Citazioni sulla patria.

La Patria sotto minaccia (F. Gérard, 1832)

Citazioni modifica

  • A chi non ha patria non istà bene l'essere sacerdote, né padre. (Ugo Foscolo)
  • Ah! l'amor della patria, e di una patria che si chiama Italia, ferve ben ardentissimo nelle anime nostre; ma non sì, che ci renda mai egoisti ed ingiusti verso le altre nazioni. Come il Piemonte non è che una provincia d'Italia, cosi l'Italia non è che una provincia d'Europa ed un commune della Terra. (Cristoforo Bonavino)
  • All'estero c'ero già stato anche prima, e m'aveva sempre nauseato. Non che ci fosse qualcosa di particolare, ma, ecco, guardi l'alba, il golfo di Napoli, il mare, e ti senti triste. La cosa più disgustosa è che diventi triste davvero! No, è molto meglio in patria: qui almeno puoi dar la colpa a tutti gli altri, e assolvere te stesso. (Fëdor Dostoevskij)
  • Assai visse chi per la Patria morì. (Salvator Rosa)
  • Ben io ti dico, che mia patria è quella | Che nel popolo sta. (Vincenzo Monti)
  • Chi ama la patria è fedele nel più profondo dell'anima. (Theodor Fontane)
  • Chi è senza patria è senza nome nell'umanità, senza battesimo e senza segno, come un bastardo. Perché la patria non è il territorio soltanto, è l'idea che si erge su quello, ed ogni nazione è un'anima. (Filippo Masci)
  • "Chi non ha il suolo natale sotto i piedi non ha neppure un Dio." Questa espressione non è mia; l'ho sentita dire da un mercante, un vecchio credente, che ho incontrato in viaggio. Veramente egli non disse proprio così, bensì: "Chi ha rinnegato la propria terra natale ha rinnegato anche il proprio Dio". (Fëdor Dostoevskij, L'idiota)
  • Chi per la patria muor, vissuto è assai. Io invece per la patria vivrò, mica sono uno stronzo. (Non toccare la donna bianca)
  • Con la patria legata alle vele e i remi al vento | I naufraghi dormirono mansueti come fiere morte nei sudari delle spugne. | Ma gli occhi delle alghe sono vòlti al mare | Caso mai le riporti l'austro con le vele tinte di fresco. (Nikos Gatsos)
  • Cortesemente, o mia canzon, saluta | Quante donne vedrai, | E di lor tua ragione e l'esser mio: | E s'odi che tuo vol poco alto sale, | Di', che t'impiuma l'ale | La sola carità del suol natio, | E che la patria con pietosi lai | Lor s'accomanda omai, | Perché il nemico del suo mal non rida, | E tutta sua speranza a lor confida. (Maria Giuseppa Guacci)
  • Da quest'Alpi infino a Scilla | è delitto amar la patria, | è una colpa il sospirar. (Giovanni Berchet)
  • Da una parte la dittatura, le leggi razziali, i treni per Auschwitz. Dall’altra la democrazia, il rispetto della dignità umana. Sì sì, no no. Chi prova l’imbarazzo della scelta non può dirsi italiano. Chi, a livello istituzionale, non festeggia questa data è un traditore della patria. (Nicola Lagioia)
  • Esponiamo alla malignità, le più belle ricerche, a misura, che le crediamo opportune, per il felice sviluppo delle grandezze della nostra Patria. (Mattia Zona)
  • Dove che venga, l'Esule | sempre ha la patria in cor. (Giovanni Berchet)
  • E, vinta la prima arsiccia collina, siamo entrati nel chiaro delle catene argentate.
    O nostra patria pura tra i venti e i geli! (Piero Jahier)
  • È dolce e bello | Morir pugnando per la patria. (Omero, Iliade)
    • È bello e dolce morire per la patria. (Orazio)
  • È istinto di natura | L'amor del patrio nido. Amano anch'esse | Le spelonche natìe le fiere istesse. (Metastasio)
  • Esisteva una sola patria, ed era il territorio entro i cui confini si parla l’ungherese. L’unica patria di uno scrittore è la lingua materna. (Sandor Marai)
  • Guardali bene, i senza patria, tu, che sei fortunato, tu, che sai dove trovare la tua casa e la tua patria, tu, che tornando da un viaggio trovi pronta la tua stanza, preparato il tuo letto, e intorno a te i libri che ami e gli oggetti che ti sono familiari. Guardali bene, gli scacciati, tu, che sei fortunato, che sai di che cosa e per chi vivi, così ti rendi conto umilmente di quanto tu sia privilegiato per caso rispetto agli altri. Guardali bene, quelli che stanno lì pigiati al parapetto della nave, e accostati a loro, parla con loro, perché già questo è una consolazione, che tu ti avvicini a loro, e mentre tu gli parli nella loro lingua, bevono inconsciamente una sorsata della patria che hanno lasciato, e i loro occhi si fanno luminosi ed eloquenti. (Stefan Zweig)
  • Il fascismo non aveva l'aria di finire presto. Anzi aveva l'aria di non finire mai. Erano stati uccisi, a Bagnole de l'Orne, i fratelli Rosselli. Torino, da anni, era piena di ebrei tedeschi, fuggiti dalla Germania. Anche mio padre ne aveva alcuni, nel suo laboratorio, come assistenti. Erano dei senza patria. Forse, anche noi, saremmo stati dei senza patria, costretti a girare da un paese all'altro, da una questura all'altra, senza più lavoro né radici, né famiglia, né casa. (Natalia Ginzburg)
  • Il governo è buono? la patria è allora in tutta la sua forza: diviene vizioso? la patria è inferma: si cangia? essa muore. Allora non è più la stessa patria, ed ognuno è libero di adottarla, ovvero di sceglierne un'altra. (Xavier de Maistre)
  • Il problema della patria forse alla fin fine non è altro che un problema di linguaggio! Dovunque si trovi, dovunque vada, l'uomo continua a pensare con le parole, con la sintassi del suo paese. (Roger Martin du Gard)
  • In seguito egli [Pitagora] diceva che dovevano considerare la patria come un deposito in comune affidato loro dalla moltitudine dei cittadini. Dovevano, quindi, amministrarla come se fossero sul punto di trasmettere ai loro discendenti la fiducia che era stata loro affidata. (Giamblico)
  • La cenere dei morti fu quella che creò la Patria. (Alphonse de Lamartine)
  • La mancanza di una sensibilità comunitaria degli italiani – di una idea di patria se si preferisce – non si è rivelata né consolidata nei cinquant'anni appena trascorsi; chiama in causa almeno cinque, se non quindici secoli. (Walter Barberis)
  • La patria è sempre dove si prospera. (Aristofane)
  • La patria rappresenta l'insieme nel quale mi riconosco coi miei costumi, le mie abitudini tradizionali di pensiero, di comportamento, la lingua, il mio stile di esistenza; la patria è il paesaggio familiare che mi mantiene in pace, sicuro, a mio agio con me stesso; essa si manifesta come ciò al di là del quale sono perduto, e a nessuno di noi piace essere perduto! (Jean Cardonnel)
  • Lasciando con la patria ogni conforto, | Ove più l'Appennin la neve agghiaccia, | Carco n'andrò di così gravi some, | Chiamando morte, e te sola per nome. (Angelo di Costanzo)
  • La terra alla femmina, la patria al soldato, | questa è l'ultima marcia e andiamo a morire. (Piero Jahier)
  • Le patrie non possono conquistare nuovi spazi a spese di paesi stranieri; la loro crescita deve invece nascere in accordo e con il consenso di tutti gli interessati. Ciò significa che le vecchie frontiere devono cadere grazie a nuove alleanze, e nuovi, più vasti imperi devono unificare i popoli. Questa è l'unica via per la quale le discordie fratricide possono concludersi con equità e con vantaggio di ciascuno. (Ernst Jünger)
  • Libertade o morte, tutti | Esclamate, e mano al brando: | Fortunato chi pugnando | Per la patria morirá. (Vincenzo Monti)
  • Mamma, | li vedi quei tipi | in lucide divise, | quei visi rasi, | quelle bandiere, | quei lunghi discorsi, | quelle signore bene? | Quella è la patria, | raccontalo a mio fratello, mamma. (Riccardo Mannerini)
  • Nessun profeta è ben accetto in patria. (Gesù)
  • Non con l'oro, ma con il ferro, si riscatta la patria. (Marco Furio Camillo)
  • Non esiste infatti maggior trionfo di quello che può offrire la patria. (Franco Corelli)
  • Non mi piacciono le piccole patrie, ho un’allergia istintiva per le istanze indipendentiste, anche laddove hanno ragioni storiche e sociali legittime e comprensibili. Voglio dire che le battaglie catalane, di cui senza dubbio non so abbastanza, mi sembrano in ogni caso fuori tempo. Non per recitare un falso e tutto sommato solo “estetico” cosmopolitismo, ma perché – come una volta ho sentito dire da Fernando Aramburu, l’autore di Patria – pensare che il mondo finisca col viale di casa è un po’ gretto. (Paolo Di Paolo)
  • Patria gentil, nido dal cielo eletto | Ad albergar colei, che in terra adoro; | Poiché pur li riveggio omai, s'io moro | Avrò nel morir mio pace, e diletto. (Angelo di Costanzo)
  • Patria, ti salutiam, ritorneremo, | tornerem più forti: | come a madre che aspetta, a te compenso | recherem di conforti. Ai fratelli ci lega la memoria | d'un pensier, d'una lingua e d'un altare, | – non sgiunge il mare – Avanti!. (Guglielmina Ronconi)
  • Quando ci diciamo cittadini del mondo, non intendiamo che l'amore della patria sia morto nell'animo nostro, vogliamo dire piuttosto che il nostro loco natío è per noi diventato ampio quanto la terra, che tutte le patrie si sono fuse in una sola, che il nostro amore si è diffuso a tutto il genere umano. (Mario Rapisardi)
  • Se la patria o gli ideali rivoluzionari non infiammano più gli animi, ci rimangono alcuni grandi eventi sportivi: le Olimpiadi, la Coppa del Mondo... (Willy Pasini)
  • Se mi interesso prima a me, il massimo che io possa conseguire, abbracciare nella mia considerazione, nel mio amore, è la patria. (Jean Cardonnel)
  • Se voi però avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall'altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri miei stranieri. (Lorenzo Milani)
  • Semprechè io ho potuto onorare la patria mia, eziandio con mio carico e pericolo, l'ho fatto volentieri, perché l'uomo non ha maggiore obbligo nella vita sua, che con quella, dependendo prima da essa l'essere, e dipoi tutto quello che di buono la fortuna, e la natura ci hanno conceduto; e tanto viene a esser maggiore in coloro che hanno sortito patria più nobile. E veramente colui il quale con l'animo e con le opere si fa nimico della sua patria, meritamente si può chiamare parricida, ancora che da quella fosse suto offeso. (Niccolò Machiavelli)
  • Siamo stati vaccinati fortemente da vent'anni di fascismo e prima ancora da società molto chiuse. [...] La patria ha dato tante delusioni. (Piero Angela)
  • Tra tutti gli amori terreni niuno certamente è più lodevole, più onesto, quanto quel della Patria. E quantunque a ciascuno sembri la propria esserne la più degna, e sola senza divisione d'affetti, senza comparazioni, senza rivalità l'onori, e l'abbia in pregio e l'ami; pure se fosse permesso tra questi doverosi amori far parallelo, niuna Patria a noi ne pare tanto meritevole quanto Napoli per chiunque ebbe in sorte il nascervi cittadino. (Ferdinando Galiani)
  • Troppo grande è l'obbligo che noi abbiamo alla patria: la quale è una compagnia di uomini, non fatta a caso per breve tempo, come quella de' naviganti, ma è fondata dalla natura, confermata dall'elezione, in ogni tempo cara e necessaria: né arrischiamo ne' pericoli della citta [...] alcune poche merci, ma tutte le cose nostre più care insieme; contenendo ella in sé sola le facoltà, i figliuoli, i parenti, gli amici; e con questi esterni, quel nostro e sommo bene della virtù. (Paolo Paruta)
  • Un uomo che si rispetti non ha patria. Una patria è una colla. (Emil Cioran)
  • Una nave di emigranti tornava in patria. Alcuni di questi emigranti, in vista della patria, impazzirono vaneggiando di essere diventati tutti ricchi. (Corrado Alvaro)
  • Una patria è un composto di più famiglie; e come di solito si sostiene la propria famiglia per amor proprio, quando non si abbia un interesse contrario, così per lo stesso amor proprio si sostiene la propria città o il proprio villaggio che si chiama patria. Più questa patria ingrandisce e meno la si ama, poiché l'amore suddiviso si indebolisce. È impossibile amare teneramente una famiglia troppo numerosa che si conosce appena. (Voltaire)

Terenzio Mamiani modifica

  • E patria nel significato morale e politico è sinonimo di Stato, in quanto questo compone uno stretto e nativo consorzio in cui ciascun cittadino ha debito e desiderio insieme di effettuare il grado massimo di unimento sociale e civile.
  • La patria considerata nella sua morale e profonda significazione è il compiuto sodamento di ciascuno verso di tutti e di tutti verso ciascuno.
  • Patria, impertanto, significa quella determinata contrada e quella peculiare congregazione di uomini a cui ciascuno degli abitanti e ciascuno dei congregati sentesi legato per tutti i doveri, gl'istinti, i diritti, le speranze e gli affetti del vivere comune.
  • Se la patria non ha debito né possibilità di nudrire del suo ogni giorno tutti i suoi indigenti, spietata cosa sarebbe inibire a questi di procacciarsi altrove la sussistenza.

Giuseppe Mazzini modifica

  • Cerchiamo, vogliamo la patria.
    La volete voi pure? Volete davvero, come susurrate all'orecchio dei nostri amici quando volete persuaderli ad essere pazienti, il trionfo di quell'idea?
    Lasciateci fare.
  • Finché, domestica o straniera, voi avete tirannide, come potete aver patria? La patria è la casa dell'uomo, non dello schiavo.
  • Vogliamo la patria; e le circolari ministeriali non c'impediranno di procacciarcela. Esse possono, urtando di fronte l'irresistibile tendenza italiana e oltraggiando immeritamente i partiti, oggi in virtù dell'intento, concordi, travolgere il paese nell'anarchia: non possono mutare ciò che Dio e il popolo vogliono.
  • Vogliamo la patria, la patria una e rapidamente. Possiamo cedere su tutto; su questo no. Potete, sapete darcela?

Ippolito Nievo modifica

  • La patria, figliuol mio, è la religione del cittadino, le leggi sono il suo credo. Guai a chi le tocca! Convien difendere colla parola, colla penna, coll'esempio, col sangue l'inviolabilità de' suoi decreti, retaggio sapiente di venti, di trenta generazioni!
  • O patria patria, come allarghi i tuoi legami per tutto il mondo! Due nati sotto il tuo cielo si riconoscono senza palesar il proprio nome sulla terra straniera, e una forza irresistibile li spinge l'uno all'altro fra le braccia!
  • Per me gli orizzonti si allargano sempre più; dall'Alpi alla Sicilia, è tutta una casa. L'abito con un solo sentimento che non morrà mai neppure colla mia morte.
  • Quanto sei bella, quanto sei grande, o patria mia, in ogni tua parte!... A cercarti cogli occhi, materia inanimata, sulle spiagge portuose dei mari, nel verde interminabile delle pianure, nell'ondeggiare fresco e boscoso dei colli, tra le creste azzurrine degli Appennini e le candidissime dell'Alpi, sei dappertutto un sorriso, una fatalità, un incanto!... A cercarti, spirito e gloria, nelle eterne pagine della storia, nell'eloquente grandezza dei monumenti, nella viva gratitudine dei popoli, sempre apparisci sublime, sapiente, regina! A cercarti dentro di noi, intorno a noi, tu ti nascondi talora per vergogna la fronte; ma te la rialza la speranza, e gridi che delle nazioni del mondo tu sola non moristi mai!

Proverbi italiani modifica

  • All'ombra del suo campanile non si muore di fame.
  • Chi fa onore alla sua patria, è nobile abbastanza.
  • Chi non ama la sua patria, è un figlio ingrato.
  • Chi teme la morte non sarà mai un buon patriota.
  • È meglio bere acqua in patria, che vino all'estero.
  • La mia patria è dove io son nato.
  • La patria è cara a tutti.
  • La patria è la cosa più cara che abbia l'uomo.
  • La patria è la dove si ha del bene.
  • Male cova la gallina fuori del nido.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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