Kurt Cobain

cantautore statunitense (1967-1994)

Kurt Donald Cobain (1967 – 1994), cantautore e chitarrista statunitense, frontman dei Nirvana.

Kurt Cobain in un live del 1992

Citazioni

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  • Avevo così poca stima di me che non riuscivo minimamente a pensare di poter diventare una rockstar. Non riuscivo minimamente a immaginare di arrivare in televisione o rilasciare interviste o cose del genere. (citato in Michael Azerrad, Nirvana – Vieni come sei)
  • Nella nostra vita nulla è programmato al contrario di quello che noi speriamo, ogni evento può essere portato al suo estremo opposto in una piccola frazione di secondo, cosa condiziona ciò? il nostro umore, quindi è assolutamente evidente che la nostra vita dipende dalle persone. (citato in Michael Azerrad, Nirvana – Vieni come sei)
  • [David Grohl] Cristo, è veramente grande. Vorrei che suonasse con noi. (citato in Michael Azerrad, Nirvana – Vieni come sei)
  • [Vedendosi su MTV] Cristo, sto veramente là dentro? Mi sembravo così familiare. (citato in Michael Azerrad, Nirvana – Vieni come sei)
  • È meglio ardere in un'unica fiamma piuttosto che spegnersi lentamente. (5 aprile 1994)
It's better to burn out than to fade away.
[Questo verso, tratto dalla lettera di suicidio di Cobain, è una citazione dalla canzone di Neil Young intitolata Hey,Hey, My, My (into the black).]
  • [Krist Novoselic] Era una persona allegra che aveva evidentemente un senso dell'humour differente. Tutti ridevano di lui, ma io ridevo con lui, perché praticamente prendeva in giro chiunque. Era una persona veramente intelligente, divertente e chiacchierona. (citato in Michael Azerrad, Nirvana – Vieni come sei)
  • I Nirvana sono una formazione composta da tre elementi e proveniente dalla periferia di Seattle. Kurt (chitarra e voce) e Chris (basso) hanno lottato con troppi batteristi svogliati per tre anni [sic]... Negli ultimi nove mesi [sic] abbiamo avuto il piacere di prendere Chad (batteria) sotto le nostre ali e sviluppare quelli che adesso sono e sempre saranno i NIRVANA. (citato in Michael Azerrad, Nirvana – Vieni come sei)
  • In tour sempre, in qualsiasi momento. Sperando che la musica parli da sola. (citato in Michael Azerrad, Nirvana – Vieni come sei)
  • La nostra paura più grossa all'inizio era che la gente potesse pensare che eravamo una copia dei Melvins. (citato in Michael Azerrad, Nirvana – Vieni come sei)
  • [Melvins] Questi tipi erano le più classiche caricature dei metallari sballati che si potevano immaginare. Erano buffi, foruncolosi e senza denti, e puzzavano di erba. (citato in Michael Azerrad, Nirvana – Vieni come sei)
  • [Buzz Osborne] Mi colpì in modo tremendo. Era una persona che volevo assolutamente conoscere. Era tutto quello che volevo in quel momento. (citato in Michael Azerrad, Nirvana – Vieni come sei)
  • Pensavo: "Cosa dovrebbe essere veramente il punk? Che cos'è? Quanto è cattivo?" E tentavo di suonare nel modo più arrabbiato possibile. Alzavo al massimo il volume del mio piccolo amplificatore. Non avevo assolutamente idea di cosa stessi facendo. (citato in Michael Azerrad, Nirvana – Vieni come sei)
  • Preferisco essere odiato per ciò che sono, piuttosto che essere amato per ciò che non sono.[1]
  • Rubo la vita dentro me... (dalle sue interpretazioni dal vivo di Pennyroyal Tea)
  • Sono proprio contento di aver avuto la possibilità di scoprire il punk. Fu una vera manna. [Buzz Osborne] Aveva un modo di fare i rednecks (così venivano chiamati con disprezzo i borghesucci intolleranti della città) veramente terrificante. Ero affascinato dal suo comportamento. Consisteva in "fottili fino a quando riesci a farla franca". (citato in Michael Azerrad, Nirvana – Vieni come sei)
  • Vorrei avere più ricordi. Ho la sensazione di non avere mai avuto un padre... Mi manca una figura paterna con cui dividere le cose. (citato in Michael Azerrad, Nirvana – Vieni come sei)

Non leggere il mio diario quando non ci sono. OK, adesso vado a lavorare. Quando ti svegli stamattina, leggi pure il mio diario. Fruga tra le mie cose e scopri come sono fatto.

Citazioni

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  • Anche se mi ero fatto per la prima volta proprio in quelle settimane avevo dichiarato che era "qualcosa che avrei fatto per il resto della mia vita!". E avrei fatto praticamente di tutto per assicurarmi il rifornimento di quell'erba meravigliosa.
  • Difendere i propri diritti a volte può essere divertente. Vandalismo, strategie militanti e riunioni che assomigliano ad un club.
  • Dio è gay e anch'io lo sono. Dio è amore, l'amore è cieco e anch'io lo sono.
  • Essere di destra è l'insulto più volgare e più sporco che si possa rivolgere a una persona. Queste persone odiano le minoranze di ogni colore, si permettono stermini di massa di tutto ciò che non è bianco o non credente; e la R di "Right Wing" è quella di "repubblicano". [...] La loro logica è questa: meglio ammazzare esseri umani vivi e pensanti piuttosto che cellule in crescita prive di stimoli e incoscienti, rinchiuse in una tiepida cavità.
  • Essere positivi sempre è ignorare tutto ciò che è importante, sacro o di valore. Essere negativi sempre è essere minacciati dal proprio senso del ridicolo e dall'istantanea inaffidabilità. Tradurre le opinioni è una ricerca ovvia per la prova dell'intelligenza. L'abuso di parole descrittive ma oscure riflette la volontà disperata e sincera, per quanto idiota, di esprimersi.
  • Fai dono della musica.
  • Gli insegnanti di storia alla scuola superiore americana sono allevati in recinti nello stato del Montana. Sono pappa e ciccia con la gotta. Non fidatevi di loro, ubbidite ma non fidatevi.
  • Gli umani sono stupidi.
  • Grazie all'ispirazione, la rivoluzione non è più fonte di imbarazzo.
  • Ho imparato una lezione. Non ho nessun diritto di esprimere la mia opinione finché non so tutte le risposte.
  • I miei testi sono un gran mucchio di contraddizioni. Sono spaccati esattamente a metà tra opinioni estremamente sincere e sentimenti che nutro e confutazioni sarcastiche e spero umoristiche di ideali stereotipati da bohèmien superati da anni. Insomma, è come se per le personalità di chi scrive canzoni non ci fossero due scelte possibili. O quella di visionari tristi e tragici come Morrisey, Michael Stipe o Robert Smith, oppure il ragazzino bianco sgraziato e un po' fuori di testa da "Ehi, facciamo festa e dimentichiamoci di tutto" tipo i Van Halen o tutta quell'altra merda di heavy metal. Quello che voglio dire è che provare passione ed essere sincero mi piace, ma mi piace anche divertirmi e fare il cretino.
  • Il fiore di papavero è generoso.
  • Il nichilismo è un'ottima base su cui costruire una fondazione di ideali ma non fateci entrare le termiti.
  • Il punk rock è arte. Il punk rock per me significa libertà. L'unico problema che ho avuto con l'etica dei situazionisti del punk rock è il loro totale rifiuto della sacralità. Trovo poche cose sacre come la superiorità del contributo offerto dalle donne e dai neri all'arte.
    Il punk rock è libertà.
    L'espressione e il diritto di esprimersi è vitale. Tutti possono essere artistici.
  • John Lennon è il mio idolo da quando sono nato, ma per quanto riguarda la rivoluzione ha torto marcio.
  • L'arte che ha un valore duraturo non può essere apprezzata dalla maggioranza della gente. Solo la solita percentuale minoritaria avvalorerà la pazienza delle arti come ha del resto sempre fatto. Il che è un bene. Coloro che non sono coscienti non meritano falsi suggerimenti dei loro doveri d'acquisto.
  • L'arte è espressione, e per esprimersi occorre il 100% di libertà e la libertà di esprimere la nostra arte è in un gran cazzo di pericolo.
  • La censura è molto americana.
  • La cospirazione verso il successo in America consiste nell'immediatezza. Esporre a una forte ripetizione le menti con scarsa capacità di attenzione. Veloce, rapida, da oggi ancora di più al sapore di formaggio! Oggi qui, domani scomparso perché gli interessi di ieri non sono stati altro che uno strumento che serviva ai bisogni del singolo per riaffermare la propria importanza, i divertimento e i riti sociali.
  • La televisione. La televisione è la cosa più sinistra del nostro pianeta. Va' subito a prendere la tua TV e buttala dalla finestra o vendila e compra uno stereo migliore.
  • La vita non è nemmeno lontanamente sacra quanto l'apprezzamento della passione.
  • Le parole fanno schifo. Voglio dire, tutto è già stato detto. Non ricordo l'ultima volta che ho avuto una vera conversazione. Le parole non sono importanti come l'energia che viene dalla musica, soprattutto se dal vivo. [...] La musica è energia. Una sensazione, un'atmosfera. Sentimento.
  • Mettere il proprio nome su un disco non conta un cazzo. Chiunque lo può fare, ma c'è una grande differenza tra raggiungere la notorietà e conquistare il rispetto di sé attraverso la musica.
  • Mi conservo appositamente naïf e sto alla larga dalle informazioni di questa terra perché è l'unico modo di evitare un atteggiamento cinico. Tutto quello che faccio è profondamente inconscio perché non è possibile razionalizzare la spiritualità. Non meritiamo questo privilegio. Non so parlare. So solo sentire. Forse un giorno mi trasformerò in Helen Keller, perforandomi le orecchie con un coltello, e tagliandomi le corde vocali.
  • Mi piace infiltrarmi nell'ingranaggio di un sistema fingendo di farne parte e poi lentamente far marcire tutto l'impero da dentro.
  • Mi piace sognare che un giorno riusciremo a ottenere una solidarietà generazionale tra tutti i giovani del mondo. Mi piace fare sforzi immani allo scopo di evitare il conflitto. Mi piace mantenere opinioni forti senza argomenti per sostenerle al di fuori della mia connaturata sincerità.
    Mi piace la sincerità. Mi manca la sincerità. Queste non sono opinioni. Queste non sono parole di saggezza, questa è solo una denuncia, una denuncia per la mia mancanza di istruzione formale, per la mia mancanza d'ispirazione, per la mia logorante ricerca di affetto e per la mia convenzionale vergogna nei confronti dei molti che hanno più o meno la mia età. Non è neppure una poesia. È solo un gran mucchio di merda. Come me.
  • Niente può essere valutato secondo una logica totale o la scienza. Nessuno è abbastanza speciale da avere risposte a tutto ciò.
  • Non è possibile deprogrammare un avido.
    Sarebbe bello vedere gli avidi essere perseguitati così comunemente da portarli all'opposto delle loro abitudini o da terrorizzarli al punto di non fargli più mettere il naso fuori di casa.
  • Non ho il tempo di tradurre ciò che comprendo nella forma di una conversazione. Ho esaurito la maggior parte delle conversazioni entro i nove anni. Riesco a sentire solo attraverso grugniti, grida e intonazioni di voce, oltre che con i gesti delle mani e del corpo. Sono sordo di spirito.
  • Non sono gay ma vorrei esserlo per il solo desiderio di far incazzare gli omofobici.
  • Per favore non fottermi la libertà o violenterò, mutilerò e torturerò la tua famiglia.
  • Probabilmente non ho mai conosciuto nessuno che secondo me fosse compatibile con la mia volontà intellettuale, spirituale e umoristica.
  • Quando chiudo gli occhi vedo lucertole e neonati-sirena, quelli nati deformi perché le madri avevano preso pillole anticoncezionali dannose.
    Toccarmi mi fa veramente paura.
  • Se vuoi sapere com'è la vita nell'aldilà, mettiti un paracadute, sali su un aereo, riempiti le vene di una buona dose d'eroina, seguita immediatamente da un tiro di protossido di azoto e a quel punto salta. O, in alternativa, datti fuoco.
  • Sento che esiste un senso universale, tra quelli della mia generazione, che tutto è stato detto e fatto. Vero. Ma chi se ne frega. È pur sempre divertente fare finta.
  • Sfigati del mondo unitevi.
  • Solo perché sei paranoico non significa che non ti stiano addosso.
  • Tutti gli -ismi si nutrono l'uno dell'altro, ma in cima alla catena alimentare rimane sempre il maschio bianco macho da corporation, forte come un bue. Non redimibile, per quanto mi riguarda. Voglio dire, il classismo viene determinato dal sessismo perché è il maschio a decidere se esistono o no tutti gli altri -ismi. La decisione spetta agli uomini. [...] Credo ancora che per definire con chiarezza tutti gli altri -ismi sia necessario far balzare agli occhi di tutti il sessismo. È quasi impossibile deprogrammare gli oppressori maschi incestuosamente radicati, soprattutto se sono cresciuti così in famiglia generazione dopo generazione.
  • Una volta ho visto Gesù dentro una tortilla.
  • Uso frammenti del carattere degli altri per costruire il mio.
  • Voglio bene ai miei genitori eppure sono in disaccordo praticamente su tutto ciò in cui loro credono.
  • Non potevo sopportare il ridicolo a cui ero stato esposto, così un sabato sera fumai e mi sbronzai, dopo di che camminai fino ai binari della ferrovia e mi ci sdraiai sopra aspettando il treno delle 11.

Citazioni su Kurt Cobain

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  • [Rispondendo a una domanda sulla frase del protagonista di The Wrestler: «poi è arrivato quel frocetto di Kurt Cobain e ha rovinato tutto»] Kurt Cobain non mi piace. Non ha avuto il fegato di vivere, non ce l'ha fatta, servono le palle per farlo e devi scovarle dentro di te, guardando dentro te stesso per trovare il coraggio di chiedere aiuto a Dio per essere più forte di ieri. (Mickey Rourke, dall'intervista in filmtv, n. 8, anno 17, pagina 14)
  • Lo adoravo, perché era fan dei Beatles e la cosa grunge non era affatto un'etichetta che gli si addiceva. Era un gran fottuto cantautore. E riascoltandole ora le sue cose ancora spiccano. Ho un rimpianto: avevo i biglietti per andare a vedere i Nirvana a Manchester, ma non ci andai più. Me ne sono sempre pentito. (Noel Gallagher)
  • Ma chiedilo a Kurt Cobain | come ci si sente a stare sopra a un piedistallo | e a non cadere. (Brunori Sas)
  • Mi piacevano i tuoi baffetti, | e mi piaceva la fossetta sul mento, | i tuoi occhi celesti. | Dipingevi quadri, | perché colui che ti fa stare male, | può dare veramente tanto, | e tu me lo hai dato. (Red Hot Chili Peppers)
  • Nessuno ha incarnato (e sofferto) questo stallo più di Kurt Cobain: con la sua straziante inedia, con la sua rabbia senza scopo, il leader dei Nirvana sembrò l’esausta voce dell’avvilimento che attanagliava la generazione venuta dopo la fine della storia, la stessa generazione cui ogni singola mossa era stata anticipata, tracciata, comprata e svenduta prima ancora di compiersi. Cobain sapeva di essere soltanto un altro ingranaggio dello spettacolo, che su MTV niente funziona meglio che la protesta contro MTV; sapeva che ogni suo gesto era un cliché già scritto, e che persino questa consapevolezza era essa stessa un cliché. [...] Qui persino il successo equivale al fallimento, perché avere successo significa soltanto che sei la carne di cui si nutre il sistema. (Mark Fisher)
  • Quando ho incontrato Kurt Cobain per la prima volta, sembrava a pezzi, come se fosse stato reduce da una pesante baldoria: aveva i vestiti strappati, una brutta faccia e l'espressione di uno che non dorme da parecchi giorni. Eppure era veramente bello. (Anthony Kiedis)
  • Quando ho sentito Nevermind, ho capito che quel ragazzo che cantava aveva una vibrazione, un qualcosa che sembrava quasi diabolico. Una sera sono andato a vederli ad un concerto: Cobain ha spaccato gli strumenti e poi si è gettato sul pubblico, poco dopo l'ho visto che andava in un bar, e aveva addosso una maglietta degli Stooges. Mi sono sentito fiero. (Iggy Pop)
  • Ricordiamo Kurt per quel che era: attento, generoso e dolce. La sua musica rimarrà con noi. L'avremo per sempre. Kurt aveva un'etica rispetto ai fan radicata nella mentalità punk: nessun gruppo è speciale, nessun musicista è un re. Se hai una chitarra e tanta anima allora dacci dentro e fallo sul serio, sei tu la superstar... Era a questo livello che Kurt ci parlava, nel nostro cuore. E sarà qui che resterà la sua musica, per sempre. (Krist Novoselic)
  1. Citato in Claudio Belotti, Prendi in mano la tua felicità, Sperling & Kupfer, 2013, p. 42.

Bibliografia

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  • Kurt Cobain, Diari, (Journals, 2003), traduzione di Giuseppe Strazzeri e Nina Cannizzaro, Mondadori, Milano, 2003. ISBN 88-04-53240-8
  • Michael Azerrad, Nirvana – Vieni come sei, traduzione di Piero D'Oro, Arcana Editrice, Milano 1994. ISBN 88-7966-048-9

Voci correlate

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