Il Signore degli Anelli - Le due torri

film del 2002 diretto da Peter Jackson

Il Signore degli Anelli - Le due torri

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Statua raffigurante Sauron

Titolo originale

The Lord of the Rings: The Two Towers

Lingua originale inglese
Paese Nuova Zelanda, USA
Anno 2002
Genere fantasy, avventura
Regia Peter Jackson
Soggetto J. R. R. Tolkien (romanzo)
Sceneggiatura Peter Jackson, Fran Walsh, Philippa Boyens
Produttore Peter Jackson, Barrie M. Osborne, Fran Walsh
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note
  • Vincitore di 2 premi Oscar (2003):
    • Migliori effetti sonori
    • Migliori effetti speciali

Il Signore degli Anelli – Le due torri, film del 2002 di Peter Jackson con Elijah Wood, tratto dall'omonima seconda parte del romanzo di John Ronald Reuel Tolkien Il Signore degli Anelli.

Frasi modifica

  • Mordor, il solo posto della terra di Mezzo che non vogliamo vedere da vicino, ed è il solo posto che cerchiamo di raggiungere... e che non riusciamo a raggiungere. È la verità Padron Frodo, ci siamo persi. (Samvise Gamgee)
  • Questa è Pungolo, l'hai veduta altre volte. Dico bene, Gollum? Lascialo, o ti taglio la gola. (Frodo)
  • I ladri. I ladri. Quegli sporchi piccoli ladri. Dov'è? Dov'è? Ce l'hanno tolto, rubato. Il mio tesoro. Maledetti! Noi li odiamo! È nostro e lo vogliamo. (Gollum)
  • Non c'è promessa che tu faccia di cui io mi fidi. (Frodo)
  • Tre giorni e tre notti di inseguimento, niente cibo, niente riposo, e nessuna traccia della preda, solo quello che può dire la nuda roccia. (Gimli)
  • Non a caso cadono le foglie di Lórien. (Aragorn)
  • Corrono come se avessero alle spalle i padroni con le fruste. (Legolas)
  • Cercate i vostri amici, ma non fidate nella speranza. Ha abbandonato queste terre. (Éomer)
  • Io ti estirperò, Saruman, come il veleno viene estirpato da una ferita! (Gandalf)
  • Burarum. (Barbalbero)
  • Che freddo stagno, per fare un bagno, polposo ssììì! E se mi riesce, io cerco un pesce, polposo ssììì! (Gollum)
  • Sorge un sole rosso. Stanotte è stato versato del sangue. (Legolas)
  • Il sentiero porta a nord-est, stanno portando gli hobbit a Isengard. (Legolas)
  • Feroci atti sveglia! Non per collera non per rovina o la rossa aurora. (Théoden)
  • Fredda è la mano, le ossa e il cuore. Freddo è il corpo del viaggiatore. Non vede quel che il futuro gli porta quando il sole è calato e la luna è morta. (Gollum)
  • La cortesia del tuo palazzo è alquanto diminuita ultimamente ... Re Théoden! (Gandalf)
  • Tarda, è l'ora, in cui questo stregone decide di apparire. Lathspell io lo chiamo, il malaugurio è un cattivo ospite! (Grima Vermilinguo)
  • Haleth, figlio di Hama... c'è sempre speranza! (Aragorn)
  • Io sono Gandalf il Bianco e ritorno da voi ora, al mutare della marea. (Gandalf)
  • Gli alberi sono cresciuti selvaggi e pericolosi. La rabbia avvelena i loro cuori, neri sono i loro pensieri, profondo il loro odio. Vi farrano del male se potranno. (Barbalbero)
  • Che sia per spada o per il lento sfacelo del tempo, Aragorn morirà. E per te non ci sarà alcun conforto per alleviare il dolore della sua scomparsa. Perverrà alla morte come immagine dello splendore dei Re degli Uomini in gloria, senza macchia, prima del crollo del mondo. Ma tu, figlia mia, tu ti trascinerai nell'oscurità e nel dubbio come la notte d'inverno che arriva senza una stella. Qui tu dimorerai legata al tuo dolore, sotto gli alberi che avvizziscono, finché il mondo intero sarà cambiato e i lunghi anni della tua vita saranno consumati. Arwen... non c'è nulla per te qui, solo morte. (Re Elrond)
  • Ahimè questi giorni funesti spettano a me: i giovani periscono e i vecchi resistono; io dovrò vivere per vedere gli ultimi giorni della mia casata! (Theoden)
  • Le fiamme di Isengard si spargeranno, i boschi di Tucboro e della Terra di Buck bruceranno, e quello che una volta era verde e bello in questo mondo sparirà. Non ci sarà più una Contea, Pipino. (Merry)
  • Non temo né morte né dolore, temo la gabbia, stare dietro le sbarre finché l'abitudine e la vecchiaia le accettino e ogni occasione di valore sia diventata un ricordo o un desiderio. (Eowyn)
  • Un nuovo potere sta sorgendo. La sua vittoria è vicina. Questa notte la terra verrà macchiata con il sangue di Rohan. Marciate sul fosso di Helm. Che nessuno resti vivo. ALLA GUERRA! (Saruman)
  • [Ad Aragorn] Dov'è? Dov'è? Fate largo, io lo ammazzo! Tu sei l'uomo più fortunato, più scaltro, e più avventato che io abbia mai conosciuto. Che tu sia benedetto! (Gimli)

Dialoghi modifica

  • Gollum: Sméagol... Perché piangi, Sméagol?
    Sméagol: Uomini crudeli ci fanno male. Il padrone ci ha ingannati!
    Gollum: È naturale. Te l'avevo detto che ingannava. Te l'avevo detto che era falso.
    Sméagol: Il padrone è nostro amico. Nostro amico.
    Gollum: Il padrone ci ha traditi.
    Sméagol: No! Non sono affari tuoi! Lasciaci in pace!
    Gollum: Luridi piccoli Hobbit! Ce l'hanno tolto, rubato!
    Sméagol: No, no.
    Faramir: Cos'hanno rubato?
    Gollum: Il mio... tesoro![1] Aaah!
  • Merry: Sei più alto.
    Pipino: Chi?
    Merry: Tu.
    Pipino: Di cosa?
    Merry: Di me.
    Pipino: Sempre stato più alto di te.
    Merry: Pipino, lo sanno tutti che io sono quello alto. Tu sei quello basso.
    Pipino: Per favore, Merry. Quanto sei? Un metro e zero sette al massimo? Mentre io supero il metro e zero sette. [Cresce ancora] E undici.
    Merry: Un metro e undici? Tu hai fatto qualcosa.
  • Pipino: [sentendo dei rumori provenienti dalla foresta di Fangorn] Che cos'è questo rumore?
    Merry: Sono gli alberi!
    Pipino: Cosa?!
    Merry: Ricordi la vecchia foresta ai confini della terra di Buck? Le voci dicevano che nell'acqua c'era qualcosa per cui gli alberi si allungavano! E prendevano vita!
    Pipino: Vita?
    Merry: Alberi che sussurravano, parlavano tra loro, si muovevano perfino!
  • Gandalf: State seguendo le tracce di due giovani hobbit.
    Aragorn: Dove sono?
    Gandalf: Sono passati di qua l'altro ieri. Hanno incontrato qualcuno che non si aspettavano. Questo vi conforta?
    Aragorn: Chi sei? Fatti vedere! [Esce fuori Gandalf il bianco] Non può essere.
    Legolas: Perdonami. Ti ho scambiato per Saruman.
    Gandalf: Io sono Saruman... o meglio Saruman come doveva essere.
    Aragorn: Tu sei caduto.
    Gandalf: Attraverso l'acqua e le fiamme. Dal torrione più basso alla cima più alta ho lottato con lui, Balrog di Morgoth. Alla fine ho abbattuto il mio nemico e ho scaraventato la sua carcassa contro il fianco della montagna. L'oscurità mi ha avvolto e ho errato fuori dal pensiero e dal tempo. Le stelle compivano il loro giro e ogni giorno era lungo come una vita terrena, ma non era la fine. Ho sentito la vita in me, di nuovo. Sono stato rimandato qui a terminare il mio compito.
    Aragorn: Gandalf.
    Gandalf: Gandalf?... Sì, è così che mi chiamavano. Gandalf il grigio. Era quello il mio nome.
    Gimli: Gandalf.
    Gandalf: Io sono Gandalf il bianco e ritorno da voi ora al mutare della marea.
  • Barbalbero: Molti di questi alberi erano amici miei. Creature che conoscevo da quando erano noce o ghianda.
    Pipino: Mi dispiace, Barbalbero.
    Barbalbero: Avevano delle voci proprie. Saruman! UNO STREGONE DOVREBBE AVERE PIÙ CRITERIO! [urla disperato] Non esiste una maledizione in Elfico, Entese o nelle lingue degli uomini per una tale perfidia. Non mi resta che vedermela con Isengard, stanotte! Con sassi e pietre.
  • Éomer: Che ci fanno, un Elfo, un Uomo e un Nano nelle terre del Mark ? Parlate in fretta.
    Gimli: Dimmi il tuo nome, Signore dei Cavalli, e io ti dirò il mio.
    Éomer: Ti taglierei la testa, Nano, se solo si levasse un po' più alta da terra.
    Legolas: Moriresti prima di vibrare il colpo!
    Aragorn: Sono Aragorn, figlio di Arathorn, lui è Gimli, figlio di Gloin e lui è Legolas, del Reame Boscoso, siamo amici di Rohan e di Théoden, vostro Re.
    Éomer: Théoden non sà più riconoscere gli amici dai nemici, nemmeno la propria stirpe.
  • Frodo: Non posso farlo, Sam.
    Sam: Lo so. È tutto sbagliato. Noi non dovremmo nemmeno essere qui. Ma ci siamo. È come nelle grandi storie, padron Frodo. Quelle che contano davvero. Erano piene di oscurità e pericoli, e a volte non volevi sapere il finale. Perché come poteva esserci un finale allegro? Come poteva il mondo tornare com'era dopo che erano successe tante cose brutte? Ma alla fine è solo una cosa passeggera, quest'ombra. Anche l'oscurità deve passare. Arriverà un nuovo giorno. E quando il sole splenderà, sarà ancora più luminoso. Quelle erano le storie che ti restavano dentro, che significavano qualcosa, anche se eri troppo piccolo per capire il perché. Ma credo, padron Frodo, di capire, ora. Adesso so. Le persone di quelle storie avevano molte occasioni di tornare indietro e non l'hanno fatto. Andavano avanti, perché loro erano aggrappate a qualcosa.
    Frodo: Noi a cosa siamo aggrappati, Sam?
    Sam: C'è del buono in questo mondo, padron Frodo. È giusto combattere per questo.[2]
  • Théoden: Chi sono io, Gamling?
    Gamling: Sei il nostro Re, sire.
    Théoden: E vi fidate del vostro Re?
    Gamling: I tuoi uomini, mio signore, ti seguiranno verso qualunque sorte.
    Théoden: Verso qualunque sorte. Dove sono il cavallo e il cavaliere? Dov'è il corno che suonava? Sono passati come la pioggia sulle montagne. Come il vento nei prati. I giorni sono calati a ovest dietro le colline, nell'Ombra. Come siamo giunti a questo?
  • Gandalf: Il Fosso di Helm! Fuggono sulle montagne quando dovrebbero farsi avanti e combattere! Chi li difenderà se non il re?!
    Aragorn: Fa solo ciò che ritiene meglio per la sua gente: il Fosso di Helm li ha salvati in passato.
    Gandalf: Non c'è via di scampo da quella gola, Théoden si dirige verso una trappola; è convinto di condurli alla salvezza ma andranno incontro ad un massacro! Théoden ha una volontà forte, ma temo per lui, temo per la sopravvivenza di Rohan. Egli avrà bisogno di te prima della fine, Aragorn; la gente di Rohan avrà bisogno di te. Le difese devono reggere.
    Aragorn: Reggeranno.
    Gandalf: Il Grigio Pellegrino, così mi chiamavano: per trecento vite degli uomini ho vagato su questa terra e ora non ho tempo! Se ho fortuna la mia ricerca non sarà vana; attendi il mio arrivo, alla prima luce del quinto giorno: all'alba, guarda ad Est.
  • Théoden: Irromperanno su questa fortezza come l'acqua sulle rocce. Le orde di Saruman saccheggieranno e appiccheranno il fuoco, una cosa già vista. Le colture si possono riseminare, le case ricostruire. All'interno di queste mura... Noi sopravviveremo.
    Aragorn: Non vengono a distruggere le colture o i villaggi di Rohan ma la popolazione. Fino all'ultimo bambino!
    Théoden: Che cosa dovrei fare io? Guarda i miei uomini, il loro coraggio è appeso a un filo. Se dev'essere la nostra fine, allora farò fare loro una GRANDE fine che venga ricordata per sempre!
    Aragorn: Invia messaggeri mio signore. Tu devi chiedere aiuto!
    Théoden: E chi verrà?... Gli elfi, i nani?... [Fa cenno con la testa a Legolas e Gimli] Non siamo fortunati come te nelle amicizie. Le vecchie alleanze sono morte.
    Aragorn: Gondor risponderà.
    Théoden: Gondor!? Dov'era Gondor quando cadde l'Ovestfalda!? Dov'era Gondor quando i nostri vicini ci hanno circondato!? Dov'era Gon... [Si blocca e poi conclude] No mio signore Aragorn. Noi siamo soli.
  • Gandalf: Re Théoden è da solo!
    Éomer: Non da solo. Rohirrim [...] Per il re!
  • Legolas: Guardateli sono spaventati... Glielo si legge negli occhi. [Rif. agli abitanti di Rohan che si mettono a fissarlo. Poi in elfico aggiunge] E hanno ragione. Trecento... contro diecimila?
    Aragorn: [In elfico] Hanno più speranza di difendersi qui che a Edoras.
    Legolas: [In elfico] Aragorn, non possono vincere questa battaglia... Moriranno tutti!
    Aragorn: E allora io morirò come uno di loro!
  • Gimli: Che sta succedendo?
    Legolas: Vuoi che te lo descriva... o preferisci avere un rialzo?
  • Gimli: Be', qualunque sia la tua fortuna, che superi questa notte.
    Legolas: I tuoi amici sono con te, Aragorn.
    Gimli: Che anche loro superino questa notte.
  • Théoden: Gandalf?
    Gandalf: Respira di nuovo l'aria libera, amico mio!
    Théoden: Cupi sono stati di recente i miei sogni!
    Gandalf: Le tue dita riconoscerebbero meglio la tua forza se afferrassero la tua spada!
  • Théoden: Quanta morte... cosa possono gli uomini contro un odio così scellerato?
    Aragorn: Vieni fuori con me, affrontiamoli a cavallo.
    Théoden: Per la morte e la gloria!
    Aragorn: Per Rohan, per il tuo popolo...
    Gimli: Il sole sta sorgendo.
    Gandalf[voce fuori campo]: Attendi il mio arrivo alla prima luce del quinto giorno, all'alba guarda a est.
    Théoden: Sì, sì, il corno di Helm Mandimartello suonerà nel fosso, un' ultima volta!
    Gimli: Sì!
    Théoden: Fa' che questa sia l'ora in cui sguainiamo le spade insieme. Feroci atti sveglia, non per collera, non per rovina o la rossa aurora. Forza Eorlingas! Carica!
  • Gollum:[arrivando con in bocca due conigli morti e svegliando Frodo facendoli cadere su di lui]: Vedi cosa trova Smèagol? [Prende un coniglio fra le mani] Sono giovani! Sono teneri! Sono belli! [ne rompe uno a metà sotto il naso di Frodo facendo comparire sul suo volto un'espressione disgustata] Sissignore! Mangiali! Mangiali! [comincia ad addentare il coniglio crudo]
    Sam:[strappando il coniglio dalla bocca di Gollum] Ci farai venire il vomito, comportandoti così. C'è un solo modo per mangiare una coppia di conigli!
    Gollum:[innoridito mentre vede Sam che fa uno stufato di coniglio] Aahhh! Gaaah! Che cossa fai? Stupido, grasso hobbit! Così li rovini!
    Sam: Cosa c'è da rovinare? Quel poco di carne che hanno!
    Ci vorrebbe qualche bel tubero!
    Gollum: Coss'è un tubero tesoro? Coss'è un tubero, eh?
    Sam[scandendo bene le sillabe]: PA-TA-TE, sai?! Bollite, fatte a puree, stufate... Deliziose, grosse, croccanti patatine con bel pezzo di pesce fritto! [Gollum fa una pernacchia in segno di disgusto] Persino tu non diresti di no all'offerta!
    Gollum: Oh ssì che lo direi! Rovinare un bel pesce! Daccelo, crudo e... brrr... Che si dibatte! Tieniti le tue patatine!
    Sam: Sei senza speranza!
  • Sam: Chissà se ci metteranno mai nelle canzoni o nei racconti.
    Frodo: Cosa?
    Sam: Chissà se la gente dirà mai: "Sentiamo di Frodo e dell'Anello"; e io dirò: "Si, è una delle mie storie preferite. Frodo era molto coraggioso, vero papà?" "Si figlio mio; il più famosissimo degli hobbit! E questo è dir poco."
    Frodo: "Ah! Hai tralasciato uno dei personaggi principali: Samvise l'Impavido! Voglio sapere di più su di Sam." Frodo non avrebbe fatto granché senza Sam.
    Sam: Su padron Frodo; non dovreste scherzare! Io dicevo sul serio.
    Frodo: Anche io.

Note modifica

  1. In lingua originale: «My precious». Dopo un sondaggio tenuto negli USA nel 2005 dall'American Film Institute, che è andato a comporre l'AFI's 100 Years... 100 Movie Quotes, questa citazione è stata inserita al 85° posto nella classifica AFI delle cento battute più celebri della storia del cinema.
  2. Il dialogo e la frase finale di Sam sono assenti nel romanzo di Tolkien. Quest'ultima richiama una frase di Ernest Hemingway, "Per chi suona la campana", cap. 43: "Il mondo è un bel posto e per esso vale la pena di lottare" (The world is a fine place and worth the fighting for).

Voci correlate modifica

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