Ettore (mitologia)

personaggio della mitologia greca, figlio di Priamo ed Ecuba

Ettore, eroe della mitologia greca.

L'addio di Ettore ad Andromaca e ad Astianatte (K. F. Deckler)

Citazioni di Ettore modifica

  • [Ultime parole, ad Achille] Ben lo previdi che pregato indarno | t'avrei [...] | Hai cor di ferro, e lo sapea. Ma bada | che di qualche celeste ira cagione | io non ti sia quel dì che Febo Apollo | e Paride, malgrado il tuo valore, | t'ancideranno su le porte Scee. (Iliade)
  • Ma non fia per questo | che da codardo io cada: periremo, | ma glorïosi, e alle future genti | qualche bel fatto porterà il mio nome. (Iliade)
  • Piacere e vendetta sono più sordi delle bisce alla voce di una decisione giusta. (William Shakespeare)

Troy modifica

  • [A Paride] Ah, e a te queso sembra eroico, vero? Morire combattendo... dimmi fratellino: hai mai ucciso un uomo? [...] Hai mai visto un uomo morire? [...] Io ne ho uccisi molti, e li ho sentiti morire, e li ho visti morire, e non c'è niente di glorioso, niente di poetico; dici che vuoi morire per amore, ma tu della morte non sai niente, e non sai niente nemmeno dell'amore!
  • Ho sempre onorato gli dei, padre, lo sai. Ma oggi ho affrontato un greco che ha dissacrato la statua di Apollo, e Apollo quel greco non lo ha fulminato. Gli dei non combattono questa guerra per noi.
  • Tutta la vita io ho seguito un codice. E quel codice è semplice: onora gli dei, ama tua moglie e difendi la tua patria. Troia è la nostra madre patria. Difendetela!

Citazioni su Ettore modifica

  • All'Odissea ho sempre preferito l'Iliade, dove l'eroe non è però Achille, bensì Ettore. Sì, ho simpatia, come Tocqueville, per i vinti, i reietti, i wriked, purché a riscattarli intervenga, come nei personaggi di Conrad, l'individualismo: e quella categoria dello spirito iberico che è el honor. (Jorge Luis Borges)
  • E tu onore di pianti, Ettore, avrai, | ove fia santo e lagrimato il sangue | per la patria versato, e finché il Sole | risplenderà su le sciagure umane. (Ugo Foscolo)
  • Ettore combatte per la sua patria! Achille combatte solo per sé stesso! (Agamennone: Troy)
  • [Ad Achille] Io ho amato quel mio ragazzo dal momento che ha aperto i suoi occhi al momento in cui tu glieli hai chiusi. (Priamo: Troy)
  • [Ultime parole] Or puoi | menar gran vampo, Ettorre, or che ti diero | di mia morte la palma Apollo e Giove. | Essi, non tu, m'han domo; essi m'han tratto | l'armi di dosso. Se pur venti a fronte | tuoi pari in campo mi venían, qui tutti | questo braccio gli avría prostrati e spenti. | Ma me per rio destin qui Febo uccide | fra gl'Immortali, e tra' mortali Euforbo, | tu terzo mi dispogli. Or io vo' dirti | cosa che in mente collocar ben devi: | breve corso a te pur resta di vita: | già t'incalza la Parca, e tu cadrai | sotto la destra dell'invitto Achille. (Patroclo: Iliade)
  • Quand'ecco in sogno (quasi avanti gli occhi | mi fosse veramente) Ettor m'apparve | dolente, lagrimoso, e quale il vidi | già strascinato, sanguinoso e lordo | il corpo tutto, e i piè forato e gonfio. | Lasso me! quale e quanto era mutato[1] | da quell'Ettòr che ritornò vestito | de le spoglie d'Achille, e rilucente | del foco ond'arse il gran navile argolico! | Squallida avea la barba, orrido il crine | e rappreso di sangue; il petto lacero | di quante unqua ferite al patrio muro | ebbe d'intorno. (Enea: Publio Virgilio Marone, Eneide)
  • Se l'Inter è Ettore (bello, valoroso e masochista), e la Juve è Achille (forte, permaloso e furbetto) il Milan può essere, al massimo, Patroclo. Bravo ragazzo, ma perfino Omero dopo qualche verso l'ha mollato. (Beppe Severgnini)

Note modifica

  1. Cfr. Quantum mutatus ab illo! su Wikipedia.

Voci correlate modifica

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