sono animali. Qualcuno deve pensare per conto loro. (Giancarlo De Cataldo)
  • Io e il mio gruppo siamo molto sensibilizzati al problema della droga... Troppo poca e troppo cara! (Francesco Salvi)
  • I risultati ottenuti dalla comunità internazionale (Nazioni Unite, G-7, Consiglio d’Europa, Unione Europea ecc.) nella “guerra” alla droga sono stati anch’essi deludenti. L’Interpol spende metà del proprio budget nella lotta contro il commercio di stupefacenti; nonostante tutti gli sforzi compiuti, solo una quantità stimata nell’ordine del 10% della droga prodotta a livello mondiale viene intercettata dalle autorità. (Susan George)
  • L'abuso della droga non è una malattia, ma una decisione, come quella di andare incontro ad una macchina che si muove. Questo non si chiama malattia, ma un errore di valutazione. Quando un certo errore comincia a essere commesso da un bel po' di persone, allora diviene un errore sociale, uno stile di vita. E in questo particolare stile di vita il motto è: "Sii felice oggi perché domani morirai"; ma s'incomincia a morire ben presto e la felicità è solo un ricordo. (Philip K. Dick)
  • L'abuso di droga è soltanto un'accelerazione, un'intensificazione dell'ordinaria esistenza di ciascun uomo. (Philip K. Dick)
  • L'idea che le droghe siano un'illusione, che possano farci sentire bene, e che si possa godere delle droghe non ha senso, perché alla fine diventiamo schiavi di esse, ci faranno solo del male e ci porteranno sul percorso sbagliato. (Madonna)
  • La differenza fra me e gli altri è che io lo dico. Le ho provate più o meno tutte. Non mi sono fatta mancare niente. Ma le provavo quando stavo bene, non ho mai usato la droga come anestetico del dolore, i miei dolori me li sono sentiti tutti. (Vera Gemma)
  • La droga è bella. La droghiera è meglio. (Marcello Marchesi)
  • La droga è la pseudomistica di un mondo che non crede, ma che tuttavia non può scuotersi di dosso la tensione dell'anima verso il paradiso. (Benedetto XVI)
  • La droga è la speranza di chi speranza non ne ha più. (Jim Morrison)
  • La droga è sempre un surrogato. E precisamente un surrogato della cultura. [...] la droga viene a riempire un vuoto causato appunto dal desiderio di morte e che è dunque un vuoto di cultura. Per amare la cultura occorre una forte vitalità. Perché la cultura – in senso specifico o, meglio, classista – è un possesso: e niente necessita di una più accanita e matta energia che il desiderio di possesso. [...] Anche a un livello più alto si verifica qualcosa di simile [...] ma stavolta si tratta non semplicemente di un vuoto di cultura, bensì di un vuoto di necessità e di immaginazione. La droga in tal caso serve a sostituire la grazia con la disperazione, lo stile con la maniera. (Pier Paolo Pasolini)
  • La droga non è cattiva. La droga è un composto chimico. Il problema è quando quelli che prendono droga la considerano una licenza per comportarsi come teste di cazzo. (Frank Zappa)
  • La droga non serve per viaggiare nei ricordi, ma per viaggiare nella fantasia. (Marcello Marchesi)
  • La visione romantica della dipendenza ha poco di glorioso e alla fine non è altro che un buco. La droga è un'esperienza che può ucciderti o dalla quale puoi imparare qualcosa e diventare alla fine una persona libera. Non credo sia un'esperienza del tutto negativa, ma certamente difficile e debilitante. (Anthony Kiedis)
  • Le droghe le ho provate tutte, con moderazione. Qualche canna ogni tanto me la faccio. Ma non sono mai stato vittima di niente, non ho vizi né ossessioni. Non sono mica una rockstar del passato. (Nicolas Vaporidis)
  • Le droghe le prova chiunque per semplice curiosità. È un momento di crescita, come fare sesso per la prima volta. È crescita e trasgressione insieme. È dimostrazione di coraggio, e la vita degli adolescenti è nella fase eroica, quella in cui si vuole costantemente dimostrare a se stessi – non necessariamente agli altri – di poter superare i propri limiti o quelli che la pubblica morale pone. (Roberto Saviano)
  • Le droghe sono come le scarpe: tutti ne hanno bisogno, ma non sempre sono giuste. (Sense8)
  • Le droghe stanno distruggendo la nostra società, generando crimine, diffondendo malattie come l'AIDS, e uccidendo la nostra gioventù e il nostro futuro. (Kofi Annan)
  • Lo Stato non sarà mai in grado di prevenire totalmente l'abuso di droga. Non è certamente il suo ruolo, però, incoraggiarne l'uso con regolamentazioni che ignorino le leggi di un'economia di mercato. (Giovanni Adamo II del Liechtenstein)
  • Lo taglia di nuovo, ne aspiro un po'. Mi accomodo sul divano e considero il Rubicone che ho appena attraversato. C'è un attimo di rimpianto, seguito da un'immensa tristezza. Poi mi sale dentro un'ondata di euforia che spazza via ogni pensiero negativo, presente e passato. È un'iniezione di cortisone nella sottocorteccia. Non mi sono mai sentito così vivo, così speranzoso – e, soprattutto, non ho mai provato una simile energia. (Andre Agassi)
  • Non ho nulla contro gli stupefacenti; semplicemente, l'alcol mi basta, e il resto mi fa paura. (Françoise Sagan)
  • – Non ridere tu! Non ridere, perché io so che tu in tasca hai ancora diverse dosi di droga! Dosi di droga, René?
    – E allora che c'è?
    – Come allora? Che droga è? Hashish, marijuana, ecstasy, eroina? Cos'è?
    – Ma che ti frega di cos'è?
    – Perché che mi frega? Ma quando mai uno nella vita usa la parola "droga", scusa? Tu usi la parola "droga"? Dammi la droga, sono fatto di droga... Dai Renè!
    – Cosa dici, Stanis?! Ma, quale vita?! Qui stiamo facendo Gli occhi del cuore, la rete è stata molto chiara: questa scena deve essere uno spot antidroga e noi la dobbiamo chiamare col suo nome, cioè "droga"! (Boris)
  • Non tutte le droghe sono buone, ok? Alcune di loro sono magnifiche. (Bill Hicks)
  • "Oggi", scriveva il ministro [delle finanze], "molti afgani sono convinti che non è la droga, ma una guerra sbagliata contro la droga a ostacolare la loro economia e la nascente democrazia". [..]
    Non ci si chiede mai [...] cosa succederebbe se quell'attività fosse legalizzata e tassata: una soluzione che la sottrarrebbe al controllo della mafia e farebbe arricchire in breve tempo un gran numero di contadini afgani. Vent'anni fa i principali prodotti di esportazione del paese erano l'uva e l'uvetta. La sua era una cultura dei vigneti. Ma molti di quei vigneti – se non quasi tutti – sono stati lasciati seccare o abbattuti, o addirittura sradicati per ricavarne legna da ardere, nel corso di questi decenni di guerre.
    Un afgano che fosse tanto ottimista da piantare oggi una vigna dovrebbe aspettare cinque anni prima di poterne trarre profitto, mentre se pianta papaveri li vedrà fiorire entro sei mesi. Che fareste voi, se la vostra famiglia fosse alla fame? I funzionari americani incaricati di sradicare queste colture sono tutti convinti di sprecare il loro tempo.
    Non ci vuole molto per capire come ha sempre funzionato il proibizionismo o per sapere che la domanda dei consumatori americani è così forte da superare qualsiasi tentativo di frenare l’offerta. Tutto questo lo sappiamo già dalle atroci esperienze in Bolivia, Colombia e Messico. (Christopher Hitchens)
  • Oppiaceo: una porta aperta nella prigione dell'Identità. Porta al cortile della prigione. (Ambrose Bierce)
  • Prendere droghe quando sei giovane può aiutarti ad allargare la mente, se non ti uccide, ma se continui a farlo quando sei a metà della tua carriera la chiamano dipendenza. [...] Essere folle quando sei giovane è sexy; esserlo a cinquant'anni è penoso. (John Waters)
  • Prendevamo morfina, diacetilmorfina, ciclozina, codeina, temazepam, nitrazepam, fenobarbitale, amobarbitale, propossifene, metadone, nalbufina, petedina, pentazocina, buprenorfina, destromoramide, clometiazolo. Le strade schiumano di droghe contro il dolore e l'infelicità, noi le prendevamo tutte. Ci saremmo sparati la vitamina C se l'avessero dichiarata illegale. (Trainspotting)
  • Qualche volta penso che la gente comincia a bucarsi soltanto perché, senza neanche rendersene conto, ha una gran voglia di un po' di silenzio. (Irvine Welsh)
  • Quando smetti con la roba senza scalare la realtà cambia ritmo. Il passo stesso della vita ti scorre un momento a velocità iperbolica, e quello con lentezza liquida. La testa ti finisce in un cerchio di ferro e il cuore si stacca dal torace e se ne va pompando all'aria per conto suo. (Giancarlo De Cataldo)
  • – Quello che non capisco è che qualcuno si renda volontariamente schiavo di una sostanza.
    – L'assunzione volontaria di droghe è un tema ricorrente in molte culture.
    – Wesley, nessuno vuole diventare un drogato. La dipendenza arriva dopo.
    – Ma prima o poi arriva, no? Quindi perché cominciare?
    – Sul mio pianeta, c'era tanta povertà e c'era tanta violenza che molti cercavano rifiugio nella droga.
    – Come può una sostanza chimica rappresentare un rifugio?
    – Infatti non lo è, ma può sembrarti che lo sia. Devi capire che la droga ti fa sentire bene, ti fa sentire al settimo cielo, felice, sicuro, padrone del mondo e di te stesso.
    – Ma è solo un illusione.
    – Sì, ma non sembra un illusione finché dura l'effetto della droga. Poi ne paghi lo scotto. Wesley, dopo un po', prendi la droga non per star bene, ma per evitare di stare male.
    – E sei in trappola.
    – L'unica cosa che vuoi è procurarti un'altra dose. Non t'importa di nient'altro.
    – Questo non lo capirò mai, credo.
    – E spero che non dovrai mai capirlo. (Star Trek: The Next Generation)
  • Realizzi che la gente fa uso di droghe perché è l'unica vera avventura intima che le rimane nel suo mondo fatto di vincoli temporali, leggi, ordini, e limiti dati dalla materia.
    È soltanto con le droghe o con la morte che vediamo qualcosa di nuovo, e la morte è un po' troppo definitiva. (Chuck Palahniuk)
  • Sai l'odore che i drogati chiamano profumo e che invece è puzzo. Un antipaticissimo puzzo di merda bruciata e di rosmarino, di muschio marcio e di resina, soave e insieme pungente, morbido e insieme piccante, stomachevole, fetido quanto l'ingordigia dei vampiri che per restare ricchi producono e commerciano droga. Un penosissimo puzzo che è il puzzo della debolezza, della fiacchezza, della viltà. Infatti piace a chi non ha il coraggio di affrontare la vita, a chi non ha i coglioni per tenere in vita la vita, a chi non ha la fantasia che ci vuole per apprezzarla nonostante le sue durezze e le sue porcherie e i suoi orrori, a chi non ha l'intelligenza di amarla. (Oriana Fallaci)
  • Sdraiati e soffoca il dolore con una dose sconosciuta di una droga sconosciuta fatta in una qualche fottuta cucina. (T2 Trainspotting)
  • Se esiste una merce che non resta invenduta è proprio la droga. L'unica che non conosce crisi, che nonostante sia illegale ha punti vendita ovunque. È la merce più reperibile del mondo disponibile a qualsiasi ora del giorno e della notte. (Roberto Saviano)
  • Se ho paura della droga? No. Ho più paura di me stesso che della droga. La droga è solo un sintomo dei dilemmi personali. Non è della droga che ho paura, è di me stesso. (Anthony Kiedis)
  • Se le droghe sono davvero letali, se possono mettere nei guai con la legge, distruggere le relazioni sociali, [...] perché le persone ne fanno uso? La ragione ha un nome: dopamina. Nel profondo del cervello, nel cosiddetto centro della ricompensa, essa attende in minuscole vescicole tondeggianti all'interno dei neuroni. [...] La dopamina resetta le priorità, in modo che qualsiasi cosa tu debba fare – litigare col vicino, darti al giardinaggio, volare sulla luna... è indifferente – venga subordinata a ciò che la fa mettere in circolo. È lei che fissa la tua agenda. [...] Ecco perché la gente ricorre alle droghe. Il mercato delle droghe legali e illegali si basa su un difetto del cervello: la facilità con la quale il rilascio di dopamina è facilmente manipolabile. (Neal Barnard)
  • Tra i bucomani l'amicizia non esiste proprio. Sei totalmente sola. Sei sempre sola. Tutto il resto te lo inventi. (Christiane F.)
  • Tutti abbiamo udito la donnetta che dice: "oh, è terribile quel che fanno questi giovani a se stessi, secondo me la droga è una cosa tremenda." poi tu la guardi, la donna che parla in questo modo: è senza occhi, senza denti, senza cervello, senz'anima, senza culo, né bocca, né calore umano, né spirito, niente, solo un bastone, e ti chiedi come avran fatto a ridurla in quello stato i tè con i pasticcini e la chiesa. (Charles Bukowski)
  • – Un tossico è un tossico per scelta. In passato siamo stati troppo permissivi, distribuendo ricette a piene mani. Loro facevano la coda in farmacia e poi si rintanavano da qualche parte a farsi la loro dose.
    – Mio caro Michael, le persone che soffrono non...
    – Persone che soffrono? O che non hanno fegato? (I sopravvissuti)
Fumatori d'oppio all'inizio del Novecento

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