Nicola Piovani
pianista, compositore e direttore d'orchestra italiano
Premi Oscar vinti:
- Miglior colonna sonora (1999)
Nicola Piovani (1946 – vivente), compositore, pianista e direttore d'orchestra italiano.
Citazioni tratte da intervisteModifica
- Anche la canzone romana ha subito la sua dose di banalizzazione commerciale. […] Erano gli anni in cui i dischi cominciavano a rendere tanti soldi e i discografici fiutarono subito in quale direzione andare: trasformare tutto in prodotto ritmico-ballabile. […] La legge generale si impose: la quasi totalità dei prodotti deve essere ballabile. Spariscono perciò i rallentati, gli affrettati, le corone, le sospensioni e si dileguano quasi del tutto anche le dinamiche. Il disco per entrare in classifica, nel novanta per cento dei casi, deve avere un metronomo unico da capo a fondo, deve avere un ritmo ben marcato, segnalato possibilmente da una percussione dominante. La canzone diventa cioè fondamentalmente antiteatrale. (da Il Messaggero, 27 dicembre 2003, p. 1)
- Da un film ci si aspetta che tutto sia realistico, tranne la musica. (dalla trasmissione televisiva Che tempo che fa, Rai Tre, 8 dicembre 2007)
Da Nicola Piovani: "Una mia partitura non racconta bugie, racconta me stesso"
Intervista di Antonio Gnoli, Rep.repubblica.it, 10 novembre 2018.
- L'Oscar ha fatto crescere l'attenzione attorno a me e si sono moltiplicate le richieste. Ma il mio rapporto con la scrittura musicale non è mutato: scrivo sempre a matita, cancello con la gomma; le paure sono le stesse, così le certezze e le insicurezze.
- All'inizio fu lui [Fabrizio De André] a chiedermi di arrangiare dei pezzi. Finì che scrissi le musiche per due album: Spoon River e Storia di un impiegato. Fu un'avventura che durò quattro anni. Credo di non essermi reso conto, allora, della fortuna che mi era capitata.
- Inventare una bellezza condivisibile con il prossimo è la creatività più preziosa, alla quale aspiro ogni giorno.
- Mi capita di entrare in una chiesa e di spiare i pochi devoti che a fior di labbra parlano con Dio. Sarebbe la stessa cosa, sospetto, se al posto di Dio mettessero l'antimateria o i buchi neri.
Concerto fotogrammaModifica
- Il cinema offre a un compositore la possibilità di fare mille esperienze diverse: scrivere per un'orchestra sinfonica, per un complesso da camera, per un gruppo jazzistico o pop. Non esiste un genere "musica da film".
- Il compositore è uno che compone, cioè che mette insieme pezzi di linguaggio e schegge già esistenti, riordinandoli secondo l'emozione dei suoi giorni.
- Il compositore non ha a disposizione sostantivi e verbi, [...] ma possiede nel suo vocabolario una varietà quasi infinita di aggettivi e avverbi.
- La musica serve a raccontare l'invisibile. La musica è l'inconscio del film.
- La personalità di ogni artista ha molti lati vanitosi, per esempio il piacere di essere riconosciuti in pubblico. Anche quando ti scambiano per qualcun altro.
- Per essere un artista che sfida l'eternità non basta autoproclamarsi tale, e nessuno può scrivere il proprio programma di sala. Nessuno può autocertificare la profondità della sua opera.
BibliografiaModifica
- Nicola Piovani, Concerto fotogramma. Da Fellini a Benigni le più belle musiche del cinema italiano, BUR, 2005. ISBN 8817005835
FilmModifica
- Il marchese del Grillo (1981)
- Il camorrista (1986)
- I cammelli (1988)
- 'O re (1989)
- Palombella rossa (1989)
- Caro diario (1994)
- La vita è bella (1997)
- La tigre e la neve (2005)
Altri progettiModifica
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