Invidia

sentimento di scontento o di cupidigia per quanto riguarda altrui vantaggi, successo, possedimenti, ecc... quarto dei sette vizi capitali

Citazioni sull'invidia.

L'invidia in un'incisione allegorica di Jacob Matham

Citazioni modifica

  • C'è un'invidia negativa e un'invidia positiva. L'invidia negativa si ha quando rosichi di fronte alle performance di un tuo collega. È un sentimento stupido, fondamentalmente egoistico. L'invidia positiva si ha quando ammiri una persona, e vorresti imitarla. (Aurora Cossio)
  • Chiunque abbia qualcosa di speciale e raro verrà sempre invidiato da qualcuno. Purtroppo è la natura delle cose. (The Legend of Zelda: Skyward Sword)
  • Dove, come nelle democrazie, l'egualitarismo impedisce che l'ammirazione guarisca la ferita che l'altrui superiorità incide nelle nostre anime, l'invidia prolifera.
    L'invidia è l'ignobile sostituto democratico dell'omaggio. (Nicolás Gómez Dávila)
  • Essere felici vuol dire essere invidiati. Ora c'è sempre qualcuno che ci invidia. Si tratta di scoprirlo. (Jules Renard)
  • Gli invidiosi sono divorati dal loro proprio carattere come il ferro dalla ruggine. (Antistene)
  • Il primo peccato del diavolo è stata l'invidia, scaturita dal fatto di sapere che il Verbo si sarebbe incarnato. (Fabrice Hadjadj)
  • Invidia e vanità sono le radici del benessere sociale. (Italo Tavolato)
  • L'invidia apriva loro gli occhi: è un demone che non si lascia sfuggire nulla, e che trae conclusioni da ogni cosa, proprio come la gelosia. (Jean de La Fontaine)
  • L'invidia, come il fuoco, si dirige sempre verso i posti più elevati. (Tito Livio, attribuita a Quinto Fabio Massimo Rulliano)
  • L'invidia deriva dal confronto irrazionale fra quanto hanno raggiunto altre persone e quanto avete raggiunto voi. Non è la mancanza delle qualità che possiedono gli altri a causare il vostro insuccesso, bensì l'incapacità di valorizzare a dovere le qualità che possedete. (Ari Kiev)
  • L'invidia è cieca, né altro sa fare che sminuire il valore altrui, corrompendo gli onori ed i meriti che uno si merita. (Tito Livio, attribuita a Gneo Manlio Vulsone)
  • L'invidia è come una palla di gomma che più la spingi sotto e più ti torna a galla e non c'è verso di ricacciarla nel fondo. (Alberto Moravia)
  • L'invidia è così magra e pallida perché morde e non mangia. (Francisco de Quevedo)
  • L'invidia è la religione dei mediocri. Li consola, risponde alle inquietudini che li divorano e, in ultima istanza, imputridisce le loro anime e consente di giustificare la loro grettezza e la loro avidità fino a credere che siano virtù e che le porte del cielo si spalancheranno solo per gli infelici come loro, che attraversano la vita senza lasciare altra traccia se non i loro sleali tentativi di sminuire gli altri e di escludere, e se possibile distruggere, chi, per il semplice fatto di esistere e di essere ciò che è, mette in risalto la loro povertà di spirito, di mente e di fegato. Fortunato colui al quale latrano i cretini, perché la sua anima non apparterrà mai a loro. (Carlos Ruiz Zafón)
  • L'invidia è naturale all'uomo, e tuttavia costituisce in un tempo stesso un vizio ed un'infelicità. (Arthur Schopenhauer)
  • L'invidia è una terribile fonte di infelicità per moltissima gente. (Bertrand Russell)
  • L'invidia non tocca solamente i cattivi, ma anche i buoni e nelle cose buone... È una tristezza, una malinconia, è come una malattia del cuore. (Giuseppe Allamano)
  • L'invidia o il puntìglio, cortesi amici, può far de' volumi contro l'opere grandi, ma non mai opprimerle sotto il lor peso. (Andrea Rubbi)
  • L'invidia renda la tua faccia una foto sfocata. (Fabri Fibra)
  • L'invidia sempre vile e bassa, avversa alla giustizia e alla benevolenza è quella che sbandisce dall'animo ogni pace e tranquillità nel suo livore, che è capace del tradimento e della calunnia per opprimere ed abbassare il merito, che si espone giustamente all'odio ed all'esecrazione di tutti. (Baldassarre Poli)
  • L'invidia soffre per la buona fortuna del prossimo, e non potendo godere, per insufficienza propria, dei propri successi, gode malignamente degli insuccessi altrui. (Cesare Marchi)
  • L'invidia universale, che si trasforma in una forza, non è altro che la forma mascherata sotto cui si presenta l'avidità, e in cui trova ma soltanto in un altro modo la propria soddisfazione. L'idea di ogni proprietà privata come tale è per lo meno rivolta contro la proprietà privata più ricca sotto forma di invidia e di tendenza al livellamento, tanto che questa stessa invidia e questa stessa tendenza al livellamento costituiscono persino l'essenza della concorrenza. Il comunista rozzo non è che il compimento di questa invidia e di questo livellamento partendo dalla rappresentazione minima. Egli ha una misura determinata e limitata. Proprio la negazione astratta dell'intero mondo della cultura e della civiltà, il ritorno alla semplicità innaturale dell'uomo povero e senza bisogni, che non solo non è andato oltre la proprietà privata ma non vi è neppure ancora arrivato, dimostrano quanto poco questa soppressione della proprietà privata sia una appropriazione reale. (Karl Marx)
  • L'invidioso è destinato a non godere mai. (Silvio Ceccato)
  • L'invidioso non muore in una volta sola, ma tante volte quante l'invidiato vive salutato dal comune plauso. (Baltasar Gracián)
  • La pietra di paragone del valore di ognuno, la persecuzione da parte dell'invidia. (Antonio Pérez)
  • Non perder tempo con l'invidia. A volte sei in testa. A volte resti indietro. La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso.[1] (Mary Schmich)
  • Oh, invidia, radice di mali infiniti e tarlo delle virtù! Tutti i vizi, Sancio, recano seco un non so che di diletto, ma quello dell'invidia non reca se non dispiaceri, rancori e ire. (Miguel de Cervantes)
  • Se mi hai capito bene, comprenderai senza sforzo come l'invidia non rappresenti altro se non l'ammirazione in lotta, ed essendo la lotta funzione per eccellenza del genere umano, qualsiasi sentimento bellicoso è il più adeguato alla sua felicità. (Machado de Assis)
  • Se mi succederà ancora una volta nella vita di essere preso dall'invidia saprò a qual punto giunge quel vizio e come riesce a prendere a tradimento: uno crede di dominare i propri cattivi sentimenti, si mette tranquillo, non si controlla più e quelli ne approfittano per rialzare la testa e per buttarlo in terra una seconda volta. (Gine Victor)
  • Un cuore tranquillo è la vita di tutto il corpo, | l'invidia è la carie delle ossa. (Libro dei Proverbi)

Salvator Rosa modifica

  • Io son colei, di cui paventa, e teme | ogni Stato maggior; quella, che seguo | sempre le cose in eccellenza estreme.
  • Quella sei tu, che solo affanno, e doglia | senti del bene altrui; quella che tenta | detrarre ai fatti, onde l'onor germoglia.
  • Quella son io, che rapida mi volgo | là dove alberga la dottrina, e il senno, | e che i vizj d'ognun mordo, e divolgo. || Quella son io, ch'ogni difetto accenno | dell'alme eccelse, e con bilancia uguale | ogni piccolo error peso, e condenno. || Quella son io, che per tenor fatale | sempre accompagno la virtude, e il merto, | e con essi comun ebbi il natale.

Melanie Klein modifica

  • L'esperienza mi ha insegnato che il primo oggetto di invidia è il seno che nutre, in quanto il bambino sente che il seno possiede tutto quello che egli desidera, ha una quantità illimitata di latte e di amore ma che lo tiene per suo godimento. Questa sensazione aumenta il risentimento e l'odio del bambino, e di conseguenza disturba la sua relazione con la madre.
  • Una delle conseguenze dell'invidia eccessiva sembra essere il precoce instaurarsi del senso di colpa.
  • Una modalità di difesa frequente è quella di stimolare l'invidia negli altri con il proprio successo, con la ricchezza e la fortuna, rovesciando così la situazione di chi sperimenta l'invidia.

Proverbi modifica

Italiani modifica

  • All'invidioso gli si affila il viso e gli cresce l'occhio.
  • Astio e invidia non morirono mai.
  • Chi d'invidia campa, disperato muore.
  • Chi ha invidia, ha doglie.
  • Chi vuol tormentar l'invidia, lodi l'invidiato.
  • Come l'ombra segue il corpo, cosi l'invidia segue le belle azioni.
  • Contro l'invidia il miglior scudo è la virtù.
  • Dall'invidioso guardati come dal tignoso.
  • E meglio essere invidiati che compianti.
Variante: Meglio far invidia che pietà.
  • È peggio l'invidia dell'amico che l'insidia del nemico.
  • Falsità, calunnia, inganno sono gli strumenti dell'invidia.
  • Fu e sarà in ogni tempo su la terra, fra povertà e ricchezza, invidia e guerra.
  • La parte degli altri par sempre più grande.
  • L'altrui fortuna è una corda al collo dell'invidioso.
  • L'invidia è il cruccio degli stolti.
  • L'invidia è la peggiore delle malattie.
  • L'invidia è sommo male, perché crepa dell'altrui bene.
  • L'invidia è un tarlo che rode il legno in cui cresce.
  • L'invidia fa agli altri la fossa e poi vi casca dentro.
  • L'invidia fa del male, ma sta peggio.
  • L'invidia grida dispettosa dove cavalca l'onore.
  • L'invidia ha occhi acuti.
  • L'invidia nacque e morirà con gli uomini.
  • L'invidia non può mangiar nulla fuorché il cuore.
  • L'invidia rode se stessa.
  • L'invidia si contenterebbe di un occhio, purché l'invidiato fosse cieco.
  • L'invidia tira agli altri e ferisce se stessa.
  • L'invidia vorrebbe togliere agli altri persin la luce del sole.
  • L'invidioso si rode, l'invidiato se la gode.
  • Non fu mai gloria senza invidia.
  • Se l'invidia fosse febbre, tutto il mondo l'avrebbe.
  • Se l'invidia si guardasse allo specchio arrossirebbe.
  • Tutto finisce fuorché l'invidia.

Note modifica

  1. L'articolo da cui è tratta questa citazione costituisce anche il monologo finale del film The Big Kahuna (2000). Tale monologo viene letto dalla voce fuori campo di Danny DeVito in lingua inglese (sia nel doppiaggio originale sia in quello italiano) che scandisce il testo al ritmo di un sottofondo musicale. Nel frattempo scorrono le immagini finali del film e la parte iniziale dei titoli di coda e vengono mostrati man mano anche i sottotitoli in italiano del monologo. La traduzione qui indicata si rifà a tali sottotitoli.
    Il brano è anche conosciuto come Wear sunscreen ed è apparso per la prima volta sul web nel giugno 1997 sotto forma di catena di Sant'Antonio: il testo veniva erroneamente indicato come un discorso ai laureati del Mit (Massachusetts Institute of Technology) pronunciato da Kurt Vonnegut. In realtà il vero autore del testo è proprio Mary Schmich, giornalista del Chicago Tribune che il 1º giugno 1997 pubblicò questo articolo come una sorta di "Guida alla vita per i neolaureati". Baz Luhrmann nel 1998 realizzò un singolo musicale partendo da questo testo, Everybody's free to wear sunscreen. Dopo aver visto il film Linus, nel 2002, rimase colpito dal monologo finale e decise di realizzarne una versione in italiano, Accetta il consiglio, utilizzando il testo italiano dei sottotitoli del film e lo stesso sottofondo musicale. Tale brano viene recitato da Giorgio Lopez, il quale aveva doppiato Danny DeVito in molti film ma non in The Big Kahuna.

Bibliografia modifica

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