Marcello Mastroianni
attore italiano (1924-1996)
Marcello Vincenzo Domenico Mastroianni (1924 – 1996), attore italiano.
Citazioni di Marcello Mastroianni
modifica- Essere stati su La dolce vita è come aver fatto il militare insieme.[1]
- Non mi sento per niente vecchio. Al massimo, leggermente anziano.[2]
Mi ricordo, sì, io mi ricordo
modificaMi ricordo un grande albero di nespole.
Mi ricordo lo stupore e l'incanto guardando i grattacieli di New York, al tramonto, in Park Avenue.
Mi ricordo quel tegamino di alluminio senza un manico. Mia madre ci friggeva le uova.
Mi ricordo la voce di Rabagliati che esce da un grosso giradischi e canta: «E tic e tac – cos'è che batte – è l'orologio del cuor.»
Citazioni
modifica- Il teatro è un tempio, un tempio dove non entra mai il sole. Si lavora sempre con poca luce, nel silenzio più assoluto; il testo va rispettato nelle sue virgole, va approfondito, perché tutto è nella parola. (p. 50)
- La città meno americanizzata d'Italia, anzi d'Europa. Eppure le truppe americane l'hanno avuta per tanto tempo. Ma una volta ripartiti questi soldati (a parte qualche moretto lasciato lì), tutto quanto era americano è stato cancellato.
La forza dei napoletani sta in questo: nel loro carattere, nella loro tradizione, nelle loro radici. (p. 138) - [A Roma] [...] in Via del Corso [...], sentii dietro di me uno che fece "ammazza le rughe! Hai visto come si è invecchiato?" Detto forte, perché io potessi sentire. Non so se lo dicesse a una ragazza o a chi: "ammazza le rughe!" La stessa cosa mi è accaduta a Napoli. "Marcelli', c simm fatt vecchiariell eh? 'O vulit nu cafè?" La vedete la differenza?[3]
- Io amerei vivere su un pianeta tutto napoletano perché so che ci starei bene.[3]
- Napoli va presa come una città unica, molto intelligente. Napoli è troppo speciale quindi non la possono capire tutti.[3]
- Il suo amore per gli attori, per i suoi attori, lo esprimeva anche in certi dettagli che non mi è capitato di ritrovare in altri registi, forse anche perché le sue storie erano diverse. (p. 141)
- Oggi è il mio compleanno. Compio settantadue anni. Be', è una bella età. Quando ne avevo venti, immaginando un uomo di settantadue anni, l'avrei visto come un vecchio bacucco. Ma io non mi sento così vecchio. Forse perché ho avuto la fortuna di lavorare, senza sosta. Credo di aver superato i centosettanta film: un bel record. Quindi l'ho ben riempita, la mia vita. Mi posso contentare. Insisto: sono fortunato. (p. 149)
Citazioni su Marcello Mastroianni
modifica- È un attore molto dotato, che si è divertito a lavorare. Non ha mai studiato un copione. Ha sempre cercato, per quanto possibile, di non leggerlo neppure. A lui piace andare in giro, si adatta con estrema facilità a qualsiasi ambiente. Non è di quelli che con la testa tra le mani si concentrano per entrare nel personaggio, come De Niro. Mastroianni è un caso piuttosto unico, in questo senso. [...] Ha un orecchio eccezionale, che lo guida sul palcoscenico e davanti alla macchina da presa. (Suso Cecchi D'Amico)
- Con Mastroianni eravamo proprio amici. Io e Marcello abbiamo diviso la scena in quattro film. E qui ai Parioli, nello stesso quartiere in cui abito, ho recitato con lui in "Verso Sera" di Francesca Archibugi. Lavorare con Mastroianni mi faceva felice perché incontrare uno più bravo di me, mi stimolava a rendere di più. (Giovanna Ralli)
- Era [...] un attore felice, che amava alla follia il suo mestiere, che svolgeva con gioia e buon umore. La sola persona che Mastroianni prendeva sul serio durante le riprese, era il regista. Con gli altri giocava, si divertiva. Era un goliardico.
Con quello sguardo scuro e dolce, l'«occhio di velluto» che ha sempre caratterizzato il latin lover, aveva tutto ciò che serve per piacere. E piaceva molto. La sua gentilezza, quel misto di sensibilità femminile e di forza virile, la sua delicatezza, la sua bellezza e la sua riservatezza parlavano in suo favore. (Claudia Cardinale) - Marcello è un magnifico attore. Ma è soprattutto un uomo di una bontà incantevole, di una generosità spaventosa. Troppo leale per l'ambiente in cui vive. Gli manca la corazza, certi pescicagnacci che conosco io sono pronti a mandarselo giù in un boccone. (Federico Fellini)
- Marcello era, prima di essere un grandissimo attore, un uomo meraviglioso. Come attore aveva quella rara intelligenza del ruolo per cui arrivava al punto con apparente facilità ma perfezione di effetto. (Armando Trovajoli)
- Marcello Mastroianni. Marlon Blando. (Marcello Marchesi)
- Mastroianni non è solo il simbolo di quando "Italia" e "bellezza" erano sinonimi (chiedete a qualcuno di non esperto di citarvi un'immagine cinematografica che rappresenti la bellezza, e vi dirà La dolce vita. Oppure Otto e mezzo, se preferisce Marcello con gli occhiali da sole); Mastroianni è il più colossale figo di un'epoca in cui il cinema italiano produceva fighi con disinvoltura invidiabile: i suoi concorrenti erano colossi come Vittorio Gassman o Ugo Tognazzi, mica bellocci televisivi col carisma d'un comodino. (Guia Soncini)
- Per Marcello recitare è sempre stato un gioco. (Valentina Cortese)
- Sul set del film Signore e signori, buonanotte, di cui Marcello Mastroianni era protagonista, assistetti a una scenetta divertente. Durante una pausa, venne a trovarlo sua madre: era molto preoccupata per il futuro del figlio, perché lavorava un mese sì e sei mesi no. Il grande sceneggiatore Ettore Scola cercava di tranquillizzarla, sottolineando che Marcello era un attore già famoso, quindi il lavoro non gli sarebbe mai mancato. La mamma, però, non si tranquillizzò e se ne andò sconsolata. (Monica Guerritore)
Note
modifica- ↑ Citato in Tullio Kezich, Noi che abbiamo fatto La dolce vita, Sellerio, Palermo, 2009, p. 251. ISBN 88-389-2355-8
- ↑ Dall'intervista di Osvaldo Guerrieri, Mastroianni vecchio per finta, La Stampa, 23 febbraio 1996, p. 19.
- ↑ a b c Citato in Gianmaria Tammaro Marcello Mastroianni e la Napoli amabile; in LINKIESTA del 18 agosto 2013 - 06:47
Bibliografia
modifica- Marcello Mastroianni, Mi ricordo, sì, io mi ricordo, Baldini&Castoldi, Milano, 1997. ISBN 88-8089-315-7
Filmografia
modifica- I miserabili (1948)
- Domenica d'agosto (1950)
- Le ragazze di piazza di Spagna (1952)
- La schiava del peccato (1954)
- Tempi nostri - Zibaldone n. 2 (1954)
- I soliti ignoti (1958)
- Ferdinando I, re di Napoli (1959)
- Il bell'Antonio (1960)
- La dolce vita (1960)
- Divorzio all'italiana (1961)
- Fantasmi a Roma (1961)
- La notte (1961)
- Cronaca familiare (1962)
- 8½ (1963)
- Ieri, oggi, domani (1963)
- Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca) (1970)
- I girasoli (1970)
- Scipione detto anche l'Africano (1971)
- La grande abbuffata (1973)
- C'eravamo tanto amati (1974)
- Non toccare la donna bianca (1974)
- Divina creatura (1975)
- La donna della domenica (1975)
- Signore e signori, buonanotte (1976)
- Ciao maschio (1978)
- Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici (1978)
- L'ingorgo (1979)
- Giallo napoletano (1979)
- La città delle donne (1980)
- La terrazza (1980)
- Fantasma d'amore (1981)
- Oci ciornie (1987)
- Stanno tutti bene (1990)
- Verso sera (1991)
- A che punto è la notte (1994)
- Sostiene Pereira (1995)
Voci correlate
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